è stata; / del dolor non par sia fora, / benché laude abbi
colpo che 'nvidia le diede. idem, par., 19-16: in terra lasciai
. goldoni, i-974: ad un par mio si dice se ha riputazione?
: stargli a cuore. dante, par., 9-126: ella favorì la prima
tre mesi che gira il memoriale, né par via d'uscir più. 3
ch'à nome ci vite no son par de valenza. = forma secondaria
diletto ti fier note. idem, par., 18-4: quella donna ch'a
sentimenti che si intende esprimere. -in par tic.: tentennare (il capo
, ecc.). dante, par., 31-47: su per la viva
francia: / tutti li mena a un par la buona lancia. g. c.
presto volta. / forte ringhiando, un par di calci mena. -con riferimento
] piena, / quattro fiate il mare par che latre / fra giorno e notte
voi era ssunto / già no mi par che ne possi te scusare; / ma
a qualcuno. galileo, 3-2-310: par che speriate di oscurare quella gloria,
guittone, 128-8: luna e stella mi par tenebrata, / salvandone una, che
ché da za suso mai me par ter ai. = forma masch
e. gadda, 15-41: infilarsi un par di stivali da cavalliere appiedato alle gambucce
102: questo suo parlare non solamente mi par mendace, ma ancora arrogante. bracciolini
(un privilegio). dante, par., 27-53: né ch'io fossi
è di ciò più savoroso / e par che 'n poco tempo mendi danno. statuto
vivere di carità. dante, par., 6-141: indi partissi povero e
tutto / e, perché non le par che la mia absenza / valida sola
una mendica. saba, 20: par [la cappella] da secoli chiusa.
. -sostant. dante, par., 17-90: per lui fia trasmutata
a natura siam maggiori amici / e par che in noi più sua virtù dispensi,
pompe e fregi, / senza cui par virtù nuda e mendica. buonarroti il giovane
nel cui gentile e fortunato seno / par che natura tutto 'l ben radune,
sia di voi trovar mercee. dante, par., 1-3: la gloria di
. determinativo e da un compì, par ti ti vo, spesso sottintesi,
bellincioni, 1-33: e 'l familiar men par che accetto sia. ariosto, 1-8
grave. castiglione, 74: né mi par regula quella che dicon molti, che
de la debita pena, la qual par condannata da lui medesimo, perché fa
da le cose riceventi. idem, par., 28-65: li cerchi corporai sono
è clorinda, e già non meno / par che di tronche membra il campo asperga
tiene meno che non è. idem, par., 22-137: col viso ritornai
sempre tra essi la egualità, ben par conveniente il dire che gli altissimi ed
: acciò che quello che a me par di fare conosciate, e per consequente aggiugnere
a carità et amore. dante, par., 5-37: convienti ancor sedere
chi sta a mensa. dante, par., 24-5: o sodalizio eletto alla
. a. cocchi, 4-2-129: par che non sia altro che un mediocre
. ugolini, 209: a 'mensualità * par che supplisca * mesata '; nello
-anche assol. dante, par., 27-116: non è suo moto
sia vivo al possibile, tuttavia mi par che dante in qualche come guizzo di
apollinare. pindemonte, ii-236: miraeoi par che in lui rimanga fiato. carducci
e quanto alla grossezza, ben mi par che vi possan correr sopra non solamente
16vii- 154: a me la canzone par miracolosa. al sig. gori però
e mira il sole / ch'a sé par che n'inviti e ne console.
fiso. serdini, xxxix-i-72: non par corpo umano / a chi ben mira
a quella sua chioma, se non par di un giacinto. chiabrera, 1-i-300:
di costei forte ». idem, par., 14-132: forse la mia parola
., 14-132: forse la mia parola par troppo osa, / posponendo il piacer
se medesima vede compiutamente. idem, par., 15-62: tu credi 'l vero
de i boschi abitatore, / che par silvaggio poco men che gli orsi.
mi combatte il core. idem, par., 13-46: però miri a ciò
umane cose e operazioni. idem, par., 7-62: però ch'a questo
per la orditura fatta con biron: par che certi gran maestri abbino a segno
/ tomi in villan dispregio. dante, par., 25-17: la mia donna
miradura), sf. ant. sguardo par ticolarmente intenso, occhiata espressiva
che fu detta felice, / e par che al nome de auro ancor se alumi
, al paradiso). dante, par., 28-53: se 'l mio disio
non vanno d'un modo. idem, par., 30-68: di tal fiumana
un canto). dante, par., 14-24: a l'orazion pronta
ant. immortalare. dante, par., 6-48: torquato e quinzio che
odano, ma in quello che gli par vedere ed udire. caro, 16-15:
/ orator del contratto, e al par del manto / di sofo ha caro l'
tempie / ch'a poco a poco par che 'l tempo mischi, / securo
sorte, / amor qualcun ne mischia, par che porte / dolcezza agli altri e
fistole metalli / con cui dolce concento par che mischi / il vento e l'onda
andare congiunto, accompagnarsi. dante, par., 4-107: a questo punto voglio
convegna, / e lor ridente insegna / par latte e sangue mischio, e vie
, lxxxviii-n-637: la tuo insaziabil voglia par ch'ancida / el ben vivere e,
voci; coro. dante, par., 25-131: a questa voce l'
miscredente, / figlio di stolta al par che infame setta, / ch'oltre il
valle di lagrime e di tribolazioni non par più quella. buzzi, 68:
circostanze dolorose e luttuose e, in par tic., durante gli uffici funebri
aveano ricevuto da dio. dante, par., 32-12: sarra e rebecca
galileo, 5-298: a me non par egli essere altrimenti / che sia tra'pettirossi
verso l'umana generazione. dante, par., 33-19: in te misericordia,
de la misera valle, / che par che circe li avesse in pastura.
spennar per la scaldata cera. idem, par., 28-2: incontro a la
si toglie. bandello, ii-1166: senza par miserrimo pur fia / chi può mirar
: l'amore de le femene dolce par corno mana, /... /
/... / quando plui par qe amete, senza 'l cortei te scana
vangelo. magalotti, 9-2-205: vi par egli che i riformatori abbiano...
, parlerà de'fatti vostri. mi par di sentirlo. gioberti, 1-iv-416:
e quella degli occhi genera il mistero; par che un'anima duplice vi si riveli
(31): « oh! vi par egli ch'io sappia i segreti del
si posa della luna il raggio, / par che la luce con etereo spirto /
formando nel corso dell'ottocento e che ora par che abbia raggiunto il suo più alto
-confluito, riversato. dante, par., 8-59: quella sinistra riva
(un'immagine). dante, par., 31-78: sua effige / non
vario, eterogeneo. dante, par., 16-49: la cittadinanza, ch'
fuor de la bocca. idem, par., 2-143: per la natura lieta
ritenevano costitutivi dell'universo. dante, par., 7-125: io veggio l'acqua
, di un'azione. dante, par., 13-28: compiè 'l cantare e
o immateriali). dante, par., 4-21: se 'l buon voler
valutare, di ponderare. dante, par., 28-74: se tu a la
la misura d'ogni reverenza. idem, par., 28-112: quinci si può
, 130: guarda se dante par che ben tei dica / con modo
e non più oltre. idem, par., 15-105: non faceva, nascendo
negli occhi bei for di misura / par ch'amore e dolcezza e grazia piova.
a misurare a punto. idem, par., 33-134: qual è 'l geometra
lento e inarrestabile. dante, par., 10-30: lo ministro maggior de
37: s'io mi misuro al par di qual si voglia tua semplice creatura
de la natura misurato. idem, par., 7-41: la pena..
mai sì giustamente morse. idem, par., 19-51: ogne minor natura /
maggiori che sono avvezzi a udire, par loro impiccolimento e diminuzione di pregio.
, che da'mie'doppi danni / par misurata sì piatosamente! ». 18
: nel settore edilizio, e in par tic. nelle lavorazioni concernenti le pavimentazioni
e benigno, / così alle poi nate par che sia: / ed io,
berni, 226: nella poetica par che sia legge comune, ove una
sta pur senza niuna risoluzione, e par siano alquanto mitigati di quello che erano
/ mito che m'innamora, / mi par vivere quando, nell'aurora /
tutte monete sbandite, da mitere / par suoi. 8. bot. calittra
lo specchio vostra imago, / ciò che par duro ti parrebbe mizzo. buti,
. buti, 2-598: 'ciò che par duro 'ad intendere, 'ti
.. veggendola si torta. idem, par., 12-82: non per lo
.. oppure. dante, par., 31-48: su per la viva
. castiglione, 152: a me par... che questa vostra disputa sia
gesù, come siete bello! vi par mò possibile che ella si acconci a
europa sono mobili, e quello che oggi par verisimile, domani può essere una follìa
, iv-183: il petrarca è, al par dell'acqua, mobile, fluido,
altri sotto corona vendeo. dante, par., 32-132: lungo l'altro posa
a me qual ero allora, mi par proprio di pensare ad un altro;
primo mobile dinanzi è contato. idem, par., 30-107: fassi di raggio
ed occhi di civetta, / che par che la mocceca l'abbi colto? grazzini
poca discrezione sùbbito giudico, o mi par di giudicare, quel che bisogni far circa
e lo naso ha mocigoso / invernigato par dintorno. aretino, 20-36: ella
moccio. aretino, 1-13: ti par... che il sobrio del digiuno
in core, / che null'altro pensier par che la tocchi. crudeli, r-i53
o cigolante con lungo gemito come un par di scarpe di pelle lucida nuova, quali
delle cose (e si riferisce in par tic. alle idee nella teoria platonica
si adattano al moderare gli assurdi che par che seguano al por quest'orbe cometario.
gente pose / e quanto a ragion par lor moderare. summo, 1-iii-562:
divina libertà. 9. in par tic.: che ispira le proprie valutazioni
alcuno, si mettesse ad offendere un par suo », pose giù ogni moderazione.
