tiranni un brividìo / che gli fe'paventar de la lor sorte. d'annunzio,
imbriani, 1-52: non aveva da paventar nulla; e poteva affidarsi, confidentemente,
baruffaldi, xxx-i- 115: non paventar se il puzzo allor più s'alza,
subiti trapassi. chiabrera, 2-1-35: non paventar, ch'io mi presento amica,
fiacca umanità si mesce. / non paventar: tornerai salvo. baretti, 3-278
generoso ardire / venga a freddarsi e paventar periglio. alfieri, v-2-447: il
tiranni un brividìo / che gli fe'paventar de la lor sorte. / e mal
, v-1-180: udiamo anche oggidì taluno paventar l'urto di quelle moli erranti contro
laureto, / serto che 'l tempo paventar non suole. -cenacolo poetico.
amato e con serena / fronte non paventar tire e gli strali, / con piacevole
delfico laureto / serto che 'l tempo paventar non suole. carducci, iii-1-411: noi
, 2-82: de gli eterni dèi / paventar deggio pur l'ire e le posse
i-457: non mai si vede / paventar ai perigli amante un core. c.
la tema, / ed è talora il paventar virtude. -con riferimento a cose
incauta ruota / correre, e tutte paventar le cose. pascoli, 1124:
, 1-2-82: degli eterni dei / paventar deggio pur tire e le posse, /
premendo al mar superbo, / non paventar, che se t'assale acerbo, /
della casa, 5-i-17: ben debb'io paventar quelle crude armi / che mille volte
spalle premendo al mar superbo, / non paventar, ché, se t'assale acerbo
. i. frugoni, i-8-65: non paventar l'ingiuriosa notte, / che da
premendo al mar superbo, / non paventar, ché se t'assale acerbo, /