casa una pelle turchesca da fare un paro di stivaletti,... me la
legati, e coppia si dice quel paro congiunti insieme. marino, 7-138: quanti
di turpino / di ferrate guerriere un paro illustre / si scontravan per via,
di turpino / di ferrate guerriere un paro illustre / si scontravan per via, ciascuna
l'etna a destra ti viene a paro a paro, limpida bella e rotonda,
a destra ti viene a paro a paro, limpida bella e rotonda, più turchina
/ col ciel pensa la terra irne del paro. palma, iii- 337: lingua
aguti con larghi cappelli], la paro, perché giurerei d'aveme vedute
unite e congiunte insieme due pietre a paro: e di questi chiodi, a
che avrebbe potuto da solo metterlo a paro dei giganti e degli eroi della storia
gl'iniqui petti e gl'innocenti a paro / in freddo orror dissolve. idem,
mi lusingo che presto mi verrà a paro. giordani, ii-106: intanto sappiate che
vedi già che non puoi starmi a paro. firenzuola, 476: ben tengo
/ entro gli azzurri egei, / paro gentil. idem, 924: rompendo
... avevo lasciato un paro di mie pianelle nel luogo dove io avevo
febo mi concesse / un corpettuccio e un paro di brachesse. nievo, 414:
masuccio, 353: ad un paro de buge poste certe rob- bette
1-16: il canale della voluta va al paro del vivo della colonna. vasari,
il castrono in spalla e un paro de caponi per braccio, se condussero tra
11 forame del craneo certi nervi dal secondo paro di quelli
bellissime e varie coniugazioni distinte, al paro de'latini, nella pronunzia; il
lucrate, per amor nostro, un paro de chiroteche bene olenti. jmbriani, 3-215
... mi bisogna condurre un paro di mantaci grandi. manzoni, pr
, chiudendo le schiere, ivano a paro / i principi guglielmo ed ademaro. d'
non chiedo in quattro mesi che un paro di stivali; giu- raddio, volermi
/ perch'altri vada all'eleate al paro. bettinelli, i-132: al sol vederli
tirare il collo da vero almeno a un paro d'essi. manzoni, pr.
bellissime e varie coniugazioni distinte, al paro de'latini, nella pronunzia; il
roberti * mi ama quasi al paro di voi '? oh questo è un
fregi non s'erge il merto a paro? / l'arte nostra rivolta al mio
anch'io n'andrei con tanta donna a paro? leopardi, 15- 14: quanto
bianco / entro gli azzurri egei, / paro gentil dal cui marpesio fianco / uscian
padule: / e dietro, a paro, su due bianche mule / seguon
tutto regge, e si diletta al paro / dar premio al giusto e al peccator
/ se n'entraro / tutte al paro / dispensando inchini e vezzi / in
gl'iniqui petti e gl'innocenti a paro / in freddo orror dissolve. carducci,
pezzo a pezzo li vanno con un paro di tanaglie pigliando, e li portano
quelle aurelia si domandava, che al paro col rutilante oro contendeva di pregiata beleza
in fondo della cassa ho trovato questo paro di gocciole d'oro, che mio zio
perché, ponendo queste due lettere a paro, / segnate con la coda e
. d'annunzio, v-3-209: andavamo a paro, oppressi da uno di quei cieli
stanchi di fare gli ubriachi e di buscarsi paro lacce e rumori d'ogni
fregi non s'erge il merto a paro? garofolo, lvi-150: ne resta il
pro, onde non m'ergo al paro. mamiani, 1-83: voli a
, / infra gli erranti marinari a paro, / dicendo carlo sia del mondo paro
paro, / dicendo carlo sia del mondo paro, / e tramontana senza alcun riparo
carducci, 537: marmi di paro in fulgidezza bianca / splendenti a la
che anticamente non si faceva né il * paro ', né il * sette a
pronte, / e la morte a paro a paro. -un fegato d'
/ e la morte a paro a paro. -un fegato d'uomo:
partita dal castello, ladri e furbi senza paro, / per tor di vita un tanto
disparo; il salto innanzi a piè paro di fermo; il salto per galone di
di turpino / di ferrate guerriere un paro illustre / si scontravan per via,
, itene pronti, / ite di paro a sviscerare i monti / per inalzar colossi
il ferro in etalia cresce, in paro, isola de ì'illirico famosissima per la
/ d'ardire, e seco rinalduccio a paro / vanno in quel verso, e
la prosa nostra va per lo meno a paro a paro con qualunque di qualunque lingua
nostra va per lo meno a paro a paro con qualunque di qualunque lingua mi si
viso le fiche, e andargli al paro. de sanctis, ii-15-28: mentre dame
onesto bolognese, xii-2-369: che ciascun tuo paro / a lei e ad amor fatt'
uno, e i batignani uno il paro. -fico bianco: qualità di
formata fu questa legiadra fera, / che paro in terra di beltà non trova,
propria gli mette avanti gli occhi un paro di occhiali, che qualificano ogni cosa
ti son finto, io non la paro. / orsù il provar non ha a
i due fiumatici misero i legni a paro e remigarono con calma. = deriv
. fogazzaro, 2-69: vengono prima a paro due barche illuminate, piene zeppe di
col levante, mantenne la civiltà al paro dei popoli greci coi quali comunicava.