, n. 4. dante, par., 16-33: con voce più dolce
a quella classica). dante, par., 21-131: or voglion quinci
ariosto, 242: tale impresa non li par suggetto / de li moderni ingegni,
. frescobaldi, 1-48: e'mi par chiaro veder che nel verno / ogni animai
che mi consiglierete. del titolo, mi par tanto piccola cosa che non sia né
nell'arme; e come quella fierezza par maggiore accompagnata dalla modestia, così la
senza pretendere riconoscimenti. dante, par., 29-58: quelli angeli che vedi
eccessivo degli altri. dante, par., 14-35: io udi'nella luce
a quanti alati / godon l'erbe del par, l'aere ed i laghi /
salviati modificato assai, non però mi par tolto via in maniera che non gli
umile e pio / si posa, e par che perdon chieggia a dio. campanella
a molti è greve, / a lei par tutto leve, / perché natura e
è che onorare 1'amico. idem, par., 7-57: perché dio volesse
ariosto, 21-1: né dagli antiqui par che si dipinga / la santa fe'
contentan la loro vaghezza. idem, par., 5-2: io ti fiammeggio
cavalca, 21-16: agli uomini impazienti non par che altri possa servire a modo;
uno cerchio. ariosto, 28-98: gli par dignissima issa- bella, / in cui
proprie capacità e disposizioni. dante, par., 8-21: vid'io in essa
terre arenose d'uno modo. dante, par., 3-90: chiaro mi fu
modo non vi piove. idem, par., 4-2: intra due cibi,
b. giambullari, ii-450: par che 'l diavol abbia a le calcagna,
a qualsiasi condizione. dante, par., 31-86: tu m'hai di
/ a quel che scende. idem, par., 31-129: così quella pacifica
ch'a levante mi rendei. idem, par., 5-102: come 'n peschiera
ciò è guelfi e ghibellini. dante, par., 33-89: sustanze e accidenti
punto fermo o la pausa, ivi mi par che si possa acconciamente replicar le modulazioni
le misure di un insieme. -in par tic.: nell'architettura classica e
che mezzo lo corpo suo. idem, par., 21-81: né venni prima
disposte in cerchio. dante, par., 12-3: a rotar cominciò la
. idem, 6-197: doppo un par de mozzichi da cavaliere la sua bocca
libertà non è mai troppa, e non par cosa né conveniente né giusta che ella
ti dà noia / e che allor par che tu tiri le cuoia, / raggrinzi
dia molestia la brutta apparenza che vi par di vedere in una persona, perché può
, / mi son moleste. idem, par., 17-130: nondimen, rimossa
, allontanarsi. sanudo, viii-234: par che quelli custodi dii campo cridaseno:
la lengua no à osso / e par cossa monto mole, / ma sì fa
son biondi di quel molle biondo che par fatto con intriso d'oro e di
. buti, 2-598: 'ciò che par duro'ad intendere, 'ti parrebbe mizzo'
(un'educazione). dante, par., 19-124: vedrassi la lussuria e
, 1-7-133: la poesia stessa, che par fra tutte [le arti] la
non so che d'inusitato e molle / par che nel duro petto al re trapasse
fuori [lo stecco] con un par di mollette. targioni pozzetti, 2-211
d'animo. frachetta, 119: non par che si debba dire che egli si
e non multiplicarli. palescandolo, 156: par che bisogni dire che questi modi [
-diffuso, propagato. dante, par., 2-137: come l'alma dentro
, n-iv-478: se ben in sua natura par che la monarchia non comporti compagnia o
quali tornassero in suso. idem, par., 31-20: né l'interporsi
per il proprio nome, imperocché non par che possa tenersi memoria dei nomi senza
cercò per terre molte. idem, par., 7-29: l'umana specie inferma
principio c'ha possanza. idem, par., 10-17: se la strada lor
molto pianto mi percuote. idem, par., 27-45: per acquisto d'
mi rimossi). idem, par., 1-55: molto è licito là
vasta estensione di terra. dante, par., 8-51: il mondo m'ebbe
ampio, grande distanza. dante, par., 27-74: lo viso mi seguiva
tenuti maestri che d'essere. idem, par., 13-125: di ciò sono
villa quando l'uva imbruna. idem, par., 1-128: forma non s'
loco / leon né lupo né can par rimaso, / che non si pasca
dir più dichiarar non puote. idem, par., 16-81: le vostre cose
, tanto glien cale. idem, par., 7-62: veramente, però eh'
s'io. molto in questo abito un par vostro! 8. con valore
di equilibrio... e mi par che il cuore si alleggerisca come dopo
1'accomodarvi ora a roma, mi par difficilissimo in assenzia vostra, poiché riesce
f. xv. pulci, 27-54: par che neve monachina fiocche. b.
clugnì per li monaci fassi. idem, par., 22-81: grave usura tanto
1-ix-176: una più nuova fantasia mi par questa che non fu quella del padre
riguardi da un lato, ogni cosa par vecchio in europa: più vecchio del mettermeli
di alzar spesso fin al cielo chi par a lei senza merito alcuno e sepellir
il globo terrestre. dante, par., 1-41: surge ai mortali per
la impressione del suggello. dante, par., 10-21: che se la strada
mondare i seminati. muratori, 9-113: par loro [ai contadini] d'aver
mondo a caso pone. idem, par., 21-26: dentro al cristallo
ché così s'usa chiamare. idem, par., 10-15: vedi come da
influire sulla terra. dante, par., 9-108: qui si rimira ne
mondo nato esser credea. idem, par., 29-110: non disse cristo al
fatta di donna meretrice. idem, par., 6-140: indi partissi povero
, e più lo loderebbe. idem, par., 8-1: solea creder lo
meno avaccio si scioglie. dante, par., 12-82: non per lo
quarto l'uomo medesimo. dante, par., 12-94: non 'decimas,
laicale, vita secolare. dante, par., 3-115: poi che pur al
in- fìno a qui. idem, par., 3-46: i'fui nel mondo
piaccia a la gente, / e par che 'n vostro ditto ne mostrate.
cercar mi si face. idem, par., 17-21: mentre ch'io era
vita futura / parole gravi. idem, par., 17-112: giù per lo
lo mondo sanza fine amaro. idem, par., 25-139: benché io fossi
, su, sangue del mondo! par che stiate facendo la barba alla vigna!
, io: al mondo non mi par maggior tormento / quanto è aver donna
, consacrarsi a dio. dante, par., 3-103: dal mondo, per
a li altri tutti. dante, par., 19-119: lì si vedrà il
vantaggi o scopi determinati. dante, par., 24-84: assai bene è trascorsa
croce, 2-29: a questa alma virtù par non si trova / moneta che la
indulgenze prive di valore. dante, par., 29-126: di questo ingrassa il
b. davanzati, ii-455: ad altri par onesto che la stessa moneta paghi suo
il meschin, favilla e foco: / par che ne gli occhi un mongibèllo egli
bel petto e'bianchi omeri intesa, / par che ricchi monili intorno spanda, /
mi piace al collo intorno, / che par di cigno, circondar monile / fresco
rustico, vi-1-152 (21-9): par che s'apran mille moni- menta /
indicare una donna qualsiasi. dante, par., 13-139 [var.]:
molle e sbraculato, / il cadavero par di mona checca, / eh'essendo stato
luca pulci, 3-131: ognun par che nel sangue s'inzuppi, /
ad esempio, il loro carattere mi par custodito con qualche povertà e tristezza,
, metodicamente, monotonicamente, come mi par che dovrebbe? = comp
senza voce, senza colore, / par che girino oziose / nel vuoto immane
[s. v.]: mi par d'avere una montagna addosso. zena
lì. gadda, 6-258: « mi par che dei mucchi di belle balle ce
non mi parea davanti. idem, par., 22-103: la dolce donna
voglia, è parco. idem, par., 31-99: veder lui t'acconcerà
inculti / l'aria de nebia folta par si umbreggi. m. adriani, iv-253
. dante, lxxvi-8: ella non par umana, anti divina, / e sempre
austria. -sostant. dante, par., 15-m: non era vinto ancora
veder lucca non ponno. idem, par., 11-45: intra tupino e l'
acquistato meriti altissimi. dante, par., 25-38: questo conforto del foco
li astrologi chiamano aries. dante, par., 29-2: ambedue 11 figli
grazia, 245: al sig. galileo par di vedere la luna montuosa e il
con la nuova divisa ', che non par vero si possa dire altrimenti! carducci
declamare contro il mondo rio / mi par che non convenga a un lunarista.
paragone, stimato da buonarroti... par il più morato di tutti, dall'
dell'olona lunga, morbida e profonda par che scoppi d'ilare salute a guardare
2-63: dimmi un poco tu se ti par maraviglia che un uomo piccolo sia umile
», tesi morbida degna di un raffinato par suo. -che ha o manifesta
e morbidetti, / così che al par di cipria / brillano lascivetti. nievo
e colla feccia misto; / sciloppo mi par ber, ma non di vigna.
che piace / a molti e a molti par troppo mordace. f. f.
esulcerato il collo della vescica, non par molto verisimile. morgagni, 278:
motti mordenti contro ni mici e avversari par che sia atto di buon oratore.
