: si lasciano abbagliar molto leggermente dal piacer presente, senza aver riguardo al futuro
... / mi prese del costui piacer sì forte, / che, come
cotanto è grande / la piena del piacer che in sén gli abbonda.
buonarroti il giovane, 10-973: e piacer gli farei, poh, infinito,
de la mia vita, ove 'l piacer s'accende, / che dolcemente mi
andava fra tante primizie / dell'eterno piacer tutto sospeso, / e disioso ancora
, non chieggo applausi; chieggo di piacer solo a voi. redi, 16-i-140:
vermiglia e mattutina aurora? / forse è piacer che 'l volto / così v'orna
dante, 43-10: non mi fu in piacer alcun disdetto / quando natura mi chiese
in parola né in fatto dal mio piacer partita ti sii, parendo a me
della corda, / in che più di piacer lo canto acquista, / sì,
dura acuta spina, / perché al nostro piacer sia appresso il duolo. giovanetti,
, / e qual che sia 'l piacer ch'ora n'addestra, / seguitar si
alcun servizio particolare, potrebbe, a piacer suo, aiutar l'altre donne ne'loro
del bel pastor nuovo timore / ogni nostro piacer 'n un punto adombra. g
adunate, parrebber niente / ver lo piacer divin che mi refulse, / quando mi
affetti che solo infiammati / son nel piacer dello spirito santo, / letizian del
par., 32-1: affetto al suo piacer, quel contemplante / libero officio di
la sua grandezza / tanto quanto il piacer novo s'aggiugne. idem, inf
sdegno, / quando servire al mio piacer v'aggrade. idem, 13-13: soggiunse
e lascivo / seco medesmo a suo piacer combatte. esopo volgar., 2 (
. marino, 375: già del piacer commune / la vitella dal toro / pagamento
d'uopo / a vagarvi, il piacer solo la increspa / una lieve aleggiando
l'alimento / non sia senza il piacer che lo rinfranchi, / onde questo
i commerci usati, / e di vano piacer la vana spene, / allato a
d'ogni passato danno / con quel piacer ch'ogni amator più brama. guicciardini,
le romite ville / l'allegra del piacer dolce famiglia / alloggia. manzoni,
e lei sì bella veggio, / che piacer d'altra vista non m'allice.
, 5: piacerti io voglio, né piacer ti posso, / fin ch'io
: tu col tridente altero / a tuo piacer la terra ampia dividi. alfieri,
alto e basso nella sua camera a piacer suo. frocchia, 512: guardavano quel
, / via più che morte ogni piacer m'attrista, / che venir possa altronde
d'anime amanti, / o fonti del piacer, labra amorose. testi, 307
perdona, / mi prese del costui piacer sì forte, / che, come
abbandona. petrarca, 37-67: novo piacer che ne gli umani ingegni / spesse volte
tormento / che, s'ebbi mai piacer, non lo rammento. bruno,
. guittone, 1-74: agio e piacer tuo meco diparti, / continuo confortando
è il mondo. carducci, 316: piacer più caro / ti tornerà in amaro
sulo ammirativo non sarebbe, ma novo piacer nullo ne prenderesti. bandello, 1-9 (
amar perdona / mi prese del costui piacer sì forte / che come vedi, ancor
mi part'io / e mai dal tuo piacer non ho soggiorno. trattato d'amore
d'anime amanti, / o fonti del piacer, labra amorose. brignole sale,
. manzoni, 230: spunta il piacer della vittoria in viso, / mirando il
alfieri, 34: s'anco incontro un piacer semplice e puro, / un lieto
io mi sappia; ma le si faranno piacer morti. e tutto starà a darle
e l'andare e lo stare nel piacer vostro. tasso, 13-48: pur vi
otterrò: godrò dell'ane- lato / piacer di sangue. d'annunzio, iv-2-1074:
tanto gentile, / ch'ogni dolce piacer vi si comprende; / e'mòve a
la sera del lunedì incenerita con giocondissimo piacer del popolo. o. rucellai,
bene, o apparente bene, o piacer vero, o piacere apparente. tasso,
/ e con volere e con un piacer rio / chiamato amor, non visto in
: par ch'uom ti mostri bel piacer o rida / e dóniti saluto allegramente,
acclamazioni, non chieggo applausi, chieggo di piacer solo a voi [o dio]
/ e 'l nascer lutto, e gran piacer la morte. boccalini, 1-6:
et amorosa froda, / darmi un piacer che sol pena m'apporte. b.
da voi, che del fiore / del piacer d'esto mondo sete appresa, /
non t'appresentò natura o arte / piacer, quanto le belle membra in ch'io
il cieco volgo apprezza, / sol piacer de le donne e sola cura, /
vuol delizie ed agi, / io sol piacer di villa apprezzo ed amo. c
ciglion di gioghi erti e repenti / piacer le infuse di locar suo nido, /
secondo il tuo arbitrio, ma secondo il piacer di coloro, co'quali tu usi
d'anime amanti, / o fonti del piacer, labra amorose. -mettere in
rubello, / mille vendette a suo piacer prendea. leopardi, 3-159: privato,
d'avere era usata, insieme a'piacer comuni si congiunsono. idem, 1-6
la leggiadria delle parole, nasce un piacer bastante a far dolce ogni mente più amara
confessa, e loda e biasima al piacer delle genti. della casa, 617:
e vertuti in orine parte / con lo piacer di lor vincono amore. idem,
un soggettino grazioso, facile, da piacer comunemente, ne farei un articolùccio.
e ricreando / nuovi al bisogno ed al piacer sostegni / l'industrioso artier suderà all'
assaporando effettivamente colla immaginazione mille volte il piacer futuro. idem, iii-802: si
[lato] non m'assolve / un piacer per usanza in me sì forte /
par., 32-2: affetto al suo piacer quel contemplante / libero officio di dottore
di quella prudenza, astinenza da ogni piacer giovanile. giusti, ii-280: è poi
spazio breve / riman lo sguardo dal piacer astretto. idem, 4-79: guerrier
riconciliano. marino, 347: di piacer ne brilla / de l'alato fanciul la
è l'arrivo, / ch'a variar piacer sempre è che attenda. paoli,
d'incauta mente / a lasciar il piacer di mese o d'anno, / per
. idem, 143-12: ma 'l soverchio piacer, che s'atraversa / a la
lieto aspetto i creando, a suo piacer di grazia dota / diversamente. ariosto
uomo avanzato, a giovinetta acerba / piacer non pensi, ancor che lo mostri ella
. pulci, iv-144: ma il piacer fie di queste capperucce / e di
: così mi potess'io qui distendere a piacer mio, come io vi mostrerei ciò
quella in cui s'avvista / tanto piacer ch'oltra voi fa piacenti? v.
. chiabrera, 221: bacco d'ogni piacer volge le chiavi, / fondator
il giorno, / e 'l fugace piacer stringer contento, / di tempestive rose
io e mia moglie potessimo scegliere a piacer nostro la compagnia che dovrà toccarci,
giovane,... facendo suo il piacer del re, con bassa voce così
de la mia vita, ove 'l piacer s'accende / che dolcemente mi consuma
lei sì bella veggio, / che piacer d'altra vista non m'allice. alamanni
gli sparvieri e non vi pigliate un piacer che sia, e pensate che quella che
da due volte in su con grandissimo piacer di lei, che mai più simili
ariosto, 404: mentre stavano / in piacer, quel beccacelo, che nascososi /
ridotto; e mentre stavano / in piacer, quel beccaccio, che nascososi
beffa, e toltosi, / credo, piacer d'averlo fatto correre. della casa
mai non t'appresentò natura o arte / piacer, quanto le belle membra in ch'
e quivi tutto / fu 'l mio piacer, finch'io di borsa uscito / non
all'ombra, / privo d'ogni piacer, privo di luce, / bersaglio di
, 31-2 (iii-70): han gran piacer con noi di stare in berta.
, i-9: ed ei n'ha quel piacer, col qual biscanta / il
in gabbia. / ma quelli per piacer, questo per rabbia. stigliani,
per li quali l'uomo più intende di piacer agli uomini della voce, che a
goldoni, vi-930: fate il piacer di metter due bollettini al lotto.
andando qui e qua, / con gran piacer facendo il bombabà. redi, 16-i-14
doni, i-162: aver possi tu quel piacer della tua cena che ha la bòtta
firenzuola, 959: che più piacer di quella acquaccia sola / aveva avuto
, padrone di andare e stare a piacer suo come noialtri; ora divenuto incapace
lippi, 3-2: che immerso ne'piacer vivendo a brace, / non pensa
troppo a dismisura, / fuor de il piacer che si prende nel letto, /
non mi fai / né pena, né piacer. goldoni, 11-86: il mio ser
: quelli all'incontro, bramosi solo di piacer alla maggior parte, vanno a seconda
giamai nel mio signore / non lasciò di piacer breve memoria. vasari, iii-562:
pananti, i-54: brillano dal piacer, gongolan tutti. leopardi, iii-45:
audire, / la quale è piena di piacer piagente, / che ben è stato
berni, 5-36 (i-135): altro piacer non s'ha dall'uomo ingrato,
similitudine di guerra; ed è veramente piacer da gran signori e conveniente ad uom
hai tu cagnato: / per vii piacer 'n offenza tu l'hai abandonato.
attirano di nostra umanitate / lo spirto col piacer. petrarca, 135-30: o cruda
gravi. tommaseo, i-89: non di piacer fiorita, / ma calda di memorie
tra spazio breve / riman lo sguardo dal piacer astretto. palazzeschi, 3-269: era
, 50: se non si piglia qualche piacer modestamente, quando altri è giovene,
per calle di dolor / giunge al piacer vie più vivace un cor, / e
delizie ed agi, / io sol piacer di villa apprezzo ed amo. /
.. s'accomodi... il piacer è il mio -balbettò il prete.
