velo in testa; e non l'ha più smesso. idem, iii-387: l'
. d. bartoli, 37-111: senza più, vestì l'abito nostro e vi
avrei preso l'abito ne fece anche di più. -l'abito non fa il
la consuetudine. guicciardini, ni: quanto più si vive più si fa abito,
, ni: quanto più si vive più si fa abito, e più si appiccano
vive più si fa abito, e più si appiccano gli uomini alle cose del
considerate bene questi ricordi, perché è più facile a conoscergli e intendergli che osservargli:
.., era uno dei miei più abituati diletti. fracchia, 261: quell'
che da quella viene a ripeterli sempre più. quindi va può riguardare i soli atti
tradivano tale inconscio dolore, quali gli occhi più abituati alle lagrime non saprebbero esprimere.
donne sono creature abitudinarie, indolenti più di quanto non si creda. idem,
rigutini, 3445: abito è voce più spedita, più antica insieme e più
3445: abito è voce più spedita, più antica insieme e più popolare: ma
più spedita, più antica insieme e più popolare: ma il linguaggio della gente
; o quando potesse sospettarsi nella forma più semplice un'affettata fuga del parlare usato
ho di non nasconderti nulla, anche i più intimi pensieri miei. arila, 7
una donna in un'altra non era più un atto di passione esasperata ma era
, ii-426: l'abitudine dei boschi è più d'oltralpe che nostra. beltramelli,
, i-334: anch'essi lo tollerano più per abitudine ché per altro. palazzeschi,
: ora la mia giornata non è più / che uno sterile avvicendarsi / di
cominciamo a temere anche dei nostri pensieri più segreti, ci assale la paura delle
noi possiam vedere, i quali 11 più la natura produce sani e in buona abitudine
in una casa, dalla reggia al più umile abituro, il cambiamento di scena
e'palagi, e a fare troppo più nobili e più belli abituri che prima non
e a fare troppo più nobili e più belli abituri che prima non aveano.
. celimi, 2-25 (313): più volte gli avevo detto, che lui
(riconoscendola erronea e giurando di non più praticarla). campanella, i-1141
e ricordava di aver rinnegato e abiurato più volte in brevissimo tempo. montale,
, ii-149: il signore le dia, più che non dà a me, la
nella svezia: abolita da uno dei più saggi monarchi. cuoco, 1-171:
. abolère (forma tarda rispetto al più antico abolescère), passato alla quarta
, far dimenticare il ricordo '; e più tanfi nel senso giuridico. si noti
aboliti, si son trovati reggersi nel più florido d'una perfetta osservanza. r
, 7-8: il cibo rigettato è di più schifezza e più abominabile che qualunque altro
il cibo rigettato è di più schifezza e più abominabile che qualunque altro cibo freddo e
dio, tanto è il pensiero nostro più abbasso appresso dio, quanto agli uomini è
il maggior mostro, / ed il più abominabile e il più sozzo, / che
/ ed il più abominabile e il più sozzo, / che produca la terra
iii-2-56: [i peccatori] sono più abbominabili davanti agli occhi divini, che
titoli. parini, xviii-82: che più? baccanti, e cupide [le patrizie
abbominando è questo aitar... più dio / con israel non è. saba
1-18: poco era costante, e più crudele che giusto. abbominò pacino peruzzi
dispregiato da ogni persona, sempre pareva più costante e paziente. ariosto, 17-118
, 8-69: quelli errori mondani che più paiono orribili e abominevoli, come sono i
maledetto quello giorno, e a me più abominevole che alcuno altro, nel quale io
: pigliammo questa abominevol fera, / più crudel di qualunque in selva stanzi. bandello
piaggiare: del qual peccato niuno è più abominevole, né che peggio stia ad
essi ha egli solo in ragione di vizii più pestilenza e più veleno che le vite
in ragione di vizii più pestilenza e più veleno che le vite di mille altri insieme
era in fatti corrotto a segno da più di un secolo nella nostra italia il
fulgenzio, i quali mi erano abbominevoli più ancora del padre loro, e non
veramente gli sarebbe stato meglio che fusse stato più sozzo d'un asino, poi
, 11-27: ben fu il più crudele e il più di quanti / mai
ben fu il più crudele e il più di quanti / mai furo al mondo
in tutta troia io non ho più chi m'ami / o compatisca, a
antichissimo abitante del luogo (per lo più al plurale). p.
nome proprio con cui si designavano i più antichi abitanti del lazio e dellttalia,
si sa sì come le foglie più delicate, le quali sono dalle capre e
vegetale si possa essere sparso pecore più volentieri mangiate che non quelle del frassino.
1-23: non è cosa che io aborrisca più che el pensare a fetide cose.
afflitti. fantoni, coscienza in forma più vigorosa perché resa più esperta 851: tessere
coscienza in forma più vigorosa perché resa più esperta 851: tessere abono su pietosa lira
lira / un inno lordo di e più aborrente. fraterno sangue. cuoco, 1-95
la elezione brando motteggi fanno gli uomini più maligni. idem, rale freschezza.
rendere aborrevole sione prima, e più naturale... aborrire il è più
più naturale... aborrire il è più proprio l'oggetto nel quale il
, ripugnanza. tori dovrebbero ben più abonire quella funesta delica tommaseo
cambio di coniugazione (composto di ab più horrère * essere irto, tremare di freddo
: ma ciò che mi ti rende assai più caro [o sonno] / è
gravida. = lat. abortare (più antico di abortire), denom. di
o simile, è sconcio gallicismo o più sconcia metafora. papini, 27-784:
vulgata abortire, che ha sostituito il più antico abortàre, entrambi denominali di abortus
volta, era un nodo gordiano di più nasi abortiti insieme. cagna, iii-203:
di tutte le vocazioni abortite, la più dannosa, la più insidiosa, è
vocazioni abortite, la più dannosa, la più insidiosa, è la vocazione artistica.
che non bastano, né possono bastare più che tanto, sendo tanto fuori dell'
che quasi la uccise, non essendo più in condizioni di aver figli, il suo
. e. gadda, 3-62: i più cionchi e stenti aborti di dromedarii che
aborto o mostro, sì come sono le più delle cose che escono dalle mia mani
, locuz. awerb. lat. dal più remoto principio (si dice quando
cosa ci si rifà alle origini più lontane). vallisneri, i-207
; si portava addosso, per lo più al collo, come amuleto; ed era
1-209: di questi amuleti classici, il più comune era l'abracadabra. visitando i
2. medie. lesione interessante gli strati più superficiali della cute o delle mucose,
boro (che è l'abrasivo sintetico più duro). = cfr. fr
tommaseo-rigutini, 86: l'abrogare è atto più o meno legale; y abolire non
. il tiranno abolisce le buone leggi più sovente di quel che osi abrogarle.
abrogarle. la legge abrogata non ha più vigore; chi abolisce la legge,
), agg. che non vige più; la cui validità giuridica non è
; la cui validità giuridica non è più riconosciuta (legge, decreto, articolo di
32-254: ammoniva con le parole delle leggi più antiquate e consunte, ché -anche se
. bocchelli, ii-237: nulla è più durevole del provvisorio, e una legge abrogata
asconde i zaccari, / che tal più pute che ebuli et abrotano, / e
abrotano, / e par che odore più che ambrosia e baccari. domenichi [plinio
spessore enorme, e s'allargano quanto più s'accostano alla superficie, per dare
, ma non popolare, per lo più con tono spregiativo, riferendolo a persona sana
alzare le due braccia in cerchio e guardare più su del papa il soffitto. papini
che questa distinzione o, per parlare più esattamente, quest'antitesi di filosofia morale e
può trovarsi una dualità e un'antitesi più grandiosa, che il contraposto della grazia
. ant. corpo militare per 10 più di cavalleria che precede l'avanguardia nella
di quelli che vogliono sapere e antivedere più di santa chiesa! bisticci, 337:
lo do io, e chi può più di me? tasso, 14-54: e
, 69: e questo evento / più che tutt'altro antiveder ci è forza.
: noi altri musici ce n'andiamo più alla buona, senza tanti antivederi.
suo spirito... con più avidità del guadagno presente, che antivedimento
non si può dire, quanto renderebbe più tolleranti tutti i cristiani che sapessero anch'essi
2-92: la subita tempesta del mare più veemente spaventa e'naviganti, che l'antiveduta
; ma del mio amore / darti vo'più gran pegno. monti, iv-63:
sono servire di medicina ad errori più antivitali. = comp. da
sui fiori e sulle foglie (per lo più agenti dell'impollinazione eterogama).
e in prosa) degli autori migliori e più famosi; scelta di scritti di diversi
antonomasia) è il demonio intitolato in più luoghi delle divine scritture. 2.
la carità tra le virtudi è la più eccellente, e perciò per antonomasia, cioè
bocca; sono urticanti; stanno per lo più fissi e in aggregati, assumendo forme
[della scandice] se avesse le foglie più sottili e più odorifere. domenichi [
se avesse le foglie più sottili e più odorifere. domenichi [plinio], ii-228
forzati, in un luogo di pena più triste della galera stessa. viani, 19-281
rinchiuso in questo antro, è la cella più tenebrosa di tutta la prigione. fracchia
convenirne) erano uomini che si sentivano nella più limpida coscienza di se medesimi onestissimi,
2. zool. scimmie antropomorfe; quelle più evolute, che più si avvicinano all'
antropomorfe; quelle più evolute, che più si avvicinano all'uomo, per
borse guanciali, hanno arti anteriori molto più lunghi dei posteriori, cinque vertebre sacrali
mesi, giorni ed ore computarò ben io più distintamente, quando col compasso arò presa
gradita, / terrà del ciel la più beata parte. idem, 37-85: i
la sua partita,... me più volte venne a rivedere. idem,
aveva anzi la morte disposto, ma alla più vicina le più volte il portavano.
