, iii-520: non... al peccar porgan licenza / sciocchi argomenti, e
/ de lo tuo gran perdonare / a peccar me conducìa / e facìalme adoperare,
ogni cristiano analogo / pensò ch'era un peccar contro il decalogo. arila,
iii-520: non... al peccar porgan licenza / sciocchi argomenti, e
noi di questo mondo, / dove poter peccar non è più nostro. petrarca,
366-78: ricordati, che fece il peccar nostro / prender dio, per scamparne
, 366-78: ricorditi, che fece il peccar nostro, / prender dio per scamparne
de lo tuo gran perdonare / a peccar me conducìa e facìalme adoperare, en
. / ricorditi, che fece il peccar nostro / prender dio, per scamparne,
ho buon direttore; veramente non voglio peccar d'ipocrisia col dirle ch'io abbia de'
mangiare i carpioni e le trote e peccar così disonestamente in gola. diodati [
peccato dole, / non a quel che peccar sòie, ch'eo non facci la
e li imboldisce, / multi fa peccar consego, molte anime pervertisce.
sopra tutto che contro la verità puossi peccar doppiamente, o per errore, o
oro e l'argento... a peccar ti fue / duce. tasso,
] sa che non peccheremo, quantunque peccar potessimo, quella grazia, dico,
, conoscono quanto sia mal fatto il peccar ne la vita. forteguerri, 20-122
, inf., 30-41: questa a peccar con esso così venne, / falsificando
. e l'uomo se ne abusa in peccar più fastosamente. idem, ii-104:
lor, più che senza, a peccar volto. l. salviati, 19-84:
i modi suoi non sieno / da far peccar un santo. poi che io /
se non fosse / che, possendo peccar, mi volsi a dio.
, inf., 30-41: questa a peccar con esso così venne, / falsificando
/ virtute, e saggio è chi peccar sa in prima? metastasio, i-227:
di lui tener frenato / l'animoso peccar di quegli sciocchi. alfieri, i-38:
la nostra voglia ingiusta / e 'l peccar nostro, che da dio ci parte,
, conoscono quanto sia mal fatto il peccar ne la vita. battista, vi4-
è l'anima, quando ella, col peccar gravemente, voltò le spalle al suo
[maria egiziaca] multi fa peccar consego, molte anime pervertisce / pec-
ove si mura / ogni rimedio qui del peccar nostro. savonarola, 8-ii-374: perché
miseri, che primi / furo al peccar e primi anco a la pena, /
/ poh! quell'adam, col suo peccar, poteva / nel mondo introdur mai
ancor contemplativi. varano, 1-144: il peccar dolce, che col falso inganna /
e in pensier vani, / al peccar pronti, al ben far ciechi e sordi
. cicognini, 31: ben senza rossor peccar potesti, / nelle tue colpe involta
contra voglia, / come fu al peccar, pone al tormento. 17
dio sia rimedio e non fomento del peccar nostro. g. gozzi, i-10-120:
non goda / tempio avversario ch'a peccar ne 'nvita, / che tempo è
, x-2-44: altri, perduta nel peccar vergogna, / fuggì la patria no,
trova membro genitale, / cagion del suo peccar tanto frequente, / tal sempre avrallo
a la mente / galliche fole di peccar mezzane / ésca porgete. gobetti,
, / mira che proprio è a noi peccar sovente, / a voi perdonar sempre
fia, se tu miri al mio peccar, lo 'nferno. -paragonare.
è for- midabil pena / di quel peccar primiero. martello, i-3-93: con
/ e non hanno ozio che a peccar gl'inviti. marino, 7-155: è
si mura / ogni rimedio qui del peccar nostro. 2. assol. eseguire
offizio. guarini, 131: se '1 peccar è sì dolce / e 'l non
è sì dolce / e 'l non peccar sì necessario, oh troppo / imperfetta
dannar della natura! / ed è peccar chiamato, / colpa e cagion di
, inf., 30-45: questa a peccar con esso così venne, / falsificando
di questo mondo, / dove poter peccar non è più nostro. 20
monti, x-1-441: le membra che peccar già veggo / d'oscena piaga sanguinose
i miseri, che primi / furo al peccar e primi anco a la pena.
ragione intende; / e se del suo peccar pace no i rende, / partirassi
senso umano, / mostrar del suo peccar contrito core, / con occhio lagrimoso
e non gemi, / e in peccar cristo uccidi: arcan profondo / vuol
. dante, xxi-36: se del suo peccar pace no i rende, / partirassi
goda / l'empio avversario eh'a peccar ne 'nvita, / ché tempo è ai
di questo mondo, / dove poter peccar non è più nostro. boccaccio,
intende; / e se del suo peccar pace no i rende, / partirassi col
dio sia rimedio e non fomento del peccar nostro. bacchelli, 1-iii-152: una primavera
/ e non hanno ozio che a peccar gl'inviti. g. c. croce
, 146: chi pecca e fa peccar altrui ha da far due penitenze in una
contra voglia, / come fu al peccar, pone al tormento. boccaccio, viii-i-
. guarini, 131: se 'l peccar è sì dolce / e 'l non peccar
peccar è sì dolce / e 'l non peccar sì necessario, oh troppo / imperfetta
30-40: questa [mirra] a peccar con esso [padre] cosi venne
instantemente da una mora e pregato a peccar seco [ecc.]. g.
