/ al duca astolfo, e chiedeva perdono, / ché gli volea poi dar
. bembo, 1-125: da voi e perdono, dove io errassi, e aiuto
da vituperare, ma da escusare e di perdono degne; le due altre..
nei vizii mai non si deve acconsentire perdono. machiavelli, 563: per forza
i miei errori, e mi accordi perdono. verga, 1-360: i medici non
fatti, a me chiedete / lagrimando perdono / con modi così dolci e così
dolci e così accorti, / da me perdono avrete. idem, 794: arme
disperato pertanto messere agnolo di potere impetrare perdono, se ne venne a roma,
, ii-226: stolta cosa è adomandare perdono del passato, e stare nel peccato
, soggiunse: -non dirò più: perdono. addolorato (part. pass
(623): io vi chiedo umilmente perdono se non abbiamo degnamente adempito un sì
erano aderite a'franzesi mandorno a dimandare perdono, il quale fu conceduto, ma
, ii-31: né giudico men degne di perdono le parole ch'io dissi, perché
ogni cosa confondono, onde le famiglie perdono le vere memorie. marino, 7-146
loro quest'odio, ma il mio perdono non è scevro affatto di risentimento.
afibiandosi due bottoni, e ha il perdono. bibbiena, xxi-1-63: quando io affibbiava
per contrario si accorga, che dopo il perdono ancora vuole la sleale tenere con quel
i-3-174: gli uomini che si perdono in desideri sono poeti piuttosto che uomini
(167): le rispose che il perdono non bastava desiderarlo né chiederlo; ch'
. saba, 129: tutto io ti perdono quanto / soffersi, tutte le mie
/ me fa ciò fare e dia portar perdono. g. villani, 1-28:
le loro braccia e le loro gambe perdono d'agilità e di forza. g.
mente conservi l'agilità e l'equilibrio che perdono i tuoi muscoli.
che l'hanno in custodia non lo perdono mai di vista. sinisgalli, 6-76
arti, le quali delicatissime facilmente si perdono. leopardi, i-607: [sarà
menti: e sì come le fiamme perdono forza non essendo da'venti aiutate
ricovrarsi sotto le grandi ale / del perdono d'iddio. leopardi, 2-2:
stanze d'albergo dove gli innamorati si perdono nascosti ad ogni occhio curioso. de
rami che formano l'albero, et indurate perdono la prima figura di foglia, la
lo lupo i mali uomini, che perdono il tempo in diletto di male operazioni,
c. gozzi, i-104: chiesi ridendo perdono al sozio dell'averlo invitato a un
m'ha incaricato di chiedere il vostro perdono, e di portarvi il suo »
è l'ora in cui le cose perdono la consistenza d'ombra che le ha
il signor vedrai / mansuefatto a te chieder perdono, / e sollevarti oltr'ogni altro
fra giordano [crusca]: si perdono in certe vane ambi- zioncelle di
d'annunzio, iv-2-1255: tutti gli alberi perdono le foglie, come se all'improvviso
a un'ultima disperazione di ritrovar giammai perdono sua alcuno da santità, ammessero una
trapassare di troppo, non solo non perdono così mezze il sapore, ma si trovano
, a chi amico desiderato e angelo di perdono. amministranza, sf. ant
con la misericordia, e correggere il perdono con la durezza dell'ammonimento. tozzi
[1847], 35: amnistia, perdono generale dato dal principe a'soldati disertori
gr. tip. vrj aria 'oblio, perdono, indulto'(da àpriv. e p
/ spero trovar pietà, non che perdono. idem, 9-12: così costei
/ d'onore han premio o ver perdono in terra, / deh! non sia
marino, 299: teseo mio, ti perdono, / toma, deh toma indietro
giubileo: anno di pace e di perdono per i fedeli, istituito dalla chiesa
, anticipando la pena, tagliava al perdono la strada. galileo, 869:
a queste. galileo, 695: si perdono poi nell'in- tendere che gli antipodi
avere apo- copato il verbo * io perdono '. = deriv. da apocope'
, 3-1-133: oh! infelici coloro che perdono il cervello in pensieri per guernirsi il
appetito. bencivenni [crusca]: perdono l'appetenza del pane. a.
, 14-90: anzi m'è forza domandar perdono, / se per soverchia appetenza di
che vi vo'dire. / i * perdono a ciascun il fallo essuto / dal
. leopardi, iii-104: le domando perdono di quest'arditezza mia, della quale
tufoso, arrido, o arenoso ivi non perdono opera. leonardo, 1-152: l'
un gotto / dite pure, e vel perdono / ch'io mi sono un vero
: armiamci d'amore, vinciam col perdono. giusti, iii-207: armati di
acciò ch'i nimici disperandosi di trovare perdono, come ciechi, arrabbiatamente non si
, delle sue colpe cominciò a chiedere perdono; ed essendo arrivata all'atto del
croce, i-3-90: le discipline empiriche perdono se medesime e la filosofia quando si
, che lo deia ministrare [il perdono dei peccati]: / de benedire
/ al duca astolfo, e chiedeva perdono, / ché gli volea poi dar l'
è la disciplina intera / ov'uom perdono e non castigo aspetti. / cade ogni
trovarono invece ripieni della gioia serena del perdono e della benevolenza. lambruschini, 1-109
, assicurati, erano andati a dimandarli perdono. 5. agg. e
assoluzione. 2. eccles. perdono dei peccati concesso al penitente dal sacerdote
/ siasi questa o giustizia, over perdono, / innocenti gli assolvo e rei
l'impeto conceputo: ma questi tosto perdono l'impeto per ogni poco di declività
dicendo tra molte verità una bugia, la perdono in modo che non è più creduto
allo scoperto -e prima di partire chiese perdono ai soldati. -per simil.
e poco mancò che non le chiedessi perdono. -figur. pellico, ii-124
da questa sorta di vivai, si perdono affatto, ed altri s'attaccano così
, delle sue colpe cominciò a chieder perdono; ed essendo arrivata all'atto del
sacramento della penitenza, a ottenere il perdono dei peccati). passavanti, 65
, i-353: vorrei veramente avere il perdono di dio, ma capisco che non è
educatore non perdona mai, se per perdono s'intende l'omissione del
cesare. algarotti, 1-430: alcune cose perdono gli stati, se vengono malamente governate
, che lo deia ministrare [il perdono dei peccati]: / de benedire
mi morraggio, s'eo non ho perdono / dell'avvinente, a cui ho tanto
, 1-1-247: all'inesperta età tutto perdono, / ma taccia in avvenir. goldoni
quella impresa preposto. tasso, 14-21: perdono a chieder ne vegn'io, ch'
tutti i traslati proferiti coll'avverbio comparativo perdono il nome di metafora e si chiamano
/ prima che giunghi al passo del perdono. busone da gubbio, 145
stato troppo lungo, ve ne chieggio perdono, conciossiaché l'azioni de gli amanti
già, padre mio, che chiedessi perdono e tante cose, che so benissimo lo
: / l'uccisero: disse: perdono; / e restò negli aperti occhi un
ritorna alle sue bandiere con la fiducia del perdono. 4. figur. idea,
bandì loro la croce addosso, dando perdono a chi contro a loro facea danno alcuno
quella furia e, desideroso di chiedergli perdono, gli va dietro con quella fretta
miglior vergogna / di mertar tu dal genitor perdono. / ma basti ormai: va
, / pietà, madre, mercé, perdono, aiuto, / ch'anco staman
il peccato è rimesso e donato il perdono. tasso, 1-2: o musa,
« beato voi! questo è pegno del perdono di dio! far che possiate diventare
ben vero che il re propose loro il perdono e la vita, se si facevano
faceva per augurar loro il perdono da colui che, sempre benevolente
, e alla vita e a me perdono. serra, ii-394: quando verrà un
sei facce per industria degli artefici, perché perdono 10 splendore, se il color sordo
grazia del signore, sì, gli perdono proprio di cuore ». leopardi,
, ma da escu- sare e di perdono degne; le due altre, awegna che
una volta ingannate e abbandonate, si perdono in un bicchier d'acqua.
a questi dì passati finse andare al perdono a sancto agnolo. dipoi ci conduxe
, prometteva de'passati misfatti dimenticanza e perdono: blandizie non agguerrite da pietà,
stare alla porta della chiesa e domandare perdono. b. croce, iii-23-57:
sinisgalli, 8-41: i tuoi capelli perdono forza, si sciolgono i boccoli come
hanno servito un certo numero di teste, perdono la testa. = assai
seta che vada al bosco (chiedo perdono...; ma per la fedeltà
la lor figura tra i raggi e la perdono non men di venere. campanella,
umana che è brieve, che il perdono fosse di cinquanta in cinquanta anni.
norte brillano più scintillanti e nell'antartico perdono il brio e il brillo.
,... gli dimandorono umilmente perdono. palladio, 1-6: di questo metallo
se un anno fanno la buffoneria, perdono il brivilegio del chericato. garzoni,
dicendo tra molte verità una bugia, la perdono in modo che non è più creduto
di rossore e di confusione a domandarvi perdono. - bugiardaccio! -dimin. bugiardèllo
lui! d'annunzio, iv-1-251: chiedo perdono, ma per il bersaglio,
cenere, che vi è un gran perdono. idem, 952: il resto ch'
parole: / dismontò presto e chiesegli perdono, / dicendo: « del tuo caso
costruzioni ideali e sistematiche. i nuovi dogmi perdono 11 credito. carducci, 1078:
ove flaccidi vizi e virtù frolle / perdono il colpo nel cor semivivo / di gente
il cacio da galantuomo, perché glielo perdono volentieri, come vizio virtuoso.
sulle loro cadute, a implorarne il perdono, a compensarle con atti di virtuosa
da pensar da quali / strette il perdono del signor ne tira, / perché
divorati, e tutti ci pigliavano sopra il perdono con pedate, calcagnate e schiaffi.