a tutti gli ufìziali, 23: un paro di terzarole con sue fonde e chiave
anch'io n'andrei con tanta donna a paro? g. bentivoglio, 4-93
. tommaseo, 7-178: obbedienti del paro alle due virtù, prendon essi [i
gl'iniqui petti e gl'innocenti a paro / in freddo orror dissolve. cor azzini
/ ti sia de'marmi suoi prodiga paro / e di man dedàlèa gl'informi l'
, ii-1534: ora beatrice chiama a paro di sé dante. seguendo virgilio, amava
: si fa una fucinétta con un paro di mantici da menare a una mano
vendita. magalotti, 24-325: un paro di guanti di quelli che i guantari
ma perché tra di loro eran del paro / scaltri e furfanti, e come
: vendeansi le galline lire 8 il paro,... e li piccioni gallinacci
. e li piccioni gallinacci lire 4 il paro. sbarbaro, 1-81: inaspettatamente colui
piè disparo; il salto innanzi a piè paro di fermo; il salto per galone
iv-2-748: gog galoppava con cambise a paro. civinini, 7-184: il cinghialino annusò
.. / può colla lionessa andar del paro. piovene, 5-73: a settentrione
/ però il lor non gittaron in paro: / l'anima che mi dieron chiara
: vedendo che piero zanca aveva uno paro de scarpe che erano tutte larghe,
poeta giambico, detto archiloco, di paro, che parlava libero e franco, e
li feci tagliare due camicie, uno paro di calze e un gibone.
calde dottori, 1-246: a paro d'un cozzone cavalcava, / e
d'olèaro varcammo: / giungemmo a paro. marino, 10-13: pria ch'
in fondo della cassa ho trovato questo paro di gocciole d'oro, che mio zio
prosa nostra va per lo meno a paro a paro con qualunque di qualunque
va per lo meno a paro a paro con qualunque di qualunque lingua mi
marmo o di metallo inverniciato va di paro un piano qualunque, coperto di buona
che ha girato di quarti più d'un paro. nieri, 37: li trovò
loro cioè andare attorno con un paro di bilance, pesando tutte le cose
briglie non più scossi / tutti al paro / se n'andaro. =
per esiodo, / per archi- loco paro, per alceo / lesbo su tacque.
achillini, 3-12: tutto è nulla a paro / di quel regio valore, /
. pananti, ii-13: anco un paro di forbici terrai / acciò il preso uccelletto
/ amore mi pinge sì ched io non paro. -letter. ellittico.
donna di altri paesi può stare loro a paro nell'impiace- volire un discorso.
farai trarre! e vadane un paro di calze. il proponitore d'esso gioco
d'amor -som più che di vista nom paro; / nom paro -credo aver servo
di vista nom paro; / nom paro -credo aver servo d'amore, / d'
d'alcuno alifante saria potuto stare al paro di quella parte lucida, che gli
a casa s'esercita di fare un paro di scene che n'incaca il mese di
giambi incalzanti e pungolanti del poeta di paro. levi, 3-129: sempre più
, gittati gl'incarichi, appena cam- paro. fra giordano, 2-156: se uno
lui lo scalpello diè fidia, onde di paro / vinca gli antichi onor ligure marmo
. graf, 3-83: bella al paro del sol! tutta di bianco / vestita
di perfezione così eminenti bette, camminargli a paro e... rischiava perciò da un
... stassene arricchito da un paro di statue incise in finissimo marmo del dotto
stomachi veritieri. gigli, 4-191: di paro stuc cisce ogni punta /
/ da troppo ardir, partirsi a paro a paro. c. campana,
da troppo ardir, partirsi a paro a paro. c. campana, ii-218:
, / lungo le vigne camminando a paro. moretti, 171: nel convento
ii-38: il finocchio è con essa a paro a paro, / con che gli
il finocchio è con essa a paro a paro, / con che gli autor arabici
gl'iniqui petti e gl'innocenti a paro / in freddo orror dissolve.
nievo, 4-113: vorrei che andassimo a paro a paro fino a qualche innocente colonia
4-113: vorrei che andassimo a paro a paro fino a qualche innocente colonia d'arcadia
ediz. 1827 (559): a paro colla perversità, crebbe l'insania].
