si perdona a chi ha sempre ragione. pecchi, 8-189: in quei giorni
a crocchiarla sdraiati come un osso. pecchi, 4-50: un urlìo improvviso, di
viso, della figura dell'altro. pecchi, 4-149: e tutto inchini e
tuo o chi vi s'abbatte non pecchi. s. bernardino da siena, 210
denti bianchissimi nel viso abbronzato. pecchi, 8-188: era quasi tutto nudo,
tanti mai giorni trascorsi nell'incertezza. pecchi, 4-157: era in uno stato
! sembra un carosello, un'altalena. pecchi, n-113: tenne testa a quella
fra giordano, i-200: se tu pecchi in veniali di necessità, così anche
a fin ch'a perder tempo manco pecchi, / un'asina proponi al suo appetito
me medesima vedere che più in questo si pecchi, o la natura apparecchiando ad una
. - anche al figur. pecchi, 4-12: vedrà che amore di vecchio
varchi, 23-259: in questo certo pecchi tu grandemente; che tu non aspetti
o della fissione di esso. pecchi, 6-73: stoccolma era anche allora un
il polso ne cercò invano il battito. pecchi, 10-22: modo di parlare.
avventura e di cuoio di russia. pecchi, 6-73: aveva curiosità di conoscerla;
, che poche ore fa camminava balzelloni. pecchi, 2-60: la piccola corse giù
e pallida, di una trasparenza cerea. pecchi, 2-35: era molto miope:
diventa affabile, accogliente, utilissimo. pecchi, 2-138: era lieta, sorridente,
ma invece fu perché la trovarono geniale. pecchi, 2-139: ella era sempre l'
mondanità, uno spirito eguale ad essa. pecchi, 2-136: -chi volete che sposi
spenda e ne usi; va bene. pecchi, 2-182: come gli venne bene
il cervello, diventino uomini normali. pecchi, 2-106: ma a ottobre vi ci
tingersi le gambe invece di portare calze. pecchi, 2-114: eppure lei, signora
uomini, si sarebbe risolta così. pecchi, 2-38: e lei era la più
vertiginosamente le nebbie cariche e biancastre. pecchi, 2-175: il vento...
nelle campagne dell'italia centro-meridionale. pecchi, 3-100: salivamo su un carrozzino,
fatti suoi a passeggio e a diporto. pecchi, 2-89: ma poi si trovò
modesti, con visi scoloriti e meravigliati. pecchi, 2-48: dovevan essere stati
poco più in là cupo, brunito. pecchi, 2-89: olive grosse, olive
il brusco, saper far fronte ». pecchi, 11-53: solo allora vidi dinanzi
che fanno giù dagli alberi cascate purpuree. pecchi, n-18: il turchino caldo
, suaderli che non era per burla. pecchi, 2-119: uno scal1- 482:
2. dimin. calétta. pecchi, 2-145: non aveva sentito dalle chiese
refratto, / le foglie acute-lanceolate. pecchi, 3-154: la padrona, una
di custodia al movimento dell'orologio. pecchi, 2-50: il trave che è
palchetti murati nei cantoni del pianerottolo. pecchi, 2-63: dal cantone del camino
gioco di qualcuno; canzonare. pecchi, 2-98: la predica veramente zi'pietrino
addirittura, invenzioni senza capo né coda. pecchi, 2-17: questo bisogno d'ordine
stellina? 2. toga. pecchi, 2-162: sbucano fuori quattro o cinque
, subitanea, passeggera, irragionevole. pecchi, 3-79: che cosa ella voleva da
carcerato le sbarre della sua prigione. pecchi, 2-160: il vestito è ancora una
lo sguardo, scorgere di sfuggita. pecchi, 2-11: frau baumann, che arrivava
la sabbia del reno ai muratori. pecchi, 2-104: stando a pastura su
dunque è raro / senza ch'io pecchi darmi penitenza, / e fatt'avete
sono i defunti / delle loro casate. pecchi, 3-69: quel nome rimase fermo
d'una rete protettiva di biciclette. pecchi, 2-83: ma quanti corridoi, scale
esattore, se tornava da suo zio. pecchi, 2-36: appena ebbe passata la
spie e sbirri e sorci di polizia. pecchi, 2-55: quando un tintinnìo di
toglierei, se potessi, il passaporto. pecchi, 3-147: l'unica strada,
della svenevolezza. -per simil. pecchi, 3-127: giorni fa, vicino a
polso, gli faceva da guida. pecchi, 2-61: che disperazione fu riportar verso
mio casato chiamandoli uzeda-radalì di francalanza. pecchi, 3-69: quel nome rimase fermo,
per la porta papale della città. pecchi, 3-99: il « colore del
aizzato diceva oscenità d'ogni colore. pecchi, 2-30: in casa dei signori ci
furia del torello in non cale. pecchi, 3-106: sedevo in mezzo a un
dunque è raro / senza ch'io pecchi darmi penitenza, / e fatt'avete
così lo tenevano da conto nel paese. pecchi, 2-64: a lei le cose
chiocciola le coma nel suo guscio. pecchi, 3-139: la compattezza dell'aria,
guardare a suo affare innanzi che egli pecchi villanamente di suo corpo. marco polo
tempo, ché se noi fai sì pecchi, quanto maggiormente gli siamo tenuti nell'
calcolare, son più bravo io. pecchi, 12-123: io ebbi la dabbenaggine di
e l'ora del mangiare agli operai. pecchi, 11-46: vuol darmi sùbito una
dei tre libri all'amico napoletano. pecchi, 12-40: il salotto era pieno,
burrasca che lo demolisce pezzo per pezzo. pecchi, 9-64: scavalcata la parete e
potere divino o demonico dell'uomo. pecchi, 9-108: lo spiritello demònico di
/ i demonietti dai piedi forcuti. pecchi, 9-125: da dove aveva preso
bestialmente ridendo a una cotale designazione. pecchi, 3-149: ricordai... il
viva in noi, ma sopita. pecchi, 3-98: il sonno breve è già
decanta « lo sguardo sognatore ». pecchi, 12-40: il salotto era pieno,
, io invece continuai ad andare avanti. pecchi, 3-30: il bimbo fece un
con fervore (una conversazione). pecchi, 10-198: il discorso riprese, dilagò
s'abbandoni a se stesso, che non pecchi almeno nell'eccesso della sua virtù
/ non bastava una quarta discendenza. pecchi, 3-71: egli s'imbrogliò nel
dischiudere ai brindisi le bocche amiche. pecchi, 10-25: era la prima volta
punto della città era la nuova rovina. pecchi, 2-127: ascoltava, a tre
ulà e faceva strada alla corrente. pecchi, 3-124: terribile giustiziere delle piante
mia volontà dal viluppo dei dubbi mortali. pecchi, 9-95: il sole..
