qualche nonna del tempo dei borboni. pavese, 6-129: vidi un giardino tutto pieno
vera, datrice di vera gloria. pavese, 8-342: la terra da una parte
a questi esclamativi illuminanti come razzi! pavese, 8-188: come nel naturalismo l'autore
, la deturpavano davanti all'europa. pavese, 5-18: una ragazza, se è
come aprendo due ali nere felpate. pavese, 1-55: quando mi sveglio la
addentrano nelle desolate terre di lucania. pavese, 5-64: tra le nuvole basse era
vale a dire accettare, accettare. pavese, 6-12: si capiva che quella
« davvero! » esclamò la donnetta. pavese, 1-72: -sei andato alle canne
domani pagherò anche quello della lettera. pavese, i-31: mi dolevo di non guadagnar
e fecondare un dialetto ancor vergine. pavese, 8-54: è disonesto scusare la
perde nell'aria, e dilegua. pavese, 6-100: non fosse stato per la
problema del linguaggio e dell'arte. pavese, 8-54: è disonesto scusare la
lumi e la sera vi contrastava debolmente. pavese, 4-118: stefano, seduto su
travagliavano così torbidamente gli affanni umani. pavese, 8-m: non c'è nulla di
della mano che lo beneficherà o pronerà. pavese, 4-250: la guerra si sarebbe
, l'aria era già calda. pavese, 5-87: un giorno decisi nuto
a farlo portare a letto da rebecca. pavese, 4-235: bisogna decidersi, -gli
ma senza degnarci d'uno sguardo. pavese, 8-108: ennesimo distacco. ciò che
si compiva, e preferì fuggir via. pavese, 8-55: io non so ancora
parte col piglio più deciso del mondo. pavese, 7-151: parlò degli squadristi.
come se avessi ancora da nascere. pavese, 4-137: a me piaceva cenar
questo fosse precipitato sulla piazza impietrata. pavese, i-489: un sentiero l'attraversa [
caldo degli altri giorni fosse finalmente diminuito. pavese, 8-154: non c'è orrore
qualche tempo si dimostrava persino preoccupato. pavese, 8-155: quelli che si dimostrano
sala, sembrano catafalchi senza ceri. pavese, 1-60: vedo che tra i platani
provato nelle forti lotte della vita? pavese, 8-55: si vendica, e bene
lo odo in contrappunti di emozioni. pavese, 8-29: viene un accesso d'
sacrificato fattore d'un disegno sovrumano. pavese, 8-80: qui davvero vorrei credere in
, un dio sì umilmente dio! pavese, 8-69: dopotutto il più famoso
: speriamo che il tempo si rimetta. pavese, 1-66: -sulla grangia è spuntata
sovrabbondanza, eccesso, esorbitanza. pavese, 2-203: avevamo appena battuto il grano
si spec chiano in differenti pose. pavese, 8-307: il sesso, l'alcool
piace? -sì e no: dipende. pavese, 4-21: -almeno riempiste il negozio
e sempre dipenderanno da lui solo. pavese, 4-24: può arrivare anche domani
e non c'è da discutere oltre. pavese, i-403: fin che fui debole
come e dove ti farai dipingere. pavese, 6-11: « sei disoccupata da
. -schiarirsi, illimpidirsi. pavese, 8-147: l'acqua che trema si
un rientrare nel tempo mio antico. pavese, 4-307: durante settembre non è
gliene dicevano di cotte e di crude. pavese, 5-125: il sor matteo brontolava
non scrive mai quello che pensa. pavese, 4-251: conta quello che si
grano e le mie vigne colà. pavese, 4-291: certe piante di fico contorte
branza, / fu la mia genitrice. pavese, 8-61: si cessa di essere
sai quante umiliazioni, in questo posto. pavese, 6-7: -siete sane, siete
puoi dimenticare... ». pavese, 1-87: le dico allora..
, / scrollando, un assentimento. pavese, 4-291: gridai a certe donne che
giace al centro della conca di colli. pavese, 8-30: la poesia è tutta
oppongo a chi dice fallita la scienza. pavese, 5-10: prima, quando correndo
colpa, pensò di chiamare la madre. pavese, 4-135: già in altri tempi
cosa di maschile che le diceva benissimo. pavese, 4-262: mi si annebbiarono gli
, ma mancanze nei miei riguardi. pavese, 5-53: era inutile che trovasse tanto
dire, e'peccava per ignoranza. pavese, 5-21: ma se sapevo che si
, compare cosimo, state tranquillo. pavese, 9-49: ti ricordi quante parole si
dove vivevano realizzando ogni segreta aspirazione. pavese, 8-266: il passaggio dal dialetto alla
campi nella notte, senza direzione. pavese, 4-108: camminò un istante senza
così andavamo avanti, senza parlare. pavese, i-73: come un lottatore diede una
spirituali dei sacerdoti e dei seminaristi. pavese, 6-327: ero io che venivo
ridenti, diritto nei miei occhi. pavese, 4-308: gli eroi di queste valli
cercando di nascondere la sua infermità. pavese, 4-175: andavamo nel buio. cate
poco prima più discreto e autorevole. pavese, 1-109: voi non siete di qui
del popolo per astuto, accorto. pavese, 1-11: sei uno dritto e parli
dritto. -con uso avverb. pavese, 1-26: parlava dritto e capiva al
e per diritto e per rovescio. pavese, i-181: io gli raccontavo che
costante, i beni dello spirito. pavese, 4-199: disse soltanto che loro mi
macchine da battere in breccia le fortezze. pavese, 6-233: più in là,
su dalle muraglie diroccate del castello. pavese, 4-254: metà della piazza era
tutto della vita disagiatissima che ha fatto. pavese, 8-363: non sente le situazioni
si vantasse di possedere una nuvola. pavese, i-14: -perché non fa una domanda
campo, mettevano tutti quanti a disagio. pavese, 4-264: che certi ragazzi brontolassero
. « disamorata » mi chiamavano. pavese, i-204: questa vita singolare che
se fossi al tuo posto ». pavese, i-419: badava piuttosto a ripetere che
. -e tutto è finito. pavese, 4-218: i tedeschi occupavano i
corpo, dalla paura di svegliarsi disarmati. pavese, 4-216: all'angolo della stazione
peso rischia di stroncare la piantina. pavese, 4-227: professore, farete scuola
al loro carattere e al loro spirito. pavese, 8-123: le prove dell'esistenza
una disattenzione quasi totale all'insegnamento. pavese, i-181: mi fece cenno di
infinitamente senza mai trovare un ostacolo. pavese, 8-46: l'unico modo di
tappetino verde prato davanti al divano. pavese, i-146: nell'angolo d'ombra
sarà appena un'ora di strada. pavese, 5-163: la corsa passò due volte
in una apertura a doppia ogiva. pavese, 92: lo stridore più roco,
ributtano / indietro e si disciolgono. pavese, 6-224: quando fui sola, dentro
assoluto in cella, disciplina rigorosissima. pavese, 8-94: il cristianesimo non può
animale disciplinato. -sostant. pavese, 8-79: l'uomo di massa non
stai per mettere il piede in fallo. pavese, 6-102: da ragazzo veniva in
discorde silenzio, foriero di litigi. pavese, 2-238: ciò che è prezioso in
, anche senza il vostro permesso. pavese, 1-79: un'altra, sorprendendomi a
, per il loro desolato squallore. pavese, 8-175: gli stilnovisti creando la
alla spiccia un discorso sui trionfi. pavese, 5-69: il parroco, parato a
che favole finga e non discorsi. pavese, 9-49: ti ricordi quante parole si
il carattere come le virtù domestiche. pavese, 7-98: vidi nella luce carletto con
mi farete piacere a mutar discorso. pavese, i-i7: sentir uomini d'altra terra
padroni d'un certo vecchio castello. pavese, 17: se domani sul presto saremo
disse, che non vedo gottardo. pavese, 1-50: ci diciamo ben levato
, mi trasse un po'discosto. pavese, 7-52: accordai la chitarra. linda
lastra di rame cosparsa di cera. pavese, i-267: prese i gessetti e
, tutti insomma gli strumenti dell'arte. pavese, 6-20: le disse di farsi
incarico di disegnare le posizioni nemiche. pavese, 4-23: mio padre ha disegnato
sorridendo, se volessi 'disegnarla '. pavese, 6-18: raccontava del pittore che
molto moltissimo, e dal vero. pavese, 6-18: poi le chiese che
astratto, che si dice disegno. pavese, i-62: non si capacitava di quegli
che farebbe benissimo, e così via. pavese, 8-287: le nazioni che giungono
un fiocco che le stringeva la gola. pavese, 1-121: il grassone aveva disfatto
bole in una vetrina disfatta. pavese, 4-23: sopra una cassa,
. sciogliersi (il gelo). pavese, 4-307: se poi, come dicono
freddezza interiore, di aridità. pavese, 4-265: il bel tempo tornava,
, dal « brivido della disgrazia ». pavese, i-iii: una volta
famiglie più disgraziate com'era giusto. pavese, i-82: senti, biscione,
non è forte è un disgraziato. pavese, 4-211: pensai a cate, fonso
, nei borghi, alla mattina. pavese, 8-254: il problema è piuttosto
disgusta di tutto e di tutti. pavese, 8-34: mi disgusto ora della vita
suoi disgusti e nei suoi desideri. pavese, i-85: era una grande ossuta
cui letto aveva biancheria di bucato. pavese, 6-331: spaccando le casse, s'
nella musica, ermetismo nella poesia. pavese, 8-61: niente è più abbietto
. senza produrre un vantaggio immediato. pavese, 8-208: l'ingegno, come stupenda
conto mio non ci penso più. pavese, 8-160: di tutto il lavoro
tana di lupi e di volpi. pavese, 8-131: il disinteresse materiale porta.
perdere i risultati del proprio progresso. pavese, i-28: l'avrei inevitabilmente trovata
la sigaretta non riesce a renderli disinvolti. pavese, i-58: si dispera quando il
alle più piccole cose dell'esistenza. pavese, 4-146: ott'anni fa, cos'
, a disonorare la casa ». pavese, 4-94: -ma catalano non doveva prender
, che si perdette nel chiasso generale. pavese, 4-127: procedevano a passi disordinati
e consigliarla. -irrequieto. pavese, 8-52: che alla produzione di un'
le respinse nel passato non desiderabile. pavese, 8-57: la vita passata risulterebbe spensierata
tornava a cadere una pioggia sottile. pavese, 4-154: finii la mattina andando a
quali errori di una gioventù eccessiva. pavese, 4-272: che la smettessimo di
, allotropica, equivoca, infida. pavese, 8-386: la trovata di graves
di sangue costi questo perpetuo amore. pavese, 8-89: succede questo: con un
vedere un giorno a buon porto. pavese, i-174: di rappresentanze ormai disperavo
per un nonnulla come una femmina. pavese, 6-40: era per questo che si
speranza: / che muoia disperato! pavese, 8-69: tanti sono morti disperati.