, 1-vii-13: oh! d'omaggi del paro e di ricchezze / insatollabilménte avido atride
resiste... le sta al paro per lungo tempo. pascoli, 708:
per qualunque peregrinità è un pregiudizio del paro insussistente e dannoso al vantaggio delle lingue
garzoni, 1-753: coi quali a paro a paro vengono gli intarsiatori. cattaneo
, 1-753: coi quali a paro a paro vengono gli intarsiatori. cattaneo, iii-3-101
mi par che niun mestier possa ire a paro / del venditor d'occhiali e verdi
19: se d'omero isse cantando al paro / aristotile ancor, ne'suoi precetti
19: se d'omero isse cantando al paro / aristotile ancor, ne'suoi precetti
lasso / ed eveno migliore / dona, paro gentil, tanto di sasso / ch'
le farai trarre! e vadane un paro di calze ». il proponitore d'
, 11-5: chiudendo le schiere ivano a paro / i principi guglielmo ed ademaro.
pascoli, 1170: ivano a paro avanti le coorti / di bronzo,
, i-4-26: una giovene greca a paro a paro / coi nobili poeti iva
i-4-26: una giovene greca a paro a paro / coi nobili poeti iva cantando,
/ e là dov'amo quasi odioso paro. petrarca, 183-8: sì che
.. i poeti degni, al paro degli invittissimi imperatori e conservatori della patria
mostrare al manco di saperne tacconare un paro quando bisogna. allegri, 2: brace
. testi non toscani, 55: uno paro de buò li quali aveano menà un
è scritto nella legge, portando uno paro di tortore, ovvero due colombe. s
. l'eroe e il cappello messi a paro! ma sapete voi che significa '
dotte, di salire in fama a paro degli antichi maestri, e di levare nel
una partita di venti soldi per un paro di maniche nuove attaccate ad un giuppone
(da xùysoi; * marmo bianco di paro '). ligèidi, sm
qualcosa: essergli paragonabile, stargli al paro; adeguarsi. s. maffei,
carro, accumulano detriti per arrivare a paro del carro (fanno il * poggio
sperando che giuntamente solimano muova cavalli al paro de'suoi remi: il che sarà forse
/ voler co'i senatori andare a paro. bianchini, 1-37: era di
di sacrifici con lorenzo, volli mostrarmi al paro generoso. d'annunzio, iv-1-75:
spalma. tasso, 1-15: a paro co 'l sol, ma più lucente,
, 246: la clara gli veniva del paro per passar nell'orto a cogliervi quattro
/ lunghe le orecchie delle coma al paro; / è ignudo, ma lo cuopre
/ voler co'i senatori andare a paro. manzoni, pr. sp.,
.. e in pace, a paro, entrambi / girano poi la macina dei
nel campo marzial, per gire a paro / degli avi tuoi, che illustri
, con ducetemi ancora un paro di chinee. = deriv.
[incudine] egli intento fabricava uno paro di candente alette, il màlleo levato
sul parentado medici-gonzaga, i-283: uno paro di smaniglie d'oro smaltate a più
un mangiapane odioso; fui messo a paro con battista. anch'io qualche notte
, ii-35: i garruli augelletti a paro a paro, / fra il verde manto
: i garruli augelletti a paro a paro, / fra il verde manto de
riferisce al monte marpesso, nell'isola di paro (e, in partic.,
/ entro gli azzurri egei, / paro gentil dal cui marpèsio fianco / uscian
di seta intrecciate a scala ed un paro di guanti imbottiti di cotone. gozzano,
non aggiunger delitto a delitto, al paro di un assassino, che contentandosi della
le farai trarre! e vadane un paro di calze ». il proponitore d'esso
che quegli arcieri fossero tutti disposti al paro, e con tutta la forza scoccasser gli
maggior decoro all'oblazione che d'un paro di corna in fronte. salvini,
gli altri miracoli dell'arte / vedresti un paro di tanaglie d'oro, / per
perdonano all'uomo che, misuratosi da paro a paro con loro, li umilia
all'uomo che, misuratosi da paro a paro con loro, li umilia con la
appresso alle quali lampade del tempio averai un paro di forfici d'oro purissimo per moccare
i sacerdoti aveano appresso il candeliero un paro di forfici d'oro per spavillare e
delle camere dei bastimenti, e del paro per i listelli, maniglie, bottoni,
senza più interessarsene. -mollare in paro: allentare contemporaneamente due o più cavi
carte / van con tarmate foglie a paro a paro: / né men di
/ van con tarmate foglie a paro a paro: / né men di quelle il
con questo si vanta / correre al paro, e non ne tro baiardo, /
/ foran giunte a bearsi ambi di paro. monti, n-551: nell'armi il
piede del detto, mi bisogna condurre un paro di man- taci grandi e quattro uomini
... corrono e sono leggiadri al paro d'ogni destro e velocissimo cavallo.
