moravia, viii-131: mi accorsi che piangevo perché sentii come un solletico all'angolo
che mi feci una scalfittura e che piangevo, mi ricordo benissimo, mia madre mi
flebilmente il capo: « io ieri piangevo anche per quello che lei diceva »,
di lui tenerezza per eccederne i limiti, piangevo la perduta mia libertà. foscolo,
dolor m'addormentai / e nel dormir piangevo tuttavia. petrarca, 198-4: l'aura
farmi compagnia. seduta in mezzo al letto piangevo come una bambina, mordendomi la lingua
signore. moravia, ix-401: io piangevo piano e mi bevevo le lacrime amare
nessuna risposta da dar loro. non piangevo per qualche ragione. in fondo
. in fondo non piangevo nemmeno; ricordavo; e il ricordo aveva
curiosità del prossimo. pavese, 5-79-mentre piangevo per la capra, arrivò il parroco
sulle dita, io m'inacerbivo e piangevo. -profilato di ferro con sezione
in sé. pratolini, 3-65: piangevo, mi davo pizzicotti per farmi una
nell'andare a pistoia per isvagarmi, piangevo sempre: visti due cani, presi
. giuliani, ii-73: rientravo e piangevo, e non sapevo néche dire né che
singhiozzando dirottamente. stuparich, 5-128: piangevo a singulti, senza ritegno. -fra
a desiderare qualche cosa accanto, e ne piangevo amaramente la mancanza. 9
tradimento. piovene, 1-18: io non piangevo, anzi schiudevo la bocca in atto
di pisa. caproni, 2-92: piangevo in costernazione / il giorno della trasmutazione.
dolor m'addormentai / e nel dormir piangevo tuttavia. marco polo volgar., 3-97
. giuliani, ii-73: rientravo e piangevo, e non sapevo né che dire
. sbarbaro, 4-43: io non piangevo, già dimentico dell'accaduto, subii