traluce de'padri la fiera virtù. pecchi, 11-82: egli è rimasto a lungo
il mio duetto amoroso è triste. pecchi, 11-134: ma ancor più amava
che ti leghi pur quando sai e pecchi, nò; perocché così ti lega
perocché così ti lega, se tu pecchi non sappiendola, come sappiendola tuttavia,
oggi la migliore economia delle forze. pecchi, 12-87: era lei che non sapeva
che tu hai l'esemplo innanzi non pecchi mai se tu ci guardi. cavalca
nella soavità del suo inchiostro educato. pecchi, 10-89: questa notizia accrebbe la
bell'efebo e pederasta alla moda. pecchi, 10-82: la « scola- rina
, inter. a esprimere ironia. pecchi, 11-35: « ehè, ehè,
lascia intatto il problema della individualità. pecchi, 10- 303: sapeva.
segneri, i-73: considera, che qualor pecchi così, perché vuoi peccare, allora
non mancano qui grandi enti accademici. pecchi, 3-23: gran parte di questa [
usi altrui, ma senza entrarci. pecchi, 10-329: l'ha detto il maestro
pur seducente il fantasma della follia. pecchi, 10-233: queste e simili le botte
grido avien che s'erga. pecchi, 10-317: la figura piccola e irrequieta
che si specchiano in differenti pose. pecchi, 2-14: nel buio sentì il
una serie di lezioni e esercitazioni. pecchi, 9-34: fu espulso dalla classe proprio
nella sua esilità e nella sua grazia. pecchi, 12-37: il giovane aveva notato
, che pure sapeva a condizioni gravissime. pecchi, 3-76: era uno degli elementi
la storia a scienza naturale ». pecchi, 10-303: sapeva anche come roberto
essa inconsueta, d'un angelo. pecchi, 9-79: vede... gruppi
che l'onda più labile spiana. pecchi, 9-67: anche a scuola era stata
contentissimi alla nostra mezza confidenza peninsulare. pecchi, 10-19: ho visto con i
pensieri d'amore e di felicità. pecchi, 3-51: in quelle stradine nere
quelli che si reggevano male in gamba. pecchi, 3-26: s'abbandonava alla musica
oratori, i poeti antichi ricerca. pecchi, 10-133: un vecchio volume sulle massime
di far del bene alla gente! pecchi, 3-74: quel sorriso, buono,
il medico celeste, / qualor se pecchi, in feminal contatto / si attacchi,
rasciugarsi il mento e l'abito. pecchi, 11-128: un boschetto d'alberi
biglietti di banca e monete d'argento. pecchi, 3-24: prima, pur nella
, diventava argentino come una nuvoletta. pecchi, 3-124: il tocco rapido dei
gli sguardi arditi e intenti e corrucciati. pecchi, 9-124: dalla vicina scuola maschile
loro mammelline piccole come mezzo limone. pecchi, 12-115: che potesse arrivare il
avesse fatto fuggire vestita da povera. pecchi, 3-29: eresse con un moto
riunivano le file per il rancio. pecchi, 9-38: a ondate il raduno si
di carne sopra la giarrettiera rossa. pecchi, 10-240: vide, come in dormiveglia
. -corrente d'aria. pecchi, 3-102: le variazioni del vento,
insi steva finché traboccava. pecchi, 11-203: dopo che sono rimasto
guastato l'arco all'angolo sud. pecchi, 3-125: venature gialle e lucide,
si usa nei drammi a lieto fine. pecchi, n-140: un misero vitalizio,
-accessori di un veicolo. pecchi, 9-166: la bella slitta, con
'n voi finisce e 'n voi s'acquetai pecchi, 3-22: quando, varcata la
ozi lasciando / spolvera il badiale calepino. pecchi, 9-38: su per i pendìi
incendio e il fischio del vento libico. pecchi, 11-188: in mezzo ai fischi
.) o con altri nuclei. pecchi, 10-302: il chiodo su cui roberto
e sarebbe venuta alla mia tavola. pecchi, 10-55: in quella sua vita di
le guance avevano perduta la prima floridezza. pecchi, 9-142: bionda, formosa,
e consiste nella fobìa del rinchiuso. pecchi, 11-31: ho cercato di spiegare
, mi schiacciava come una focaccia. pecchi, 11-49: stare per vent'anni sotto
terra non sono stati portati via. pecchi, 2-104: aveva visto carreggiare nel
fondo oro, raffigurante due cerve. pecchi, 10-164: uno scialle di seta,
quest'architettura è paesano, artigianesco. pecchi, 3-64: egli sentì nascere all'
di stato (un edificio). pecchi, 9-210: discendono dalla corriera in una
forze, e rifulse d'inusitato splendore. pecchi, 2-15: la donna sentì il
teneri gambi / svegliando una fragranza acerba. pecchi, 11-15: appena l'ha in
gli spilli, frastagliato di rosa. pecchi, 10-88: gli orli dei fossi avevano
donna: mistero senza fine bello! pecchi, n-135: ma è possibile che un
di macchie d'unto. pecchi, 2-71: uh, che marito frittellone
un zanzarone vicino frullante nei vetri. pecchi, 10-144: svelta, graziosa, frullante
le ali (un uccello). pecchi, 11-58: non sentii che il rumore
degli studi, l'università calabro-sicula. pecchi, 9-205: quell'idea della tolleranza.
della casa dove qualcuno deve morire. pecchi, 3-137: un grido di ghiandaia
/ durante il lungo viaggio nella notte. pecchi, 9-206: l'aveva vista in
, si fa un alto silenzio. pecchi, n-68: scendevo da solo, tra
gli spettri si dileguarono qual fumo. pecchi, 2-81: quella trama d'idee
fuori queste novelle di mia figliuola. pecchi, 10-233: le botte e le
, era d'un sangue furente. pecchi, 3-17: lo seguiva, bionda e
fare ogni mattina all'uscio del gallinaio. pecchi, 2-40: quando la donna
che 'l mio scritto 4 pecchi di maestà lesa in prisciano 'non vuol
intendere del gesto d'ammazzare polissena. pecchi, 3-24: apriva un libro,
di kipling ce n'è uno solo. pecchi, 10-133: trascorse parecchie file di
ritrovo, con piante e fiori. pecchi, 9-135: una veranda proprio sotto
, gambe giù, gambe aperte. pecchi, 11-27: faremo ora un po'di
morire di fame un poco per giorno. pecchi, 9-103: un giorno dopo un
grammofono andava a rotta di collo. pecchi, 9-169: ha continuato...
