. l'abbocca, e la morde. passeroni, ii-770: quivi si gode un
le idee anche del goldoni, del passeroni, e fino del bilioso carlo gozzi.
, e l'altro per danda. passeroni, iii-34-56: dopo questa ricerca,
non mi fate arrossir d'awantaggio. passeroni, i- ii-122: se cicalar volessi
più parte in poter degli ebrei. passeroni, i-12-5: chi già comperò la
che non fusibili inutilmente sono splendenti. passeroni, ii-17-75: in deriso mettean la
ciò che ci si aspetta. passeroni, i-14-107: aspettate anche voi, che
t'è picciol fallo amaro morso! passeroni, iii-12-77: ben conobbe quell'alma
color verde giallo chiarissimo e dilavato. passeroni, i-6-43: il testo in più
stien rovescio e non per lato. passeroni, i-22-54: i calcoli, le febbri
studiato d'un valentuomo vostro pari. passeroni, iii-3-30: sullo stesso tenore ognun si
dimostrazioni. carducci, iii-16-74: il passeroni, povero, se non faceva
braccio al dolore e venne meno. passeroni, i-23-18: io non conto le lagrime
, i capelli); depilare. passeroni, i-18-114: di vetri [le donne
li sassi al bel muro dirceo. passeroni, i-31-15: pien di dirceo furor,
in quanto impediscono il ben parlare. passeroni, i-33-10: quella madre io non son
svelgere i cattivi e scelerati costumi. passeroni, iii-15-40: troppo alte le radici
accioché voi medesimo dischiaviate la porta. passeroni, ii-28-101: dandole, siccome avete
, non discredè al suo dire. passeroni, i-17-6: discredere alla pratica si
le sue zampe, anzi rovina. passeroni, ii-14-72: le lenzuola non sono
e ne disgrazio là dietro mercato vecchio. passeroni, iii-31-37: sembra...
riaprir quelle parti offese e disimpegnarle. passeroni, xxii-386: vieni, alcide nerboruto
ii-376: [metastasio, goldoni e passeroni] sono i tre poeti della transizione.
/ dispettosi fastidi. panni, 514: passeroni dabben, di', non ti senti
e si vestono anco da soldati. passeroni, i-27-84: all'opposto in un'
ambi se n'entrar'nel padiglione. passeroni, ii-17-121: ecco che la dolente e
la divora / nelle viscere fumante. passeroni, iii-11-79: lentulo... subito
per così dire, imbalsamate. passeroni, iii-26-95: il qual [libro
a lisciarsi e colorir la pelle. passeroni, ii-21-61: credo d'averlo detto
e dannone sentenza senza erubescenza veruna. passeroni, i-14-101: a coloro che adesso
istruiva l'anima con erudimenti divini. passeroni, ii-22-36: cominciando dai primi erudimenti
. azione, trovata da balordo. passeroni, iii-32-114: appena questa mina fu sventata
la reputazione patisce almen la falcidia. passeroni, i-32-71: bisognerebbe usare la falcidia /
volta ancora di 'mancare '. passeroni, ii-4-100: se parecchi giorni alla cavezza
lo arzente ferro vi converrae prendere. passeroni, ii-12- joo: sì tosto non
fantino, cioè monsignor d'angulem. passeroni, i-13-63: elvia cercava di tener
non ci armi, o la natura. passeroni, i-12-76: [l'acqua
che la ragione favorasse ancor virgilio. passeroni, ii-20-51: questa notizia serve a
rendite regie sono appaltate a fermieri. passeroni, iii-6-72: colla sua chiacchiera la
, 4 fare un canchero '. passeroni, i-28-63: alla cieca poi ci abbandoniamo
pianeta. -figur. passeroni, ii-23-73: aggiungerò che 1 perfluo '
ragion che ne governa e folce. passeroni, ii-3-33: lo studio...
ant. colpo, accidente. passeroni, i-13-32: o voi, che avete
/ minuto stuol lungo le sbarre ondeggia. passeroni, ii-27-62: alle foresi di cantar
popol, sì v'è spesso. passeroni, ii-34-36: v'assicuro che fa bel
esse il vivere e 'l rinfresco. passeroni, iii-4-93: abusando costui del parentado
paffute promulgavano le loro frappe ritonde. passeroni, ii-6-29: mentre queste ciarle e
nella favola di colui che disse. passeroni, f i-6-62: mescolan [i filosofi
senso generico: azione riprovevole. passeroni, iii-32-3: i padri...
almeno avremmo questa state il ghiaccio. passeroni, i-2-41: un gran prurito /
che di là più dritto frulla. passeroni, iii-26-57: [quel nocchier] sa
-figur. importunare, infastidire. passeroni, ii-2-7: il deluso uditor non può
e nobile / in vesta varia. passeroni, ii-28-74: quando sento spropositi a
suore / ipocrita mostrossi e gabbadeo. passeroni, iii-36: s'accorse che salvata i
flemme ed a diminuir la bile. passeroni, xxii-384: dubitar che gabbo /
continuato, simile al gagnolaménto de'cani. passeroni, ii-21-44: il nome di questore
a tutte le tattere di casa. passeroni, ii-26-49: gli porta la cartella il
gazzera, o gazza, o putta. passeroni, i-21-106: in gazzere venivano cangiate
aveano diritto al governo della città. passeroni, iii-33-41: per venire a generai giornata
profumata paga ch'e'n'ebbero? passeroni, ii-3-44: se a caso voi
, non vagliono una misera ghierabaldana. passeroni, iii-24-13: se quel non vale un
tuo'danni, a'tuoi torti. passeroni, 1-93: quando più da loro
uomo fortissimo e di statura gigantea. passeroni, iii-13-24: l'allegrezza al duol
van girone e svagano senza profitto. passeroni, iii-32-56: tempo adesso non è
si trova scalzo e in giubberèllo. passeroni, iii-33-93: dopo il gran conflitto,
gorga che dal volgo è usata. passeroni, i-23-62: la nostra fiordiligi fu sanese
parlare in modo confuso, indistinto. passeroni, iii-24-105: queste, e cose altre
, dichiamo; non teme grattaticci. passeroni, iii-6-81: non voleva né men
dice una possessione magra, tenue. passeroni, ii-14-82: or cava lo spedai
lo stesso che * alle guagnele '. passeroni, iii-7-101: teopompo anch'egli,
per estens. donna, ragazza. passeroni, iii-15-70: più che ai libri,
de'miei guidaleschi perché sto bene. passeroni, i-n-6: tenne elvia sempre in
principalmente la colpa de'sinistri successi. passeroni, 7-97: il riposo, quando eccede
/ ai sacrificator propizio e ilàre. passeroni, 4-10: quella rara cortesia /
ad andar incontro alla nemica stagione. passeroni, iii-8: a lui penso /
si scaglia fieramente contro le accademie. passeroni, 2-185: per dar gusto al delicato
, se non se forse a caso. passeroni, 1-122: m'imbarco /
. inclinasse ad imbarcarsi col duca. passeroni, iii-80: io mi son di
un'ape il diventar conto mi metta. passeroni, 7-228: alle bestie non ho
il verde e 'l cibo manca. passeroni, iii-177: più d'un di lor
appena se ne distinguono le imboccature. passeroni, iv-123: se tira vento,
-di animali: rendere mansueto. passeroni, 5-72: se usurparla alcun volea /
che imbottar vuol altro che vento. passeroni, 6-237: imbottai solo aria e nebbia
morbida. - anche al figur. passeroni, iv-138: voi farete frattanto ottimamente
.. imbratta dovunque s'appoggia. passeroni, iii-114: non ha rispetto alcun
fa coma biasio imbrodolato e pesto. passeroni, 2-45: [un maial] che
svilupparsi e più si va imbrogliando. passeroni, 6-63: quanto più quella infelice
si farà né pregare né aspettare. passeroni, 5-135: lana egual non si
imbroglio / non si finisce mai. passeroni, 7-221: regalai un altro imbroglio
: liberarlo da ogni difficoltà. passeroni, iii-69: per togliervi ogni imbroglio,
quanto alle attestazioni e soscrizioni prenominate. passeroni, iv-182: se vado ad un
tanti e que'sì stupendi miracoli. passeroni, iv-50: l'amicizia io conservo immacolata
altre immondizie che restano del mangiare. passeroni, iii-266: se vedeste le case,
immondi si direbbero prole dell'uomo. passeroni, 1-146: troverai che le zanzare
ne sembreran de'gran monarchi i troni. passeroni, iv-22: se in te amor
movienti e li impacciare di malfare. passeroni, iv-100: pur la grande statura
, onde a patir poi viene. passeroni, iii-348: mostrano
s'impacciano a guisa di smemorati. passeroni, 1-158: non mi cruccio, non
più noti, dover prendergli tutti. passeroni, 3-208: questa favola dimostra / la
disse. -di animali. passeroni, 1-42: per le corna avviticchiato /
« non possum sic incedere ». passeroni, 4-55: impaniati ha i piedi e
e da terra o erbe e piante. passeroni, 1-253: sulle guance colorate /
l'impannata, e si rimpiatta. passeroni, iii-26: par carta da impannate,
bambagio molti secoli sono si lavorò. passeroni, iv-203: così i rei topi
mi ha fatto impazzare per rinvenirla. passeroni, iv-171: della lingua volgar,
per dar al beccamorto la mattina. passeroni, iii-344: solo in lettere spende
malessere fisico, senso di oppressione. passeroni, 2-209: toma il medico; e
quelli uccelli che vengono per beccare. passeroni, iii-116: si dispera, /
piera, dove sono i nimici. passeroni, 2-83: in quell'uva invano anela
fessura presente, cagiona la rovina futura. passeroni, 5-191: pronti ognor colla cazzuola
.. nel cantare è importuna. passeroni, 1-250: il più vile ed importuno
. di improbabile. improba e ria. passeroni, 1-95: ti dovria la vita stessa
: volete consigliarvi con quest'impudente. passeroni, 1-163: quel dio negò non pure
per naturai fine delle loro brame. passeroni, iii-310: al volo inabile si
un sentimento, ecc.). passeroni, xxii-384: credettero che in lui /
misera non rimanga infamata, quasi inamabile. passeroni, 7-27: se qualche opra amena
quel de l'innocenza antico stato? passeroni, 7-175: lasciar non s'ha
uno scheletro andante. -inanimato. passeroni, 2-252: guardando il tonno intorno,
da incalappiare uccelletti di ambizioni vanissime. passeroni, iv-161: saprassi ancora / che augel
cuori delicati s'incantano cogli occhi. passeroni, iv-248: londra anch'essa / incanta
capo / incaponito ad esser di somaro. passeroni, 1-82: ostinata, incaponita /
mirarla incespava ben subito nella rete. passeroni, 4-47: se un tesoro / trovass'
col manico all'ingiù era fitto. passeroni, iv-335: attenda ogni altro..