/ e là dov'amo quasi odioso paro. fra giordano, 1-172: se io
, potrebbe andargli da ogni lato a paro a lui una persona, col suo
medicina volgare, 49: e1 settimo paro de nervi... vanno alla
reo padule; / e dietro, a paro, su due bianche mule / seguon
/ lunghe le orecchie delle corna al paro; / è ignudo, ma lo
portator vecchio caronte, / che del paro tragitti e i buoni e i rei.
/ nel campo marzial, per gire a paro / degli avi tuoi che illustri ivi
la nuca nasce in ciasche spondili un paro de nervi li quali vanno ad dare
e samo olivifera e micona / e paro e nasso e chio. padula,
anna maria au'ombre con un paro di manaccie lorde, sudicie e nere.
lui acconcio il castrono in spalla e un paro de caponi per braccio, se condussero
e mane / gente per te mi paro * / orbato, se non fosse 'l
menti * / lungo le vigne camminando a paro * / o, ne l'ombra
gl'iniqui petti e gl'innocenti a paro / in freddo orror dissolve. pirandello,
, 2-i-135: l'ostiero, al paro degli altri tutti interessato e rapace.
ovipàrus (v. ovi paro) e vivipàrus (v. viviparo)
analogo. pàio (par, paro; ant. pa', per esigenze metriche
acconcio il castrono in spalla e un paro de caponi per braccio, se condussero
: un contadino... aveva un paro di grossi caponi. l. strozzi
era in tutto '1 mondo un altro paro / che più di questo avessi ad
., iv-642: avea fatto fare uno paro di forche, le quali sono alte
scoprite [il vaso] e con un paro di molli, o altro modo,
più presto un tappeto colorito o un paro di carte da giocare che carne unita
che... almeno mi fermassi un paro di mesi. forteguerri, 1-56:
: quando andarono al zerbi non avevano un paro di camicie che fossero sue. valli
smontare dai palafreni e di combattere al paro dei fantacini a piedi. foscolo,
marina, 566, deriv. da paro 'paio '(per l'accoppiamento di
sono un fanciullo, sono anch'io di paro; / scopas il nome; palestrita
, paio ', deriv. da paro, che è dal lat. par '
/ de li quai per exemplo questi paro. passavanti, 280: all'
miserie de'dannati dinanzi agli occhi non vi paro. -frapporre per protezione, opporre.
quali truffe meditino quei signori! ma paro magnificamente le botte. moretti, iii-939
non ti son finto, io non la paro. 15. intr. con
sono in cielo e in terra / mi paro innanzi a chi sua vista svela.
tommaso di sasso, 71: aiegro paro, / e non posso esser varo.
troppo melata. marino, xi-122: paro poi cibele con la testa turrita,
- mi pinge, sì ched io non paro. 2. avere un determinato
. pari1 [pare, paro), agg. (superi, parìssimo
, / vederti a questi primi divi paro, / che 'l mundo a lor bel
pisa, 1-25: come erano di paro amore ligati, così di pari anella
4-6: dio gode del numero non paro. fiamma, 506: gli aritmetici dicono
. geomanzia]: sapete ch'el paro è infelice e lo sparo è buono,
j che con le gambe tu t'aconci paro. romoli, 200: alcuni hanno
di tramontana vien sen- gnor che, paro, / farà di carlo e chi 'l
voi riparo / infralgli erranti marinari a paro, / dicendo carlo sia del mondo
/ forse tra poco il lor signor del paro. foscolo, ii-258: ha leggiadretto
ediz. 1827 (559): a paro colla parversità crebbe l'insania]
sponde / danzava dori ed aretusa a paro. caro, 8-468: il vecchio evandro
ii-259: non volse per istrada venire a paro con me, ma sempre venne da
al seguito d'una lettiga chiusa, a paro d'un prete, con quelle cavalcature
un dietro fronte e le si mise a paro. nievo, 536: ella s'
ed io pure spensatamente le procedeva del paro. c. e. gadda,
le lancia...: era a paro, ecco, gli davano strada.
. pensate che vili cavalli vanno al paro per sopra. biringuccio, 2-50:
342: mira due prigionier legati a paro, / dannati a mortai pene. c
fogazzaro, 2-69: vengono prima a paro due barche illuminate, piene zeppe di
reo padule; / e dietro, a paro, su due bianche mule 7 se-
acace / del valentino, camminando a paro. -insieme. garopoli,
: o temerario sei, che credi al paro / del nobil. ferraù venire errando
: se n'entraro / tutte al paro / dispensando inchini e vezzi / in
gl'iniqui petti e gl'innocenti a paro / in freddo orror dissolve.
inglese in gran parte può porsi a paro della francese. pirandello, 8-28:
, 8-28: per mettersi in tutto a paro, di studi e di stato,
lo misero / sì che di questo a paro / altro maggior non v'è.