, ii-220: le calze fatte a macchina perdono i calcagni in un momento. moretti
/ chi pur dianzi l'offese ottien perdono. f. f. frugoni, xxiv-
xxiv-780: gli concedea poscia un generoso perdono; o se pure ella a
sull'ingiustizia degli uomini, sul dovere del perdono, sulla vanità di tutte le cose
di pioppi, le cui cime ondoleggianti perdono figura e mobilità nella caligine biancastra del
nobiltà: e in questo modo la perdono gli uomini i quali corrompono l'imagine
mesi / per poter più legger ire al perdono. m. villani, 1-88
nieri, 348: se muoio gli perdono; ma se campo, ci rivedremo nella
: la grazia, l'amnistia, il perdono, appartengono al novero di quei nomi
che le venano i fianchi e si perdono nel cielo di nebbie che le onde
cantando, / che e'piglia il perdono. -accendere una candela alla madonna,
candelieri / v'erano che in assisi pel perdono. alfieri, i-128: balzato in
candelieri / v'erano che in assisi pel perdono. alfieri, 1-86: era il
divozioni; e per di più, chiese perdono a domeneddio di non averle dette la
hanno tanto gli occhi al cielo che perdono la terra, essendo sempre poveri in
/ lo colpo tal, che disperar perdono. idem, par., 1-12:
, la caparra, non solo del perdono, ma del premio. giusti,
ove flaccidi vizi e virtù frolle / perdono il colpo nel cor semivivo / di
capitale, anzi ne scapitano, e perdono in di grosso. sassetti, 113:
. cattaneo, i-1-157: e dimandando perdono di questo capitombolo poetico ho a soggiungere
dalla natività di cristo fosse ordinato generale perdono a roma, per comune consiglio parve
umana che è brieve, che il perdono fosse di cinquanta in cinquanta anni.
/ v'erano che in assisi pel perdono; / staffieri e cappenere una gran banda
e il professore che aveva ottenuto il perdono della capricciosetta, perfidetta signorina, a
fra giordano [crusca]: si perdono bruttamente in perati in genere per
. g. bentivoglio, 4-354: perdono allora perciò tacque la loro natura.
. tasso, iii-33: le chiedo perdono... c'abbia avuto ardire di
quali oggi si posseggono e domani si perdono; e che sono oltre a di questo
il mio fallo è tale che non merita perdono. però se mai pensi far cosa
ogni dì più si sprofondano e si perdono nella materia terrestre. panzini, i-61
a una lirica di pace e di perdono, alta sulle collere e sulle cupidigie
li suoi figliuoli [della rondine] perdono la veduta per alcuna cagione, ella porta
cenere, che vi è un gran perdono. bruno, 3-9: che simposio,
. che si rinnova ogni cento anni (perdono, indulgenza). centesimino,
procurarsi, assicurarsi (gloria, fama, perdono, pace, riposo, onori,
un fuoco pieno di cenere / si perdono nel sereno / di una certezza: la
, 56: il cavaliere certificato del perdono per le parole della madre e del
, non bisogna di domandar né di dar perdono, per ciò che non per odio
. fra giordano [crusca]: perdono tempo in vani e disutili chiacchieramenti.
; se la conversione, se il perdono ottenuto per i meriti del mediatore,
seconda volta e paesi rebellati, si perdono con più diffi- cultà; perché el
tanto quanto posson durare a bollire, perdono la maggior parte di queste condizioni.
, mercé, misericordia, pietà, perdono, vendetta, ecc.).
, 16-vii-220: 10 le chieggio cordialmente perdono, se così arditamente vengo a supplicarla
muor. tommaseo, i-435: chieggo perdono se ho mal corrisposto, se non
507: e io, quasi chiedendo perdono, / gli tersi la stilla smarrita,
vero, fu multo liberale del chiesto perdono. d. bartoli, 40-i-488: apriva
che lei m'abbia concesso il suo perdono! *. carducci, 686: mi
; e chiedendo infermo. perdono e misericordia, si raccomandava a più potere
e sulle pietre, e qualcuno lo perdono lungo il cammino, da bucar gomme
molti raviuoli, / tal ch'i'perdono a que'miei minchiatarri, se non dicessin
virtù della quale s'awi- liscono e perdono la malizia del veleno. crudeli, 1-108
nove anni tre volte si concedette questo perdono; nel 1348, quando fu la generale
ove flaccidi vizi e virtù frolle / perdono il colpo nel cor semivivo / di
mai vanno al punto, sì perché si perdono circolatori nella circonferenza, più della bellezza
mai vanno al punto, sì perché si perdono circolatori nella circonferenza, più della bellezza
tinte sì miti, che sfumano e si perdono in certo languore, il quale tanto
libe ra e del chiesto perdono. ariosto, 42-19: lo fece tor
120: e così, se non il perdono completo, mi fu almeno concessa una
mitezza nel con cedere il perdono, generosa comprensione nel giudicare gli
che io mi sono ingegnato annestarli, perdono tutto quel sonoro che ha il verso
siete sembrati que'medici poco accorti che perdono il tempo nel collegiare, e che
, 12-i-7: quivi arei di perdono, alta sulle collere e sulle cupidigie mondane
teco più in cò- lora. ti perdono ogni cosa, pur che attendi a viver
piene, e quelli che nell'abbassarsi perdono considerabilmente la velocità e l'impeto,
quali tutte le altre figure fin qui recitate perdono il pregio. salvini, 39-i-119:
... cominciasse a roma generale perdono di colpa e di pena di tutti
la croce segnata, ivi è di perdono, colpa e pena, essendo la persona
sentirò / lo colpo tal, che disperàr perdono. dovila, 1-2-201: questo pensiero
o dannosi. -colpo di spugna: perdono e oblio di colpa, di offesa
ove flaccidi vizi e virtù frolle / perdono il colpo nel cor semivivo / di
di giove capitolino. egli implora il perdono del nume: il quale, verisimilmente
vrarsi sotto le grandi ale / del perdono d'iddio. manzoni, 314:
pace con me, ma non aspetto / perdono da nessuno. -introduce formule
che lei m'abbia concesso il suo perdono! pellico, ii-40: il breve colloquio
nievo, 120: se non il perdono completo, mi fu almeno concessa ima clemente
questa divina religione d'amore e di perdono ha istituiti de'conciliatori tra dio e
origine e condizione, per ottenere il perdono de'peccati e guadagnarsi la salute eterna
solo la religione non gli accorda il perdono, se non a condizione che ripari,
qui istituisce il battesimo, ch'impetra il perdono dell'antica colpa...:
... cominciasse a roma generale perdono di colpa e di pena di tutti i
di cristoforo, le chiedesse in suo nome perdono d'essere stato lui la cagione,
confondendosi, non sono ristesse, ma perdono l'essenza loro. bruno, 49:
coraggio di chiederle scusa, di domandarle perdono. alfieri, i-233: e qui,
pontefice... concesse... perdono a'viniziani. sarpi, ii-103:
anni dalla natività di cristo fosse ordinato generale perdono a roma, per comune consiglio parve
età umana che è brieve, che il perdono fosse di cinquanta in cinquanta anni.
: in quest'atmosfera, le parole perdono ogni consistenza, e quasi ogni senso
non ti vo'contare il tempo che elle perdono nel consultare in che modo si debbono
, detestando i suoi peccati, chiedendone perdono a dio, risolvendo di non più
o gl'ignoranti exaitati, sempre si perdono nelle felicità e rispondono e parlon sempre
simili in questo, che non si perdono a contare così per minuto. monti
de'ricci, 315: chieggo a voi perdono in molti modi che vi potessimo avere
impudica, per chiedere al peregrino col perdono il rilascio. a. f.
s'incontrano; non i sonni che si perdono;... non i morbi
fra giordano [crusca]: si perdono in contrattamenti non leciti, e vietati
dalla natività di cristo fosse ordinato generale perdono a roma, per comune consiglio parve
età umana che è brieve, che il perdono fosse di cinquanta in cinquanta anni.
vi presento colla corda al collo chiedendo perdono dell'enorme mia tardanza in rispondere alla
. i vasi s'incrudiscono, le corde perdono la flessibilità. ora so che il
, umile, e quasi ai chiedervi perdono dell'ardire, alla fine si tollera più
con la misericordia, e correggere il perdono con la durezza dell'ammonimento. pancrazi,
. alfieri, vii-85: sol del perdono, anzi che a morte io corra,
lo corso stato a roma del generai perdono arricchito il popolo, i loro prìncipi
, e chiamare mcrzé, e domandare perdono, che per lo diritto della corte di
; creatura. dante, 26-91: perdono / la morte mia a quella bella
a una lirica di pace e di perdono, alta sulle collere e sulle cupidigie
giamboni, 7-33: come i raunati perdono lo spazio di combattere, e dà
non confidino di poterlo ottenere [il perdono di dio]. monti, i-40:
. fagiuoli, 1-4-435: e costì le perdono volentieri; perché se si rivoltò contra
toccano son portate a parti contrarie, perdono di botto o tutta o in parte la
villani, 10-71: queste leggi e perdono fece il bavaro per contentare il popolo
: i più previdenti e costumati non perdono il tempo: sono al fosso a lavare
che il vento leva appena in suo perdono. / ma se scamire non sapevo un
che si umilia e tace e domanda perdono, al ricever uno
e sistematiche. i nuovi dogmi perdono il credito. de roberto, 581:
, a fenicia e a dio domandarono perdono. fed. della valle, 248:
né per lo moltiplicare degli anni non perdono; e questo procede perché ancora io
iv-610: troppo è quel guadagno, che perdono in tante paci i criminalisti. i
origine e condizione, per ottenere il perdono de'peccati e guadagnarsi la salute eterna
credulità, a fenicia e a dio domandarono perdono. pananti, i-57: io dico
dopo un papa pronunziava la parola del perdono, e poi benediceva l'italia,
, dic'ei [il bisogno], perdono / a i miseri cruciati. /
in crusca: a indicare che si perdono le buone qualità. firenzuola, 465
le cune. metastasio, 1-5-336: tutte perdono / le ingiurie alla fortuna, /
2-25: non speri più di ritrovar perdono / cor pudico, alta mente,
che le venano i fianchi e si perdono nel cielo di nebbie che le onde
voi e appresso agli altri circustanti dimando perdono. cassiano volgar., xiii-6 (
compunte agli orecchi della contessa, chiedendo perdono anticipato per le cattive notizie che contro
è soave tanto da scendere co'l perdono e con l'amore fin tra i
cicerone volgar., 1-405: gli desti perdono per la cagione e per la scusa
ultimi saluti, e domandando fra loro perdono de'peccati. tasso, ili-m:
. giamboni, 7-33: i raunati perdono lo spazio di combattere, e dà l'
). giamboni, 4-377: addomandato perdono, lui solo diedero siccome fattore del
voi. alvaro, 14-216: non perdono che mi si dia del vile, quando
ho detto, se i danar si perdono, / io non vo'sentir nulla.