un dar lo incenso a'morti. passeroni, 5-90: il far versi o lunghi
maggior ardore alla fortificazione della città. passeroni, iv-338: questo mi fu di
, quella lega farà pochi progressi. passeroni, iii-132: non avendo incitamento alcuno
mal ponno / la fretta sua. passeroni, 1-146: troverai che le zanzare /
viso, e par che fuoco getti. passeroni, iv-182: se vado ad un
sentite risuonar tra i loro squadroni. passeroni, 2-10: d'abbassar se vi degnate
. disus. bruciatura, scottatura. passeroni, iv-122: colla scusa d'impedir gl'
se starete un poco a disagio. passeroni, iv-205: se presentemente / noiato
le spese incresciose e insupporta- bili. passeroni, iii-374: ragione è ben che ne'
l'ascolta. -rifl. passeroni, iii-195: versi non giovan qui latini
/ sulla tebana delle muse incude. passeroni, iii-99: mi spiace sol che
omer già greve / vecchiezza incurva. passeroni, iii-196: assai men grave /
giudiziaria o una visita medica. passeroni, iv-29: delle opre altrui non sono
lo sguardo); scrutatore. passeroni, iv-12: all'occhio indagator cercan le
. / certe calze da sprazzi indanaiate. passeroni, 1-247: io la pelle ho
trascurasse il provvedimento dei bisognosi domestici. passeroni, 2-136: il cor non si dilani
ora la credo debellata e distrutta. passeroni, ill-no: chi delle mosche barbare
e a gli altrui sospiri canta. passeroni, iii-407: io son più che
mondo al tuo venir tutto ridente. passeroni, 3-181: fiori ed erbe intanto ei
con intrepidezza recidono i tralci infecondi. passeroni, 2-118: agli dei la ragion
provincia, or l'altra del turco. passeroni, iii-192: per coronar l'opera
siano più l'atre procelle infeste. passeroni, iii-328: ci sono i libri
agli occhi e fastidiose a'passi. passeroni, 4-83: una voce troppo infesta
governo le persone infettate di eresia. passeroni, 3-193: l'altro...
andare a lei quanto potesse prima. passeroni, iii-202: 10 m'infinsi di
partecipano d'alcune sensazioni de'viventi. passeroni, iii-114: facciano, sto per
non si difende o dice cosa alcuna. passeroni, 2-167: per le coma il
che a ritrovarle presto non infurio. passeroni, 7-6: quando a scrivere m'infurio
le risa. -di animali. passeroni, 2-129: scordar fan [i denari
presente esser prelato d'ingenue maniere. passeroni, iv-30: l'indole ingenua,
ingioconda a i ginocchi non giugnesseli. passeroni, 2-258: non inutile vi sia
che gli pendeva al braccio sinistro. passeroni, iv-189: voi date tregua per
.. ingombravano tutta la campagna. passeroni, 4-159: alle ruote ampie veloci
ingombrano i margini delle cavalleresche scritture. passeroni, iii-125: una volta che in
); farsi venire gli stranguglioni. passeroni, 1-46: va a rilente, aspetta
fellon che nutre tai sentimenti ingrati? passeroni, iv-35: or l'ingrato silenzio
molte percosse affoltate e senz'ordine. passeroni, 2-24: la trascorsa età mi
mal chiuse finestre un vento ingrato. passeroni, 1-120: se restìo / a'miei
e per l'introduzione delle frodi. passeroni, iii-319: il sangue riscaldato /
menti s'ingrossino e divengano stupide. passeroni, iii-265: mi sembra proprio d'aver
e questo è un dolor naturale. passeroni, iii-414: io verrò via per vostro
insacca il carbone facilmente s'infuliggina. passeroni, 5-85: a misura che insaccava
se tu avessi ben cento uomini teco. passeroni, iv-182: intento solo a ricercar
religione insegnando loro con sacrilega temerità. passeroni, 3-133: se ci accade qualche
inscio genitore in cibo il filio. passeroni, 3-207: chi fu mai quello
era ben divenuto quell'empio re. passeroni, 7-79: no, sgannatevi, signori
ciascun, lo sgridi e scuota. passeroni, 2-9: instancabile al lavoro, /
s'intaccò per traverso l'arteria. passeroni, iv-77: a tagliarlo ci vuol
in dietro, intaccherà quella spalla. passeroni, 1-33: degli augei l'alta
, ma senza intacco dell'onor mio. passeroni, 7-224: questa è l'urna
onor che pavé / macchiarsi in terra. passeroni, iv-225: pur d'amicizia intatto
andare, soggiornare in germania. passeroni, iv-242: se n'esco questa volta
severo nel giudicare; fanatico. passeroni, iii-240: se della lode qui non
per dio, giuro a dio. passeroni, 1-145: pria di farvi mazzicare,
più come stranier, ma come amante. passeroni, 6-22: lo incontra un importuno
universo, lascino le guardie loro. passeroni, 1-138: egli m'ha tornato a
/ segue suo stile ad imitarlo inteso. passeroni, 3-25: una gazza, ch'
cominciavano [certi lombrichi] dalla coda. passeroni, 3- 101: sentendo [
già intollerantissimo d'ogni altro indugio. passeroni, 1-213: tutto il loro in
d'intolleranza e d'incostanza ammaestrare. passeroni, iv-282: ditemi la cagion di questa
bido, intorbidare. passeroni, 4-41: queste acque limacciose / a
, t'intóschi). intoscanirsi. passeroni, iii-195: versi non giovan qui latini
di poco tempo giugnemmo a bonna. passeroni, 6-222: ripigliò lo intralasciato / canto
intralciata fra mille affanni e difficoltà. passeroni, 5-121: son le cause d'
mai più apparse né morto né vivo. passeroni, 1-217: arrabbiato ancor lo spino
non me n'importa un fico. passeroni, iv-216: qui non sono musei
saprò, so quel che dico. passeroni, 6-63: quanto più quella infelice
schiva / di questi rustici intrisi. passeroni, 2-238: inzuppato il pan nel vino
oracolo. carducci, iii-16-75: il passeroni ha la semplice prima osservazione, la
inchini, ossequi e in venie. passeroni, 7-120: se si tratta di contare
potesse, gli offre a dio. passeroni, 5-93: una sera da un invoglio
un suono, un colore). passeroni, 4-22: usciva a inzuppar l'aria
, / subitamente pare che s'irasca. passeroni, 3-176: bel bello / (
vien turbato in questa irregolare giustizia. passeroni, 7-45: cotanto ornai s'avanza
libero, dell'artista stesso). passeroni, 2-190: ogni gran comunitate / ha
, ruvide, irsute, spinose. passeroni, 5-15: con grande spampanata /
il medico soprastante a le forme. passeroni, 5-138: a que'padri e a
di profumo caratteristico e assai gradevole. passeroni, 4-52: un bel grappol di lambrusco
chi è stato il barbaro omicida? passeroni, xii-384: credettero che in lui
ricreare ogni cuore più languido e mesto. passeroni, 3-11: un suo sguardo tutelare
cercandomi col lanternino una solennissima fischiata? passeroni, iii-352: col lanternino andò cercando
ognor la gola gli fa lappe lappe. passeroni, 3-120: fece il cane in
che gli facessi rispondere a terze persone. passeroni, 1-37: se te stesso non
lardo, come è tua usanza. passeroni, 2-45: [un maial]
sorcio fatto rumore, tornavano indietro. passeroni, iii-213: dolce è l'udir
libici leoni, ai pardi ircani. passeroni, 1-5: posta in fuga dalla voce
male. — di animali. passeroni, 1-184: stando in ozio e in
tutte le altre è il gatto. passeroni, 1-56: [il nibbio] parea
margherita. 2. legaccip. passeroni, 6-69: dalla pianta a mano a
le batterie e si aprì la trincierà. passeroni, iii-25: la vista, ond'
novello suon la reai mano insegni. passeroni, iv-340: se eburnea cetra o nobil
; sottile; irto, ispido. passeroni, 1-144: inviperite / co'lor pungoli
di una nazione: decadere. passeroni, iv-245: l'italia nostra, io
voglion burlare, dicono lima lima. passeroni, 1-104: prevedea che le compagne /
mandre che per alloggiarvi generazione umana. passeroni, iii-257: è limacciosa [la
speme di mai più mirarla a fatto. passeroni, iv-108: contro un freddo sì
e gli offuscavano il cuore, svanirono. passeroni, 1-113: a voi stessa sempre
goda d'abbeverarsi alla lor tazza? passeroni, 5-159: allor mi dilettava /
e perciò d'un'altra lista. passeroni, iv-31: senza gli occhi stancar sulle
così spesso il lume del sole. passeroni, 2-31: queste rime / esser
, / vivendo inquieti nell'altrui riposo. passeroni, ih-355: una putta è costei
biade lor, logli ed avene. passeroni, iii-175: un campo di frumento senza
vatore del nostro esser virile e vitale. passeroni, iii-360: torniamo..
eziandio più gridare che la veritade. passeroni, 4-9: quando a farvi riverenza
ercole] le lordissime stalle d'augia. passeroni, iv-137: appetto a me,
in mille strane e miserande guise. passeroni, 6-163: anzi egli è per sua
e la terra a la terra. passeroni, 6-133: lo animale informe e schifo
però molto li luccicava la pelle. passeroni, 2-230: sì ben chi ti nutrica
delle due lucerne una n'ha buona. passeroni, 6-179: quando dicogli: fa
cera / e all'indelebil 'zotica luchera. passeroni, 5-47: molti in fatti alla
sogni lugubri del mio riposo inimici. passeroni, iv-297: piacevoli giardini e bei
persona non se ne sarebbe mai aveduto. passeroni, 3-194: una fossa / alta
. - anche: giallastro. passeroni, iii-98: son questi i teschi e
dell'amor suo il re defonto. passeroni, iii-323: per avvincer costor,
, esagerato; eccessivo, smodato. passeroni, iii-27: al margine riguardo anche è
giovani illustri, il figliuolo eletto. passeroni, 2-137: a un fonte /.