disposto, ma alla più vicina le più volte il portavano. torini, 344:
, n-105: che voce avrai tu più, se vecchia scindi / da te la
: 'l duce perso / le più ristrette squadre apre e dissolve, /
dalla foresta. tutte le fiere ho trovate più umili di te; ché tutte quelle
me. dunque, se'tu la più forte femina che io mai trovassi. bartolomeo
quella, che non simile, anzi più tosto dessa paresse. paolo da certaldo
un'affermazione precedente); inoltre, più ancora (in una progressione, per
amore, e speme / mi facean vie più bella e più fiorita; / or
/ mi facean vie più bella e più fiorita; / or la speranza manca,
uomo dallo stato che per lui è il più insopportabile di tutti, dalla dubbietà;
(133): egli aveva de'fiorini più di millantanove, senza quegli che egli
a dare altrui, che erano anzi più che meno. paolo da certaldo, 102
cercar fomento nell'ozio e nella noia, più saggio partito era domandar distrazioni al lavoro
fuggendosi con la lena delle parole vie più lunghi e più stolti discorrimenti ne fa.
lena delle parole vie più lunghi e più stolti discorrimenti ne fa. =
nieri, 424: lui poi era assai più anziano di lei. panzini, iii-439
in quella penombra dove la nebbia sembrava più chiara e dava quasi luce. beltramelli,
rimurginavano dentro la sapienza dei loro antichi più antichi che era in loro come è il
attività. montecuccoli, 1-79: dove più offiziali concorrono in carico uguale, il
offiziali concorrono in carico uguale, il più anziano precede senza riguardo d'altra condizione
, fior gentile, / a te rosa più bella, / porga ogni aonio stile
tutto; / e una fune io più, che ti aorchi. buonarroti il giovane
tornare mica in collegio e non sapere più distinguere un aoristo da un futuro!
, i-262: il vero aovato e più perfetto che si ritruovi si cava segando
ad artigli, con gli arti posteriori più lunghi degli anteriori (che gli consentono
. borsieri, conc., ii-387: più e più sempre comprimendo i moti spontanei
, conc., ii-387: più e più sempre comprimendo i moti spontanei de'giovani
jovine, 5-235: quello che più sorprendeva laura era il modo indifferente col
del genere imenotteri, la cui specie più nota è l'ape comune [apis
di ali, di cui le anteriori più grandi delle posteriori; tre paia di
predominante le api operaie, di forma più piccola ma di struttura completa e perfetta
) sono in percentuale assai minore: più grossi, privi di pungiglione, vengono
crescenzi volgar., 9-102: dove più aggomitolate son l'api e più spesse,
dove più aggomitolate son l'api e più spesse, unta la mano di mele
, che sono un poco maggiori e più lunghi che l'altre api, e con
che l'altre api, e con più diritte gambe. scala del paradiso, 208
guarda le ape, le quali avendo più d'uno re che le guidi e le
guidi e le governi, amazzano il più debole e restano col migliore. sannazaro,
dalla chioma odorata e rugiadosa / de'più soavi fior, succhiando giva / il
delle vaghe api prorompono, / e più e più succedenti invide ronzano / a far
api prorompono, / e più e più succedenti invide ronzano / a far lunghi di
vortici delle api fuggite / restrinser sempre più i loro anelli tempestosi / fino a
alvaro, 9-167: le api, più leggere, avevano da fare coi pistilli delle
lo stomaco, ed è uno de'più gentili aperienti, che abbia la medicina.
3-4: il cece nero è più diuretico e apertivo, e però vale più
più diuretico e apertivo, e però vale più in aprire l'oppi- lazion della
imagine per sola fama generata sempre è più ampia. simintendi, 1-15: io
; conciò sia cosa che ella più di spirito manda fuori, perciò
manda fuori, perciò che con più aperte labbra nel manda e più al cielo
che con più aperte labbra nel manda e più al cielo ne va esso spirito
chiacchiere,... per tenere aperta più che si può la botteguccia. targioni
quanto si mostra men, tanto è più bella. mascheroni, 842:
3-51: tra lerici e turbia, la più diserta / la più rotta ruina è
e turbia, la più diserta / la più rotta ruina è una scala, /
simili metalli, che se si piegano più e più volte in qua e in là
, che se si piegano più e più volte in qua e in là a contrario
edifizi può contendere con molti altri de'più riguardevoli, che in quella provincia sian
o gravata di nebbia, si fa più rara o più densa. forteguerri,
di nebbia, si fa più rara o più densa. forteguerri, 7-72: ma
, e l'apricità che regnano nella più parte di questi interni meandri. arici
aperto cielo. zanella, i-32: a più diffuso / lume di soli, a
diffuso / lume di soli, a più largo aere aperto / alle fughe dell'ala
i miei morti... oggi / più di rado discendono dagli orizzonti aperti /
il valor nostro esperto / ne la più aperta luce, in loco aperto. baretti
messer luigi e il paladino presono ardire di più aperta ribellione, e accolsono gente d'
ii-48: chi ne la conversazione è più aperto, o più ubero, o più
ne la conversazione è più aperto, o più ubero, o più anco inconsiderato di
più aperto, o più ubero, o più anco inconsiderato di me? sarpi,
franco... fanno per lo più fortuna colle donne. beltramelli, i-208:
donne. beltramelli, i-208: ogni più occulto pensiero poteva leggersi su quel viso nobilmente
231: non è dubio che sopra tarme più si convengan colori aperti ed allegri.
,... e trovasene del più acceso e meno acceso, e del più
più acceso e meno acceso, e del più aperto e meno aperto. a.
: ricòr- dati che una volta senza più suole avvenire che la fortuna si fa
, io: donde avviene che per lo più gli uomini sognano con gli occhi aperti
. redi, 16-iv-105: anco nel più forte de'boschi, non meno che
ribolle / e ne l'aperto onde più chete aggira. luzi, 19: l'
purg., 17-88: ma perché più aperto intendi ancora, / volgi la mente
lo acciaio è apertóre de'canali che più nelle viscere sono serrati. =
212: pare che vadano ogni giorno più intrigandosi le cose del conclave, senza
francescano venne da lui solennizzata nel modo più pio, con un pranzo offerto e
mia libertà, si scoprono ogni giorno più nuove macchine speciose contro della medesima.
alle galline. panzini, ii-117: più bello ancora era l'apiario, dipinto a
, di frutti che richiamano altre varietà più primitive e meno pregiate. = deriv
[plinio], i-814: le pecore più lodate sono quelle che hanno le gambe
sommità, vertice, punta estrema e più elevata. salvini, 30-1-208: un
1210- 219: gli apici, o più alte cime dei residui della primitiva massa
assunta una nuova forma e un colore più cupo che su l'apice diveniva violetto.
trovandola vana anzi miserabilissima, non possono più ricorrere neppur col pensiero in nessun luogo
4. quantità minima, la più piccola cosa (nelle espressioni negative)
cristalli semplici o composti terminati in punta più o meno acuta, e che hanno
. -ci). che non ha più febbre, sfebbrato. tommaseo [s
. costellazione dell'emisfero meridionale, chiamata più comunemente uccello del paradiso. =
frezzi, ii-6-151: « mai non sarà più tempo, ovver calende, / ed
, con foglie semplici, per lo più opposte, fiori actinomorfi, pentameri, ento-
d'acqua con foglie d'ellera ma più morbide e con meno longhi viticci;
somiglianti a quelle dell'ellera, sbiancate e più fievoli. dioscoride italiano, 4-83:
foglie simili a l'edera, ma più molli, e in cima più aguzze,
, ma più molli, e in cima più aguzze, di grave odore, alquanto
e lucenti come seta. le specie più note sono vapocino chiappamosche (a.
apocìzio, sm. bot. cellula con più nuclei (in certe alghe, in
idem, ii-1192: quanto un autore è più celebre e primo nel suo genere,
primo nel suo genere, tanto è più copiosa la lista de'suoi libri apocrifi
una proposizione, deducendola da un'altra più generale (nella logica aristotelica).
sperimentato, perché in un segno hanno più virtù che in un altro. e
gioco dell'apoliticità fu esperiraentato come il più accetto e il più infallibile. si predicò
esperiraentato come il più accetto e il più infallibile. si predicò l'orrore per
per un ateniese redivivo me l'aspettavo più atletico ed apollineo. = voce
che a tutto questo presiedevano gli anziani più reputati. = voce dotta, lat
. croce, iii-23-82: interpretazione che più tardi... risuona nel carme foscoliano
, la tua fama di apologista della più sfrenata dissolutezza? idem, 28-301: se
il coagularsi del sangue] è la cagion più vera delle apoplessie, eziandio fortissime.