e disperata trascuratezza il proprio palazzo. pavese, 1-8: diedi uno sguardo smarrito
patria quella terra dove si vive. pavese, 4-279: i convittori rincasavano. in
né di divenir favola del mondo? pavese, 5-19: tutti erano dispersi,
fuggon volando a più scherzosi nidi. pavese, i-341: le grandi finestre, le
che invece alle madri non dispiacciono. pavese, 8-217: mi sono accorto sovente che
può essere goduto con libertà assoluta. pavese, i-416: certe notti pigliavo sonno,
, di speranza e di disponibilità. pavese, i-368: sono momenti questi che
prospettive normali, matematiche del tempo. pavese, 8- 85: accoglie tutte
grandi linee tradizionali. -rifl. pavese, 8-229: il piacere del narrare e
. -adeguare, conformare. pavese, 8-74: ci vuole un'arte tutta
/ docili no; indocili / nemmeno. pavese, i-28: cilia mi offrì di
, / che io mi disprezo. pavese, i-26: mi disprezzo di averla
, dei feriti che stanno dissanguandosi. pavese, 3-117: era vecchio e sfinito
parecchi giorni intorno alle paludi malariche. pavese, i-362: il disseccarsi delle foglie apre
/ e mele disseccate a ghirlanda. pavese, 4-305: studiai la barriera di colline
mancia nella tasca del vestito nero. pavese, 8-32: ma allora, se il
ancora non comprendeva il valor del denaro. pavese, i-15: fra i terrazzieri della
di macchie verdi la terra nera. pavese, 4-166: a ville giardini io
/ pallide da i silenzi interminabili. pavese, 5-65: si mise a gridare ch'
svaniti, fiochi, confusi). pavese, 8-41: voglio dissotterrare la compiacenza che
distaccavano, si allontanavano per repulsa. pavese, 8-no: nelle cose sessuali mi
smarrivano e non si vedevano più. pavese, i-153: c'è voluto del
particolarmente penoso, lo commoveva insolitamente. pavese, 9-11: mi parve più espansivo
; ostenta di stare col vecchio. pavese, 8-223: l'amico p.
, gli uscì soffocata e distante. pavese, i-55: quella sera, nell'ora
accelerò il passo fuori del prato. pavese, 4-1 (6: stefano cominciava a
ad affrettare il passo distanziandomi in breve. pavese, i-197: stracco e pesto com'
espressione di sonnolenza che li addolcì alquanto. pavese, i-46: l'alba s'era
braccia distese e guardando nel cielo. pavese, 7-13: sul letto, in mezzo
è tutta un formicolio di corpi distesi. pavese, 1-71: fa finta di dormire
ruote, stava distesa al sole. pavese, 94: ci sono d'estate /
è disteso partinico sulla feconda pianura. pavese, 1-23: talino mi portò sul
palma giunte / in distesa rinuncia. pavese, 43: le ragazze al crepuscolo scendono
ingegni eccellono egualmente nelle tre forme. pavese, 8-156: i giovani non sanno che
/ distinguo / il mio viso. pavese, 6-129: via via che i versanti
di scegliere, di afferrarne veruna. pavese, 8-51: distinguere se si gode voluttuosamente
unità e distinzione con gli altri tutti. pavese, 8-360: la nostra crisi è
s'è più doluto di retz. pavese, 6-114: mi fissò con quegli occhi
fuori la lingua, come soleva. pavese, i-89: scoprendosi i denti come
bocca, gli occhi, il capo. pavese, i-29: aveva il viso devastato
viaggio di distrazione e d'istruzione. pavese, i-264: ha smesso la frenesia
, e lasciami morire sul cuor tuo. pavese, 8-104: è accaduto a
la quale diciamo che non può distrarsi. pavese, 8-33: cadono in questi mesi
linguistica, ch'è la proposizione. pavese, 8-172: l'artista che non
ossa, ricadeva in un profondo abbattimento. pavese, i-31: io fui anche più
potrebbe fare, o fa il contrario. pavese, 8-97: malgrado questi mesi d'
occorreva che ti disturbassi colle frutta. pavese, 4-105: il ragazzo urtò nella porta
disturbatori, non promotori del trattato. pavese, 8-112: la morte è il
tolgo il disturbo e me ne vado. pavese, 8-116: rimordendoci una mala azione
e dei partiti non si fida. pavese, i-384: per quanto disuniti di pareri
e la sua mano tremava forte. pavese, 8-340: in sostanza, perché
e succiarsene le dita ogni parassito. pavese, 1-90: non sono qui per
a tempo a levarmi la pena. pavese, 1-66: chi sa come si
sede, i locali dell'azienda. pavese, 4-189: dalla ditta di fonso -
diurna, in un'ora notturna. pavese, 8-231: si cercano i 4
dopo la cima stessa risplendette purpurea. pavese, i-179: i suoi occhi divamparono
, sventrato (un muro). pavese, 4-154: le case sventrate fumavano.
divulsi dalle ragioni che li mostrano meritati. pavese, 8- 25: forse che
e caldo, duo puntate divelto. pavese, 128: hanno pure una gioia /
occhi; impallidì e divenne triste. pavese, 8-115: è notevole come divenendo
esterni rumori là dentro diventano oro. pavese, 1-93: di colpo si leva
d'aver luogo in questo mio foglio. pavese, 5-30: di cascine, un
dell'istessa opinione, gergoneggia diverso. pavese, 5-17: la gente si è
, i baffi biondastri, quasi trasparenti. pavese, i- 269: era così
mentre i ragazzi la guardavano divertiti. pavese, 4-135: le strade formicolavano di
giusto né utile aprire una nuova soscrizione. pavese, 8-250: soltanto seguendo l'istinto
si tuffavano di nuovo nell'acqua. pavese, 9-81: c'era in ginetta una
svincolare, sciogliere, liberare. pavese, 4-48: le prese una mano.
casa di un comune amico bolognese. pavese, 4-188: su un angolo m'imbatto
d'occhio sulla formazione delle società. pavese, 8-51: è un bel lavoro
scuoteva come quello di un bambino. pavese, 4-130: continuò a gironzare dalla
dalla tubercolosi, smorticcio, febricitante. pavese, 6-1 io: rosalba schiacciò la
si lagna del clima, dell'aria pavese che non gli è propizia agli occhi:
connaturabile col suo corpo senza dominarlo. pavese, 6-97: comparve lenta e silenziosa una
documenti, esempi, casi. pavese, 8-125: sulla scena...
invece estrema- mente piccine e atticciate. pavese, 4-266: me ne toccò un
. e. gadda, 216: il pavese ha salutato le cupole e i campanili
troppo chiaro, / dirama solitudine. pavese, 4-254: il cielo dolce di
cose dette un poco di endego fino. pavese, 4-18: tutte queste anfore erano
dolcezza d'un bagno tiepido e odoroso. pavese, 8-277: ci si umilia nel
un lamento d'amore senza amore. pavese, 8-168: usa risparmiare una persona
-di suono: acuto, stridente. pavese, 4-298: un colpo esplose, vicinissimo
gaudio e più dolore i dannati. pavese, 8-216: qualche volta viene 11
/ e questa pena nuda di dolore. pavese, 8-90: l'unica educazione la
-risultare a dolore: provocare sofferenza. pavese, 8-59: quanto più un uomo s'
per protestare, non disse parola. pavese, 4-20: si vedeva solo e
entro di noi domande e problemi. pavese, 7-154: cominciò a parlare basso e
7. dimin. domandina. pavese, 7-191: -faccio conto di andarmene.
che voi aspetterete, che voi ascolterete. pavese, 17: se domani sul presto
tutti i giorni di tutte le settimane. pavese, 8-376: e straordinaria l'idea
redimi! / va, giovane roma! pavese, 3-20: ho cercato nemici,
sbadiglio non fosse domato del tutto. pavese, 6-288: sentii lo sforzo di rosetta
in corsa nel dì della tua festa. pavese, 4-181: mettemmo il naso nella
sorte che inevitabilmente le sarebbe toccata. pavese, 1-107: gli do il libretto
tempo libero in casa propria. pavese, 4-70: la sera che sto a
che avevano dominato nell'età illuministica. pavese, 6-129: vidi un giardino tutto pieno
. dicevo che volevo esser dominata. pavese, 5-117: ho capito anche che
porta donde soleva entrare il direttore. pavese, 8-32: il poetare è una
/ di covoni pungenti di stelle? pavese, 6-138: un senso festoso e irresponsabile
nemico / questo è ancora la donna. pavese, 1-91: -ma cos'hanno
, o dal comportamento effeminato. pavese, 8-71: ogni critico è propriamente una
ricchezza, avventure, sopratutto avventure. pavese, 5-46: ii figlio, l'
donne grandi e piccole ti ricordano sempre. pavese, 4- 311: a volte
/ cammina lungo il muro barcollando. pavese, 8-407: sembrava facile, a
di malinconia ma non fan male. pavese, 8-42: quella persona mi sapeva legare
ho proprio un dono per la recitazione? pavese, 8-346: uscire in strada e
, abiezione / che funghisce su sé. pavese, 1-123: forse gisella cedeva;
. dopo il pasto della sera. pavese, 4-159: quella sera rientrai sotto un'
eleganti sciatori, i cacciatori per pretesto. pavese, 3-75: non basta un po'
.. anche 'scapolare'e 'montare'. pavese, 4-32: il fumo azzurro..
soldi ci comprerò degli altri francobolli ». pavese, 8-367: strana mania di volere
/ diffuso entro il giorno rupestre. pavese, 6-85: s'accorse che il riverbero
alare / il sonno dell'abbandonato. pavese, 3-55: il tuo sonno è
incontro il sorriso accogliente dell'amica. pavese, 8-309: è l'alba,
facendo le viste di dormir collo sposo. pavese, 5-5: che il vaiino adesso
, ché il dormire le farà bene. pavese, 1-50: togliete il mangiare e
fuggiamoci quinci più lunge che noi possiamo. pavese, 6-94: parlavamo soltanto di questo
avessi. -colonna vertebrale. pavese, 69: un ragazzo è piombato /
di dosso: derivare, nascere. pavese, 1-38: pareva impossibile, a vedere
di nuovo divampassero quelle fiamme vittoriose. pavese, 4-171: le vere pallottole..
