giovane. g. gozzi, ii-134: parendomi d'aver fatto un'opera degna d'
varchi, iv-89: la qual cosa parendomi per più cagioni esser degna di considerazione
16-5: udite cota'novelle, e parendomi più che vere, mi lasciai andare,
da gli altri dottori cattolici... parendomi veramente che di questa maniera io possa
del padre. boccaccio, i-405: parendomi che gl'iddii come gli uomini abbiano
figur. bandéllo, ii-1221: parendomi che il turco co l'imperator
tenere autentico quel sonetto responsivo; non parendomi ragion bastevole a rigettare tra gli apocrifi
a ogni paragone. redi, 16-vi-194: parendomi cervelli paffuti, belli, ben fatti
di sorridere o di occhieggiare gli uomini e parendomi di essere messa alla berlina da tutte
non so che mi ti dire, parendomi che questo tuo parlare non sia stato
tenere autentico quel sonetto responsivo; non parendomi ragion bastevole a rigettare tra gli apocrifi
io non mi curai di aprirla, parendomi meglio attenderne la caduta e in tanto
io non mi curai di aprirla, parendomi meglio attenderne la caduta e in tanto,
la stessa regola. magalotti, ii-113: parendomi che questa conclusione particolare allora camminasse,
dell'uccellino '. caro, 9-2-13: parendomi una vanità a raccontarvi sempre la canzone
cellini, 1-68 (164): parendomi essermi levato di dosso in un bel modo
cotesta fanciulla! ariosto, 783: parendomi gran carico mio et anco di vostra
tanti virtuosi ed uomini da bene, parendomi essere lo offeso, chetamente, sanza
giuda i baci. aretino, 8-361: parendomi che ella fosse abbattuta da la
, delle spezie: un uom valente parendomi, m'attacco / seco a ragionamento
fermo. caro, 12-i-104: conoscendo o parendomi di conoscer la sua natura, e
mai bene a quel figliuolo benedetto, parendomi amorevole, gentile e cognoscente.
e perseguitati. ariosto, 783: parendomi gran carico mio et anco di vostra eccellenzia
mi veniva un po'd'inquietudine, parendomi ch'io mi fossi ingannato nel giudicarla
per le poste,... parendomi pure un bel fatto il correre per questa
sentii colmare il cuore d'allegrezza, parendomi d'esser presente, ed udire le benedizioni
alla sinodo. galileo, 1-1-40: parendomi anco di scorgere un non so che
quali del mio morto marito furono, parendomi voi pur desso, m'è venuto
tuttavia a me non sembra approvabile, parendomi in questo caso più dignitoso ed efficace
diffinizioni date da gli scrittori di quella, parendomi che questa sarebbe più tosto un'ambiziosa
dimenticai [le lettere], dimodo che parendomi fatica a riscriverle, ve le manderò
riguardanti vaghissima. galileo, 1-2-311: parendomi per esempio, che la fuga d'angelica
ateneo nel terzo delle cene de'dipnosofisti, parendomi, che le suddette autorità provino a
. l. guicciardini, 48: parendomi molto difficile con la memoria, con l'
senza senso. bibbiena, 446: parendomi molto discrepante la domanda de'mi mila
. v. martelli, 2-2: parendomi che quell'ora, o ch'io vi
più oltre un tal ragionamento, non parendomi necessario addurre ragioni, quando sonovi i
e che se bene io m'ero dolto parendomi questa tal partita in questo modo molto
non vorrei molestarvi colle parole. ma parendomi che la vostra elegantissima e cordialissima domandi
tu facessi poi altrimenti, io (parendomi essere uccellata doppiamente da te) sarei
me oggetto d'assai maggior maraviglia; parendomi strano che un intelletto come il suo
intenderanno forse per quella di altri, parendomi la vostra espressiva molto chiara. scaramuccia
dee., 6-2 (108): parendomi che vi fosse uscito di mente ciò
trovo di eccellente se non la malignità, parendomi farina gesuitica: vi sono molti errori
. caro, 12-i-88: il qual parlar parendomi troppo villano e fastidioso, fattolo tacere
le sdimenticai; di modo che, parendomi fatica a rescriverle, ve le manderò
, 226: ritrovandomi in fatto, e parendomi con l'operare più o meno o
che desidera fare passare; la qual parendomi ragionevole, ho preso confidenza dalla cortesia
si che io, a me non parendomi invano pigliare le tue parole, di ciò
marcia a quella volta per sorprenderla, parendomi più sano consiglio il fare a fidanza
in tanta afflizione, mi consola alquanto; parendomi che lui facesse il fatto suo così
istante per reggio, mia patria, parendomi mille anni ogni ora del viaggio che si
stando a disagio, e sentendo o parendomi di sentire nell'aria un'oppressione funesta,
nessuna cosa molesta restava nel pensiero, parendomi già vedere indizi assai certi della futura
scuopre molto bene quali veramente siano, parendomi con ogni verità che siano della condizione
a quello di ogni altro signore, parendomi che la soavità delle sue maniere e
queste parole, che voi domandate, parendomi di tornare un'altra volta giovane.