ha dato -invece -son massa grame. pecchi, 2-84: vide il suo gramo libretto
era sentita vuotare cuore e cervello. pecchi, 11-12: ho assistito al trambusto
funghi, riammesse fra i licheni. pecchi, 3-98: chi sa che non mi
estens. eseguito rozzamente, inelegante. pecchi, 10-166: con gli occhiali a stanghetta
folgori a voi tender su'nembi. pecchi, 9-195: ci sono ora,
. - anche per estens. pecchi, 15-24: c'era in lei,
le più grosse novità del posto. pecchi, 11-68: dal suo viso scuro,
fondo e grognare fra i denti dispettoso. pecchi, 2-60: quando vide il muso
: imbiancatura, tinteggiatura. pecchi, 15-212: il vento di nord-est ritornò
che qualcosa ci imbrigliava alle profondità. pecchi, 13-23: nell'attimo in cui i
facciate -impuntarsi. cenericce. pecchi, 5-81: lunghe case un poco imbronciate
impigliata nelle spine di un esordio. pecchi, 13-21: renzo era...
fìsonomia della bestia e del bracconiere. pecchi, viii-114: terribili erano questi « figli
fatta in un italiano che spero non pecchi di impurità né di oscurità. =
verso l'ineffabile, l'inafferrabile. pecchi, 10-230: era stupido prendersela per
pianta per guidarne la crescita. pecchi, 15-187: qui, dopo l'alba
i gobbi e le gobbe ». pecchi, 15-213: assistettero, nei giorni seguenti
scarpate (una strada). pecchi, 14-137: la strada...
o altre cagioni legittime, tu non pecchi. boiardo, 1-16-4: era estremamente
tanto io ti do, accioché non pecchi. c. i. frugoni, i-7-81
lo sopraffaccia, ch'egli o non pecchi, come in atto indeliberato, conforme
sed non ex animo '; o pecchi sì, ma di colpa più tollerabile.
]: indistruttibilità delle forze vive. pecchi, 10-323: è vero quello che ho
inconsolabile (una pena). pecchi, 13-182: ma soprattutto il sì venne
.. / chi ti proteggerà? pecchi, 14-59: la battaglia infuriò per tre
dovuto far scontare a'suoi ingannatori. pecchi, 13-182: il sì nacque anche dall'
romper fede: / non sia chi pecchi in dir -chi 'l saprà mai?
l'umore, che pecca, d'acido pecchi. 2. inserire e far scorrere
egli riceve il calice e l'inalza. pecchi, 15-207: c'era l'antico
1 nielli damaschini di tutta l'innervatura. pecchi, 10-277: così entro l'
. raro. drizzare, ergere. pecchi, 13-56: i cefali sono anche di
pure trattarla con un minimo di tolleranza. pecchi, 14-70: sotto l'apparente innocenza
inoculati nelli altrui organismi, mortali. pecchi, 13-134: anche lei era per
l'orecchie all'anima di chi ascolta. pecchi, 10-27: ii vento, come
ciascun di que'dizionarii per sé. pecchi, viii-79: avevan portato tante ragioni
che san gennaro era diventato democratico. pecchi, viii-104: evitarono perfino qualche pasto
concorso delle famiglie degli alunni abbienti. pecchi, 15-64: quando la rosanna si risposò
tommaseo]: interrogazioni sulla lettura. pecchi, viii-101: sotto natale aveva luogo la
provava un bisogno vago d'idealità. pecchi, 14-49: negli intervalli del vento
per correggere la superstizione della ragazza. pecchi, 13-187: intervenne anche lui, calmo
. figur. svigorire, indebolire. pecchi, 14-31: una cupa maligna pigrizia mi
italia andava rapidamente alterandosi e mutando. pecchi, 15-190: con l'uso, che
terzi di siffatti aneddoti sono inventati. pecchi, 15-61: parlava con gli occhi sbarrati
lungo cammino. -inavvertito. pecchi, 2-153: cessata la pioggia, un
dunqu'è raro / senza ch'io pecchi darmi penitenza. guittone, xxiv-
di una doppia, irraggiungibile beatitudine. pecchi, 11-203: che importa,.
dalle celle, 4-2-49: avvegnaché mortalmente pecchi così comunicando con gli altri, non incorre
tornò indietro, e fu irremovibile. pecchi, 13-16: ai due ragazzi quel cane
fra giordano, 3-200: se tu pecchi in veniali di necessità, così anche
/ quando un bacio ti buschi. pecchi, viii-21: la protuberanza delle labbruzze
quando questo non produceva la pace. pecchi, 13-95: c'era un dispendio
s'accordino insieme, cioè non si pecchi in latino. dante, par.
latte o altre cagioni legittime, tu non pecchi. machiavelli, 1-i-73: mai a
spalle e sospendervi al collo di lui? pecchi, 13-104: a filippo piaceva lavorar
spettacoli scenici profani cibo da signori. pecchi, 2-98: venivano fuori certe risatine
, limitandosi quasi sempre alle parate. pecchi, 10-304: i giovani...
guarderò le mie vie, acciò non pecchi nella mia lingua. s. girolamo volgar
lontana da ogni ombra d'affettazione. pecchi, 10-47: era stata educata lontana da
, / guarda il ciel che in altro pecchi, / in cui peccan, lorde
per altro è accorto e destro. pecchi, 11-88: guàrdati piuttosto da certi «
tempo, che se noi fai sì pecchi. dante, conv., iv-xxvn-12:
lento e carico di detriti estranei. pecchi, 11-64: poi la fiumana delle
, spighe luminose, piantagioni di cotone. pecchi, 13-103: l'azienda agricola era
ne imposero a noi la necessità. pecchi, 14-32: quando è sorto il sole
; è inimicizia per suo padre! pecchi, 10-27: nell'invidia...
dovrebbero mostrarsi alla luce del sole. pecchi, viii-14: il bimbo, che era
ignorantello e intollerante ch'io conosca. pecchi, 11-29: ma che io somigli proprio
manigoldi elevati alle funzioni di sottocuochi. pecchi, 13-18: la pesante catena [
con loro, fa loro marameo. pecchi, 2-92: una biondina, voltandosi sulla
volgare delle infinite persone che conosciamo. pecchi, 11-64: la marea delle parole ripiglia
l'acciarino delle ruote sulle strade. pecchi, 5-16: subito, dietro e intorno
nulla da noi sia superchio, né si pecchi verso el troppo, né verso el
attristare di troppo, se nostra natura pecchi di sconvenienza adoperando a manifestare un affetto
che in altre parti d'italia. pecchi, 13-83: « questi italiani »,
/ per miglia e miglia e miglia. pecchi, 94: a destra,
/ che si reggon col brachiere. pecchi, 2-103: adesso veniva fuori questo minchioncèllo
azione / vale la più bella poesia. pecchi, 13-134: non aveva infatti mai
(un modo di comportarsi). pecchi, viii-118: gli rivenivano a galla.