morta, né più coi turbini tenzona. pavese, 6-90: -andiamo dove vuoi,
e la spaccatura raggiunge la cima. pavese, 4-138: mi soffermai su una svolta
mi debbono di essere civili ». pavese, 4-148: l'idea di esserle legato
, che a sapienza di governo. pavese, 4-310: guardare certi morti è umiliante
giorno provvedere al mantenimento dei vecchi. pavese, 8-22: io devo contentarmi della minima
non sarebbe nemmeno stato un buon re. pavese, 1-22: dovevi venire con me
quello che fanno essi in quel tempo. pavese, 4- 195: -perché non
la tua salute vada come dovrebbe. pavese, 8-105: perché -quando si è sbagliato
— anche a esprimere convinzione certa. pavese, 4-252: io le dissi che,
, che metterà a posto tutti. pavese, 5-79: ti abbiamo trovato una
incontrava, e tirava di lungo. pavese, 1-20: una bella cosa era
con più finitezza che non il falegname. pavese, 6-297: su quella storia del
altindietro disse: « ebbene? ». pavese, 1-73: troviamoci qui stanotte,
celeste in quell'ebbrezza d'oro. pavese, i-61: bastava una voce per strada
di disperati era così poco estetico! pavese, 8-334: tutti ebrei, tutti uguali
devi accontentare anche queste clienti. pavese, 6-242: un loro amico..
semplice è anche donna eccessivamente vuota. pavese, i-233: -ti annoi?
e alla promessa di ingentissimi onorari. pavese, 8-125: dovrò smettere di vantarmi
meno curiosi, e ormai incuranti. pavese, 4-218: un caffè accanto aprì
eccitazione e sordità quasi di falsetto. pavese, i-296: corra- dino se ne
perentorio di troncare il discorso. pavese, 5-24: un bel mattino non mi
e lontano rotolìo d'un treno. pavese, 4-52: mentre cercavano fra la stoppia
di lire 5876 e 97 centesimi. pavese, i-30: con le scarse
, l'economia senza la tavola pitagorica. pavese, 8- 184: appunto perché
borgia, o il jago dello shakespeare. pavese, 8-385: il selvaggio per essere
ha riferimento con l'attività editoriale. pavese, 8-183: ciò è tanto enorme che
in qualche causa che lo trascendesse. pavese, 8-41: ho sempre seguito impulsi sentimentali
affermando, a dirittura immorale e antisociale. pavese, 8-194: [il dolore]
uno non è concepibile senza dell'altro. pavese, 8-90: se tunica educazione la
.. è senza macchia, è! pavese, 6-323: beccuccio disse che di
illustri « secchioni » del liceo? pavese, 6-59: a ginia faceva effetto camminare
chiaramente alla francia una funzione egemonica. pavese, 8-287: le nazioni che giungono a
in tono di bonario rimprovero. pavese, 6-55: -ehilà, -disse guido come
. -per lo più assol. pavese, 8-60: la ragione perché le donne
nel momento opportuno le formule chiarificatrici. pavese, 8-165: la guerra imbarbarisce perché
bianco, del principio del secolo. pavese, 6-255: ci sedemmo in due
e al grave aere degli archivi. pavese, 8-17: anche se proviamo un
e fa scorrere sulla palma ruvida. pavese, i -i i: quando aveva speso
a elemosinare pietre per san damiano. pavese, i-12: preferivo credere che [il
. agg. che sa scegliere. pavese, 8-44: ho veduto dei colori,
, tutta mossa, quasi elettrica. pavese, 4-64: state in guardia, ingegnere
, costituiscono le gemme della collezione. pavese, 8-27: la nuova maniera che
. modellato su caratteri ellenici. pavese, 8-373: nemmeno i romani ellenizzati furono
essi soffrono di un male più proprio. pavese, 8-291: da noi l'elocuzione
dello stato e del principe. pavese, 8-162: è naturale che la donna
ancora, ma in termini alquanto elusivi. pavese, i-202: ognuna di quelle
d'ombra / come imploranti braccia. pavese, 6-108: a poco a poco dai
alla corrente servono a farla più precipitosa. pavese, 8-240: quelle situazioni e quei
in francia perché intolleranti della dittatura. pavese, i-240: siamo stufi di piantar cavoli
giubilate! / moltiplicate le allegrezze! pavese, 6-132: le donne non mi avevano
ragionamenti empiano gli orecchi delltmpera- dore. pavese, 5-90: dietro le canne, sbucò
spezzarsi contro lo spirito conciliante dei capi. pavese, 4-265: il freddo, il
nero del vestito e del cappello. pavese, i-322: si guardò negli specchi,
le pareti del piccolo castello feudale. pavese, 8-371: ti staccavi dal paese,
per l'ennesima volta il dibattito. pavese, 6-94: mi chiesi un'ennesima volta
che tutto il suo foco ha spremuto. pavese, 6-104: lui
grave e enorme, perda l'anzianità. pavese, 8-105: il dolore è nel
di scoppi provenienti da quella parte. pavese, 8-344: la più mite e pacata
di non tornar più a casa. pavese, 8-180: nulla può consolare della morte
di abbandonarmi al non essere del sonno. pavese, 8-183: un secolo è un
più si fingevano ignare, sbalordite. pavese, i-285: in fabbrica, il tornitore
che sono in faccia alla porta. pavese, i-131: rocco spinse l'usciolo che
gli ordini di rappresaglia avranno esecuzione. pavese, 4-250: entro due mesi al
facendo uno schiamazzo di gente entusiasmata. pavese, i-63: passandoci a fianco una
giornaletto che parlava di lui entusiasticamente. pavese, 8-365: un luogo che ti piace
superficie, in apparenza. pavese, 8-75: l'arte di farsi amare
è generico, insoddisfatto, epidermico. pavese, i-230: è rimasta bambina,
questione d'epidermide e di denaro. pavese, 8-143: a volte ce la
sul trono il figlio di polinice. pavese, 8-50: che la poesia nasca dalla
di frivoli epiteti e di locuzioni straniere. pavese, 8-327: gli antichi si compiacevano
un'epoca fonda / fuori di me. pavese, 8-150: probabilmente ogni epoca della
un'epoca, di un mondo. pavese, 8-266: come in tutte le cose
a tutti un nostro piccolo segreto. pavese, 6-7: -siete sane, siete
tra agricoltura, industria e commercio. pavese, 8-123: le prove dell'esistenza di
simili alle formiche, ad equipaggiarsi. pavese, 6-270: prima la madre volle
/ di vegetale vetro l'equiseto. pavese, 4-202: giocavamo a immaginarci che
equivalgono, sono una cosa sola. pavese, 5-9: ho girato abbastanza il mondo
/ è tutto l'autunno veneziano. pavese, 4-166: la terra era lavorata
mezzo del piazzale davanti alla villa. pavese, 27: il sole e la pioggia
tempi / con la scatola dell'erborista. pavese, 6-233: sotto il portico della
dal grande eremita di fran- cavilla. pavese, 15: la grande fatica / è
forme monarchiche e i furori democratici. pavese, 8-173: tanto nell'arte che
, nella speranza d'un'emia strozzata. pavese, 5-107: sapeva di un altro
in giardino. -sostant. pavese, 8-75: checché ne dicano gli eroici
, quasi nessuno può esser decorato. pavese, 8-45: il suicidio appare ormai
forte sottinteso erotico, addirittura indecente. pavese, 8-122: per me pare che non
le vecchie. -sostant. pavese, 8-92: non è concepibile un trionfatore
un periodo di tempo). pavese, 8-79: ricordi... le
vivere in campagna era completamente errato. pavese, 8-293: benché tutte le sue
per tenerla un pochette all'erta. pavese, 4-143: sul fresco della collina
nella gloria infame dell'arena insanguinata. pavese, 4-17: l'aveva veduta girare in
trovati pentiti quasi tutti dell'acquisto. pavese, 8-324: basta mentire -esagerare,
esageri! -ghignava -esageri! ». pavese, i-58: con me faceva il tollerante
pavimento, la sputacchiera di tutti. pavese, 6-159: poli ci accolse con
boccaccia gengivosa, esalare un canto patetico. pavese, i-89: adele si voltò dalla
grido degli amanti divisi dalla guerra. pavese, 4-26: quei vecchi ninnoli polverosi,
suo respiro / esalarsi d'intorno. pavese, i-ii: dalle porte esalava tanfo
foglie di felci e con polvere. pavese, 99: anche dove in città non
l'arte culta dovrebbe prendere a modello. pavese, 8-341: tu esalti l'ordine
, con stridi acuti e incomprensibili. pavese, 8-301: il semplice sospetto che il
interrotta per gli esami di riparazione. pavese, 9-105: lei quest'anno dà esami
agli impulsi d'una sensibilità esasperata. pavese, 4-21: di quell'arrivo stefano non
doloroso, noioso, interminabile e sfibrante. pavese, i-45: la lampada stanca lottava
conservare quanto può dei suoi uomini. pavese, 8-385: succede di notte,
tutto diverso e di valore inferiore. pavese, 13: i clienti che entravano /
, levando le braccia al cielo. pavese, 4-137: qualche volta un nuovo caso
eco tra i singhiozzi esclamando disperata. pavese, 5-35: mentina era in letto che
che la era davvero un'avventura romantica. pavese, 4- 107: qualcuno esclamava qualcosa
-possibilità di scelta, di selezione. pavese, 6-236: lodò la fantasia del mio
fa il suo criterio in un incognito. pavese, 8-33: si direbbe il
son gli escrementi corruttibili del demonio. pavese, 8-69: tutti gli uomini hanno un
da renderle irriconoscibili alla stessa autrice. pavese, 6-109: le altre voci tacquero e
volontà pronto a speculare con scaltrezza. pavese, 4-240: abbiamo un dovere, una
, sarebbe di sposare la ragazza. pavese, 4-151: mi accolse il vecchio
/ acciò la gioventù faccia esercizio. pavese, 7-18: -vedrai che guarisci,
mano, ed è col nazionalismo. pavese, 8-296: la poesia partecipa di
l'esigeva. guardava e la esigeva. pavese, 8-233: una beffarda legge della
bellezza esile ma diritta della vally. pavese, 11: s'era intanto sposato,
, alle chiuse gelosie di sala. pavese, 8-134: di noi stessi conosciamo tutte
colpo d'arma da fuoco). pavese, 4-297: un colpo esplose, vicinissimo
, il nuovo porto, la diga. pavese, 6-158: tra i pini s'
negli occhi di emilia, esplorandola. pavese, 8-154: bisogna favorire, esplorare
scoperte gli apportano catastrofe e morte. pavese, 8-224: se anche domani si lasciasse
nello spazio la sua esplosione d'ilarità. pavese, 8-180: l'ira non è
fratello le aveva raccomandato di usare. pavese, 8-252: [nella tragedia greca
stessa in terra depinge e vagheggia. pavese, i-373: la macchia di rovi
mettere il proprio apparecchio sotto controllo. pavese, i-139: sanno metter uno dalla parte
. che è proprio del significato. pavese, 8-349: esigenza di conservare alla parola
miniatura ma perfetto, ma verissimo. pavese, i-381: c'è poi sempre un
mattiniera versava nel secchio di ferro. pavese, 8-46: esprimere in forma d'
che sé esprima in pieno divenire. pavese, 8-197: per esprimere la vita,
fertile di novelle e di meraviglie. pavese, 4-70: la luce interiore che l'
sacramenti l'essenziale sarebbe stato salvo. pavese, 6-117: i contadini non sanno
nel provvedere alle esigenze del consumo. pavese, 8-92: una poesia...