chiestogli [a dio] mille volte perdono di quella sua debolezza di cuore nel
accorrerà sempre a soffocarla, ne spero perdono. leopardi, 1058: adagio adagio
arte si snatura, i modelli si perdono di mira, si decompongono, e si
di legge ordinaria... i decreti perdono efficacia sin dall'inizio, se non
non averci corrisposto degnamente; che chiedeva perdono, perché era persuaso d'aveme bisogno
, castigo, disprezzo, aiuto, perdono, commiserazione (e il complemento che
chiederne in voce, ovvero in iscritto perdono. 2. per estens. avvilimento
quasi con animi servili dimandando a cesare perdono, gli offeriscono di sottomettere la repubblica
per una vita confusa, in cui si perdono i valori essenziali, e perfino quelli
che si concluda », e che si perdono in congetture e previsioni, debbono star
perché questi fu il primo a parlare del perdono, ma sempre augusto s'oppose.
ne men patetica è la deprecazione del perdono per noi o per altrui. segneri,
il prossimo, e da dio domandano perdono. l. guicciardini, 136: ah
a rincorare, le rispose che il perdono non bastava desiderarlo né chiederlo. giusti,
gli europei in cotal genere di faccende ne perdono co'cinesi: prodigiose forze di vita
di affetto, di offesa o di perdono, la misura non cambia.
tema. carducci, iii-20-286: chiedo perdono dell'avere non pur deviato ma dell'
inginocchiati che standola a rimirare non ne perdono un movimento. 3. con
è stata tua intenzione, io ti perdono; ma come tu hai ordita questa diavoleria
vuole anche prendersi il lusso di chiedermi perdono? al diavolo! -corpo del
andare alla quarantina a roma e al perdono più di diecimila lombardi gentili uomini.
anco i gran signori / dietro alle donne perdono il cervello, / e vengonsi,
che non arrivano a nascere e si perdono per aborti, sconciature, ecc. non
guadagnano con l'entrar nella vita e si perdono col- l'uscire, e servono a
parmi tempo di non differir più a chiederle perdono. foscolo, xiv-26: ho differito
. agostini, 6: il chiederti perdono mi è facile, perché mi è
carducci, ii-7-309: non dire di chiedermi perdono, non dire di metterti in ginocchio
. libro di sydrac, 156: altri perdono lo senno per malizie; altri della
/ spero trovar pietà, non che perdono. genovesi, 1-60: se non hai
dilagante fruscio, ammortito dall'umidità, si perdono nel rumore disteso della pioggia. landolfi
dilargandosi in certe generalità, gl'iddii perdono la loro bellezza particolare e quella luce onde
e del prossimo, alla benignità, al perdono (il cuore). cavalca
mi spingeva... a dimandarvi perdono, non della dimenticanza, ma bene
nei vizii mai non si deve acconsentire perdono, e nei giovani non si deve
? a certi giocatori, che quando perdono si sgolano per dimostrare che il vincitore
libro di sydrac, 156: altri perdono lo senno per malizie;..
dimostratevi in me (ch'io vi perdono / la passata viltà) forti ed
anche più vasta. gli angoli si perdono nel buio. le masse nere e curve
determinato delle parole, che la vocale perdono nella finita, altrettanto di quelle poche
] sono divisi in tante nazioni, perdono il sentimento della comunione gli uni con
. caro, 15-i-9: io vi perdono le meraviglie che andate dicendo di me
pace. anche i preti, e il perdono cristiano. cercai di sorridere ma la
veri fondamenti le cagioni perché i fiumi perdono la primiera loro direzione, ed acquistano
, e chiamare merzé, e domandare perdono, che per lo diritto della corte di
questi pochi pensieri; e voi concederete perdono al vostro povero tasso.
.. vi chieggo di ciò perdono. grazzini, 188: mai non ci
le parole e disciogliendosi 11 numero, perdono [i versi] ogni grazia con la
dalla sua riverenzia / e domandava e perdono e licenzia. machiavelli, 1-iii-1330: bisogna
squadre, vincitrici più con la generosità del perdono, che mediante le imprese di sangue
bocchelli, 1-iii-611: allora le chiese perdono che si fosse innamorata d'un disdettato
e deliberata volontà, concediamo un libero perdono a tutti i disertori delle nostre truppe.
disfallo, sm. ant. pentimento; perdono. abbracciavacca, i-32-6: ed eo
perdon sempre alle carte, i dissoluti perdono la sanità, gli avvocati perdon le
avvocati perdon le liti, i generali perdono le battaglie, i poveri perdon le
i disgusti di suo figliuolo e gli offeriva perdono, s'ei venisse a supplicare.
e per disingannare quei poveretti che si perdono dietro a la sua dottrina che per
alla corona, meritò di riportarne il perdono. monti, iii-68: la bontà
tua fama guastare, / ch'io ti perdono ciascun disinóre / che fatto m'hai
verga, 2-189: il domandarle cotesto perdono non sarebbe stato... come domandarle
1-326: dicesi per loro disordini si perdono la vita. cornaro, 35: per
/ lo colpo tal, che disperar perdono. petrarca, 189-14: morta fra
la speranza nella salvezza eterna e nel perdono di dio. guittone, i-31-6:
-in partic.: chi dispera nel perdono di dio e nella salvezza eterna;
qui ricevute, e in grazia di queste perdono a'romani tutti gli altri lor torti
iv-167: signor padre, vi domando perdono dei dispiaceri che finora vi ho dato
prencipe che non si piegò mai a perdono per mandarne impuniti i delitti né concedette
. petrarca, 142-29: io cheggio perdono a queste fiondi, / se, rivolgendo
abbandonata, / mi scopro, ti perdono, / t'offro il talamo, il
. pananti, ii-376: i dissoluti perdono la sanità. b. croce,
carni tiranti e distese per il freddo perdono quel sugo per il quale si genera
dilagante fruscio, ammortito dall'umidità, si perdono nel rumore disteso della pioggia.
5. emendazione, correzione; perdono, redenzione. bibbia volgar.,
iii-215: resta ch'io le domandi perdono del disturbo che le vengo a recare.
: le abitudini si acquistano e si perdono in breve tempo. nieri
tanto quanto posson durare a bollire, perdono la maggior parte di queste condizioni snervandosi
ora disvuole, merita pietà più che perdono. michelstaedter, 29: egli [il
iii-27-364: coloro che... si perdono in congetture e previsioni, debbono star
petr., 21: le forme perdono i contorni; i concetti e i
e divenendo in parole di contenzione, perdono la cagione della pietà, per la quale
più dolci, la clemenza ed il perdono diventano meno necessari. giusti, 3-142:
e l'una nell'altra insensibilmente si perdono. verga, 4-210: sul viso
giordano, 1-176: dunque se i buoni perdono figliuoli, parenti, possessioni o pecunia
iacopone, 10-21: la speranza del perdono si è data a chi la vole
e di domandarle in tal atto pubblicamente perdono. lambruschini, 2-352: non v'è
a vinegia. deledda, i-125: chiese perdono e si rassegnò; ma il domani
con le vane lusinghe vostre, perdono... a un tratto con la
, 2-52: sia questa o giustizia ower perdono, / innocenti gli assolvo, e
carducci, ii-6-222: le chiedo perdono dell'aver troppo tardato a ringraziarla del
: / l'uccisero: disse: perdono; /... / portava due
pesta della persona, al sicuro te la perdono. oh che bei pezzi d'oro
due duellatori invadevano il vescovado per impetrar perdono all'uno e all'altro e sua
e virtù: perché la prima cosa che perdono gli amanti è l'intelletto.
, poi s'invecchiano ed in tutto perdono la grazia. firenzuola, 569: si
colori in breve o a lungo andare perdono la vivezza: questa d'una stabile
rinnegati, credo di propiziarmi un benevolo perdono alle mie colpe, che sono tante
confessarsi e baciava quella mano per chiedere perdono dei suoi peccati e promettere una nuova
/ l'eccidio, ei consigliarmi osa il perdono. de roberto, 2-255: un
anco i gran signori / dietro alle donne perdono il cervello, / e vengonsi,
uomini, poiché perdettero il pelo, perdono il senno; e ad effeminarsi,
esperto, / delle sue colpe segreto perdono / conseguisce e scienza dell'incerto. sagrato
4-336: disperando essi o di conseguir perdono se lo chiedessero, o di vederlo effettuato
palazzi, che in quell'effusione lattescente perdono ogni consistenza e sembrano spappolarsi alla luce
quegli eloquenti che nel piacer del parlare perdono i sensi. -sostant. chi
della sua reparazione per alcuna speranza di perdono, ovvero per alcuna emenda di sua
, xxx-4-356: or qui più non ha perdono, / più non soffre amore irato
vi presento colla corda al collo chiedendo perdono dell'enorme mia tardanza in rispondere alla
le volte. carducci, ii-10-272: chiedo perdono del non aver risposto subito e del
/ ovvero: -ecco gli errori ti perdono, - / ovvero: -alzati su,
sua. piccolomini, xlv-n: più merita perdono appresso dio, il far qualche erroruzzo
, per minoranza d'etade lievemente merita perdono; lo vecchio per più esperienza dee essere
/ contender teco, e il generai perdono, / tutti escludendo, ai batavi bandisce
acerbissimo nemico, dee senza dubbio concedere il perdono e 'l medicamento. pallavicino, 7-95
), si. ant. scusa, perdono; giustificazione. -anche: umile richiesta
giustificazione. -anche: umile richiesta di perdono; pretesto, scappatoia. -fare escusa
deve essere scusato, che merita il perdono; scusabile. cavalca, 6-1-325
ii-204: chiese [il reo] umilmente perdono alla signoria e al consiglio, quanto
da vituperare, ma da escusare e di perdono degne; le due altre, awegna
-professione di pentimento, umile richiesta di perdono. -in senso attenuato: richiesta di
2. comprensione, indulgenza, perdono. lorenzo de'medici, i-16:
escusazióne. -in partic.: perdono divino, remissione di una colpa,
via alcuna di escusazióne e speranza di perdono. 3. dimin. escusazioncèlla
o ricovrarsi sotto le grandi ale / del perdono d'iddio; ma la sua polve
i lutti espiati dai lutti / il perdono e l'oblio scorrerà. cicognani, 9-83
la colpa commessa, per ottenere il perdono da dio o dagli uomini scontando la
per una vita confusa, in cui si perdono i valori essenziali, e perfino
, / per così bella morte / io perdono alla sorte il suo rigore. foscolo
perdonargli e di aiutarlo ad impetrare il perdono di dio, la mamma non potè frenarsi
, 0 4 etaira ', perdono le foglie, e diventano spine in paragone
preghiere, di perdizione, di peccato senza perdono, d'ira eterna. -attributo
ogni ordine e condizione, per ottenere il perdono de'peccati e guadagnarsi la salute eterna
li più vecchi della terra a chiedere perdono e pietade, e a patteggiare per evitare
a denotare periodi remotissimi, che si perdono nella notte dei tempi. pascoli,
dei gentiluomini, in certe occasioni, perdono il lume degli occhi tale e quale
operando co 'l vestirsi dell'altrui volto perdono il proprio. -muso, grugno
gara a chi vedeva primo, / perdono non ti chiedo con le lacrime.
la benevolenza, la misericordia, il perdono. bibbia volgar., v-213:
la cui puntura è il più senza perdono. gelli, i-41: i cervi,
/ squama d'acqua falda di vento / perdono la veste di malinconia.
