di tutto incurva la persona, / personifica in te la reverenza; / insaccati
combaciano, si combaciano. il combaciarsi personifica quasi, e nell'adagiarsi della loro
quest'altro culto, e ovunque, volcano personifica la energia affocata, la fiamma fabbrile
forza ignota che lo spaventa, e personifica co teste forze dandogli le proprie forme
di tutto incurva la persona, / personifica in te la reverenza. carducci,
di tutto incurva la persona, / personifica in te la reverenza; / insàccati una
mitologia è una concezione del reale che personifica i concetti e invece delle pure idee
di tutto incurva la persona, / personifica in te la reverenza; / insàccati una
ungaretti, xi-25: il nuovo idolo personifica dionisos, la vita furente, e zeus
linguaggio del poeta è diverso: egli personifica le qualità delle cose. londonio,
solamente dà vita ai corpi inanimati, ma personifica eziandio le qualità e le forze morali
di tutto incurva la persona, / personifica in te la reverenza. tarchetti, 6-i-455
e vestito..., che infine personifica un grande principio, rappresenta la forza
, ii 867: virgilio personifica, sì, lo studio di dante e
quasi reticente in disparte, jia ruskaja personifica la perseveranza stessa. -rappresentare allegoricamente,
tommaseo, 2-iii-202: 'albanesia'è forma che personifica con unità poetica un popolo intero.
: il nuovo idolo [serapide] personifica dionisos, la vita furente, e
, a detta dei maoisti medesimi, personifica e riassume tutti i caratteri del capitalismo
v. monti, in cui il poeta personifica l'erma di pericle scoperta a tivoli
lunguaggio del poeta è diverso: egli personifica le qualità delle cose. lessona, 1223
vestito..., che infine personifica un grande principio, rappresenta la forza
ogni forza ignota che lo spaventa, e personifica coteste forze dandogli le proprie forme,
starsene quasi reticente in disparte, jia ruskaja personifica la perseveranza stessa. bocchelli, 2-ix-82
. (femm. -trice). che personifica, che rappresenta simbolicamente un ideale,
l'alcool. magris, 7-83: napoleone personifica invece la moderna febbre di agire