che pria nasceste o dopo o a paro / de la gran dea. matraini,
al cantar de le sue ninfe a paro. alfieri, 1-903: digli in fin
fin ch'ardo in mio core al paro / di far riviver per noi tutti roma
carro, accumulano detriti per arrivare a paro del carro. pea, 7-439: la
aello e l'ocipeta, che a paro / van co'fiati de'venti e con
, fermo e lucia, 282: a paro per un'altra via il messo di
l'altra, che va con ella a paro a paro, / è la casa colonna
, che va con ella a paro a paro, / è la casa colonna.
pazzo; / meriterebbe andar coi matti a paro: / e chi crede alle femmine
/ van con l'armate foglie a paro a paro. g. gozzi, i21-
van con l'armate foglie a paro a paro. g. gozzi, i21- 20
sua gloria e per suo onore al paro / va de'più gloriosi e de'più
può gir con quell'alma vittoria al paro. g. stampa, 149: o
che possa gir a le tue lodi a paro? chiabrera, 563: petrarca e
versi che a quella sublimità andassero a paro a paro. -andare di,
a quella sublimità andassero a paro a paro. -andare di, del pari
l'età con la bellezza iva di paro / ch'era degli anni ancor su 'l
, 1-16-35: un pastorei non va di paro / con senatori e satrapi cotanti.
perdo troppo / venendo teco sì a paro a paro. s. maffei, 7-40
/ venendo teco sì a paro a paro. s. maffei, 7-40: nel
, 7-40: nel riprender cammin a paro a paro / col fido amico d'ascoltar
: nel riprender cammin a paro a paro / col fido amico d'ascoltar bramoso
schiavo stradò col suo cantore / a paro a paro. d'annunzio, ii-1098:
col suo cantore / a paro a paro. d'annunzio, ii-1098: siamo
armi pronte, / e la morte a paro a paro. -uno accanto all'
, / e la morte a paro a paro. -uno accanto all'altro,
vie, / così come vi dissi a paro a paro / ne la procession di
così come vi dissi a paro a paro / ne la procession di san gennaro.
, ii-35: i garruli augelletti a paro a paro, / fra il verde manto
: i garruli augelletti a paro a paro, / fra il verde manto de
nievo, 4-113: vorrei che andassimo a paro a paro fino a qualche innocente colonia
4-113: vorrei che andassimo a paro a paro fino a qualche innocente colonia d'arcadia
alamanni, 7-i-209: vienne appresso seguendo a paro a paro. -a pari forze
: vienne appresso seguendo a paro a paro. -a pari forze. ariosto
. che assa lito a paro a paro e toltogli / di patto l'
assa lito a paro a paro e toltogli / di patto l'armi e
, xxv-1-24: spero condurre la cosa in paro. -da, secondo par mio,
perdonano all'uomo che, misuratosi da paro a paro con loro, li umilia
uomo che, misuratosi da paro a paro con loro, li umilia con la
fui, / se envidia nase pur de paro a paro. -a faccia a faccia
/ se envidia nase pur de paro a paro. -a faccia a faccia.
mi tardava l'ora di trattar da paro a paro con un vicecapitano, mi
tardava l'ora di trattar da paro a paro con un vicecapitano, mi accinsi a
42: tra di loro eran del paro / scaltri e furfanti. manzoni, pr
246: la clara gli veniva del paro per passar nell'orto a cogliervi quattro
difetto, / la sollecita man steser di paro / a la rapina del leggiadro oggetto
della vita... fa a paro a paro con l'esperienza della morte.
... fa a paro a paro con l'esperienza della morte.
mal denaro. / vuo'tu disparo o paro / o fare a buffa?
grande, / di cui giungere al paro / alcun non può d'eccelsi fatti
: / però in loro nom giurerò en paro. -in pari tempo: al
male studiato, a voler mettere a paro l'amore colla fame. panzini,
più spediti, e per mettere del paro ad essi il suo cavallo gli diede
ardire di servirsene. -mettersi a paro di qualcuno: confrontarsi con lui.