. baldonasco, 395: ma perdono i dogliosi, / quei c'àn
mi prometterete fare, 1 se io perdono a vostra falligióne. la spagna, 24-3
/ umilmente cherendo / del mio fallir perdono: / e s'io colpata sono,
ancóra là disteso, come aspettando il perdono d'un fallo. -con valore
commessi falli or chieggo / a te perdono. foscolo, xiv-233: no; tu
mi sgriderai più. ed io ti domando perdono del fallo di ieri, quantunque io
. segneri, iii-3-273: non merita perdono quel ladro, il quale, sebben
in veste dimessa a firenze a chieder perdono. -organizzare giochi, commemorazioni,
son fascinati / e su nell'atto perdono volere. f. visdomini, 48:
nazione. perticati, ii-473: ti domando perdono in ginocchioni del mio tanto tardare:
, passato il fior di gioventù, perdono i lineamenti femminili, e nelle fattezze
i gran signori / dietro alle donne perdono il cervello, / e vengonsi,
-femmine e galline per andar troppo si perdono: le donne che amano troppo la
galline, per andar troppo, si perdono cioè pel troppo girellare e andare a
ciò ch'incontra, e dà a nessun perdono, / sibila e stride; ma
facilmente si feriscono nel loro slancio, perdono, per così dire, i sensi dell'
di quella classe... si perdono senza venir raccolte a fermare ne'libri una
che essi fanno radunati in mucchio, perdono quell'umido soverchio che li farebbe infracidire
ferocità loro, diventono tanto umili e perdono in modo l'animo che diventono vili
prostesa / dimanda pria con supplice fervenza / perdono de'misfatti. nomi, 9-54:
, 1-76: facendosi dopo, i vini perdono la sua vivezza, restando sempre fiacchi
reprobi, un peccatore senza possibilità di perdono. 3. per simil.
cavalieri oltramontani v'andarono per avere il perdono e chi al fiato della chiesa.
il ver vi dico, / vi domando perdono. voi non istima un fico.
la coniurazione »; fecerli fidanza del perdono. s. girolamo volgar., 1-10
ricever pe'meriti di gesù cristo il perdono. -sicuramente, senza fallo,
, delle sue colpe cominciò a chieder perdono: ed essendo arrivata all'atto del
: anco le fiere tenute in gabbia perdono lor fiereza. fontanella, iii-359:
giusto nel castigo, ma giusto nel perdono, / egli al mio corpo stanco,
in man recandosi / il prezzo del perdono, / da questa polve al trono /
quando loro padre e madre per vecchiaia perdono le penne, sicché non sono acconci
', malattia delle piante per cui perdono prima del tempo il loro fogliame.
stato determinato delle parole che la vocale perdono nella finita. idem, ii-11-87:
temono poter esser scoperti, ricevono il perdono fintamente per assicurarsi del passato, con
gli uomini, poiché perdettero il pelo, perdono il senno; e ad effeminarsi,
virtù, perché la prima cosa che perdono gli amanti è l'intelletto. si può
, passato il fior di gioventù, perdono i lineamenti femminili, e nelle fattezze,
matti di queste coltivazioni, che vi perdono più tempo, applicazione e fatica che
. carducci, ii-7-233: ti chiedo perdono delle mie fisime: ma non posso
bene, son fiubbati per le feste, perdono le spade e i fodri.
giamboni, 7-190: la foga del combattere perdono quelle navi che alla terra sono impinte
. sinisgalli, 7-43: da perdono. rimandandolo con un foglio di via al
sempre ogni cosa. non per chiedermi perdono, al contrario, per farmi io semmai
europei in cotal genere di faccende ne perdono co'cinesi: prodigiose forze di vita
, i quali per amore del giusto perdono sovente il senso del dolce e dell'utile
sono non sensi, che io condono e perdono alla povera mente di v. s
molti semplici, come folli. altri perdono lo senno per malizie; altri della
fruscio, ammortito dall'umidità, si perdono nel rumore disteso della pioggia.
presto talliscono [le patate] e perdono il loro vigore sopr'a terra in frasconaia
stessi frastagli feudali dei bassi tempi ne perdono. 5. locuz. a
d'ayerba suo signor padre per implorare perdono, se non fregiata dei titoli di
, levatevi su, ch'io vi perdono, e andate alle case vostre, e
arrivò frettoloso, in aria di chieder perdono, l'inchinò. carducci, ii-9-83
lamenta co'suoi zilli capricciosi che si perdono contro i vetrucci rotti. -con
. fra giordano [crusca]: perdono il tempo in funzion- celle di veruno
: le opere di qualche importanza si perdono in mezzo a quel mare d'inezie e
i vostri repubblicani nel dare il tuffo perdono l'ale. carducci, 819: ne
aveva offerto e offeriva ancora una amnistia e perdono governale. d'annunzio, ii-899:
sovraccariche di gas acido carbonico, che perdono parzialmente in forma di bollicine. 4
conosce dah'ingiallire dei bachi, i quali perdono l'appetito, divengono altri lucidi e
in man recandosi / il prezzo del perdono, / da questa polve al trono
squadre vincitrici più con la generosità del perdono che mediante le imprese di sangue.
, di dimenticare, la magnanimità del perdono è maggiore negli uomini o nelle donne
che fosse venuto a mendicare o mercanteggiare perdono e compassione, si trovavano ad aver
, sa ella perché tanto quanto gliene perdono? perché c'è il genio del secolo
in man recandosi / il prezzo del perdono, / da questa polve al trono
specialmente per invocare pietà, aiuto, perdono). dante, inf.,
gli spazzi ne'palchi, i quali si perdono nelle contrade fredde fatti al tempo del
conosce dall'ingiallire dei bachi, i quali perdono l'appetito, divengono altri lucidi e
di riconoscenza o supplica (per ottenere il perdono, per implorare una grazia).
in ginocchio ai suoi piedi, domandandole perdono. -in ginocchio, sulle ginocchia,
tenuto sui ginocchi /... / perdono non ti chiedo con le lacrime.
, 4-149: si gittò ginocchióne domandando perdono, la vita e la libertà. [
terra, quasi ginocchioni, per domandar perdono. -nella posizione piegata ad angolo
. perticari, ii-473: ti domando perdono in ginocchioni del mio tanto tardare.
carducci, ii-1-122: in ginocchióne ti chiedo perdono della mia villania. boine, i-26
confini, perché non sepper assicurar di perdono sul principio que'popoli tumultuanti. d'
quando loro padre e madre per vecchiaia perdono le penne, sicché non sono acconci
diciotto anni sono, io ne chiesi perdono allora, e lo chieggo di nuovo
, 8-36: papa bonifazio ottavo diè perdono a tutti i cristiani ch'andas- sono
perduto, elle [le api] perdono la fede e 'l giudicaménto in tal
. caro, 12-i-60: 10 vi perdono le meraviglie che andate dicendo di me,
2-52: siasi questa o giustizia ovver perdono, / innocenti gli assolvo e rei
misericordia, e chiamare merzé, e domandare perdono, che per lo diritto della corte
, mentre intanto si giustiziano e si perdono quelle piante. tommaseo [s. v
doglio oltre misura, e gliene chiedo perdono. giordani, v-7: non gli mancò
e della scoperta di esso gloriosi, perdono un vero piacere. rajberti, 2-118
/ ingegno o forza o dimandar perdono. tasso, 1-6-12: in lui colpi
giacente, implorò da dio misericordioso quel perdono che dai crudeli uomini le era negato
le consonanti p, f e k perdono l'occlusione e si pronunciano come fricative
gotto / dite pure, e vel perdono, / ch'io mi sono un vero
che richiede l'eleganza, e si perdono quelle linee ondeggianti che esprimono il moto
un granciporro. targioni tozzetti, 12-1-116: perdono a quel fattore che m'ingannò,
in casa di paradisi mi ha dimandato perdono, e volentieri, per gratificare a
io mi vergogno, e non spero perdono da nessuna grazia. -grazia del popolo
che conferisce all'uomo, insieme col perdono dei peccati, la dignità di figlio
la grazia, l'amnistia, il perdono, appartengono al novero di quei nomi
-anche: invocare pietà, misericordia, perdono; sforzarsi per ottenere simpatia, benevolenza
comune di sangimignano chie- sono misericordia e perdono..., per la qual cosa
qual cosa fu loro fatta grazia e perdono. g. m. cecchi, 1-ii-301
favore, un soccorso, indulgenza, perdono; procurargli stima, simpatia, benevolenza
. tassoni, ix-427: chiede umilmente perdono e la vita in grazia del padre vecchio
: riconciliarsi con lui, ottenerne il perdono. malispini, 1-114: il detto
come 4 grazia di dio '('perdono, indulto ') assumendo il valore
che deve essere graziato; degno di perdono. a. cattaneo, ii-153
capace e degno di grazia, di perdono. = cfr. fr. gratiable
... di graziarmi del loro perdono. zeno, iv-258: fu a
il grazioso intercessore che gli impetrò il perdono da giovan colonna. piovene,
greggio. gozzano, 849: pur ti perdono l'aiuto / che che troncò con tirannico
l'una grida rigor, l'altra perdono. de sanctis, 7-352: avete gridato
: / l'uccisero: disse: perdono; / e restò negli aperti occhi un
conoscerete che non s'intacca il decoro col perdono a'nemici, per quanto le grillaie
parte da lui, e gli occhi perdono la grossezza e diventano gioiosi e allegri
volevo abbracciarla, volevo baciarla per domandarle perdono, per sfogare quel gruppo amaro che
ordine e condizione, per ottenere il perdono de'peccati e guadagnarsi la salute eterna
il vero sentimento d'una parola si perdono molti giorni. -attirare, impressionare
risponde: mansuetudine, umiltà, preghiera, perdono, porgere l'altra guancia a chi
: la motivazione limita l'ampiezza del perdono ma non è postulata dalla necessità di non
feceli dono, / ed fel se'lor perdono. 4. ant. custodia
[i fiori] si guastano e perdono l'odore. d'annunzio, iii1-
fama guastare, / ch'io ti perdono ciascun disinore / che fatto m'hai o
m. ricci, i-497: chiedendo perdono a dio di suoi peccati, ricevette
soffici, v-6-475: le parole così elette perdono nel testo ogni virtù cordiale evocativa,
: chi, ora, più degno di perdono, da quale parte la purezza?
