quali avverbi non sono mica allungatura, o paragoge, di su e di giù,
un fonema in fine di vocabolo; paragoge. 2. epitasi. -
avverbi non sono mica allungatura, o paragoge, di 'su 'e di
nel metaplasmo (protesi, epentesi, paragoge, aferesi, sincope, apocope,
= var. di là, con paragoge. cfr. rohlfs, 335: «
= alter, di me1, per paragoge; cfr. rohlfs, 441: «
me e te esistono le forme allungate per paragoge mee, tee, mene, tene
e te esistono le forme allungate per paragoge mee, tee, mene, tene,
la protesi, l'epentesi, la paragoge, l'aferesi, la micope,
, la metatesi, la sinalefa, la paragoge, l'anadiplosi potevano incastrare qua e
latava. = forma allungata per paragoge di mò. monèa e monéda,
forme none e nonne sono dovute a paragoge. nòna1, sf. liturg.
hoc 'questo, ciò ', con paragoge. cato. occhèi, esci.
); le var. sono dovute a paragoge. omifìco, agg. (plur
; la var. tose, è per paragoge. organeggiante, agg. che produce
la var. tose, è dovuta a paragoge. pantièra, v. pantera2
sillaba al fondo di una parola; paragoge. varchi, 8-1-241: quella figura
da'greci pro- paralesse e da alcuni paragoge... è quando nel fine della
. prosparalèssi, sf. retor. paragoge. m. a. marchi
, epentesi 'nel mezzo, 'paragoge 'in fine. 4.
, la epentesi, la apocope, la paragoge, la sistola, la ertasi,
, la epentesi, la apocope, la paragoge, la sistola. stigliani, 52
uali avverbi non sono mica allungatura o paragoge di 'su'e i 'giù', ma
... medesimamente è ufficio della figura paragoge. loredano, 1-197: il canto