. gozzi, i-44: la sciagura più acerba e di cui sento ancora nel cuore
misuri sempre colla previa speranza di trovarti più grande. 3. colpo,
farfalla della famiglia pieridi; la specie più conosciuta è vaporia crataegi a corpo nero
1-9: sono [gli occhi] più nobili membri che sieno nel corpo, onde
fermenti, vuol ragione ch'elleno altresì sieno più acconcie e confacevoli per annientarli che verun
confacevoli per annientarli che verun altro medicamento più grossolano, con promuovere quelle crisi, o
si è trovato in tutta la rivoluzione francese più rapido e più sicuro mezzo di rivoluzionare
tutta la rivoluzione francese più rapido e più sicuro mezzo di rivoluzionare il popolo,
di rivoluzionare il popolo, ned'altro più efficace, di questo apostolato repubblicano.
s'avevano a empire questi luoghi de più dotti frati e preti che si trovassino.
in ragione, esser questo un dir più proprio: avvenendo talora che 'l
avvicinavano annichilite al palazzo apostolico, e più si avvicinavano più si sentivano inghiottire dalle
al palazzo apostolico, e più si avvicinavano più si sentivano inghiottire dalle fauci maestose di
dal 5. padri apostolici: i più antichi scrittori cripapa come ambasciatore presso stati
parlar popolare, che trae alla espressione più corta e più netta. =
che trae alla espressione più corta e più netta. = comp. di
. salvini, iii-84: ma'più, vo'fate, suo'pensieri, queste
i greci dell'atticismo; e sono più dello stile puro famigliare, che del
suo dire ad una persona, che il più delle volte non è presente. b
l'elisione o l'aferesi di una e più lettera. l. salviali,
ascomiceti superiori: a forma di coppa più o meno svasata, aperta verso l'
il rivestirsi gli abbigliamenti della deità senza più a deificarsi bastasse. f. buonarroti,
decotto di erbe medicinali (per lo più forti e aromatiche), addolcito con miele
pel] detto diluvio... le più delle genti di firenze ricorsono alla penitenzia
terreno. (impadronirsi dice per lo più prendere a esercitare il diritto con più
più prendere a esercitare il diritto con più arroganza che buona fede).
lavoro... non conduce punto più avanti l'appagamento del vostro intelletto.
i desiderii numerosi e imperiosi non soffrono più alcun freno e richiedono il rapido appagamento.
e questo fantasma a qualche cosa di più appagante l'avidità d'un intelletto volenteroso
le mescolanze carnali quella pareva loro la più completa, la più appagante.
pareva loro la più completa, la più appagante. appagare, tr. [
che non sia gente in italia che più s'appaghi di titoli onorevoli, come
sorta di gente alla prima; ma più che mai se un povero diavolo viene
servente, che egli si teneva il più contento ed il più appagato uomo del
egli si teneva il più contento ed il più appagato uomo del mondo. livio volgar
, e in fine, per lo più s'appaiano male, cioè, si
, marito e moglie, che i più mal appaiati non avevamo mai visto.
addomesticare un poco; non si appallottolavano più quando vedevano la gente.
dentro allume... e rompine a più e più di quelle pallozzole per vedere
... e rompine a più e più di quelle pallozzole per vedere se risponde
disperato, che tiene corrispondenza co'disperati più furiosi. = deriv. da
le compagnie delli appalti furon create le più da'consoli. mariani, xx-x-285: so
. de luca, 1-2-84: l'uso più comune porta di concederle [le regalie
appalto, essendo comparsi li mercatanti da più bande per comperarne [del ferro],
servirsi di carne a sua sodisfazione a più e diversi macelli che sono dentro a
aveva elencato, ma a cosa ben più semplice:... un onesto appannaggio
quale altra ne sia la cagione, molto più bene desidera, che non gode.
creativo che sarà stato appannaggio anche del più rozzo e ottuso garzone in una bottega
era rimasto quasi in appannaggio alle anime più ardentemente patriotiche. = fr. apanage
presto si dissolveva, lasciando lo specchio più lucente di prima. serao,
è come una tazza di cristallo: il più leggero alito lo appanna. pea,
appanna, qualche volta, anche il più chiaro cielo. viani, 19-494: il
nello scolastico, nella « letteratura » più ingrata. onofri, 22:
viso di lacca: un'ombra di sdegno più che di dolore. beltramelli, iii-935
beltramelli, iii-935: anche la grazia più lieve si appanna agli occhi della consuetudine
chiaro che le disgraziate ospiti non riuscivano più a tenere aperti i loro occhi gonfi e
e appannati, che non ne potevano più dalla stanchezza e dal sonno. barilli
una volta gli si faceva ogni giorno più appannata. alvaro, 2-228: era
paffuto. caro, 6-82: commendava più i tordi, che sono più appannatotti
: commendava più i tordi, che sono più appannatotti, e non sono così guasti
fossero state preparate cento case private, le più magnifiche che fossero nella città,
/ per l'imagine sua ne tien più cari. idem, purg., 13-93
gli uomini abbiano apparato a mentire, più di piangere che di far festa m'
255: e lo re poi, per più chiaro mostrare / che 'l fosse maschio
, né quello che tu dici, ma più tosto quello che tu vuoi dire.
qual esempio s'aspetta, / o più vero o più fulgido, / per
s'aspetta, / o più vero o più fulgido, / per apparar virtù?
i-67: gli vo * apparare a far più caso de'suoi amici, ché io
già da potersi celebrare le nozze, più volte condusse la cosa in termine che si
certo è che l'aria si trova più che gelata, e però densa e
ordire. castiglione, 89: con quel più magnifico e splendido apparato che si avesse
] cose di tanto stupore, che più non si può dire. leopardi, ii-448
: in un attimo egli rivisse i più alti momenti lirici della sua passione,
e dell'arte i quali avevano resa più nobile e più profonda la sua gioia.
i quali avevano resa più nobile e più profonda la sua gioia. linati, 8-79
galileo, 4-1-443: perché non riprendermi più presto di aver taciuta tutta la fabrica
un apparato polmonare e possono essere molto più pericolosi di un mazzo di fiori odorosi
che facea tal volta, anzi il più delle volte, senza niuno apparecchiamento.
non so da me medesima vedere che più in questo si pecchi, o la
dolci ci fa le dipartenze, perciò che più cari e di più viva forza pieni
, perciò che più cari e di più viva forza pieni ci apparecchia i ritorni.
per due o tre notti; ché di più non potrò star teco. parini,
e per il bimbo: non voglio mangiare più solo. palazzeschi, 1-119: sono
ch'i'ho loro [già è più tempo] mostrato. carducci, iii-10-155:
quale quando ha perduto s'apparecchia di più perdere. boccaccio, i-93: il
avanti avea la mensa apparecchiata / con più vivande, a mostra di convito.
maliziosamente ella usa mettersi dal lato del più forte. 5. figur.
e degli scribi, si abitueranno sempre più a vivere nelle scatole, scatole.
. narrarvi la sua concetione e le sue più apparenti qualità. tivoglio, 4-379:
non lascia che col due o più partiti, per evitare dispersioni di voti.
sono rarissimi o sì poco apparenti che più cavallieri in punto che potea; / e
, s'egli è covidoso di suo prò'più che del comune, egli ha nome
gocce... / non è più quel gran coro a piena gola / che
detto abbiamo di sopra ricordata; ma più ispezialmente li possiamo dividere in quattro parentadi
l'opinione del popolazzo il quale sempre più alle cose apparenti, che alla verità
. cesarotti, i-197: vi dirò più volentieri che le nostre discrepanze sono più apparenti
più volentieri che le nostre discrepanze sono più apparenti che reali. russo, i-316
percorle comete descrivano delle curve apparenti, più bizzarre che mai. negri, 2-886
che ad usura avesse prestato, ma più tosto reale. idem, dee.
la bella ilbina, / in apparenza più che umana cosa. idem, iii-9-35:
, i-i7: il sapon mauro è più dello sigillo slesiano affumato e nero, e
dello sigillo slesiano affumato e nero, e più anco di sustanza sottile: si scioglie
che niuna scelleratezza hanno in sé, ma più tosto alcuna apparenza di cortesia, si
fantasma. tasso, 13-37: né più apparenze inusitate e strane, / né
cesarotti, i-197: perché dunque arrestarvi più volentieri sulle apparenze d'opposizione che sulle
costumi, il popolo nulla ha di più caro che le apparenze della regolarità e
, o forse da naturale inclinazione a più presto dover seguitare il cammino de le
cosa; ma in effetto, considerandola più da presso, non sarà nulla.
da barberino, ii-80: libri d'aver più ti sforza corretti / che begli o
una grand'apparenza che intendendo noi tanto più della materia, che non intendiamo di
, 950: [ornamenti] che hanno più di apparenza che di sostanza.
de'cieli. gravina, 32: più attentamente s'osservano le apparenze del cielo
quelle per via spirituale si unisce, tanto più tosto e più forte quanto quelle appaiono
si unisce, tanto più tosto e più forte quanto quelle appaiono perfette: lo
, purg., 22-28: veramente più volte appaion cose / che danno a dubitar
traditore in sì mentite larve / che più saggio di me inganato avrebbe. boccaccio
s'assodano, e le rarefatte si rendono più dissipabili; li quali accidenti nell'acqua
ad apparire e sparire sul crepuscolo, più veloce d'un pipistrello, non fermava
, con quello veramente risuscitò, e più volte apparve e a'suoi santi discepoli e
227): già nella sommità de'più alti monti apparivano... i raggi
che di primo lancio riscalda le punte più tenere, prorompe sul mattino in foglie e
.. / pur per farla apparere anco più certa, / in questo campo vengoti
barberino, 14: io mi credo che più piaccia anco quella che non si sforza
: ma gli uomin degli altri uomin più eccellenti / non curan d'apparire; i
., conci. (324): più le parole pesano che'fatti e più
: più le parole pesano che'fatti e più d'apparer s'ingegnano che d'esser
mai dolorosa ti vidi, oggi mi se'più che mai apparuta. zanobi da strota
, non dimandano diritta intenzione, ma più tosto per apparire predicatori, gloria temporale.
a'viniziani, che apparivano di favorire più ltmperadore che il re francesco. tasso,
indispettito. leopardi, 3-90: assai più vasto / l'etra sonante e l'alma
= lat. apparere (nell'uso più tardo anche apparescère) * venir
. passavanti, 230: quando è più appariscente, allora sparisce e viene meno
bencivenni, 4-99: com'elli è più santo, di tanto è il peccato più
più santo, di tanto è il peccato più laido e più appariscente e più grande
di tanto è il peccato più laido e più appariscente e più grande, siccome la
peccato più laido e più appariscente e più grande, siccome la nota è più laida
e più grande, siccome la nota è più laida e più grande e più appariscente
, siccome la nota è più laida e più grande e più appariscente nella roba bianca
è più laida e più grande e più appariscente nella roba bianca. livio volgar.
