che ugualmente operatur in nobis velie et perficere: operatur velie, colla grazia preveniente;
velie, colla grazia preveniente; operatur perficere, colla grazia concomitante. la grazia
, né mai finiva di ricercare e perficere l'opere sue. g. bentivoglio
purgare, la seconda illuminare, la terzia perficere. sarpi, vi-3-125: si concede
magnitudine de la circinazione molto più tardiamente perficere il corso. 2. avere
. xii-xiii), ricalcato sul lat. perficere (v. perficere).
lat. perficere (v. perficere). perfascia, sf. ant
perfectivus, agg. verb. da perficere (v. perficere); cfr.
verb. da perficere (v. perficere); cfr. fr. peri cetif
dato ragione, non perfetta, ma perficere e compiere si può. 2
. perfectus, part. pass, di perficere (v. perficere) per il
pass, di perficere (v. perficere) per il n. 14, cfr
nome d'agente da -perficere (v. perficere). perfettuóso (ant.
d'azione da perficére (v. perficere). perfezioniamo, sm.
pass. perflàtus). perficere, tr. (pari. pass,
e hacci dato ragione non perfetta, ma perficere e compiere si può. alberti,
si può. alberti, iii-94: il perficere l'arte si troverà con diligenza,
si sforzano di purgare, illuminare e perficere gli uomini, e intenderli e tirargli a
, 2-xix-929: a operare, a perficere, a consumare quella penitenza e contrizione
. = voce dotta, lat. perficere, comp. da per (che indica
perficiènte (part. pres. di perficere), agg. che rende perfetto
= voce dotta, dal lat. perficere (v. perficere), con
, dal lat. perficere (v. perficere), con cambio di coniugazione.
e de materia e de tegula coperte a perficere incommenzomo. = voce dotta