, e la mia ignoranzia merita il perdono. s. agostino volgar., 1-5-43
/ un fuoco pieno di cenere / si perdono nel sereno / di una certezza:
8-80: altre volte pareti e soffitto non perdono la consistenza che per agglomerarsi, soffici
e delle cose del mondo, facilmente perdono o almeno imbrattano la santa verginità. bisaccioni
le passioni] guastano, e perdono la ragione nell'uomo, e 'l
sopra la natura. delfico, i-71: perdono il bene reale per correr dietro ai
, in atto di chiedergli senza parole perdono. saba, 1-65: un giovane
14-21: o principe clemente, / perdono a chieder ne vegn'io, ch'in
lascia e piglia, immedicabilmente si perdono. de sanctis, ii-178: l'
di lode, di pietà, di perdono, ecc.). tasso
che l'altre mie condizioni rendono me di perdono immeritevole. costo, 1-592: conoscendosi
e male immistioni, si confondono e perdono l'audacia. b. croce, ii-n-38
fato / nel ferreo trono / sordo al perdono. leopardi, iii-255: il mio
deve essere perdonato; che non merita perdono; ingiustificabile. — per estens.
in modo imperdonabile, senza possibilità di perdono. - per estens.: molto
e strappano. fogazzaro, 1-150: chiedo perdono a dio di non aver avuto maggiore
incalzate dalla rapida voracità del tempo si perdono nel nulla, come le nazioni e
... se non sapranno impetrarmi il perdono, arme- ransi di ferro, che
: infrangere il divieto e impetrare il perdono; commettere la colpa e confessarla piangendo
riscaldo l'etra, / d'impetrato perdono abbiano vanto. muratori, 7-v-391: a
alla correzione giustificata di gionata, giurando il perdono. segneri, ii-451: ecco che
d'empiastro o di misericordia, chiedendosi perdono dall'inferiore al suo maggiore. s.
occhi al cielo implorò con istraordinario sentimento perdono alle sue colpe. forteguerri, ii-274
e fortificati sieno; onde è che perdono il frutto, quando, avendo imposto
mesi / per poter più legger ire al perdono; / entro la malta e 'l
, la empiva d'acqua, e chiedendo perdono dell'improprietà del bicchiere, dava ristoro
essere partito... senza domandarvi perdono, mi tormenta e inasprisce quello di
all'altro, per inavviste propaggini, si perdono. = comp. da in-con
ci procureremo da sua signoria un generoso perdono colle lagrime,... o ci
da me con essi, per dimandarmi perdono. f. f. frugoni, 4-251
corbellerie livornesi o fiorentine, ma non perdono l'esagerato rigore. guerrazzi, 1-378
incarico e ingiuriose, domandagli con la lingua perdono. galileo, 3-4-508: l'ingiurie
fa incerti i contorni, tettoie e vagoni perdono di solidità. montale, 2-94:
grasso, 38: inchinevolmente vi chieggio perdono. s. bargagli, 1-146:
per le publiche vie disciplinandosi e chiedendo perdono al popolo della vita menata in iscandalo
che, quando s'inclinassero a domandare perdono al papa, che lo troverebbero.
l'inclusa a mio padre. domanda perdono a lui, domanda perdono a mia
. domanda perdono a lui, domanda perdono a mia madre in mio nome. nievo
1-1-54: si pretendevano, non ostante il perdono dell'ultimo parlamento, che li riteneva
gli giurarono ubidienza... chiedendogli tutti perdono delle ingiurie che per la lor paura
cioè i meticci di specie diverse, perdono la facoltà di generare e di concepire.
che apparisce ne'scritti teatrali, chiedo perdono a quelle oggidì poche anime diligenti ed
trono, / è ben degno di perdono. [sostituito da] manzoni, pr
. carducci, ii-10-41: ti chiedo perdono di questa lettera: oggi ho scritto
: tu fai gran fallo indegno di perdono. loredano, 1-60: è indegna
n. 4 deriva dall'inglese indennity * perdono, assoluzione '. indennizzàbile,
lavoro). carducci, ii-3-3: perdono, mille volte perdono, anzi tutto
carducci, ii-3-3: perdono, mille volte perdono, anzi tutto, del villano indugio
mi lasciasse, domandando ad un tempo perdono de i troppo indiscreti basci. d
(623): io vi chiedo umilmente perdono se... la pigrizia,
indugio a risponderle... le chieggo perdono e faccio mie scuse. cor azzini
). propenso all'indulgenza, al perdono; mite, clemente, tollerante.
della sua indulgenza. 5. perdono, remissione, assoluzione (dei peccati,
-per estens. (con riferimento al perdono da parte dell'uomo o di un'
anno ebbero i frieri in dimino / perdono ed indulgenzia di vantaggio / per chi facesse
getti, 17-80: venendo un certo perdono, al tempo di giulio, del quale
, dando il detto papa indulgenza e perdono di colpa e di pena. filippo
un indulto generale. -per estens. perdono, grazia. f. f.
di pace, di tranquillità conseguente al perdono o a un atto di benevolenza.
a quelle idee di misericordia, e di perdono e d'amore. mazzini, 46-183
incoerente. carducci, ii-3-211: chiedo perdono al tuo gusto di parecchie strofette e
anno. 2. che non merita perdono; che non può accampare scuse (
scusato; che non ha meritato scusa o perdono. tommaseo [s. v
vigoria). tommaseo, 19-131: perdono, signore. fate in noi l'amore
/ torna, o tirsi, e ti perdono / le commesse infedeltà. foscolo,
sensato, ma per l'infelicità della pronunzia perdono le loro sentenze l'autorità e la
tuo cuore, / che si chiede perdono a te, o devota, / o
infida, e che solo avevano promesso il perdono per meglio far le vendette. pirandello
vale / ingegno o forza a dimandar perdono. boccaccio, dee., 1-9 (
di coloro che giudicheranno o pietade o perdono alle colpe mie. g. gozzi,
il ghiaccio della temenza, che inforsa il perdono a l'errore che confessando io ammendo
: infrangere il divieto e impetrare il perdono; rimettere di continuo la propria anima
dalla muffa /... / si perdono e si confondono / nel sudore verdognolo
mandati a supplicare per pace o per perdono. m. c. bentivoglio, 2-142-52
: - o principe clemente, / perdono a chieder ne vegn'io. romagnosi,
o in altre pietre spugnose, che perdono facilmente la traccia dello scarpello e ingannan
amanti] ad esse [alle amate] perdono: ed esse finalmente loro il concedono
non il fruttar suo mai questi alberi perdono, e dura / sempre di verno e
.]: gli uomini ingenerosamente coraggiosi perdono il merito del coraggio. fogazzaro, 1-309
indulgenza, che non è incline al perdono, inclemente. -anche: spietato,
i quali i termini della sua figura si perdono, e pare che la sua mole
,... il volevano supplicar di perdono. -assegnato, inflitto (una
più l'entusiamo che si dimostra per questo perdono. 3. ant. giunto
/ per un sol sguardo tutto a lei perdono. p. fortini, 111-88:
grazia. gioia, 1-i-302: gli uomini perdono il diritto di sapere la verità,
861: parrebbe ch'io chiedessi il perdono delle colpe che non ho; mentre
la limosina per impetrarci da dio il perdono, se per disavventura ci siam lasciati trasportar
ch'io conosca di fallire e, cercando perdono, cerchi per lo innanzi d'ammendare
che offesero dio santo, / che perdono ne sospirano / con sì lungo inno
2-52: siasi questa o giustizia over perdono, / innocenti gli assolvo, e rei
poveri figliuoletti nel primo spuntar degli anni perdono il fiore dell'innocenza battesimale! campailla
il nostro dire, / vi chiedian perdono a tutti. frachetta, 145:
sono, / che fansi spesso indegni di perdono. s. carlo da sezze,
bocca tremava già dolcemente nell'invito del perdono. barilli, 5-65: mai fu
: per raccor gente fu conceduto il perdono a tutti i delinquenti...
perché dal sembiante di lui prendono e perdono il cuore i soldati. fr. orazio
, i-100: torno di nuovo a dimandar perdono a vostra signoria de la mia insolenza
goffredo: -o principe clemente, / perdono a chieder ne vegn'io. panigarola
del carciofo] e divenendo bianche, perdono il sapore amaro. = denom.