. aretino, ii-175: e quanto piacer ho io preso di quella imagine di cera
. pulci, iv-144: ma il piacer fie di queste capperucce / e di
cervi. michelangelo, 261-1: nuovo piacer e di maggiore stima / veder l'
ragione. poliziano, 127: hai tu piacer di tenerlo impiccato? / o tu
/ mor- gante, vo'che di piacer ti sia / andar per l'acqua »
, / troppo a se stesso di piacer gli spiacque; / depose a piè de
e'cartoni alle rascie miglior mostra e piacer più casi alli compe- ratori che senza
50: se non si piglia qualche piacer modestamente, quando altri è giovene,
. sovente / per calle che il piacer mostra, piegarsi / la maestà di
dove poi con sommo / e pubblico piacer di questo popolo / di cavalier fu convertito
già fatto, pur si pigliava grandissimo piacer di vederle in altrui. caro, 12-iii-229
. rosa, 48: chi cerca di piacer solo al presente, / non creda
contare a parte a parte / il piacer che si cava dal pescare, / non
,... giudicherei, quando piacer fosse di voi, che convenevole cosa
variar la terra / fu spedito il piacer. foscolo, gr., i-34:
, / poi ch'è giunta a piacer agli occhi miei, / al cui cenno
, ognuno si ponea a sedere a piacer suo o, come la sorte portava
/ la folla urtar che dietro al piacer corre / e a l'onor vano
core ha ferite / di sguardo e di piacer e d'umiltate: / deh
che egli non la dovesse contra suo piacer baciare. machiavelli, i-84: vedesi ancora
/ di noi chiarirti, a tuo piacer ti sazia. ottimo, iii-219: l'
donna chiarita, / quant'è 'n piacer del vostro nobil core. cassiano volgar
ch'avea le chiavi, e a suo piacer l'apriva. grazzini, 2-199:
. chiabrera, 221: bacco d'ogni piacer volge le chiavi, / fondator di
/ gioconda è sì, ch'altro piacer non chiede. g. gozzi, 1-37
in sen la terra chiude / a suo piacer rigeneri e distrugga / chimica forza:
teco, / faggio, del mio piacer compagna eterna, / pietà ti stringa e
12-27: gli occhi... al piacer che i muove / conviene insieme chiudere
battuta da beltà sì cara / disfarsi di piacer tonda amorosa, / e bramava indurarsi
canto e rio / di queste del piacer false sirene. monti, iii-444:
i merlotti, / che a molte piacer soglion per mariti. i. nelli,
sì che tu puoi veder s'a piacer miei / son d'aguagliar le ciance che
tenevano de'fatti di calandrino il maggior piacer del mondo, faccendosi talvolta dare,
avea già fatto, pur si pigliava grandissimo piacer di vederle in altrui; e con
arte, / quella a cui di piacer concesse il dono / venere bella. a
. poliziano, 127: hai tu piacer di tenerlo impiccato? / o tu
di cerretti. michelangelo, 261-3: nuovo piacer e di maggiore stima / veder l'
. bonagiunta, ii-299: per lo piacer m'ha vinto, / per lo
/ la folla urtar che dietro al piacer corre / e a l'onor vano
della corda, / in che più di piacer lo canto acquista. boccaccio, 9-295
, 84: non era minor il piacer che esso ad altrui dava, che
son stracco, / e prendo ogni piacer dal sonno. forteguerri, 30-73: vede
.. s'accomodi... il piacer è il mio - balbettò il prete
. bartoli, 35-11: chi a piacer suo dipigne paesaggi... ha libero
.. ha libero il sodisfare al piacer suo. qui campagne distese, qui valli
gianni, ii-476: se l'è in piacer d'avermi in potestate, / non
gianni, ii-476: se l'è in piacer d'avermi in potestate, / non
cor congiunta / di quella in cui piacer era coverto / quando parea più vero
più culto, all'occhio / il piacer, tralignando, era passato.
ariosto, 374: potendovi / far piacer comandatemi. -per estens.:
lascivo / seco me- desmo a suo piacer combatte. buti, 3-143: 'a suo
combatte. buti, 3-143: 'a suo piacer combatte ', saltando e corneggiando.
e piacerà, / ché 'n sé gran piacer ha. s. caterina da
, / che rider poco, e manco piacer danno. commediante (ant.
tuo tempo / concedi almeno al suo piacer, piangendo / l'opere mal commesse
fortuna / seco finor provai / ogni piacer diviso, / diviso ogni dolor.
ella s'era così concia per meglio piacer a cocco. salvini, 6-111:
carnevale diviene noioso; né so che piacer ci trovino le belle donne, perché quasi
malignità, quando uno non vuol far piacer onesto, di bugia, che abboniscono
. parini, xi-51: il piacer concetto / mostri, dolce intendendo i
effeto ella s'era cosi concia per meglio piacer a cocco. straparola, 4-4:
varietà de'sapori e de'condimenti fa piacer le vivande che non piacerebbono per se
varietà de'sapori e de'condimenti fa piacer le vivande che non piacerebbono per se stesse
/ avrem l'intento, s'è in piacer di dio ». / e detto questo
per non piagarmi, / condonando il piacer de la vendetta i a questa,
voi primieramente / ch'io sono stato al piacer negligente / e molte cose ho lasciato
si confonde / l'alma oppressa dal piacer. carducci, 1050: il mio petto
ogni voto accetta / che caritate a suo piacer conforma. cecco d'a scoli,
. tasso, 16-7: e nel piacer d'un bel leggiadro vólto / sembra
di conforta tore, col piacer de'prigionieri, a lui se n'entrò
può farsi, / col conio de'piacer, ch'è il contentarsi. 10
ancor non sai / che, per piacer ad onfale, non pure / volle cangiar
. bonagiunta, ii-299: per lo piacer m'ha vinto, / per lo parlar
; / per me l'ingenuo / piacer d'amore / non sta nel numero,
la considerazione del conseguirla diletti sopra ogni piacer sensuale; altro è che 'l bene
ha ferite / di sguardo e di piacer e d'umiltate: / deh! i'
gusta od imita; / onde ingenuo piacer sgorga, e consola / l'umana
chi 'n cera tene / quello piacer che véne / per istrugger mia mente.
consumato il matrimonio, lungo ed amoroso piacer prese di lei. sacchetti, 85-6
(i-467): ella che di piacer al padrone si teneva da molto più,
., 32-1: affetto al suo piacer, quel contemplante / libero officio di dottore
contese: / girò al tu'piacer presso e lontana. g. villani,
3-10): la contezza e 'l piacer ch'ella contene / fa meglio contener lo
3-9): la contezza e '1 piacer ch'ella contene / fa meglio contener
cortesia, / che dà conforto e piacer tuttavia / a chi mi guarda,
cantare, / ch'io vi doni piacer, auditore, / cosa che io vi
2-2 (139): però contentate il piacer vostro d'abbracciarmi e di baciarmi.
mille fiorini che de la contentezza e piacer di colei che tanto mostri amare, ciascuno
stabil pace / e gioia eterna con piacer verace. segneri, i-406: augurandogli
girne i'son contento / che dal vostro piacer libero penda. forteguerri, 16-77:
taluna ha nel pensier / che insieme col piacer venga il tormento; / ma tardi
(3-9): la contezza e 'l piacer ch'ella contene / fa meglio contener
bellezze conte, / sento un dolce piacer che mi conforta. serra, ii-436
tenevano de'fatti di calandrino il maggior piacer del mondo, faccendosi talvolta dare,
. tasso, 3-5: al gran piacer che quella prima vista [di gerusalemme)
: chi più industre / converte a suo piacer l'aria, la terra,
richiesto ai convicin soccorso, / che un piacer fatto non avrian col pegno. marchetti
tuo desìo si gode / d'ogni piacer quand'ella ti convita. gozzano,
, / sterpi suo letto, suoi piacer cordogli. marino, 5-40: sei celeste
marino, 5-104: e coprendo il piacer con la vergogna, / sa godere e
, i-280: disse ima donna: ho piacer di sentire / ci sieno pur due
corda, / in che più di piacer lo canto acquista. maestro alberto, 130
buti, 3-143: 'seco medesmo a suo piacer combatte'; saltando [l'agnello]
loro, ma volerle ornare o adattare a piacer suo, staccate si veggono e separate
le coma, / s'ad un falso piacer il prenze inchina, / egli il
eco,... ha fatto un piacer tale per la novità di avere immaginato
corona,... sceglie a piacer suo un nuovo e bel titolo.
tal pregio, tu potrai al ritorno tuo piacer maggiormente a costei; e cangiate le
l'amoroso corporal duello / farà con piacer nostro il mondo bello. sarpi,
corporale. idem, ii-1120: il piacer del vino è misto di corporale e
moti nel corpo? monti, x-3-267: piacer del mondo, origine / delle corporee
le fate] spie simo piacer di vederle in altrui; e con le
. tommaseo, i-89: non di piacer fiorita, / ma calda di memorie,
figliuol rubella, / e coprendo il piacer con la vergogna, / sa godere e
/ la folla urtar che dietro al piacer corre / e a l'onor vano e
/ il dolce acerbo, e 'l bel piacer molesto / mi si anco corrièro
». anonimo, ix-507: toma il piacer a dano / ch'el se coruza
che 'n cera tene / quello piacer che véne / per istrugger mia mente
con noi volessi, / avremmo gran piacer per quei boschetti. tommaseo-rigutini, 723
le presenti cose / col falso lor piacer volser miei passi. 2.
e d'una parte / volar speme, piacer, tema e dolore; / da
mille, / solo intento al suo piacer. metastasto, ii-19: in seno ascondo
perdona, / mi prese del costui piacer sì forte, / che, come vedi
feroce, / e molli studi, e piacer folli e vani / a libertà cangiar
de l'afflitta mente, / e 'l piacer desta, ove 'l dolor si cria
, / fugge il diletto e quel piacer si lassa. savonarola, iii-3:
la sua grandezza / tanto quanto il piacer novo s'aggiugne. bibbia volgar.
