. accidióso, agg. che pecca di accidia. dante, inf
e sm. chi commette adulterio; chi pecca di passione fedifraga. guittone
nel quale molto agevolmente s'offende e pecca, molto malagevolmente si corregge. idem
l'adulterio] con parente, / pecca più agramente. giamboni, 6-90: quest'
, / ed antivede dove l'umor pecca, / lo qual par ch'ammatassi,
36 (99): il giovane lussurioso pecca, ma il vecchio lussurioso ammattisce.
, con la propria civiltà; che pecca di anacronismo. einaudi, 1-395
viene. bencivenni, 4-52: quando pecca appensatamente, il peccato è maggiore assai
, segnatamente di colpa o di pecca. ^ non della lingua parlata e non
: « a l'arca aperta giusto ci pecca *: e però guarda il tuo
, i-4: arca aperta el giusto pecca. guicciardini, 106: quanto è diversa
, / essendo il sopra capo d'ogni pecca? canti carnascialeschi, 64: dell'
, / gridando, ripariamo a questa pecca. ariosto, 290: quanti bossoli,
necessario né giusto supporre nell'uomo che pecca la volontà piena e deliberata del male
cucina francese è grandissima cosa, ma pecca d'un eccesso d'arte. -in
aspettazione, e considerassimo dove ande- pecca. giuseppe flavio volgar., 1-191:
. savonarola, iii-112: colui che pecca per malizia si chiama peccare contra lo
peccare contra lo spirito santo, perché pecca contra la bontà, che è attribuita
(superi, avarissimo). chi pecca di avarizia; chi ha eccessivo senso di
peccato? e io dissi: si, pecca te, tu un ci pensi,
obbliga, né chi non l'occide pecca; e potrebbe imporre per la biastema
, nelle borgate, nei villaggi: pecca torelli meschini! giusti, i-377:
bugia dice, l'uno e l'altro pecca. e peggio è la bugia
, 829: cotesta è sua pecca vecchia, di andare a caccia del
con dolce disire / lui, che pecca 'n vèr me, poi ch'agradire
c'è di mezzo il galantuomo, pecca d'intolleranza il costituzionale che
sappiendo chi voi siete e la sua pecca, / nel mondo suso ancora io
nelle scene, e come si pecca persino nella costruzione de'teatri. parini,
a qualcheduno. pover'uomo! se pecca, è per troppa bontà. carducci
savonarola, 7-ii-27: quando l'uomo pecca d'altro peccato che di superbia, lo
. aretino, ii-5: ora se si pecca mortalmente a non dare un cavallo a
e dice la pistola nella messa, non pecca da poi che sanza solennità la dice
in quanto è contro a colui che pecca, secondo, in quanto è contra la
. baretti, 2-23: un'altra pecca assai cattiva hanno questi violenti ascetici: ed
uomo che consente ladronia o falsità pecca nell'anima. albertano volgar., i-19
nello sponsalizio non tiene la promessa, pecca mortalmente, se già non avesse legittimo
tale voto, e giuramento osservare, e pecca osservandolo, e non pecca contraffacendo.
, e pecca osservandolo, e non pecca contraffacendo. serventese dei lambertazzi e geretnei
. segneri, i-15: considera che chi pecca nel cristianesimo, non contravviene a un
/ sappiendo chi voi siete e la sua pecca, / nel mondo suso ancora
l'uom che nacque e visse sanza pecca. idem, purg., 2-2:
1-6: il buon uomo ha la pecca di farsene venire una copia [d'un
per soldati a difenderlo, correggendo chi pecca. pananti, i-35: ma perché
, 1-6: il buon uomo ha la pecca di farsene venire una copia [del
. baretti, 2-23: un'altra pecca assai cattiva hanno questi violenti ascetici:
c'è di mezzo il galantuomo, pecca d'intolleranza il costituzionale che chiama ladro
non è scusato da peccato colui che pecca per cagion dell'amico suo. petrarca
nodrita e ne'suoi tradimenti non à pecca. g. villani, 5-4: trovò
. foscolo, xiv-219: ma 'il giusto pecca sette volte il giorno '(dice
perché il primo lui fu in questa pecca, / caduto è il primo lui nella
, certamente, se non lo fa, pecca. botta, 4-412: il governatore
suoi principii. baldi, i-53: pecca o non pecca? io non lo do
. baldi, i-53: pecca o non pecca? io non lo do deciso,
delinque '; cioè, con lei pecca e falle. frezzi, iv-4-36: e
viste: naturalmente, vien punito là dove pecca; pigliando dei granchi. palazzeschi,
. fra giordano, 5-44: pessimamente pecca quegli che ditrae, cioè e abomina
, ma dargli nome d'al- cuna pecca o mancamento. b. segni, 8-25
potenza giustamente equipollente è quella che non pecca né in eccesso né in difetto.