: e qual [famiglia] era la più appariscente di ricchezza, palagio, arredo
di ricchezza, palagio, arredo; più avea rinomo e seguito. g.
le scarpette erano di raso bianco e rendevano più appariscente quella protuberanza o gnocco dell'osso
giorno dall'apparizione de'sopraddetti segni, chi più tosto e chi meno, e i
tosto e chi meno, e i più senza alcuna febbre o altro accidente,
appartaménto, sm. alloggio formato di più locali; complesso di stanze (e
) per abitazione; parte riposta e più intima di una grande casa; insieme
potuto trovare i più nobili e più agiati appartamenti, ed
potuto trovare i più nobili e più agiati appartamenti, ed egli mi viene
terzo appartamento, ed era destinata ai più ragazzi, ed alle scuole inferiori. carena
che suol darsi a un quartiere più grande e più sontuoso, in cui siano
a un quartiere più grande e più sontuoso, in cui siano maggiori comodità
: stava rincantucciata nel suo appartamento il più che poteva, e quindi molti credevano
regolamenti del comune, con dentro quanti più appartamentini ci potevano stare, questi appartamentini
pochi dev'esser di necessità oppresso dai più. collodi, 482: [le fate
apersero i loro giardini e i recinti più appartati. nievo, 208: si
mille / fossili mondi, ove non più risuoni / né un appartato gocciolìo di
,... le conduceva in quelli più frequentati e luminosi. manzini, 10-153
governo di stato; parliamo ora alquanto più in particolare d'alcuni mezzi a ciò
si ragunavano, e quivi con quelle che più gli appartenevano piagnevano. idem, dee
tracce istoriche concordano nell'indicare che le più antiche città dei nostri paesi appartenevano alla
in ogni tempo mi son fatto la più alta idea della nobiltà, e dell'uomo
(442): ella cercò d'essere più savia che a lei non si apparteneva
tragedia rende gli uomini... più misericordievoli e più paurosi, male adunque gli
uomini... più misericordievoli e più paurosi, male adunque gli purga di
spettacolo che veramente può appassionare anche chi più della lotta ami la contemplazione. slataper,
la bellezza per la volontà di farsi più acuta. 2. intr.
giurò con grandissima passione di non mai più capitarmi innanzi. varchi, 7-80:
rime che piangono laura morta, sono più appassionate di quelle che la vagheggiano viva
] pronta a favorire colui il quale con più ardire muove i suoi attacchi, quindi
e nessun tesoro mai fu custodito con più appassionata gelosia. ojetti, ii-293: era
: è divenuta [roma] la più appassionata tutrice del cristianesimo, quella che
cristianesimo, quella che ne fu la più atroce persecutrice. leonardo del riccio,
alcuni appassionati, che da lui vorrebbono forse più di quello che meritano, ne viene
l'orto: i miei gerani / più non hanno che i becchi di gru
è quella di soleggiarle e appassirle quanto più si può. deledda, ii-1019:
redi, 16-vi-67: son bonissime e più dolci delle castagne, e particolarmente quando
i. nelli, 9-2-12: fo più contò di questo mazzetto di fiori,
, 1-2-55: i nostri vini santi tanto più riescono delicati, spiritosi, saporiti,
spiritosi, saporiti,... quanto più appassite e prosciugate si ammostano e si
. 2. che non ha più forza, senza più vigore. alamanni
. che non ha più forza, senza più vigore. alamanni, 5-3-211: torcendo
1-2-135: gli stessi effetti, e niente più, produce una perfetta maturità e pappassi
magalotti, 2-161: e quanto in su più vassi [la nebbia], ella
fu in essere, e non è più, tutto dì cade ne'nostri ragionamenti.
dal suo nome appellar volse / la più bella del mondo e nobil parte. muratori
questo, vostro cavaliere appellarci, senza più di tanto amor voler da voi che un
bella. tasso, 7-33: né più sperar di riveder il cielo / per volger
/ se udir ti pònno, i più valenti appella. 4. ant
modestia non è altro che un'ipocrisia più raffinata o un'ambizione più profonda,
che un'ipocrisia più raffinata o un'ambizione più profonda, e me n'appello alle
? *. questa seconda domandasi appellava più direttamente alla memoria, implicava un rifiuto
varchi, v-143: noi diminuiamo in più modi, non pure i nomi,
e, se v'ha altro appellativo più dolce, abbiti anche quello. d'annunzio
il giudice... non proceda più oltre nella questione, né contro all'
al corpo, che sempre corre, più tosto che alla anima, che sempre sta
nato o naturato in francia non fu più straniero e venne compreso nella generale appellazione
per nome di persone (per lo più iscritte in un elenco), per accertarne
firenze, senza appello, e conseguentemente più tosto tirannica che civile.
a pena / segna nel corso la più molle arena. leopardi, ii-1026:
3. soltanto, non di più; assai poco, poco più 0
non di più; assai poco, poco più 0 poco meno che. novellino
. d'annunzio, ii-338: non più... / s'ode rimbombevole coro
da esser messi non che sopra i più segnalati, appena che fussono tra i
buone e agiate castella, non si ritrovin più, ed oggi vi si semina
impercettibile salto. ungaretti, viii-18: più sfugga vera, l'ossessiva mira,
ossessiva mira, / e sia bella, più tocca a nudo calma / e,
. beltramelli, iii-880: certi affanni più non appenano. 2. intr
solo il sentimento religioso si era ancor più approfondito nell'anima appenata. tozzi,
giovinetta gli si teneva lontana e sembrava più appenata per lui che per la morte del
d'ogni potenza per fare: appendice più che secondaria d'altrui. palazzeschi,
coltivato ad orto, annesso alla parte più bassa del giardino... quinto lo
quotidiana, la parte (per lo più a piè di pagina) dedicata a scritti
. carena, ii-430: appennecchiare, che più comunemente dicono « inconocchiare », mettere
persone che di ciò non s'appensarono, più le vincono e fiaccano. idem,
che la notte era per loro, più duramente combatteano. livio volgar.
in giudea stato apperticato: e quanti più v'erano morti, tanto più il
e quanti più v'erano morti, tanto più il rimanente era fervente.
: queste sono questioni di metafore appertinenti più tosto al gramatico ch'ai filosofo.
appesantiva il passo, pareva vincolasse ogni più i piedi. baldini, 4-200:
. con la particella pronom. diventare più greve, più pesante. - anche al
particella pronom. diventare più greve, più pesante. - anche al figur.
. (ed esprime un senso sempre più greve di oppressione, di stanchezza).
camminarono altre due ore per un sentiero più comodo e pianeggiante, ma, ad ogni
agg. diventare pesante, reso più pesante, più greve. -anche
diventare pesante, reso più pesante, più greve. -anche al figur.
sua figura corta e nera pareva diventata più grave, più compatta, appesantita dal pensiero
e nera pareva diventata più grave, più compatta, appesantita dal pensiero che l'
scolazione ostinata il tristo si accostò a più d'una di queste signore, e se
[il verso], ma di più puzza di lombardo, che appesta. magalotti
degli appestati dal gallico, che lussureggiano più de'sani. muratori, 3-37: purgando
, d'incesti, e di mille ancor più appestate brutalità. foscolo, v-75:
s. v.]: stomaco più o meno appetente certi cibi.
, e mi lascia per dieci ore e più della notte tra sonno e letargo.
desiderare, bramare (per impulso irresistibile più che per volontà e scelta).
benedetto molto onorato e lodare, appetendo più tosto l'aversità del mondo che le lode
sommamente la remission delle offese commendino, più focosamente che gli altri uomini a quella
grandissime promesse, e massimamente quelle che più gli uomini appetiscono. marsilio ficino, 2-1
appetisce e si séguita quello che piace più. machiavelli, 553: desiderava costui,
sapere, che gli uomini naturalmente appetiscono più cose e varie; perciò che alcuni
, certa cosa è, che loro fanno più conto d'una donna mora di quel
cielo inclini e voglia che s'appetischino più quelle naturali del paese, che queste
e appetisce le forme eiementali come belle e più perfette. soderini, iii-39: il
si sazia già mai, anzi quanto più se ne ciba e ne mangia, tanto
se ne ciba e ne mangia, tanto più ne appetisce e brama. anguillara,
e brama. anguillara, 2-239: già più m'aggrada e m'appetisce l'erba
erba, / che qual si voglia cibo più pregiato. redi, 16-v-361: io
cappone o di piccione, secondo che più fosse appetito dall'eminenza sua. leopardi,
grassa sono di ogni altro modo più appetitevoli. = deriv. da appetire
dubita che l'appetito razionale non sia più nobile che 'l sensuale, e
che 'l sensuale, e però più amabile. idem, purg., 26-84
? imitazione di cristo, iii-3-2: più volentièri seguitano l'appetito della carne loro
a niun termine star contento, ma sempre più avanti desiderare. torini, 253:
miei appetiti, / godevo le cose più rare. 3. desiderio naturale
l'affamato ch'appetito claude, / più che 'l saziato à vertù in coraggio.
forza di risvegliare l'appetito in qualunque più fosse stato svogliato. idem, dee
verde da far nitrire d'appetito i cavalli più generosi. baldini, 4-50: qui
fa i suoi cibi tanto migliori e più appetitosi, che egli ne mangia molto
appetitosi, che egli ne mangia molto più che non sarebbe il bisogno suo. grazzini
quando [i cetriuoli] sono ancora più piccoli e tenerotti, si conservano di
di roba ghiotta ed esalava gli odori più appetitosi. panzini, ii-168: mercé
ii-8-132: certe forme di altre donne più appetitose non mi hanno mai dato quel
sulla coscienza, fra i quali uno de'più gravi e che più mi rimorde è
quali uno de'più gravi e che più mi rimorde è questo, di non aver
non ostante che 'l re di francia avesse più di quattro cotanta gente, che non
io sono un miserabile di mente e più di cuore appetto a te. nievo,
destinato a uso agricolo (per lo più di forma regolare, derivata dalla divisione
, derivata dalla divisione di una zona più ampia). tommaseo [s
, se non è divisa in più parti. nieri, 67: io mi
terre rosse e in coltivi, sembra più che vera una campagna-modello esposta sotto vetro
l'attaccarsi di cosa talvolta che pigli più superficie, e sia più fradicia.
talvolta che pigli più superficie, e sia più fradicia. = voce di formazione onomatopeica
[a gesù] appiacere, ma per più tosto conducerlo ove morisse,..