che sente il bisogno di metterglisi a paro, per dimostrare, nell'antagonismo,
ora ho bisogno di denaro per rimettermi in paro e per fare delle spese necessarissime,
facessi subito. ho bisogno di mettermi in paro. -rimediare a manchevolezze o errori
: m'hanno consigliato di rimettermi in paro del tempo perduto. -fare in
per donna, ella poteva stare al paro di quante ne erano in valenza. m
un vigliacco, ed ella gli stava a paro, poiché non trovava la forza di
resiste... le sta al paro [alla carrozza] per lungo tempo:
unghie e con le mani ardite a paro. -venire pari: pareggiare (
caratteristico o originario dell'isola greca di paro. -marmo pario (anche pario
cave del monte marpesso sull'isola di paro e da altre isole minori del gruppo
scamozzi, 2-183-13: nell'isola di paro si cavava il marmo pario questo marmo fu
2. proprio o caratteristico del marmo di paro. carducci, iii-4-91: i templi
marmorea rinvenuta in frammenti sull'isola di paro, contenente una cronaca degli avvenimenti di
. da iiàpo <;, 'paro ', isola dell'arcipelago delle cicladi,
paro2, sm. ant. fare paro contro qualcuno: pararglisi contro, opporglisi
di tramontana vien sen- gnor che, paro, / farà di carlo e chi 'l
ed è più certo ch'è d'alèna paro / ch'e'fia neiente, contro
fia neiente, contro a chi fa paro. = deverb. da parare1
conoscere ai triestini troppo dell'italia vecchia e paro laia e niente dell'italia
di area napol., deriv. da paro (v. paro1) e
f venir sempre d'un parto a paro a paro. belli, 68: vi
sempre d'un parto a paro a paro. belli, 68: vi è un
pasto è il medesimo che dar panzane e paro line per trattenere chi che
scalza / ne vien con esse a paro. pascoli, 216: le canso [
caro / de le tue glorie al paro / e, sul mincio benigno, /
ho bisogno di denaro per rimettermi in paro e per fare delle spese necessarissime, ho
alle quali lampade del tempio averai un paro di forfici d'oro purissimo per moccare
pècile, sm. ornit. paro. = voce dotta, lat
. pecilòide, sm. ornit. paro. = voce dotta, lat.
in serbo dentro le scarpe rattoppate a paro sopra la pedana stinta. 5
no'le farai trarre! e vadane un paro di calze ». il proponitore d'
... corrono e sono leggiadri al paro d'ogni destro e velocissimo cavallo,
ciance [delle donne] non han paro / per appiccar altrui la pelarella, /
vita è la morte del mio sonno a paro, / ch'è immenso oblio d'
, 3-357: pose... il paro delle pemicie soldi io. tasso,
testa tronco-conica o emisferica o fresata a paro e con la punta che viene ribadita
verga, 5-329: io era giunto a paro del legno, ma quasi subito le
carrara] accumulano detriti per arrivare a paro del carro (fanno il 'poggio').
, vuol celarsi, e asii del paro / colla nemica sua cerca al pollaro.
si vendevano soldi io e 14 il paro. tasso, v-2: a pena questa
quali esso veleno ha una simpatia del paro funesta che inesplicabile. o
del cicisbeato, mandatemi a risposta un paro di guanti di quegli che i guantari
portator vecchio caronte, / che del paro tragitti e i buoni e i rei
/ or sono a porto e gittato paro / sovr'ancora che non so ma'
del detto, mi bisogna condurre un paro di mantaci grandi e quattro uomini che
/ acòstati, figliol, qui a paro a paro, / gli occhi e gli
acòstati, figliol, qui a paro a paro, / gli occhi e gli orecchie
d'opera possa... trattare da paro a paro con l'imprenditore. codice
possa... trattare da paro a paro con l'imprenditore. codice civile,
. grafi, 5-337: bella al paro del sol! tutta di bianco / vestita
sul parentado medici-gonzaga, i-283: un paro d'orecchini a profumo a quori con dua
benedetta anima. segneri, iii-1-106: queste paro le... possono
le farai trarre! e vadane un paro di calze ». il proponitore d'esso
davanti la ninfa lisciata che, al paro di maestro cabalao padrino della cerimonia, gli
che farà pasquino, vi mandarò uno paro de presutti. del tufo, 359:
/ che di furfanti non avrei quel paro, / se tutta si trinciavano la ciccia
acace / del valentino, camminando a paro. cassola, 2-187: piero proseguì verso
. proverbìum, deriv. da verbum 'paro la '(v.
giambi incalzanti e pungolanti del poeta di paro, anzi peggiori. pungolare,
, xxix-81: in loro nom giurerò en paro: / l'alma che mi derono
, / voler co'i senatori andare a paro. bresciani, 6-i-24: ah padre
crede quando sta in qualche onore essere paro a dio, ebbe per suo principio uno
/ qu. al mondo non à paro. algarotti, i-vi-63: sontuosi edifizi sul-
propria gli mette avanti gli occhi un paro di occhiali che qualificano ogni cosa del
il numero quaternario et il ternario son paro e disparo. fiamma, 105: il
nell'ozio o in questuarsi, al paro / d'altri prenci fuggiaschi e inonorati
una partita di 20 solai per un paro di maniche nuove attaccate ad un giuppone
stanco, / levo di tasca un paro di scarpini, / mi metto al collo
un doppio presto, trovandosi giunto al paro, il piè destro potrà ragionevolmente e con
umanavansi con dilicatezza manierosa 1 marmi di paro e di luni, pareggiavano le scalpellature
, che pria nasceste o dopo o a paro / de la gran dea, onde
signor giudice si vorrà contentare di un paro di calzette, di quattro fazzoletti, una
il colio da vero almeno a un paro (tessi. b. davanzati, i-211
; e la fanciulla gli veniva del paro docile e mansueta come l'a- gnella
riconoscer l'esperienza nell'uso del primo paro mandatomi che col semplice caldo della mano si
, dii qual le opere paiono remazzate al paro di la- coonte e figli, che
due fiu- màtici misero i legni a paro e remigarono con calma. -procedere
resiste.., le sta al paro [alla carrozza] per lungo tempo:
stessa via che 'l guida / del paro al campo ed alla torre. da
incerata. carducci, iii-3-131: marmi di paro in fulgidezza bianca / splendenti a la
, andrà loro malgrado nella nostra poesia a paro de'migliori il metastasio, benché a
, se chinò dextramente e tolse un paro de capuni, che avea da vendere una
affrica fatto cristiano; e tutti al paro furon messi a morte:...