solazo, se pasceva a maca. passeroni, 5-80: si credea, perché
-sciupare (la bellezza). passeroni, iv-280: fedro volea che si specchiasse
pappar siaci e n'avanzi alcun sacco. passeroni, 3-62: sebbene il corpo è
un gran pezzo ti dà di tarantello. passeroni, 377: ecco tante animelle
macilente di corpo, pallido di volto. passeroni, simo, molto resistente. 2-220
v-421: errori e spropositi madornali. passeroni, 1-31: una donna poco pratica
madornalissima 'petizion di principio '. passeroni, iii-221: per ricovrir sovente i loro
/ leggeva un piccol foglio sospirando. passeroni, 1-177: dammi alloggio in tua magione
e di felice e ricca abbondanza. passeroni, iv-263: mandate di sonetti un
maio: gongolare di gioia. passeroni, 6-154: qualora scorge appeso / alla
non un'onesta e grave matrona. passeroni, iii-72: di bel desio d'onor
della ignoranza che si trova in lui. passeroni, iv-202: sì topica e sì
diffidenza. — di animali. passeroni, 7-38: nel veder tanto carname,
malattia (una pianta). passeroni, 7-161: giusto è il tuo dolor
non è il male de'suoi bordelli. passeroni, iii-278: il villan cencioso e
l'uomo di terrena sozzura mancipio. passeroni, 3-147: non basta un bel principio
anta] fede, la vorranno maneggiare? passeroni, iv-275: i vostri pregi son
(con riferimento a cani). passeroni, 5-57'è quel cane / propriamente un
]: apri lì, mangiapagnòtte. passeroni, 7-67: o lettor mangiapagnòtte /
tradimento '. -di animali. passeroni, 1-186: sarete vilipesi, / se
a l'orecchio altrui manna gentile. passeroni, iii-308: coi dotti voi non sol
più regolare. -iron. passeroni, iii-17: chi scrive in versi è
pareva che cominciato non avesse allora. passeroni, iv-285: che scriva in versi
nell'atto di asciugarsi le labbra. passeroni, 6-161: a nettarsi il becco cento
. 3. rodere. passeroni, 7-161: un corbezzolo soggiunse / e
su 'l margine dell'ultimo precipizio. passeroni, 3-196: dal margine fuggire /
memore del valor de'figli suoi. passeroni, 4-74: del pozzo sopra il
potrà sentire che ancora son caldi. passeroni, iii-99: mi spiace sol che
ovvero ha qualche sdegno colla medesima. passeroni, iii-137: mi spiacerebbe, ancorché
estens. cibo delicato, saporito. passeroni, 7-34: nessun tocchi e nessun taste
però me la rido di cuore. passeroni, iii-192: m'infesta / una tosse
non so qual mascalzone alla galea. passeroni, 1-126: cercava anche di tenere /
la parte di servo balordo e ridicolo. passeroni, 3-73: una maschera da scena
, un'opera d'arte). passeroni, iii-169: avete uno stil maschio,
alle cose di eloquenza debba servire. passeroni, 7-153: non solo ei non
massiccio, valerio, avete detto. passeroni, iv-250: io frattanto in colonia agghiaccio
sempre dal fasto e dalla vanità. passeroni, iv-305: hanno le madri un matronal
la sua onorata e matronevole veletta. passeroni, iv-m: or che [la
e'ce l'abbia fatta entrare. passeroni, 2-186: l'amor proprio ti
perché il mal dà in fuora. passeroni, iv-140: chi è sottoposto alla
, né a lui / abbaiavan vegnente. passeroni, 2-79: ruzzava a lui d'
maturità (di un frutto). passeroni, 5-169: dacché son nato e cresciuto
tacito lo mena a la maza. passeroni, 6-79: fu condotto crudelmente / alla
5. figur. coda. passeroni, 1-106: questo membro [la coda
il mazzafrusto: punire severamente. passeroni, iii-102: nel far mal pon costei
/ scacciatelo da voi col mazzafrusto. passeroni, iii-136: certa gente / cui
me ne vien solo a vedere. passeroni, 5-61: si sa che a can
una scelta saggia e oculata. passeroni, iii-273: da certi letterati, /
statura le dànno un aumento notabile. passeroni, iv-332: se il troppo è
e un melarancio far del pruno. passeroni, 1-128: mi rido di taluno /
ne'pubblici pergami, contro sua maestà. passeroni, iii-186: quel parlar melato,
grande di quella di nostro padre? passeroni, 5-177: che mi vale, /
che l'anima sol vita gli dà? passeroni, 4-128: quasi avesse la mogliera
moto, ma velocissime al volo. passeroni, 5-32: più d'una persona /
scribacchiare, scarabocchiare, disegnare. passeroni, 6-185: potrei forse provare / che
in qua e là pel muso. passeroni, 5-59: ecco intanto il padron viene
se è roba da cervelli plebei. passeroni, iv-54: tienti pur, m'hanno
uom mercasi / con nefand'opre. passeroni, 5-43: l'uomo ingordo perde
abbia qualche grossa mercatanzia nelle mani. passeroni, iii- 296: san ch'esse
levasse quindi segretamente co'suoi denari. passeroni, 6-219: piacque a esopo tal
tenute da loro in tanta stima. passeroni, iii-41: pregate, ei dice
, ond'è mia voglia accesa. passeroni, iv-162: m'abbian pur le donne
arti e di mercimonio il paese. passeroni, iii-297: se democrito diede al
tu non sai mezze le messe. passeroni, iii-52: chi ad amare in
pena ei da mossa è sciolto. passeroni, iv-326: si può chiamar felice
tien la mano manzi simil metro. passeroni, 1-236: mi spaventan le pedate
frutto in vita eterna; sì che insieme- passeroni, 1-63: vanne poi da'nostri amici
chi non li sa non li crede. passeroni, iii-283: il vero dotto fa
/ una minchioneria la più babbusca. passeroni, iii-266: se vedeste le case
notevoli vantaggi, cospicui guadagni. passeroni, iii-15: trovando la minestra bella e
persona e anzi mingherlino che no. passeroni, 7-198: chi vuoi mai che
, precario (una pianta). passeroni, 4-135: sol ve n'era una
, simili alle anguillette, nell'aceto. passeroni, 1-147: sì minuta è la
con modi mirabili autorità traile genti. passeroni, 4-128: quasi avesse la mogliera
in breve potrebbe quasi insegnare al maestro. passeroni, iv-307: hanno un'abilità miracolosa
molto severamente, redarguirlo aspramente. passeroni, iv-153: son le lodi i lor
alla mala ventura le loro miscee. passeroni, 5-101: havvi qualche reverendo /
queste alquante sentenze spettanti all'incarnazione. passeroni, 7-207: prima appena si sapea
a chi avesse tanto stomaco. passeroni, i-24-36: gli facea proferire in
le fughe e le posate al metro. passeroni, iv-320: poche le donne son
o da jjtfjxu; 'mens'. passeroni, 6-142: dunque scrivasi per anco
sua maniera. carducci, iii-16-60: il passeroni, precettore in casa del marchese lucini
le spolpa e sguazza e sfoggia. passeroni, 4-133: al giorno d'oggi /
non si sono mai veduti in faccia? passeroni, iii-67: essere io voglio vostro
l'immensa mole sua giva volgendo. passeroni, 1-147: sì minuta è la
, monta ad alto e si ferma. passeroni, 3-6: così bene accompagnate,
né molestate son le cene liete. passeroni, 1-76: pur se tu solo in
me lungo tempo ha dato molestia. passeroni, iii-285: ogni vizio mi dà
aspra e molesta che all'aquila. passeroni, iii-141: ho udito spesso far
-poco accogliente, inospitale. passeroni, iii-103: solo a udirla ronzar [
la sgualdrinella? 11 letto molle? passeroni, 3-151: sotto coltre in molle
luce immortai, regolatrice e guida. passeroni, 1-207: ecco dove a finir
. -lucro, guadagno. passeroni, 7-93: ei non tema forse /
pregio; presentare molti difetti. passeroni, iii-134: vi scrivo in versi,
il montimbanco fanno in iazza. passeroni, 2-71: era in piazza un montim
stile e con una buona morale. passeroni, 4-60: la moral di questa favola
e morbidezza, pienissima di sugo. passeroni, iv-85: è d'una morbi
anche nella parte tralasciata da dante. passeroni, iv-150: gli altri vati,
anche qui ve n'è un morbo. passeroni, iv-269: un morbo di capitoli
un poco più corti degli altri. passeroni, 6-153: veder parmi con diletto /
grida: vili, canaglia bastarda. passeroni, 1-137: vagli al naso la
fila. carducci, iii-16-59: il passeroni... era venuto giovinetto a
amici che non sono da motteggio. passeroni, 3-74: non era / la
. stirpe, progenie dei muli. passeroni, 7-71: dicea male [il mastino
/ cosa e chi in un'altra. passeroni, iii-320: senza che il capo
seminati, manco mungono il campo. passeroni, 5-17: tu la terra snervi e
fra la spiga e la mano. passeroni, iii-184: voi siete in nizza ed
ad assumere una posizione definita. passeroni, 4-190: gli espon poi, con
di pensiero o di espressione. passeroni, 6-31: son nemico de'cancelli /
più, o non giovan più. passeroni, 5-105: dato il caso, /
triste, mesto; musone. passeroni, iv-265: beato voi, che allegro
dieci mila sorci e mille mostelle. passeroni, 4-210: una bestia, che
un liquido (un insetto). passeroni, iii-115: mentre accosto al labbro il
navoni carotte e radicchi e cepolle. passeroni, 1-167: ripiena / quanto dentro
-condizione di arretratezza, di oscurantismo. passeroni, 6-13: e'si giunse, per
mancar del dovuto ufficio verso la patria. passeroni, 6-55: gl'infingardi e sonnacchiosi
è ora di tutte la più negletta. passeroni, iii-63: dopo essermi doluto /
petto. -in disparte. passeroni, iii-70: l'antico ardore io mi
nuovo giornale letterario d'italia, xl-647: passeroni... spesso cade in inezie
, aggeggio, arnese, marchingegno. passeroni, 4-89: quell'arnese, quel negozio
di vigore, di vivacità. passeroni, 7-11: porta [il volume]
s'accoppia coi tori più nerboruti. passeroni, 1-129: capitato essendo in mano /
, di cui mi confesso manchevole. passeroni, iv-114: è debole il mio
idillici, come goldoni, gaspare gozzi e passeroni. papini, ii-982: libri.