24-30: ognun che vive al mondo pecca et erra: / né differisce in altro
prossimo...; costui non pecca, ma merita. = deriv
, che voi dire cristo che chi pecca per bisogno non è tanto peccato quanto
non è tanto peccato quanto quello che pecca per dilettasione, per malisia, per malignità
cucina francese è grandissima cosa, ma pecca d'un eccesso d'arte. a
il ricco diportare, e chi altrimenti fa pecca gravemente nell'anima sua.
io: dicono: « la nostra lingua pecca nell'umile e nel discinto (e
vi-203: or chi giustificheràe colui che pecca nell'anima sua? chi onorerà colui che
si discorda nei mezzi, o si pecca per lo più nella confusione. cesarotti,
, 8-239: concedo ben io che si pecca talora in troppo sì nelle lunghe introduzioni
10 toccamento, nella quale l'uomo pecca gravemente quando alcuna cosa tocca per mala
vi-203: or chi giustificherae colui che pecca nell'anima sua? chi onorerà colui che
i-92: per questo vizio della gola si pecca contro a dio, bestemiandolo e offendendolo
noi gastiga, sappiate che 10 padre pecca con esso lui, quando egli noi distoma
misura. latini, ii-17: dunque pecca e disvia / chi bono amico oblia.
perché l'onta cessi / dimmi, pecca egli? jahier, 167: son tornati
è. cavalca, iii-144: doppiamente pecca quegli che a malizia non sa quello
mi dice / esperienza molta) / pecca, ed ave ogni età suoi vizi in
ricevere; ma tante volte, quante si pecca, durando la vita. giraldi cinzio
: per questo vizio della gola si pecca contro a dio, bestemmiandolo e offendendolo
l'uom che nacque e visse senza pecca. cecco d'a scoli, 259:
di misericordia empio, / e chi pecca e s'ammenda fai felice. =
perché con dilicanza s'apparecchi, / costui pecca nel qual ed epicura.
alcuno..., il secondo pecca in episodeggiare affettatamente soora le delizie de'
vita del metastasio ha bene osservato che pecca contro le regole, contro il giudizio e
pari pena le cose nelle quali uno pecca imprudentemente e quelle nelle quali e'pecca
pecca imprudentemente e quelle nelle quali e'pecca consideratamente e per malizia. b. segni
proverbi toscani, 223: a chi pecca per erro, s'ha compassione; ma
erro, s'ha compassione; ma chi pecca per arri non merita scusa.
bruno, 3-291: la forma non pecca e da nessuna forma proviene errore,
, né s'im- briaca, né pecca nei piaceri di venere. f. negri
ma come dice un savio: doppiamente pecca quegli, che a malizia non sa quello
fra giordano, 5-42: quegli dunque pecca nel prossimo che dà male esemplo altrui
che dà male esemplo altrui di sé e pecca palesemente. a. degli alberti
altri punti si può peccare, e si pecca talora da alcuni ignoranti, anzi alcuni
segneri, iii-2-52: un cristiano il qual pecca, sono usciti d'infra noi, ma
quattro spezie, e contra pietà vera / pecca in colui ch'etemalmente spira. muratori
se si vedesse il peccatore quando pecca..., egli morrebbe o estuperebbe
consolano a rompere le tasche a chi pecca, come se la passano? d'annunzio
spengono la mala qualità dell'umore che pecca. garzoni, 1-301: quindi si scorge
dolore. bonichi, xii-3-151: gran gente pecca vivendo a speranza, / finito il
. ant. che falla, che pecca; che è in errore. chiaro
a giu dicar qual più pecca, o gli guelfi o gli ghibellini.
e il creatore è punito? l'uomo pecca e dio ne fa la penitenza?
298: il fanciullo non pecca nelle sue fanciullezze, né il pazzo
per se stesse peccaminose, egli non pecca, né offende dio. carducci, iii-14-
'; e ben so che anco quando pecca solamente la fantasia o la cogitativa,
sentenze, 1-64: colui che non pecca in favellare, è perfetto uomo. campofregoso
troppa dovizia. bembo, ii-71: pecca di voi particolare e comun danno sarebbe
. vico, 63: tanto aristotele pecca in trattare la fisica metafisicamente per potenze
divisi. vico, 63: tanto aristotele pecca in trattare la fisica metafisicamente per potenze
: pur l'ira celeste, / se pecca il rege, il popolo flagella.
! ché chi non ha, non pecca. / non disiare argento, oro,
: dicon che uomo e femmina non pecca, / consentendosi insieme, essendo sciolti
che compie atti di fornicazione, che pecca carnalmente; impudico. - anche:
128: lo giovane che commette fornicazione pecca e impazza. zanobi da strata [s
del corpo suo; ma chi fomifica, pecca nel corpo suo. = deriv
volte lo maestro d'archimia per ignoranza pecca in sublimazione o in calcinazione o in
lo maestro d'ar- chimia per ignoranza pecca in sublimazione o in calci- nazione o
invano, e spesso erra e leggermente pecca; ma giudicando se medesimo, sempre
ricco diportare, e chi altrimenti fa pecca gravemente nell'anima sua. paolo da
chi dedica ne aspetta un miccino: pecca vilissima e da gnatone. =
gli è commesso,... pecca gravemente. bibbia volgar., iv-360:
giordano, 5-236: però vedi che così pecca grievemente quando il rifai più volte come
, 63: se il tuo fratello pecca contro a te, e tu sapendolo,
può operare, e operando si pecca. einaudi, 1-636: basta la impossibilità
: l'infemminamento dell'uomo è la pecca della civiltà moderna, come il suo imbestialimento
stesso si corrompe a studio o pecca con bestia, o con maschio o con
filosofi, vi-275: e1 giovane lussurioso pecca, il vecchio lussurioso impazza. boccaccio
l'impazzito,... egli non pecca. -di animali: inferocito, imbizzarrito
foscolo, xvii-116: dove la crusca pecca imperdonabilmente si è nelle particelle, le
, non solo è originala, ma pecca un poco d'impertinente. 3
è da curare, che se per sangue pecca, facciasi trarre sangue della vena comune
temerario. -in partic.: che pecca contro la s. agostino volgar.,
, 4-82: se 'l tuo fratello pecca in te, vai a lui e invitalo
-ii- 420: in malizia si pecca in ingannare el prossimo. aretino,
trecentisti... lo stile non pecca, se non per difetto di virtù,
e con dolce disire / lui che pecca 'nver'me. pagliaresi, 170:
riferimento ai piaceri sessuali); che pecca d'incontinenza; intemperante, smodato,
sarpi, vii-84: l'incontinente alcuna volta pecca, sebben conosca di far male,
natura, e in questa incontinenza si pecca più e meno, secondo la condizione del
, né mi pento d'aver questa pecca. caporali, i-128: lasciò molti
passavanti, 22: quanto l'uomo più pecca, più si torce e più indura
fatta ineducazione nell'incuria della forma non pecca certo guido mazzoni. = comp
, 99: secondo che l'uomo che pecca, quanto egli è maggiore ha più
è maggiore in sé quanto colui che pecca è tenuto migliore o maggiore. vita
cagione dell'infecondità, tutto che la pecca venga comunemente addossata alle più temperate,
: l'infemminamento dell'uomo è la pecca della civiltà moderna, come il suo imbestialimento
e straordinaria felicità infievolito, cade e pecca david. c. dati, 11-73:
. fra giordano [crusca]: pecca il giudice se non legge attentamente il
pigliasi per fare errore ed inganno e pecca, da cui ne viene il fallo.