ripararsi con un metodo che confluirebbe del paro al ben parlare ed al ben apprendere.
amor -mi scaccia sì ch'io no paro. romanzo di tristano, 2-175: dappresso
. p. angiolieri, n8a-6: paro -cu color mi tene amore, /
scelgo, per gir del sulmonese al paro. -onorare con imprese memorabili;
su questi e altri riscontri vaghi al paro, i compilatori han posto la occupazione
mezzo. cantini, 1-27-87: tenere un paro di stadere per pesare detti stami che
armonia / ed il sottil discernimento al paro, / i suoi dogmi dettò filosofia,
cespitosa, foglie coriacee, paro di cuoio che spinose e persistenti e
li feci tagliare due camicie, uno paro di calze e un gibone, e quando
/ provedi al negro, ché ciascun tu'paro / a. llei e ad amor
, 4-20: il mulo, messosi un paro di ferri nuovi per far piacere al
marmo, a cui corinto e paro / cedono a prova i lor più fini
ch'io non sia degno di salirgli a paro. -tendere a un fine molto
, 6-517: la cerva siegue lo so paro; lo ser pente fi
; / e poi, dimolte cose a paro a paro / tra lor parlando,
poi, dimolte cose a paro a paro / tra lor parlando, in montalban tomaro
grossi sandoni di legname massicci che stavano al paro l'uno dell'altro, con tre
da roma che sono inviati in pesaro un paro di forzieri miei. di grazia presentate
umanavansi con dilicatezza manierosa 1 marmi di paro e di luni, pareggiavano le scalpellature
scalza / ne vien con esse a paro; / ne vien cantando il caro /
o comunque creduto capace di stargli a paro) o un difetto con un pregio.
il bambino..., arrivatomi a paro all'uscire, d'un balzo si
una pelle turche- sca per fare uno paro di stivaletti, esso jacomo infra un
un'altra parola, egli andrà al paro di quel cigno singolarissimo.
e poi li due trespidi e con un paro de pale e due schifi con che
il barbotto, arnese e schinere, un paro de brazali e guanti. documenti visconti-sforza
para dieci: a ducati uno el paro. cantari cavallereschi, 180:
e costicantini, 1-27-87: tenere un paro di stadere per pesare detti tuisce il supremo
, 6-517: la cerva siegue lo so paro; lo serpente fi tegnudo da la
di medicina volgare, 49: el terzo paro de nervi... vanno una
i-50: queste parole, espresse con sentimento paro al mio affetto, resero mattamira attenta
vicioso de parlatore che mai non trovao paro indello suo sermocinare. 3
andrà loro malgrado nella nostra poesia a paro de'migliori il me- tastasio, benché
senza particolari influssi dell'arte ionica di paro e delle altre cicladi: quell'arte che
l'arbia e 'l mugnon sforza di paro. 30. travolgere gli sbarramenti o
, potrebbe andargli da ogni lato a paro a lui una persona col suo sguizzatóro
concessa de cosa che non me sia paro per nobeletate, non me sia equale in
quali esso veleno ha una simpatia del paro funesta che inesplicabile. -armonia dei
2-518: se chinò dextramente e tolse un paro de capuni, che avea da vendere
documenti sul parentado medici-gonzaga, i-283: uno paro di smaniglie d'oro smaltate di sedici
, ai denti e in bocca piglio, paro e smappo. = etimo
88: io piglio prima un paro di piccioni smembrati. romoli, 176:
e 'l cammin sodo 7 a paro tempestavano veloci. pirandello, 8-254: qua
pelo, lo sospinge per metterlo a paro del rivale già pronto, lo fascia col
il fuoco, avendovi prima adattati un paro o due di mantici grandi colle canne longhe
che non possan costor star seco al paro. idem, 2-28-1: isfida agra-
andrà loro malgrado nella nostra poesia a paro de'migliori il metastasio, benché a
presenta davanti la ninfa lisciata, che al paro di maestro cabalao, padrino della cerimonia
l'età con la bellezza iva di paro, / che era degli anni ancor sul
v. geomanzia]: sapete ch'el paro è infelice e lo sparo è buono,
1 sacerdoti aveano appresso il candeliere uno paro di forfici d'oro per spavillare e moc-
pece e visco, che si fero un paro d'ale e da indi volarono;
di i. soranzo, lii-13-235: un paro staffe d'oro massiccio...,
oro massiccio..., un paro speroni all'araba, d'argento. cornoldi
sono in cielo e in terra / mi paro innanzi a chi sua vista svela.