. - anche assol. dante, par., 7-42: la pena..
che l'ira / di iosuè qui par eh'ancor lo morda. petrarca,
altri, farsi valere. dante, par., 6-94: quando il dente longobardo
conservata. sarpi, i-1-73: mi par gran cosa che il re non abbia potuto
, con una insensibile mordicazione, che par essere più dell'acqua salata che da
, con riflessi dorati (con par tic. riferimento a pelli o cuoi
ricca targa alla moresca / il sol che par dell'ocean fuori esca. pulci,
, / non ho trovata - tua par di bellezze. = deriv.
). carducci, iii-23-379: non par vero d'essere in romagna, penseranno
20-292: nella sommità del morione / par fischi e spiri fuor fiamma vivace /
che passin mi 11'anni? idem, par., 22-15: già ti sarebbe
ch'i'voi vedesse curruciusa. dante, par., 19-120: li si vedrà
animo mi maritasti ». idem, par., 19-76: muore non battezzato e
, per un ideale. dante, par., 6-36: vedi quanta virtù l'
tasso, 2-42: anzi 'l morir par di qua giù divisa. mascardi,
ed erba / e tuoni d'esser mortai par che si sdegni. p
, andare in rovina. dante, par., 13-52: ciò che non more
veder voi, bella gioia. idem, par., 9-39: di questa luculenta
miro ben nel suo aspetto / e'par c'ogni mio spirito si moia / per
oh che spassosissimo piacere, / che par che allor si moia, / l'estate
non m'ave morto amore? dante, par., 16- 137: la
la ebrietà del gran tremore / le pietre par che gridin: « moia, moia
« moia, moia ». idem, par., 8-75: se mala segnoria.
quell'altro, il maggiore, che par così quieto! quello lavora sotto sotto
come guardano que'confetti questi ragazzi: par che ci moiano su. -morire in
mori la vergine cammilla. idem, par., 18-131: pietro e paolo,
morire 'chi sente proprio, o gli par di sentire, che la vita manchi
ancora. varchi, 24-26: che ti par del pistoia, che non è mai
. -sostant. dante, par., 20-19: udir mi parve un
8. tubare. dante, par., 25-21: quando il colombo si
prossimo dirò che la sua testa mi par 'niente'. ghislanzoni, 17-116: ella
un mormorio / d'una voce languir che par umana. pulci, 27-132: un
leggiadra e giovinetta, / vezzosa al par della colomba bella, / e tu consenti
: fuor de la porta un fonte par che sia / e di mor bianchi una
. lorenzo de'medici, ii-169: par il bere a costui sì buono e
... da le morse fronde / par che poeta in ascra divenisse. salmi
ch'un sol canavaccio, / che par da'corbacchion beccato e morso.
che ha il vino, che nel berlo par che dolcemente morda la lingua.
è soccorso, / anzi augmentar mi par la piaga e 'l morso / che mi
, a desideri altrui. dante, par., 26-55: tutti quei morsi /
graffi / fer poi; e poco par che s'attenesse. lamenti storici pisani
, / io di qui stringo al par l'instabil, fello / popol maligno.
sensitiva non si truova. idem, par., 1-116: questi [l'istinto
, / e l'uom d'esser mortai par che si sdegni. g. c.
pondo, soma). dante, par., 27-64: tu, figliuol,
ancor li mortai piedi. idem, par., 21-11: la bellezza mia,
fronda che trono scoscende. idem, par., 21-61: tu hai l'udir
dei cieli). dante, par., 8-128: la circular natura,
speculativa propria dell'uomo. dante, par., 31-74: da quella region che
, con mezzi umani. dante, par., 31-36: i barbari..
espressive dell'uomo. dante, par., 29-132: questa natura sì oltre
in questa mortai marca. idem, par., 6-84: ciò che 'l
e con affetto puro. idem, par., 21-97: al mondo mortai,
te nel tuo disio? idem, par., 22-116: con voi nasceva e
soggiorno, tempo). dante, par., 21-124: poca vita mortai m'
, la beatitudine eterna. dante, par., 15-82: io, che son
opera che fa stima peccato, / gli par mortale imperfe- zion leggiera. de sanctis
... / a che tua forza par che rinno- velle / e in mille
, l'appetito de'mortali? idem, par., 1-37: surge ai mortali
la lucerna del mondo. idem, par., 5-129: non so chi tu
a'mortai con altrui raggi. idem, par., 11-1: o insensata cura
basso batter d'ali! idem, par., 26-137: l'uso d'i
suono / voi, superbi mortali, e par sì bella, / è un'ecco
quanto creatura mortale. dante, par., 33-32: tutti i miei prieghi
anonimo, i-482: a ciò avere -mi par vedere son- nando / lo giorno quando
abbia dato il volo? idem, par., 25-41: per grazia vuol che
lo colmo del die. idem, par., 7-47: però d'un atto
g. cavalcanti, i-254: sol par che morte m'aggia 'n sua balìa.
, 4-21: già la morte corre che par unta / verso di me colla gran
; labilità, caducità. dante, par., 16-79: le vostre cose tutte
pinta corno parete, / e non par di fore; / anzi m'asembra
guerra a morte': che si vuole o par vogliasi continuata fino alla morte dell'uomo
: esserne ucciso. dante, par., 6-78: piangene ancor la trista
che preannuncia il decesso. dante, par., 13-15: imagini la bocca di
: nelle fornaci dei ferrai, il fuoco par che abbia freddo, tanto si vede
: la terra... dal fondo par che pulule / atri aconiti e piante
. n. franco, 4-52: par mi di vedervi in iscorruccio, perché
nuove forme di vita. dante, par., 10-18: vedi come da indi
xliii-60: la terra fa un suol che par di smalto, / e l'acqua
da quell'ampiezza uniforme; l'aria gli par gravosa e morta. bresciani, 6-i-29
]. galileo, 1-1-196: non par bene che io butti via una fatica non
quand'è ben morta. idem, par., 21-27: dentro al cristallo che
si sarebbe speso nel mortorio d'un par loro si dia per limosina o faccia
di gioia... non mi par vero! -mormorò tisbe come trasognata; poi
carducci, ii-13-32: molto anche mi par notevole la versione del centone virgiliano della
e contenzioso, come alcuni, che par che non godano altro che d'essere
moglie, dubita, / e gli par ogni mosca uno elefante. -tagliare,
. m. cecchi, 1-ii-19: -mi par sempre d'avere a tomo un rigoletto
: dai pie'rende moscato / che par broda d'aglio cotto. 2
aveva un pizzo alla moschettiera e un par di baffi imponenti. -cappello
mento. carducci, iii-16-278: par di ritrovarsi con un gruppo di '
e delle sfere celesti. dante, par., 2-127: lo moto e la
motor convien che spiri. idem, par., 7-141: l'anima d'ogni
: i fanciulli mai non si fermano e par che abbiano addosso il moto perpetuo.
interno, quasi nervoso, per cui mi par sempre sia più tardi.
in movimento. dante, par., 18-49: indi, tra l'
cantor del cielo artista. idem, par., 24-132: io credo in
e dionisio aca- demico. idem, par., 2-129: lo moto e la
motor convien che spiri. idem, par., 13-98: non ho parlato
sordello, gli dice, che vi par egli della nobil contessa? tutti mottegiano
vostro mai nessun leggiadro? dante, par, 29-115: ora si va con motti
] gridò: « ve', che non par che luca / lo raggio da sinistra
a quel di sotto, je come vivo par che si con duca!
uno stimolo sensoriale. dante, par., 4-1: intra due cibi,
con tanta semplicità che l'ultimo verso par ti caschi per terra, come vii
o peso s'aggrava in tanto che par sia impedito nel movimento dinanzi. leonardo
sono movimento a lussuria. dante, par., 33-37: vinca tua guardia i
di schiena fredda, un cappone, un par di pippioni, un tegame di tramesso
, 10-ix-218: m. jeronimo tolentino mi par si faccia beffe di tutto, vi
una parola). dante, par., 19-134: vedrassi l'avarizia e
. caracciolo, 33: se a te par ch'io abbia l'ingegno mozzo /
una mucca a una donna ci corre un par di corna', per indicare la necessità
mucca a una donna ci corre un par di corna '. l'una e l'
: mucchiamola. noi siamo giovani, ti par poco? = var. di
fagiuoli, 1-4-217: chi vi par egli d'essere? siete due povere
o imperfezione morale. dante, par., 12-114: l'orbita che fe'
cantari, 319: l'aere tutta par si rabbaruffi; / molti corpi di
arme in mano a 'gnun non par che muffi. b. giambullari, iii-166
par in ghetto, / non è che '1
finiguerri, 42: egli è chiamato mi par pier fregato, / e fovi fede
muzine, / percuoteli zascun che par un taoro. pulci, 14-66: il
gesù cristo, xx- xiv-412: e'par balordo e dorme, il baloccone, /
sacro tempio intendo! tasso, n-iii-592: par che s'ascolti il muggir della terra
che al tristo odore / a me par l'erba che 'vulvaria'han detto.