punte, se l'umore, che pecca, d'acido pecchi. 2.
perocché in questo caso quello cotale sacerdote pecca iniquissimamente e mortalmente. 3
se giuste le immagini non iscorge, pecca innocentemente? -questa innocenza richiede gran giustificazioni
anzi disapprovo, la critica bizantina quando pecca, e non è raro, di
peccante, sì che il più disordinato più pecca. savonarola, 7-ii-27: quando l'
savonarola, 7-ii-27: quando l'uomo pecca d'altro peccato che di superbia,
dell'altro. saccenti, 1-2-163: si pecca allor che livido pensiero / del prossimo
propri appetiti, istinti, bisogni; che pecca contro la temperanza. -con significato generico
più che lui o contra lui, sì pecca mortalmente. girone il cortese volgar.
spengono la mala qualità nell'umore che pecca. dalla croce, ii-16: debbono.
botta, 7-250: guicciardini... pecca per soverchia intralciatura di stile, il
invidia per il bene altrui; che pecca d'invidia; propenso o abituato a
, e quanto più s'inviluppa più pecca. savonarola, 10-392: molte volte questi
crito tristo e negare quello contro cui pecca. calvino, 1-501: impiantargli quella
vedi per queste vie naturali come si pecca in infiniti modi secondo l'iracundie e con-
, i-116: [l'arciduca alberto] pecca alquanto, a comun giudizio, nell'
è abito per lo quale l'uomo pecca nelle cose dilettevoli senza grande instanza di
ma chi 'l fa con parente, / pecca più laidamente. novellino, 1-61:
], 106: se il re pecca è condennato a morte: non che alcuno
1-10: là ove lo dritto uomo pecca, tutta la sua dirittura è dimenticata dinanzi
è lin senza resta, né acqua senza pecca: nulla al mondo è perfetto.
lin senza resta, né acqua senza pecca. = voce dotta, lat
volta, chi il domanda, sempre pecca mortalmente. leggenda aurea volgar., 607
ferire e amazzare il prossimo suo, pecca. salvini, ix-27: il satiro marsia
non in senso relativo, altrimenti si pecca contro gli elementi della lingua, stravolgendo
, vii-148: quanto l'uomo più pecca, più di lungi è da dio.
nel secondo luogo dico che l'uomo pecca amando con troppa concupiscenzia questi beni temporali
(per lo più ipocritamente celato); pecca, menda. dante, inf.
non è tanto la loro personalità che pecca quanto il loro ceto che si afferma
intendimento di guadagnare... quei pecca di questo vizio che s'appella avarizia,
perfìdia. landino, 33: pecca... [* dante] non
compagno e partecipe di gloria. / nessuno pecca in carne. -che incute spavento,
molto meno d'offesa che chi maliziosamente pecca. savonarola, iv-495: li giudei e
di quel suo non sapere, più pecca chi non sa e non fa,
sa e non fa, che non pecca chi sa e non fa. imperocché nel
propria spengono la mala qualità nell'umore che pecca. galileo, 1-1-136: se la
l'uomo ap pone altrui pecca o vizio, onde egli è colpevole.
individuale o collettiva); inconveniente, pecca, menda. fra giordano, 160
nelle arti del bello visibile, che pecca nel manierato per troppo manifesto affettare una
aspettando lo sposo. stigliani, i-77: pecca l'adone appresso per affettazione, perché
manifesto. monti, xii-2-145: la definizione pecca d'un manifesto errore gramaticale. botta
, 4-351: se nei laici la scienza pecca forse di orgoglio e temerità; ne'
; ne'chierici la poca che hanno pecca di marcia pedanteria. ghislanzoni, 4-36:
lo, maestro d'archimia per ignoranza pecca in sublimazione o in calcinazione o in
quanto alla forma è concludente, ma pecca in materia. galluppi, 1-i-21:
sia positive sia negative; che non pecca né per eccesso né per difetto,
vel vuole escedere tale mensura, sì pecca. 4. distanza.
opera letteraria. stigliani, 1-36: pecca l'adone nella smisuratezza, perché la
che, allo stato dei fatti, pecca soltanto di scarso ascetismo e di troppa
non è lecito, e ogni volta si pecca mortalmente. 5. tr. vendere
esperienze. vico, 63: aristotele pecca in trattare la fisica metafisica- mente per
tu'gran dono, / a la gran pecca sua fu messo a male.