cheti, che già viene lavinia. passeroni, iii-267: gli direte ancor che
mirabilmente l'alimenta e l'eleva. passeroni, iii-308: coi dotti voi non
, benché or men or più perfetto. passeroni, 1-222: i miei versi senza
meriterieno al primo nocchio un'asce. passeroni, 1-103: del padron questo è lo
i poeti ne sono la noia. passeroni, iii-109: io credo che mai più
canto del belar d'un vii montone. passeroni, iv-65: or ecco quel che
privo di occupazioni piacevoli o interessanti. passeroni, iii-13: il distendere or questa tantafera
fori di quell'ombra ancor lista. passeroni, iv-144: io sto delle ore or
di malanni (la vecchiaia). passeroni, 7-27: se qualche opra amena e
renderle aspre, dure e noiose. passeroni, iv-325: atto ai ragli noiosi ed
fin, là dove pur venir bisogna. passeroni, 1-245: loro eran di ristoro
de le vivande a far la notomia. passeroni, 5-131: a più tordi
uomo ad alta voce distintamente ogni colpo. passeroni, 5: a cose spesso
i nummi chiamati 'byzantii '. passeroni, 6-232: è probabile che avessi
rischi il fia del nuotator d'abido. passeroni, 4-44: misera, tu noi
-indecente, sboccato. passeroni, 7-70: spesso spesso / al gentil
anche con valore scherz.). passeroni, iv-192: io, che a vedere
del deporre il... cristallino. passeroni, 3-174: le promette un oculista
luoghi. dicesi anche 'goga magoga'. passeroni, 1-121: numi in vero stravaganti
, fatto oggetto della iniquità della sorte. passeroni, iii-240: se della lode qui
azione assillantemente fastidiosa di insetti. passeroni, iii-110: se a chi ci oltraggia
natura di pianta che d'animale. passeroni, iii-73: delle belle arti e
mie operazioni contro al vostro onore. passeroni, 2-10: d'abbassar se vi
de tasta di ruggier fresche son tonte. passeroni, 7-152: il bue pigro,
votivi trofei tant'a- ria ingombra. passeroni, 3-14: così dicon tutti quei /
un fogliame di colore verde scuro. passeroni, 1-94: la cicala aveva eletta /
/ opri idolatra e machinando ancidi? passeroni, xxii-386: facea gran rammarichio /
quello. -letter. alveare. passeroni, 1-144: pien di sdegno / ruppe
il parini si consigliò spesse volte col passeroni sull'ordinatura del suo 'giorno '.
siano dell'ordine magnatizio e primario. passeroni, iii-396: da voi non sol le
firenze... fecer sonare. passeroni, iv-146: or parmi udir sonare un
stampare l'orme fresche di piede umano. passeroni, 4-193: per trovarlo [un
utilizzato come misura del tempo. passeroni, 7-57: caro e grato / è
o academia che vo- gliam nominarla. passeroni, 1-36: mentre badano a far
per tutti i mali antidoto perfetto. passeroni, 7-170: la propria mercanzia / loda
con acqua e passati per stamigna. passeroni, 7-136: io vo'bere,
non si può avere di più. passeroni, iii-377: un letterato e reo di
così ai soldati come agli astanti. passeroni, iv-146: parmi udire una voce
ovvero sferoidi, cioè corpi ovali. passeroni, iv-84: ve ne ha [fichi
'1 fregio e d'aurea trina. passeroni, 4-199: fra lor fu convenuto
dì infocati / delizia dei palati. passeroni, iv-153: io con loro usai
a lui cerca e sbracia il muso. passeroni, 7-77: tu dovevi la paletta
: cogliere l'occasione propizia. passeroni, 5-199: in tal caso è naturale
come fu renduto oggi a cristo. passeroni, 7-220: la gentil arte febea /
uomini dell'amena tranquillità del ritiro. passeroni, iv-164: delle donne in avvenire,
2. gabbia di vimini. passeroni, 3-23: in un certo panierotto /
io non vo'bubbole né pantraccole. passeroni, 7-120: se si tratta di contare
panunto: considerare estremamente piacevole. passeroni, iii-108: so che alla penna in
2. favola, fiaba. passeroni, 2-185: per dar gusto al delicato
. -con semplicità; bonariamente. passeroni, 4-96: sendo un uomo liberale /
tenore di vita ai mezzi economici. passeroni, iii-380: secondo il pane i dotti
riceverlo come prerogativa o qualità privilegiata. passeroni, 2-149: a che stendomi a narrare
in buona et in mala parte. passeroni, iii-423: io prego ognun che legge
cenci e le lor ciarpe usate. passeroni, 2-75: vicina una montagna /
se gli possi procacciare conveniente ristoro. passeroni, 1-131: a lui per sua pasciona
pensiero, di memoria, ecc. passeroni, iv-258: io ci scommetterei qualunque cosa
una grande quantità di passeri riuniti. passeroni, 3-6: sendo tante in compagnia,
una pasta gentile com'un lardo. passeroni, iv-295: vanta milano una campagna
d'ogni farina l'ebbi sempre lorde. passeroni, 2-13: messo hai mano in
pasticci in poesia come in pittura. passeroni, iv-46: scriver ben mi po-
era bellinella, in fede mia. passeroni, iii-255: forse parrà che pastinacche o
una fetta infino in india pastinaca. passeroni, 6-108: essi andavano talotta /
pasto patisce una debolezza di stomaco. passeroni, 7-190: non e 'l tordo
sì degli uomini che degli animali. passeroni, 1-201: se la fame mi fa
riferimento a caratteri negativi!. passeroni, 2-86: se v'ha chi morir
sarà segno di vantaggi al gallo. passeroni, iii-284: la pecora o la capra
che noi abiamo una santissima pacienza. passeroni, iii-416: voi [prevosto] seguitaste
, ma con vizi del corpo tolerabili. passeroni, iii-65: sebbene ho di molte
, / che fa il pedante. passeroni, iii-291: perdonatemi, conte, se
cielo, lasciando ivi due pedate. passeroni, 1-236: mi spaventan le pedate:
senza distinguer tra pedine e dama. passeroni, iii-150: se son pedine,
fiducia assoluta, senza cautelarsi. passeroni, 5-83: alcuno io non esorto /
sciocco è chi presta senza pegno. passeroni, iii-276: un vero dotto è privo
a poco a poco cominciò a scolarsi. passeroni, 6-109: il bel lago gettò
critico, il pel nell'uovo. passeroni, 4-28: un piato tale / degno
ammirando, / alla percossa animo dànno. passeroni, 5-133: un garzon di primo
vuotator di pentole? io ghiottone? passeroni, 1-90: galleggiava in mezzo all'
del cavallo co'piedi affatto penzoloni. passeroni, 6-152: paion que'bei bargiglioni
far da molti nel freddo grande. passeroni, 5-128: se vuoi fare / pepe
peregrina fenice o pur della fama. passeroni, 3-52: in vedendo a un elmo
e crini posticci ritti in capo. passeroni, iv-74: di queste frondi ne'dì
il raggiungimento di uno scopo. passeroni, 4-54: quanti e quanti, esopo
pentole, chi brocche e calderotti. passeroni, 1-238: ad un noce erano intorno
alta statura e magrezza eccessiva. passeroni, iv-263: mandate di sonetti un centinaio
perticate, fu sepolto il medesimo giorno. passeroni, 1-238: ad un noce erano
. -tana, covile. passeroni, iii-213: dolce è i tordi colpir
, per fame seguir l'intento. passeroni, iii-169: avete uno stài maschio,
(un motivo decorativo). passeroni, 2-175: cui rispose la meschina:
cesenati, ma a'riminesi ancora. passeroni, iii-22: se errori son di
bensì contro ima pettabbòtta di ferro. passeroni, 3-24: più non serve il
metter le pezze e l'unguento. passeroni, 3-210: se oltre il tempo e
e seguitare le voglie d'uno. passeroni, 7-224: questa è l'uma d'
maggiormente veggendosi dal ministro padrone piaggiata. passeroni, 2-211: nel malato un di que'
che piange, che si lamenta. passeroni, 1-133: era mista fra la gente
con istile piano, pulito e facile. passeroni, 2-257: la morale è sempre
né ritrovabili pel piano metodo dimostrativo. passeroni, iv-114: è debole il mio stil
senza piatire: con pieno accordo. passeroni, iii-306: che la doglianza lor mi
conversazione pulita, disinvolta e piccante. passeroni, 3-57: la morale è un po'
a cicerlanda, a tira lunga. passeroni, 1-99: ad un pozzo alto e
livelli, affittanze, stride altamente. passeroni, 1-177: dàmmi alloggio in tua
lasciano cadere i loro piccoli pinocchi. passeroni, 6-96: capitaro all'aer bruno /
/ i ragazzi a pigliare i pipistrelli. passeroni, 4-2io: una bestia, che
in letto e dir che sei sudato. passeroni, iii-261: de'beni di fortuna
: piscia e va a letto. passeroni, 5-143: quand'è vegliardo, al
un sordido ebreo fuora del ghetto. passeroni, 4-129: ecco in casa entra
immaginativa. -respirare rumorosamente. passeroni, iii-191: pel naso respirar né meno
che in altre città i senatori. passeroni, 2-47: quante mai, quante
costume di v. s. illustrissima. passeroni, 4-58: il padron, ch'
poco conto (un animale). passeroni, 1-22: tai cose non le sai
conversazione del plenipotenziario conte di firmian col passeroni gli ebbe dimandato quanto avesse ritratto dell'
suo nome fu poi chiamato aventino. passeroni, iii-148: qui non son le grandezze
secondo la nota massima dei politici. passeroni, 5-124: gli parea d'esser stato
oche a'fagiani e alle pollanche. passeroni, 4-129: la pollanca / fende e
non potendo avere il meglio. passeroni, i1i-377: un letterato è reo di
ficcarvi ben la cosa adentro adentro. passeroni, 5-182: non ho polso e
polta cotta con vino e raffreddata. passeroni, 2-234: di polta e d'ogni
scorno / così a torto separare? passeroni, iii-250: sebben poltrone io son,
/ unto rivai con polverosa mano. passeroni, 1-98: non avean tanto d'
il penèo li suoi melodiosi pennuti. passeroni, iv-82: esaminate pur tutto il
e alcuni dell'uno e dell'altro. passeroni, 3-135: senza siepe era
di frutti e di bei fiori adorno. passeroni, iv-90: vicino all'acqua,
/ de popul era il conte ponderoso. passeroni, 6-188: altre volte cento cose
son per voi d'intollerabil pondo. passeroni, 2-57: chi non sente la gravezza
orazio non ugual d'augusto al pondo. passeroni, 6-23: chi è di maggior
dopo queste porcherie una coscienza lorda. passeroni, iii-140: a casa si può star
sgradevole, ripugnante al gusto. passeroni, iii-140: a casa si può star
sale l'erta ripida d sassosa. passeroni, iv-307: hanno un'abilità miracolosa /
pur, che n'uscirà poserai. passeroni, iii-397: d'oggi in domani
giorno successivo a dopodomani. passeroni, iii-397: d'oggi in domani o
mandatale, se n'andò a dormire. passeroni, 6-180: ad un tocco,
sai, cade sovente / precipitevolissimevolmente. passeroni, i-24-36: gli facea proferire in
a non finire, a profusione. passeroni, 6-32: per tenermi in esercizio /
l'autor del 'cicerone 'carlo passeroni e agostino gambarelli. = voce dotta
di quelli che dovevano venir dopo. passeroni, iii-404: il dir che la dottrina
troppo macilente ea estenuate dal male. passeroni, iv-55: una bevanda...