: appiacevolirsi, di chi si fa più sereno o urbano o affabile ad altri
, come le macchine, quanto son più gagliarde, tanto sogliono richiedere una forza
gagliarde, tanto sogliono richiedere una forza più gagliarda, che le maneggi prima che sien
mei, 31: non avrebbevi cosa la più elegante, meccanica, naturale, e
si va di giorno in giorno sempre più appianando. leopardi, i-249: il
punto di distanza] è allontanato più che non bisogna, rende le cose
appiastriccia in bocca, dicesi per lo più di cibo farinoso che non abbia consistenza,
per bocca, che non si stende più che per lo palato. 3
, alleanze, annessioni sono, più che congiunzioni, appiastriccicamenti. =
disus. appiastricciare (in forma ancora più minuta e più vischiosa).
(in forma ancora più minuta e più vischiosa). = voce registr
, crudo amor, ma tu allor più m'informe / a seguir d'una fera
fronde, appiattisce la faccia sulla rete, più qua, più là, per spiare
faccia sulla rete, più qua, più là, per spiare il viale vuoto.
dal fuoco, s'appiattivano sempre di più, aprendosi e incenerendosi. stuparich, 2-185
. gozzi, 3-5-124: non vi prometto più salute, a quanti manichi o appicagnoli
come quello del loro padrone, chi più, chi meno, non ce ne fu
si appicca nelle legne verdi egli è più potente. carletti, 132: le case
fatto dell'arme, e combatterono per più ore. pulci, 2-45: alzò
con ordine... di appiccar più presto pratiche di pace, che nudrir semi
col disegno di scovar qualche cosa di più positivo, si fermò ad attaccar discorso
. masuccio, 19: se diliberò più volte andare e lui medesmo appiccarsi per
ore scoperta, e'vi fu appiccati più di venti sonetti, tutti in lode
s'appicca, / perché il dosso era più che d'acciaio fino. idem,
cosa. guicciardini, ni: quanto più si vive più si fa abito, e
guicciardini, ni: quanto più si vive più si fa abito, e più si
vive più si fa abito, e più si appiccano gli uomini alle cose del mondo
, nemico dell'appiccarsi, e per più resistere a'venti. 13.
appiccarono co'toscani, o si tennero più alti, e per la via degli
il panno], ch'egli era più cattivo che non chiedea. sacchetti,
suo marito, che se egli avesse più occhi che argo, che a la fine
sai che anco a murano gliel'appiccasti più d'una volta. grazzini, 4-372:
mi terrebbe a tedio / un'ora o più, com'io so ch'è suo
b. davanzali, i-215: i più, quasi per male appiccaticcio, fossero
s'è svolta in me fin da'più teneri anni. non so se sia
, 197: de'rottami d'una o più altre [statue] se ne fa
8-7 (297): tutta la pelle più volte appiccata lasciò alle lenzuola. leonardo
pochi bisogni che ho, né voglio più aggirarmi nel vortice de'ricchi, che non
ragioni vere ti mosterrei te molto essere più gentile che ella non è, quantunque
e diseccate da'soverchi umori, sono più che altre uve lodevoli. g
] si vedeva la storia dei gatti più famosi. rodilardo appiccato per i piedi.
dossi, 436: della bipede folla più non incontro che rari campioni -..
dare alcuna appiccatoia, o dirgli nulla più che di sopra si dica.
, ii-4: era vestita per lo più di bianco, la scollatura bassa e
bassa e rotonda, à baignoire, più giù dell'appiccatura delle braccia.
un'appiccatura di molti corpi: ha più capi che l'idra,...
che l'idra,... e più piedi ch'un cento- gambe.
te traga a su'amistate: / più che vesco appicciaste: guarda!
le pecore e le capre, che più di pascere che di riposarse erano vaghe,
lorenzo de'medici, ii-30: quanto più vanno, il caldo più raddoppia; /
: quanto più vanno, il caldo più raddoppia; / pare appicciato il foco
non me ne sono fatti. non ho più di quel glutine onde si appiccicano e
. bar etti, i-125: quanto più vi sentirete avversione per le cattive qualità
qualità della gente che vi circonda, tanto più starete in guardia perché non vi si
venire per forza, e condurre di più la figliuola a mostra: che gliela
altra. deledda, ii-717: non ha più capelli né barba e alle sue vesti
. v.]: gli appiccichini dànno più uggia degli sguaiati. idem [s
angusto e meschino di certi moderni, più zelanti che intendenti, i quali dopo
, 1-33: e non l'abbaglia / più con suo lustro lo stringer la bocca
? che avesse data a colui la più piccola occasione, la più leggiera lusinga
a colui la più piccola occasione, la più leggiera lusinga, non era un pensiero
a colui un menomo appicco, una più leggiera lusinga,...].
.. da dare appicco a certe calunnie più ambite da essa che verisimili. b
e riscaldati li nervi loro, andareno più velocemente. i. neri, 3-36:
altro cavaliere appiè che l'addestrava perché più soavemente cavalcasse. nardi, 2-53:
appiè del colle dove la valle è più fosca. manzoni, pr. sp.
vide, appiè di quella, qualcosa di più strano. [ediz. 1827 (
, 4-78: affinché un egual pericolo vie più tutti i suoi soldati infiammasse, faceva
, 1-32: e chi questa storia più appieno vuole trovare legga il libro di sallustio
di sallustio. idem, 11-1: più a pieno a verno messo in nota in
b. croce, ii-9-273: le più severamente elaborate costruzioni storiche...
chiassi, tra falsi liquori attizzanti a più false passioni, tra pestìferi baci appigionati
adug- giato terreno essi poco allignano le più volte. michelangelo, 218-9: nel
, 218-9: nel cor ch'è più capace più s'appiglia, / se dir
218-9: nel cor ch'è più capace più s'appiglia, / se dir si
tasso, n-iii-965: socrate, s'appigliò più tosto a quella opinione, che la
ora a quale dei due partiti è più verisimile che si sia appigliata la natura.
li coglie alla sprovvista; non sanno più a che rimedio appigliarsi. leopardi, i-1308
: posto eziandio che il toscano fosse più bello e migliore che l'italiano.
bello, giacché non sono obbligati al più bello, ma al comune e nazionale.
ci si appiglia, tutt'al più, alla conclusione che non esiste né il
: rissa si è quando uno 0 più s'appigliano insieme. bembo, 1-14:
. 1827 (213): non mancava più che un appiglio, un avviamento,
, 3-123: né se le mosche più che per avanti / appinzino, e attaccate
a quelli de'papaveri, ma molto più piccioli, nei quali si riserra il seme
simili a quelle della ruta, ma più lunghe e più strette, di colore molto
della ruta, ma più lunghe e più strette, di colore molto verdi..
, quando nasce primavera, ma alquanto più verdi, con una linea bianca, che
dai volgari si chiama seiino, e dai più idioti sedano. ama terra grassa,
specie di antemide (anthemis nobilis), più conosciuta come camomilla romana.
ma gli hanno detto che i servizi più fastidiosi son per lui delle ambite prove di
dicano alcuni altri, ai quali è più da esser creduto, che mangiato questo
anche erba sardoa, perché fra i sintomi più infausti che si destano, in caso
: fare un pisolo, ch'è più leggero del sonnellino... ma può
emetteva ormai dei suoni che solo la più callosa abitudine è capace di strappare al
. /... / ma più d'ogn'altro il capitan gli applaude /
moti popolari, chi ne diceva di più, questi n'era più applaudito, e
ne diceva di più, questi n'era più applaudito, e miglior popolano tenuto.