. bernardino da siena, i-293: pecca [il sensale]... mortalmente
foscolo, xvii-116: dove la crusca pecca imperdonabilmente si è nelle particelle, le
ciò mi dovrebbe; / ché-cchi non pecca, parmi, assai si scolpa, /
donna miri. cavalca, 18-31: pecca l'uomo mortalmente quando, come dice cristo
che quando si fa men che bene si pecca, e 'misagio ', che
bene peccare, e di fatto talora pecca, ma, per non essere al male
quando si fa men che bene, si pecca. b. davanzati, 1-135:
uomo molle e delicato... pecca e offende nell'abbracci are troppo l'ozio
spia se c'è taccone che aggia pecca / e se il cuoio sia buono o
mia. dominici, 1-48: non pecca meno uditori di mormoranti e adulatori che
. segneri, iii-3-263: non si pecca col cuore, co'desideri cattivi, come
vi ho spiegato altre volte; si pecca altresì con le compiacenze e con quella
commetta peccato? -e io dissi: -sì pecca mortalmente d'alcun di sette peccati mortali
? -e io dissi: -sì, pecca mortalmente d'alcun di sette peccati mortali
piacegli, sanz'altro a fare, sì pecca mor- talemente per ogni volta. cavalca
o contra lui [dio], sì pecca mortalmente. boccaccio, viii-1-265: quantunque
sua speranza principale- mente in creatura, pecca mortalemente. fra cherubino, 4-73:
ulcere, secondo l'umor che vi pecca, ora sono biancheggianti, ora rosseggianti
.: ragazza e anche giovanotto che pecca di superbia, impertinente. anco '
': ragazza e anco giovanotto che pecca di superbia, impertinente. de amicis,
ower nascenda prole, / pensa se pecca qual di loro si parte.
difetto morale o intellettuale, vizio, pecca, menda. -anche: situazione di disordine
coteste ulcere, secondo l'umor che vi pecca, ora sono biancheggianti, ora rosseggianti
un nembo oscuro! 11. pecca, difetto, macchia. caimo,
animo: e chiunque altramenti fa, pecca. velluti, 37: altri ufici
125: chi dà aiuto al peccato pecca due fiate e apparecchiasi di peccare quegli
della materia. -figur. imperfezione, pecca, difetto fisico o spirituale di una
bene, ma dargli nome d'alcuna pecca o mancamento. -di nome,
il titulo pecca per soprabbondanza di parole vane e
particolare. cavalca, 18-31: pecca l'uomo mortalmente, quando, come
alcuna scusa. giamboni, 10-53: que'pecca di questo vizio che s'appella avarizia
bon fatto ubria. latini, ii-18: pecca e disvia / chi bono amico oblia
sua nuova invenzione invocatola... pecca di arte poetica, disponendosi le invocazioni
del corpo ène l'odorare e in questo pecca l'uomo odorando spezie dilicate. landino
24-30: ognun che vive al mondo pecca et erra. galileo, 1-1-61: a
2. che ingiuria la divinità, che pecca contro dio con atti e parole empie
umana. roberti, v-263: se pecca un dio e un giove scotitore del
18-57: quanto anco all 'om miss ione pecca l'uomo per odio, non parlando
-che non presenta alcuna mancanza o pecca; integerrimo, irreprensibile (la vita
... che comunemente l'uomo pecca o col cuore, pensando e volendo,
.., perché ogni uomo non pecca parimente. forteguerri, 2-69: or
dice: arca uperta, il giusto vi pecca? biscioni [s. v
agli ultimi due atti ti dimostrano che pecca, perché... la congiura
idea non solo è originale, ma pecca un poco d'impertinente. tommaseo, xcvii-in-95
peccatrice] fa stragio del corpo e pecca paresmente. fra giordano, 5-42:
, 5-42: quegli... pecca nel prossimo che dà male esemplo altrui
dà male esemplo altrui di sé e pecca palesemente. 3. in maniera
... perché ogni uomo non pecca parimente. pulci, 15-25: le lance
si tolle in gran partita, quando pecca mortalmente. -liquidare la partita',
metà, chi lo dà commette usura e pecca, perché il partito non è eguale
patacca / quell'esser bravo, dove ateste pecca. goldoni, xi-29: di lui
/ per ignoranza, che di questa pecca [la prodigalità] / toglie '
detto d'amore, 402: fortemente pecca / que'che d'orgoglio ha pecca.
