dal gr. &v£0 1 dentro 'e piò? * vita '). anòdico
. alvaro, 2-136: ordinò ai figli piò grandi che si trovassero lavoro fuori:
vogliam dire groppi e complicazioni di piò stelle, a'quali fu dato nome
, 30-2-119: l'oreccliie moderne per lo piò sono avvezze alla marinesca guisa,.
capo infin a le centre, / che piò leggeramente assai te ciuffa, / che
guittone, 3-3: veramente credo che piò si paga un pic- ciulo uomo in
capo infin a le centre, / che piò leggeramente assai te ciuffa, / che
persona. guittone, 184-14: servo piò vii de'servi e de'conservi.
abbracciavacca, xxxv-1-345: vacche né torà piò neente bado, / che per li
sì non degna già, ni graziosa / piò, che ben disascosa / esser catuna
raporta l'un l'autro, le piò segrete cose di nostre interiora partici- pando
guittone, 184-10: unde vile è via piò che fango o sterco, / poi
roma / di mani adomerà, di piò, di teste; / ché, ove
sia innalzato, / ché, quando piò si mostra chiara e pura, / allor
da strettoia: / quando dibatto, piò stringe; non muta / la rota
, i-37-48: chi meno si paga, piò si dilunga da posa, e ne
sì non degna già, ni graziosa / piò, che ben disascosa / esser catuna
mizero, mize- rissimo e orbato, piò ch'altri misconnovi, ché 'l fiore de
morir opo mi fora / e perch'io piò sovente e forte mora! meo de'
disragionata opera dura, i dico piò d'onne bestia è bestiale. idem,
dice provare vertù, ove disvertudiano li piò valenti. = comp. dal
et erba. guittone, i-1-115: piò via meglio se pascie d'ona legiera
se pascie d'ona legiera vidanda e piò facieli prò, non fa barone con molt'
null'altro bene. guittone, i-1-115: piò soave dorme in vile e picciul letto
.). guittone, i-13-57: piò fatti che parole sono eficaci. francesco
guittone, 184-9: vile è via piò che fango o sterco, / poi
guittone, i-1-112: veramente credo che piò se paga uno picciulo omo in picciul suo
suetudine] s'assegna, / che piò che fera quasi è feriosa, /
cippo di ferro spinato per impedire ai visitatori piò pettegoli d'andare a scrivere il loro
cresciere ad arca ad animo no è piò che legnie cresciere a foco. albertano volgar
bel fallante / rivolse paola sua con piò riguardo / vaticinando morte, men gagliardo
despiacci', amico, d'esso / piò galear te stesso. = dal
sia inalzato, / ché, quando piò si mostra chiara e pura, / alor
solo amare e uzare vertù; adunque piò, quanto c'à giunto l'amore
stran che l'autre menbra / vaglian piò, ciò mi menbra. varchi,
scudo, un'è vittora / che non piò re che grilli in timor hai.
-de lo seno intero, / und'à piò dirittura / lo gran cognossimento, /
. atanagi, xxxvi-178: già 'n piò volte [questa dolente vita] con
com'de fero lima, / levare'piò de la maestra sponda. attribuito a petrarca
/ che cosa in voi potesse esser piò bella. dante, vita nuova,
à nome pantera, / ch'aulisse piò che rosa o che lomia. folgore da
per la via, / aluma asa'piò zente de la spera / che sé medesmo
com'de fero lima, / levare'piò de la maestra sponda. mare amoroso
/ potesse devenire / en quale loco piò fosse maggiore, / vorrea che l'
. lotto pisano, lxiii-217: molto piò spiacimento / aven che lingua non porea
. semprebene da bologna, lxv-2-45: piò bella par la mare è più solaza
mostran che l'autre membra / vaglian piò. giamboni, 96: è l'anima
mizero, mizeris- simo'e orbato, piò c'altri misconnovi, ché 'l fiore de
con una ornatissima chiesa, lo appro- piò e volle che ei servisse a le figliuole
vostre beltà sole, / che lueen piò che sole, / m'hano d'amore
da bologna, lxv-3-64: a che remedio piò m'apiglio? / ch'eo
lo seno intero, / und'a piò dirittura / lo gran cognossimento, / da
: per serv'i'resto * / piò puro c'oro matto. cellini, 702
à nome pantera, / ch'aulisse piò che rosa o che lomia / e rempie
da bologna, lxv-3-64: a che remedio piò m'apiglio? / ch'eo so'
l'amor quand'è in parven5a / piò tosto che se sta 5elatamente.
da bologna, lxv-3-63: a che remedio piò m'apiglio? / ch'eo so'
pozelle fa trovare, / che so'piò belle che perseco fiorito. trattato di
.). guittone, i-1-112: piò se paga uno picchilo omo in picciul
condizione sociale. guittone, i-i-m: piò se paga uno picchilo omo in picciul
del sostrato retico; cfr. anche piò. piovómo, agg. letter
piowiginóso, v. piovigginoso. piò? a, v. pioggia.