ecco al primo apparir del nuovo sole / par che mugli la terra e l'alte
stizza con le mani, / mugolando che par ch'abbi le doglie. caro,
/ appoco appoco assedieranno noi: / par che la mula (so quel ch'
. gli zigomi forti, protesi, par che incavernino a difesa gli occhi maliardi.
a caprera,... e mi par che cominci a tirar un vento di
d'india col pomo d'avorio (mi par di vederlo) e mulinandolo come un
nell'espressione pananti, i-42: ella par sulle scene un mulinello. / -volo a
pare uno stollo da pagliaio. / -ella par lo speziale pananti, ii-53: 'gioiam se
quando l'emisperio nostro annotta, / par di lungi un molin che 'l vento gira
mansueto, / e 'l mul che tutto par di vizi pieno. sanudo, ii-407
.. / quella cui fosco dì par sempre bianco / ed è letizia il nome
ariosto, 46-91: s'un gianetto par che 'l vento passi, / seguendo
animato scheletro. redi, 16-v-413: mi par di riconoscere il mio proprio ritratto,
uom di carta pesta, / che par muover le mani e i piedi a sesta
5. far derivare. dante, par., 21-87: luce divina sopra me
pietra con mano * / tremando che par che 'l cor se li munga. roberto
. aretino, v-1-821: né anco par da credere che aviate patito nel cercare
comento e lasciai lo latino. idem, par., 5-73: siate, cristiani
io mai possa movere. dante, par., 19-87: oh terreni animali!
vita nuova, 26-7 (119): par che de la sua labbia si mova
o quello del mento. dante, par., 3-86: ell'è [la
alla chiesa). dante, par., 18-123: un'altra fiata ornai
: il legno fermo sta, che par murato. anguillara, 8-19: s'
muricciuolo del giardino... gli par d'intendere una voce sconosciuta. pascoli
xc-358: il murmure d'ogn'aura mi par voce / che un rimprovero suoni.
nuove che vi son detro. dante, par., 22-76: le mura che
più ch'altro mai. idem, par., 2-9: minerva spira, e
connotazione elogiativa). dante, par., 18-33: fuor di gran voce
secondo l'espressione dantesca. dante, par., 15-26: sì pia l'ombra
sapienza, dottrina. dante, par., 12-7: nel suo giro [
che diventa in un anno così grande che par arbore e fa quelli raspi a modo
ripugnanza. grazzini, 3-1-234: mi par di veder fargli certi atti strani /
figur. podiani, 50: mi par di sentir quei cani: se mi vengono
. mattio franzesi, xxvi-2-111: mi par sì strano / il trar di testa
seno / forte il riprende e par che l'abia a schivo. ariosto,
. boine, iv-314: a me par di sentirvi in taluni capitoli la musculata
su quell'aria musicale / che più par convenirsi al tempio santo. carducci,
dei miei. ranieri, 72: mi par di vederlo [leopardi]..
/ a man d'avorio, a cui par l'altro indegno. desideri, lxii-2-vi-214
potta del ciel! oh, tu par de bucato! / tu sei più bianco
agenti, spie, sicari. mi par di sentirla, la loro muta, ronzare
, 2-ii-206: non è filosofar da par vostro il riflettere quanto sarò io durevole
assai mutanze. campanella, i-80: par morte una mutanza grave; e si fugge
/ in cui l'eterno e 'l ver par che sfaville, / lo tolgan da
oggetto di una riflessione. dante, par., 18-5: quella donna ch'a
una posizione determinata. dante, par., 26-142: nel monte che si
muta di forma in forma. idem, par., 15-51: grato e lontano
essere dal primo amore mutato. idem, par., 33-114: non perché più
. / guardate, e'non mi par da disprezzarsi. -mutare il piombo
essa. gadda conti, 2-189: gli par di conoscere gli abitanti ad uno ad
dell'insieme (un oggetto e, in par tic., un edificio
muti e loro simili. idem, par., 10-75: nella corte del cielo
perché non t'apristi? idem, par., 17-87: le sue magnificenze conosciute
tener le lingue mute. idem, par., 31-42: certo tra esso e
quelle domeniche deserte, mute e scure dove par che si raggrumi tutta la stanchezza dei
stette muta. tasso, n-iv-73: par che la gloria e la fama abbiano
? / come mia muta cetera / par che da sé s'accorde? solerà,
ogni splendor di gloria / fu al par della caduta / la solitaria morte.
insolita, inesplicabile; e non gli par vero che uomini, dianzi prostrati e
di quelle dorate campanelle ci avvisa e par che dica in mutolo linguaggio. b
, come la fine del lor suono, par quasi tutto verso l'estremo della bocca
sabbia! gargiolli, 233: gli par che io possa seguitare dopo gli scherni
o per mutua successione. idem, par., 12-63: le sponsalizie fuor
fenomeni fìsici o naturali. dante, par., 22-24: come a lei piacque
/ più non starei, ché odir mi par la nachera. angioletto, 11-68:
. achillini, 137: gettate se vi par la neve: / portate abbiam le
entusiasticamente celebrative. vittorelli, ii-165: par massimamente che ne giubile / ogni poeta
per tutti i valloni, / e par che degli abissi quel suono esca.
uom si fa la nanna / gli par correre al pallio od a l'anello.
francesco di vannozzo, 261: così me par che sia putto da nanna / zascuno
a meve non manca, / nanti par che mi sfaccia; / non sapendo si
villani, 1-405: * che par sospirar si voglia il core '. io
gemicanti in saturnità - / ineloquente al par dei savi, / scrollata ogni certezza,
le giova / aspettar l'acqua che non par lontana. parini, giorno, ii-526
del secondo di metamorfoseos. idem, par., 13-33: ruppe il silenzio
una prop. subordinata. dante, par., 13-47: e però miri a
marino, xii-522: or che vi par egli della vostra nasagine? ranieri,
, / qual vivo sangue, tanto par vermiglia. landino [plinio],
, un gas). dante, par., 8-70: la bella trinacria,
madonna non mi degnasse amare. dante, par., 8-146: voi torcete a
non nacque: adamo. dante, par., 7-26: per non soffrire a
spiega; / stretta prima, poi par s'apra e scompiglie: / altra
, il giorno). dante, par., 23-9: con ardente affetto il
om una amorositate, / la qual par che nassa da plazire, / e zo
più altri nacquero e diversi. idem, par., 22-48: questi altri.
nato a simile di- stina / si par che svari di cotale detto, / ch'
da essi ben serrata, / gli par cosa da strani nascondali / di gente senza
l'inferno mi nascose. idem, par., 2-90: indi l'altrui raggio
oscurità, alla notte. dante, par., 23-3: come l'augello,
paradiso dantesco). dante, par., 8-53: la mia letizia mi
oscuro, incomprensibile. dante, par., 15-40: indi, a udire
essere sottratto alla vista. dante, par., 29-78: queste sustanze, poi
. il sole). dante, par., 12-51: non molto lungi al
alla morte di cristo. dante, par., 29-100: un dice che la
sparire, dissolversi. dante, par., 5-136: sì come il sol
dall'acque, / a'naviganti il sol par che nell'acque / anco s'attuffi
ragion che son nascose. idem, par., 17-141 [var.]:
sua radice incognita e nascosa. idem, par., 24-72 [var.]
che si prospetta imminente. dante, par., 17-96: figlio, queste son
nasetto, che stretto a consiglio / par con colui c'ha sì benigno aspetto,
una brachetta... / che par a punto un naso di montone.
battono il naso non muoiono: 'di chi par ch'abbia la pelle dura '.