fortemente pecca / que'che d'orgoglio ha pecca. bembo, 10-vi-239: dico che
, né mi pento d'aver questa pecca e questo difetto con voi, ché
... qualche magagna, qualche pecca nascosta la doveva avere. guerrazzi,
un buon prete. non aveva altra pecca che d'andare un po'troppo spesso a
, i-10-233: se non avessero altra pecca, hanno quella del far professione di
, 1-236: cesare moreno ha la grande pecca originale di essere italiano. de roberto
avrai quel tordo / che ha la pecca di dare acuti strilli, / non abbi
) ma la gola era la sua pecca. 2. difetto di un
pur ch'egli ha in sé qualche pecca, / come hanno tutte le cose vietate
è tac cone che aggia pecca / e se il cuoio sia buono o
l'altra sorte / può rivolgersi a pecca; ed è disposta / a defraudar la
è leggera. - cotesta è sua pecca vecchia, di andare a caccia del
vento. rajberti, 5-102: principal pecca dei conviti popolari è che non si
lin senza resta, né acqua senza pecca. calvino, 3-118: il letto era
muta favella non poter la maldicenza dar pecca alla perfezione del suo lavoro. pellico
di dioneo, e forse è l'unica pecca della tua tragedia. g. g
puri, da epigrafe. -senza pecca (con valore aggett.): senza
in quanto a grammatica, è senza pecca; ma in quanto a frase poetica,
non toscano veramente, se ben senza pecca. 3. atto o comportamento
con tormento: / non ci aio pecca, nanti fue l'amore. giamboni,
, perché se 'l perdesse a mia pecca o per provedimento che far si potesse
d'amor, ma d'odio è pecca intera. dante, inf., 32-137
sappiendo chi voi siete e la sua pecca, / nel mondo suso ancora io te
/ essendo il sopra capo d'ogni pecca? / taci, ribaldo! b.
diletti figli / degenerati e colmi d'ogni pecca, / hanno scurato la tua degna
degna voce. bembo, 10-vi-148: pecca di voi particolare e comun danno sarebbe che
non venire qui da voi per fuggire simil pecca. amenta, 4-81: avrai tu
qualche lingua velenosa ha voluto darle qualche pecca. pea, 11-158: una delle
brutto della parola. -senza pecca (con valore aggett.): esente
senza macchia, irreprensibile. -uomo senza pecca: cristo, in quanto partecipe in tutto
l'uom che nacque e visse sanza pecca. la spagna, 22-18: tornato è
. sestini, 266: chi senza pecca fra di voi si stima, / scagli
ove visse e morì l'uomo senza pecca, gesù. 4. errore
diversità di simili giudizi stimo che sia pecca d'ingegno ambiziosamente curioso. romagnosi,
comunanza dei beni è stata sempre la pecca di tutti gli utopisti. rovani,
botta, 7-210: torna l'antica pecca di dannare la crusca, perché non
. 5. locuz. mettere pecca: accusare difetti, errori, negligenza
podere, non ebbe proprio dove metter pecca. 6. prov.
intendere la lingua zerga, 356: 'pecca ': putta. =
peccare), agg. che pecca o è in stato di peccato; che
quelli che sa che il suo fratello pecca peccato non a morte, addi- mandi
bibbia volgar., x-25: ogni uomo pecca e ha bisogno della gloria di dio
bene peccare, e di fatto talora pecca, ma per non essere al male avvezzo
e senza viva fede in cristo, pecca in ogni sua azione. tausilio,
. c. croce, 146: chi pecca e fa peccar altrui ha da far
: credi che si perda chi mortalmente pecca, se non si confessa e si pente
mostra affatata per piacere carnalmente, sempre pecca mortalmente. s. gregorio magno volgar
: l'uomo che vive nell'ozio pecca contro il primo precetto dato da dio
51: se a sorte pur una pecca per fragilità, è degna di scusa
uomo. forteguerri, 8-80: chi pecca per amor io non riprendo. tommaseo,
dimostrarsene macchiato. giamboni, 10-51: pecca di questo vizio che s'apella tristizia
remunerare,... poco ci pecca il populo, il quale per instinto
è fatto / così sparnazzatore che e'pecca in prodigo. f. badoer, lxxx-3-98
casa. g. bentivoglio, i-116: pecca alquanto, a comun giudizio, nell'
ci secca: / troppo in orgoglio pecca: / perché tanto si tollera? alfieri
por mente... come si pecca persino nella costruzione de'teatri. mazzini,
vale la consequenzia, perché il silogismo pecca in tempo. piccolomini, 10-193: questa
son discorde, / chi dice: costui pecca in la memoria. bembo,
che di cendo non si pecca, ha voluto l'usanza che non si
beni, 1-57: non solamente pecca colui il quale fa poema di molte azzioni
in questa sua nuova invenzione invocatoria pecca di superbia, non imitando gli
antichi, i più e i migliori; pecca d'inavvertenza in vocando persona
divinità da gli altri invocate; pecca di arte poetica, disponendosi le
obliqua, come fa egli; pecca di religione, ricorrendo a donna terrena e
ella reca di pope è giustissimo. egli pecca di troppo sangue. botta, 7-250
botta, 7-250: guicciardini... pecca per soverchia intralciatura di stile, il
, proclamano che quell'altro vero poeta pecca di secentismo. svevo, 8-713:
dovrebbe; / ché. cchi non pecca, parmi, assai si svolpa.
officio de'privati e non suo; e pecca tanto verso e populi, quanto peccherebbono
fido'tragi- commedia pastorale, il titulo pecca per soprabondanza di parole vane e nugatorie
., allo stato dei fatti, pecca soltanto di scarso ascetismo e di troppa
) il dir vostro, se pur pecca, pecca per bontà. castelvetro, 8-2-195
dir vostro, se pur pecca, pecca per bontà. castelvetro, 8-2-195: perché
ne doveva domandare, questa seconda azzione pecca in esser fatta in tempo non opportuno
stato domandato già la prima volta, pecca ancora in superfluità. groto, 367:
o in lingua. stigliarli, 1-77: pecca l'adone, appresso, per affettazione
altre parti eccellente, pure non solo pecca per la parte del soggetto, il
stile, e di facile emendazione ove pecca. foscolo, xv-241: badate che
favola del pavone vergognoso delle sue zampe pecca d'inverisimile anzi d'impossibile. tommaseo,
: per mala ventura, del difetto medesimo pecca in parte l'adelchi: lì ti
interpretato dall'attore aimé cla- riond, pecca dell'eccesso opposto, manca di dignità.