. dial. e region. pi, piò, pióne, piùa, piùe,
piùi, piume, piùne, piùo, piò, piu, plùi, plus,
lo meo core in altessa s'avansa / piò ch'io non solia. monte,
abbracciavacca, lxiii-11: vacche, né torà piò neente bado. -ant.
ché per serv'i'resto, / piò puro c'oro matto, / a quei
: a male de mal rendendo, el piò avaro par largo. scampolo dugentesco sul
né versi ne rimuto: / sempre piò ci propunto. = voce dotta,
riceviate la signoria che noi voi offeremo piò volentieri che nullo altro, a salario
le vostre beltà sole, / che lucen piò che sole, / m'hano d'
.. che, primi fra le piò ostili opinioni, iniziarono il lavoro di svecchiamento
delecatissimo e puro meglio, meglio e piò odia onm laido e onni villano. chiaro
quanto, / per qual s'avesse piò 'n pena d'amore. dante,
lo seno intero, / und'à piò dirittura / lo gran cognossimento, / da
e raporta l'un l'autro, le piò segrete cose di nostre interiora participando
recere non pur una volta, ma piò. grazzini, 4-499: andiam presto,
in ben fornirlo, di quanto vale e piò for- sare valore, di quanto sae
bologna, lxv-2-2: pigro d'amore qual piò pò via / rescrissi il sogno che
esto mester so - / no 'l mio piò schifi che l'altrui ruzume.
: io ti iscrisi che se tue avei piò denari che me li mandasi u per
più, fino in aleppo. martello, piò il cuore e cadde morta. s.
sta pizzola tana / calliopè, ch'è piò principal musa, / a zò che
: paris sentenziò ve- nus per la piò bella e ella allor li promise helena.
gess'om per ventura / che ven piò da natura / direbbe con poco
: se, per aventura, serotina e piò savia età ti diletta, credemi,
abiezione morale. guidone, 184-14: piò che di bassi trovamo, se cerco.
più, se ragioni, / servo piò è vii de'servi e de'conservi.
mangiacarrubbe », seguido piuvicato, è piò forte e piò isfacciato. piccolomini, 2-7
seguido piuvicato, è piò forte e piò isfacciato. piccolomini, 2-7: tava
io ti iscrisi che se tue avei piò denari che me li mandasi u per canbio
piò in una delle sue sinistre risate. moravia
pizzola tana / calliopè, ch'è piò principal musa, / a zò che questo
se legavano con fune suspesi per stare piò vigorosi a le cose celestiali. crescenzi
onesto vada a l'ab- braciare di piò vile e di sottano. -sostant
onesto da bologna, lxv-1-9: quanto piò dura / la vita mea, piò
piò dura / la vita mea, piò soverchia el dolore. de sanctis, 11-121
e rapporta l'un l'autro, le piò segrete cose di nostre interiora participando e
lotto pisano, lxiii-217: molto piò spiacimento / aven che lingua non porea
leggenda di s. torpè, 70: piò donne ne la città di pisa.
che sturbano iamor quand'è in parvenza / piò tosto che se sta gelatamente. goldoni
de zò se scolpa, / che piò giò che la polpa / andarà el taglio
necessitade. credo che questo fermamente piacerà piò al signore et alla sua vergene matre
abbracciavacca, xxix-24: vacche né torà piò nerte bado, / che per li
o nemici provati / da noi stessi, piò d'altri mortali. bonvesin da la
, desideroso none increscievile, e quanto piò omo vi si tramette, vi si
o'non ebbi parte, / trapassat'è piò d'anno, / com'ho ad esser
volgar., 6-74: nulla legge è piò giusta che li trovator de la morte
vostre beltà sole, / che lucen piò che sole, / m'hano d'amore
un- d'è vittore / che non piò re che grilli in timor hai. dante
/ che se met'en comuno / piò volentieri tra li asai e boni, /