amanti che la presenza dell'oggetto amato. passeroni, iv- 52: mi date voi
/ per sé ciascuna l'ordine seguire. passeroni, iii-342: i versi / sulla
presente; molto men del futuro. passeroni, 5-52: il preterito disegna / il
e fino italiano ch'egli era. passeroni, 6-126: la mia prevenzione /
la prima fortuna e le ricchezze. passeroni, iv-52: mi date voi, signora
privo affatto della sua voce naturale. passeroni, xxii-388: che ti vale / tesser
che aveva cura delle cose temporali. passeroni, iv-167: pensa il cuoco la
insigne, costruito con magnificenza. passeroni, iv-248: londra anch'essa / incanta
senza tante esquisitezze e tanti profumi. passeroni, iv-152: quasi fosser tanti numi
materia di finanze spesse volte offeriscono. passeroni, 2-192: a tai detti ognun la
signor canonico bertoli sono state raccolte. passeroni, ii-64: feci il progetto / d'
pena, e doglia a doglia unita. passeroni, 5-164: essendo stanco e sazio
paradiso di delizie un inferno di pene. passeroni, iv-25: permettete ad un vostro
quello che seguirebbe di quella piazza. passeroni, iv-24: nel corno a me
come si fossero i suoi pensieri propalati. passeroni, oggi, allietata dal torneo dei
rossore più s'impallidisce l'ignudo. passeroni, iii-106: aspettate, ché adesso mi
non vorrei imbarcarmi male a proposito. passeroni, iii-80: io mi son di
, salando i presentiti e la carne. passeroni, iv-209: ha dei prosciutti ancor
animo aà i suoi mali a'prossimani. passeroni, iv-277: i saluti si dànno
a giacere, distendersi, coricarsi. passeroni, 6-179: quando dicogli [al gallo
amicizia mi protesto vostra serva ed amica. passeroni, iv-315: stanco ornai dallo scrivere
accettar per loro signore e protettore. passeroni, 1-57: in me [il nibbio
accecati i lor animi e tanto altieri. passeroni, iii-354: perché fu scritto '
di riflesso ne intende un'altra. passeroni, iv-72: ogni fior piace eccetto
... al pane delli angeli. passeroni, 6-19: se tai fole per
stato il freddo sì aspro e pungente. passeroni, 5-127: più del solito pungente
metonimia: puntura di un insetto. passeroni, 3-46: come colei [l'ape
severa. f f passeroni, 5-182: non ho polso e non
di contraddizione, per ripicca. passeroni, 5-53: uomin v'ha sì pertinaci
-pungere (un insetto). passeroni, iii-103: la pulce fa con noi
così purgando, tolse ogni disputa. passeroni, iii-312: purgargli or cercherò d'
cagionavano scandali e rumori non isprezzadili. passeroni, iii-99: hanno le leggi e
questo suo non bel purgato inchiostro. passeroni, iii-160: so che scrivete con purgato
/ quanto incontra pusilli e spaurati. passeroni, 2-247: quante volte un indolente
vita, il che chiamano essi putredine. passeroni, 7-99: quante cose il sai
di pulizia né vestigio di nettezza. passeroni, iv-131: chi profuma le stanze e
inanzi non tratta di queste cose. passeroni, i-1-71: per verità gli stam-
vita di s. francesco di sales. passeroni, iii-253: per comprovare un simile
qualcuno: leggerne attentamente gli scritti. passeroni, iii-29: raccomandate ai vostri subalterni /
non trovarmi un viso che mi quadre. passeroni, 159: non mi quadra
e ho pratica di molte cose. passeroni, iii-333: non dubitate ch'io
/ e calenzuoli e zigoli e fringuelli. passeroni, 1-38: arruffata quatta quatta /
che farmi potrebbe la querula maldicenza. passeroni, iv-33: ditegli che la querula
: lo leggerò intieramente con quiete. passeroni, iii- 193: sebben m'
, predicativo del- l'ogg. passeroni, 4-51: vadendo tutto ansante / e
dai concerti della musica di david. passeroni, 1-65: li raccheta, li
-figur. scrivere di getto. passeroni, iii-125: una volta che in mano
. -concludere, terminare. passeroni, iii-217: perché un lungo dir tedia
inetto al volo). passeroni, 6-171: crederà talun che, come
-con riferimento a cattive composizioni poetiche. passeroni, iv-325: chi le orecchie per sua
le favole fu in ragnolo convertita. passeroni, 1-266: tesa avea sulla parete
/ ché oprasti da onestissima fanciulla. passeroni, iii-94: fra le moderne e fra
manda fuori la ramella con alcune grappe. passeroni, 2-36: si schianta / la
a parma con suo sommo ramarico. passeroni, 4-6: ardir grave è certamente
inanimati, in frasi enfatiche. passeroni, vi-105: del caffè, che si
/ di balsamiche tazze indi prepara. passeroni, 5-157: benché vecchia e rantolosa /
piacere a far dolce rapina de'cuori. passeroni, iv-254: qui non teme il
i quali non erano ancora rasciutti. passeroni, iv-126: serve la stufa a far
valle di cascina, rasente alle colline. passeroni, iv-143: questo canal, che
uomo o di un animale. passeroni, 5-111: in un fiume, ove
ratificare le lodi che ti dànno. passeroni, 4-99: che gli amici o tardi
morti, corde di ferro, uncini. passeroni, 6-27: così forse illesi e
avea più forza per farsi sentire. passeroni, iii-41: si sente male,
dire ch'egli anima fosse del mondo. passeroni, iii-205: mal volentieri a leggere
fasciata reda di venti mila ducati. passeroni, 3-34: un uom comodo,
, quando egli l'hanno rotte. passeroni, 3-95: il tuo mal non mi
/ dieci scudi ti dono immantinente. passeroni, 5-52: non mostrarti renitente /
essa si strofinerà il naso del cavallo. passeroni, 4-90: il bue bizzarro,
da trovare (la rima). passeroni, iii-245: date aiuto a un poeta
già mai con tutta l'etiopia. passeroni, xxii-386: de rei mostri il
guadagno mio, d'ogni mio avere. passeroni, 7-115: tu sei ladro e
farla lor capir né vaglion studi. passeroni, 1-120: se restìo / a'miei
pose mano alla sagrestia cer- tosiana. passeroni, iv-322: a voi me ne rimetto
e immunità delle seccaggini de'revisori. passeroni, iii-14: ho fatto un fascio poi
che ribaldo / perfido caldo / sterminatori passeroni, iv-108: so ben che, contro
pive, i violini e le cornamuse. passeroni, 6-176: t? lor par
mandate con nomi speciosi e vani. passeroni, 2-32: sparso il grido / s'
al suo tugurio onesto e poverello. passeroni, 5-113: costor colle lor ciarle /
un gusto inconsueto oppure superato. passeroni, iv-236: oh se vedeste come sono
falla mai, in ogni sua visita? passeroni, iii-70: l'antico ardore io
alla sera, son rifinito e stracco. passeroni, 7-77: non trova che una
-stare in riga: essere allineato. passeroni, iii-27: al margine riguardo anche è
guarda che mai uscisse di riga. passeroni, 4-95: quell'amor ch'esce
di riga. -impazzire. passeroni, iii-369: bisognerebbe bene esser baggeo /
da pigliar due ngogoli ad un fico. passeroni, 6-205: più rigogoli ad un
sette volte almanco lo vuol morto. passeroni, 1-46: bevi, o cane
, / si fu rimaquesto rimario! passeroni, iii-236: or leggo, ora passeggio
non sai ciò che ti dici. passeroni, 6-148: ogni vecchio rimbambisce e ciascun
antichità. -critica severa. passeroni, iv-348: plauto, che piacque al
non sparmiava denaro in rimeritar le spie. passeroni, 1-166: vedrai che quel signore
che non s'adirano quasi mai punto. passeroni, iii- 359: / vi
suo fatto. giurimetto agli storici. passeroni, iv-351: orazio si credea si rimette
le cose da mangiare smoderatamente rincaravano. passeroni, iii-233: se fa freddo, la
stanca / col suo piacer rinfranca. passeroni, 7-136: io vò bere, or
in gielo e altre grate bevande. passeroni, fv-66: s'andava poscia a rinfrescar
ascende alla superiore ringhiera o sia ballatoio. passeroni, 4-133: vi furon più di
egli, e poi comincia a cridare. passeroni, iv-133: avrete visto più d'
la memoria e rintuzzarvi lo ingegno. passeroni, 4-225: il disagio e le
tremore, brivido di febbre. passeroni, 1-208: a chi miralo rassembra /
era un ripieno senza su- stanza. passeroni, 4-60: la moral di questa favola
lor covaccioli, lor tane e ripostigli. passeroni, 4-180: le sollecite formiche /
una somma persa al giuoco. passeroni, iii-407: le carte, io son
mal conosciuto per risparmiare la dote. passeroni, 7-81: imparò da una ragazza
., con riferimento alla scrittura. passeroni, 2-120: nel secol nostro / si
in ciascun sesso, l'età. passeroni, iv-7: le parole mi mancano e
i popoli tuoi fansi felici. passeroni, 1-229: di sua [del coniglio
, / cessa e prende ristoro. passeroni, 4-10: quella rara cortesia, /
pruovi passato in italia questo pericoloso rito. passeroni, 3-168: accadde che, volendo
nazionale dell'una e dell'altra. passeroni, 7-7: io dirowi che non sono
ragna ed opprimerli si rivangassero i conti. passeroni, 5-158: monna berta / gran
riverso: 'nullus in eo modus'. passeroni, iv-158: la donna ha,
senza lagnarsi il timore della morte. passeroni, iii-385: si legge ai dotti
dircei / di lauro in lauro alzarmi. passeroni, 2-25: d'accordarmi il tuo
e in rime inferme e sparte. passeroni, 5-12: se da voi mi si
di vulcano ov'è il gran passeroni, iv-84: hanno i fichi brugliaschi ed
del empiè d'un rombazzo stupendo. passeroni, 3-195: nel veder che si tapina
che le vespe e i calabroni. passeroni, iii-273: so ancor che da certi
stornelli, le passere e i colombi. passeroni, 2-180: ratte al volo [