perch'io t'annoio, / vogliendoti piacer sempre del tutto. a. pucci,
bella cuccagna esser marito! / poi quel piacer finisce, e sol gli resta /
fortuna / seco finor provai / ogni piacer diviso, / diviso ogni dolor.
togliete crudi e dispietati / da quel piacer che più m'andava a core. cicerone
età. tasso, n-ii-241: quel [piacer] che sogliono aver gli uomini cupidi
il cieco volgo apprezza, / sol piacer delle donne, e sola cura, /
vuol delizie ed agi, / io sol piacer di villa apprezzo ed amo. alfieri
9-6 (377): avendone quel piacer preso che egli desiderava, per tornar nel
una roegarze con estrema grazia e singular piacer di chi le vide. n. martelli
un dolor mi spira, / tutto un piacer mi dà. settembrini, iv-251:
ballo e col canto dieder segno / del piacer loro. baretti, 1-41: passerò
volta aggrada; / e poi che quel piacer gli viene a noia, / dargli
fianco. tansillo, 2: s'alcun piacer vi vien, perché respiri, /
/ il dolce acerbo, e 'l bel piacer molesto / mi si fa d'ora
debito sono / facendo 'l mio col tuo piacer conforme. fiamma, 1-88: a
riveder quel viso lieto, / che piacer mi facea i sospiri e 'l pianto,
giù pel declive intanto de'carnali / piacer correvan con lena affannata / le schiatte degli
da impudichi, / da spirti di piacer solo imbevuti. muratori, 5-ii-228: ora
cupo colore / a te mandar d'ogni piacer m'invelo. g. rucellai il
la figliuola ed amorosamente prender di lei piacer, mentre che prima le giurasse per la
onor non domando io, / altro piacer che di godermi drento. s. degli
figur. torini, 384: il piacer breve guloso depelle, / il qual
d'onor terreno per soave cura di piacer a dio, acquisterai tanta perfezione interna
diputata contra la mala lingua; il piacer e 'l ben celare contra la vergogna,
riuscire. metastasio, il-n: desiato piacer giunge più caro. parini, giorno
i cordogli / frequenti sono, ed i piacer son rari! muratori, 5-i-88:
già desiderio d'amore loco abitare ove piacer non trova. s. atanasio volgar
io dico dopo questo, / « piacer concupiscibile » si chiama, / ché
egli facea, / s'accorse (e piacer n'ebbe) del desio / ch'
che del cor la vita accresce, / piacer, gioia, desir, speme alta
, st., 1-42: di piacer, di desir tutto è invescato; /
di dolce voglia, e d'un piacer divino. machiavelli, 381: i felici
ch'io dico dopo questo, / « piacer concupiscibile » si chiama, / ché
/ chi siegue il vizio o altro piacer vano / dopo la morte a vigilar
perché destinato fin dall'infanzia, col piacer suo, al sacerdozio. alvaro,
, rammentatevi / che i giorni del piacer sono i più corti. varano,
: destro auspicio, un insolito / piacer tutte le cose / discorre; e le
parole, che egli ebbe di lei il piacer suo. bisticci, 3-174: dette
cresce con gli anni la voglia e il piacer d'istruirsi. leopardi, iii-57:
ond'io sempre ragioni, / e 'l piacer più che mai dentro mi punge,
coltello. torini, 384: il piacer breve guloso depelle, / il qual deturpa
ne lo suo aspetto / che mostran de'piacer di paradiso, / dico ne li
della libertà di scegliersi i difensori a piacer loro. pirandello, iii-603: ecco
da voi, che del fiore / del piacer d'esto mondo sete appresa, /
ov'io fui prima accesa / del piacer di colui, che mai del core /
se queste acque, che 'l piacer diffonde, / correr tanto potran sicure e
possino chiamare sommo bene, perché del piacer loro infiniti, a dir così, sono
possino chiamare sommo bene, perché del piacer loro infiniti, a dir così, sono
tasso, 13-ii-179: pascete vista di piacer digiuna. marino, 218: e tu
, e posa / non ave del piacer, ch'entro l'allaga. verga,
piove. marino, 8-69: ritardato piacer, portalo in pace, / ne le
dileggio / all'inarrivabile gloria / al piacer che non so, / e immemore di
o incomparabil gaudio, / o soave piacer, o bel diletto, / veder
frati, o gran diletto, / o piacer, o dolcezza, 0 vita lieta
6 -a rgom.: al giardin del piacer col giovinetto / sen va la dea
monti, x-3- 178: il piacer lusinghiero i suoi funesti / diletti offriati
ingiusti, / cercando dio che ogni piacer contiene. tasso, 12-7: -tu là
terribil forme / fingo, e fingendo di piacer m'ingegno / a gli altri ingegni
gradita mi sento, / che quel mio piacer vince ogni diletto, / sì che
/ ogni membro aggricciato, / con piacer tal che non si può stimare.
/ e so che tu non hai piacer nissuno, / fuor che vedermi in
come pensier, ben, quel, piacer, error, e altrimenti virtù e
né far difesa, / di bel piacer m'avea la mente accesa.
dipartenza, ella sognava / il passato piacer. nievo, 1-373: e anco partì
della cena venuta, con festa e con piacer cenarono. storia dei santi barlaam e
albergo memorabile ed eletto / a diversi piacer quest'anni avanti. tasso, v-151
vi trovavo [a mascherarmi] il piacer del magnolino, / volsi dire un piacer
piacer del magnolino, / volsi dire un piacer non conosciuto. algarotti, 1-133:
, / ma che a suo gran piacer dall'alte gronde / sul cittadino il
d. bartoli, 9-27-2-59: il piacer poi e 'l dispiacere a gli uomini
vedermi dir vero; / ché 'l piacer santo non è qui dischiuso, / perché
loro, conciosia cosa che tuo piacer: tu disciogliesti / queste misere membra,
che l'uom già tenne / per suo piacer gran tempo alla catena, / onde
. marino, 2-44: quel gran piacer da la discordia fiera, / madre
gendo sì angelica criatura. / tutto il piacer del mondo posso dire / ca
suo sentiero / gli abbia interrotto il gran piacer ch'avea, / con vista il
sapeva né devea disdirli cosa che in piacer li fusse, ne fui contenta, e
dante, xxxiv-8: non mi fu in piacer alcun disdetto / quando natura mi chiese
fino; / per onde a suo piacer vede chi guata / il giardin diser-
(iii-120): non potria né piacer né pace aversi / dov'amor non avesse
sacchetti, vi-36: creato fu sì bel piacer de'bardi, / sì dolce
tuoi, / sì che 'l sommo piacer li si dispieghi. -spiegare,
/ e serba a miglior loco il piacer vano. tansillo, ix-614: scabrosi scogli
allo scuro, / gli era un piacer, v'arei per iscusati. d'annunzio
fin valimento non dismova / per lo piacer che prova. = adattamento dotto del
parti / la cieca sorte a suo piacer dispensa. monti, iii-288: né dubito
/ e il tempo in gioco ed in piacer dispensa, / e crede che la
ti affronta, / lui cerca di piacer, lei che dispiaccia. caro, i-196
lei e me affine che l'incomparabile piacer, che io prendea in amarla,
33-2 (iii-120): non potria né piacer né pace aversi / dov'amor non
. alfieri, 8-327: a suo piacer la man chiude o disserra. colletta,
queste malattie, cessa altresì l'intenso piacer di tali medicamenti né chi è già satollo
sapere che chi di quest'opera vuol piacer a dio, sì la dee far non
e da impudichi, / da spirti di piacer solo imbevuti. tommaseo, 3-ii-291:
griffon notte e dì sempre. / ogni piacer ch'agli altri aggrada e giova,
e gli fu sempre / a far piacer e non oltraggio pronto; / ma questo
dell'alto secolo, raro è che il piacer si abbia di vedere a disteso,
uovo al pomo, / quantunque sia un piacer da mille forche. algarotti, 3-34
uni e degli altri, chiamava a piacer suo. giusti, ii-425: la tua
vede isprende tutto: / ciascun altro piacer si fa distrutto / ch'aliato al tuo
... / contra 'l doppio piacer sì 'nferma fue, / ch'ai gusto
questo cibo avezza, / ch'a lei piacer non pò né la desvia / cosa
dal suo giusto segno / al corporeo piacer l'alma divaga. cattaneo, iii-4-77
cor tuo divelli ogni radice / del piacer, che felice / no 'l pò mai
suo lieto aspetto / creando, a suo piacer di grazia dota / diversamente; e
8-7- 700: il fiume del piacer le piante asperge, / poi fuor del
. bonagiunta, ii-299: per io piacer m'ha vinto, /...
v. franco, 350: il piacer sommo e 'l vero fin di tutti /
. marino, 2-44: quel gran piacer da la discordia fiera, / madre
... / te ia ficcava per piacer nel viso. -gagliardamente,
senso verace altri raccoglia: / smoderato piacer termina in doglia. redi, 16-iv-46
mi conduce / a fin di morte per piacer di quella / che lo mio cor
già desiderio d'amore loco abitare ove piacer non trova. e io, che 'n
in dolcezza, / che addormito è dal piacer. 8. benignità, amorevolezza
, ix-82: così breve è 'l piacer e sì fugace, / così lungo il
donna lui inevriasse per poter poi fare il piacer suo mentre egli addormentato fosse. seneca
/ i'ne farò ciò c'a piacer ti fia. dante, inf.,
/ che a lui natura o altrui piacer donava. cattaneo, iii-4-12: giova
dunque v'è chi, disponendo a piacer suo di quelle [sostanze] anche da
/ degli avi tuoi. con quel piacer lo rendo, / che donato l'avrei
): per ch'uom ti mostri bel piacer o rida / e dòniti saluto
/ sin- cera gioia a noi, piacer perfetto: / coetaneo al dolor nasce il
a la morte, / la porta del piacer nessun disserra. capellano volgar.,
): mi conviene, oltra al piacer mio e oltre ad ogni convenevolezza e dovere
bembo, 1-218: sento un novo piacer possente e forte / giugner ne l'alma
con la moglie, come che contro al piacer di lei fosse, gliele diede.
tuo, / considerando lei e 'l piacer suo. fiore di virtù, 11 (
., 10-6 (444): con piacer di messer neri, senza niuno indugio
par., 32-2: affetto al suo piacer, quel contemplante / libero officio di
ché disposta sono in ciò di seguire il piacer vostro), facciànlo; e dove
lo più al plur. i compiti di piacer più tosto, rispos'io, che me
fende, / per lo sinistro ch'ai piacer discende, / deh! non ti
petrarca, 258-14: contra 'l doppio piacer sì 'nferma fue, / ch'ai
fallaci speranze, e son le reti / piacer dolci e secreti: / e
dorate ingegnose api, / ed al piacer di lui reggono il volo; / né
] col tridente altero / a tuo piacer la terra ampia dividi; / tu fra
gli dimostrò tanta amorevolezza nel prender amorosamente piacer insieme, che egli si reputava esser
. bertola, 134: poiché il piacer di edificare è sopram- modo signore dell'
carducci, ii-6-31: ho sentito, con piacer mio grande, del barbèra, com'
sono, ella il faccia ad ogni piacer suo. caro, 12-i-159: avendo ella
non era di quegli eloquenti che nel piacer del parlare perdono i sensi.