, che ne patono stento, sempre pecchi. baldi, 7-95: a'miserabili soccorrerò
stanza è troppo misera, troppo nuda. pecchi, viii-55: mai, come in
per giorno te l'avrei misurato. pecchi, viii-74: il povero paziente, così
non mitigato da parola o da sorriso. pecchi, 12-77: quel riserbo, quella
la moneta di rame è meglio che pecchi di esser debole che forte. bandi toscani
ozio e all'abbandono. pecchi, 12-27: il vecchio, che stava
.. gemono sotto il morso assiduo. pecchi, 10-165: in pochi minuti,
il vento che nel cuore soffia. pecchi, 5-50: sentì, con un
qu'è raro / senza ch'io pecchi darmi penitenza. anonimo, i-525:
messa, la radio e la moto. pecchi, 13-89: andavano a bagnarsi spesso
della sua anima di movimenti nuovi. pecchi, 10-57: brevi avventure: la
sono muraglie sempre presenti e immutabili. pecchi, 12-60: sentì che la muraglia dell'
falòtico / mutarsi della mia vita. pecchi, vili-141: di nuovo raffaello dovè pensare
del linguaggio burocratico). pecchi, 9-17: ancora,...
parlari, a ciò che io non pecchi innanzi a te. graf, 5-1148:
arricciati / d'un metallo sonoro. pecchi, 9-25: poi il nastro della lite
lungo 'naso di vetro '. pecchi, 14-74: si videro le ruspe
, si potrebbe dire con indifferenza. pecchi, 13-176: gli mancava nell'operare,
madre, e tu non lo fai, pecchi nell'affermativo. non desiderare la donna
tuo, e tu lo fai, pecchi nel negativo. agostini, 1-97: la
pieno di agitazione e di movimento. pecchi, 9-220: sotto il parapetto la città
sarcasmo, 'in netta ripresa '. pecchi, 12-68: a casa, quando
corylus avellana). pecchi, 13-73: il giovane padrone le insegnava
centrali e orientali la stringe alla gola. pecchi, 15-212: non gli piaceva quel
rampogna / l'antica età la nova. pecchi, 13-89: incredibile era la confidenza
', * oceanico grido '. pecchi, 9-124: erano i tempi delle prime
anzi tu con quest'opera od omissione pecchi. nievo, 306: se riparerai
cigno fosse prigioniero delle frustrazioni della vita. pecchi, 10-16: l'ondata delle chiacchiere
l'ondeggiare (del passo). pecchi, 12-38: ella andava avanti diritta,
che oscilla al soffio del vento. pecchi, 14-158: quante volte mi son fermato
inanimi giardini traboccanti dai muri. pecchi, 9-249: la primavera nordica..
quel fumo / ch'euro batteva. pecchi, 10-101: le due signore..
carabinieri prestano aiuto in tante cose. pecchi, 13-107: non teneva affatto alla bellezza
festa ai signori e agli imboscati. pecchi, 15-165: aveva lasciato il suo nobile
raccogliere la mente a fine di raccapezzarsi. pecchi, 11- 168: direi che
inclinazione verso un mondo di fantasia. pecchi, 13-37: le impressioni su renzo
diritta a sinistra, e reciprocamente. pecchi, 9-71: con quanta penosa lentezza,
che credo ostile all'influenza colerica. pecchi, 9-15: la sua figuretta snella
mezzo d'ottenere è non chiedere. pecchi, 13-104: aveva persino fortuna in quel
all'ovile e al pastor buono. pecchi, 10-205: i più, dopo le
deserte costellazioni / la sacra notte. pecchi, 2-26: da verso oriente padiglioni umidi
padre naturale e un padre adottivo. pecchi, 15-118: al bambino fu messo
co 'l cappel su 'l volto. pecchi, n-54: un bel 'pointer'..
un posto, neanche a pagarlo. pecchi, 15-10: neppure un chicchirichì a pagarlo
nel giudicare del 'primitivo '. pecchi, 10-133: ghiotto palato di filologo
di palombi selvatici sbucavano da esse. pecchi, 14-53: al 'posto 'dei
, con isguardi amorosi e palpitanti. 'pecchi, 10-213: gli occhi grandi,
gran disordine, a catafascio. pecchi, 2-103: adesso veniva fuori questo minchion-
dirigente che intascano lautissimi stipendi. 'pecchi, viii-52: un messo del comune
pieno di quattrini e di boria. pecchi, n-141: quando mi dissero che
dialoghi della historia (1560). pecchi, 10-205: quante volte,..
paralisi infantile fulminate le due gambe. pecchi, 11-47: la bocca sconvolta dalla
testo parapiglia da galantuomo par suo. pecchi, 12-31: poi fu un parapiglia
alquanto più tiepido. g. m. pecchi, 19-10: ora / tu hai
chiarezza dolce e voluttuosa del ritmo. pecchi, vili-105: benché i programmi parlassero
parlari, a ciò che io non pecchi innanzi a te. quasi dica le parole
: uom tu sei, che se reo pecchi e non gemi, / e in
al numero barionico e alla stranezza. pecchi, 10-73: i movimenti, segreti e
un magnifico filare di salici piangenti. pecchi, 11-78: non so quel che sia
e qualunque otta n'esci, sì pecchi; ma non è però peccato mortale ogne
ritmico e militaresco dei piedi. pecchi, n-50: tre o quattro villanelle giovani
e altrettanto miracolosamente si ricomponevano. pecchi, 13-138: ci fu la stessa lenta
quale pasticcio era in casa di giacomo. pecchi, n-119: che cosa vogliono gli
avevano un po'paura di lei. pecchi, 13-11: la paura del padre
incalciata da una foga di vento. pecchi, 14-45: non son passato a piedi
paurosa incompetenza dei professori di conservatorio. pecchi, 13-132: questo il nodo più grosso
principalmente la rossa; paventa la creta. pecchi, 14- 138: tutte queste piante
pecare), intr. { picco, pecchi). teol. compiere volontariamente un
operando intenda di esprimere il falso acciocché pecchi. pascoli, 1144: per non peccare
. govoni, 91: non sai che pecchi di desiderio? sinisgalli, 6-80:
2-ii-155: perfido, non t'avedi che pecchi d'ingratitudine contro la patria, contro
si dicano in tale modo che non si pecchi in latino. g. visconti
, ha voluto l'usanza che non si pecchi ancora no 'l dicendo, pigliando
qu'è raro / senza ch'io pecchi darmi penitenza. bondie dietaiuti, 294
licito e lassando quel che sai che pecchi. beicari, 6-53: cominciò con lagrime
il piede col proprio. pecchi, viii-36: « bene, bene,
lacrimante potrà essere spietato con me? pecchi, 13-155: certe peccatrici...