più si risolveva fermarsi in quel romitaggio. passeroni, iii-130: leggi e componi in
e chiara da certi sassi cascante. passeroni, iv-93: grand'ombra in ver la
fa loro attorno siepe odorosa per discacciarvi. passeroni, 3-5: a un pollaio fea
dicami se ho ragione o no. passeroni, 4-76: se non fosse che le
che ne rosicchiavano massimamente il capo. passeroni, 2-80: in brev'ora [il
non aver il canto del piccolo rasignuolo. passeroni,
rotta, con indicibile mio dolore. passeroni, iii-53: pretendesi che s'abbiano
non posso acquistare altro che affanno. passeroni, 5-113: costor colle lor ciarle /
/ dal vicino appennin soffia rovaio. passeroni, iii-135: quando non piove,
nel suo ragionar l'aria tremava. passeroni, iv-126: serve la stufa a far
di là. -sostant. passeroni, iv-312: in versi il rubacchiar non
battaglio, e spezzargli il cervello. passeroni, 6-107: abitava una testuggine / in
-che è proprio della vita agreste. passeroni, iii-124: io so che i miei
gravi. -impers. passeroni, 7-13: mentre van molti altri a
bella commedia rusticale detta la 'tancia'. passeroni, iii-124: io so che i versi
graziosa quanto mai dire si possa. passeroni, 2-207: in suo rustico linguaggio:
inchiostro di uno scritto a penna. passeroni, iv-259: ecco un foglio di carta
con il pensiero rivolto altrove. passeroni, 1-237: chi va col capo in
attenuato e uso appositivo: ladroncello. passeroni, 5-172: giunto appena il caldo giugno
più vecchie giornee farsetto o saio. passeroni, iii-344: solo in lettere spende un
come pirauste e salamandre il foco. passeroni, iv-197: a giudicar ben dritto
sue catene, saldar le piaghe sue. passeroni, iii- 62: perché a
davan forse maggior ristoro all'alme. passeroni, 3-83: tale era appunto palma /
lasciarsi sfuggire un'occasione favorevole. passeroni, 5-199: può darsi anco che il
vi ricordo e mandovi un saluto. passeroni, iv-44: se lo scriver vi par
a salvamento e con buona sanità. passeroni, iv-284: dopo d'aver vedute cento
uva e pieni di materia trasparente mucillaginosa. passeroni, iii-i () i: ha
son di pane e di latte. passeroni, iv-94: mentre fichi mangiavasi l'amico
smarrita / nostra natura vinta dal costume. passeroni, iii- 271: la gola
nostro linguaggio t'approcher'de'franzesi. passeroni, iv-241: qui regnano parecchie costumanze,
vuoi che io nieghi la fede? passeroni, iv-187: quasi ogni dì m'
col quale si marchiavano i delinquenti. passeroni, iv-142: che importa a me
, affronto. f f passeroni, iii-46: chi all'amicizia ardisce di
e non l'aver trovata mi sbigotiva. passeroni, iii-389: giovani entrambi, e
congiuntura di sbizzarrirsi contro il papa. passeroni, 5-8: contro esopo e contro
-pregare insistentemente e con grande fervore. passeroni, 4-194: sovente l'uom si sbraccia
, manifesto (la verità). passeroni, 4-27: fa'che fuori il vero
e colla fina / mia bergamotta. passeroni, 1-81: delle verdi smilze gote /
: farla cadere in disuso. passeroni, 6-242: studi assai diversi / dai
/ dopo qualche scalpor, s'acquietarono. passeroni, iii-187: perché fa tanto romore
/ e lo scalpro e 'l pennel. passeroni, 7-119: io non ho la
/ un qualche scalzagatti o uno sgraziato. passeroni, 3-123: vedo che al dì
selva non toccata fi'a quello riempo. passeroni, 2-191: scalzare in poco d'
, trasversale (un movimento). passeroni, 6-119: si movea per certo verso
ove sieno scanfarde a tutte prove. passeroni, 2-174: in veder quella scanfarda
. -difendere, proteggere. passeroni, 7-152: il bue pigro, a
sferzate i cavalli di vario pelame. passeroni, 3-32: è condannato / il
e tu la scaraventa nel palato. passeroni, 4-91: il primo sasso / che
di persona che me ne desse notizia. passeroni, iii-246: scarsi, ma chiari
degli altri indegno della sua vista. passeroni, iii-20: con ilare sembiante e
/ massimamente quand'elle son brutte. passeroni, 4-212: talor qualche baccello /
più pesa quanto più è scemo. passeroni, 7-79: no, sgannatevi, signori
si mette a descrivere questo poeta. passeroni, 3-125: se le rime, che
da parte di animali). passeroni, iv-68: se fossi ora con voi
la perosa, scendere a pinerolo. passeroni, 5-116: sendo sceso giù nel
della bardatura di un cavallo. passeroni, 2-128: era nuovo lo scheggiale,
al primo assalir dàssi per vinto. passeroni, 4-38: da medico non faccia /
avran di là dal popolo defunto? passeroni, 5-46: conosciuto per quel ch'
mio intrepido cor non si confonde. passeroni, 1-215: la nave fu ben tosto
ghiozzi: « noi siam fritti ». passeroni, 2-248: è la schiaccia un
mai di schiamazzar non resta. passeroni, iv-294: alzo la voce sì che
in laide e biasimevoli cose scialacquata? passeroni, 4-100: benché schiavi, il
o non sa farla valere. passeroni, 4-16: dice venere sovente, /
». -di animali. passeroni, 2-20: una stridula cicala / sopra
/ guardando le sciocchezze de'mortali. passeroni, 2-164: dicoti, o lettore,
, / or casse, ora tamburi. passeroni, xxii-384: dieci eran le bacchette
suona sì bene come la legata. passeroni, iii-57: a gridar contro i vizi
, purché la sanità rimanesse salva. passeroni, 4-70: fate che a lei sia
valore; sperpero di denari. passeroni, 2-120: nel secol nostro / si
l'illustrazione italiana », 25-viii-1907], passeroni, 3-168: volendo / il villan fare
di stilemi letterari, di eloquenza. passeroni, 5-89: solo a far tanto sciupìo
che scocchi e non si scema. passeroni, 4-116: sovente poi succede / che
fa contemplazione ridicola d'un cane scodato. passeroni, 1-108: in veder ch'ella
. putta1, n. 2. passeroni, 1-108: ciò fé dire a un
e pur esso mangia quella minestra. passeroni, iii-115: tante quaglienon vengóno dal mare
scodellan nel piatto, si rivoltano. passeroni, iii-98: in questo medesimo momento /
-sfruttare una situazione vantaggiosa. passeroni, iii-15: trovando la minestra bella e
i circostanti / a tai segni stravaganti. passeroni, iii-365: io stimo orazio e
/ e gli scompone tutte le budella. passeroni, 2-36: si schianta / la
dalle mosche. -assol. passeroni, iii-114: non ha rispetto alcun [
suon della tromba, si sconcacavano. passeroni, 4-109: un compatto travicello, /
volto, / di duol fémmi impallidire. passeroni, iii-115: una [mosca
ora cercati. -sostant. passeroni, iii-44: i frequenti saluti a me
/ da lor sentenza uoni. passeroni, iii-121: mi ricordo di voi non
cioè mangiare, dormire e scoreggiare. passeroni, 4-156: non sa fare altra
culaia; si scorubbia per nulla. passeroni, iii- 190: tuttavia,
agli e raspi d'uva passa. passeroni, iv-77: dura i fichi non han
ben chiamati di toccare è dato? passeroni, iii-404: atto lo studio ad ogni
, 346: 'scottare': male habere. passeroni, iv-177: memore io son che
il pane è chiuso a chiavistel nelforno. passeroni, 2-220: son leggier come una penna
. scovare, stanare. passeroni, 4-152: noi lo abbiamo scovacciato /
e scozzonato in tutti i suo'fatti. passeroni, iv-180: reso mi son sì
male, certamente stimolato dall'invidia. passeroni, 5-33: meglio è assai colpiù gagliardo
nella maturazione (un frutto). passeroni, iv-85: è liscio come avorio e
tal del quale ancor mi prezio. passeroni, iii-21: degli orror loro,
, e nessun me la scrocca. passeroni, iv-195: il gaglioffo ne andò via
/ non oso di ferir timmagin vostra. passeroni, 1-172: gridar volte; ma
guerra per medicina di sua indisposizione. passeroni, iv-iio: questo esordio potrà farvi
gustoe scusar se stessi con accusar noi. passeroni, iii-215: qualunque cosa sia,
amicizia, ma sdruciralla bel bello. passeroni, iii-53: pretendesi che s'abbiano
pi al fin seccante. passeroni, iii-209: le lettere in prosa,
di un prenze vanne, o stregainonesta. passeroni, iv-157: è la donna seduttrice,
ciò che non accadeva de'gentili. passeroni, iii-207: io vi ringrazio, intemerate
al t de l'altra erano indizio. passeroni, altre cose deventa sancte per virtute
e ne suggono i baci avidamente. passeroni, iii-89: se il ragno offenda o
-far buon uso dell'intelletto. passeroni, iv-279: chi ornato fu d'un
l'onor e la vita per lei. passeroni, iii- 393: in ogni
, avea anche delle figliuole femmine. passeroni, iii-362: aggiunf; o solo
alto / quinci intorno del salto. passeroni, iii-213: dolce è i tordi colpirsopra
tutte fra- cide per l'antichità. passeroni, iii-257: furon selciate l'anno
. guarda ch'un dicesse. passeroni, iv-132: sono le strade così selcigno
omero il sacro capo io miro. passeroni, xxli-388: una maschera da scena /
irene la lettura di quel foglio fatale. passeroni, iv- 221: per non
e vi frigga e vi scortichi. passeroni, iv-276: forse voi, ch'
riferimento al passero solitario). passeroni, 7-201: taciturno [tordo] vivi
-rifugiarsi nel proprio nido. passeroni, 1-39: ristorata / quando ella è
/ se tamor mio t'è caro. passeroni, iv-237: tornate entrambe a serenare
starmi cheto gli fo più servizio. passeroni, iii-276: un vero dotto è privo
con le corna apparecchiate alla zuffa. passeroni, 3-55: un grugnire / da far