. sapete che io direi giudicabili? parendomi voce espressiva e chiara. il giudicabile
magalotti, 9-1-63: vi biasimo, parendomi che l'abbiate giustiziata [la vostra
di non riconoscere in lui, non parendomi che il suo stile sia sconveniente né
piovette. targioni tozzetti, 12-7-2: parendomi, che il tempo non minacciasse pioggia
mai fra'discepoli di cimabue, non parendomi equo che chi si appressa ad un
non v'ho scritto,... parendomi che lo scrivere senza occasione..
le copie sciolte,... parendomi che non implichi niente, anzi di
magalotti, 20-168: l'inazione parendomi che in questo caso, per convincere
nuova tanta delicatezza o austerità di genio, parendomi che voi non siate così insensibile al
: ora parlerò solamente alla ragione, parendomi inconveniente, quando i fati incalzano,
però contro ad essa mi risento, parendomi sì leggiera che né pur mi meriti riflessione
ma non già per volontaria amplificazione: parendomi che oltre ah'indecenza morale, io
accidenti del tuo sacratissimo corpo e sangue, parendomi averti troppo indegnamente ricevuto. dovila,
volli vedere i luoghi de'citati autori, parendomi essere lui privato d'umido,
e nessuno nella mia patria ». ma parendomi questa individuazione un poco caricata, ho
blasmato / plus-or forte d'amore / parendomi ingannato. petrarca, iii-1-87: miser
mi ha dato un contento grandissimo, parendomi un essersi assicurato del tutto non solo
tacer mi fu avviso il peggio, parendomi che tacendo avria peccato per inobbedienza.
insaziabili concupiscienzie. machiavelli, 1-iii-338: parendomi che la commissione mia ricercasse celerità,
scrissi sabato, sto mezzo intronato, parendomi d'esser bersaglio de la disgrazia in
male contenta veggendo la tardezza loro, parendomi perdessino un tempo irrecuperabile. segneri,
perdita che ho fatta di lui, parendomi che m'abbia fatto un lassito d'
blasmato / plus or forte d'amore / parendomi ingannato / or co ragione laudarmene voglio
machiavelli [rezasco], 657: parendomi che la lettera detta fosse tutta comunicabile
ritirerò a dormire col d., parendomi che si possa fare alla libera non sendo
g. del papa, 6-ii-93: parendomi che questo solo possa assottigliar gli umori
: e 'n un certo modo, parendomi aver venticinque soldi per lira, gli
scritte così alla semplice,... parendomi che in questo caso il voler con
una condizione di costante inferiorità; quasi parendomi di non avergli dato niente in cambio
p. f. giambullari, 5-140: parendomi... per quel poco di
le mie cose attorno a niuno, parendomi una magra specie d'ambizione, e
abiti le nazioni tutte del mondo, parendomi stravaganza l'introdur mio, a piacer altrui
, l374: lo castigai senza convinzione, parendomi la nostra una mera vendetta per l'
quando la mestola venne a me, parendomi più tosto impresa da altri uomini..
vista che sentia dello scemo e, parendomi terreno da'ferri miei, subito lo
: io vi aveva scripto mirabilia, parendomi pure il principio buono. della casa,
del corpo umano. -farollo volentieri, parendomi gran vergogna che l'uomo ponga tanto
massime con clausura assoluta e perpetua, parendomi troppo manifesto che non sieno morali e
produrre altro che qualche proposizion negativa, parendomi di saper più tosto quello che le macchie
lineati. masuccio, 85: nientedemeno, parendomi far bene, dico, non sulamente
: non voglio addurne più ricette, parendomi che siano tutte notorie e palesi ad
quello che si dice..., parendomi impertinente fastidire con ogni favola vostra reverendissima
mie pecorelle per le rogiadose erbette e parendomi ornai per lo sopravegnente caldo ora di menarle
copia [d'un epigramma], parendomi che buonarroti si trovi egli ancora nell'
traffichi. g. gozzi, i-5-81: parendomi di godere l'ambrosia e il nettare
a fine di osservarne la fabbrica e parendomi cervelli paffuti, belli, ben fatti
. s. bargagli, 1-267: parendomi invero che gli altri giuochi tutti.
blasmato / plus-or forte d'amore / parendomi ingannato. 5. balenare nella
le mie cose attorno a niuno, parendomi una magra specie d'ambizione. loredano
lasciate per non essere troppo prolisso, parendomi avere passato il modo del comentario.