o compari ai posti di comando. pavese, 6-144: guardando una vigna dal
proce deva lento, a fatica. pavese, 5-35: cinto mi zoppicava dietro
tristezza e fu l'amor supremo. pavese, 4-259: « sono venuti due tedeschi
ricoprir le nuove / gemme di primavera. pavese, 4-12: questi sfaccendati si stupivano
possibile, sia sotto radici di monte. pavese, 4-168: le due trovarono l'
guasto / mi fu il mio nido. pavese, 8-70: la grande, la
cardinale veniva anche da quelle parti. pavese, 4-146: se usciva con me,
cosa si bisbigliasse sul tal mercato. pavese, 4-156: durò tre anni e
ugualmente eleganti nel lutto, immutabili. pavese, 4-229: è adesso che comincia
noce / che sembrava suonare il campanello. pavese, 8-384: i « ricordi »
carattere proprio della stagione estiva. pavese, 7-121: veniva notte -notte calda -e
prima volta in uno stil di protesta. pavese, 8-82: finita l'opera ecco
lasse dal mondo esterno. pavese, 8-149: la maturità è anche
l'occasione e alcuni abiti esterni. pavese, 8-149: il genio non è scoprire
uso di vestiario, di ornamento. pavese, 8-139: l'astuzia della famiglia
esteri, passando la gioventù in trionfo. pavese, 8-267: le guerre in francia
, invecchiato, stanco, dimagrito. pavese, i-364: vissi in una grande
delle autentiche e generatrici originalità italiane. pavese, 8-179: le grandi fioriture sono precedute
, di meccanicismo e di americanismo. pavese, 8-27: il problema estetico,
è un eroe, è un esteta. pavese, 8-41: non voglio dissotterrare la
, in particolare l'esercizio delle virtù. pavese, 8-137: siccome tutti gli stati
fin troppo docile e compiacente dell'amelia. pavese, 4-195: adesso salivamo in silenzio
con abiti leggeri, da estate. pavese, 9-13: quando l'ebbi davanti estivo
venuti sotto il di lui governo. pavese, 4-225: vennero altre storie. ne
estraneo era penetrato nella sua camera. pavese, 13: due cognati hanno aperto un
, sebbene così bianche e angeliche. pavese, 4-9: sapeva che dappertutto è
, ci sprofonda in voragini misteriose. pavese, i-208: che carlotta soffrisse d'
trionfo delle greche arti sul tempo distruggitore. pavese, 4-154: faceva strano vedere i
erbe esanimi, sotto i fiori estremi. pavese, 4-155: il giornale diceva che
in fumo a fondo il mare. pavese, 88: è l'estremo silenzio.
esigenze d'una situazione come questa. pavese, 8-189: gli aggettivi geografici della
buche e di ogni altro ostacolo. pavese, 8-41: mi compiacevo del lavoro febbrile
via romita, / l'ora estuosa. pavese, 6-137: nell'afa estuosa della
del vento che non riusciva a sollevarsi. pavese, i-69: anche da questa [
esuberanti, e come me, felici. pavese, 6- 121: - non c'
z'odio, senza invidia. pavese, 5-48: ho fatto molti stupidi
, che viveva sicura del domani. pavese, 8-164: il passaggio all'assoluto morale
, infinitamente lontano. passò un'eternità. pavese, 6-69: amelia stette zitta,
quali si confermava con sicurezza entusiasta. pavese, 8-160: si può dire « non
a cui siasi sollevata la eterodossia economica. pavese, 8-184: appunto perché non esiste
, invincibili ed invitte a difenderla. pavese, 8-29: le regole d'arte
peso rischia di stroncare la piantina. pavese, 5-46: quel giardino della villa
o no, una funzione sociale. pavese, 8-259: il provincialismo in arte ha
tra soggettiva ed empirica e tutta cervellotica. pavese, 8- 279: cipresso e casa
loro particolare professione, ma secondo filosofia. pavese, 8-317: fessi gli etnologhi che
ed è vano ch'io evada. pavese, 4-10: quello scoglio, quelle poche
da un medico evaso dal bagno penale. pavese, i-143: non ha sentimenti
. -in costrutto ellittico. pavese, 9-35: -eravate ubriachi? -evidentemente.
agli occhi luoghi, fatti e persone! pavese, 8-125: hanno [quelle novelle
, almeno per un po'di tempo. pavese, 6-97: oreste evitò con un
del paesaggio nei suoi giorni migliori. pavese, 8-168: perché ci è ostico
biologia, sospetto di tendenze evoluzioniste. pavese, 8-304: il 'ritorno degli
una bandiera, / biasciare evviva. pavese, 3-158: aspettiamo la fine,
un occhio per iscriversi al fascio. pavese, 5-70: l'ex podestà disse
e l'idiota urlo del fischio. pavese, 119: il mattino è tra
l'altro de'fischi all'aria. pavese, i-133: la bimba era tornata
tutti / la faccenda e la gara. pavese, 3-157: io ne ho abbastanza
in tutte le facce che s'incontrano. pavese, i-506: allora parlammo un'altra
alla cameriera, una faccia nuova. pavese, 4-172: vennero fonso, le ragazze
muoveva mangiando con un grande fracasso. pavese, 7-196: al registro mi diedero
caso che mi voglia dir niente. pavese, 8-320: non ho niente contro il
mostri arcigni dell'epoca dei han. pavese, 6-12: «... mi
morte: la faccia dell'assassino. pavese, 11: mio cugino ha una faccia
arie, prendere una posa. pavese, 1-68: mi alzo in piedi e
quella formula, la loro faccia. pavese, 5-136: né alla mora né
punì della sciocca paura che io ebbi. pavese, 1-110: c'era sempre la
dagli occhi bovini sul faccione giallastro. pavese, 24: la donna nell'
... -è facil cosa. pavese, 1-12: niente di più facile che
vieni tra i fiori rossi dei fagiuoli. pavese, 6-129: vidi un giardino tutto
che il pescatore teneva in mano. pavese, i-186: le sussultava tutto il
faccio fagotto e me ne vado. pavese, 4-300: la gente faceva fagotti e
. garzoni, 1-849: afranio pavese, uomo d'ingegno mirabile, ne
dal vento, non s'appicchi. pavese, 2-102: fortuna che il vento
e le labbra sottili le tremavano. pavese, 6-140: la vecchia giustina intervenne
movimento delle gambe di un nuotatore. pavese, i-115: l'acqua le sfuggiva eguale
come alla grata di un confessionale. pavese, 8-297: dei sette punti dove
fallian. che più far si potea? pavese, 7-122: con tante piante che
sera del debutto in maniera inappellabile. pavese, 8-77: c'è una cosa più
stelle / nel giorno dell'assunta. pavese, 5-49: -li hanno fatti quest'anno
il paravento e il letto cinese. pavese, 7-163: erano aperte le finestre
sguardo falso, appellato corrado essio. pavese, 6-48: mangiava come un ragazzo
verdi, ora perché il sole infuria. pavese, 6- 267: coltivava una
a vivere in casa con essa. pavese, 8-139: l'astuzia della famiglia è
, di rigidi princìpi morali. pavese, 6-22: senti, -le fece amelia
affinità del sangue e della carne. pavese, 8-108: delle molte esperienze della
, almeno in questa nostra città. pavese, 6-234: -è facile, -dicevo,
che stento a distinguere dal nome. pavese, 1-118: quel bestione mi viene ad
, ebbi un momento di illusione. pavese, 4-145: quelle sere banali e focose
avrebbe punito e altre frasi simili. pavese, 4-135: allora camminavo tendendo l'orecchio
scioglier ben tutti i suoi nodi. pavese, i-274: sapevo persino che rigirava
/ turbina intorno agli scialbi fanali. pavese, 4-74: si lasciarono davanti all'
passione; il fango è tutto. pavese, 8-99: guardati bene dal prendere sul
di bocca, nobili e definitive. pavese, 8-133: la fantasia umana è
mi appariva quasi impossibile a rintracciarsi. pavese, i-26: penso talvolta che, rassegnato
pittorica se non quando sia colorita. pavese, 8-22: avendo ripreso stamattina e
che s'appresentano innanzi a loro. pavese, 8-371: strano momento in cui (
tasticato come di giganti. pavese, 4-17: nella reclusione della
mi è mai più stato possibile. pavese, 4. -74: s'accorse,
fece che vagheggiare temporali e piovaschi. pavese, 5-26: da quando ci eravamo
mai, il fantoccio ero io. pavese, 121: tentò darsi pace / camminando
il modo di cucinarle. pavese, 5-17: mi pareva di rientrare nella
farcito di motti in lingua greca. pavese, 8-195: rivela che...
ne fa, ma più ne dice! pavese, 4-251: i veri malati bisogna
ora di seguito e compagnia bella. pavese, 4-147: con cate lasciavamo la
à il sacrosanto dovere di fare. pavese, 5-25: sai com'è a quell'
avrei comprata a fare? ». pavese 6-49: a guido non osava pensare,
figlioli? è forse una cosa nuova? pavese, 4-175: -se mi vuoi bene
tu ne fai otto o dieci. pavese, 1-49: vi conviene tenerne una
per i monti a far carbone. pavese, 1-26: finito [di mangiare]
colta, e si dovea far cena. pavese, 4-131: vennero allora beppe,
sono messa a fare la sarta. pavese, 7-61: carletto discorreva come niente
affumicato che non faceva punto lume. pavese, 6-18: aveva indosso un cami-
dove il tuono rimbomba e fa eco. pavese, 5-88: la vecchia era seduta
farsi fuori le busche degli occhi. pavese, 5-40: si chinò a far su
. fa più di duecento all'ora. pavese, 1-59: mi dico e ridico
-magari, se mi date licenza. pavese, 5-20: la sera, traverso il
a piè del letto del malato. pavese, 6-79: uscivano subito, perché
giorno di mezzo servizio da lei. pavese, 7-71: al caffè degli autisti
imparan poi a spese dei clienti. pavese, 6-8: ginia aveva tempo di
un mobile tarlato, si rizzò. pavese, 4-214: bastava un migliaio di paracadutisti
tane, e poi calano a valle. pavese, 7-121: mi chiese se la
tutto l'anno fan festa. pavese, 1-7: a casa ti fanno la
di salutarlo venendo e andando via. pavese, 8-167: giudicare dei personaggi vuol
spessissimo stanno tanto bene nelle scritture. pavese, 7-191: -faccio conto di andarmene.