.. tanto è forte e duro. passeroni, 4-138: aliava intorno intorno /
3. liberare un veicolo impantanato. passeroni, xxii-387: frena il pianto; /
agostino] altri sforzi per sfangardal peccato. passeroni, ìii-324: io, che dall'ozio
tieri / sferza l'argentea luna. passeroni, xxii-387: frena serva il lago
-accanirsi in un comportamento. passeroni, iii-38: tra 'moderni filosofi non
sfibra e 'l corpo all'alma sconcia. passeroni, 5-202: la fatica ammazza l'
-per estens. prodigarsi senza risparmio. passeroni, iv-88: io sfruttato mi son nell'
(un erro- re). passeroni, 5-95: qui correger mi conviene /
le zampe (un insetto). passeroni, iii-115: una [mosca] sgambetta
dice di schibeggio, di sbiesso. passeroni, 6-119: si movea per certo
petto (un abito femminile). passeroni, iii-113: per usar parole chiare e
particolarmente folta e pelosa. passeroni, 1-106: questo membro [la coda
fuorché sgranar baccelli e mangiar fave. passeroni, iv-178: quando a sgranar mette-
/ e lo sgranocchia come un beccafico. passeroni, 4-111: alla rana più vicina
(un cane). passeroni, 5-72: se usurparla alcun volea /
niuno assolutamente piace ilplatena come autore sguaiato. passeroni, 7-26: questo è un prologo
quella palla sul toccare il re. passeroni, 5-70: fin coro: un
, che l'hanno quasi affatto riturato. passeroni, 3-77: nel veder quella siepaglia
lettera: concluderne la stesura. passeroni, 6-225: un epilogo piuttosto / a
animale o al ticchettìo della pioggia. passeroni, 1-156: la gallina / co co
altri amici condurre a casa il minucci. passeroni, iii-325: gli svagamenti ed i
il fiato, ché ti si passarà. passeroni, 1-46: l'umor bevuto in
/ del vago fiumicello alla fresc'onda. passeroni, 6-133: giunse un cane sitibondo
e inaspettate / li rapivan da tergo. passeroni, 3-5: a un pollaio fea
tasche fondeggiano, cioè smaccato. passeroni, iv-86: il suo dolce non è
da'deserti, si smagrano di molto. passeroni, 5-41: mi smagro e perdo
litri. -mangiare avidamente. passeroni, 6-219: con piacere egli si diede
menar smanie ornai noiato e lasso. passeroni, iii-232: io già mi lamentai del
e del loco e di me stesso. passeroni, iii-121: io stava propriamente da
, sarà segno chiarissimo di pioggia. passeroni, 1-213: lo smergo- dei mare
, cessare l'attività poetica. passeroni, iv-310: io...,
delle lacerate e straziate loro fortune. passeroni, 6-197: quello... che
, che a lei smungono il petto. passeroni, 5-30: li smungi / sì
che al fin poi scoppia e rimbomba. passeroni, iii-43: dall'amistà quest'ellere
cervo] cum la gamba isnella. passeroni, iii-214: da una macchia immediate
ma solo a renderlo men fecondo. passeroni, 5-202: la fatica ammazza l'uomo
buoni da snidare e prendere. passeroni, iii-213: dolce è i tordi
sentimento, una qualità). passeroni, iv-287: quanti si giovan le virtù
, ma un fumo transitorio. passeroni, iv-8: la modestia, ch'è
, chiaro e non senza venustà. passeroni, 5-60: non mancan sussurroni /
un soffione e non per sonare. passeroni, iv-94: i ragazzi ne fan degli
le mani luna con l'altra. passeroni, 2-213: sputa prima in sulle mani
. lusingare, ossequiare con insistenza. passeroni, 1-88: di chi troppo umìl ti
si comportano per sollazzar il popolo. passeroni, 1-36: mentre badano a far
forze con un poco di solazzo. passeroni, iii-203: col poetar, ch'è
di qui a lì il sito. passeroni, iv-103: al caldo qui non trovo
di quel che tocchino il cuore. passeroni, iv-150: già altri vati, almen
vipere non portano giovamento né sollievo. passeroni, iii-97: se sapeste il tedio ch'
imo, / ma tutto in vano. passeroni, iv-323: già da sommo ad
spicciati, presto. -sostanti passeroni, 6-55: gl'infingardi e sonnacchiosi,
sezione inserita in un'opera letteraria. passeroni, 6-225: un epilogo piuttosto / a
ha- ve con rosa sordido scarafaggio? passeroni, 1-250: il più vile ed
/ in cert'acque bituminose e lorde. passeroni, 5-61: si sa che a
strana ventura io tentar voglio ». passeroni, 1-125: non sapeva il pastor soro
andava a le ragionate cose ripensando. passeroni, 2-21: son dal sonno rifinita
come che siate lungamente per vivere. passeroni, iii-35: per un amico non
questi popoli settentrionali a tossi o catarri. passeroni, iii-228: vedrete di rado i
di chi quivi la citò a comparire. passeroni, 4-14: la bellezza non è
2. rapido, veloce. passeroni, 4-114: lesto il gatto e spacciativo
-deciso, sollecito nell'agire. passeroni, 1-213: tutto il loro in una
, laconico (lo stile). passeroni, iv-114: spuntato il mio stile,
sua mandria soglia dar lo spaccio. passeroni, 1-42: per le corna avviticchiato
cucina, per darle lo spaccio. passeroni, iii-414: provvedetevi allo ingrosso /
, / che darà spaccio a tutto il passeroni. -dare lo spaccio a qualcuno:
! 20. prov. passeroni, 7-9: lessi a caso nel boccaccio
foglie (un animale). passeroni, 1-7: quella cerva...
più sacre in su le tespie rive. passeroni, iv-93: grand'ombra in vèr
franco lo fai, letizia spande. passeroni, iii-5: dàmmi [musa] corrispondenti
indicare una misura lineare assai limitata. passeroni, 6-158: mai [il gallo]
per ordinario li posti de'soldati. passeroni, iv-328: senza voltare indietro le calcagna
l'arme qual tele d'aragni. passeroni, 6-137: per padron non mi sparagno
vento sono contrasegni della fuggitiva dafne. passeroni, iii-323: per avvincer costor,
con un compì, di limitazione. passeroni, iii-367: pur vi dirò che in
il lume di dio va a spasso. passeroni, 2-156: io m'accorgo intanto
via. -cacciare via. passeroni, iii-271: la gola e il sonno
che libera il cielo dalle nuvole. passeroni, 4-198: se di nubi è ingombro
scherz. alla coda della volpe. passeroni, 1-106: sgombrapolvere io la chiamo,
sono a specchio poi col rigattiere. passeroni, 3-51: di saldar già non
nel guardare o considerare qualcosa. passeroni, iii-319: forse direte ch'io perché
/ mortifero liquor spenga ogni affanno. passeroni, 2-165: s'adagiaron presso un
e la gonnella del piovano arlotto. passeroni, 6-45: quel che vai poco o
spelato e ne domandò la cagione. passeroni, 2-233: già (tessere satollo /
cima escono le reste lunghe e sottili. passeroni, 4-180: le sollecite formiche,
i sassi non caschino de la cassa. passeroni, 1-149: valicando sterpi e sassi
co overo spichi di pere cotogne. passeroni, 6-26: gli aurei pomi,
modi bruschi e scortesi. passeroni, iii-225: gli uomini fa la caccia
dentro gli orecchi. -rifl. passeroni, 6-161: gli altri galli vanno al
tanto a venir per darmi morte? passeroni, iii-184: voi siete in nizza
pò inpune speculare senza altra contradizione. passeroni, 4-183: eccitava a spigolare / le
figura simile alle spighe de'mattonati. passeroni, 2-175: che ti par di quel
il patire per lor sarìa spiovuto. passeroni, iv-64: voi sarete, m'immagino
. -minacciare azioni punitive. passeroni, 1-93: scorso appena qualche giorno,
assetiti e spiritosi che si ritrovino. passeroni, 3-20: benché vecchio, benché annoso
se poeta però sono stato mai. passeroni, iii-59: se tuttavia / parvi che
spolpi e mi mangi a colazione! passeroni, iii-231: non è giusto che,
al capretto spoppato il bel virgulto. passeroni, 3-55: morta a un porco
/ quando si trova aperto lo sportello? passeroni, iv-192: io, che a
(una pian- ta). passeroni, 7-164: io [l'ulivo]
il molto che son per dire. passeroni, 1-225: la spossata fantasia /
mi rimane oggi, che nella testa. passeroni, iv-163: perch'esso ardito e baldo
-frizzare (il vino). passeroni, 7-137: un bicchier di vin di
: se gli hai promesso, spromettigli. passeroni, 5-66: qui sprometto quello stesso
. quest'è un spropositàccio da cavallo. passeroni, 1ii-275: di creder quel che
... sproveduto di toga. passeroni, iv-193: io mi trovava, come
zampilletti spruzzar l'erbe di stille. passeroni, iv-131: chi profuma le stanze e
è da druscire anzi che da squarciare. passeroni, iii-53: pretendesi che s'abbiano
della virtù soprannaturale della fede cristiana. passeroni, 6-141: qui fo punto e disapprovo
torella / il pappagallo squittisce e favella. passeroni, 3-23: in un
: stabilirvisi (un animale). passeroni, iii-114: facciano, sto per dir
suoi baci entro il bel viso. passeroni, 1-29: colle zampe / e coi
figur. vessare, opprimere gravemente. passeroni, iv-300: chi biasima, chi lacera
, i moti e le stangate felle. passeroni, 2-47: quante
a letto per inquietudine o smania. passeroni, 6-114: le parole erano stecchi /
che disse averlo veduto in sogno. passeroni, iii-40: io son cantore ignobile;
. a una stia di capponi grassi. passeroni, 4-57: ti dirò che un
la conversazione il diletto del sapere. passeroni, 7-14: voi ne'giovani stillate
anconitane o alle pietre della marca. passeroni, iii-161: in somma voi m'
che non si potesse risarcir facilmente. passeroni, iv-146: se c'impiegassi ben tutta
che sono nati cominciano a correre. passeroni, iii-346: parlo di que'che
metterlo in molle. -rancido. passeroni, 7-24: sa di cacio stracco.
