mole. redi, 16-vii-50: qui pianser gli occhi, e a lagrimare intenti /
gli alti argini sole, / ove pianser l'eliadi. idem, 694: oh
par., 6-no: molte fiate già pianser li figli / per la colpa del
/ que'dispietati, e sì non pianser meco. 2. per simil
: tali d'intorno a venere / pianser gli amori un dì, / quando in
assai. paolini massimi, xxii-35: pianser gli occhi presaghi e ancor non forte
e torna a volo; / quanti pianser, ma tardi, la negletta / povertà
par., 6-109: molte fiate già pianser li figli / per la colpa del
che più belle luci né più care / pianser mai di mortale acerbo caso: /
bisogno del coito. grillo, 1-40: pianser dmfanno e di dolor sanguigne / lagrime
/ ben cento belle barbare reine / pianser per me già conquistate e dome.
cioè smorta. sannazaro, iv-38: pianser le verdi rive, / l'erbe pallide
il camor la prima spera: / pianser l'infime parti e le soprane.
! / ahi troppo fervide! / pianser fetonte. -come epiteto che denota profondità
enorme peccato ». forteguerri, 20-125: pianser la morte sua teneramente / i pietosi