crede quando sta in qualche onore essere paro a dio, ebbe per suo principio uno
se non per mettersi in tutto a paro, di studi e di stato, con
casa una pelle turchesca per fare uno paro di stivaletti, esso jacomo infra un
lei subito passaggio livello aiutando: era a paro, ecco, gli davano strada.
a; e appena gli sta a paro quest'altro, in cui il vinaio stradel-
di doppio lauro andrai con essi al paro, / or stringendo la penna ed
che con le gambe tu t'aconci paro: / serai signor e chiaro / de
via de non essere subietti a loro paro. -che si trova, anche
vitali, itene pronti, / ite di paro a sviscerare i monti, / per
corpo. redi, 16-vii-157: un paro di manaccie lorde sudice e nere.
vitali, itene pronti, / ite di paro a sviscerare i monti, / per
poeta giambico, detto archiloco, di paro,... parlava libero e franco
tessali coi tori selvatici inciso sui marmi di paro. = voce dotta, gr.
piazza de'priori, ove furono erette un paro di forche, uno in mercato vecchio
novellino, xxviii-862: domenedio li si paro dinanzi, e disse: « non
/ or sono a porto e gittato paro / sovr'ancora che non so ma'
/ cantò d'amor col maggior tòsco e paro, / e morto il piange ogni
fuori. idem, 1-132: con un paro di tanaglie grandi da taglio si tagliano
2-118: e più ancora adatterete un gran paro di tenaglioni che abbino le bocche bucate
per le sue virtuose e onorate qualità a paro della vita era da me amata e
è scritto nella legge, portando uno paro di tortore, ovvero due colombe.
dicea, privato? / -tirava un paro d'occhi, che parea spiritato. nievo
di non aggiunger delitto a delitto, al paro di un assassino, che contentandosi della
un doppio giro, / marmi di paro; e si riunchiude in loro / onda
poeta giambico, detto archiloco, di paro, che parlava libero e franco,
balzatore amico, / tal tofjpare e tal paro il negaste, / che vi potéa
/ cantò d'amor col maggior tosco a paro, / e morto il piange ogni
da li nervi che vengono dal sesto paro de li nervi del cerebro. fasciculo di
trempelino; il salto innanzi a piè paro. g. b. de'rossi,
mondo con questo si vanta / correre al paro, e non ne tro baiardo,
... va per lo meno a paro a paro con qualunque di qualunque lingua
va per lo meno a paro a paro con qualunque di qualunque lingua mi si possa
piccolomini, 88: io piglio prima un paro di piccioni smembrati, di poi termentina
. = comp. da trenta e paro, per paio (v.),
una strophiola di lauro, di sotto uno paro di ale di nigerrima aquila expanse,
veniva di contro, mi fu a paro, fermò in tronco il cavallo bianco e
via de non essere subbietti a loro paro. boiardo, 2-5-44: così dicendo tornasi
perzona de tanta sufficienzia che non avea paro paro... quanno esso teneva
de tanta sufficienzia che non avea paro paro... quanno esso teneva catedra
constantino magno, vi erano anco un paro d'udoni di bianchissimo lino, per
testi fiorentini, 258: diedi per uno paro d'uose, ebe cepperello xv denari
dotte, di salire in fama a paro degli antichi maestri, e di levare nel
più grande / di cui giungere al paro. cesarotti, 1-i-320: vanta il secolo
; / quanto più son doglioso, -aiegro paro, / e non posso esser varo
po'se vi riesca talvolta di starmi a paro. 18. essere o venirsi
3-15-13: con l'istesso furor spingono a paro / pur precorrendo il suo signor timarco
per avventura non tengano a vile del paro i prìncipi tutti. -essere,
parlamento, don vespasiano sgrillo, domanda la paro la. gli vien accordata
di circa quaranta voci, commendata al paro di ciascun'altra. bellini, 26
. la mu piace a paro degli altri: le ragioni ad altra lettera
e balio, i quali volavano al paro de'venti. cassola, 2-139: volavano
, 49: vede- rai el secondo paro de nervi sotili e duri li quali vanno
voluntàrio movimento: poi è el terzo paro de nervi li quali vanno una parte de
arienti, 228: posto a uno suo paro de zanche dui ferri de asino,
1-21: voglio che gli comprate oggi un paro di calze e un bon zuppétto.
con una bella camicetta e un bel paro di sandali. = var. di
accolgan, disse, questi eroi del paro / della lor protezion sotto l'amparo.