m. savonarola, 27: quando pecca il sangue, fa'il salasso.
latini, lxv-246: 'umor che pecca, le postème e i mali / tutti
spengono la mala qualità nell'umore che pecca. dalla croce, iii-18: nell'ulcera
, iii-18: nell'ulcera che serpe, pecca un umor adusto e fervido che,
: quelli che sa che suo fratello pecca peccato non a morte, addimandi. s
. loredano, 5-250: marte insano pecca in caso e in genere / strappazzando
l'ansia di veder finita questa fabbrica pecca dieci volte al giorno. 12
. prov. latini, ii-17: pecca e disvia / chi bono amico oblia.
. ibidem, 118: chi ruba, pecca uno; e chi è rubato,
uno; e chi è rubato, pecca cento [col sospettare di molti.
], ibidem, 223: a chi pecca per erro [semplice sbaglio] s'
sbaglio] s'ha compassione; ma chi pecca per arri non merita scusa [per
-arca aperta, il giusto vi pecca: per indicare che l'occasione favorevole
arca aperta, / il giusto vi pecca... la comodità fa l'uom
meno perfetta e pregevole; menda, pecca. fra giordano, 5-145: tutte
più di una certa gravità; che pecca abitualmente contro la legge divina o contro
, / ella fa stragio del corpo e pecca paresmente. dante, inf.,
imperfezioni che ne sminuiscono il valore; pecca, menda. algarotti, 1-x-135:
lei..., costui non pecca, ma merita. r. zeno,
. cavalca, 18-28: l'uomo pecca o col cuore pensando e volendo,
/ per ignoranza, che di questa pecca / toglie 'l penter vivendo e ne
: credi che si perda chi mortalmente pecca, se non si confessa e si pente
per forza desta. cavalca, 18-31: pecca l'uomo mortalmente, quando..
-anche al figur.: difetto, pecca. somma dei vizi e delle virtù
una persona o di altri. -anche: pecca, menda, difetto. zanobi
il bene e 'l male, ma e'pecca per negligenza. livio volgar.,
lamentoso. alfieri, xiv-2-116: pecca... alle volte nel lasciarsi
sappiendo che voi siete e la sua pecca, / nel mondo suso ancora io
. f. corsini, 2-50: pecca pur troppo notoria di alcuni scrittori che
per ferire e amazzare il prossimo suo, pecca. -pigliare l'osso: irritarsi
non toscano veramente, se ben senza pecca, avendo egli forse da un buon mezzo
dormo assai, e chi dorme non pecca. mangio molto, e ne bisogno.
del re. cebà, ii-76: pecca gravissimamente chiunque per indegna cagione non s'
maggiore. segneri, iii-3-126: chi pecca stima in pratica che quel diletto,
, 18-38: l'uomo... pecca colla lingua,... raggravando
paga che prende. 2. che pecca contro la legge divina; che si comporta
questa sua nuova invenzione invocatoria... pecca di religione, ricorrendo a donna terrena
, iii-18: nell'ulcera che serpe, pecca un umor adusto e fervido, che
anche spirituale. giamboni, 10-52: pecca di questo vizio che s'appella tristizia
perdente: perché se 'l perdesse a mia pecca o per provide- mento che far si
firenzuola, 812: tutte per fuggir la pecca / che di gentil può un spirto
: il dir vostro, se pur pecca, pecca per bontà. e l'ho
dir vostro, se pur pecca, pecca per bontà. e l'ho somigliato a
spengono la mala qualità nell'umore che pecca. luca da caltanissetta, 193:
. latini, lxv-246: l'umor che pecca, le postème e i mali /
. bonichi, 106: se 'l buon pecca, 5. stor. uno
/ per ignoranza, che di questa pecca / toglie 'l penter vivendo e ne li
ogni volta, chi il domanda, sempre pecca mortalmente. codice dei servi di ferrara
di tempo debito, questa seconda azzione pecca in prendere il tempo non opportuno;
; e perché raccontarono azzione raccontata, pecca ancora in superfluità. piccolomini, 10-126
mi pare il supremo dell'arte: pecca per raffinatezza e contorsioni e rotturts eleganti
maggiore e migliore che non è, pecca colla lingua, lodandosi e biasimando altrui
, $-111- 309: nel favellare si pecca in molti e veri modi e primieramente
passione, ma opera contro di lei, pecca contra se stesso, come il lussurioso
/ sappiendo chi voi siete e la sua pecca, / nel mondo suso ancora io
s francesco da barberino, i-191: pecca gente molta /... per
queste voci e dice sorridendo: / chi pecca per amor, io non riprendo.