, / quand'io parti'dal sommo piacer vivo. s. caterina da siena,
, 1-147: empirea cosa / fassi il piacer che la rapìa, divino / il
le cose nostre gira / a suo piacer fortuna: / tiene tutti in catena;
guittone, xiv-8: prima del piacer, poco po noia, / ma
giusto de'conti, i-101: dolce piacer leggiadro, ond'io sempre ergo / a
mi specchio e tergo; / o piacer, onde tali al bel viso ergo,
; / per me l'ingenuo / piacer d'amore / non sta nel numero,
causa, ma la qualità stessa del piacer provato, che volendo rimembrarlo, la
suo venen mi colse / d'amoroso piacer folle desio, / che gran tempo
escluso. marino, 2-44: quel gran piacer da la discordia fiera, / madre
tempo ne l'escusazioni: cominciate a piacer vostro, ché a voi tocca questa fava
terno essempio, / correr dietro al piacer senza riparo. moneti, 312
suo trono, / d'un tiranno al piacer? vuoi che su torme / di
già fatto, pur si pigliava grandissimo piacer di vederle in altrui. guicciardini,
anguillara, 2-310: giove ha gran piacer d'udire / quando tal volta egli dal
: seco porta al precipizio / quel piacer che lo sollecita, / e volando al
i-2-41: [ercole] per più piacer, di fiori e di viole, /
. marino, 1-164: nel giardin del piacer le poma colse / clizio amoroso,
, / curiosi talora esquisitori, / trar piacer nuovo e successivo spasso.
lui inebriasse per poter poi fare il piacer suo mentre egli addormentato fosse. guicciardini
nel cuor destare un ferventissimo disidèro di piacer loro, per lo quale assai ben
l'uno il bene, / nasce il piacer maggiore / che per te mar dell'
'speciosa miracula ', inventare a piacer suo, attaccando le sue invenzioni a
fiamma / d'amorosa beffate e 'n piacer tinti. bisticci, 3-314: tutte queste
speme estinta, / secche le fonti del piacer. mamiani, 1 xlix
non s'estolle / dalle vie del piacer, là non perviene.
, /... / con arguto piacer guardano all'uomo, / che li
estinta, / secche le fonti del piacer, le pene / maggiori sempre,
una roegarze con estrema grazia e singular piacer di chi le vide. piccolomini, 216
per follia d'onore / senza tanto piacer l'età migliore. -età bella
sul mattin d'aprile / trascorre a suo piacer l'aure odorate, / tal a
pananti, ii-89: sotto un velo il piacer si sta riposto, / quel piacer
piacer si sta riposto, / quel piacer che gentile anima sugge; / togliete il
, iii-370: deh chi sì tosto di piacer mi spoglia / per vestirmi di doglia
. pindemonte, 254: di tanto piacer t'era la bella / dell'universo fabbrica
tempi freddi come ai secchi; / ha piacer 7. edificio o insieme di
bembo, 1-106: faggio, del mio piacer compagna eterna. 6. dimin.
e ben vivace / a'cari piacer tuoi; / ma sul compirli poi
purg., 31-52: se 'l sommo piacer sì ti tallio / per la mia
, i e fosser fatte a lo piacer meo fine / figlie e moglier reine
: le presenti cose / col falso lor piacer volser miei passi, / tosto che
per i quali l'uomo più intende di piacer agli uomini della voce che a dio
d'urna piena, / traboccare il piacer; quel collo, cinto / già di
che sol recan danno, / di rado piacer. 2. atto privo di
cui sovente / per calle che il piacer mostra, piegarsi / la maestà di cavalier
riveder quel viso lieto, / che piacer mi facea i sospiri e 'l pianto.
, desio, paura, / ira, piacer, gioie, scorrazza- menti, /
o fera voglia] di che falso piacer circondi e fasci / le tue menzogne.
. giordani, v-72: e fosse in piacer di dio che tra'ricchi sorgesse una
el trovaro, / ch'ai suo piacer convien ch'i'mi consumi. s.
fatto. pananti, i-154: era un piacer; il navicel si pose / sei
che, fastidito, / non più sentia piacer qual che si fusse. rosa,
-come personificazione. monti, x-3-267: piacer del mondo, origine / delle corporee
correndo un pezzo, / e con piacer: ch'è il mar cheto e
cor tuo divelli ogni radice / del piacer, che felice / no 'l pò mai
se vuoi ferirmi, / a tuo piacer ferisci, / che alle saette tue
marchese incontri. forteguerri, 4-95: il piacer crebbe, quando da'pagani / udir
le festose soglie / ove alberga il piacer. monti, x-3-95: ferma,
le cose nostre gira / a suo piacer fortuna: / tiene tutti in
/ chi siegue il vizio o altro piacer vano / dopo la morte a vigilar si
/ sian nozze a nozze, ond'il piacer s'accresca, / e si doppin
tra le festose soglie / ove alberga il piacer. manzoni, 310: sospeser le
/ i tuoi lamenti, e sia piacer la noia. buonarroti il giovane, 9-778
per i quali l'uomo più intende di piacer agli uomini della voce che a dio
con le sue fiamme troppo luminose / il piacer della festa. alfieri, 8-98:
dire, / e si sentivan di piacer morire. c. gozzi, i-301:
sacchetti, vi-36: creato fu sì bel piacer de'bardi, / sì dolce fuoco
la corda, / in che più di piacer lo canto acquista, / sì,
fianco, / e qual che sia 'l piacer ch'ora n'addestra, / seguitar
o speri, / ch'un sol piacer m'apporte in tanti affanni. g.
e le balene, / ch'allor senton piacer quand'uom dispera. fiacchi, 138
ariosto, 19-36: fra piacer tanti, ovunque un arbor dritto /
tua dea servo e famiglio / al piacer de l'udire altrui conduce. cesarotti,
non sono più. leopardi, 24-32: piacer figlio d'affanno; / gioia vana
e sputasentenze, nessuno poteva fare il piacer suo senz'essere recriminato in piazza suscitando
, / che rider poco e manco piacer dànno. panigarola, 3-ii- 160
i-153: per far le ore del piacer più vive /... seguiam dell'
cagion ed accidente, / schiude ai piacer quant'hai fenestre e porte! b
, / che lievi fur presso a'piacer seguenti, / finito il colpo rio del
ogni martire, / per cui tanto piacer nel petto fiocchi. tasso, 1-19-133
filo, e sì ve li leghi a piacer vostro. carducci, ii-7-278: v'
. tasso, 8-7-698: il fiume del piacer le piante asperge, / poi fuor
/ fa altrui beato; e tal piacer comparte / che seco avvinti i cor
fu pieno / quel flutto, con piacer seco rimembra. carducci, ii-1-185: divinatrice
polverìa. orlandi, 8: lo gran piacer ch'i'porto immaginato / d'un
mie'latino: / se tu vorrai piacer co'tuoi foglietti, / comprati una
figur. petrarca, 37-68: novo piacer che ne gli umani ingegni / spesse
fondo. berni, no: questo piacer non ha né fin né fondo.
dolcemente il fa languire, / vero piacer de l'alma, alma quiete / de'
estinta, / secche le fonti del piacer, le pene / maggiori sempre, e
l'alma], / immersa del piacer vero nel fonte? manzoni, 33:
al pomo, / quantunque sia un piacer da mille forche. 5.
forme / fingo, e fingendo di piacer m'ingegno / a gli altri
/ ch'ella rispuose: « al tuo piacer son presta; / ma non fia
cattaneo, iii-217: non consiste il piacer divino nel materiale, ma nel formale
affetti che solo infiammati / son nel piacer dello spirito santo, / letizian del suo
cena golosìa fornicherla e ogni altro piacer romanesco per la scoperta inaspettata,
, 2-1-244: gli è pur dolce piacer quando t'abbatti / a pigliarne [
. bembo, 1-218: sento un novo piacer possente e forte / giugner ne l'
, i quali ho letti e riletti con piacer grande. carducci, iii-6-123: la
perdona, / mi prese del costui piacer sì forte, / che, come
usurpa e dona / e toglie a suo piacer. sempronio, iii-216: la nemica
, 13-i-715: duol fortunato! altro piacer non chero. bonarelli, xxx-5-145:
fosco / ritrarsi, sì ne fa suo piacer losco. bembo, 1-246: o
, rammentatevi / che i giorni del piacer sono i più corti. g
fiale / ti rendo, e quel piacer fallace e frale, / poi che a
, / qual fa ne l'erba piacer suo colore, / via più ch'emmaginar
dolse, / che tal franchezza un gran piacer lor tolse. folengo, ii-62:
sul mattin d'aprile / trascorre a suo piacer l'aure odorate. d'annunzio,
essi possono, talor bène e con piacer mio, talora e vie più spesso freddi
/ de le sue noie, e quel piacer si sente, / che già sentì
/... che 'l dolce piacer da me si sconta / et ogni acerba
i cordogli / frequenti sono ed i piacer son rari! galileo, 3-4-321:
inganno et amorosa froda, / darmi un piacer che sol pena m'apporte! molza
due frosoni a un fuscello: a lor piacer. monti, 2-608: le genti achee
tanto non si tolle / contra 'l piacer di dio quanto quel frutto / che fa
e dona / e toglie a suo piacer. fed. della valle, 486:
ii- 89: sotto un velo il piacer si sta riposto, / quel piacer
il piacer si sta riposto, / quel piacer che gentile anima sugge; / togliete
fredda così che della lode / al piacer non s'arrenda, e che non brami
: l'interrotto / dal fuggitivo giovane / piacer cantava, sotto / a la percossa
/ però ch'altro vogliamo, / altro piacer cerchiamo, / altra gioia sentire,
amore, / fuor che potere il tuo piacer gradire. ariosto, 2-32: non
i... i con cotanto piacer rimira fiso / che tutti i sensi e
. adimari, 62: quanto fosse il piacer di fiordispina / trovando...