. traversa della croce. dante, par., 15-22: dal corno che 'n
frequentemente si pratica, a mio giudizio par che sia quella di coloro, li quali
me, piccolo acaro del globo, par d'avere il globo tra le mani.
et a le polpe de le gambe che par proprio che incollate vi sieno. scaramuccia
. galileo, 1-2-301: non mi par necessario di porre nel corpo lunare quel
, i-484: si alta cosa / mi par che 'l cor non osa / credere
, l'estrazione sociale. dante, par., 8-72: attesi avrebbe [trinacria
un animale, cucciolo. dante, par., 23-2: come l'augello,
far natte a simil persone, che par se le vadano cercando col fuscellino!
e da sua arte ». idem, par., 8-127: la circular
un da l'altro ostello. idem, par., 27-106: la natura
: universo fisico. dante, par., 10-28: lo ministro maggior de
tosto ognora s'appresenta. idem, par., 28-42: la donna mia
, e agitata da un travaglio interno, par che opprima ogni vivente, e aggiunga
. tasso, 16-10: di natura arte par, che per diletto / l'imitatrice
poi non si contende. dante, par., 1-110: ne l'ordine ch'
loro e men vicine. idem, par., 19-49: ogne minor natura /
posto in bando ». idem, par., 8-133: natura generata il suo
dante, par., 7-85: vostra natura, quando
sustanza comprese e adunate. idem, par., 23-42: come foco di
di quello che vogliono. idem, par., 8-82: la sua natura,
gaia fazzone! / del parpaglione -aver mi par natura, / che si mette a
l'autore] della ingegnosa dottrina che par richiedere una tanta franchézza di riprodurre non
quel battuto alza similmente i piedi e par ch'ei balli: così l'uso
naturali e sovranaturali assegnare. idem, par. '. 26-130: opera naturale
o naturale. galileo, 8-v-316: mi par che nelle dispute di problemi naturali non
all'istinto degli animali. dante, par., 21-34: per lo naturai costume
copia di verità naturali e divine non par giusto negare il nome di filosofia perfezionata
. dominici, 4-131: nostra natura par in te guarita, / rinovellando la
tori d'altre raccolte, ai quali par naturale che uno, perché fa versi
in quanto l'arte vale, / che par che turba dal suo fonte uscisse,
in una osteria, / anzi mi par più presto uno spedale; / ell'è
naturale. r. longhi, 428: par che il miracolo si naturalizzi anche in
: amor non prende visibolemente, / ma par che nasca naturalemente. latini, rettor
naturalmente è compagnevole animale. idem, par., 22-104: la dolce donna dietro
bestie pognon lor amore; / così par che ciascun sia naturato. machiavelli,
circondano queste simiglianze ch'egli è al par d'essi una forza perenne identica con
de le braccia / si serve al par de i remi, e per timone /
per l'acqua verso noi. idem, par., 17-42: la contingenza..
o un prosciutto / o d'uova un par di serque o pane o altro /
supremi princìpi delle cose. dante, par, 2-14: metter potete ben per l'
e veloce. baruffaldi, i-25: par che inviti nel gran mare / popolare
casti, vi-148: che ve ne par, signori, / dei nostri nazionai
di stato e di fama. dante, par., 19-138: parranno a
in tutta la nazione umana / al par di lor non è uom che si vanti
anche, pleonastico. dante, par., 10-61: non le dispiacque,
andrea mio, ché sì ben ti par dire, / quando t'ingegni di parlare
/ gir sopra un nicchio, e par che 'l ciel ne goda. ariosto,
-con uso pleonastico. dante, par., 16-43: basti d'i miei
dalla scarsella]... / un par d'occhiali affumicati e rotti. manzoni
nell'altro durerà mai sempre. dante, par., 10-139: come orologio che
fida. petrarca, i28-53: or par, non so per che stelle maligne,
cor non faccia fallimento. dante, par., 32-145: veramente, ne forse
francesco da barberino, i-129: né mi par mica bella / l'osso tirar co'
] uno delli figlioli di sua maestà non par che vi
ascondere non ha mistieri. dante, par., 1-6: nel ciel che più
el torniamento, ché a me non par egli. el padre rise e disse:
sommo sì suave e piano / che par che sino a tanto dormir debbia / che
i-7-71: in questo mezzo una onda par se spicchi / che de una gran
di parigi. muratori, 8-1-66: ci par necessario il ben divisar le maniere più
specie d'eufemismo diciamo * non mi par necessario ', per non dire * è
che curi la peta. dante, par., 4-9: s'i'mi tacea
ebreo, 266: ancora questo mi par necessario, che 'l creatore non abbi proporzione
, essenziale. dante, par., 3-77: se disiassimo esser più
della filosofia scolastica). dante, par., 13-98: non per sapere il
sono come una specie di testimoni e par che si debba lor credere, perché hanno
della convenzione linguistica. dante, par., 17-40: la contingenza, che
indispensabile; bisognare. dante, par., 5-49 [var.]:
erano iti in quel porto. dante, par., 15-41: né per elezion
legge o precetto religioso. dante, par., 5-49: però necessitato fu a
di un ingiusto guadagno a un necessitoso par limosina venuta dal cielo. f.
. la sua superficie è grassa e par sempre onta d'olio. i spagnoli la
tutta la mia beatitudine. idem, par., 10-88: qual ti negasse il
, purg., 6-28: e1 par che tu nieghi, / o luce
. -assol. dante, par., 13-116: quegli è tra li
croce, iii-27-231: il mazzini non aveva par lato e operato.
se medesmo inganna per neghienza / in par di danno suo savere acierta. dante
si adirano ed inorgogliano contra colui che par loro voglia insegnare. caimo, 22
boccaccio, vii-133: al negligente sempre par ch'incresca: / onde nel verno muore
volge / lor guardo negligente, e par che dica: / tu ignota mi sei
mira, non che signoreggiarla! anzi par che vi trascorra non sol con modestia
/ rodolfo imperador tu. idem, par., 3-56: questa sorte che par
par., 3-56: questa sorte che par giù cotanto / però n'è data
(un'occasione). dante, par., 27-143: prima che gennaio tutto
qua, se ben mi ricordo, dove par che finisca l'istoria del machiavello.
particolare occupazione o attività. dante, par., 11-7: chi dietro a '
, si mostrano in maniera cerulee che par quasi negreggino. mascheroni, 8-97: per
negro suolo e l'umore ceruleo del par s'inchina, l'anfibio mirto?
giorno e 'l sole, e par ch'avampi / negro via più clvorror d'
meza ora el renda claritade, perché el par tuto torbedo e a modo de afumado
de'medici, i-260: un amoroso nembo par che fiocchi / sopra lei fior fragranti
l'offende gielo. tasso, 1-3-11: par che 'angeli ancor lucido nembo
tuo ben far, nimico. idem, par., 25-6: se mai continga
vii-909: non... le par strano che l'uomo torni mutato da quella
di continuo riceve il popul cristiano, par che s'abbi pigliato per impresa..
costituzionali. de sanctis, ii-6-29: mi par tempo di abbandonare le nenie dell'ideale
. ariosto, 21-1: né dagli antiqui par che si dipinga / la santa fé
scrittori neoconvertiti, il cui acquisto non par che sia da invidiare alla chiesa cattolica.
oppio, poiché non altro che oppio par che fosse quel suo maraviglioso nepente. pindemonte
una squisitezza. papini, iv-581: al par di molti malinconici [pascoli] cercò
anzi peggiore del predecessore, nepotista al par di lui. panzini, iv-
. -empietà. dante, par., 4-69: parere ingiusta la nostra
non d'eretica nequizia. idem, par., 15-142: dietro li andai
peccato grave, scandalo. dante, par., 6-123: quindi addolcisce la viva
teneramente e stretta al cuore. mi par di vederla tutta nera di scritti belli.
nera fa la valle inferna? idem, par., 1-45: fatto avea di
in quel mar. praga, 3-48: par che gridi fuor dagli archi neri,
aggiusta / eh'un nero d'ugna non par che vi scatti. 34.
natura. cesari, i-311: mi par bellissimo coperto parlare, toccando il vituperoso
. a. cocchi, 5-1-247: non par che si possano altramente spiegare [le
-caratterizzato da incoscienza momentanea. dante, par., 26-74: lo svegliato ciò che
che fu detta felice, / e par che al nome de auro ancor se alumi
che quasi asperso di nettareo succo / par che stilli d'ambrosia. cesarotti,
un'erta che è sì dolce che par piano, / e 'l poggio è netto
. tolomei, 16: né mi par che si possi dar più netta e
, 3-217: il titolo a me par più netto come lo scrissi: tuttavia
precisi. magalotti, 23-16: vi par egli... che il raccolto del
cattaneo, i-93: gli animali neri par che abbiano piacere d'esser sordidi:
-ma che scade più dir? mi par vedegli. / -e dove? mostra un
mai sì gran fallo nettuno. idem, par., 33-96: la 'mpresa [
il selvaggio perverso e nevropàtico a cui par giunta la scienza della famosa psicanalisi.
pupilla, un po'neutralizzata da un par di occhiali di presbite, ha un'espressione
omosessuale. ghislanzoni, 16-181: vi par strano che la signora virginia abbia ricusato
, ai primi languidi scirocchi, / par la tua faccia. d'annunzio,
affreddi più che nive. dante, par., 33-64: quasi tutta cessa
i brividi... oggi i nevrotici par che abbiano altri gusti e più severe
volto nevrotico della fattucchiera, erano un par d'occhi dallo sguardo mobilissimo, la
ben ò veduto amanti / a cui par forte amare / e non vole penare,
lo nibbio. angiolieri, xxxv-n-383: par [il marescalco] pan di grano,
ed è pan di saggina; / par una torre, ed è uno vii balco
/ ed è un nibbio, e par uno girfalco. sacchetti, 80: non
, quando menano la calzatoia, non par loro di calzare attillato. 5
: tu non ne vuoi; ei mi par che tu nicchi, / io ne
/ gir sovra un nicchio, e par che 'l cel ne goda. bembo,
popolo). delfico, ii-421: par che rimanga dimostrato che se i tirreni
colmo il sen tornatile / che neve par non tocca: / ridente, a mille
dei filosofi odiosa povertà, che ora par che vada cercando sua sede anco in questo
.: il firmamento. dante, par., 27-98: la virtù che lo
poich'e'm'ha lasciata, / par ch'e'mi lascia un nidio senza l'
1-334: quella che, come più li par, me spende / or vile or
: / ed el d'ogni merzé par messo al niego. idem, purg.