alfieri, 7-53: veramente non voglio peccar d'ipocrisia col dirle ch'io abbia
/ non molto tempo in qua a peccar 'n uno / umor sì fatto che
stimo ed amo, ma che credo peccar d'utopia. silone, 4-7:
. pallavicino, 8-101: affine di non peccar contra e regole della buona divisione
/ mira che proprio è a noi peccar sovente, / a voi perdonar sempre a
. accolti, 299: nessuno è di peccar sì lordo e tinto / che
e li imboldisce, / multi fa peccar consego, molte anime pervertisce. diatessaron
, contra voglia, / come fu al peccar, pone al tormento. a.
fu la possa in te finita / di peccar più, che sovvenisse l'ora /
: / ricorditi, che fece il peccar nostro / prender dio, per scamparne,
i mali / che fur pena prescritta al peccar nostro. varano, 1-25: l'
ha presentissima, lo consigliereste voi a peccar mortalmente? guerrazzi, 1-109: per
amore / che mosse il redentore rper lo peccar del nostro padre prio. -primo
ai questo mondo, / dove poter peccar non è più nostro. petrarca, 1-14
/ lo plusor de la gente fai feramen peccar. idem, xxxv-i-618: domeneden propicio
e le divine cose, / al peccar rallentando il fren, disprezza. varano,
pò fom fare, / che de peccar non aia alcuna via. anonimo genovese
fia, se tu miri al mio peccar, lo 'nfemo. rosmini, xxvii-305:
monti, x-2-44: altri, perduta nel peccar vergogna, / fuggì la patria no
ritrovandosi in egitto venduto, non volendo peccar con la moglie del suo signore e padrone
indiavolata. poerio, z'z27: quel peccar che pa- rea vinto d'obblio /
la possa in te finita / di peccar più, che sovvenisse l'ora / del
dio sia rimedio e non fomento del peccar nostro. muratori, 10-ii-180: dio
natività di cristo, xxxiv-153: pel peccar rio / discese in terra con tanta umiltate
vinto e confesso: 'va'e non peccar altro! 'onde egli bal
pò pom fare, i che de peccar non aia alcuna via; / aiome
. guarini, 131: se 'l peccar è sì dolce / e 'l non peccar
peccar è sì dolce / e 'l non peccar sì necessario, oh troppo / imperfetta
penitente / è re- demito d'ogni peccar suo. / tu, a rivelazion di
monti, x-2-44: altri, perduta nel peccar vergogna, / fuggì la patria no
fu grazia e podere / di non peccar. calvino, 10-115: perché il salto
tanti tormenti no pochie constrenge né far peccar iob con le laure soe liburnio, io
adopera? qui si affina? a peccar piu scaltritamente? bettinelli, i-ii-
all'empio tiranno / ne fé soggetti dal peccar d'adamo. avisi del giapone,
, 1-xvti-3: contro la verità puossi peccar doppiamente, o per errore o per
monti, x-2-44: altri, perduta nel peccar vergogna, / fuggì la patria no
e in pensier vani, / al peccar pronti, al ben far ciechi e sordi
mali / che fur pena prescritta al peccar nostro; / e voi serbaste intatto
, 27-12: l'alma dolente - a peccar se 'nchina; / dev'esser serina
col vero io penso, / il peccar dolce, ché col falso inganna /
/ e buon per quel che del peccar si sgruppa, / né cerca che di
291: se pur qualche volta vedrai / peccar l'amico tuo, non di leggeri
all'empio tiranno / ne fé soggetti dal peccar d'adamo. -servile,
suo peccato dole / non a quel che peccar sòie / ch'eo non facci la
dannar della natura! / ed è peccar chiamato, / colpa e cagion di nostra
ch'a impure e guaste / voglie il peccar sommesse. -prostituire il gusto
, penso né distinguo / del mio peccar sopr'ogni maledetto. = comp.
dante, infi, 30-42: questa a peccar con esso così venne, / falsificando
la possa in te finita / di peccar più, che sovvenisse l'ora / del
il pianger che egli per lo suo peccar faceva, misto con sanguinosa bava per
guarini, 1-400: or temo di peccar doppiamente, e per la materia conoco giudicio
portando in cor l'impura / volontà del peccar con la paura manzoni, pr.
. accolti, 299: nessuno è di peccar sì lordo e tinto / che a
crudel chiamar severo, / né chi lascia peccar chiamarlo pio, / né che il
ch'aifempio tiranno / ne fé soggetti dal peccar d'adamo. gualengo, lvi-290:
dante, inf, 30-43: questa a peccar con esso così venne, / falsificando
egli meritar gran lode, / che peccar puote e trasgredir non volle? manzoni,
ragione intende; / e se del suo peccar pace no i rende, / partirassi
. de'mori, 1-87: meglio è peccar nel poco che nel troppo. monosini
vide / in me l'uso al peccar fatto natura, / e morta la verdura
, / che fu pena prescritta al peccar nostro; / e voi serbate intatto