a dimari, 62: quanto fosse il piacer di fiordispina / trovando con la mano
dal risico sottratto / tonina il suo piacer mi testimonia, / e seco anch'
panciatichi, 93: fosse però stato piacer del cielo, che mai udito non
aggrada; / e poi che quel piacer gli viene a noia, / dargli il
/ dal gaudio d'ambedue, dal piacer nostro. chiabrera, 1-ii-173: ma
incompa- rabil gaudio, / o soave piacer, o bel diletto, / veder allor
s'estolle / da le vie del piacer, là non perviene. rosa, 114
che scherzi e che mai si prenda piacer alcuno se non con esso lui. varchi
intorno alla tua mente, / e 'l piacer loro un piramo alla gelsa, /
mai destina / sincera gioia a noi, piacer perfetto: / coetaneo al dolor nasce
, /... / con arguto piacer guardano all'uomo, / che li
: a roma... non hanno piacer che si parli di successi di questo
tanto gentile, / ch'ogni dolce piacer vi si comprende. dante, vita nuova
s'è niscosto, e pigliasi / piacer vedermi disperare. -ghiotterellino. varchi
infortunata, / e vinta a quel piacer. prati, i-259: la sua natal
lungi, / lassa, e 'l piacer non ebbi di vederlo / andar crescendo
voi gioite della vostra contentezza; ho ben piacer che si rida; ma non voglio
, / gioconda è sì ch'altro piacer non chiede. fed. della valle,
l'anima. leopardi, 24-33: piacer figlio d'affanno; / gioia vana
beneauguranti. metastasio, ii-25: il piacer, la gioia scenda, / fidi
francesco di vannozzo, 215: il vostro piacer e 'l vostro optato / verrà con
8-33: tutti sem presti / al tuo piacer, perché di noi ti gioi.
aspra e ria, / nemica a'piacer nostri, / con mille oltraggi offende 'l
ché farsi ben maggiore / può quel piacer ch'avara man dispensa. varano, 108
. palmieri, 3-4-32: secondo molti per piacer si giostra / e per voler dilecto
/ borsa e bastone; e a tuo piacer poi gira / e volta e scrivi
ne girai ritta in toscana / a quel piacer che mai non fu 'l più fino
festa a riva, / ed ogni mio piacer rivolto in pianto. g. stampa
aventurosa, / poi ch'è giunta a piacer agli occhi miei. muratori, 5-i-91
ma inaspettata. metastasio, ii-11: desiato piacer giunge più caro. pananti, i-423
vertuti in onne parte / con lo piacer di lor vincono amore. ugurgieri, 145
mi darebbe il cuore di fare i piacer miei in guisa che tu non te ne
altro onor non domando io, / altro piacer che di godermi drento. lorenzo
343: ben sciolto allor a mio piacer godea, / lieto cantando in su
: spossata dalla fervida / ebbrezza del piacer / sul petto del suo vago / riposa
merenda cena golosia fornicherìa e ogni altro piacer romanesco per la scoperta inaspettata, per
giovane, 9-338: simil si prova / piacer da chi 'n su versi, o
v'era rinaldo, / a suo piacer baiardo governava. serdonati, 9-103:
, / fuor che potere il tuo piacer gradire; / così t'amo seguire /
donna iniqua e bella / di quel piacer che più s'ama in amore.
d'un improvviso arrivo / più gradito il piacer. monti, x-3-19: le glorie
fabbro l'arte / i dolci tuoi piacer turbi ed offenda: / vogli a costei
cessi il pizzicore, e insieme il piacer di grattarla? d. bartoli, 30-488
anima ci grava, / e il piacer che passò cangia in veleno. d'annunzio
tasso, n-iii-1017: per giovamento e piacer di noi siete forse di soverchio gravato
uom posseda /... / quei piacer manchi di gravezza e noia? de
mi faranno i dèi / che al piacer bel me ritornin di novo. castiglione
pel grazioso. leopardi, i-947: il piacer che si riceve dal bello, dal
nettuno soggetta / eolo, al suo piacer benigno e intento, / salva condusse
gradite grazire / le grazie e i piacer soi, / almen quanto gli altroi.
preme / e un pieno grembo di piacer ti serba. tasso, 13-i-743:
tortoli, né poco / mi davano piacer l'arnie gremite. -ricco,
venta né piove, / né dà piacer ciascun già né grevezza. angiolieri, 150-3
1-498: [aveva] antiposto il piacer che gli viene dalla sozzura delle pentole e
gualemba ritorta / difettuosa è d'ogni piacer vano. = voce regionale,
non guarda vista, / ché per piacer s'aquista. -non guardarsi più
xxv-2-302: promettevi / pure d'aver piacer; e non arrechivi / disturbo tale il
e lei andasse a prendere e il suo piacer ne facesse. storie pistoiesi, 2-209
smorto, / mentre la guazza del piacer compagna / le sottoposte rive imperla e bagna
): per ch'uom ti mostri bel piacer o rida / e dóniti saluto allegramente
: per ch'uom ti mostri bel piacer o rida / e dòniti saluto allegramente,
. sacchetti, 31: così il piacer, in cui mia mente guido, /
corda, / in che più di piacer lo canto acquista. fr. serafini,
facea noia. torini, 384: il piacer breve guloso depelle, / il qual
te gusta od imita; / onde ingenuo piacer sgorga, e consola / l'umana
, gualtier nostro, / preso sinor piacer? che t'è gustato / più ch'
gradita mi sento, / che quel mio piacer vince ogni diletto. -accogliente,
/... / contra 'l doppio piacer sì 'nferma fue, / ch'
età e la spossanza gli rendono il piacer disgustoso. parini, giorno, ii-466
favorir venuti, / ora i nostri piacer sono accresciuti. galdi, ii-310: i
dall'autorità di colui che fu idolatro del piacer corporale, e che non assegnò all'
. monte, xvii-284-26: ov'è piacer e diporto corretto? / ov'è
il goda donna tanto ingrata / che piacer piglia di farlo istentare. firenzuola,
da per sé, / se il piacer manca della novità. tommaseo, n-193:
e costretti gl'ingegni umani, per piacer che vi trovano e utilità che
imbarazzo, / e si toglie il piacer quando il può'torre. redi, 16-viii-28
: ancor non sai / che, per piacer ad onfale, non pure / volle
cose di leggiero, / e non abbia piacer che tu 'l conoscili. tansillo,
caro, 15-iii-127: gli è pur dolce piacer quando t'ab batti /
regi anco farete, / facendo ciò, piacer di gran momento / di più oltre
turba e imbruna, / col tempo ogni piacer finisce e stanca. bembo, iii-637
con bullette o chiodi o borchie. gliandosi piacer di veder quella barca quasi volare, argo
sotto questi panni, forse non pigliaresti piacer di burlar meco. -credo saperlo per
(200): credendosi al suo piacer sodisfare mirandola, se stesso miseramente impacciò
dì e la vegnente notte prendessero carnalmente piacer di lei, non la permettendo mai
nostra. baldini, 15-106: deve piacer molto al popolo anche per quella concretezza
rabbrividendo al gelido contatto / e di piacer le vibrano le terga. / il flutto
che dà e tolle / al suo piacer, così ferisce e medica. 4
tanto il cieco volgo apprezza, / sol piacer de le donne e sola cura,
/ di mille errori e data al piacer vile, / quell'opre di lassù le
dava campo all'occhio di spaziare con piacer nuovo per cavernosi spaccati impenetrabili a vista
fronda imperatoria, / che si da vii piacer non sono of- fense / attento a
. poliziano, 1-521: hai tu piacer di tenerlo impiccato? / o tu
. fiamma, 92: contra al van piacer tanto m'impetro, / che ferir
immagina per vero e gran bene un piacer terreno, quantunque poi cessi l'impressione
pulci, 19-115: ogni impreviso ben più piacer suole, / come il mal non
agli altri affanni, / che del piacer t'impruneran le strade. a. m
. algarotti, 5-99: se il piacer di vedere non lo rendesse affatto impulito
abbiatemi per deliberato a far sempre il piacer vostro. mazzini, 23-36: in forza
inamena. filicaia, 2-2-65: né di piacer mai pioggia / qui bagna il senso
, se congiunge amore / sua donna col piacer di nuovo incanto? assarino, 6-50
in rino- vati aspetti / sempre il piacer rinova. cesarotti, i-xxxiv- 290
apparenza, o di vendetta o di piacer carnale, si lascia incapestrare, e
parole accorte / né alcun altri mai piacer terrestri / tanto potranno, ch'io
-sostant. morato, lvi-80: amoroso piacer ha l'incarnato, / il muschio
alamanni, 5-4-101: egli han sommo piacer che 'l buon cultore, / che sovente
dal cielo a noi mortali / sagro piacer dell'esser, della vita / delizia!