libro fatto di neiente. dante, par., 27-94: se natura o arte
questa fera donna, che neente / par che pietate di te voglia udire.
sì feri sembianti mi disdegna / che par che '1 mondo e me aggi'a
27-155: poi si sentì un tuon che par che cada / il ciel..
di ninfe). dante, par., 23-26: quale ne'plenilunii sereni
lagrima e sospiro / un effetto mi par di contrizione. papini, i-186:
macchie o impurità. dante, par., 3-11: acque nitide e tranquille
il dato nostro psicologico e storico ci par essere astratto e come vividamente nitificato da
nitriti. marchetti, 5-229: par ch'assai diverso / del cavallo il
bolognetti, i-92: nitro e muffa par tutto occupi il muro. cattaneo,
piombo pennuto allenta il freno, / fulmine par della tonante sfera. -prodotto dal
niun ovo v'è di fallo, / par eh'ognun se lo indovini, /
; / star nella nizza non mi par dovere. = voce tose.:
attribuito a petrarca, xlvii-159: poscia par ch'i'ti rincreschi; / e so
. galileo, 3-2-90: nell'ambiguità par molto più ragionevole il no che il
. cino, iii- 150-n: ridendo par ch'allegri tutto 'l loco, / per
la primiera estate / su gioconda foresta a par col giorno / nobili damigelle. f
nobili e gentili. poerio, 3-156: par dica il volto nobile / maggior son
sua certezza. ariosto, 19-21: par che questo studiosa chirurgia] in quella
nobile edifizio, / d'architettura tal che par divina. de roberto, 8:
e '1 cigno / di dolce canto al par di lei non vale.
qualcosa che fosse / indegna d'un par mio. / -tu erri: nobili
figliuoli che nasceranno tutti saranno nobili a par del padre. ghirardacci, 3-228:
confronti della natura umana. dante, par., 33-5: vergine madre, figlia
tanta moltitudine di autori, non mi par che fortifichi punto la sua conchiu- sione
di viltade in gentilezza. idem, par. 16-1: o poca nostra nobiltà di
tolosani, 1-1-51: col baston, che par di pino un nocchio, / con
questa verità assai maestrevolmente, cioè da par vostro. -essere due, tre anime
trattenere la corda tesa. dante, par., 2-24: forse in tanto in
. galileo, 5-298: a me non par egli essere altrimenti / che sia tra'
colpa nel giudizio finale. dante, par., 20-59: ora conosce come il
qui ha 'nviluppata mia sentenza. idem, par., 7-53: io veggi'or
anche, umane. dante, par., 33-91: la forma universal di
stende / e per le secche coscie par gonfiato. -nodo della gola:
2-66 (i-56): or non ti par che questo sia favore / degno di
perché molte volte la noce nella scorza par buona e di dentro è guasta. il
i-33: anche l'amore della meraviglia par che si debba ridurre all'amore dello
sole, / all'un mill'anni par che l'altro moia. cassola, 9-55
, porre in difficoltà. dante, par., 4-90: per queste parole,
, 34-50: una dolce aura che ti par che vaghi / a un modo sempre
in una funzione determinata. dante, par., 14-18: se rimane [la
venir su non vi nói. idem, par., 9-35: lietamente a me
, recare offesa. dante, par., 9-98: più non arse la
né eh'esser ponno, / o gli par cosa far strana et enorme, /
ivi a man destra, e se vi par noiosa / e stretta et erta ne
, 2: quanto allo accordo, non par che ce ne sia spesa alcuna,
dànno tante vite all'emigrazione, a me par destinata più d'ogni altra a compiere
che si enea la nomasse. idem, par., 28-132: dionisio con tanto
giunse e fui quasi smarrito. idem, par., 18-35: mira ne'corni
particolari caratteristiche). dante, par., 16-126: nel picciol cerchio s'
di lauda e dittutto onore, / ché par de voi non fu ancora nata /
tutte le dette questioni. dante, par., 20-91: fai come quei che
lo singulare e 'l plurale. dante, par., 18-92: 'diligite justitiam
citate [di roma]. dante, par., 16-98: erano i ravignani,
/ non è tanto valente, / par che donna non sia; / poi che
deo 'primera aprenda. dante, par., 4-63: questo principio, male
bella, c'ho detta. dante, par., 14- io: a costui
ma guarda e passa. idem, par., 5-74: non siate come penna
di provincie, ma bordello! idem, par., 17-66: la compagnia malvagia
son colui che credi. idem, par., 15-100: non avea catenella,
dio? testi, ii-155: non ti par che sia / una parte del ciel
, rifiutare, dissentire. dante, par., 8-120: « or dì,
settima ora del die. idem, par., 15-98: fiorenza dentro da la
che, quantunque non sieno opposti, par nondimanco ch'e'mostrino alcuna opposizione,
tuttavia, pure. dante, par., 19-62: ne la giustizia sempiterna
13: i religiosi che van mendicando par che sian disutili e che non faccian
recare tutta a sé. dante, par., 17-127: coscienza fusca / o
, laetificat. -garbata / risposta da par tuo. -io ti conosco, / tu
detti a mons. di guisa mi par che sia fatto men che nonniente.
. cesari, i-436: questo mi par bene arzigogolare o dare in nonnulla.
o vero tutto trasparente idem, par., 28-34: così l'ottavo
ii-137: la pigrizia in alcun mi par che arrive / al non 'plus ultra
diletto loro esser sù pinti. idem, par., 33-16: la tua benignità
un agg. sostant. dante, par., 3-59: ne'mirabili aspetti /
, iii-26-319: come il progresso le sue par venze più comuni..
festa / ballando la norcina / al par d'una regina. = deriv
determinato ordine monastico. dante, par., 3-98: « perfetta vita e
secondo un ordine determinato. dante, par., 1-108: qui veggion l'alte
conoscere. inghilfredi, 381: nullo par di me novo, / che tal porto
. mazzini, 10-358: mi par d'essere vicino all'italia che..
, valenti e avisti, / che mai par de lor n'ò visti / in
biffoli, lxxxviii-1-281: giacer sempre mi par con vetturali, / che spesso fanno della
, 11-1 (i-279): a me par che sian piuttosto guai [i beni
tadi delle grandissime cittadi. dante, par., 30-130: vedi nostra città
far nel nostro tempio. idem, par., 31-104: qual è colui che
baciando ingannò nostro segnore. dante, par., 24-35: o luce etterna del
roba. pulci, 7-50: dove e'par che bruttura cognosca, / sempre col
ciò spiriti lenti? ». idem, par., 6-124: diverse voci fanno
armonia tra queste rote. idem, par., 10-81: poi, sì cantando
inclita città e, rompendo l'aria, par che vogliano notificarlo alle stelle, mentre
; e di queste tali, quando gli par che siano di qualche importanza, essa
, un sentimento). dante, par., 17-78: con lui vedrai colui
maravigli / se 'l flagel che ora vien par che non quadri. bibbiena, 2-40
-esprimère, rappresentare. dante, par., 19-135: vedrassi l'avarizia e
, i-3-42: degli amanti alcun non par che note / l'alto lamento. nannini
molti altri). dante, par., 2-66: la spera ottava vi
posson di diversi volti. idem, par., 22-54: l'affetto che dimostri
esibizionismo di qualcuno). dante, par., 32-116: vieni ornai con li
tutto mal ti svizia. dante, par., 30-71: l'altro disio che
, 1-158: la disposizione del racconto mi par meravigliosa nel boccaccio, tanto è netta
diletto ti fier note. idem, par., 31-113: « figliuol di grazia
più noti e più sommi. idem, par., 17-138: ti son mostrate
prova o dimostrazione. dante, par., 2-44: lì si vedrà ciò
mia nota. carducci, ii-io-158: mi par di capire dalle tue lettere che non
all'intervento divino). dante, par., 21-56: vita beata che ti
la fine del mondo. dante, par., 7-112: né tra l'ultima
. biffoli, lxxxvlil-1-281: giacer sempre mi par con vetturali, / che spesso fanno
un segnozodiacale). dante, par., 28-117: l'altro ternaro,
novazione egli non intende, che gli par contraria alle tradizioni sane dell'arte,
apocope in novecen). dante, par., 26-122: vidi lui tornare a
sordello, xxxv-1-504: quel no par qe ben ama, / qi à
: non dir novella, / se non par buona e bella / a ciascun che
nelle proprie aspettative. dante, par., 10-75: ne la corte del
i cor novellamente, / sì che ben par che fosse oggi produtto. magalotti,
infine; dopo. dante, par., 1-74: s'i'era sol
mes- ser alessandro, il quale mi par deligentissimo così novelliero come litigante. bruno
. f. porta, 1-23: par impossibile il credere che si dessero duo
frugoni, 2-114: i menanti mendaci a par di mendici, che perciò professar non
dovea elli essere più sottile. dante, par., 31-26: questo sicuro e
e'petti de le starne. idem, par., 6-106: faccian li ghibellini
connotazione spreg.). dante, par., 17-47: qual si partio ipolito
confronti degli uomini). dante, par., 16-59: se la gente ch'
die ». cariteo, 272: par certo impientissimo / creder che tu aspettassi
ne la loro operazione. idem, par., 1-82: la novità del
letter. sposa novella. dante, par., 25-105: come surge e va
perpetue nozze fa nel cielo. idem, par., 30-135: e 'n
matrimoniale; matrimonio. dante, par., 16-141: o buondelmonte, quanto
calar l'uccel di giove. idem, par., 12-10: si volgon per
situazione, un problema. dante, par., 33-31: tutti miei prieghi /
un raggio fugitivo / che in parte par le mie tenebre allume. staccoli, xxxix-n-
sacchetti, 5: gran soferenzia / mi par ch'abbia colui che tutto giudica,
muricciuolo del giardino... gli par d'intendere una voce sconosciuta. che
non rodono la nuda carta, non par possibile che abbian toccato i miei manuscritti
, quindici e venti scudi l'anno. par ini, i-27: me non nato
non quelli soli e nudi argomenti che mi par che siano a bastanza. groto,
coltura e d'abitanti nuda. idem, par., 2-107: ai colpi de
cipro]... / che par dolce a'cattivi et a'buoni agra.