a gran voci; ma se indugerai più, mi verrai in uggia, e
1-40: un moderno, per riconoscersi più uomo, si confronta, applaudendosi e congratulandosi
dio]. marcello, 101: condurranno più maschere ogni sera franche di porta per
451: molti sono che godono assai più dell'applauso numeroso del popolo, che
assicuro che, studiandosi universalmente assai più la geometria, non si scriverebbero tanti
, adattabile. bruno, 3-480: più raggionevolmente, e senza incorrere inconvenienti,
incorrere inconvenienti, e con formar teoria più accomodata e giusta, applicabile al moto
accomodata e giusta, applicabile al moto più regolare de gli... erroni
si rende assai [la macchinetta] più comoda, più sicura, ed universalmente
assai [la macchinetta] più comoda, più sicura, ed universalmente applicabile all'operazione
esistenza, consiste nella riduzione della varietà più grande alla maggiore unità possibile. gramsci
vi si mette applicaménto nessuno di pittura più grata, né più da vedersi volentieri,
nessuno di pittura più grata, né più da vedersi volentieri, che quella che
5-15: del resto a me mi fa più utile chi mi biasima. sai che
stato, furono distribuite e applicate a più magistrati. g. p. maffei,
: il padre gli applicò un castigo più severo del primo; fu inutile: il
inutile: il bambino si ostinava sempre più. 6. figur. impiegare
. al qual ministero applicavano gl'indiani più veloci, e gli avvezzavano con tutta
vi si applica [il sole] che più efficacemente applicar non vi si potrebbe quando
iv-10: si applicano variamente a pregiare più questo bene, che quello. magalotti,
cui è costretto d'applicarvisi, può egli più erudire se stesso. monti, iv-209
libri. soffici, ii-221: non riuscendo più ad applicarmi agli studi e nemmeno a
, per la libertà promessa, diventassero più solleciti e più applicati. baldinucci, 1-67
libertà promessa, diventassero più solleciti e più applicati. baldinucci, 1-67: furono
del quale non vidde quell'età il più quieto ed il più applicato. leopardi
vidde quell'età il più quieto ed il più applicato. leopardi, i-1117: gli
preceduto i francesi nell'applicazione di macchine più perfette... alla filatura di
, conc., iii-71: le nazioni più industriose hanno fatto coll'esito il più
più industriose hanno fatto coll'esito il più felice un'estesa applicazione del calorico non
s'era esercitata intorno ai principii, più che intorno alle applicazioni. nievo, 163
le sue applicazioni tecniche sono fra le più perfette. moravia, v-78: la
idee, quasi che per lei contasse più l'affermazione dei principi che la loro applicazione
e questa si fa sentire in mezzo alle più serie, o alle più dilettevoli applicazioni
in mezzo alle più serie, o alle più dilettevoli applicazioni. c. gozzi,
693: quando la notte è fitta più di stelle, / a me giova
vedemo che la ragione comanda che qual più serve, maggior merito prende. scala del
in una maniera, che vi s'intendono più parole a fornire il sentimento, sì
la forza e la magnanimità erano virtù molto più ordinarie che fra i moderni.
che tanto è l'umile appo dio più prezioso, quanto appo sé è più vile
dio più prezioso, quanto appo sé è più vile. ariosto, 3-33: ezellino
un tal incendio nei cuori che più non s'estingue. = comp
appoderaménto, sm. frazionamento in più aziende agrarie (poderi) di un
un terreno non lavorato; frazionare in più aziende agrarie un vasto territorio, un
einaudi, 1-498: le terre latifondistiche sono più o meno lente ad essere veramente appoderate
. ridotto a podere; frazionato in più poderi. tartini [tommaseo]:
quella riunione di case, per lo più, in campagna, che formano parte di
ai fossi, acciò ch'ellino istieno più sicuri. berni, 119: in questo
era appoggiata in una maniera differente, più alta e leggera. 2.
appoggiata a virtuoso che abbia venti anni più della madre. i. neri, 7-20
, pigliano accrescimento; indi per lo più sono simili nella forma a tette de
6-101: è curioso notare come i più grandi scismi della civiltà... si
fianco a una stanga obbliga l'oceano il più imbestialito a portargli il vascello tutt'al
quale d'annunzio aveva lavorato per più di dieci anni. stuparich, 2-584:
grida insieme con le altre. è la più bella, la più graziosa. ma
altre. è la più bella, la più graziosa. ma presto, come riprendendosi
; di me non ce n'è più bisogno. -milit. comisso,
la forza e l'appoggiatura della voce più là. 3. mus.
di parenti, e vedrai gli altri più poveri sanza verun aiuto od appoggio.
luogo alto. settembrini, 1-314: più spesso sta appollaiato su, e di
[di città] ce n'era più di mille tutte grandi, appopolate e belle
. con la particella pronom. immergersi più a poppa che a prua. -per estens
), agg. marin. caricato più a poppa che a prua. falconi
né mai fallì di apporvela anche alle più minute. svevo, 1-128: appose l'
. zanella, i-160: tu chiedi / più che non possa mia scienza appórti;
] fu accusato al papa e appostigli più articoli di peccati e di resia. m
ragione / d'uccelli, ch'hanno più del nuovo pesce, / sol perché febo
col bembo, al quale ho molto più che apporre che non dissi. ma lo
bene, quando giudicate che non avverrà più. [sostituito da] manzoni, pr
e poi, / s'ei ridice più nulla, apponlo a noi.
. di'male e ti apporrai: è più facile cogliere nel segno dicendo male degli
. allegri, 75: fra'proverbi più comunement'usati e manco veri al dì
tasso, 2-89: o sprezzator de le più dubbie imprese, / e guerra e
udir concetti e carmi / io mi credea più grati e più giocondi; / e
carmi / io mi credea più grati e più giocondi; / e tu cose m'
/ e tu cose m'apporti onde più tosto / mi spaventi e minacci.
di febbre ardente che al settimo e più spesso al quinto giorno apportava la morte
di noi, lo giuro, / il più bel dì di nostra vita apporta.
: trovato lo stuolo... di più di cento tra galee e uscieri e
, 4-1162: detto avrebbe ancor meglio e più appositamente, se detto avesse, che
, 6-9: se poi voleste osservare più da vicino la nafta che brucia, e
bruno, 3-879: si pascono de più grossi e materialacci appositorii, che altra
, v-358: ma per mio giudizio è più tosto [nel verso di dante:
: il fettone di torta, la più grande fetta che il nonno tagliava apposta per
no, ove prendono posizione uno o più combattenti, per svolgere la propria azione
. firenzuola, 274: appostato il più tenebroso tempo della notte,..
lasciò appostare o per avido o per più attaccato di quel che richiedeva un certo
moglie: « non ce la faccio più... sai che ti dico?
v'è d'intero, innaffiato dai più vasti fiumi dell'universo,...
tutto l'anno che smuovere col grifo più volte il terreno,... né
apprendo. speroni, 1-3-167: le più volte delle parole de'savi [il volgo
ella da la madre apprese, / qual più secreta sia virtù de l'erbe.
. casaburi, iii-440: non vanti più la sua colomba archita, / or che
diligenza, uno dopo l'altro, i più riputati classici latini... apprendendo
memoria, come già vi dissi, i più be'squarci de'poeti. alfieri,
giorno che ho appreso a leggere m'ha più riempito di sé e fatto più suo
ha più riempito di sé e fatto più suo. 3. venire a conoscere
, 7-i-323: e ben ti donerei più d'un capretto, / se mi apprendessi
coltelli interrogato, / con la bocca di più d'una ferita, / ti risponde
apprendi. carducci, 27: né sia più mai / cosa che a questa offesa
i-170: quello stato nel quale hai più che mai da temere il vizio, è
bernardo volgar., 2-183: infinitamente sono più quelle cose le quali noi desideriamo,
con le scienze e con le lettere più ornate gli animi nostri e da loro
foco non alluma, / ma quanto più ci afanno men s'apprende. idem
lo splendore, / che là s'apprende più lo suo valore / dove più nobiltà
apprende più lo suo valore / dove più nobiltà suo raggio trova. idem, inf
[dell'ira] di sua natura più tosto nelle leggieri e morbide cose s'apprende
cose s'apprende che nelle dure e più gravanti. livio volgar., ii-1-305:
la scelerata / sete del sangue ognor più infuria e cresce; / e serpe
il cielo e l'acqua, e più non splende / il fanal della costa,
apprende. bertacchi, v-372: dove più libera e selvaggia / è la natura,
e selvaggia / è la natura, più s'apprende al core / il disdegno e
crescenzi volgar., 6-22: le più cresciute e maggiori piante [di cavoli
] si deono porre; che, benché più si penino ad apprendere, tuttavolta diventeranno
si penino ad apprendere, tuttavolta diventeranno più forti. 15. figur.
): ciò che prima spaventava di più. [ediz. 1827 (118)
. 1827 (118): ciò che più si apprendeva da prima].
boccardo, i-151: nei paesi economicamente più progrediti il contratto d'apprendizzaggio (che meglio
falso senza sforzo, che è il più tormentoso de'rimorsi. b. croce,
l'arte è stata considerata, non più come apprensione di un immobile concetto, ma
stimare che la tua apprensione si estenda più che la potenza divina, vorrai tu dir
in costui lo studiar ch'e'faceva più con gli occhi che con la mano,
piena di dolori, aveva forse di più doloroso per lei, era l'apprensione
premeva ancora di andarsene, ma senza più l'ansia di prima. quasi si vergognava
spezie di virtù, la quale è più nobile intra le virtù apprensive, cioè all'
. baldinucci, 2-6-412: quello che più accresceva il suo male, come uomo
so la cagione per cui non abbia più veduto quel gentiluomo a cui fu data la
., 7-107: l'ovra è tanto più gradita / dall'operante, quanto più
più gradita / dall'operante, quanto più appresenta / della bontà del core ond'
quelle genti. tasso, 6-65: via più che la morte il sonno è fiero
in quella forma l'altra mattina senza più aspettare s'ap- presentò innanzi a messer
fina, / va', saluta la più gente /... / da mia
si girava per le spire / in che più tosto ognora s'appresenta. giov.
ed or le s'appresenta / diffidi più, ch'a lei non fu mostrata /
s'intende, / quanto di via più avanza, e più si stende / tanto
quanto di via più avanza, e più si stende / tanto spazio maggior gli
donna al suolo appreso, / quanto più vuol fuggir gli ascosi danni, /
fuggir gli ascosi danni, / e più si scuote e più sbrigarsi intende, /
, / e più si scuote e più sbrigarsi intende, / tanto più la radice
scuote e più sbrigarsi intende, / tanto più la radice al suol s'apprende.
la felicità del mio spirto / fu più agile che fiamma / appresa ad arbusto
la medesima stella ci debba apparire or più grande or più piccola, è insensibile.
ci debba apparire or più grande or più piccola, è insensibile. d. bartoli
x-3-277: svelaro il volto incognito / le più rimote stelle, / ed appressàr le
; quanto mi scostassi dall'uno, più m'appresserei all'altro. francesco da barberino
caetano, iii-286: or a te più col pensier m'appresso, / che
, / che col corpo da te più m'allontano. metastasio, 1-4-191: se
viver fugge. boccaccio, v-243: quanto più udirai di lei delle cose meritamente da
lei delle cose meritamente da biasimare, tanto più, lei a vile avendo, t'
. giusti, 2-243: e come più la sera s'appressava, / più lo
come più la sera s'appressava, / più lo vedea smaniante e pensieroso. prati
. panzini, ii-29: cantano i cigni più dolcemente quando la morte s'appressa.
ancora lontano risplende, / s'appressa più ratto del vento / e rapida scende la
: queste [le sentenze filosofiche] più s'appressano al vero quanto più s'
] più s'appressano al vero quanto più s'innalzano agli universali. 6
. bencivenni, 4-8: e come più riceve l'anima questi tre doni abbondevolemente
anima questi tre doni abbondevolemente, ella più propriamente s'appressa a sua diritta beltà
, e dilettevoli e noiose, che più all'anima s'appressano, più noia e
che più all'anima s'appressano, più noia e più gioia porgono che le
all'anima s'appressano, più noia e più gioia porgono che le lontane. aretino
femine in casa, tielle appresso il più che tu puoi, e...
oltre gente ch'io la vorrei volentieri più appresso, a ciò che udissero meglio.