della persona che la fece accadere. pavese, 9-49: ti ricordi quante parole
dovere quello anno assai uve fare. pavese, 4-275: si vantava di voler
: -uff ma sentite che caldo! pavese, 4-170: parlava senza inciampi,
l'ara, e il sale. pavese, 1-41: fecero tutti silenzio, anche
far le bande prima dei dieci anni. pavese, 1-45: era stato visto da
essere anche lui persona di casa. pavese, 5-38: fino a notte, nelle
, salvo la crisi di nervi. pavese, 7-91: nel teatro si sta con
il viso un poco più scavato. pavese, 6-247: era una povera ragazza
si sentì le spalle al sicuro. pavese, 7-751 chi fumava, chi faceva
del giovane, -ti sei fatto uomo. pavese, 7-45: mi vedevo la sua
parte che l'antico faceva all'animo. pavese, 4-217: qualcuno gridava:
si fa il sangue, si vede. pavese, 7-113: si mangiava insalate e
a uno stato d'animo. pavese, 6-334: mi disse di guardare il
camicie, onde mandole il campione. pavese, 7-87: basta ballare voi due.
costui quanto c'importi di rimaner soli. pavese, 8-399: il terrore di perderla
farci cogliere in trappola come imbecilli. pavese, 1-83: gisella mi fece vedere,
chi fa professione di farsi ritrarre nuda. pavese, 1-11: lui invece si era
una terrazza. niente da fare. pavese, 5-61: quella sera mi s'impannò
dietro ad una favola d'amore? pavese, 1-25: adesso come si fa,
gran camminare che faceva tutto il giorno. pavese, 1-7: era un ridere con
e mesto; un fischio da cacciatore. pavese, 6-20: le disse di farsi
il fazzoletto sugli occhi, così. pavese, 1-35: arriviamo sotto una tettoia dove
, dardeggiare (il sole). pavese, 5-30: fa un sole su questi
, / farò da guida alla felicità. pavese, 4-10: stefano...
con un carico di lingotti d'oro. pavese, 4-244: -con la bella stagione
, ora faccio il bel niente! pavese, 7-12: non mi va più la
che a quell'ora si chiudeva. pavese, 7-132: diventava più bello fare
tuttavia drieto gli erano a le spalle. pavese, 6-125: oreste non era venuto
allora tengo gli occhi bene aperti. pavese, 1-20: mi strizzava l'occhio
vegli sul destino della nostra città. pavese, 5-126: una sera gliela fecero
mignolo distesi e le altre dita chiuse. pavese, 8-41: le ho fatte grosse
colori, ma io non lo sapevo. pavese, 4-40: si rideva della guardia
ad andar per la sua strada. pavese, 7-153: tutte le volte che leggevo
ammirazione mostrava di non sapere che farsene. pavese, 8-235: delle donne degli altri
si aggiustò il nodo a farfalla. pavese, 6-242: aveva al collo la
anche, lassù, un faro votivo. pavese, 9: dalla vetta si
ruotanti ventagli che subito si rinchiusero. pavese, 89: nella notte [le
pelo,... aspettavano. pavese, 4-285: si sta a vedere,
e i bambini in braccio alle madri. pavese, 5-45: d'inverno rompevo con
della sua pagina musicale, eccitante. pavese, 8-121: il fascino sottile delle
non ebbe mai nome per me. pavese, 8-402: non ho colto al volo
tumulti divennero più frequenti a calena. pavese, 5-152: era in buona col podestà
anche dei gambi mezzo in acqua. pavese, i-102: guardarono appena i fasci
che poi non era nostro? ». pavese, 8-355: in fondo l'intelligenza
la sapienza che gli è negata. pavese, 7-122: un mattino incontrai dei fascisti
abito suo era bigio ungheresco, con pavese in mano e in capo suo berettone
, fastidi, rimproveri, impertinenze. pavese, 8-352: « ha un complesso di
re e soddisfare ogni più fastidioso ghiotto. pavese, 8-207: checché se ne dica
-figur. intenso, potente. pavese, 8-281: nella maid's tragedy.
fatali giganti a stupefazione del mondo. pavese, 8-395: il superstizioso può essere fanatico
da secoli, o da istanti. pavese, 1-138: bevete una volta,
e per travagliare in cose di fatica. pavese, 5 * 141: mi aveva
: tre rimorchiatori... issavano il pavese, con una eleganza leggera e lieta
della terra / si curvarono a faticare. pavese, 4-176: ti ho già raccontato
tu arai cagione d'immaginare il tutto. pavese, 4-101: arroventare e incenerire carbonella
la respirazione faticosa, i densi sospiri. pavese, i-274: sapevo persino che rigirava
fatica (una pianta). pavese, 17: vedo solo colline e mi
, debole (la luce). pavese, 7-50: in quella luce faticosa dei
da stalla per le bestie piccole. pavese, 5-9: chi può dire di che
anche l'onestà è un'abitudine. pavese, 6-25: invece adesso la domenica
i gusti orribili di quell'età. pavese, 1-51: il difficile stava nella baracca
che non suggeriscono nessuna idea erotica. pavese, i-246: s'accorse che pochi
-fatto su: avvolto. pavese, 4-83: un ometto secco e sveglio
persona e della infantilità del volto. pavese, 6-128: parlammo di quei due
davvero se e quando potrò mai mantenerla. pavese, 1-33: sembrava un discorso già
siamo fatti uno per l'altro ». pavese, 4-204: quel cauto equilibrio d'
emanuele, la barba però non fatta. pavese, 1-55: mi viene davanti talino
, pareva la tranquillità fatta persona. pavese, 4-224: la guerra infuriava lontano,
religioso era implicitamente escluso dalle discussioni. pavese, 8-74: sia chiaro una volta
nell'abbandonarsi ai diletti dell'immaginazione. pavese, 5-52: non sapeva cos'era
per l'opera finita fu grande. pavese, 6-124: torcendosi, mi baciò
lo conciò per le feste dalle legnate. pavese, 1-35: quel goffo non era
più d'una volta quella querimonia. pavese, 6-164: -in quel bosco gabriella ha
fatue e delle sette vergini sagge. pavese, 8-46: che la coltellata venga
, e pel tuo doppio taglio! pavese, 3-169: tentò di conquistare persefòne
da rasentare una favilla di guarigione. pavese, 8-301: pare impossibile che anche
, vivendo in una realtà immaginaria. pavese, 3-198: sanno favoleggiare, i mortali
con una genialità leggera e favolosa. pavese, 8-37: è [omero],
, a una realtà ormai scomparsa. pavese, 8-45: il suicidio appare ormai come
. per favore ha l'ora? pavese, 5-128: perfino all'emilia chiedeva
figur. piccolo appezzamento di terreno. pavese, 5-35: quella campagna era ben minuscola
la saliva striata di venule sanguigne. pavese, 6-99: gli andò vicino e
fissiamo febbrilmente i lumi dell'orchestra. pavese, i-41: la donna accovacciata, non
cagione della fecondità del romanziere scozzese. pavese, 8-149: rinasce come corollario l'
« due passi indietro! ». pavese, 4-241: lucini capì e s'indignò
qualche questione in piedi con domineddio. pavese, i-365: anche l'indole dei
come un aborto sanguinario l'uomo. pavese, 4-202: giocavamo a immaginare che
qualcosa di immortale, di estatico. pavese, 6-7: certe mattine ginia usciva,
armonico disinteresse e con stilizzazione felice. pavese, 8-18: questo deve nascere dalla
stato primitivo più perfetto e felice. pavese, 8-249: ciò che più ti è
giovanotto di salerno, un negoziante. pavese, 4-149: mi godevo già quel
amore per l'amenità dei luoghi. pavese, 5-170: aveva indosso una pelliccia
di bellezza femminile da lui preferita. pavese, 6-145: gridò un saluto, e
cuneo, di fendente d'un fiume. pavese, i-101: continuarono la via interminabile
mi fendevano di brividi la schiena. pavese, i-145: concia lanciò uno strido acuto
di feria, e le festive. pavese, 6-228: pensare che un tempo quelle
per le ferie di ferragosto ». pavese, 4-13: di punto in bianco lo
, risanandoli di un male inguaribile. pavese, 5-64: tra le nuvole basse
sole. -con uso aggettivale. pavese, 3-158: gente... che
calunniosa menzogna, non è feritore. pavese, 8-47: immagino che sarebbe un conforto
fermaglio è duro e si stenta. pavese, 5-90: se passi domenica dall'
fermare il lavoro per guardarlo meravigliata. pavese, 6-118: questo era un uomo che
tempo, sull'orlo dell'abisso. pavese, i-39: giusto si bagnava un'altra
non le garantisco che vada bene. pavese, 4-297: un colpo esplose,
volte senza fare un passo innanzi. pavese, 4-241: -tutti allora dovrebbero smettere,
sul marciapiede, come pecore stracche. pavese i-65: tomo a vedermi traversare la
, di fossi, di fermenti malsani. pavese, 6-157: mi colpì subito il
aveva condisceso a condurla con sé. pavese, 6-104: era un bravo ragazzo
sera / del ventuno dicembre millenovecentocinquantasei. pavese, 1- 33: le donne
come le mani indurita la faccia. pavese, 8-215: il dolore è una cosa
fece disumano, egoistico, rapace. pavese, 3-203: le forre, le radici
-turbandosi alla vista di quei ferracci. pavese, 5-23: le campagne, anche
alla ferrata la processione dei fuggiaschi. pavese, 1-12: le vigne del salto
/ sotto la pioggerella che continua. pavese, 7-195: la sera battevano i ferri
fra le cime alte dei cerri. pavese, 7-73: il motore non era più
dei suoi avambracci. orticello ». pavese, 1-23: si fermò davanti a uno
assediata dal fango e dalla pioggia. pavese, 8-99: quei filosofi che credono all'
e non lasciar dormire gli avvocati. pavese, 5-70: si riparlò di questa storia
si scaldano; prevedo dei matrimoni. pavese, 5-27: ha dovuto andar via quest'
, in un carro per merci. pavese, i-399: anche mio padre era
ferventi le accarezzavano dolcemente l'orecchio. pavese, 8-204: per l'animo fervente tutto
sul filo di tutta l'acqua sorgiva. pavese, 3-115: ti faremo mietere,
gli stessi dolori e le stesse viltà. pavese, i-283: mi godevo il ricordo
non lasciarsi * fare fessi '. pavese, 4-31: tengo d'occhio mio
alla fessura dell'uscio rimasto socchiuso. pavese, 67: il ragazzo respira più
passan l'ore fugaci e malinconiche. pavese, 6-41: la signora bice aveva
e nel corso dell'anno nuovo. pavese, 4-124: pepare e drogare forte
quale comuni poveri spendono anche milioni. pavese, 4-39: l'aveva preso a braccetto
una villa per una festa notturna. pavese, 5-12: i giovanotti dei miei tempi
d'essere anche lui persona di casa. pavese, i-212: carlotta mi faceva molta
tempo fa festa, come vedete. pavese, 5-38: fino a notte, nelle
vestita a festa, apparve sulla soglia. pavese, 5-69: il parroco, parato
tumultuano di movimento e di grida. pavese, 4-42: quel senso di solitudine
-recipr. farsi festa. pavese, 6-262: dopo la prima contentezza e
abito suo era bigio ungherese, con pavese in mano..., ben difeso
allegorie festonate da un bel motto latino. pavese, 4-43: persino le sudice stanze
variopinti di stoffa o di carta. pavese, 5-79: in cucina c'era un
, splendenti, e quasi festose! pavese, 6-239: da una vuota finestra dell'
subito al primo colpo d'occhio. pavese, 4-272: non vollero smettere nemmeno
illuminando di riflesso l'intera stanza lietamente. pavese, 4-129: per la porta si
. -fessura, spiraglio. pavese, 7-189: rimasi in piedi, alla
fiacca di chi ha ricevuto una ferita. pavese, 1-75: proprio allora arriva talino
che si era fiaccate le gambe. pavese, 9-58: una certa mara..