inchina. varchi, 22-21: il piacer nostro è inchinare l'al- tezze e
suocero. carducci, iii-1-187: fu piacer tuo, bella e famosa / figlia
ben cambierei selve beate / con rustico piacer civili inciampi, / ché per goder della
bello intero / vibrano fiamma di piacer che... /...
estinta, / secche le fonti del piacer, le pene / maggiori sempre, e
incomodo, non sarebbe più burla né piacer potrebbe alle persone costumate. tagliazucchi,
. segneri, i-283: a piacer loro comunicavano [gl'idolatri] or
con qual gioia incon- trareste / il piacer d'esser mia? -assol. avere
è dolcezza / perfetta in terra, né piacer perfetto, / tolto che 'l vino
gustar negli incostanti / moti un dolce piacer più vivo ognora, / benché ognor
/ de la dolcezza mia / l'incredibil piacer e immensa gioia? tasso, xi-ii-280
di questo; / né che più piacer dia, / né facci un giovin
di conchiudere che fine ultimo fosse il piacer solamente, meritando ripudio una vita indotata
a poco a poco / ai lascivi piacer del senso errante. goldoni, ix-366:
lascive inefficaci voglie / e a i piacer tutti dar l'estremo addio. rosmini
infantilmente pronta, se lasciò trasportarsi al piacer della favola anche dallo stemperamento di quella
/... / contra 'l doppio piacer sì 'nferma fue. s. agostino
buti, 2-817: * e t piacer loro'; cioè dei ditti pensieri vani
. buonarroti il giovane, i-229: piacer di cui gli uomin non mai satolli
affetti, che solo infiammati / son nel piacer de lo spirito santo, / letizian
et infinita, / d'onore e di piacer spogliata e priva. tasso, 17-5
, ov'egli / lunghi a scarso piacer mesce gli affanni, / a mia
: soave inganno del piangere e dolce piacer del dolore. magalotti, 14-32: tutta
faccia bella, i che 'l soverchio piacer dagli occhi infonde. 4. per
. b. casaregi, 59: quel piacer, che ne'cori / l'amoroso
/ l'amoroso desio sovente infonde, / piacer non è, ma tosco, /
pallavicino, 10-ii-194: confesso che 'l piacer di quest'avvenimento mi si è non
soggiorno. guidi, i-105: infra i piacer ivi giasone / accese il suo pensiero
: questo non ti parve tanto / piacer sincero, stabile e perfetto, /
, / el senso le promette / ogni piacer che ha; / el mondo ancor
dolce, che col falso inganna / piacer le umane menti, infiamma e affretta
inganno et amorosa froda, / darmi un piacer che sol pena m'apporte! boccaccio
incauto gli anni / in braccio del piacer. berchet, 335: virtù,
sottili. petrarca, 37-65: novo piacer che negli umani ingegni / spesse volte
da pettine ingegnoso / nuov'arti di piacer? parini, vi-39: ingegnosi strumenti
aure più grate / in braccio del piacer che dona amore, / pensatel voi,
nudrimento e non l'ingordo / falso piacer, così molti anni e molti /
il goda donna tanto ingrata / che piacer piglia di farlo istentare. sannazaro,
, 3-9 (360): come fu piacer di dio, la donna ingravidò in
, / el senso le promette / ogni piacer che ha. / el mondo ancor
lorenzo de'medici, ii-9: tuo piacer brieve, eterno suo supplizio / era
. cino, iii-27-60: mirate nel piacer dove dimora / la vostra donna ch'è
tuoi detti, / ed inescato da'piacer men degni, / de gli onor,
fa dono altrui; / non gusterà 'l piacer, cui tanto anela. 3
: non mi si troverà un solo piacer fisico o vero morale, del quale
: cotanto è grande / la piena del piacer, che in sen gli abbonda,
i. frugoni, i-5-123: il piacer, che l'alma inonda, / tu
avido inondi! mascheroni, 8-363: alto piacer, cui nullo agguaglia, innonda /
e gli occhi pregni / di quel piacer che dal cor pieno inonda.
si contamina, né più amore, ma piacer disordinato s'appella, dove dagli amanti
/ in gran timore è il mio piacer converso. goldoni, xiii-83: cambiarsi vidi
sapeva quindi più levarme / per gran piacer di sì gentil paese, / bench'io
caccia, 365: per forza di piacer lontana cosa / è prossi- mana al
il giovane, 9-836: né fu minor piacer quando diceo / e seco andrio comparsero
[le immagini] nel lume del piacer risplendono, / ne l'ombre del dolor
queste malattie, cessa altresì l'intenso piacer di tali medicamenti. varano, 1-160
... si fa incontro al piacer mio / tanto soave a sentir, che
dispiacere e nel guadagno d'ogni grandissimo piacer vostro. de marchi, iii-1-279:
niccolò da correggio, 1-144: vostri piacer cercar con mio interesso, / troppo dar
(397): ora fosse piacer di dio che così delle lor bugie
carducci, ii-19-266: tu mi fai piacer vero e onore grande col pensiero d'intitolare
cibi, prontissimi al fomite di ogni piacer sensuale. mazzini, 62-71: l'europa
turba e imbruna, / col tempo ogni piacer finisce e stanca. = comp.
s'invaga, / per ch'ogn'altro piacer si pruova manco. bembo, iii-413
l'util desio, / venga il piacer fecondo, / che l'invecchiato mondo /
colore / a te mandar d'ogni piacer m'invelo. = comp.
altrove, / da'begli occhi un piacer sì caldo piove / ch'i non curo
, / e quanto più in quel piacer s'invesca, / tanto più fuor del
/ tal ei sazio del mondo i piacer frali / sprezza, e se 'n poggia
cordogli / frequenti sono, ed i piacer son rari! peri, 19-3: quel
possanza hai tolta, / col bel piacer rompendo ogni seraglia, / poi n'hai
, / giunti col tedio ch'ogni piacer cassa. / insieme involti gran compagna
spegne ora mortale, / lunge divisi dal piacer terreno, / di dolce involto e
con dolci e belle parole a fare il piacer tuo, che altramenti si chiama 'infinocchiare'
duro tergo. guarini, 49: per piacer ad onfale... / volle
più potrà gl'istupiditi sensi j penetrare il piacer, non più la gioia / ti
la mente; / sempre d'altrui piacer è invidioso, / e fa come stallon
e insieme avrem tutta la notte festa e piacer l'un dell'altro. ariosto,
s'estolle / da le vie del piacer, là non perviene. lippi,
dì, sul ciglio / lagrime di piacer, non di dolore. pindemonte, ii-60
amante ha più destra fortuna, / mille piacer non vaglion un tormento. s.
e nel contento estremo / per soverchio piacer lagrimo e tremo. monti, x-1-135
degli amorosi dardi, / de'comuni piacer divenner ladri. tommaseo [s. v
ogni bellezza, / onore tutto e piacer disorrato. bartolomeo da s.
gradite grazire / le grazie e i piacer soi, / almen quanto gli altroi.
amare / soverchio i sensi e i piacer laidi loro, / e de'bruti l'
trovò, che ancorché brusco, / con piacer fu divorato / dal nuovo ospite affamato
, per la spene, / che già piacer mi fe'sospiri e pianto. ariosto
e lana. cenni, 2-4: quanto piacer mi piglio o che diletto / di
ella girava gli occhi / de'notturni piacer segnati ancora. -malinconicamente, tristemente
per me giocondo. / doloroso è il piacer, la gioia mesta, / lugubbre
4-209: se ti morde / del piacer il reo vezzo, e di sfrenata /
vertuti in onne parte / con lo piacer di lor vincono amore. armannino,
, / e dietro a larve di piacer fugace / fra tempeste e rimorsi erra disciolto
e lascivo / seco medesmo a suo piacer combatte! cornaro, 38:
): dammi un lascivo e ai piacer de le donne dedito e ch'altro
e lascivo / seco medesmo a suo piacer combatte! sannazaro, iv-5: se le
effigiato / ti contemplavi: e che piacer, che festa / non fu la tua
a lei la morte, / e nel piacer d'un bel leggiadro volto / sembra
l. veniero, 7: in far piacer son sì latino, / ch'è
dall'altro non m'assolve / un piacer per usanza in me sì forte / ch'
e lascivo / seco medesmo a suo piacer combatte! -madre. angiolieri
, / poi che non sai che il piacer del mangiare, / del bere e
lo suo aspetto / che mostrare de'piacer di paradiso, / dico ne li
sor tutte avanza / de beltà, de piacer e de lianza, /..
vinci. cino, iii-166-12: un piacer sempre me lega ed involve, / il
proprietade. mascheroni, 8-230: il tuo piacer, adamo, 1 legge è per
lume estinto. tasso, 16-7: nel piacer d'un bel leggiadro volto / sembra
altrove, / da'begli occhi un piacer sì caldo piove / ch'i'non curo
lei, / sì che sovr'onne piacer, piacer dèi / a cui lo vero
/ sì che sovr'onne piacer, piacer dèi / a cui lo vero amor nel
lena o meretrice, / per tuo piacer, o mio, non puoi volermi.
leneo diletta tanto, / ravviva oggi il piacer, risorge il canto. salvini,
del probabile. alfieri, 2-53: piacer senza fatica il carme apporte, / e
essi possono, talor bene e con piacer mio, talora e vie più spesso freddi
pose tutto il suo core a pigliarsi piacer con le donne. beni, 1-15:
andava tra tante primizie / de l'etterno piacer tutto sospeso, / e disioso ancor
, che solo infiammati / son nel piacer de lo spirito santo, / letizian del
sedean d'aspetto / liete e d'almo piacer voglie infiammate. -trabiccolo
, / pur come li occhi ch'ai piacer che i move / con- vien insieme
/ ch'ella rispuose: « al tuo piacer son presta. monachi, 77
flauto, e noi i libamenti, / piacer facendo a i dei, beviam.
