). guittone, ii-208: sofferir pesanza / per acquistare a pregio ed a
: da voi mi parto ancor mi sia pesanza, / come quello che piange ed
igual pesare / senza prenderne gioia né pesanza. castiglione, 227: ma io estimo
/ ch'i'porto segno di greve pesanza. dante, inf., 26-22:
parte [amore] mai non ha pesanza, / perché da qualità te non descende
g. cavalcanti, ii-446: questa pesanza ch'è nel cor discesa, / ha
dire, / avegna che mi sia grave pesanza, / di ciò che m'adivene
/ poi valimento -non mi da; ma pesanza, / e fallami di tutto suo
-figur. cino, ii-604: grave pesanza quanto più soverchia / più mi gradisce
c'have per pietanza / noia e pesanza. della casa, 557: ritornasi a
da voi mi parto ancor mi sia pesanza, / come quello che piange ed
mia donna miro, / ed ènne gran pesanza / poi ch'io son canoscente /
el vene fallato, / maggior è la pesanza. dante, inf., 10-35
altrui avria dottanza, / per la pesanza del su'mancamento. rustico, vi-1-180
da voi mi parto, ancor mi sia pesanza. cantari, 291: messer
da voi mi parto ancor mi sia pesanza. g. villani, 7-17 • de'
delle colonne, 1-33: fannomi noia e pesanza / di voi, mia vita piagente
eo dico cosa che vi sia a pesanza, / ché sofferir non pò la
/ diventa fello — e pieno di pesanza. ariosto, 23-106: quivi solcano,
chiaro davanzali, liii-38: tormento né pesanza, / non dico ciò mi sia
non vi grevi e non vi sia pesanza / s'eo son di voi fedele
fosse in usanza / omo quand'ha pesanza, / ch'elli trovasse la pietà incarnata
d'amici, xvii-19-24: donna, la pesanza vostra / m'incora, poi mi
guido delle colonne, 78: la pesanza -a la ciera consenti, / e
se 'l vostro pere, vostra sia pesanza. boccaccio, dee., 4-2 (
n'ho carestia / e largo di pesanza. 47. con uso avverb
legittima. frachetta, 2-38: 1 pesanza ': quegli che sono trascorsi a cambiar
valente, / ben m'era fera pesanza / (tesser lontan da voi. guittone
altrui avria dot- tanza / per la pesanza del su'mancamento. m. frescobaldi,
donna miro, / ed ònne gran pesanza / poi ch'io son canoscente / ch'
igual pesare / sanza prenderne gioia né pesanza. g. gozzi, i-8-90: *
che 'n gioia / non vi sia mia pesanza. guittone, 106-12: molto vai
assai più che n'è stata la pesanza. = nome d'azione da munerare
: i'mi posso blasmar di gran pesanza / più che nessun giammai. tommaso di
morte mi conven trar vita / e di pesanza gioia, / come di tanta noia
; / uopo è celare in tutto la pesanza / lo grande noio, l'ira
tegno in obrianza / ed in crudel pesanza. equicola, 11: si dovrebbe
/ cui no 'l commise è data pesanza. passavanti, 172: la superbia a
: fra me spess'ora doglio ed ò pesanza / considerando vostra vita scura.
nelle orecchie di ciascuno gittano la loro pesanza. seneca volgar., 3-9:
d'amici, xvii-19-25: donna, la pesanza vostra / m'incora, poi mi
sciaivi molto pensosa / ed io rimasi in pesanza. inghilfredi, 376: a la
/ diventa fello - e pieno di pesanza. maestro francesco, 306: amore è
che 'n gioia / non vi sia mia pesanza, / ed io cotal 'e- smanza
s'eo dico cosa che vi sia a pesanza, / ché sofferir non pò la
e mod. pesanteur. pesanza (pesansa, pezansa), sf.
, / or no la vegio, pesanza / mi distringe e tene mano.
che dicer non vi so la mia pesanza. g. cavalcanti, i-258: quando
mi conven trar vita / e di pesanza gioia, / come di tanta noia /
/ prendo vergogna, onde mi ven pesanza. poesie bolognesi, xcv-25: la mia
poesie bolognesi, xcv-25: la mia grave pesanza / che sì forte m'abonda /
/ molto mi rincresce, ed aggione pesanza. bel gherardino, lxxxv-1-33: dama,
lxxxv-1-33: dama, non vi sia pesanza / se contro a la tua voglia io
m. adriani, v-44: gran pesanza di cuore e dolore gli fu (come
/... in tetra aspra pesanza / restar si dee qual morto avanti al
iii-9-37: per questa spada ho dolore e pesanza. -difficoltà. la spagna
regna / ch'a racontarlo mi sarie pesanza. 2. peso, per
, è segno di pensieri e di pesanza di corpo.. figur. colpa
se 'l vostro pere, vostra sia pesanza. inghilfredi, 328: eo parlo dottoso
cui no 'l commise è data pesanza. -gravità di una colpa.