, formando la delizia degli studenti. pecchi, 13-100: renzo fu allontanato dal paese
per rientrar nella mia vera conscienza. pecchi, 11-138: il gobbetto penava ad
in lontananza assisi sul suo pendio. pecchi, 15-20: l'orto a mezzo
pel continuo pendìo della logica necessità. pecchi, 13-139: la povera donna.
e maddalena stanno facendo la siesta. pecchi, 14-52: oliveti a pendìo giù
dunqu'è raro / senza ch'io pecchi darmi penitenza. lippomano, lii-15-50:
47: è raro / senza ch'io pecchi darmi penitenza, / e fatt'avete
mi par la penna nel trascrivere. pecchi, 13-73: la vecchia vicina,
gli è impossibile cosa che non si pecchi, o per ignoranza o per negligenza o
consentimento che vorrei avere per lui. pecchi, 9-118: -cretini! -le vien pensato
di sofia pensierini affettuosi da madre. pecchi, 12-92: egli aveva tutti quei pensieri
solo è fissata in 24 scellini. pecchi, 15-29: perché la pensione è così
vacuo, le braccia / penzoloni. pecchi, 2-119: il custode del tempio era
, un tratto di strada. pecchi, 11-198: gli attòniti erano seduti in
nanora', 'perdua 'e simili. pecchi, 2-95: perdina, aveva
fatto una grave perdita al giuoco. pecchi, 13-100: venne fuori un nuovo
condussero sopra la via della perdizione. pecchi, 9-238: un tempo -dice la vally
catone volgar., xxviii-193: quando pecchi per bere non ti volere perdonare,
del rapinatore di strada che è. pecchi, 10-307: lo condusse, col suo
sventure da aspromonte a porta pia. pecchi, 13-88: anche con i contadini,
elettrica o di telecomunicazione. pecchi, 14-105: -tante volte gli ingegneri sono
siepe del biancospino era tutta fiorita. pecchi, viii-87: a una svolta, di
quantità caratteristiche e doti particolari. pecchi, 11-177: questo, vedrai, è
sien tutti eguali e che tanto si pecchi con battere uno schiavo un poco più
-investire con violenza cercando di abbattere. pecchi, 2-175: il vento, che prima
pezzi (mutandine e reggipetto). pecchi, 10-188: isabella vestiva un prendisole
sentono dire che hanno quattro mani. pecchi, 13-45: piccolo...,
lavoro per tutti, e pace. pecchi, 10-235: egli sentiva preoccupazione per
. -esistenza di dio. pecchi, 9-127: la presenza di dio era
procurare che il sangue né in copia pecchi né in moto né in qualità. f
1880, una italia prevalentemente agricola. pecchi, 13-29: era, filippo, un
, sculture gotiche e dipinti postimpressionisti. pecchi, 15-31: l'ostinazione delle monache
alla luce da qualche mano imprudente. pecchi, 2-153: si alzò, sfilò fuori
una delle principali famiglie di pisa. pecchi, 13-48: gli sembrava che a lui
la giustizia, suo inseparabile aspetto. pecchi, 10-47: era stata educata lontana
s'awien che 'l mio scritto / pecchi di maestà lesa in prisciano, / pur
. salvini, v-i-1-2: 'pecchi di maestà lesa in prisciano ': cioè
4 problema di anima e corpo '. pecchi, 9-263: adesso il4 problema '
, secondo principi di giustizia distributiva. pecchi, 13-100: renzo fu allontanato dal
continuava a prodigar pazzamente il danaro. pecchi, 13-144: quanto danaro filippo prodigava,
profanare la sensibilità di sua madre. pecchi, viii-126: « faremo una spedizione!
tira contenuta, si precipitò in classe. pecchi, 15-183: le 'macchine '
che mi sia amico, che egli non pecchi. di costanzo, 1-162: il
proporzioni inferiori a quanto si è pensato. pecchi, 11-27: ho tirato un gancio
ha data dei propositi del governo. pecchi, 10-302: un sogno ambizioso, che
nel correre il palio insieme alla morte. pecchi, vili-105: benché i programmi parlassero
e prostenderassi in parole, che non pecchi. = voce dotta, comp.
le intemperie (un edificio). pecchi, 9-216: cupo, accigliato, col
stringeva la mano con aria di protezione. pecchi, 13-44: che renzo fosse malato
dei commerci e delle migrazioni mediterranee? pecchi, 9-17: ancora dopo l'appello
incidente di vanità ed enfasi provinciale. pecchi, viii- 130: appariva ringiovanito:
aborriva dalla pulce nell'orecchio). pecchi, 15-63: nicastro non s'era
che buttano i rami in primavera. pecchi, 13-185: ci sono due ali di
con le pupille di tristezza piene. pecchi, 13-27: lo spessore delle lenti dava
passare come minuta suppellettile da salotto. pecchi, 10-218: c'era poi, per
passavanti, 9: se interviene che anche pecchi, o ricag- gendo in quello medesimo
la lingua è ancora in prima! pecchi, 13-39: filippo ebbe un moto d'
ma senza quartiere alla sua mamma. pecchi, 12-140: è singolare...
: tenerlo a segno con minacce. pecchi, 2-29: poi la signora se l'
spiedo nel fianco, in rabbia monta. pecchi, 13-18: allora la pazienza del
fu sottoposto alle più raffinate torture. pecchi, 2-150: ella stessa ebbe l'illusione
sue bellezze crepuscolari qualche giovane patrizio. pecchi, io-in: isy ritirava tutti i
nel rabbioso cordoglio che lo divorava. pecchi, n-105: chiuso, scontroso, come
duolo, si raggruppò invece nel letto. pecchi, 2-59: allora l'altra si
dietro quell'orlo di verde ragnato. pecchi, 14-155: l'intrico dei cespugli,
in salita (un veicolo). pecchi, 12-11: le automobili...