. menzini, 5-4: spandasi a lor piacer roba e danaro, / e al
prese, / poi l'ebbe a suo piacer licenziata. castellani, xxxiv-335: entrate
il desio fallace, / né misura il piacer da ciò che lice, / chiama
, un canto, / quanto fia quel piacer, se questo è tanto? bembo
nome mio non caggia, / ma per piacer almen, con alcun breve / dono
donna accorta è sottomesso, / non ha piacer che sia vero piacere. testi,
buonarroti il giovane, 9-578: qual piacer mi presi io di certi ciechi
ogni bellezza, / onore tutto e piacer disorrato. = denom. da livido
conduce / a fin di morte per piacer di quella / che lo mio cor solea
di quella prudenza, astinenza da ogni piacer giovanile, ubbidienza e sommessione ai suoi
grave essilio pellegrino / e lontanato dal piacer più fino / che mai formasse il
più fino / che mai formasse il piacer infinito. boccaccio, dee., 2-4
e vertuti in onne parte / con lo piacer di lor vincono amore. idem,
vinza e salona, astringando e dagandosse a piacer, andagando de qua e de là
de qua e de là a suo buon piacer ben tre mesi de longo. aretino
e in una stessa cosa / mostra vario piacer, contrario affetto. bottari, 5-41
se nel tuo petto / è suverchio il piacer, nel mio non sorge / con
fallace / con tai lusinghe al suo piacer l'alletta: / « nata non sei
amor mi guida e scorge, / piacer mi tira, usanza mi trasporta, /
di casa. guidi, xxx-5-296: qual piacer ti lusinga / d'abitar queste selve
e palato, / potendo a mio piacer menar le nocca e maciullar le polpe
indurata e instupidita la mente, e 'l piacer di essi non ti avesse macolato e
ch'al- tr'om dia / te piacer, per ragione / che sì 'n piacere
e lascivo / seco medesmo a suo piacer combatte! pulci, 25-326: chite,
i. frugoni, i-3-267: a tuo piacer potrai / tesser fiscelle, / o
vi dilettate / e piac- cionvi i piacer del magnolino, / pregovi in cortesia che
de'martir vostri / con l'intenso piacer del mio penare. tasso, n-iv-157:
punir de'suoi nefandi / peccati, avean piacer piccioli e grandi. -chi
mi se'stato / contro ogni mio piacer, ogni mio bene, / crescendo
mallo. nomi, 12-79: saltella per piacer fatta rubesta / la vendetta e s'
tu ben qual mala pugna / il piacer abbia a le tue porte accesa.
questi ha l'alma tinta / del piacer di costei », li malparlanti. soff
si truovano sempre nei monti, a piacer di chi ne vuole. =
vaga, / per ch'ogn'altro piacer si pruova manco. cammelli, 287:
d'aspetto / lieto e d'almo piacer voglie infiammate. colletta, ii-13: conduceva
senza manco nessuno, egli farà del nostro piacer suo. -totalmente, integralmente.
lo addietro. parabosco, 3-24: il piacer del mangiare, / del bere e
vostra figliuola essere apparecchiata di fare il piacer suo. macinghi strozzi, 1-47: che
parte, / ché m'è in piacer sanza faglia. a. pucci, 6-197
lui, come a tale distribuire a piacer suo tutti i beni di questo mondo
, di cui l'unico paragone è 'l piacer de'lettori. muratori, 9-107:
io [grillo] divento il suo piacer. = deriv. dal provenz
3-9 (360): come fu piacer di dio, la donna ingravidò
notte con grandissima dolcezza ed incredibil piacer trangugiato. 4. ant.
. epicuro, 64: avrei molto a piacer tai segni udire. / ognuna a
che era contenta far di sé il piacer suo, ogni volta che e'le promettesse
, amor mi guida e scorge, / piacer mi tira, usanza mi trasporta,
traevano de'fatti di calandrino il maggior piacer del mondo. machiavelli, 494:
vi par picciola la facoltà di confonder a piacer vostro gli animi più ordinati e sicuri
, i-1-188: se sì dolce è il piacer, deh, perché ancora / poter
. giusto de'conti, ii-50: un piacer céra par d'angel provato. capitoli
un disio, / che d'amoroso piacer si mantiene; / ogn'altro pensamento
28-54: pigliano la fanciulla, e piacer n'hanno / or l'un or l'
manto / nel paradiso, ov'è piacer cotanto. i. alighieri, 235
amorosa, / né che di mio piacer possi far manto / di gioia che ti
frasche, / che di dolceza e di piacer adempie / de loro indengne assai persone
altre dame, a le quali non sogliono piacer gli uomini di robba lunga. redi
si riposa e stagna / d'alto piacer si lagna. b. croce, iii-
ai convicin soccorso, / che un piacer fatto non avrian col pegno: / e
fiso miro / le bellezze che fan piacer costei, / amor tanto per lei /
il dì morire. / i suoi piacer non son senza martire: / fuggite
padre, queste sole / trangugiar con piacer suole, / queste sono a lui
castiglione, 316: io mi piglio piacer, quando son maschera, di burlar
vi potrian far gustare / cento spassi e piacer tra cose rare. guicciardini, v-199
e li hanno impastati e foggiati a piacer loro, perché compissero un lavoro,
boccaccio, 1-i-249: fermamente credo che piacer degl'iddii sia, al quale volersi opporre
.. / e fosser fatte a lo piacer meo fine / figlie e moglier reine
né mazze, / che da volerte piacer sia mai tolto. giulio strozzi,
e lascivo / seco medesmo a suo piacer combatte! boccaccio, iv-46: io alcuna
ordinate mediatamente o immediatamente da dio per piacer a lui solo e per servir lui
non t'appresentò natura o arte / piacer, quanto le belle membra in ch'io
altro ne menava festeggiando, con sommo piacer di ciascuno. bandello, 1-4 (i-59
col torto orgoglio pur volete tórmi il piacer, che miei tormenti affrena? tasso
male, / rimaso qui d'ogni piacer mendico. rosa, 41: passa la
/ di lui e d'ogni suo piacer nimica, / volle por fine misera e
sontuosa mensa, / dove il manco piacer fur le vivande, / del ragionar gran
parendomi stravaganza l'introdur mio, a piacer altrui, per mani a mensa
la tua mente, / e 'l piacer loro un piramo a la gelsa, /
menticatti / balli con canti, i piacer vani e brevi / e tutti i mie'
andava tra tante primizie / de l'etterno piacer tutto sospeso, / e disioso ancor
ubidir, mentre che veo / vostro piacer, sì m'ha distretto amando.
ben non ama / che il proprio suo piacer. delfico, ii-64: codesti elogi
: questa rosa novella / che fa piacer sua gaia giovanezza, / mostra che gentilezza
non vista altrove / e dir cantando del piacer che piove / dal lampeggiar d'un
per essere stata maritata, conosciuto qual piacer sia a così fatto disidero dar compimento.
ubidir, mentre che veo / vostro piacer, sì mi ha distretto amando. testi
che cosa è? eccomi qui al piacer vostro: io son servidore della signora,
lena o meretrice, / per tuo piacer o mio, non puoi volermi.
più foco, / e sì nuovo piacer gli entra nel core / che quasi si
varano, 3: lunghi a scarso piacer [amore] mesce gli affanni.
c. dati, 11-118: fosse piacer di dio che quest'ultime parole di
orata chiave / del bel sereno ov'il piacer s'annida. tasso, aminta,
rimango eguale / a chi sognando altro piacer si desti. pananti, i-97: io
in cui / amor si metta per piacer altrui. idem, purg., 18-141
il tuo arbitrio, ma secondo il piacer di coloro co'quali tu usi, ed
che nelle grandissime / città troppo più piacer si hanno / che in le mazzane,
parmenone, / o d'ogni mio piacer, d'ogni dolcezza / principio, mezzo
dipoi, essendovi introdotto, provasse il piacer della migliorata condizione. 8.
cruda o pia, / del mio piacer ministra e de'miei danni, / facile
dolor son tutti quanti / li suoi piacer [dell'amore], di cui poi
mi conduce / a fin di morte per piacer di quella / e ie lo mio
caro, 16-35: seguirvi bramo ove 'l piacer mi tira: / porgete aita,
forma. abbracciavacca, lxiii-5: cusì piacer mi trasse in voi compita, / d'
2-7 (200): credendosi al suo piacer sodisfare mirandola, se stesso miseramente impacciò
scritta la sentenzia nostra / ditratta del piacer di costei forte ». idem,
par troppo osa, / posponendo il piacer de li occhi belli, / ne'
mirando fiso, / sento qual sia 'l piacer del paradiso. b. tasso,
ha mirato nella costituzione del mondo al piacer de'bruti se non in qualche secondaria
di rendersi grate a'maschi o di piacer loro, per aver con essi pace.
giovio, ii-8: io ho preso infinito piacer che vi siate retirato nel porto della
62: se queste acque, che 'l piacer diffonde, / correr tanto potran sicure
e mischi, / d'un naturai piacer prendon diletto. 6. che
ore / tra i spassi e tra i piacer sera e mattina. muratori, 14-151
2-7 (200): credendosi al suo piacer sodisfare mirandola, se stesso miseramente impacciò
vita? e quale in lei / piacer si trova? ogni fortuna è pena
ignoranza o per temerità, ciascuno a piacer suo. segneri, ii-177: magnanimi missionari
/ di chi vorrebbe austero / far i piacer più briev'i. fracchia, 56
, lxxviii- 11-382: non può sentir piacer chi gli compiaqua, / considerando che
nostra eroina senz'altra cura che di piacer sol a dio nel chiostro. 5
man della modestia accorta / all'onesto piacer serva di scorta. tommaseo [s.