2-50: non s'intacca il decoro col perdono a'nemici. muratori, 6-80:
lvi-342: appo 'l tuo viso ameno / perdono del briston le nevi intatte; /
, i-28: gli animali intellettivi, che perdono lo intelletto, diventano come bestie.
ornai non mi resta che di domandare perdono di questa lettera intemperante. piovene,
intenda, volentieri loro perdonerò e ora loro perdono. ricciardo da cortona, 23:
preghiere o azioni, per ottenere grazia, perdono, benefici, accoglimento di richieste a
con quelli frati che parrà loro, che perdono si faccia, e come fare si
cittadini messo di pace e intermediaria di perdono; questa canzone, dico, sgorgasse
per l'esercizio di un tal commercio, perdono l'occasioni de'loro impieghi. botta
praterie verzicanti che da una parte si perdono onduleggiando fino all'orizzonte, mentre dall'
più a buon'ora o tardi altri perdono il frutto, come i mandorli, il
; e per di più, chiese perdono a domeneddio di non averle dette la
ediz. 1827 (295): domandò perdono a domeneddio d'averle intralasciate la sera
, 1-17: che dirò di quelli che perdono le orecchie e molte volte pregiudicano all'
amata la ricompensa al loro amore, perdono in tempo e ingannano inutilmente se stessi
[le scalogne] si pongono, perdono il gambo e il seme e esse
, il quale fingeva pentimento, impetrasse perdono. desideri, lxii-2-vi-132: quanto [il
letter. atto di umiliazione per ottenere perdono. -in senso generico: atto di adorazione
doge, con molte invenie, domandando perdono. storia di fra michele, 25
in profonde invènie. - perdono, venia. s. agostino volgar
. in venia 4 in scusa, in perdono '; cfr. venia.
con dispiacere... la dichiarazione del perdono, che mi par a punto un'
, li-1-611: molte [navi] perdono le stagioni de'venti, e convengono o
inverso di te, quando gli domandi perdono de'tuoi peccati, cotale ti conviene
de sanctis, 11-112: gli uomini vi perdono il sentimento vitale e vi si immobilizzano
dell'anima] d'ogni cosa terrena perdono il diletto e la cura. parini,
alla resipiscenza, spegnimento delle gabelle e perdono generale. g. averani, 97
baldanzosi,... gli imprenditori privati perdono il coraggio di impegnarsi con una classe
perdono, o per esprimere devozione, riconoscenza,
l'intercessione, la misericordia, il perdono o esprime devozione, riconoscenza, fiducia
, 6-xii-no: dovrei cominciare dal domandarvi perdono dell'essermi dilungato da voi, dal babbo
cristoforo, le chiedesse in suo nome perdono d'essere stato lui la cagione, quantunque
iii-24-148: io... chiedo perdono di tanto ripicchiare del pronome personale in
lo padre e la madre, sicché perdono il vedere e che non possono volare,
una stupida ipertrofia cerebrale, insegnava il perdono delle offese, annunziava la pace universale
te ne fidare. aretino, 1-144: perdono i castellani le rocche, i capitani
richieserle con gran preghiera che li facesse perdono. f. d'ambra, io:
i suoi fulmini pennelleg- giano iridi di perdono. carducci, iii-7-473: ti riconoscemmo:
mancanza); che non merita remissione, perdono; imperdonabile, inescusabile. -peccati irremissibili
agevolmente gli condusse a dovere, domandando perdono, l'amistà d'aldobrandino racquistare.
volevi tu, sorte, una donna. perdono? = comp. da irriproducibile
, 4-24: non sento, non perdono. che dite voi figliuola? / chi
. monti, x-4-343: al tuo dolor perdono / l'irriverente tua risposta. de
caterina de'ricci, 8: restami chiedervi perdono, se troppo presontuosa fui parlando con
viti che per lo troppo lagri- mare perdono il frutto, dicono i greci che nello
ii-409: né però tratta al disperar perdono, / questo a lui che del
... per lo troppo lagrimare perdono il frutto. -per simil.
suo nobile viso ci guardava come chiedendo perdono. -ripugnante al buon gusto; scadente
presente, / pentito veramente, / chiedo perdono cum ciera lacrimosa. sannazaro, iv-117
di quelli a cui era chiesto quel singolare perdono, si ritirò anche lui. de
liberi; mercanteggiare l'impunità o il perdono co'molti gentiluomini che avessero messo le
supplico di ottenermi dall'inclita bice il perdono dei ladri versi che le ho diretti
, la vanno isminuzzando, e mai ne perdono una che non lancino la fantasia al
intorno all'etna, lava e lapido perdono di giorno nel gioco dei riflessi la
e infallibile del patto rinnovato e del perdono largito. carducci, iii-23-46: alle
della terra stanca le consiglino un largo perdono del silenzio mio. de libero,
onde tu m'oltraggiasti, a te perdono. -rinunciare a una convinzione;
conseguentemente alla primiera più angusta capacità, perdono il lor calore latente, ossia depongono
d'oscuri e perdute le mezze tinte, perdono insieme la vivezza e la grazia.
erano troppo laute le condizioni dell'invocar perdono per essere assolto e maggiore, perché
, di purificazione spirituale. -anche: perdono, assoluzione. cavalca, 9-348
6. figur. purificazione spirituale; perdono di colpe, remissione di pene;
, o da altri, mediante il perdono, la macchia di un peccato o
'l zappare e vangare e scalzare, perdono il fiore. lippi, 7-52:
io ti esorto intanto a perdonare come perdono io. ti nomino anzi legatario perpetuo
potente, ove egli non ha punto di perdono né di grazia chi passa lo statuto
/ impeti di malizia, io gli perdono. manzoni, pr. sp.,
modo tale da poter ottenere facilmente il perdono (peccare, errare); scusabilmente,
mesi / per poter più legger'ire al perdono. leandreide, lxxviii-ii-293: puoscia ispuogliato
, / parve al re vincitor dargli perdono. -con benevola arrendevolezza, con
sì grave errore, il quale io vi perdono di leggieri. pallavicino, ii-762:
figli di questo secondo matrimonio, non perdono, è vero? il diritto della loro
. cecchi, 8-145: pareva le chiedesse perdono; e che da lei volesse ricevere
i-136: a l'alto desir chiede perdono / la debile mie propia e stanca lena
talora si rintuzzano [i venti] e perdono la lena per il difetto di calore
quei lenocini del dire, senza dubbio perdono ogni devozione. salvini, 30-2-47: aveano
chiese delle ingiurie contro a quello usate perdono. levollo il conte, e presolo per
tributare (favori, lodi, libertà, perdono, giustizia, ecc.).
.. fu multo liberale del chiesto perdono. guicciardini, iii-132: [il
/ siasi questa o giustizia o ver perdono, / innocenti gli assolvo e rei gli
della guerra contra di noi, del perdono sperando, incitiamo. alberti, i-318
nel vocabolario: e di queste dimanda perdono, che spera di conseguire dagli accademici
volga mai. soderini, i-118: perdono [le acque] la lor bontà se
3. che è sempre pronto al perdono, alla misericordia (dio).
: in fotale guisa avevano speranza di perdono da'romani, perciò che non avendo potuto
tutta. forteguerri, 23-39: io perdono alla cafria; e chi a lei nuoce
non sì presto vengono a luce che perdono ogni valore e facilità, conciosiaché o
altro. baldini, 5-185: si perdono uno negli occhi dell'altra in una
dal poema di cui fanno parte, perdono ogni lume di collocazione, perdono anzi
, perdono ogni lume di collocazione, perdono anzi l'opportunità, l'intelligibilità.
. petrarca, 142-30: io cheggio perdono a queste fiondi, / se rivolgendo
originale! carducci, iii-i 1-224: chiedo perdono delle tante citazioni e della fastidiosa lungaggine
i lutti espiati dai lutti / ilprocrastinazione. perdono e l'oblio scorrerà. b
era cieca e venuta a roma al perdono, per ispirazione di dio andò a
pentirsi trovasse presso di te luogo di perdono, in tanto ch'in fin dalla
affannano tanto a persuadere, né si perdono in lusingherie. nievo, 249
; l'appetito langue; le vacche perdono il latte e cessano dal ruminare del
abbiamo più tosto da domandare a dio perdono che premio. g. b. possevini
da qualche neo, poste alla luce perdono la venerazione in che un'oscurità sacra
e, se possibile, ottenere il perdono dell'usciere. 6. marchiano
quarta, o i cui voti si perdono. s. spaventa, 2-22: il
amari, 1-2-236: promesso a geraci il perdono..., a tropea,
cessor tuo degno / di grazia e di perdono apre le porte. saluzzo roero,
rinfacciato prima, t'ho già chiesto perdono. non me lo puoi rifiutare.
. 4. che è incline al perdono, che sa compatire; clemente,
accoglienza o, peggio, di magnanimo perdono poteva, su un esaltato come filippo.
pgni cosa confondono, onde le famiglie perdono le vere memorie. brusoni, 6-185:
inginocchiato, ad alta voce gli domandò perdono, scusandosi di non avere errato per
in capitale, anzi ne scapitano e perdono in di grosso. -non voler
mesi / per poter più legger'ire al perdono; / entro la malta e 'l
. boterò, i-78: le città perdono quanto avevano di bello e di buono
, conv., iv-xxvi-12: lievemente merita perdono l'adolescenza, se di cortesia manchi
vii-388: non si piegò mai a perdono per mandarne impuniti i delitti né concedette
muffa / i cui lineamenti / si perdono e si confondono / nel sudore verdognolo
costa, lo scafo e gli alberi si perdono di vista, confusi nelle ombre scure
di ringraziamento, o anche per chiedere perdono ^ pietà (per lo più rivolgendosi
/ umilmente cherendo / del mio fallir perdono. g. cavalcanti, iv-87 (1-2
di ringraziamento, o anche per chiedere perdono o pietà (per lo più rivolgendosi
liberi; mercanteggiare l'impunità o il perdono co'molti gentiluomini che avessero messo le
libero uomo e autonomo, ti chiedo perdono di quel che ti ho scritto.
signor vedrai / mansuefatto a te chieder perdono. tommaseo, 4-i-136: tra mansuefatti
si mantengono che in una continua guerra; perdono forze ogni giorno, mentre l'opinione
il papa, sebbene avesse promesso il perdono, l'avrebbe mantenuto, come non fece
giulia mia cara, ti chiedo divotissimo perdono di qualunque benché minima offesa, che
quei che per loro maggior confusione col perdono sono stati lasciati vivere. b.