l'arme rimasta a terra, nascondendola. pecchi, 13-21: renzo era, in
rapporto sessuale o venereo). pecchi, 13-98: era una di quelle contadine
dunqu'è raro / senza ch'io pecchi darmi penitenza. -sm. ciò
rastia, rastiatoio, tastiera, rastiétto. pecchi, 14-153: è il lavoro che
del capitale incontra tuttavia degli ostacoli. pecchi, 13-181: due uomini d'affari
la realtà calda, sofferto bene. pecchi, 13-28: 1 compagni che per tutti
come pagine d'un referto necroscopico. pecchi, 11-97: l'infermiere ha avuto
lo sgombro suo regno il pensier nudo. pecchi, viii-109: ci son fenomeni nel
cosa di me molto brutta, molto. pecchi, 10-198: un gelo repentino invase
una pila su d'un polo. pecchi, 10-52: quel modo di fare di
sfilato, ai robivecchi della memona. pecchi, 12-46: da quella rete di giorni
chiusi le fattezze che già gli sfuggono. pecchi, 13-125: « oh »,
a buio, e così via. pecchi, 11-72: adriano ha riattaccato lentamente
allegramente come se fossero fratello e sorella. pecchi, 5- 49: si staccarono
chiarir quei concetti e a ribadirli. pecchi, 10-251: aveva deciso. ribadì la
da altri (una persona). pecchi, vili-11: la signora gridava di gioia
benigna, quassù, non conosco. pecchi, 13-116: in giro, per le
nuovi golfi e in nuovi seni. pecchi, 9-170: ricominciano le colline.
; ma anche lei dovrebbe comprendere. pecchi, 13-165: la madre discese,
-indubitabilmente ammesso, dato per certo. pecchi, viii-143: la presenza del male,
di nuovo (in prigione). pecchi, 12-128: mi piaceva gironzolare, prima
i ricordi, riportarli alla mente. pecchi, 13-177: renzo... incominciò
sede alquanto isolata, fuori mano. pecchi, 15-31: la chiesa di santa maria
il pelo di un animale). pecchi, 12-26: stavano i due [gatti
rigorismo fariseo, parlare con lei. pecchi, 13-180: il suo rigorismo morale
eseguiva rumorosamente la rigovernatura masticando ancora. pecchi, 15-30: le ore della sera
a tenere sempre a sé uno che non pecchi, ma maggior misericordia è quella di
aria e mi rimase nell'orecchio. pecchi, viii-144: certe cose...
rimbambimento. -anche: intontimento. pecchi, ii-ioi: stasera sono uscito in uno
di quel fatto a lei attribuito. pecchi, viii-179: la gelosia rinfocolava.
più grata erbetta il balsamo rinserra. pecchi, n-114: solo metà di una
di freddo mi rintanavo sempre nel louvre. pecchi, 11-49: allora mi sono rintanato
-modo di sonare una campana. pecchi, 13-63: al suono di una campana
pur de l'uomo, ancor che pecchi, amante, / lascerà a la sua
nel tempo (il ricordo). pecchi, 10-144: ecco che il ricordo risalì
una gran risata: -uno scherzo! pecchi, 13-67: renzo diede in una risata
o ripetuta- mente. pecchi, 9-208: la vally sbuffa e risbuffa
, a voler che risponda col frutto. pecchi, 14-17: i vigneti da due
questa volontà efficace di dio ch'egli pecchi. alfieri, i-23: senza aver
-con riferimento a un'interrogazione scolastica. pecchi, 13-39: parlava... di
andrea, ristabilito del tutto in salute. pecchi, 9- 151: la dottoressa
riverberare il sole negli occhi altrui. pecchi, 10-334: era, quella luce
calici di vetro ancor pieni di vino. pecchi, 11-93: l'abbiamo trovato così
, senza rivolte, senza esitazioni. pecchi, 10-69: il candore degli occhi
si rivolta per mordermi più a dentro. pecchi, 9-73: è come se le
parola latina, nella rocca delfammo. pecchi, 10-275: insieme una tenue lontana
romper fede: / non sia chi pecchi in dir: chi 'l saprà mai?
superare alla meglio una difficoltà. pecchi, 9-24: era, il compito scritto
rosso, ma con voce sicura. pecchi, 13-140: il volto della madre era
(il globo oculare). pecchi, n-81: la pupilla dell'occhio sinistro
è pieno di gente! ». pecchi, 11-150: oh, sta'attento
a qualcuno un argomento di conversazione. pecchi, 10-166: fu a questo momento che
e sapiente nella sua radezza sincera. pecchi, 14-93: era una donna conosciuta
ruggine, all'allettamento dei cereali. pecchi, 14-7: la ruggine...
... mio costante insuccesso. pecchi, viii-42: era la voce del padre
gli fece un'accoglienza quasi rumorosa. pecchi, viii-18: la cordialità provinciale rifluiva
, ch'i'di ortensie. pecchi, 13-11: la paura del padre fu
-privato di frutti e foglie. pecchi, viii-55: mai, come in quel
-in un contesto scherz. pecchi, viii-126: « faremo una spedizione!
e se fosse una superstizione? » pecchi, 10-13: « devi sapere che per
sagace, e talora lievemente irridente. pecchi, viii-96: la vedova ebbe un
, ninetta! io vado in furia. pecchi, 12-26: stavano i due rivali
, fummo di nuovo a montecavallo. pecchi, 11-12: vicino a monte alle pietre
estens. rapida visita di cortesia. pecchi, 11-116: siamo passati per caso con
che il pilota è in gravi condizioni. pecchi, 5-130: aveva l'assillo,
ad ora, che è tipograficamente sbagliata. pecchi, 13-110: il patrimonio cu renzo
/ cresputo e fioccoso di spume. pecchi, 13-84: c'era invece -filippo lo
monelli lo facevano segno agli sberleffi. pecchi, 11-86: fa le boccacce o qualche
di montagna che sono uno spavento. pecchi, 14-59: le poche case, che
alla sbricia: in modo trasandato. pecchi, 162: invano un pittore cercherebbe quegli
con l'intenzione di sbuzzarla. e. pecchi, 5-202: erano i tempi delle
ritraeva a tentoni lungo il muro scabro. pecchi, 14-149: 1 tronchi sono antichi
qualche poco delicato compagno di tavola. pecchi, 12-138: fu lei che a un
. 4. scintillante. pecchi, 14-38: quanti bioccoli scampanellanti di neve
commedia'. -rimuovere un pensiero. pecchi, viii-157: che cosa pensava fabrizio della
e di poesie di paolo spada. pecchi, iii-21: il salotto si illeggiadriva in
passato, a scapaccione, ma passato. pecchi, 13-74: così a fine ottobre
« cari amici e fratelli ». pecchi, 9-37: ecco un'altra scappata ad
fiume per le scappatelle degli innamorati. pecchi, viii-10: qualche scappatella oltre i confini
sf. region. rosa canina. pecchi, 15-91: la scamice, il sambuco
ii frontespizio, 141]: quando tu pecchi (tragicamente) non vai no contro
corpo cade. g. m. (pecchi, ii-13: voi sapete..