testaccia che gli fiaccava le spalle. pavese, 50: qualche volta giocava distesa con
farci tutto dì fiacare il collo? pavese, 4-191: tu intanto continui la guerra
le ossa, sopra un misero lettuccio. pavese, 9-24: sono trent'anni che
braccio, e fiaccata una coscia. pavese, i-13: ceravamo appoggiati al muricciolo,
scarsa attività (un mercato). pavese, 6-334: io cercavo di non incontrare
terribili avvolsero / il grande palazzo. pavese, 5-144: l'incendio era ormai finito
lusso, vanno tutti a fiamme. pavese, 4-135: non avevo tristezze, sapevo
negri, sormontati da papaveri fiammanti. pavese, 11: mio cugino ha una faccia
di fiammelle delle ginestre in fiore. pavese, 8-305: il primo sboccio delle
di metallo del carrozzone: scottava. pavese, 4-18: l'anfora di terra si
ai fianchi con un'ambigua cordialità. pavese, 1-119: di fianco ai buoi
arrivava col tiro giusto alla strada. pavese, 1-69: la capra si ferma a
separati da muriccioli tra magazzini confinanti. pavese, i-85: mescendo dai litri o
cuore, gli porgo il pacchetto. pavese, 7-14: dando un fiato di
terrazza / del bagno della diga. pavese, 4-91: c'era un fiato
nebbie malariche, assai più che adesso. pavese, 55: verso sera / la
come dalla bocca di un animale. pavese, 6-158: mi colpì subito il sentore
di rapine a mano armata. pavese, 6-10: l'idea che quelle altre
nivasio tirò su il fiato per fischiare. pavese, 6-129: respiravo un odore d'
civili, la prossima epidemia di tifo. pavese, 7-1 16: gina mi chiese
in fibra flessibile e rivestita di corteccia. pavese, 1-8: ogni volta mi indisponeva
avvolgendovele strettamente cercava invano di strapparli. pavese, 1-129: allora mi alzo,
la vita è bella, è bella. pavese, 1-80: a pranzo andò bene
rimasto perfino al dì del giudizio. pavese, 6-104: ero sempre sul punto di
era andato a ficcarsi? ». pavese, 4-204: la guerra è un lavoro
il naso in quelli degli altri. pavese, 6-125: l'anno prima con me
a pugni qualcuno; picchiarlo. pavese, 7-187: l'ultimo venne ch'ero
uno sguardo, un'occhiata). pavese, 8-371: l'unico spunto che mi
che è intento a fare qualcosa. pavese, 1-29: quando tornammo al chiaro,
.. / a gilarco mutton passò 'l pavese / di fico, e lo stroppiò
spine dei fichidindia / sulla siepe. pavese, 1-8: ogni volta mi indisponeva il
con un poeta sapeva di poter fidarsi. pavese, 6-14: con amelia che aveva
fatto durante la lunga malattia della madre. pavese, i-16: tutto il paese lo
, come le sue preghiere. pavese, 8-62: un uomo non rimpiange per
dove dormono già degli altri soldati. pavese, i-91: nell'ala sbieca della cascina
il fieno dei covoni parve bruno. pavese, 4-291: gridai a certe donne
garbo da qualche pallottola di shrapnell. pavese, i-116: dal cielo, dove
probabilmente a logorare quelle dei tribunali. pavese, 4-153: mi ero fitto in testa
non avrebbe partecipato alla prossima solennità. pavese, 5-68: così la domenica si fece
/ crocifisso sul palo del telegrafo? pavese, 73: questo è un vecchio
sdegnosa, / molta cultura chiesa. pavese, 5-112: teresa sapeva ch'ero figlio
conoscere almeno mia madre. tempo nostro. pavese, i-io: mi riusciva ogni volta in
il suo figlioccio clemente ogni giorno. pavese, 6-340: spuntarono certe signore che
lo scarso esito della mia giornata. pavese, 4-146: ott'anni fa, cos'
tratta di sottrazione con falso di scrittura. pavese, 1-65: scherza come fosse figliolo
la loro figura di classe rivoluzionaria. pavese, 8-157: qualunque professione, qualunque
la son cavata fin troppo bene. pavese, 1-25: perché non mi hai mai
linda guardia nazionale vestita di nuovo. pavese, 6-24: ginia tornò a camminarle
non perdere il timor di dio. pavese, 5-142: diceva che suo padre aveva
concetto erroneo, è figurazione gratuita. pavese, 8-179: le figurazioni di un
una figurina affusolata, agile, elegante. pavese, 4-256: vidi due automobili ferme
e pulito il resto della faccia. pavese, 7-68: linda rimase nella stanza
a tutti gli sfortunati l'ha perduto. pavese, 8-167: i tempi della filantropia
bada a te, e fila. pavese, i-136: tu che fai? fila
recente presso il benemerito comitato centrale. pavese, 6-327: ero io che venivo da
si chiama quest'uomo? ». pavese, 5-126: una sera gliela fecero
la loro camicia gesticolava anch'essa. pavese, 1-134: avevo visto le donne
ed il nasso ed ogni pesca. pavese, 5-49: gli avevo regalato degli ami
della bocca lo argina dei labbri. pavese, 1-127: qualche spruzzo di sangue era
né un fiocco né un filo. pavese, 9-106: era seduta davanti a
facevano il filo. -corteggiare. pavese, 5-123: gli davano il tè coi
mio tempo che stava facendo se stessa. pavese, 8-182: l'interesse di questo
proprio, in un rozzo sistema. pavese, 8-99: quei filosofi che credono
una continua lezione di dirittura morale. pavese, 8-270: il personaggio solito (
filtrando / tra gorielli di melma. pavese, 7-51: stavo in piedi vicino
filtrazioni umanistiche, di sedimenti del tempo. pavese, 8-17: del resto basta pensare
attraverso il filtro dei desideri personali. pavese, 8-15: un'ultima difesa contro la
trieste, e poi monti delltstria. pavese, 1-43: -la finanza? dove vanno
quanta luna sciupata sopra i tetti! pavese, 40: girerò per le strade
mi contenterò e del tuo inganno. pavese, 63: lavorano un po'i muratori
marito desta sospetto e provoca diceria. pavese, 5-74: e la piccola, santina
. queste sono all'uso del paese. pavese, 4-29: stamattina vendevano pesce di
popolo. -con uso avverb. pavese, 1-90: a quelli di torino che
famiglia che si mette a tavola. pavese, 141: ci si sveglia un mattino
cadevano su le dita di lui. pavese, 6-12: ginia ascoltava fingendo stupore
la vally non aveva mai viaggiato. pavese, 7-119: su uno stradone che
ultimo spaventoso fini mondo. pavese, 4-151: anche i tram stavano fermi
d'una bufera, cataclisma o finimondo? pavese, 5-103: quasi godevo se veniva
casa. fece molto rumore in paese. pavese, 1-46: il vecchio dice:
: questo chiamano « umore »! pavese, 8-22: avendo ripreso stamattina e
casa sua e noi abbiamo accettato. pavese, 4-154: finii la mattina andando
, che me ne voglia far parte. pavese, 6-104: finì il suo bicchiere
-anche: consumarne la provvista. pavese, 7-10: -fumi forte? -gli chiesi
fuori all'aperto, nella campagna. pavese, 6-93: qualcuno degli altri,
e aspettano che finisca la crisi. pavese, 7-104: finita una sbronza pensavo
, questa dea della guerra contadina. pavese, 120: ci sono dei cani /
, come un orlo di gocciole chiare. pavese, 1-93: di colpo si leva
baldacchino con festoni di seta cremisi. pavese, 1-34: lontano lontano la collina
vorresti. finirebbe alla corte di assise. pavese, 7-8: si diceva che con
occhio sinistro esacerbato credo anche dall'aria pavese poco propizia agli occhi; minacciava di
ha finito che non ragiona più! pavese, 9-25: ginio e doro attaccarono
nel fare a caponascondi colle spie. pavese, 5-136: questa ragazza...
ampiezza, che non finiva mai. pavese, 1-66: sul trave sudavo, perché
-intonaco finito: v. intonaco. pavese, 6-30: la lampadina appesa senza riflettore
la moglie la facesse finita. pavese, 4-156: quando venivano le
o la dimen ticanza. pavese, 7-137: a cadetto tremavano le mani
letti dei suoi fiumi disseccati. pavese, 7-37: lasciò che parlassi.
sulla fronte, battete fino al cuore. pavese, 5-152: giravano sull'automobile del
/ sulla gota, o poco punge. pavese, 94: ci sono d'estate
l'ingiustizie de'regi al tutto paghi. pavese, 8-157: qualunque professione, qualunque
adesso ti fo vedere anche l'amaro! pavese, 4-106: avete un vino forte
più quella, ma un'altra. pavese, 1-75: proprio allora arriva talino,
3. artificiosamente, arbitrariamente. pavese, 8-137: siccome tutti gli stati passionali
accademismo paesistico del viale dei colli. pavese, 5-23: le campagne, anche le
e trasse d'ogni vetro il fuoco. pavese, i-326: nel silenzio delle piante
marino, 345: fregia ricco pavese / del bel pratel dipinto a più
compiacenza, tosto risocchiudendo le palpebre. pavese, 6-70: -se ha più paura
fulminando, la ferrata / punta il pavese rilucente, e tutta / trapassò la corazza
del sole. -sostant. pavese, i-io: uscivano le vecchie, ma
levai sul primo fiorire del giorno. pavese, 4-189: grandi scritte sui muri,
/ nave fuggente pe'cerulei campi. pavese, 9-48: nei silenzi che seguivano,
soffitto levandosi sulle punte dei piedi. pavese, 7-120: capitava alle volte dalla
diciotto morirono sotto una sola bandiera. pavese, 11: la vetta è vicina,
mai vivo in tutti gli uomini. pavese, 4-153: voleva sapere se..