, 876: l'uomo s'unisce più con dio, soprastandogli l'avversità,
, soprastandogli l'avversità, e diventa più forte come più appresso al suo agente;
avversità, e diventa più forte come più appresso al suo agente; come l'
al fuoco diventa caldissima, perché è più presso al suo agente. imitazione di cristo
marito: costui ami, costui desideri più che null'altra cosa, appresso a
di tutti, ma gratia e amore più apresso tutte le nationi strane che apresso
machiavelli, 3: sogliono, el più delle volte, coloro che desiderano acquistar
quelle cose che infra le loro abbino più care. imitazione di cristo, ii-10-4:
padri verso i figliuoli li fa le più volte pigri alle virtù, certo
. oltre, inoltre, altresì, in più. boccaccio, dee., 2-6
. dopo, in seguito, poi, più tardi. latini, rettor.,
me stesso / mende non vegga, e più che in altri assai; / né
né ch'io mi creda al buon sentier più appresso: / ma, non mi
ferro ne spensero; dal che in appresso più temuti assai che potenti riuscirono. leopardi
seicento, i sovrani se anche erano più tiranni d'oggidì... non
trombe; e queste poi / diér più lieti e canori i segni suoi. metastasi
desìo vedere / in alcuni di noi spirto più invitto, / ch'egualmente apprestato ad
russo, i-400: a voi cale più l'appresto dei pranzi giornalieri con lunga
sostanze gommose e amidacee usato per rendere più resistenti i filati destinati alla fabbricazione dei
capo, per cui il signore è più amabile, più apprezzabile, per quel medesimo
cui il signore è più amabile, più apprezzabile, per quel medesimo voi lo
paoletti, 1-271: l'effetto però più apprezzabile di questa operazione è di rendere
il nodo della mia cravatta sarà assai più apprezzabile dell'arte con cui coordinerò le
fesse creando ed alla sua bontate / più conformato e quel ch'e'più apprezza /
/ più conformato e quel ch'e'più apprezza / fu della volontà la libertate
volontà la libertate. aretino, vi-43: più apprezza il mio nome il lasciar viva
l'apprezza, / l'accarezza / più de l'oro e de l'argento.
: m'accorgeva benissimo che ella apprezzava più assai la mia ammirazione che l'amicizia o
una saggezza che egli apprezzava sempre di più. palazzeschi, 4-352: come le
queste cose i modi, di che essi più si apprezzano. bandello, 2-40 (
queste fumose grandezze e titoli vani sono più a noia che il morbo, e
a noia che il morbo, e più m'apprezzo de l'oneste facultà, che
, per cui si ama il bene con più di stima. borsieri, conc.
ammirativa. soffici, ii-37: non osando più dir parola che non fosse di trepida
di molin terragno, / quand'ella più verso le pale approccia. landino,
boccardo, i-170: l'assicuratore non è più responsabile ove le merci assicurate vengano a
nulla. albertazzi, 33: le fatiche più grandi sono quelle che, come certe
della moglie, che ormai non sentiva più il freno né conosceva ragione. palazzeschi,
mando l'ultimo capitolo pariniano, il più letterario. mettivi per entro l'occhiolino
,... camminano, e più di loro ancora a piè ignudi, per
, sfruttare (e ha per lo più senso morale); valersi indebitamente (
s. v.]: approfittarsi, più che approfittare, nel morale e nel
. qui aggiungo che dicesi anche, con più grave significato, riferito a denaro o
approfondare nessuno. idem, ii-452: più si cerca, più s'esamina, più
idem, ii-452: più si cerca, più s'esamina, più s'approfonda [
più si cerca, più s'esamina, più s'approfonda [il piacere],
{ approfondisco, approfondisci). rendere più profondo, scavare più addentro. -al
). rendere più profondo, scavare più addentro. -al rifl.: divenire
addentro. -al rifl.: divenire più profondo, più scavato; svilupparsi in
-al rifl.: divenire più profondo, più scavato; svilupparsi in profondità.
. 2. figur. rendere più acuto, più doloroso; aggravare.
2. figur. rendere più acuto, più doloroso; aggravare. delcdda,
una quistione verrebbe a dire 4 renderla più profonda e oscura ', cioè tutto
continua a essere cittadino, anzi quanto più le approfondisce e quanto più energicamente le osserva
anzi quanto più le approfondisce e quanto più energicamente le osserva, tanto più è
quanto più energicamente le osserva, tanto più è vero cittadino. moravia, vii-240:
palazzeschi, 4-120: non ne parlarono più, ma si capisce che anche quella
), agg. reso, divenuto più profondo. -al figur.: acuto
testamento. savonarola, iii-43: quanto più l'uomo si appropinqua a quella verità
si appropinqua a quella verità, tanto più si appropinqua al suo fine e alla
pronostici, e prodigi accresceva ogni dì più la fede l'appropinquarsi degli effetti.
, che gli assaggi. approposito (più comunemente a propòsito), aw.
una di quella da messa è la più approposito col beccuccio
particella pronom. [ni>appròprio); oggi più co munemente intr. fare
quelle [le sentenze poetiche] sono più certe quanto più s'appropiano a'particolari
le sentenze poetiche] sono più certe quanto più s'appropiano a'particolari. algarotti,
propongo a lei, che ha molto più ragione di appropriarselo. leopardi, i-1001
. linati, 30-29: nulla era più appropriato per le donne di allora che
un modo che potrebbe essere migliore e più appropriato, ma sempre ogni cosa che
ancora vogliono esser le parole, il più che si può, appropriate a quello
incompiuta e immediata esperienza delle carni, più che alla nulla esperienza di un'anima
una appropriazione antecedente, e (ciò che più conta) d'uno sforzo produttivo compito
di que'mezzi procacciati; lo spendere più del solito, al di là del potere
paragonati coi mali [privati], e più quello dei beni coi mali, è
avvicinare, appressare, accostare. - più com. intr. e rifl.:
lo approssima talora ad un'altra nazione più che alla sua, com'è possibile
che era sempre stato quello di approssimarsi il più che si potesse alle forme naturali apparenti
(che non ci pensava oramai quasi più) la vedeva stranamente approssimarsi con volto
gelo dell'apparente indifferenza; e, più s'approssima il minuto del distacco,
s'approssima il minuto del distacco, più gli s'incolla contro. viani, 19-408
sostituire un ente matematico con un altro più semplice a studiarsi e insieme abbastanza simile
previsione'. arila, 36: approssimativo è più comportabile di * approssimativamente ', non
tabile, e con quello s'incita più l'appetito e vivificasi l'amore
fuoco, e cerca il centro ch'è più lontano dal cielo. cesarotti,
6-16: espressioni che oramai non combaciano più coi modelli perfetti di platone, ma ad
di rado la sua opinione fosse o più dell'altre approvabile, ovvero non meno
circostanti, sì ti rimarrai tu di più motteggiare. bonfadio, i-105: non
c., 10-3-8: quella voce più volentieri passa i cuori degli uditori,
son parole approvate, conviene che il più de le volte siano vere. varchi
vani è da correggere con la gravezza dalli più approvati. cassiano volgar.,
in quel consiglio dove giudicassero i più approvati uomini di tutta la città,
l'intelletto umano [è] assai più frequente approvatore del vero, che del falso
, vogliono essere [i vascelli] più presto appaiati, che altro.
fissato di comune accordo fra due o più persone, in un luogo e in
per passar le ore del giorno più noiose e più calde nel giardinetto vicino,
ore del giorno più noiose e più calde nel giardinetto vicino, che risponde
l'abate tosti, che ebbe ad appuntare più di una medaglietta alla mia giubba di
. e per gallone / la ficcò più d'un palmo ne l'arcione. buonarroti
sempre s'appuntava a'colui di cui più temeva, e a lui tutto si
vengo al terzo virgulto, e con più forza / mentre lo sterpo, e i
tesso in su l'ordito / e 'l più bel da notar fermo ed appunto.