uno di quei biondi che a vent'anni perdono i capelli a manciate e a trenta
passioni terrene fannosi loro innanzi, non perdono que'raggi loro lucidezza. tommaseo [
b. croce, ii-6-31: il perdono diventa qualcosa di concesso in cambio di
donne, quàndo arrivano a quaranta anni, perdono il bello della gioventudine, e acquistano
generano 11 tempo e questi ruzzando lo perdono. salvini, 16-639: temenne atride
: se i matti non matteggiano, perdono la stagione. p. petrocchi [s
aver fiaccato gli animi colla scuola del perdono e della religione, e forse l'incolperanno
batter la mazzuola finché non oda dimandar perdono. -nell'antico rituale ecclesiastico, verga
mille cavilli e sottigliezze teoriche, gli perdono volentieri le lungaggini, i ragionamenti astratti.
storia, rimane complesso di formole, che perdono a poco a poco ogni vita e
e ingiuriose, domandagli con la linqua perdono, incolpa te stesso. tasso,
riconoscenza e della lode; gli chiede perdono per le proprie colpe; ne invoca l'
l'arbore all'invernata, le vecchie perdono il succhio, diventando stoppose; ma
.. il frutto suo dal melume perdono; alcune... non lo perdono
perdono; alcune... non lo perdono, ma si difendono. di capua
quando loro padre e madre per vecchiaia perdono le penne, sicché non sono acconci a
dono, / ed el fe lor perdono, / e anche el refedier poi,
che ad un tempo le parole si perdono e le idee. gioberti, 4-2-30:
tua la colpa, chiedine, chiedine perdono alla memoria di foscolo e di leopardi
dalla strada che vi mena, e perdono il bene reale per correr dietro ai
per le publiche vie disciplinandosi e chiedendo perdono al popolo della vita menata in iscandalo
cavallo che sia loro mendato se 'l perdono in battaglia. g. villani, 7-107
per quelle d'ieri, menomano e perdono della loro forza giamai. c
per oggi, signore, certo del tuo perdono. ho bisogno di sentirti amoroso e
prese sotto braccio, le chiese mentalmente perdono. alvaro, 15-130: l'uomo
'caro, 2-2-257: io vi perdono le meraviglie che andate dicendo di me
6-89: dio non mercanteggia il suo perdono. d'annunzio, v-1-912: non
a parlar di coloro i quali si perdono ne l'amore d'una cortegiana da partito
e comprensione, per implorare misericordia e perdono. cielo d'alcamo, 158:
ho fatto disdegnar. -chiedere perdono; presentare le proprie scuse. orlandi
ardenti per impetrare pietà, comprensione, perdono, soccorso. latini, 3-53:
. -venire a mercé: invocare perdono o pietà. petrarca, 23-126:
invocare compassione e pietà, clemenza e perdono, o per implorare, con tono
mille volte mercede. -chiedere perdono, invocare indulgenza. latini, 3-50
sottomettersi, arrendersi, capitolare; chiedere perdono, invocare clemenza. giamboni, 10-74
/ il qual da ceres mai ebbe perdono / che per fame la figlia vende e
(167): le rispose che il perdono... bisognava meritarlo. d'
e comprensione, a ottenere indulgenza e perdono. dante, conv., iv-xxvi-14
è, per minoranza d'etade lievemente merita perdono. lorenzo de'medici, ii-213:
dovemo sperar da te [dio] perdono, / se riguardiamo a nostra vita sconcia
via e modo si truovi come lo perdono del dono, merito o guiderdone,
confessoro; e '1 tempo ch'elle perdono / a far merluzzi e impunture intorno alle
mescolamento aviene che [i fiumi] perdono in gran parte la primiera natura.
: le ultime confidenze di machiavelli si perdono in un disordine, dove la noncuranza e
cantando, / che e'piglia il perdono. e. cecchi, 6-323: si
: che noi ci umiliassimo a domandare perdono e absoluzione; che si facesse messe
... loro interesse... perdono la messa. bacchelli, 1-iii-687:
cioè i meticci di spade diverse, perdono la facoltà di generare e di concepire
è un latte etico, di animali che perdono il pelo. = deriv.
dio per il popolo suo non solo il perdono, ma la medicina ancora contra i
la pagina per crogiolarsi col verso, perdono il verso per patullare la parola,
il verso per patullare la parola, perdono la parola per sdilinquirsi sulla sillaba.
cerche, si vi ha millanni di perdono. sanudo, liii-205: ho voluto darvi
tralasciando alcun mezzo onde sperasse cangiare in perdono la vicina vendetta minacciataci da quel signore
di molti raviuoli, / tal ch'i'perdono a que'miei minchiattarri, / se
per così bella morte, / io perdono alla sorte il suo rigore. algarotti,
ministro del ciel, dopo il concesso / perdono, a lui dicea: -co'novi
è, per minoranza d'etade lievemente merita perdono. 2. ant. detrazione
confusione de'falli suoi con un amoroso perdono. alfieri, 1-499: lo star
vergognarsene è nulla e il dimandarne io perdono loro è la minore. -essere
escono dei generali, anche quando si perdono nelle minutezze e sono prolissi e fastidiosi senza
dante, xx-91: innanzi a voi perdono, / la morte mia a quella bella
sovvertono mirabilmente, e l'etimologie si perdono. nievo, 475: per una
ricovrarsi sotto le grandi ale / del perdono d'iddio. carducci, iii-24-46:
messia novello, / s'io non merto perdono a tante offese, / mira che
cui le più delle accademie miseramente si perdono. chiari, i-30: ogni altra donna
-dire, chiedere miserere: implorare perdono. -anche: raccomandare l'anima a
e infallibile del patto rinnovato e del perdono largito. 3. che
loro sofferenze e concede loro il suo perdono (e tale attributo, strettamente connesso
di mezzo rilievo. 2. perdono, pietà, grazia, ausilio (per
: per chiedere pietà, per ottenere perdono. dante, purg., 16-17
alla sua pietà; invocare il suo perdono. -in partic.: fare atto
; muovere in soccorso; concedere il perdono. fra giordano, 5-26: è
-gridare misericordia: impetrare clemenza, perdono, aiuto con grida e invocazioni accorate.
qualcuno: concedergli la grazia, il perdono. malispini, 186: lo re
-trovare misericordia da dio: ottenerne il perdono. fioretti, 2-26-75: non sappiamo
ardono i petti, / prprrti < il perdono, al beneficio, e pronti /
. carducci, ii-6-188: le chieggo perdono dello stile, dove troverà una mistura
bellezza], coi loro occhi che perdono ogni altra espressione all'infuori della misura
con le parole, chiedendogli mille volte perdono. alfieri, 5-41: io,
in tinte sì miti che sfumano e si perdono in certo languore, il quale
, il fiero diritto della guerra senza perdono era mitigato e infrenato. 10
porporato. niccolini, 1-62: ecco il perdono che aspettar potete / da tiranno mitrato
. sercambi, i-97: al quale perdono concorse tanta multi- tudine di persone e
lunga di pioppi, le cui cime ondeggianti perdono figura e mobilità nella caligine biancastra del
acquistino la fluidezza propria del chilo, perdono a poco a poco la loro durezza
molli, i quali, incontrandosi, perdono ambidue il moto, rifletta che non
non possono, tutte quante insieme le perdono. dante, conv., ii-xv-5:
venendo queste a troppo buon mercato, perdono poi l'estimazione. filangieri, i-310:
] oziose, ferme e rinchiuse, perdono assai più che molto della bontà loro.
, o da altri, con il perdono, la macchia di un peccato o
fogazzaro, vi-29: ne chiese mentalmente perdono alla riverita vecchia signora con uno slancio
, sulla mia promessa che gli chiederai perdono, e chi ha avuto, ha
m'ha incaricato di chiedere il vostro perdono, e di portarvi il suo. carducci
d'una nuvola di grazia e di perdono e copra la sua tomba del fulgore
. guerrazzi, 1-572: questo il perdono del papa: le armi cedute,
languente e nudo or torno: a te perdono / chieggio e te mova il
: dàn facilmente a un lieve error perdono, / né fan mortale un venial delitto
piantandosi olivi appresso alle quercie presto si perdono. -che non si ripara se
castigo gravissimo, che non può avere perdono (una colpa). mazzini,
istante della nuova visione tutte le antiche perdono la loro vita propria e ricevono il
riconciliarci nella vita e nella morte al perdono d'iddio. — non avere da
dono, / ed el fé lor perdono, / e anche el refedier poi,
siri, vii-730: dimandavano in sequela perdono se per ispontaneo loro movimento presumevano di
qual caggiono naturalmente, ma la metà perdono ancora di quella consonante che raddoppiata siede
carducci, iii-12-301: bisognerà egli chieder perdono al lettore per le assonanze e per
io voglio far sentire che non gli perdono la mulesca presunzione. slataper, 2-421
cioè i meticci di specie diverse, perdono la facoltà di generare e di concepire
... al popolo che il perdono da loro promulgato non si stendeva già
, 11-87: prima che sieno divulgate si perdono le notizie e se non furono subito
: tu sola puoi dar forza e perdono / alla contadinesca musa mia. pasquini
le parole e disciogliendosi il numero, perdono ogni grazia con la mutazione. pattavicino
il numero, [i versi] perdono ogni grazia con la mutazione; ma
del craneo sovente aviene che i percossi perdono la favella e stanno mutoli, né
circostanza da una tematica le cui origini si perdono nella notte dei tempi. -descritto
'monopolium ', prima ne domandò perdono al senato come se dovesse proferire una
vostra presenza onorato, vi chieggo di ciò perdono. guicciardini, iv-261: la notte
come le poesie nella traduzione francese perdono alquanto del loro profumo natale, così
tirar dietro agli appetiti naturali si merita più perdono, conciosia che e'si dia ancor
, conciosia che e'si dia ancor perdono alli desiderii naturali che son comuni ad
son fascinati / e su nell'atto perdono volere, / la forza della virtù genitale
8-xii-360: in tali accidenti non solamente perdono [i marinari] anco la latitudine
con pubblica notificazione al popolo che il perdono da loro promulgato non si stendeva già
che offesero dio santo, / che perdono ne sospirano / con sì lungo inno di
: le due siepi di carpini si perdono giù giù, fino a confondersi colle
appena il sole esce fuori i monti perdono il colore azzurro cupo e via via scolorandosi
colore azzurro cupo e via via scolorandosi perdono la solidità, e doventan nebbiosi, e
solidità, e doventan nebbiosi, e si perdono in una gloria di luce.
mi lusingo d'ottenere da lei un grazioso perdono. manzoni, vi-1-180: si scusi
e riprensione, se necessitati escusazione e perdono. buonarroti il giovane, 9-390:
, aveva dal grande augusto ottenuto il perdono, ebbe a predicar come ingiurioso quel
che diramano, che sfumano e si perdono in quella negatività, in quella assenza,
spesso e le une e le altre si perdono. 3. agg
.. nel nome di dio, gli perdono. d'annunzio, iii-2-245: il
1-i-97: sanza questi defetti, non si perdono li stati che abbino tanto nervo che
un vespro a l'altro come un perdono a farsi nettare una cappa e un
parte, cedono, rinculano, nettano, perdono il campo. g. gozzi,
veduti insino in terzo parentado, si perdono il benefizio e rimangono cittadini salvatichi.