altrui avria dottanza, / per la pesanza del su'mancamento. 4.
aier de l'amore / trovo senza pesanza. 5. l'essere fastidioso
. baretti, 3-44: la contegnosissima pesanza e l'autorevolissima sputatondezza vostra, noi
fastidio, noia. -essere, tornare a pesanza: riuscire fastidioso. patecchio,
, xxxv-i-588: enoiar me fai e gran pesanza / omo qe s'adire de niente
eo dico cosa che vi sia a pesanza, / ché sofferir non po'la doglia
- c'have per pietanza / noia e pesanza. 5. gradito a dio
fosse in usanza, / omo quand'ha pesanza, / ch'elli trovasse la pietà
mortale / ché gli ho clamato mercede a pesanza / che de le mie pene me
ciuccio, 22: de sua grave pesanza / sento 'leggiar lo core / puoiché
guido delle colonne, 78: la pesanza -a la ciera consenti, / e
viso / ch'i'porto segno di greve pesanza. laude cortonesi, xxxv-ii-47: or
amor, tormento, / dolor d'ogne pesanza, /... / segue
n'ho carestia / e largo di pesanza. m. adriani, i-38: quando
lo meo piacer, li tomeria 'n pesanza. campiglia, 1-371: d modo co
/ che avante ch'udit'aggia tua pesanza / non si diparta da la vita
1'non ne spero mai se non pesanza, / ch'ell'à preso disdegno ed
: riguarda se 'l mi'spirito ha pesanza: / ch'un prest'arcier di lui
vene fallato, / maggior è la pesanza / che non fu l'alegranza / de
chiaro davanzati, lvii-60: quando omo ha pesanza / di suo dolor che porta,
: fra me spess'ora doglio ed ò pesanza / considerando vostra vita scura / la
poss affliz la gola, no voi querir pesanza / perfin k'eo poss geoder e
/ riguarda se 'l mr spirito ha pesanza: / ch'un prest'arcier di lui
io mi parto da doglia e da pesanza, / e 'n alegranza -grande son saluto
/ riguarda se 'l mi spirito à pesanza. dante, conv., iv-ii-18:
per certi loro savi, mostrando doglia e pesanza di sua partita. storie pistoiesi,
chiaro davanzati, lvii-58: quando omo ha pesanza / di suo dolor che porta,
. belfradelli, xvii-2q6-io: per ischiancir pesanza, / che veniva a 'bondanza,
fra me spess'ora doglio ed ò pesanza / considerando vostra vita scura, /
cor pietoso / e facciali veder la mia pesanza, / sì che vèr me,
: riguarda se 'l mi'spirito ha pesanza: / ch'un prest'arcier di lui
, / diventa fello - e pieno di pesanza. panfilo volgar., 29:
eo dico cosa che vi sia a pesanza, / ché sofferir non pò la doglia
ciuccio, 22: de sua grave pesanza / sento 'leggiar lo core, / puoiché
smarrimento / ch'avante ch'udit'aggia tua pesanza / non si diparta da la vita
.. / mi tene in gran pesanza / d'onni lontan sollasso e d'
-ch'have per pietanza / noia e pesanza; -ma vogli'e. ssomona / quel
data, fino amore, / che pesanza non credo mai sentire; / però
amare, / mi tene in gran pesanza / d'onni lontan sollasso e d'onni
, / riguarda se 'l mi spirito à pesanza. dante, vita nuova, 11-1
: fra me spess'ora doglio ed ò pesanza / considerando vostra vita scura. tommaso
assol. cino, iii-141-11: grave pesanza quanto più soverchia, / più mi
baretti, 3-44: la contegnosissima pesanza e l'autorevolissi ma sputatondézza
per certi loro savi, mostrando doglia e pesanza ai sua partita [del duca di
dottan- za; / chi non sente pesanza / non pò di gran valore essere
, / or no la vegio, pesanza / mi distringe e tene mano.
, / da gelosia ispiacer grave e pesanza. marsilio da padova volgar., i-19-8
facea igual pesare / sanza prenderne gioia né pesanza. -imperturbabile, impassibile, sereno
terminano in anza, come pietanza, pesanza, beninanza, malenanza, allegranza, dilettanza
racementi / c'assai vi gravaria di mia pesanza. chiaro davanzati, xvii-773-10: e
guido delle colonne, 78: la pesanza - a la ciera consenti, / e