a lui [all'erede] gli par mill'anni, e già vorrebbe / che
: fra le tue chiome il vento par che mormori / procace un inno fàllico:
, di là chinarmi, / che par che cardi lana; e'fa tal pruova
(un zinzin d'academico non guasta) par si mantenesse sempre nella vita non lunga
mi è figlio e caro, al par di te: se nulla / ami la
non recare pregiudizio. dante, par., 31-77: da quella region che
incontanente non fosse morto. dante, par., 15-119: oh fortunate! ciascuna
nume beato). dante, par., 13-31: ruppe il silenzio ne'
amici / ne li tempi felici / par n'aver per un otto. brasca
numeri della serie naturale. dante, par., 29-49: né giugneriesi, numerando
le cose esser numero. dante, par., 29-135: se tu guardi quel
in un insieme. dante, par., 28-36: cosi l'ottavo e
numero non li comprende tutti. idem, par., 13-97: non ho parlato
motor di qua su. idem, par., 28-92: l'incendio suo seguiva
a lor numero porre. dante, par., 29-131: questa natura [gli
ecc.). dante, par., 29-131: questa natura sì oltre
/ e temo di trovarlo e al par mi nuoce / il non trovarlo. saba
m'offende e noce / non mi par differente dal nimico. guerrazzi, 1-86:
propone poi un'altra conclusione che similmente par diversa dal vero, ed è che
in pure nubi bianche come neve / par che nuotin com'isole turchine / ne 'l
moderno e quello de'migliori secoli, mi par fatta bene, e ci si sente
buona nuova che aspettate da un par mio ». mazzini, 24-93:
del gioco, / gli abbruciò un par di carte nove nove. -nell'
vino: che quando è nuovo non par fuoco, ma gagliardia. bianciardi,
che nove cose assaggia. idem, par., 9-22: la luce che m'
. cavalcanti, 1-211: veder mi par de la sua labbia uscire / una
successor temenza n'aggia! idem, par., 33-136: qual è '1
. ariosto, 17-122: questa mi par cosa assai nuova, / eh'essendo
21-4 (85): quel ch'ella par quando un poco sorride, / non
ant. nuora. dante, par., 26-93: o pomo che maturo
si nutrica / in prima a nascere par che s'apparecchi, / giovanni,
l'infanzia. taviani, xxix-103: par che ti nudrigassi lungo gli orti /
età adulta. dante, par., 12-77: spesse fiate fu tacito
da un poeta ch'egli, al par di catullo suo cittadino, aveva avute
-d'ogni gio'compita. dante, par., 17-131: se la voce tua
i-1728: io gentil tengo quegli / che par che modo pigli / di grande valimento
. che non vi concorrano i donativi: par che veramente questo sia il proprio nutrimento
perisce; / ed a. llei sola par sollazzo e gioco, / e solamente
nutre in sé le fiamme, e par di gelo. -costituire il combustibile
: l'aria queste tre [cose] par che faccia, come vivificare, nutrire
, alimento e vita ai pulcini mi par che sia un vescovo che si sveni,
. a. cocchi, 4-1-146: par che si debba sostituire qualche bevanda eli decozione
f. malecarni, lxxxviii-n-24: ilia par ne'sospir che maladica / il troppo
provocato. vasari, i-70: mi par giusto toccare in parte una disputa,
tasso, 18-68: adombrato il ciel par che s'anneri / sotto un immenso
vano / nostro intelletto. idem, par., 19-66: lume non è,
o suo veleno. idem, par., 29-25: in vetro, in
puoi, fa motto. idem, par., 33-124: o luce etterna che
avrebbe fatto sanza comandamento. idem, par., 7-99: non potea l'uomo
. la nota obbligata / d'un par di gufi avessi al mio comando /
sempre mi fu umano, / mi par che quando ancor questa anima esca / in
di tai misfatti, / di eh'anco par che 'l luteran si vanti.
conseguisci con ubbidire a i precetti. ti par però che così belli vincoli sian di
la necessità, sopra la quale non par che possa esser sicurezza maggiore. d.
pito). dante, par., 29-80: queste sustanze, poi
reverenda mia parve ^ a. dante, par., 30-48: come sùbito lampo
, 1-78: l'affettazione, che par proprio l'obietto dell'andar severo e
errar per malo obietto. idem, par., 33-103: il ben, eh'
cagione -che ciascun ch'è nato / par c'obbriato -aggia 'l sommo sire?
da una persona. dante, par., 10-60: sì tutto 'l mio
dell'altro, in cui due anime par che si abbraccino in un oblio, in
che gl'imbelli e i prodi / del par conduce ne l'eterno oblio. monti
f. scarlatti, lxxxviii-11-560: non mi par buon costume d'uom giulìo / di
. maffei, 5-1-79: la lingua latina par che molto presto ci si adottasse,
a tempo di cicerone obliterate già ci par qui di riconoscere l'antiche lingue e la
. - anche sostant. dante, par., 23-50: io era come quei
. palmieri, 3-24-7: come passa par che non vedesse / quel vero in
.), forse con accostamento par et imologico al lat. obsequium 'ossequio;
oca e càscali 1 mantello; / ben par che sia fattor de'rusticacci. giovio
e i riposi, e no a un par mio. firenzuola, 641: pian
mutakallimun e in al-ghazzàli). - in par motivo a un comportamento,
alle vostre mire? -l'occasione mi par tanto buona che, per dirla giusta
e levar via quelle occasioni che gli par che prestino la via a la donna
andavamo inver'l'occaso. idem, par., 9-91: ad un occaso
., 131: mira quello ocellin che par che senta / de la tua pena
e, come a traverso d'un par d'occhiali verdi, mirano ogni cosa a
fausto da longiano, iv-254: a me par ch'i nostri difetti miriamo con gli
occhiali al naso che ciò che vedete vi par ladro della donna che amate. garzoni
le do alcuna volta un'occhiatina, mi par d'essere una biscia, quando ella
possi fare. allegri, 36: e'par che l'appigionasi lievin qualche volta il
perdono a dio /... / par che sorrida a gli angeli / e
che, chi la mira, ben par cosa tetra. -a occhietti (
sotto due palpebre di seta nerissima, par che ti chiedano compassione: guardati, sigismondo
l'ardiscon di guardare. idem, par., 10-48: sopra '1 sol non
non potemo noi intendere. idem, par., 7-94: ficca mo l'
uno sguardo, quel senso interiore che par toccare le più implicate verità, sono
per ciò che sa. dante, par., 4-68: parere ingiusta la nostra
occhi a la veritade. idem, par., 13-49: or apri li occhi
di spirito, illuminarlo. dante, par., 20-123: per che, di
, i-148: ciascuno a l'util suo par ch'abbia l'occhio, / l'
v'adocchio, / sì che la verità par che lo sparga, / che stretta
cum tal furore / che di corrente vena par che versi. -nicchiare l'
attenzione e concentrazione. dante, par., 32-135: di contr'a pietro
e certo segno, / e quindi par che '1 loro occhio si pasca.
medici, ii-165: chi è costui che par ebro, bertuccia, / che impaniato
, ii-607: la calpesta mèsse al par d'occidua / nuvola s'imporpora. idem
utilità. sacchetti, 190: appena par che occorra / un'ora tra molti anni
corga altra miniera. piccolomini, 1-31: par che in una casa s'abbia solo
vuol natura che sia occolto / enorme par che 'n pubblico s'adocchi. l.