sopra un taccuino nuovo tutti i lavori più necessari. alvaro, 9-125: tutti le
alberti], 4-3: 10 approvo più tosto in questo luogo gli angoli, che
alle cure non ci si poteva più vedere: gli occhi di tutti appuntati
e trespoli nei marmi stessi dei palazzi più celebrati. pea, 1-42: la pezzola
, 27 (466): non desiderava più altro, se non che si dimenticasse
ottenere il vanto / fra gli ingegni più fini e più appontuti? appunto1 (
/ fra gli ingegni più fini e più appontuti? appunto1 (anche a punto
ii-234: ci vengon tolte le cose appunto più care. baldovini, 12-25: s'
no; ma perché ci toglie per lo più il desiderio di piacere altrui, quando
altrui, quando appunto ve ne sarebbe di più il bisogno. cattaneo, iii-4-159:
sa quando per l'appunto, ma sicuramente più d'un anno dopo. leopardi,
rapida, sommaria: per ricordare i punti più notevoli di un discorso, le modalità
notevoli di un discorso, le modalità più significative di un fatto; come promemoria
appunti. manzini, 10-14: parve più che mai leggero: un disegno; qualcosa
,... le zie non aspettavano più il nipote né alla finestra né a
idem, 4-235: non dava loro il più piccolo consiglio, non muoveva un appunto
del cerchio] n'hanno colto il più appunto, ch'anno potuto;..
dire, essendo messe qui e qua; più e meno, secondo i tempi.
vappunto: attenersi all'esattezza, alla più scrupolosa precisione. a. neri
un fatto succeduto in un'armata non più di quattro leghe lontana. salvini, 30-2-206
1-iii-198: la finanza non appurava nulla più di quanto s'è detto. idem,
fìgur. paoletti, 1-1-40: quanto più di profitto [arrecano] quelle scienze
(195): se voi ci tornerete più con esso, noi vi gitteremo de'
, e l'apricità che regnano nella più parte di questi interni meandri. aprico
germoglia / la torta vite ov'è più torto aprico. idem, 6-i-96: oltre
ove gli aprici campi / scaldano il verno più temprati soli, / drizzan gli augelli
lunghi e fatali, / trovo ancora più dolci i colli aprichi. bacchetti,
! idem, 6-ii-203: giammai più dolce raggio / non spiega il sole in
decembre. leopardi, 19-102: te più mite desio, cura più dolce / regge
19-102: te più mite desio, cura più dolce / regge nel fior di gioventù
miei verdi anni, / degli anni miei più belli, che fuggirò / su'veloci
]: le dimostrazioni a priori sono le più dubitabili agli spiriti deboli, le più
più dubitabili agli spiriti deboli, le più sicure e necessarie e ovvie agli ingegni
individuale... è espressa anche più chiaramente nella distinzione ben nota tra verità
. gobetti, 1-169: le soluzioni più evidenti... nulla risolvono e soltanto
nell'aria pesa e discende per la via più breve, e divide e apre l'
/ i modi, ond'amo a non più alzar s'astringa / l'alzato fondo
: sonosi aperti per via del commercio più canali che non erano aperti altre volte
fosse ettor, il quale era nel più folto de'nemici, e le piùe strette
. ovvero cammini... e più campanili, e molte case s'apersono,
e lo dolor s'accenne, ch'è più multiplicato. / donna, li pé
doni, 74: dormendo lei nel suo più dolce riposo, egli con un pugnale
spesso nelle alpi, ma sogliono per lo più aprirsi a valle in un basso orizzonte
aprire un arco. petrarca, 20-9: più volte già per dir le labbra apersi
che, ormai, non si può più aprire. onofri, 132: o portentosa
di manto con in mezzo uno stemma più piccolo. 21. dilatare,
. sinisgalli, 6-100: credo che oggi più che mai la fantasia ha bisogno di
, 32-59: men che di rose e più che di viole / colore aprendo,
a. neri, 47: ogni giorno più volte le agitavo [le boccette]
solenni ove 11 brusìo / del tempo più non affatica. 26. offrire alla
e misterioso, in cui le sensazioni più calde, più vive, nascono improvvisamente
in cui le sensazioni più calde, più vive, nascono improvvisamente o si
, confessare, confidare (i propri più segreti pensieri, le proprie intenzioni, il
: quello glorioso filosofo al quale la natura più aperse li suoi segreti. idem,
. idem, inf., 2-81: più non t'è uopo aprirmi il tuo
10-23: lo cardinale non glie n'aperse più [altambasciadore], ma gli concedette
sì come il centro / del cor più volte dal tuo dolce figlio / saettato t'
/ così gli arcani interni / de'più chiusi pensier convien ch'io t'apra
iii-228: con le voci a intenerir più destre / apre a lei del suo cor
disperato: -o fiero orgoglio! / o più del sasso, ove or dimori,
t'accosta /... a me più presso, e nudo / aprimi il
e acciò, o giovane, che tu più lieta viva, chi io sia io
. melosio, iii-281: anco allor che più chiari a me vi aprite, [
domandò dei miei studi. non ricordo più che cosa gl'impasticciassi, fra il
pensai. carducci, 15: nel più bello / aprir de'floridi anni io l'
opinione diversa alla mia, anzi quanto più in questo modo s'apre la strada
la strada a conoscersi la verità, tanto più debbo aver cara la diversità de'pareri
crearmi uno stato, non posso continuare più a lungo così. -aprire ad
non falso discerno, / in stato la più nobil monarchia. idem, 84-7:
ogni suo piacere, senza paura alcuna più aver del marito. machiavelli, 779
la realtà di una situazione; renderlo più cauto e accorto. boccaccio
., 9-79: e come l'occhio più e più v'apersi, / vidil
9-79: e come l'occhio più e più v'apersi, / vidil seder sovra
245-14: né pinger né scolpir fia più che quieti / l'anima, volta a
profitteranno per fargli sentire che sono da più di lui? lambruschini, 1-43: comunichiamo
esauriva il rancore. -rivelare i più riposti sentimenti, i più segreti pensieri
-rivelare i più riposti sentimenti, i più segreti pensieri. leggenda di s
vintelletto: svilupparne la facoltà, renderli più comprensivi, più acuti. - anche
la facoltà, renderli più comprensivi, più acuti. - anche rifl.
forma. bonsanti, 2-33: sentiva sempre più vincerla la rabbia della propria impotenza,
mente, vintelletto a qualcuno: renderlo più aperto, penetrante, perspicace. petrarca
poppe..., e ancora in più luoghi per leggiadre apriture si manifestavano le
l'altro, cinque o sei, or più or meno, secondo le diverse qualità
so vedere altro albero in italia, che più rassembri al paliuro d'africa che l'
ordine degli accipitres), la cui specie più nota ed esemplare è l'aquila reale
capre, camosci, cani). di più piccole dimensioni è l'aquila imperiale [
anatraia [aquila clanga) è ancora più piccola e si presenta col piumaggio macchiato
sovra ogni uccello, e vede chiaro più ch'altro animale, e vola infino
presso il sole / che nulla vista più la raffigura. idem, 909: fede
., / cento e cent'anni e più l'uc- cel di dio / nello
le aquile bicipiti, ti troverai i più arrabbiati austriacanti di oggi. si cambia
pileo, ed ai piedi ha di più un'aquilina. -acer. aquilóne.
all'ala, e poi ricomparire venti braccia più in là. locchi, 42
: essa [l'aquila] non è più una insegna di milizie pedestri; è
/ sangue che d'ogni sangue è più vermiglio. idem, iv-2-957: quello
uccello [lo sparviero] sia molto più generosa e più gagliarda che in tutte l'
sparviero] sia molto più generosa e più gagliarda che in tutte l'altre parti
vampe, / la notte assai più che lo giorno, dico? /.
tuo frondoso crin laceri e svella / del più freddo aquilon torrido gelo. torricelli,
, 1-6: l'aquilone fa fare più frutto alle vigne ma il meriggio il fa
frutto alle vigne ma il meriggio il fa più nobile. fioretti, xxi-926 (16
. / insin che il sol, quanto più può, s'appressa / a'freddi
quando nelle vetrine dei cartolai ci son più solo veline da aquiloni. serra, i-22
sale e rifulge, chi lo vede più? pratolini, 9-670: da parete a
al tardi grida ara e non mostra più drapperia, e dal giorno d'ara gridata
ricchi amanti / s'aman con più mistero / e guardano dai vetri
a le mia volta,... più singulare che l'arabica fenice.
e solo oracolo per isve- lare i più intricati ed arabici ieroglifici che in quelle sieno
l'equalità delle sue chiome, che di più vanno ancora investigando. settembrini, 1-371
arabica e la spica, / che più groppi di verghe estolle in alto. /
incoglierebbe a chi approfondasse l'aratro a più di 15 centimetri. = lat
bronzo, e io n'ho veduto di più nazioni, alcune arabe, alcune grece
il cener bagna, / ultimo onor, più caro / dell'arabe fragranze. cattaneo
. ojetti, ii-635: sui lati per più di un miglio due file d'arabi
l'ideale d'essere « meno araba e più normanna ». sinisgalli, 6-23:
a un carpello, per lo più unisessuali, riuniti in infiorescenza a spiga
comprende circa milleottocento specie, per lo più tropicali, molto velenose, alcune usate
del pisello (detti ceci di terra e più comunemente noccioline americane): si mangiano
usi / tutti sprezzò sin da l'età più acerba; / ai lavori d'aracne
osservati fieno / i manichetti, la più nobil opra / che tessesse giammai anglica
importuna mosca, / ma se peso più grave in lei s'incappa, / non
boccali; l'addome è per lo più di un solo pezzo, talvolta segmentato
la sua tela: quella di pallas fu più bella; il che veggiendo aragne per
e le fiere. non potrà dunque palesare più degnamente i trofei della sua forza,
, v-74: e i piccioli aragni facenti più preziose fila, usi di consumarsi in
di banditore, cercherò di rispondere il più chiaramente che potrò. tombari, ii-38
frutto drupaceo o bacciforme. comprende più di seicento specie, per lo più
più di seicento specie, per lo più tropicali; in italia è spontaneo il solo
dirivare e discendere a una fossa maggiore e più china ovver bassa, per gli aramenti
di succo d'arancia (per lo più diluito con acqua). salvini,