. a. cocchi, iii-526: chiedendole perdono di tanti incomodi, ai quali mi
: / l'uccisero: disse: perdono. d'annunzio, iv-1-353: il loro
8-179: a gentile finora io ben perdono, / ch'ei pur talvolta del tirar
con tutto il cuore e vi domando perdono per la lunga noiosità di questa lettera.
dopo un papa pronunziava la parola del perdono, e poi benediceva l'italia, e
poter mai più dire: io gli perdono. 23. in dipendenza da una
. / spero trovar pietà, non che perdono. boccaccio, dee., 4-1
guarda il popolo, e a dio chiede perdono / de la notte di san bartolomeo
6-13: nella notte dei tempi si perdono alcuni sonetti -troppo sonanti, tranne uno o
da una tematica le cui origini si perdono nella notte dei tempi. 9.
il governo di novelli uomini si diede intero perdono a tutti i condannati, gli accusati
le nozze non si facciano, si perdono, e le ricevute si restituiscono in
quei che si gettano, che si perdono, che si profondono nel giuoco, rimanendo
senza numerare o pesare ciò ch'essi perdono. mascheroni, 8-255: dimmi,
stipendiati giornalmente in lire o soldi, perdono successivamente una porzione del loro vero stipendio
più tardi o più presto ricevono e perdono il nutrimento. 5. il
li condusse dal vicelegato a cui chiesero perdono delle offese fatte alla sua persona di
dazi, portature e altro, ci perdono. rosmini, xxi-319: noi non ci
via ogni occasion di diffidenza, accorda perdono e oblianza generale e perpetua a tutti
saccheggiata: incaricando il pontefice obliquamente di perdono poco sincero. siri, 1-vi-553:
4. dir. disus. perdono. -anche: amnistia (con partic
« spero trovar pietà, non che perdono ». equicola 266: di qui
fronte, e d'essere / chiede perdono a dio /... / par
rose, / ma dietro i re si perdono le belle occhi-pensose. = comp
: perdonate prima ch'io vi chiegga perdono, occorrendo con la cortesia vostra al
baldini, 12-64: gli alti comandi oceanini perdono ogni controllo e lo stesso nettuno fa
vequità. lancellotti, 1-729: dimandando perdono l'offendente all'offeso. offèndere (
chi toglie e non rende', il perdono per l'azione malvagia comporta il risarcimento
mandazione. bacchelli, 18-ii-366: -io ti perdono; ma soffri che ti dica che
non pesa. petrarca, 37-90: perdono / più lieve ogni altra offesa / che
. possa avere facile scusa, o perdono, presso i più, lo zelo poco
alla dovuta ubbidienza del romano pontefice offerente perdono. sempronio, 39: godi quel
avere troppo fallato e di ciò chieggio perdono e offromi apparecchiato a ogni tuo piacere
olandesi abbandonati, ma essi non si perdono d'animo. giuliani, i-proem.
guardare i movimenti terrestri, più meritaron perdono per loro ignoranza che grazie per lo
6-171: degl'insulti suoi pietà, perdono / al tanto oltracotato orgoglio mio!
mondo; né a firenze per oltraggioso perdono dei guelfi si poteva tornare. praga,
signor vedrai / mansuefatto a te chieder perdono, / e sollevarti oltr'ogni altro
, 29: chi va oltramare per lo perdono, muta el cielo e non l'
ciò ch'è stato fra noi ti perdono. castiglione, 329: tra le
, in cui le figure individuali si perdono e i colori si fondono in un
di pioppi, le cui cime ondoleggianti perdono figura e mobilità nella caligine biancastra del
vostra presenza onorato, vi chieggo di ciò perdono. castiglione, 203: non saria
ammestrati per lettere segrete che se volessono perdono, vi mandassono assai de'buoni cittadini
ire e merita della operata superbia grazioso perdono. -praticato (una virtù)
arici, ii-334: al guardo ecco si perdono / le insubri mura opime.
di mancamento et essendogli della offesa chiesto perdono. cristoforo armeno, 6: primieramente
ii-61: pietà, clemenza, compassione, perdono, misericordia: questi erano i soli
questi 2 novelli oppugnatori di un riverente perdono, se mi vaglio verso di essi
è biasmo contro un disarmato / vi perdono per or la morte rea. foscolo,
di quegli eloquenti che nel piacer del parlare perdono i sensi, perciò conobbe quella nuova
1-180: a coloro che di subito perdono la paraula, che non possono favellare,
facilmente la spessezza dell'aria e le cose perdono della loro grandezza. cesari, iii-528
primier? cuoco, 1-161: tale perdono dovea farsi valere per mezzo di persone
1-ii-117: questo profluire di domande di perdono con la quale i fuorusciti allagano le residenze
far penitenza e implorare da dio il perdono anche per questo grave peccato d'ommissione
, / per ch'io spero trovar qualche perdono, / facendo penitenzia infin nel letto
tornando a penitenza, debba dubitare del perdono, quando un saulo ha trovato misericordia.
sensi e dello spirito, l'invocazione del perdono di dio. -in partic.:
non sono già degne di scusa né di perdono certe donne le quali, non ostante
, i suoi fulmini pennelleggiano iridi di perdono. 6. formare, configurare
ne sono in pensiere tanto che ne perdono quasi lo sonno e 'l cibo.
franchi al mese. imbriani, 6-86: perdono in tutta fretta una battaglia e poi
di pentecoste concorre tanta gente circonvicina al perdono di quella chiesa che vi si saranno
novello, / s'io non merto perdono a tante offese, / mira che proprio
2-50: la prima via, chi vuole perdono di peccati ne va a'piedi del
via, / promise che da lui perdono avesse. ghirardacci, 3-127: avendo il
e con le mani in croce domandava perdono a dio, al fanciullo et alla
, spiegarle ogni cosa; e chiederle perdono, per scritto. bonsanti, 4-49:
quando loro padre e madre per vecchiaia perdono le penne, sicché non sono acconci
bene di questa vita si dipartono, non perdono la libertà dello arbitrio. serafino aquilano
medesime o, se pur s'accostano, perdono il vigore e la forza. tasso
oscuri e perdute le mezze tinte, perdono insieme la vivezza e la grazia.
: i rosai diramati dei coralli / perdono il roseo lungo gli steli. -non
la spessezza dell'aria e le cose perdono della loro grandezza. -non essere più
persona molto savia diceva che i religiosi perdono molto più di fervore conversando nella corte
: anco le fiere tenute in gabbia perdono lor fiereza. -con riferimento a una
tra molte verità una bugia, la perdono in modo che non è più creduto loro
i miei figli] non me lo perdono mai. r. sacchetti, 1-554:
più al fuggire che al combattere, onde perdono l'ordinanza. e. durante,
, fortuna, desideri o errori si perdono, se ne vanno o ti mancano alcune
il vero sentimento d una parola si perdono molti giorni. s. maffei,
i grani fuor della tega e se ne perdono molti. 25. non giungere
: troppo induggiando e troppo avanti correndo perdono la palla con vergogna loro e dannaggio
si perde. broggia, 226: perdono i miseri creditori allorché il credito è
perde. arrigo baldonasco, 395: perdono i dogliosi, / quei c'àn
7-262: osservati da presso questi castelli perdono: come chambord, che è il più
quantunque sofficienti, si sgomentano e si perdono, e s'accresce loro l'odio
1-190: coll'imitare gl'idiotismi si perdono... perché, quanto più
freddo dell'inverno o troppo umido si perdono. b. davanzali, ii-517: io
da questa sorta di vivai, si perdono affatto. giuliani, ii-25: la
come ci è stato detto, si perdono spesso. buonarroti il giovane, i-183
che, abbassandosi quasi regolmente, si perdono nella pianura. -assottigliarsi.
, così sanza li amici si perdono le ricchezze. -non essere più
sembianza di gran colline, e si perdono tutte torme della strada di prima.
over morello oscuro; col falzalo si perdono e coi neri s'oscurano e smarriscono.
della medesima chiesa, e quivi si perdono quasi che affatto. carducci, iii-4-250
hanno buon recapito di quelle che si perdono. p. leopardi, 63: poiché
93: quei canti che la sera si perdono tra le colline ti portano come la
soltanto i mariti metodici, quelli che perdono la notte una volta la settimana,
portate su e giù dalla corrente, la perdono nella instabilità col cuore dell'uomo.
muratori, 8-ii-21: alcuni ancora si perdono dietro a studi o vani o poco
. 2. che merita il perdono, la comprensione, l'indulgenza altrui
perdonaménto, sm. ant. perdono. chiaro davanzati, 38-4:
che perdona facilmente, che è incline al perdono; indulgente, tollerante, misericordioso (
-proprio di chi si dimostra incline al perdono; che induce a tale atteggiamento.
2. che esprime una volontà di perdono e riconciliazione superando i contrasti e i
sf. ant. e letter. perdono di offese, di colpe, di
giungendo le mani, chiese di nuovo perdono alla madre di non aver parlato fin
ti esorto... a perdonare come perdono io. ti nomino anzi legatario perpetuo
casa. 3. eccles. perdono delle colpe commesse dagli uomini in violazione
, 1-143: essendo in roma il gran perdono del cinquantesimo, cioè del giubileo,
qualcuno in perdonanza: impetrargli clemenza, perdono. aretino, iv-5-193: di poi
amor di dio e di mio padre ti perdono il colpo dato. poliziano, 1-804
: per un sol sguardo tutto a lei perdono. firenzuola, 2-16: io,
, 129: però che tutto io ti perdono quanto / soffersi, tutte le mie