guisa or posso confortare / e di tutto penar donarmi abento. = voce dell'
, ad onne consolazione; / el penar gaudio te sia, vergogna ed onne
e poscia vada / di non sempre penar, donna sicuro? caro, 2-1147
cor pace / quell'amor, che fa penar, / se quel bello, che
mercede; / e poi che 'l mio penar non cura o crede, / siate
odiami: io vivo / per più penar; tu eseguirai mio fato. manzoni,
dar lontan contentamento / e 'l mio penar ritornare in diletto, / se tu
odiami: io vivo / per più penar; tu eseguirai mio fato. manzoni
a me congiuri, / vago del mio penar, mergo importuno? / ed a
scorza / compiaccio a lei, di penar mai digiuna. testi, i-193: e
. franco, 269: altri del mio penar buon frutto elice, / del mio
; odiami: io vivo / per più penar; tu eseguirai mio fato. manzoni
afflizione. iacopone, 16-38: o penar, non sai fenire, né a fin
viva come buona madre / che trae dal penar la sua speranza, / il dolor
finio. iacopone, 16-36: o penar, non sai fenire, né a fin
delettanza; / longo sirìa a proferire lo penar d'esmesu- ranza; / omo,
di misura a lungo, con un penar sì presso all'insofferìbile. 3.
me donna riprende / quest'inusato di penar disio, / creda che 'l veder mio
pregar t'è nuovo, / el mio penar con te non ha ventura. sannazaro
, / per ch'e'non ho penar -lungia stagione. dante, liii-59: mostra
; / longo sirìa a proferire lo penar d'esmesuranza. dante, purg.,
malatuccia e disappetente, che faceva tanto penar la madre per contentarla. = dal
; perché le povere cameriere aveano a penar grandemente a tener ritto quel mazzocco colla
/ di languir sempre così, / di penar senza pietà, / di servir senza
megliore; / non dotti l'om penar per meglioranza. capellano volgar.,
roselli, lxxxviii-11-410: radoppia el mio penar, perch'io non veggio, /
d'ardire: / questo, questo è penar, questo è morire. botta,
e 'l passato dolore, / benedetto il penar, la lunga noia, / poi
me non vi si sforzi voglia / del penar ch'io norisco. chiaro davanzati,
. / venne uom giamai d'in voi penar sì degno / e di tanti martir
gente selvaggia / è fatta sì per farmi penar forte, / che tropp'affanno sosterr
io certo non vo'per tua perfidia / penar di gelosia, morir d'invidia.
, / per ch'e'non ho penar -lungia stagione. dante, lvi-3: tre
t'è nuovo, / el mio penar con te non ha ventura. di costanzo
penare. casoni, 143: il penar t'è vigore / che, se ti
: buona madre / che trae dal penar la sua speranza. -nelle forme del
ispendere il doppio comprando al minuto e penar di tutto. -essere scarso.
non feci mai, / ché molto si penar di far mi'grado. fatti di
sì breve si sia potuto ricompensare un penar sì longo. muratori, 10-ii-180
ha buona fama ha di che far penar e penuriare l'anima. = denom
certo non vo'per tua perfidia / penar di gelosia, morir d'invidia. carducci
? / chiama la gente mia, non penar piume. pulci, 1-57: o
. marino, 1-11-40: cupido di penar rende il desio / e del proprio
.. stimarono e dissero questo albero penar lunghissimo tempo a venire, né si
/ quant'amo voi, per cui penar non fino. alfani, xxxv-ii-
perdona o tarda / ad alcuno el penar ch'à meritato, / non ha ingiuriato
riposo, / con incanto armonioso / fai penar l'anima ancella. -insofferente.
ho ricevuto da vostra valenza, / sanza penar ch'io non aggio provato. libro
sì breve si sia potuto ricompensare un penar sì longo. beccaria, i-635: le
non feci mai, / che molto si penar di far mi'grado. petrarca,
, ad onne consolazione; / el penar gaudio te sia, vergogna ed onne afflizione
ho ricevuto da vostra valenza, / sanza penar ch'io non aggio provato; /
'l passato dolore, / benedetto il penar, la lunga noia, / poi che
tanaglie e queste ruote / d'un penar tanto duro e tanto forte / convien
cruda e la saccente / col far sempre penar più d'uno amante.
desolata pietà pel suo ragazzo che doveva penar tante nel vederla partire. graf 5-280
or posso confortare / e di tutto penar donarmi abento. niccolò del rosso,
non vi si sforzi voglia / del penar ch'io norisco. niccolò del rosso,
rupe del moscardo / è uno spirito a penar / sta con una clava immane /
antichi... stimarono e dissero questoalbero penar lunghissimo tempo a venire; né si esser
; / longo sirìa a proferire -lo penar d'esmesuranza. laudario della compagnia di
penare, / per ch'e'non ho penar -lungia stagione. dante, vita nuova
tributo / lieto al martirio, e nel penar gioisce / e gode più, quanto
me donna riprende / quest'inusato di penar disio, / creda che 'l veder mio
e come pur le spiaccia / di vederlo penar, con la man bella / terge
/ confido, e 'l mio col suo penar consolo; / e fatto già di
. martello, 6-ii-67: meglio è penar su queste che su la stigia barca
, / e in questa età canuta penar, soffrir bisogna. monti, v-415:
tempo. via, no me fe più penar. proverbi toscani, 72: il tempo
145: m'è più dolce il penar per amarilli, / che il gioir di
, 2-24 (i-908): ora nel penar del morire che fu violentissimo, o