49: se non si piglia qualche piacer modestamente quando altri è giovene, si
man della modestia accorta / all'onesto piacer serva di scorta. carducci, iii-19-353:
, negletto anche il desio / di piacer, via più piacque, e più
e delle circostanze, non può a piacer suo adoperare quelle impressioni che si stimano
tolto a bon modo, / sempre 'n piacer è me; / e de ciascun
con quanto vario modo / fu il piacer senza effetto e quanto strazio.
te gusta od imita; / onde ingenuo piacer sgorga, e consola / l'umana
/ che tutte cose, ch'altrui piacer danno, / mi son moleste. idem
/ di mille errori e data al piacer vile: / quell'opre di lassù le
non me sia molesta / cotanto ai piacer mei quanto la suole. cantari cavallereschi,
giovinetto / tutto si stese e nel piacer s'immerse. fantoni, 1-66:
/ scarco, il domaro e i piacer vili e molli. a. verri,
negò legarsi / nei molli modi del piacer? tommaseo [s. vj: 'molli
/ continovo è pensiero / e da piacer si move primamente / e nel momento
usura tanto non si tolle / contra 'l piacer di dio, quanto quel frutto /
a me [sole] similmente dovrebbe piacer più di esser primo in questo mondo nostro
da voi, che del fiore / del piacer d'esto mondo sete appresa, /
, / tal ei sazio del mondo i piacer frali / sprezza, e se 'n
che era contenta far di sé il piacer suo ogni volta che e'le promettesse
poco per vendere poi la stessa merce a piacer loro, costoro formano una 'combriccola
/ da poi che v'è in piacer, franco imperieri. castiglione, 1-610:
a petrarca, xlvii-113: vedestù quel piacer che m'allontana / d'ogni vile
a me della patria, se niun piacer ne debbo trarre io? monti, iii-83
alla tua mente, / e '1 piacer loro un pi ramo alla gelsa, /
d'affanno, / e s'un piacer gli desse in tutto l'anno /
morendo la morte, / di quel piacer sì caro / foran giunte a bearsi ambi
non attendo / sollazzo, gioia, piacer né diporto. seneca volgar., 2-185
anima ci grava, / e il piacer che passò cangia in veleno, / per
alcuna volta aggrada / e poi che quel piacer gli viene a noia, /
dolce acerbo, e 'l bel piacer molesto / mi si fa d'ora in
., 31-53: se 'l sommo piacer sì ti fallio / per la mia
cammin già stanco / parve veggendo del piacer alate / ripigliar lena il travaglioso fianco
tuoi, / sì che '1 sommo piacer li si dispieghi. 5. bernardino da
conduce / a fin di morte per piacer di quella / che lo mio cor solea
dal paterno essempio, / correr dietro al piacer senza riparo. biondi, 1-199:
o travaglio l'impacci, / pur che piacer, belle donne, vi facci.
e manca da per sé / se il piacer manca della nuovità; / son
che spera solo averti / a'suoi piacer mai sempre! / poco conosce i muliebri
, / perché di la qualche piacer gli faccia. pirandello, 8-798:
, 12-26: come fi occhi ch'ai piacer che i move / convien insieme chiudere
, iv-151 (7-3): sta nel piacer de la mia donna amore /
un canto, / quanto fia quel piacer, se questo è tanto? buonarroti il
gli odori, / così spira piacer l'alma fidente. -fluire, defluire
e muscoloso / stavasi il padre del piacer. -che ha natura di muscolo
, né far difesa, / di bel piacer m'avea la mente accesa.
poi che m'è nascoso / ogni piacer al mio viver beato. -che
. bartolini, lxxxviii-1-209: e1 piacer e'voglion poi tra loro, /
fortuna stata aversa / e da ogni piacer t avea raso, / tu non
le native / dolci rive, / al piacer giacendo in mezzo, / tragge al
] desidero / di voler nato per piacer del core. dolce, 7-15:
, xxxiv-9: non mi fu in piacer alcun disdetto / quando natura mi chiese a
non t'appresentò natura o arte / piacer, quanto le belle membra in ch'io
ora né mai feci fallansa / poi per piacer mi strinsi in suo servaggio. monte
anzi è assione in disianza, / piacer di forma dato per natura, sì
voler mentire, / el farien dal piacer carnai lontano. ariosto, 2-41: sei
tasso, 10-21: pur dirò, perché piacer ti debbia, / ciò che oscuro
per l'appetito del senso; onde il piacer che ne segue esso ancora necessariamente è
crin negletto anche il desio / di piacer, via più piacque. nannini [
quando alla compagna / rende il preso piacer: ma un nerboruto / cappellano non
vinse, / fui d'ogni altro piacer tanto diviso / che gli usati pensier
se noi prenderemo la scienza o 'l piacer separato, qual d'essi direm che sia
consolar bramato sposo, / di nettareo piacer non sparga il core? alfieri, n-108
il giovane, 10-885: sento un gran piacer quand'e'mi guata, /.
adunate, parrebber niente / ver'lo piacer divin. a. pucci, 4-267:
assai molt'altre prove / fezzi in simil piacer sendo da presso, / dimandandola spesso
bardi, 1-9-74: potendo a mio piacer menar le nocca. fagiuoli, 1-3-278:
commerci usati, / e di vano piacer la vana spene, / allato a quella
cruccio. guittone, xxvii-51: poi piacer ho de noia, / bella vita
volta aggrada; / e poi che quel piacer gli viene a noia, / dargli
non vi è noioso, un tal piacer ne smeto / che fa ch'io
quiete, / che farà breve il gran piacer ch'avete, / troncando i giorni
so quale. pulci, 18-182: quanto piacer n'arà di questo orlando, /
pria della vita i non fallaci / piacer trovò, che per lo mondo sparsi
1-i-25: quaggiù da nona a vespro il piacer dura, / e solo è nel
voto accetta / che caritate a suo piacer conforma ». bufi, 3-92: '
. anguillara, 5-73: s'averetc piacer di venir nosco, / gramsci, 11-94
ond'io lei pinga / immersa del piacer vero nel fonte? carducci, ii-8-136:
tien conto di novelle / d'ogni piacer privare alfìn si suole. della casa,
me. graf, 5-651: oh piacer sovrumano / d'amatori novizzi, /
prieghi tuoi, / sì che 'l sommo piacer li si dispieghi. buti, 3-860
47: ignoto bene / nulla dà di piacer, nulla di pene. mazzini,
amar perdona, / mi prese del costui piacer sì forte, / che, come
divin nume / el tutto a suo piacer volge e governa? poliziano, st.
e pel letto notare / a suo piacer, come si fa nel mare. arici
, quell'è natura / che per piacer di novo in voi si lega. g
/ il dolce acerbo, e 'l bel piacer molesto / mi si fa d'ora
nel core acceso e dalla speranza del piacer in quello nutrito, ci impregna l'anima
, e li hanno impastati e foggiati a piacer loro, perché compissero un lavoro,
d'amore, / che porta uno piacer novo nel core, / sì che vi
penètra? forteguerri, iv-269: il piacer m'occupa tutto. poerio, 3-375:
mano ha quella pesca / e per piacer talor sì se la fiuta, / benché
la donna,... per meglio piacer al suo amante, entrò quella sera
a me dal cielo offerta / sol per piacer a le sue luci sante.
, quella in cui s'avvista / tanto piacer ch'oltra voi fa piacenti? gherardi
selva. ariosto, 19-36: fra piacer tanti, ovunque un arbor dritto / vedesse
commesso in bersabé, essendosi dal suo piacer partito, mandatogli nathan profeta, il
porta ciascun donque da see / al piacer de l'amico onni spiacente, / ed
vertuti in onne parte / con lo piacer di lor vincono amore. mantuano dannato,
vaghe ed onorate rime / scrivete il mio piacer, lodate il giorno / che la
la folla urtar che dietro al piacer corre / e a l'onor vano e
risultassi commodo et onore, / arei piacer del tuo diletto / che mi parria
: chi cerca ricchezze, / onor, piacer sensuali e terreni, / non può
corre, e sei volte opra e piacer raddoppia. ricci, 2-38: il digiuno
naturale od accidente, / con lealtà in piacer d'amor l'adovra, / e
queste parole ascoltò l'amante con gran piacer d'animo, disideroso di veder per
. bonagiunta, lxiii-57: per lo piacer m'ha vinto, / per
cosa operata. sanudo, xix-280: piacer e contento recevemo de questo cussi utile
avizo, illei tuttor regnava / di piacer contra, und'o gran malenansa. chiaro
giustificarsi al mondo in faccia / che piacer non si prende a inferocire. botta
si confonde / l'alma oppressa dal piacer. sbarbaro, 1-275: inappagato eppur colmo
sue potenze opprime, / ne nasce quel piacer ch'è detto amore. leopardi,
credo vorano: / sì che il vostro piacer e 'l vostro optato / verrà
non era di quegli eloquenti che nel piacer del parlare perdono i sensi, perciò
] ci conduce il pensiero dirittamente al piacer di dio, come a quell'oggetto
scelto stuol ti circonda, / che il piacer cresce, doppia, / avvolto in
da due volte in su con grandissimo piacer di lei. -caricare o scaricare
una volta in su caricò forza con gran piacer della donna. bandetto, 1-19 (
caccia, 365: per forza di piacer lontana cosa / è prossimana al core;
e, tutta destra, / piglia piacer di pendolarsi al vento. 3.
, infin che lassi / per soverchio piacer solvonsi i membri. soldati, 2-80:
alfieri, 8-101: s'anco incontro un piacer semplice e puro, / un lieto
oratori, la qual non riuscì a piacer de'legati e gli mise in pensiero.
, lvii-315: li 5 cantoni hanno piacer comprender che cesare fazi conto de quela
quasi senza cerimonie. -perché? -perché il piacer loro è d'imboccarti. de amicis
l'interrotto / dal fuggitivo giovane / piacer cantava, sotto / a la percossa
perdona, / mi prese del costui piacer sì forte, / che, come
i'serò sposa: / al tuo piacer comanda tutto il resto, / voglio che
, 4-131: per dilettarmi tra 'piacer carnali / mi trovo in questo punto tra