, ma opera contro di lei, pecca contra se stesso, come il lussurioso
sia maravigliosa, e che in ciò pecca 1 adone 'per volgarità e per reiterazione
non è lin senza resta né acqua senza pecca. = dal lat. arista
cagionassi. muratori, 10-ii-105: mortalmente pecca, ed è obbligato alla restituzione,
detta erasmiana, da erasmo: la prima pecca di 'iotacismo ', la seconda
di bernardo ad eugenio papa: non pecca meno uditori di mormoranti e adulatori che
leopardi, i-662: se la poesia settentrionale pecca in qualche cosa al gusto nostro,
. cetti, 1-i-145: la sua carne pecca alquanto di asciutto, e potrebbe avere
in remunerare,... poco ci pecca il populo, il quale per instinto
, vii-84: l'incontinente alcune volte pecca, sebben conosca di far male,
b. croce, ii-10-33: il giusto pecca sette volte al giorno, e la
ubidiscono. forteguerri, 8-80: chi pecca per amor io non riprendo. carducci,
8-2-196: perché raccontarono azzione raccontata, pecca ancora in superfluità; e perché raccontarono
azzione riprovata per falsa dalla prima verace, pecca ancora in falsità. 3
sarpi, vii-84: l'incontinente alcuna volte pecca, seb- ben conosca di far male
e che sia il vero, niun pecca nell'estremo, quando persuadasi che di risarcimento
zione dell'ultimo fine, allora mortalmente pecca;... e l'amore
savonarola, 7-ii-28: quando l'uomo pecca d'altro peccato che di superbia,
/ per ignoranza, che di questa pecca / toglie 'l penter vivendo e ne li
giovanni dalle celle, 4-1-13: mortalmente pecca il vescovo che ordina lo indegno,
fors'anche per tutte queste cagioni riunite, pecca nell'imitazione. ibidem, i-153:
cose e le cagioni perché l'uomo pecca e non più, e tutti i peccati
donne, 1-6: quando per collera pecca, dèe prendere la mattina a digiuno
dove quei ferri fan che non si pecca. 11. per estens.
mi pare il supremo dell'arte: pecca per raffinatezza e contorsioni e rotture eleganti
animo: e chiunque altramenti fa, pecca. n. franco, 4-34: cotale
reca di pope è giustissimo. egli pecca di troppo sangue. leofiardi, i-34:
passioni. segneri, 1-313: chiunque pecca, pecca perché vuol peccare; chi
segneri, 1-313: chiunque pecca, pecca perché vuol peccare; chi non lo
materia sanguinolenta, orrida e oscena, pecca per sentimentalismo. 11. che
10-53: dè sapere che que'pecca di questo vizio che s'appella avarizia.
accorgendosene. cavalca, 9-243: chi pecca più saputamente sempre pecca più gravemente.
9-243: chi pecca più saputamente sempre pecca più gravemente. corona de * monaci,
corona de * monaci, 88: colui pecca saputamente il quale colla volontà diliberata
la giudea, io li dirò ch'elli pecca contra la mia; e se dirà la
volta, chi 11 domanda, sempre pecca mortalmente. giusto de'conti, i-116
, / ella fa stragio del corpo e pecca pare- smente. m. frescobaldi,
. ottimo, ii-145: chi mortalmente pecca si fa esule e sbandito della celestiale
ed incognite. stigliani, 1-77: pecca l'ladone', appresso, per affettazione,
scampaforca in somma, qualche magagna, qualche pecca nascosta la doveva avere. de amicis
, / io voglio discoprirvi anco una pecca. = dal lat. mediev.
/ per ignoranza, che di questa pecca / toglie 'l penter vivendo e ne
che, come falsa e ribalda, pecca per espressa malizia. -acer. scempióne
tordaio avrai quel tordo / che ha la pecca di dare acuti strilli, / non
umani colle bestie: nel che si pecca molto e schifosamente e con assai più gravi
che lascia. -al figur.: pecca, difetto. tassoni, xvi-711:
profanare. lubrano, 2-388: chi pecca ne'luoghi sacri quasi s'impossibilita il
. a. cattaneo, i-18: pecca san pietro e nega cristo...
- tu sai il proverbio del chi fura pecca una volta e chi si lascia furar
, / degenerati e colmi d'ogni pecca, / hanno scurato la tua degna voce
51: se a sorte pur una pecca per fragilità, è degna di scusa,
chi, a cagione del vino, pecca, non ha iscusa veruna, perché
. ibidem, 223: a chi pecca per erro, s'ha compassione; ma
, s'ha compassione; ma chi pecca per arri, non merita scusa. ibidem
rea, percioché, se ben non pecca, la fama delle giovani donne è sdrucciolosissi-
l'uom che nacque e visse sanza pecca. marsilio ficino, 5-123: queste cose
sappiendo chi voi siete e la sua pecca, / nel mondo suso ancor io te
in somma, qualche magagna, qualche pecca nascosta la doveva avere. nievo, 28
intonaco. -figur. pecca, menda; macchia sull'onore.
del satirico. -risentire di una pecca, di un difetto stilistico. alberti
celle, 4-2-17: in questo caso pecca giurando, imperocché one alcuno serrarne allo
e così quegli ch'a lui s'oppone pecca, sìcome sfattore di iustizia e contradicitore della
abitanti di barga] che / una pecca sola, ed è / di lasciare invendicato
casotti, 1-1-2: chi ha la pecca di contendere, / stia su le sue
10-37: io dissi: « sì, pecca mortalmente d'al-tommaseo [s. v.
vale la consequenzia, perché il silogismo pecca in tempo: ci potrìa essere, ma
di quelli: così il cattolico che pecca fa sempre un falso sillogismo. a.