, e non si mosse più. pavese, 1-134: non mi aveva neanche guardato
/ il manoscritto dentro la bottiglia. pavese, 40: saprò vivere sola e
segnatamente per mercede, servigi abituali. pavese, 1-24: gli dà una mano sulla
, di un autore). pavese, 8-36: [parrebbe] che.
e foderato tutto di lattati ermellini. pavese, 6-243: -sciocchezze, -disse una
dialetti, le foggie, i misteri. pavese, i-io: ostico e vuoto era
case con semplici festoni di foglie. pavese, 1-59: tra le foglie sentivo
intorno non si moveva una foglia. pavese, 1-81: ero appoggiato a un
di rossetto e libri, scarpe spaiate. pavese, 7-81: qualche soldo lo feci
ti ci rificca sempre più addentro! pavese, i-65: la signora per incoraggiarmi apre
misteriosi sui rami, senza vederli. pavese, 4-284: sotto le prime folate
forme gli ondeggiò intorno a guardarlo. pavese, i-96: fissò gli occhi su
/ che tutte folgorò nostre allegrezze. pavese, 4-311: a volte penso se ima
che tutti fossero contro di lei. pavese, i-29: amalia mi chiamava signore e
prato che emerge dall'oliveto folto. pavese, 8-328: i filari di una
erba fiorita dove danzano le farfalle. pavese, 4-298: per nasconderli meglio,
mare fondevano il loro cobalto diverso. pavese, 4-23: s'era seduto a cavalcioni
a noi fonde in una parola felice. pavese, 28: nella notte le grandi
mescolano a profusione tenebre e azzurro! pavese, 4-118: i ragazzi...
l'acqua smeraldina dei grandi fondi. pavese, 1-8: pregustavo la schiuma delle
frusti, dipingeva su quelle sue tele. pavese, 6-162: bevemmo il fondo di
il parco diretta verso il fondo. pavese, i-7: sbalzato per strane vicende di
d'oro dei mosaici della basilica. pavese, 6-23: tenendo un carboncino leggero
e sia quasi veste ufficiale della verità. pavese, 8- 240: soltanto quelle situazioni
, fosse troppo arrischiata per lui. pavese, 8-32: ma in fondo il poetare
neve / che scende al fondo valle. pavese, 4-225: -il fondovalle era
i fini dell'espressione estetica. pavese, 8-92: il fatto che la poesia
fiuta e frugola da per tutto. pavese, 6-235: gli occhi grassi e vivaci
è mal costume allora non era. pavese, 8-321: se ti riuscisse di
dirne peste e corna. pavese, 6-267: il più incredibile di tutti
fare le forche all'altro uomo. pavese, 5-73: toccava a lui fare
a recarvi le maggiori forcate che sapevano. pavese, 5-82: cirino m'insegnò a
la forcella per la mussa del fieno. pavese, 7-7: la moto..
del ragazzino, che tirava il mantice. pavese, 1- 59: un carradore
. -armonia di proporzioni. pavese, 8-344 • queste montagne dovrebbero essere
a chi nasce il dì natale. pavese, 3-61: sorridere è vivere come un'
io ho curato sovra tutto la forma. pavese, 8-15: conta invece..
i due secoli del sinfonismo tedesco. pavese, 8-177: i miei [artisti]
dell'etica kantiana tautologia e formalismo. pavese, 8-304: un formalismo kantiano,
e formalistica, toglieva il respiro. pavese, 8-207: checché se ne dica è
e la spaccatura raggiunge la cima. pavese, 6-134: là dentro, un filo
ciascuno se stesso in quei primi segni. pavese, 4-33: stefano formò con le
sfuggito all'organismo che lo formò. pavese, i-48: se gli chiedevo qualcosa restava
parte quale la formarono i greci. pavese, 8-92: il fatto che la poesia
di rami, fra gli alberi palustri. pavese, 4-15: qualche gruppo più chiaro
inferiore a quella delle nostre formazioni. pavese, 4-267: passarono un giorno nel
, tutti in cammino verso il sud. pavese, 6-238: era fresco mattino ma
-diffondersi (suono, rumore). pavese, i-76: grugnì un sospiro e si
ch'ella è dell'intelligenza suprema. pavese, 8-320: non ho niente contro
/ e falso testimonio spesso fate. pavese, 6-106: fornicavamo a pagamento,
quattro diverse parti del terreno circostante. pavese, 8-189: la scienza potrà fornire
era di agosto - e che puzzo! pavese, 1-112: il brutto là dentro
-focolare di una macchina a vapore. pavese, 1-142: sempre uguale quel caldo del
e sotto la porta dei leoni. pavese, 9-22: ci lasciò sull'aia davanti
più morte non porrammi in forse. pavese, 4-205: un gesto di fonso
spalle, esili come di bambina. pavese, i-85: era una grande ossuta a
dicono che sono troppo forte ». pavese, 7-62: guardai qualche foto. -questa
metro di corda, o un coltello. pavese, i-194: quella sigaretta sapeva di
di botto / accanto al nostro. pavese, 1-68: la canzone dei grilli era
forte come non lo aveva mai sentito. pavese, 5-127: ricordo bene quelle sere
è più forte dei suoi organi. pavese, 4-43: la sua ragazza era concia
ma a veder coronare un poeta. pavese, 8-213: hai voluto fare una
ogni chiesa / canta la morte. pavese, 1-69: si levò il vento
poi la sinistra se non esce ». pavese, 7-io: -fumi forte
balordo / di vita senza razza. pavese, 5-57: i due uomini lavoravano
l'assalto e la difesa. pavese, i-196: si dirigevano al casotto rosso
dallo strame disfatto e dalle immondizie. pavese, 4-72: aggiustava qualcosa sul fornello
spensieratamente e favoriti dalla sorte. pavese, 8-101: s'io fossi morto lei
equipaggiati, su veicoli di fortuna. pavese, 6-238: si lavava le mani in
. senza dubbio avrebbe fatto fortuna. pavese, i-15: fra i terrazzieri della
vagire il re del ciel. pavese, 12: egli è tra i fortunati
come una nube pregna di troppa forza. pavese, 5-140: gli ignoranti saranno sempre
contemporaneo sviluppo delle forze del proletariato. pavese, 5-72: la forza dei partiti
e di continuo timorose di agguati. pavese, 7-179: era chiusa e sprangata [
uh! tira, porcone ». pavese, 1-28: forza! una volta montati
forza ne gìan de'remi a pena. pavese, 6-120: si risaliva a forza
priego che tu faccia di forza. pavese, 5-108: da quasi vent'anni
perdere le native sembianze di dialetto. pavese, 8-109: chi cerca di conservarsela
, il toscano eletto si abbiosciò. pavese, 15: la grande fatica /
di condiscendenza forzata, di fastidio nascosto. pavese, 6-314: rise in quel suo
il sole era sparito nella foschia. pavese, 33: l'ho incontrata, una
posando per lo scatto di una foto. pavese, 7-62: guardai qualche foto.
faccia per convenienza e per premeditazione? pavese, 8-66: no, non sono pazzi
'ridurre a mal partito '. pavese, 8-48: quale mezzo migliore per una
si fan spesso per aver figliuoli. pavese, 8-117: « ha trovato uno scopo
due morti. -attraverso. pavese, 6-96: passavamo fra i campi,
oretta da cavarne una buona lettura. pavese, 1-50: accompagnava la macchina fra
organetto precipita, fracassandosi sul selciato. pavese, 1-141: ogni covone sprofondava,
fracassi pei disagi dell'arte sua. pavese, i-55: picchiando, facendo fracasso,
una gran quantità di botte. pavese, i-112: perché [i poliziotti]
s'erano alleggeriti dei soprabiti fradici. pavese, i-21: una volta che tomai fradicio
imitai la continuità del lungo sorso. pavese, 6-149: m'investì un sentore
strascichi di velo, rilucenti alla luna. pavese, 4-74: si lasciarono davanti all'
vino preparato con uva fragola. pavese, 6-146: -è vino di fragola,
frammentava in infinite pause di sonno. pavese, i-412: come a uno strano
roccia, pietra, albero, uomo. pavese, i-116: cominciò un ruglio vago
, ma era franato il cunicolo. pavese, i-227: tra un franare di
un per uno, franando col bastone. pavese, 4-224: quel disordine ormai familiare
, fantasie fiorite e attonite curiosità. pavese, 4-190: qui il sospetto sornione che
, annuì: ma rise dell'iperbole. pavese, 5-80: mi disse che la
di tigri e di san francesco saverio. pavese, io: un inverno a mio
/ e l'altissimo sole erami giudice. pavese, 9-63: la notte era così
l'ostinato contrasto dei due nemici elementi. pavese, 115: le voci morte /
. -anche al figur. pavese, 8-157: da notare che proust,
scopa di frasche trascinata sul pavimento. pavese, 7-120: capitava alle volte dalla
; astenersi dai piaceri sessuali. pavese, i-13: le donne sono carogne.
su per la scalinata dell'aracoeli. pavese, 8-235: intravedevo in fondo ai
il messaggero. pavese, 3-22: piacque a una dea di
da un urto freddo e tagliente. pavese, 4-225: vennero altre storie..
luna sulla chioma e i tronchi bui. pavese, 92: lo stridore più roco
ci raccorrà per rallegrarne un giorno? pavese, 5-41: scendemmo la riva sotto la
il tè che è diventato freddo. pavese, 7-87: -facciamo baldoria.
freddo e composto come un diplomatico. pavese, 5-124: irene, fredda, si
, tremando di freddo e di paura. pavese, 4-26: in quel vecchio salotto
e falsifichiamo la metafora in termini distinti. pavese, 8-35: rintracciare vuol dire.
