18-2-384: i nomi de'quali m'è paruto di porre ridotti per ordine dell'a
campo armato, / che tu mi sia paruto oggi oratore, / mal troverassi orlando
: peregrino en longa via assai m'è paruto andare. fiore di virtù, 3
. tasso, 1-68: m'è paruto mill'anni ch'essi abbiano la metà del
giovanni allegate da lei, mi è paruto che quel nome [di anticristo] potesse
architettorùcolo. bottari, 5-38: sarà paruto duro a michelangelo... il
idem, iii-99: [m'è paruto] che quell'accumulare esempi e paragoni
10-6 (442): non essendomi paruto giammai nella vostra giovanezza, nella quale
di bramante,... ed ecci paruto fare buona barata. = deverb
! bisticci, 310: m'è paruto colla bassezza del mio debole ingegno, farne
quella avesse beuta e per ciò loro fosse paruto di mendicanti. beltramelli, i-603:
a me no, perché mi sarebbe paruto un volere tenere e'conti per bilancio,
« fa » acuto me pare en paruto / che 'l canto se pona; /
d'esser bella], anzi mi è paruto essere del certo. guarini, 196
prossimamente passata, gli era nel sonno paruto vedermi a sé venire tale quale io venni
bembo, 1-122: chente v'è paruto il nostro giardino, madonna berenice,
diritta- mente alcuni -quand'eglino odono esser paruto a plato questo mondo non aver avuto
bembo, 1-151: a'quali è paruto ne'loro sogni di mercatantare o
far non può la natura, vi sia paruto che mi sia contrariato. algarotti,
per tutto questo, a me è paruto che più si accosti al conveniente e al
e parvemi cosa spaventevole: questo m'è paruto due tanti largamente, che diguazzò queste
e fedele ragguaglio di quanto gli fosse paruto convenirsi per mantenimento della pietà ne'convertiti,
, / ch'un zucher m'è paruto, un manuscristo. cellini, 4-42
giraldi cinzio, ii-39: non mi è paruto sconvenevole addurre in questo luogo, oltre
macinghi strozzi, 1-391: non m'è paruto utile mettere questa faccenda...
sincero. bisticci, 3-301: emmi paruto non lasciare di mettere messer zembino infra
campo armato, / che tu mi sia paruto oggi oratore, / mal troverassi orlando
crescenzi volgar., 11-1: è paruto utile le materie de'trattati, che
quando tu sogni; e così ti è paruto vedermi. fiamma, 285:
[gli avvocati], e'm'ò paruto che, a forza di vedere e
vo persuadendomi / o ch'io vi sia paruto un fanciullaccio, / vedendomi sì grosso
buono e saldo ingegno mi è sempre paruto questo valente uomo, e d'un parlare
dirittamente alcuni - quand'eglino odono esser paruto a plato questo mondo non aver avuto
149): né era ancora lor paruto alcuna volta tanto gaiamente cantar gli usignuoli
cosa alcuna, perché a lorenzo non è paruto di tentarla... e quelli
se mi vorrete dire quello ch'è paruto a voi e al mai delle giunterelle
. bellini, 5-1-248: quantunque mi sia paruto d'aver detto molto fin qui delle
ranciosi molto, e plebei, plebeo è paruto a'suoi propri compattrioti, i quali
uno senato meno prudente di questo sarebbe paruto cadere del grado suo a concedere loro
lo son creduto, anzi mi è paruto essere del certo. marcello, 74:
. trissino, i-xiv: ci è paruto di notare ancora la differenza che è tra
macinghi strozzi, 1-12: a me è paruto mio debito... con questa
a'quali è [un certo codice] paruto greco? hanno preso uno sbaglio da
venuto a quello che gli è solo paruto essere di tutti gl'impendenti mali e pericoli
), agg. già e paruto così bello per comprender parecchie lingue
ti aria potuto udire, e gli sarìa paruto stranio, perché quelli filosofi avevano intelletto
i-8-97: [era] ad esse paruto che quell'ornamento la rendesse più bella
: ad alcuno de'migliori filosofi è paruto che la soverchia sanità sia dannosa a
riceve tal gonfiamento voce, quanto ci è paruto necessario. m. adriani,
due: l'una, che sia paruto male ad alcuni... che non
magalotti, 21-169: lo stesso sarebbe paruto ad alcuni che dovesse seguire in aprir
magalotti, 21-169: lo stesso sarebbe paruto ad alcuni che dovesse seguire in aprir
obiezioni,... mi è paruto cosa convenevole di stamparla insieme con esso
una picca, avendola, / sarei paruto un lanzchenech o svizaro. giovio,
e parendogli sì come altre volte assai paruto gli era, un lavaceci, disse:
aretino, iii-108: un miracolo mi è paruto, poi che la polvere, mescolata
. varchi, 18-1-272: ci è paruto più conforme al- l'ufìcio nostro.