strada, gli travia a'beni falsi. passeroni, iii-329: si lascian portar fuori
crollo (di un edificio). passeroni, 5-190: un inchino umile e basso
, orecchi e mane e gambe. passeroni, 1-233: una volta anche le strambe
affatto. -pena d'amore. passeroni, iv-51: son dolci gli strapazzi e
italia, strebbiar la guancia. passeroni, iii-164: gridano tutto dì
merita- resti vi dessi la stretta. passeroni, 1-211: il leon vuol dare spacci
lascive passere e altri infiniti uccelli. passeroni, 1-267: temeraria / collo stridulo garrire
si appiccicava, il pericolo di strinature. passeroni, 1-205: ella aveva alcune ancelle /
/ le stringhe ne farebbon per dispetto. passeroni, cannoni, strincare il bompresso
. 15. imbellettarsi. passeroni, iii-164: fra le donne color ch'
gran copia struggono tutta quanta la verdura. passeroni, 7-161: un corbezzolo soggiunse /
porci oltraggiatori incontra / andando struggon. passeroni, 5-111: per dar castigo e
stipi di terra cotta con diverse figure. passeroni, iii-233: se fa freddo,
-assalire con morsi e punture. passeroni, iii-115: ecco che appare un numero
fa fuoco o stuzzica i tizzoni. passeroni, iv-178: ad ambe mani / il
sacro irco a pane il pastorei strascinasi. passeroni, 5-79: così succido animale [
un quartiere, ecc.). passeroni, 3-30: fugli imposto il giogo al
frutto di dure e lunghe fatiche. passeroni, iv-31: senza gli occhi stancar sulle
serietà del reame lo svagamento del giuoco. passeroni, iii-325: gli svagamenti ed i
... l'uso de'cognomi. passeroni, 4-94: s'accorse / che
, / a sentire una passera canaria. passeroni, iii-236: or leggo, ora
che quello della grossezza d'un dito. passeroni, iv-314: dàlli dàlli, dirieno
: dàlli dàlli, dirieno, al passeroni, / che strapazzato ha l'orator romano
il sapere d'essere in pericolo. passeroni, 7-57: di sveglia serve inoltre [
filamento (un ragno). passeroni, iii-156: nel far la tela sua
, sì, ma fa lavori preziosi. passeroni, iii-156: nel far la tela
, e pasto suavissimo de'sani. passeroni, iv-56: quando si dà da bere
anche come titolo di un'opera. passeroni, iii-167: io credetti, che come
tacquini incontrano cattivi prognostici in agosto. passeroni, 6-244: taccuini nuovi sopra l'
ma ben d'essere onesta e tacita. passeroni, iii-244: non son di quei
pastori, / taciti il piè movete. passeroni, 6-168: di comprendermi pretende /
oda o ti veggia altri uscir mora. passeroni, 3-6: così bene accompagnate,
campi d'amorosi ragionamenti vagar si dilettano. passeroni, 2-6: son le cure e
siccome fanno le vespe e i tafani. passeroni, iii- 104: ci pungono
cosa, eccetto ch'ai tagliere. passeroni, iv-175: molti amici a me
, mai buovo non guatò fiorigia. passeroni, iii-68: ci darem sincere / prove
di vermicelli / fa col coltello. passeroni, 1-60: un corvo scimunito,
ambe non si tambussava il petto. passeroni, 5-156: fabrizio, preso un legno
che si richiegga per buon uso. passeroni, 4-81: io per me se odo
. -di animali. passeroni, 1-129: capitato essendo in mano /
e 'l cranio con buchi grandissimi trapanato. passeroni, iii-408: quel solo, se
cose diventano rancie, tarlate e fradicie. passeroni, iii- 248: quanti frutti
/ in una lite aassai picciol bene. passeroni, 6-106: un libro a chi
-voglia, uzzolo, capriccio. passeroni, iii-129: quando in italia mi veniva
virtù e grazia nelle facce di dio. passeroni, iii-310: al volo inabile si
meglio scioglier le borse che le parole. passeroni, iv-7: quando con mecenate suo
tartassato nella prima prefazione che farò. passeroni, 5-77: tartassargli oggi potrei /
tasca: risparmiare, non spendere. passeroni, iv-23: se del tuo ben più
. 16. prov. passeroni, 1-171: è meglio in tasca /
carducci, iii-16-167: per vero il buon passeroni aveva già scritto, usufruttando magnificamente una
e dice ch'egli ha fretta. passeroni, iii-183: al tavolino or mi son
questa sola colpa d'innamorarmi d'enea. passeroni, iii-217: e perchè un lungo
tra il lupo e il cepalo. passeroni, 1-243: di temoli e di tinche
. poi peggiorò nell'età nostra tenebrosa. passeroni, 6-13: e'si giunse per
, e spezialmente nel tenitorio di lucca. passeroni, 1-85: d'un raglio alto
non tentennò a consegnargli la lettera. passeroni, iii-179: di voler por sul bianco
riferito a un'età avanzata). passeroni, 2-142: era allora il vostro albergo
. ghislanzoni, 16-171: la contessa passeroni, dopo breve silenzio, riportò la questione
e degli acini terrosi e insipidi. passeroni, 1-98: non avean tanto (tumore
da molti scienziati della città nostra. passeroni, 5-98: non pretendo che chi
luogo, ove ripor le scritture. passeroni, 6-145: lo rammento / con
nuovo sistema di fisica fisicamente trattata'. passeroni, iv-343: giacché parlai testé della
tu mi tiravi testeso i capelli! passeroni, 5-70: fin color, da cui
; pensiero che ne deriva. passeroni, 5-78: vo'col por tal baia
fu impiccato fratello a sa miniato? passeroni, 1-185: non è onesto e non
per veder s'i'riesco allo sbatacchio. passeroni, iv-292: di scrivervi un capitolo
suoi servitori gli parlano con molta timidità passeroni, iv-7: le parole mi mancano
che fa ross'altrui far il mostaccio. passeroni, iii-115: ecco che appare un
seguirebbe che egli fatto si fusse. passeroni, 7-90: questa lunga tiritera, /
tombolava l'uno all'altro addosso. passeroni, 3-195: salta e balla, e
si trovò colle gambe a l'aria. passeroni, 1-43: fosse mal equilibrata,
devo uscir da questa povera vita? passeroni, 2-153: scusaronsi col dire / chiaro
tante / dispute terminaro e gli argomenti. passeroni, iv-202: sì topica e sì
mano de'dotti, e degl'indotti. passeroni, 4-230: di stampare han sì
di londra il libro del signor keepe. passeroni, 1-51: il mio libro scritto
fonditore se la vogliono di metallo. passeroni, iv-95: se ne fan delle scatole
mangiato o asportato la polpa. passeroni, iii-108: so, che alla penna
. 7. dimin. torsolino. passeroni, 1-254: la tua poltroneria / è
quanti dazi e gabelle ha l'armellino. passeroni, 3-139: lo esaudì la dea
reti, e tante panie trappassare illeso. passeroni, 4-53: tante stiacce e trabocchelli
malfattori, per catturarla e trattarla male. passeroni, iii-56: da coloro, che
persona con la quale dovesse ciò fare. passeroni, 7-104: grossa somma di danaro
popolare. - anche sostant. passeroni, iii-7-9: se è romano, sarà
per ira e trasudò per dispiacere. passeroni, iii-117: il naufrago animai [la
servito. carducci, iii-16-60: il passeroni, precettore in casa del marchese lucini
i-2-168: l'invidia gli fa travedere. passeroni, iv-302: se alle donne altre
ower le fate della buca uscite. passeroni, 1-18: il demonio o la befana
ne dica la cagion del ianto. passeroni, iv-189: voi date tregua per brev'
-adescamento, allettamento erotico, seduzione. passeroni, iii-235: se fosse amante ognun delle
sviluppo stentato (una pianta). passeroni, 4-136: quello abete tristanzuolo / cne
si doveva da mano più esperta. passeroni, iv-28: appunto perché son sì
sostanziale peggioramento, uno scadimento qualitativo. passeroni, iii-206: io lascio il trotto in
. 14. prov. passeroni, iii-280: non ogni bollicina, o
, e i passaglieli colle orazioni. passeroni, 5-191: pronti ognor colla cazzuola /
in un contesto figur.). passeroni, 2-99: mietere mi lascia / a
(una testimonianza). passeroni, 5-65: d'attendere ricusa / la
, cadenti, umide e molli. passeroni, iv-126: serve la stufa a far
fare un epigramma, volendo adoperava il passeroni, di cui tolse lo sterne quel rare
. per agevolarne il funzionamento. passeroni, xxii-387: frena il pianto; /
piè poste, non sono unisone. passeroni, iii-41: cotesto paragon delle cicale'/
che fu molto bella e buona. passeroni, iii-16: parimente se sei,
per cui si veggano così pregiati. passeroni, iii-314: purché non pec- chin
l'uscio, e 'l muro. passeroni, 4-190: si trovò tra l'uscio
secchi, / a pascerci d'odor? passeroni, 3-121: perché di nuovo il
, in fumo e nebbia risolversi. passeroni, 7-173: pur senza fatica / partorisco
/ e si sarebbe allor allor buttata. passeroni, iv-303: a vanga esse mi
veccioso le dovette parere un panunto. passeroni, 7-9: lessi a caso nel boccaccio
, / gridassen come verberate putte. passeroni, 3-26: verberata e spennacchiata /
spesso indica una condizione patologica). passeroni, 4-38: da medico non faccia /
fu da lui compiuto. passeroni, ii-32-33: passeranno in breve ogni confine
di suppa e savor di verzure. passeroni, 1-201: se la fame mi
mutar può vezzo / la vecchia volpe. passeroni, 1-125: non sapeva il pastor
schiarir bisogna e via cacciar dall'animo. passeroni, « quando ci
per indicare velocità, leggerezza. passeroni, 7-203: la rondine leggiera / scappò
'vinciglii': fascio di sarmenta delle viti. passeroni, 7-159: venutogli alla mano /
grado delle mostrine dei caporali. passeroni, i-2-36: giunto alessandro alla famosa tomba
. 9. prov. passeroni, iv-161: augel vecchio né per fischio
letteraria, del suo autore. passeroni, 1-158: al libro mio / manca
, son le lettere principio delle voci. passeroni, iv-36: da voi qualche pretta
, a desiderarne la vicinanza. passeroni, iii-182: alle voci del sangue io
pochino ferma da una volta all'altra. passeroni, iv-143: questo canal, che
può mutar tempi, e vicende. passeroni, iii-47: per me negli anni,
, reticelle, detagli e altre zaccare. passeroni, iv- 151: per transito toccai
la terra le loro zanche forcute. passeroni, 1-266: tesa avea sulla parete
servono de'denti più nate. passeroni, 6-212: se diretto avessi a caso
e s'affatichi, e s'assottigli. passeroni, iv-18: tua zappa sia
/ ci dessimo su 'l piè. passeroni, iv-233: in questo caso io mi
per vincer pugnando opra ogni forza. passeroni, iii-177: ogni indugio rompete, ogni
materiali (un luogo). passeroni, iv-329: solo a pensar di quanti
superiore alla sua effettiva consistenza. passeroni, 5-104: questa [dei poeti]
oweramente collo sputarvi sopra si accende. passeroni, iii-104: ci pungono le vespe ed
/ vien nominato zuccolo e cocuzzolo. passeroni, 7-84: presa in mano oggi
animo di tenerne contenti quattro. passeroni, iii-155: non si può portare /
(come epiteto spreg.). passeroni, 3-104: che vuoi far, disse
esattamente, accuratamente, a puntino. passeroni, i-2-17: e se, osservando tutto
tipicadelveneto (perlopiù alplur.). passeroni, iii-13-82: la calabria mandò zibibbo e
di tizio e sempronio). passeroni, ii-16-19: attaccaiviziˆancor, ecaioetizio / sulpergamo
plur. capipiazza). capopopolo. passeroni, iii-29-43: tullio non volle fare il
progetti irrealizzabili, senza fondamento. passeroni, iii-17-45: furon castelli in aria i
catafascio: alla rinfusa, confusamente. passeroni, ii-19-20: io racconto le cose a
criteri rigorosi di classificazione. passeroni, ii-15-46: tullio, che di teorica
, di spassi, di divertimenti. passeroni, i-10-26: ma se al mal si
. allettatrice, lusingatrice, seduttrice. passeroni, i-15-58: bene spesso s'imbarcano [