terra, il quale faccia bene e non pecchi. » = nome d'azione da
bistratti che voi usate, ogni volta pecchi mortalmente. 10. locuz. -alzare
l'inverno fra noi è troppo breve. pecchi, viii-99: in quanto alla neve
/ la scia di quel tripudio. pecchi, 13-63: lo stacco del trotto
barlume di coscienza o di conoscenza. pecchi, 9-188: è come una sensazione ancora
-sciallétta (sf.). pecchi, 15-151: la solita sciallétta sulle spalle
un berrettino, una sciocchezza qualsiasi. pecchi, 12-92: anche nel fare accettare
scontroserìa, sf. scontrosità. pecchi, 11-106: lo vedo in quel momento
discorso che rivela tale indole. pecchi, 13-178: bruscamente, benché egli stesso
, decisa, ostinata, morbosa. pecchi, viii-39: non era facile vincere la
che solo il pensiero è immortale. pecchi, 13-78: altre cose, da quel
non mi potrai già che unricco avaro più pecchi con la tenacità scorticatrice che 'l ricco
2. luogo scosceso, dirupo. pecchi, 2-72: era arrivata nella parte della
nella reti penna scricchiola. pecchi, 13-122: osava far scricchiolare a
volo. d'annunzio, v-1-510: il pecchi, 13-158: in un momento di silenzio
forte fruscio. d'acqua. pecchi, 15-18: uno scrosciare d'acqua nei
. lo stanare un animale. pecchi, 11-58: passa qualche minuto; sento
: benché la sardegna siascarsa d'acque e pecchi di secchezza, nondimeno la circonda il
alla secchezza del ragionevole razionalismo ragionante. pecchi, 10-84: « sì » aveva
può andar benissimo senza articoli miei. pecchi, 13-120: questa fu la prima fase
nel caso mio: onecinquant'anni. pecchi, 10-165: un piccolo uomo sulla cinda
dare il segno della prima messa. pecchi, 15-7: le monache della madonna delle
cui muoversi (un animale). pecchi, 13-15: gli uccelli, piccoli e
una divisa semplice e usata. pecchi, 13-154: renzo portava adesso un vestito
torbido ed inquieto, di dubio. pecchi, 10-172: roberto doveva preparare una
la vera profonda comunionesensuale è una chimera. pecchi, 13-98: era una di quelle
circa un secolo della vita. pecchi, 13-177: filippo non voleva i ricordi
: il basso profondo gaudio mansueto. pecchi, 11-147: mi ha avvertito con
dei mori sì taciturni e sì tenebrosi. pecchi, viii-129: la signora gentili era
o dal ritardo d'un orologio, pecchi, 11-113: ho incontrato per primo,
e in pianto della povera elisa. pecchi, 9-85: ha scorto una grande rivista
., vi-22: non dire, quandotu pecchi: « la carne mia mi sforza »
diffidenza, insorta da indizi così sfuggevoli. pecchi, 141: di nuovo raffaello dovè
sguardare al suo affare, innanzi che elli pecchi villanamente del suo corpo. laude di
-figur. svilupparsi dalla forma infantile. pecchi, 12-129: la prima impressione fu questa
in agguato / lungh'essa la cortina. pecchi, 42: silenzioso com'era venuto
costruire l'albero genealogico delle piante. pecchi, 10-304: « i giovani »,
cielo sereno in mezzo alle nuvole. pecchi, vii-115: era una mattina tipica di
, ma la vigilia purga la memoria. pecchi, 9-145: ebbe all'improvviso uno
ceppi d'uomini ritorti come tronchi vetusti. pecchi, 9-38: la vally guardava smemorata
la calma e le smozzicò balbettando. pecchi, iii-102: qualche parola fu smozzicata,
cinecittà le snervanti attese delle comparse. pecchi, 10-60: roberto fauni finì anche lui
dove più d'un si ristora. pecchi, 10-77: con l'andar degli anni
compiacendosi della sua assiduità quasi quotidiana. pecchi, 10-62: terza categoria, infine:
le abitudini sociali d'una volta. pecchi, 10-31: mi sapreste dire perché tante
di durare in quella tristezza soffocante. pecchi, viii-133: che vita soffocante quella
il vento, la pioggia). pecchi, 10-27: il vento, come se
i soldati e pagare le tasse. pecchi, 13-87: se gli fosse riuscito di
si vestirono della solennità del momento luttuoso. pecchi, 13- 61: in quell'anno
è di solido e di reale. pecchi, 13-28: 1 compagni che per tutti
è d'esser prese per adolescenti. pecchi, 12-123: io ebbi la dabbenaggine di
cui gli avevano dato sommarie notizie. pecchi, 9-210: lì, domandate e
negargli il fatto di cui era testimonio. pecchi, 5-238: la vally scopre.
a soffrirne anche i miei sensi. pecchi, 10-30: « lasciamo andare queste
questo ricordo soperchiò le immagini presenti. pecchi, 12-76: si chiuse in questo pensiero
quale si accedeva alla spalletta del fiume. pecchi, 12-78: sulla spalletta del fiume
, / eccoti giunto al fragoroso mare. pecchi, 14-125: un bel vetro che
dir che il rale e spendereccia. pecchi, 13-48: lo invitò lui a prenderlo
tono gioviale (una voce). pecchi, 13-186: il tono della sua voce
, tintinnare (un campanello). pecchi, 5-58: il campanello trilla..
