idem, par., 14-62: mi parver subiti e accorti / e l'uno
a'fermi poli, / donne mi parver non da ballo sciolte, / ma che
sottigliezze / che col gioco stranier ne parver belle. / serpeggiò tosto il contagioso
notai / le parti sì come mi parver dette. buti, 3-526: 'notai
in quelle lettere, 'sì come mi parver dette '; cioè ne le figure.
da quegl'intrichi gravi, / che gli parver diabolici da vero, / a gambe
terreno diboscato. mamiani, 1-206: parver gli umani;... /.
ta- cetti / perché le sue parole parver ebbre. z anobi da strata
crescevano / le ferree membra, e parver pieni i boschi / di giganti: né
più antico. leopardi, 233: parver l'esposte leggi inique e strane, /
lor crescevano / le ferree membra, e parver pieni i boschi / di giganti.
cagiona l'oceano. mamiani, 1-206: parver gli umani, ed ebbe argini e
machiavelli, 836: quanti mi parver già fabi e catoni, / che,
ariosto, 46-115: le lancie all'incontrar parver di gielo. -intr. con la
uscia con l'ira saliva, mi parver limacchie che di bava bruttassero fiori.
par., 14-64: tanto mi parver, subiti e accorti / e l'uno
in fretta e in furia quelle misure che parver loro migliori. pellico, conc.
meritar perdon. varchi, v-1012: le parver [i leprottini] sì belli e
io notai / le parti sì come mi parver dette. / 'diligite iustitiam f
. amari, 1-1-391: questi umori parver fuori a una prima scorreria che re filippo
in coppa di cinabro / e mi parver dimetto e d'ibla i favi.
a'fermi poli, / donne mi parver non da ballo sciolte, / ma
io notai / le parti sì come mi parver dette. ugurgieri, 229: parte
i sudici colpi risquoteste, / che mi parver di peso e traboccanti.
, par., 18-104: resurger parver quindi più di mille / luci e
, par., 10-81: donne mi parver, non da ballo sciolte, /
io tacerti / perché le sue parole parver ebbre. / e'poi ridisse: «
più larghe e più profonde / mi parver queste, e, fuor che certi scanni
li stolti sogliono agurarsi, / resurger parver quindi più di mille / luci e salir
este, 653: salini di stagno. parver quindi più di mille / luci e salir
n'ebbi la parte mia, mi parver strani. = acer, di
di giel, qual di fuoco, / parver formare in ciel campagne e selve,
, par., 10-79: donne mi parver, non da ballo sciolte, /
fiandra fé statuti / ch'a molti parver salvatichi assai. 7. che non
.. /... / mi parver queste, e, fuor che certi scanni
, par., 14-61: tanto mi parver subiti e accorti / e l'uno
e io tacetti / perché le sue parole parver ebbre. niccolò del rosso, 69-3
di ioseppe non intenda; / non lo'parver né ciance ne trastulli, / ma
46-115: le lancie all'incon- trar parver di gielo; / i tronchi, augelli