uccise dormendo sott'esso, se non che parendomi udire la voce tua, leva'mi
penna rimansi. guicciardini, 13-iii-114: parendomi bello tratto, o vero o
1-i-466: accetto il pensamento comune, parendomi la divisione in tre province ordine antico
affronto mi percosse il cuore, non parendomi di meritarlo. berchet, conc.,
allesandro di venere prender sommo piacere, parendomi i suoi cavalieri in atto alquanto turbati
questi pettegolezzi di conti, ma, parendomi d'avere scritto uno sproposito, non
son blasmato / plus-or forte d'amore / parendomi ingannato, / or co ragione laudarmene
. f. visdomini, 140: parendomi che... ne'pulpiti, dove
che malissimo segno della mia salute, parendomi affatto essere fatto indegno della tua grazia
principali. giacomo soranzo, lii-3-31: parendomi per quanto si sono estese le forze
probatissimo monaco. benivieni, 2-36: parendomi, gismonda, il tuo probato / almo
luigi. g. gozzi, 1-4: parendomi ch'egli ragionevolmente pensasse, gli dissi
imposture et impertinenze di essa, né parendomi che si potesse dissimulare azzione sì temeraria
già a quel che dico pontelli, parendomi / che si sostenti ben da se medesimo
aiuto e se lo faccia spiegare, parendomi che il poveretto sia, a dir vero
9-4-219: avea scritto fin qui, quando parendomi questa ultima parte acconcia materia ai verso
dovessi venire a spasso a rallegrarsi, parendomi d'avere alquanto quietato un poco quella
: io ancora più avanti non passero, parendomi pur d'avanzo averla tediata con queste
di pazzia non durabile, imperocché, parendomi la sua arte una sorta di insoddisfazione
anacronismo. zeno, i-dea.: parendomi... che... il
levare el vicario o innovare altro, parendomi pazzia alienarsi li altri insino che non mi
obusione il mondo è pervenuto, e parendomi questo avenire per la soperchia reputazione e
, ma con pochi mi ristringo, parendomi che l'obbligo de la vera amistà
dee., 6-2 (i-iv-541): parendomi che vi fosse uscito di mente ciò
rotta maglia. carducci, ii-4-239: parendomi ci fosse bisogno di maggior sollecitudine, sono
un testo. firenzuola, 224: parendomi che questa precipua parte del corpo,
la penna a qualcheduno de'suoi giovani, parendomi tutti errori rilevanti. leopardi, iii-67
pericolo. g. grimani, lxxx-3-936: parendomi... superate tutte le difficoltà
di autori. speroni, 1-1-224: parendomi cne la mia vena s'incominciasse a
: siccome io gliene feci tenere proposito parendomi che egli murasse, anziché per comodo
vero avea un cotal ripetìo al cuore, parendomi pur averla troppo prolungata. manzoni,
, e non mi sodisfà pienamente, parendomi che per la materia che tratta si
questa bella metafora del nostro poeta, parendomi troppo delicato, anzi, come dice
svevia in franconia senza passare il danubio, parendomi conveniente che una fiumara sì fatta,
un'altra. grillo, 1054: parendomi saltato da un turbato mare ad una
chiama nella sua stona 'salvatorio', parendomi da un canto che questa voce
io così in un tratto scartafacciandolo e parendomi breve, mi puosi a leggere.
cervelli a fine di osservarne la fabbrica e parendomi cervelli paffuti, belli, ben fatti
, sanza scorrere in più ragioni, parendomi questa assai potente e valida alla risposta,
mai non ho potuto serrare occhio, parendomi mancarmi assai. segneri, ii-219:
avrei caro di entrare in suo luogo, parendomi di poter a tale ufficio acconciamente servire
la vita per così degna cagione, parendomi di servire all'universo, mentre servo
tutta la libertà ch'ei vuole, parendomi dovere che la musica abbia a servire
terzo intelletto che i due primi, parendomi che sia cosa troppo sforzata il volere
s. carlo da sezze, i-394: parendomi gran vergo- gnia il ritornar nel secolo
; e io mi restai tutto contento, parendomi d'averlo sgannato. g. p
. c. campana, ll-intr-65: parendomi... ufficio di sincero non
questa cura a chi se la vuole, parendomi una bella cosa il vivere a se
mie pecorelle per le rogiadose erbette e parendomi ornai per lo sopravegnente caldo ora di
obusione il mondo è pervenuto, e parendomi questo avenire per la soperchia reputazione e
-speranzuzza. gonzaga, ii-26: parendomi terreno da'ferri miei, subito lo
si affiggevano. boschini, pref:. parendomi che sto mio discorso restava una notomia
non isprezzabili. fagiuoli, 1-1-386: parendomi troppo misera l'offerta sola de'miei affetti
io più studiosamente fuggito che l'adulare, parendomi che sia un vizio...
costellazione). imperiali, 4-446: parendomi... /... il
cangierò forse tutta la quarta stanza, non parendomi di poterla rappezzare in modo che non
omne cosa sua tengo per mia, parendomi che la strecte- za vostra recerchi che
alquanto. l. pascoli, i-197: parendomi non esser biasimevole per isvariare il lettore
appagato di questa incidenza... parendomi essa troppo svenevolmente procacciata, sicché piuttosto
per cui ascese questo bravissimo signore, parendomi pure che, dove un mortale galoppava
sono molti anni ch'io gli dismessi, parendomi professione più tosto di giovane vago,
ho usato diligenza per verificarmi di questo parendomi negocio di gran de momento per determinare
mi ritirerò a dormire col d., parendomi che si possa fare alla libera,