spiegò la carta topografica della valle. pecchi, 14-21: quale sia la ragione che
lasciato gli altri a spicciarsela da soli. pecchi, 13-157-1: « quanto a me
elena avesse potuto commettere un tal delitto. pecchi, 13-23: non riusciva a spiegarsi
inglese, spiovente sbracalato, è kiffar. pecchi, 13-59: veniva con un largo
pruni, dei nespoli, delle spiree. pecchi, 9-249: la primavera nordica
lavorativo nell'arco della giornata. pecchi, 15-16: 'impiegato'è una gran bella
di ponti e i rari passanti. pecchi, 13-18: la pesante catena si spostava
di quelle che avean concetto di 'spregiudicate'. pecchi, viii- 173: ella era
peccatore questa volontà efficace di dio ch'egli pecchi, e dall'altro canto, peccando
o sgomento. f f pecchi, 11-159: nell'aria s'è aperta
uno spro plice natura. pecchi, 11-55: pareva ce l'avesse con
suo proprio luogo il concavo della luna. pecchi, 10-260: non esisteva una sproporzione
dai fossi / al cuor della palude. pecchi, 14-52: 1 pettirossi e i
ciò mi parlava il profeta incolpabile. pecchi, 10-161: squallida giaceva, da parecchi
, trangugiando le squame e le scaglie. pecchi, 13-58: filippo s'impose il
atmosferico). - anche sostant. pecchi, viii-121: col rompere della primavera nell'
sì forte la lor madre o balia. pecchi, viii-75: coloro che sono già
irosamente alterato di una voce. pecchi, 12-53: l'inganno l'aveva colpita
ambizione e la ragione di stato. pecchi, 9-240: quest'impressione di pace l'
-sembrare immoto (il tempo). pecchi, 10-74: gli piacquero quel profumo,
favola perde subito tutta la sua grazia. pecchi, 13-63: ecco rav
-poco fitto (la neve). pecchi, 9-60: nell'aria cominciano a vagare
. più comune assai che 'sterpeto'. pecchi, 15-96: come? il podere più
sci curve strette e brusche. pecchi, 10-156: ritornavano a quell'ora gli
colle fiamme ai pomelli del viso. pecchi, 2-46: ieri sera siamo andati
bistratti che voi usate, ogni volta pecchi mortalmente. guiniforto, 323: in
per estens. pozzo dell'ascensore. pecchi, 10-37: scende in fretta..
un soffice strato di erba. pecchi, 5-44: la vally aveva voluto sedersi
e ragionevoli e naturali di essa. pecchi, 11-64: poi la fiumana delle
compromettersi, le situazioni più scabrose. pecchi, 13-137: questa era la strategia dell'
nuova scelta delle sue stravecchie poesie. pecchi, viii-100: tutti i testi, anche
e che la stretta l'avrebbe rovinato. pecchi, 14-7: le nebbie di giugno
. -riservato, chiuso. pecchi, 12-59: quando ero solo e andavo
un sentimento, un'emozione. pecchi, viii-31: quella sua amarezza che all'
fra i denti: non parlarne. pecchi, viii-75: il signor gentili era bravo
con atroce espediente la strettura del fondovalle. pecchi, 2-150: un rabbuffo di vento
cielo, rotto da una striatura rossa. pecchi, 9-81: lun- calandra,
ciocca di capelli di colore diverso. pecchi, 10-251: quel ciuffo di striature grigie
lasciata sul terreno da una gelata. pecchi, 14-102: 13 giugno: sant'antonio
cui nemmeno questo esempio riuscisse suadente. pecchi, viii-91: era gentilissima, parlava con
mise in subbuglio tutto il vicinato. pecchi, 12-116: il capobiondi sperimentò subito quel
aggressività o dall'esuberanza altrui. pecchi, 9-199: ma aveva parlato poco perché
travolto da una forte emozione. pecchi, 13-130: « e il marito »
/ con un sussurro d'api. pecchi, viii-66: il sussurro dei calabroni si
sempre del cosiddetto 'mistero della realtà'. pecchi, 13-127: l'agatina, che in
, una relazione sentimentale). pecchi, 5-71: con quanta penosa lentezza,
propria, dove ottenne incontrastato successo. pecchi, 10-94: il discorso rapidamente svoltò
maestra [di pianoforte] tabaccava. pecchi, 11-149: era un vecchio..
tambureggiante, tutto crollava e bruciava. pecchi, 9-215: le pare che giuliano
le faceva un tantino di corte. pecchi, 11-34: a sentirlo sempre dipingere
: tutti ti fanno tanto di cappello. pecchi, viii-51: alta, ma non
tardi / per assumere un volto. pecchi, 13-72: ma questo avvenne più tardi
bel sognante denaro che ci avete speso. pecchi, 13-103: l'azienda agricola era
da far temere della sua vita. pecchi, viii-80: la mamma non conosce espediente
di voci in alto una bufera. pecchi, 2-32: adesso tempestava col campanello
orecchio alla strada e uno al monastero. pecchi, 2-135: s'accorse che quella
un problema, una questione). pecchi, 2-54: samuele s'awiò, ma
più bella gente dopo i chicchessia. pecchi, 12-40: andò dunque in cucina,
per gli aspetti materiali dell'esistenza. pecchi, 14-156: dall'altra parte la città
si conobbero altre calzature più chiuse. pecchi, 11-109: mi e venuta incontro
porta d'una stanza di compagnia. pecchi, viiì-61: raffaello ebbe sùbito netta questa
semplice ed efficace dei pecchi, 10-86: l'alta facciata saliva a
. tintinna l'aria di festosi metalli. pecchi, 2-73: l'aria era
/ uno stupore tinto di rimorso. pecchi, 10-17: dalle impennate del
applicata all'esterno dell'indumento. pecchi, 10-122: ficcate le mani in quelle
leggerezza, che al solo alitare traballavano. pecchi, 11-204: s'in- 7
, bomboniere, scoppiavano gli applausi. pecchi, 10-41: il treno, traballando
[tommaseo]: non sai che tu pecchi e trafalli la legge? =
di là con barche da treghetto. pecchi, 2-24: anche l'incanto lieve che
7. dimin. tramontanina. pecchi, 12-115: eppure [il pesce]
: non fai tu, che tu pecchi e trapassi la legge? machiavelli, 1-i-381
.). - anche sostant. pecchi, viii-136: egli godeva di quel movimento
uno più piccolo per i lavori leggeri. pecchi, 13-116: il regolamento delle acque
tutti altrettanti piccioni torreggianti d'amore! pecchi, 13-180: il sole, ascendendo fra
ed a curare i vostri interessi. pecchi, 10-165: andava intanto ultimando, nella
la languidezza dello sguardo). pecchi, 13-62: dietro le sbarre del cancello
io ricordo sempre e che sempre ritrovo. pecchi, viii- 49: bella merenda
per effetto dell'attrito nel lungo uso. pecchi, 10-331: appena messi i piedi
svaghi un po'anch'io nelle vacanze. pecchi, 13-45: aspettava di giorno in
scherz.). -anche sostant. pecchi, 10-60: la direttrice, una vichinga
premio non viene di sudata scuola. pecchi, 11-178: egli afferra ogni obbiezione di
loro carne marcia al prezzo della sana. pecchi, 10-19: ho visto con i
, la cara vittima del fagiano. pecchi, 13-58. il barcaiolo giovane abbatté
, e domandasse chi fosse la tessitrice. pecchi, 2-53: la voce improvvisa della
trattiene le grida e i gesti. pecchi, 12-85: era presa da questa impressione
sulle spalle (una borsa). pecchi, viii-28: la sua [cartella]
nuova, la voce d'una bambina. pecchi, 2-124: un trillo di risa
(un animale). pecchi, 15-217: come se capissero, [