. lubrano, 2-99: lodano chi pecca, ammirano chi eccede ne'vizi,
sociniani. b. croce, 2-227: pecca d'ingenuità il nostro irriflesso parteggiare pei
la formula, che è solecistica perché pecca contro la legge tobler, è solo in
uomo più indugia la penitenza, più pecca: e più peccando, fa maggior soma
: il dir vostro, se pur pecca, pecca per bontà. e l'ho
dir vostro, se pur pecca, pecca per bontà. e l'ho somigliato a
, xii-3-176: la presente osservazione forse pecca di soverchia sottigliezza, ma nel determinare
codice dei servi di ferrara, 221: pecca... cussi de gascaduna grada
spende e sparnazza il suo, e pecca in prodigo. manzoni, fermo e
è fatto / così sparnazzatóre che e'pecca in prodigo. b. davanzati, i-106
, ma non incorre scomunica; chi pecca con una maritata credendola libera commette fornicazione,
lo gostaro. giamboni, 10-61: quelli pecca di questo vizi o della gola,
essere umani colle bestie: nel che si pecca molto e schifosamente e con assai più
cavalca, iii-127: maledetto è chi pecca per isperanza della bontà di dio. passavanti
bona. bonichi, 30: gran gente pecca vivendo a speranza. di costanzo,
vita sedentaria, dove il sangue loro pecca non solo nella quantità che nella qualità,
foscolo, xvii-116: dove la crusca pecca imperdonabilmente si è nelle particelle, le
ti staggisce lo tempo del guiderdonare, pecca più che quelli che 'l passa.
non toscano veramente, se ben senza pecca, avendo egli forse da un buon
, / ella fa stràgio del corpo -e pecca pares- mente. 2.
pretazioni arbitrarie. baretti, 2-54: si pecca contro gli elementi della lingua, stravolgendo
/ per ignoranza, che di questa pecca / toglie 'l penter vivendo e ne li
. cavalca, 18-41: l'uomo pecca in gola in cinque modi, cioè
volte lo maestro d'archimia per ignoranza pecca in sublimazione, o in calcinazione, o
sa, che non può superbire e che pecca nella piccola inerzia. -con la
. segneri, i-15: chi pecca per surrezióne, cioè per inconsiderazione,
inconsiderazione, o per impeto, non pecca sì gravemente. tommaseo, 2-ii-123:
castelvetro, 8-1- 429: si pecca quando s'introduce uno scelerato a cui avenga
amico di dante, xxxv-ii-754: chi non pecca, parmi, assai si svojjpa,
una lenticchia. -figur. pecca, difetto morale, menda, magagna.
da bene, ma dàrgli nome d'alcuna pecca o mancamento. costo, 3-81:
« tante volte gli perdona, quante pecca ». g. m. cecchi,
difetto della marmitta!.. guasto e pecca e tara della marmitta!..
/ non cuopra colla fé questa sua pecca: / e lutero non faccia da san
pananti, i-76: attribuirmi questa nera pecca, / quando non c'è su me
la giudea, io dirò ch'elli pecca contra la mia. e se dirà la
cecon tormento: / non ci aio pecca, nanti fue l'amore. sarotti
guevara], ii-49: il religioso che pecca nella religione, il territorio della
leopardi, i-662: se la poesia settentrionale pecca in qualche cosa al gusto nostro,
lo toccamento, nella quale l'uomo pecca gravemente, quando alcuna cosa tocca per
ologna, i-30: dunqua non pecca morte in alcun lato / se non
. croce, 2-227: del pari, pecca d'ingenuità il nostro irriflesso parteggiare pei
è, che quanto l'uomo più pecca, più si torce e più indura.
tordaio avrai quel tordo / che ha la pecca di dare acuti strilli, / non
qual ne doveva domandare, la prima azzione pecca in avere tralasciate due cose: nel
di ciò, ma in quanto e'pecca contra i comandamenti dell'umana leg- gie
neun suo fatto fa con discrezione. dunque pecca di questo vizio, che s'apella
ho una vasca, ma l'ha una pecca / d'un certo suo turacciol benedetto
], 1: certo, si pecca di una qualche tuttologica leggerezza, facendo
! segneri,. 240: chi pecca..., di libero si fa
. gobetti, 1-i-318: qui mengarini pecca di unilateralismo. il processo storico è
questa quasi tutta l'università degli uomini pecca. s. agostino volgar., 1-4-78
persone. boccaccio, viii-2-149. altrimenti pecca chi fa un eccesso in un tempio
poi l'uomo accieca in tanto, che pecca manifestamente, e fa faccia e non
verbigrazia, chi presta a usura, pecca gravemente e è tenuto a restituzione; ma
ant. vanagluriuso), agg. che pecca di vanagloria; che manifesta un'eccessiva
! -opera letteraria antiquata, che pecca di tradizionalismo. baldini, 13-6:
per mala ventura, del difetto medesimo pecca in parte l'adelchi: lì ti circonda
brutta abitudine; vizio; capriccio; pecca, manchevolezza; atteggiamento criticabile.
ché in via uperta il giusto vi pecca. musso, 115: chi lascia la
/ ella fa stragio del corpo - e pecca paresmente. = comp. di
nascono, li -che mostra una pecca, un difetto, una manchequali,
inclinazione, propensione biasimevole; difetto, pecca, manchevolezza (anche con riferimento a
spia se c'è taccone che aggia pecca, / e se il cuoio sia buono
funzione di purificare, di eliminare ogni pecca distruggendo completamente. dossi,
18-iii-1992], 33: la magia oggi pecca di iperscientismo e propone confusioni sconcertanti.
poco gusto ec. il loro giudizio non pecca sul piacevole o non piacevole di un
falso, ma bensì il loro organo pecca d'insuscettibilità. insuscitatore, agg
ribella: « francesco [rutelli] pecca di tardo-leninismo ». = comp.