fosse vero che nel sonno l'era paruto. cantari cavallereschi, 198:
fiore, 224-8: sì non mi saria paruto oltraggio / di starvi un dì davanti
quel che prima di lontano gli era paruto un lustro, più da vicino gli
. lana, 50: mi è paruto dover soddisfare alla curiosità de'macchinisti,
brusoni, 2-182: è paruto alla maestà de'consoli di gente
, che a tutti così malagevole è paruto. -per metonimia. castelvetro
presero l'armi. brusoni, 5: paruto al duca di nivers che l'uscire
(74): alcuna volta gli era paruto migliore il mangiare che non pareva a
e sfiatamenti,... ci è paruto necessario quanto dagli antichi n'è stato
giudiziosamente prescritto, è a me sempre paruto l'unica verace panacea. gavazzi,
pisani. nardi, 76: egli era paruto più verisimile ch'ella fusse tra loro
si mantenessero. brusoni, 5: paruto al duca di nivers che l'uscire spontaneamente
gastigato. gioberti, n-ii-288: se è paruto a taluno che ne'miei contrasti con
forse a molti il primo verso sarà paruto zoppo, di una sillaba meno.
, 275: grave e noioso paruto era a tutti i giovani il caso
suto figliuolo di re, vi sarebbe paruto poco a donarmi una nobile città; onde
(74): alcuna volta gli era paruto migliore il mangiare che non pareva a
, xix-93: forse a taluno sarò paruto minuzioso e lungo in rilevare le contraddizioni
perché a noi ed a'nostri collegi è paruto che sarebbe troppo fuori d'umanità avergli
cristo in terra, a me è paruto che mi siano state a modo che uno
del tempo in contemplare, onde sarebbe paruto irrisoluto, se non che dopo,
dal sig. redi, mi è paruto di entrare in un mondo nuovo, concios-
del re numa, non ci è paruto sconvenevole di montare oltre infino a romolo
fortezza;... mi è paruto osservarli morbinosi assai più che nel resto
. bandello, ii-17: m'è paruto necessario non la mandar fuori [questa
rinaldo degli albizzi, iii-387: ècci paruto troppo strano che si nutrichi la guerra
ciò fosse vero che nel sonno l'era paruto. girone il cortese volgar.,
bargagli, 1-275: a me non è paruto poco fatto il mio intervenire, tal
autorità]... non mi è paruto bene ribattere con le medesime armi,
romana (giacché dell'antica non èmmi paruto che quasi più si conosca vestigia) non
ancora che nel capitolo di sopra sia paruto che tutto 'l paese rimanesse purgato e
cervello di donna! non le era paruto far assai a romper il nodo matrimoniale e
, lietamente disse: chente v'è paruto il nostro giardino, madonna berenice?
rinaldo degli albizzi, iii-387: ècci paruto troppo strano che si nutrichi la guerra
. leopardi, iii-99: m'è anche paruto una o due volte che l'abbondanza
e del re numa, non ci è paruto sconvenevole di montare oltre infìno a romolo
boiardo, 1-215: egli soleva dire essergli paruto avanti ottimo, iii-33: [l'
de'dieci. guicciardini, iii-226: è paruto a questi miei onorevoli compagni e a
patrizi, 3-16: non mi è paruto che il padre panigarola facesse l'ufficio che
allegri, 224: e'mi è paruto sempre meglio l'andar per il lume
per quello che già molte volte a me paruto ne sia, quivi eziandio le più
. macinghi strozzi, 1-161: m'è paruto el meglio di far così. ariosto
b. davanzati, 3-11: ci è paruto necessario quanto dagli antichi n'è stato
fretta in furia quel che m'è paruto alla prima lettura. leopardi, 852:
rosso, 4: conciosia che gli fusse paruto di usare con la madre. d
9-62: appena addormentatami, m'è paruto di vedervi riposare in un prato adorno
= femm. sostant. di paruto; cfr. provenz. paruda.
cfr. provenz. paruda. paruto (part. pass, di parere1)
s. v.]: oggi 'paruto 'si usa poco, dicendosi e
mal non conosciuto, / vertute nel paruto e vizia latire. parvanachi, sm
di nostro capriccio accomodargli come ci sarebbe paruto ch'e'dovessino stare. -dare passata
1-7-15: intanto che ad alcuni è paruto che non sia cosa in quelli libri ovvero
affermando che nel sorgere in alto gli era paruto di veder sopra sé il pellicciotto del
quella rimirando, / sariegli il sol paruto oscuro e bello. 4.