. fa gran freddo, secondo me. pavese, 4-147: com'è bello
giacchetta che metteva freddo a vederla. pavese, 5-62: i cani continuavano a
questa corda, si sentì venir freddo. pavese, 7-188: mi venne freddo a
freddoline / nelle screpolature del terreno. pavese, 5-150: era smorta e sottile
delle anticamere i suoi scarponi fangosi. pavese, 1-39: talino le aveva cacciato
nessuno era riuscito mai a fregarlo. pavese, 8-310: la donna che frega un
la nuvola siamo bell'e fregati. pavese, i-15: la fortuna è fortuna.
/ in frégola di piacere acerbo. pavese, 6-178: la gente si agitava in
avessero avuto un poco di buon senso. pavese, 6-108: frenò di colpo.
fece rapida, poi disperata e frenetica. pavese, i-ii7: nuotò frenetica, a
alzar la faccia e ridere frenetico. pavese, 5-83: il cane si mette abbaiare
a frequentare la pista di pattinaggio. pavese, 4-169: tornavano in mente le macchine
accalappiare un 18 a gran fatica. pavese, 4-268: ha bisogno di scuola
ch'io sappia il frequentativo dal continuativo. pavese, 8-27: standone lontano, cominciò
salute doveva trovare un ambiguo gusto. pavese, i-30: la crescente frequenza di amalia
mirabilmente disteso e leggiero di delizia. pavese, 124: la notte / che
, dopo la quotidiana ansietà canicolare. pavese, i-12: ci mettemmo a passeggiare
forestieri li vanno a mangiare sul campo. pavese, 1-37: [il vino]
, di bossolo e di mughetto. pavese, 67: il ragazzo respira più fresco
ora fa nella parte opposta del mondo. pavese, 6-244: -la nonna vuole
, una freschissima edizioncina le monnier. pavese, i-265: ciò che non gli
, di un avvenimento, ecc. pavese, 4-286: sui versanti svariavano vigneti e
nessun sospetto dei luoghi che attraversò. pavese, 6- 121: le volte
, antica o nuova non ricordo. pavese, 6-145: gridò un saluto, e
della national gallery o a wallace. pavese, 8-309: è l'alba, un'
di coppale erano un po'sgraffiate. pavese, 4-226: le tendine bianche, fresche
, terso (il cielo). pavese, 4-256: guardavo il cielo fresco come
si deliziava al fresco delle lenzuola. pavese, 6-11: aveva piovuto, e
le stelle azzurre innumerevoli delle settembrine. pavese, 7-7: per via del fresco
di quanto era successo a roma. pavese, 5-42: attaccavano il cavallo e partivano
ebbero occasione d'andare al fresco. pavese, 1-59: quando torna talino, lo
frescura della brezza marina, deliziosa. pavese, i-430: uscivo dalla stanza presentendo
una gran padella di olio. pavese, i-133: di tanto in tanto si
andare visibilmente in brodo di giuggiole. pavese, 7-173: passai da dorina e
squittii, e altri simili animaleschi rumori. pavese, i-233: qualcuno parlava, tra
di nulla, brancolano nel vuoto. pavese, 4-24: seduti a fronte, si
del castello, in buon ordine. pavese, 4-214: bastava un migliaio di
docce e lavandini di cemento bigio. pavese, 6-223: le dissi di andarsene,
e musicale insetto, non resiste. pavese, 4-31: trasse di tasca una
marche non sono un paese elegiaco. pavese, 8-72: la felicità sarebbe perfetta,
. non hanno frulli per la testa. pavese, 8-25: è possibile dare un
odi / di sete a te davanti. pavese, 11: camminiamo da più di
della pioggia non bastava a coprire. pavese, 6-126: pieretto levò la mano nel
entrambi con una corda di pelo. pavese, 5-57: si sentivano le donne
, non saranno frustati dal bisogno. pavese, 3-161: i pelo- pidi uccidono
-a frustata: come una frusta. pavese, 5-41: il vaiino fece un passo
era piccino piccino e frusto frusto. pavese, i-174: la ragazza era magra,
un fascio di muscoli e di nervi. pavese, i-170: non potevo levarmi di
da tavola prima della frutta e scomparve. pavese, 7-168: levargli la frutta,
, e dopo l'estate in autunno. pavese, 5-40: per farla fruttare [
di mare, neri, ammucchiati. pavese, 37: ogni giorno è un
si è dato sinora troppa importanza. pavese, n-i-105: la tenga come il documento
morto subito, fucilato dalle sentinelle. pavese, 5-59: i partigiani morivano a valle
nei tiri a segno popolari). pavese, 5-14: tutta la notte per tre
torpedoni, autobus, motocicli e carrettini. pavese, i-25: vorrei adesso ritornare a
, qualcosa di irregolare e di giovanile. pavese, 8-162: è naturale che la
da lui, sfuggirlo, distanziarlo. pavese, 7-44: lario capiva che qualcosa era
guardandoci negli occhi con fugaci sottintesi. pavese, i-35: pareva ascoltasse qualcosa, ma
fin che l'occhio sta fermo. pavese, i-412: provavo un entusiasmo tranquillo
vetro del finestrino la campagna fuggente. pavese, i-247: ritornando al tramonto [
testa, non se ne ricordavano. pavese, 37: non ci sono ricordi su
per i campi aprichi / placido incedi. pavese, 4-185: tutti i fascisti si
, dinanzi a due gendarmi esterrefatti. pavese, 4-288: adesso fuggivo davvero,
/ fuggiva alle svolte dei canali. pavese, 8-105: il dolore è nel petto
maga che con fatali occhi t'apparve. pavese, 4-51: sparò fulmineamente al cielo
di sole una intera sua giornata. pavese, 49: la bambina inesperta annusava il
colpire il mare nell'angolo opposto. pavese, 6-149: m'investì un sentore
della luce e si ritiravano fulmineamente. pavese, 4-51: finalmente, giannino sparò
, nell'acqua fumante del bagno. pavese, 6-149: si sentiva la massa dell'
locomotive che fumavano su tutti i binari. pavese, i-433: dalla strada certe mattine
vino gli davano un benessere calmo. pavese, 1-57: allora accendo l'ultima,
atto o l'abitudine di fumare. pavese, 8-297: il fumare è cosa piena
fatto segnali appena riuscita l'impresa. pavese, 5-144: riflessi rossi morivano a
fumo, ascoltava con aria annoiata. pavese, 17: nottetempo finiamo a rinchiuderci
un crepuscolo fumoso i lumi del porto. pavese, 4-181: dai balconi delle case
stigliano e un altro prete di laggiù. pavese, 5-157: per il funerale tagliammo
. mesto, afflitto, sconsolato. pavese, 4-208: avrei voluto esser radice,
casa insozzata dalla lordura di un delitto? pavese, 3-156: sono noti i luttuosi
potuto trame per signoreggiare il mondo! pavese, 4-153: telefonò fellini, da
nome dell'unità e della libertà. pavese, i-429: se chiudo gli occhi,
per una solenne funzione o cerimonia. pavese, 5-67: decisero di dare almeno battaglia
fatto segnali appena riuscita l'impresa. pavese, i-194: la sera dei falò della
al mucchio e alla casa insieme. pavese, 1-12: chi va dentro perché un
ho ancora a porre a fuoco. pavese, 1-128: la vecchia si butta alle
manca il rotolo fuor del flutto. pavese, 6-159: portava la corta camicia fuori
bianchi stupiti inerti nella fornace opaca. pavese, 135: era un giorno monotono fuori
maggio e star fuori un mese. pavese, i-82: senti, biscione, tu
fuori che scoprono l'interno delle piazze. pavese, 7-163: erano aperte le finestre
mondo di fuora mi fa male. pavese, 5-28: sapevo che quei boschi
occhi fuori dell'orbita, mezzo soffocato. pavese, 5-108: nuto ascoltava con le
capo e scatta sulle quattro zampe. pavese, 1-98: gli camminavo dietro con
. fare, n. 62. pavese, 8-334: si scrivono qui le cose
un cigno e veloce come un dardo. pavese, -con riferimento alle leggi di uno stato
, cioè il governo della maggioranza. pavese, 8-196: la creazione dei governi
radevano scrupolosamente dal naso al gozzo. pavese, 7-114: voi di torino mi piacete
proprio gli si attraversava nel gozzo. pavese, i-18: una cosa sola..
di non volerne credere un'acca. pavese, 1-86: la serva si piegò brusca
; ho camminato fino alla cappella. pavese, 6-54: saliva adagio, ma faceva
che participe de natura de fuogo. pavese, i-104: hanno dei buoni vini.
lassù due o tre circoli perfetti. pavese, 8-163: non si può giungere
e mantenimento d'un'ar- mata. pavese, 8-126: i disagi pratici non sono
e scavava la terra con le mani. pavese, 6-342: un gatto.
non ci fosse granché da vedere. pavese, 6-127: in fondo, il mare
digradanti in cerchio / l'umbria guarda. pavese, 4-138: preferii soffermarmi su una
] tuttavia in un gran buio. pavese, 4-138: il gran buio
. nevica. fa gran freddo. pavese, 4-101: non faceva gran freddo
e si beve un gran vino. pavese, 4-147: era un po'come
donne dei parenti e degli amici. pavese, 5-30: di cascine...
fare sempre le più grandi sciocchezze. pavese, 8-70: la grande, la tremenda
la cultura è messa in sospetto. pavese, 8-18: questa sera, sotto le
vendemmia non ci arrivo di certo. pavese, 65: l'uva è venduta;
grandine, d'uno strano colore grigiastro. pavese, 5-78: la grandine, che
che premeva grandine sul suo patrimonio. pavese, 5-73: si era smesso di stare
bruciatura d'un granello di fuoco. pavese, 90: ogni uomo è seduto /
fanno escire per la piazza i rondoni! pavese, 8-200: vi manca quella scena
grassa la religione ordina l'olocausto. pavese, 5-39: franammo tra le foglie
e le opere di carità vi sovrabbondano. pavese, 5-12: ero stato servitore alla
erbe grasse / e il geranio vermiglione. pavese, 1-8: sul pallore disperato delle
medicine, che si dispenseranno gratis. pavese, i-98: è vero che in
grattavo la testa del mio gatto. pavese, i-63: costei, smorta e
preparando la minestra per la mamma. pavese, 5-17: i piatti erano sempre gli