/ peregrino en longa via assai m'è paruto andare. dante, vita nuova,
e lasciarmi pestare e maneggiare com'è paruto a lei. guerrazzi, 9-ii-137: non
pigione. giraldi cinzio, i-m: è paruto che quelle rime siano ivi come forestiere
: disse la dama: -e'vi sarà paruto / ch'io sia molto per certo
. spallanzani, 4-vi-546: èmmi sempre paruto che la fibra muscolare si risentisse coll'
/ sopre el 'fa'acuto me pare en paruto / che 'l canto se pona.
vo persuadendomi / o ch'io vi sia paruto un fantocciaccio / (veggendomi sì grasso
appostolica restituiti. brusoni, 5: paruto al duca di ni- vers che l'
un non so che di romore m'è paruto sentir vicino, ma qui non è
[il lago trasimeno] o gli fosse paruto una vile pozzanghera, non pone pure
porre nome nuovo, sì perché ci è paruto darsi con tali parole chiara idea di
aveva in pregio che niente gli sarebbe paruto perdere ogni altro, se guadagnava lui
che quel che prima di lontano gli era paruto un lustro, più da vicino gli
taglio m'era paruto acro, / ricominciò. buti, 2-757
. uno si è là dove è paruto ad alcuno che l'argomento per provare
il signor dio ci manda mi è sempre paruto un ribellamento contr'esso e contro i
avessimo meschiate, un sacrilegio ci sarebbe paruto di fare. -che spende o
la fede tutto oggi; e saralle paruto strano l'aspettare. della casa,
sorrecchiare all'uscio, e m'è paruto di sentire dimenare la lettiera; del
esser veduta e letta, m'è paruto necessario non la mandar fuori senza il
e che del settennario tanto perfetto eragli paruto di onorare colui che da fanciullo fino a
. dominici, 4-74: m'è paruto di confortarvi con queste frettolose parole scritte
vostre mani, so che vi sarei paruto un di quelli che, per mostrare
, perche da frate non le è paruto in modo alcuno, non anelando quei che
indiane sono quasi tutte, perquanto m'è paruto, composte d'erbe, radici, sughi
, / che pur per taglio m'era paruto acro, / ricominciò, seguendo sanza
. galileo, 4-2-11: mi è paruto oltre a ciò convenevole che l'altezza vostra
iii-72: qualche passo diautor trecentista mi è paruto aver sembianza di traduzione dal greco.
, 9-52: deh, dimmi: ètti paruto la persona miacosì vile? conoscimi tu per
155: del settennàrio tanto perfetto eragli paruto di onorare colui che da fanciullo fino a
e sfiatamenti,... ci è paruto necessario quanto dagli antichi n'è stato
un fracasso e un gridare, che sarebbe paruto la furia d'un sacco d'una
gemelli careri, 1-i-1: convenevol cosa emmi paruto in questa terza edizione soddisfare il desiderio
peregrino en longa via -assai m'è paruto andare. ser gaudio, 54: vero
leopardi, iii-99: m'è anche paruto... che quell'accumulare esempi e
amari, i-i-vii: indi mi è paruto probabile che la tradizione detta di sopra
all'uscio e m'èdati riscontrabili. paruto di sentire dimenare la lettiera. 4
cervello di donna! non le era paruto far assai a romper il nodo matrimoniale e
ciò, volendone sputare una, séte paruto colui che casca spiccando il salto.
bargagli, 4-532: a me non è paruto poco fatto il mio intervenire, tal
, iii- 331: t'era paruto poco aver mandato in terra il tuo figliuolo
era delle mie forze; ma essendomi paruto d'aveme vista la strada, ho
sognonarrò all'altro dicendo, che gli era paruto di vedere un pane succinerizio che rotolando
sono quasi tutte, per quanto m'è paruto, composte d'erbe, radici,
una picca, avendola, / sarei paruto un lanzchenech o svizzaro. fr. ricciardi
/ che pur per taglio m'era paruto acro, / ricominciò. 54
qualche passo di autor trecentista mi è paruto aver sembianza di traduzione dal greco.
. lombardelli, 132: m'è paruto, che sia molto acconcio tradu- cimento
boccaccio, iii-6-4: né li saria paruto grave affare / tesser trascorso sanza aver
de'fatti di bologna, ma ènne paruto di nicistà come di città vicina e amica
macchinino. magalotti, 9-1-209: è paruto però assai verisimile, che [il cane
aretino, v-1-688: non è già paruto agli uomini che io abbi,
. d. bartoli, 4-1-87: paruto alla reina che oramai fosse da richiamarsi,
volontà che io ti porto, mi è paruto bene di avvisartele, acci che tu
. leopardi, iii-99: m'è anche paruto una o due volte che l'abbondanza
tribunale vote non appaiano, m'è paruto cosa non indegna insieme con quelle, mandarvi
forse a molti il primo verso sarà paruto zoppo. camerana, 274: il nostro