-con uso neutro. dante, par., 24-41: s'elli ama bene
, ond'ogni stil fia incolto / a par di quello, e di nessun sostegno
l'altro che crisobolo, / che mi par tuttavia di veder giungere, / non
riscatto. -con metonimia. par ini, xvii-4: queste, che il
. -sostant. dante, par., 20-54: il giudicio etterno /
i-33: anche l'amore della maraviglia par che si debba ridurre all'amore dello
e conoscer le serpi e febbri e ruine par bello all'animo, perché si fa
, / quando, fiutando sol, par che più faccia, / ch'altri non
fra tutti gli animali che hanno odorato par che la natura si sia compiacciuta più
si porea dir per sermone. dante, par., 19-24: o perpetui fiori
mi fate tutti vostri odori. idem, par., 30-126: nel giallo
odore / de la miseria il cane par che senta, / e latra e mi
. rosmini, 2-2-349: a me non par verisimile che la sensazione de'sapori e
offendere il vero... non mi par così da schivare. b. croce
seguono ad offendere l'inimico, né par che perdano le forze del corpo. botta
venendo / merzé cherendo. dante, par., 8-78: se mio frate questo
c'om possa mendare. dante, par., 4-108: a questo punto voglio
affetti, con bocca aperta e storta che par che stridano, ringhino, urlino e
. vinto, sconfitto. dante, par., 17-52: la colpa seguirà la
offerte votive, sacrificare. dante, par., 5-50: necessitato fu a li
, come saver dei. idem, par., 13-140: non creda donna berta
ne dia più, si debba concedere di par pregio a quel primo offeritore.
, un onore). dante, par., 16-10: dal 'voi'che prima
messa offerino le dette candele. dante, par., 10- 108: quel
(lo sguardo). dante, par., 8-40: poscia cne li occhi
. tocci, 1-38: ecc'ora un par d'occhi di quella grand'aquila del
vedrete che adagio adagio quel panno offuscatore par che divenga più grosso. 2.
la lingua, e per questo par che li facciano sagrifìcio. =
che richiederebbe per degnamente oggettarsi ad un par suo. 3. intr.
4-96: quest'ultimo sì perfetto motivo par che a'tempi d'oggi per lo
a far ogne follìa. dante, par., 13-6: quindici stelle che 'n
ricordare, / el cor me brilla e par ch'egli esca fuore. p.
rinuccini, 35: ogn'una di voi par che scintille / dal bel guardo seren
un edificio, ecc. dante, par., 23-34: oh beatrice, dolce
dolce guida e cara! idem, par., 33-124: o luce etterna,
soddisfazione, approvazione. dante, par., 27-7: oh gioia! oh
deo, che forte visco / mi par che si sia apreso a le mie ale
! / e dice ch'ogn'om li par di fé. -in unione con
e meno sincera oleosità de'freschi vegetabili par che dipenda la disposizione incomparabilmente minore del
olezzo / le mari inebbria, non ci par più vivo / ne rosseggi il color
redunda et olfasi, / veder mi par la mia celeste imagine / sedersi.
io non posso tacere. / e'si par ben che non c'è più rinaldo
ii-885: a la madre un miraeoi par che sia / che senza p * na
già mai, perché sono grosse a par d'uno ovo nato di una polla
: ulivastra e grinzosa nel viso, par più vecchia di quello che è per età
ulivi. -oliva. dante, par., 21-115: pur con cibi di
... / de vittoria gli par ch'avesse ulivo / né mica pare allor
chiostra / all'aria s'alza e par che tetto ei faccia, / all'
usati in pratiche votive. dante, par., 14-89: con tutto 'l core
comune regola di così fatte voci che par che servano per una sola e che
di persone). dante, par., 16-115: l'oltracotata schiatta che
e in altra inanto / no le par grave né sape d'oltragio / tant'è
rime anonime, xxxvii-210: ben me par sazo e somo de
al chiudere / paion oltraggi: scherno par l'ultimo / appello che rapido suona
sospiro, / che d'annoiarmi sol par che s'ingegni, / di mille oltraggi
le capacità umane. dante, par., 33-57: da quinci innanzi il
della visione di dio. dante, par., 32-146: veramente, * ne
formata / ed innalzata. dante, par., 1-54: fissi li occhi al
in oltre). dante, par., 2-74: ancor, se raro
da compiere un eccesso. dante, par., 29-130: questa natura sì oltre
anch'elle l'onoranza di ferragosto, par che si sforzino in partorirgli?
tanto onor è venuta che più non par vizio, ma prudenza è reputata, e
ottavio, né chi seco giostra / di par, antonio, in più onoranza saglia
a entità personificate. dante, par., 8-7: le genti antiche ne
malvagi onorati ed essaltati. idem, par., 16-139: la casa di che
come adora / il tronco augusto al par d'ogni tesauro. 22.
poeta, e l'onorario / mi par che fosse cento cinque lire. nievo
attribuito a guido cavalcanti, xi-2-323: qui par ch'amor... /.
certo lustro; altolocato. dante, par., 16-139: la casa di che
tolto. / ma questo atto gli par contra il suo onore. della casa,
mio in parte ». idem, par., 6-114: questa picciola stella si
egli posono i piedi. dante, par., 8-4: solea creder lo mondo
/ combatti per la renduta. dante, par., 4-59: s'elli intende
vero suo arco percuote. idem, par., 17-135: questo tuo grido farà
di farmi onore ». idem, par., 25-104: come surge e va
il legislatore, percio- ché la legge par che gli abbia statuiti, egli deve usarsi
sempre aveva spiriti incantati, / e par piena di rabbia, d'ira e d'
pronta / sol un proverbio che mi par verasce, / il qual ramenta a
, se costui sormonta, / come par degno d'ogni cosa buona, / ancor
il legno di che è fatta mi par più tosto ontano che noce. lastri,
leonine, ma di volpe. idem, par., 7-107: l'ovra tanto è
opera al pensiero, / e tal sentier par bello in prima vista, / che
cui attuazione si agisce. dante, par., 6-13: prima ch'io [
piue, / credea. idem, par., 26-125: la lingua ch'io
; ecc.). dante, par., 26-130: opera naturale è ch'
duo dossi, e quel ch'a par sculpe e colora, / michel, più
di una città. dante, par., 31-34: i barbari..
. berni, 306: e'mi par così vedere che questa ha da essere
. ariosto, 20-3: ben mi par di veder ch'ai secol nostro /
consenso della luce umana colla divina mi par di vederlo idoleggiato e messo ad effetto
medesimo operante è operata. idem, par., 7-107: l'ovra tanto è
/ si serve [il nautilo] al par de i remi e per timone /
. non può operare senza il fantasmo par forse che la fantasia e l'intelletto
sempre a ben ovrare. dante, par., 15-141: poi seguitai lo 'mpera-
, 3-228: v'àe un frutto che par zafe- rano, ma non è,
fuori e agitata da un travaglio interno, par che opprima ogni vivente, e aggiunga
di questa donna cotanta loda, e'par che tu sii contraria ad una tua
un giardino). dante, par., 3-111: come clivo in acqua
(diqualche cosa). dante, par., 18-33: in questa quinta soglia
pensare, di ragionare. dante, par., 2-53: « s'elli erra
la corrente un picciol canale, quivi par con tutta la forza appoggiarsi, onde
. mentini, ii-37: l'occhio par che scintilli, e pur qual vedi
astringea. a. cocchi, 8-158: par che da niun altro rimedio possa così
-per estens. contrapporre. dante, par., 6-101: l'uno al pubblico
, a una prescrizione. dante, par., 6-33: perché tu veggi con
opporre, / perché la sua scienza par divina. g. visconti, i-6-46:
/ ma non cela il suo splendor. par ini, giorno, i-104: accorser
dire om ch'aggia vita. dante, par., 20-48: ora conosce quanto
altri paesi avranno adottato imposte dure al par delle nostre ed altrettanto oppressive dell'industria
ira, e questa vita non mi par più degna d'esser contesa. pascoli,
la bocca ne gli animali. né par cosa convenevole da dire che l'anima
da una visione). dante, par., 22-1: oppresso di stupore,
della vita, a noi sovente / par nondimen ch'ella perisca oppressa / per
leggea, / ché vento o pioggia non par che l'opprima. 7
e agitata da un travaglio interno, par che opprima ogni vivente. mazzini,
quel domo, / e l'un par che 'colombi molto opprima, / e
, 3-4-159: dalle quali parole mi par di raccorre che... di quelli
or piovorno ora acceso, in cui par scatti / a sconvolgerne l'ore /
terza / e 'l principio del dì par de la spera / che sempre a
sol del suo corso rimaso. idem, par., 30-2: forse seimila miglia
amor mi face dire. idem, par., 6-35: cominciò da l'ora
324: o chiozza, è fora che par poco il tanto! baldini, 9-73
piando el mio bancone. dante, par., 15-14: quale per li
13-56: solo vi soffia (e par vampa di face) / vento che move
dice il golfo: « ora non mi par che ci sia il freddo che era
e mio in parte. idem, par., 16-49: la cittadinanza, ch'
, xxxv-1-730: quela profectia / che par che de'gi revelà / stagando in
/ la dolce provedenza. dante, par., 1-12: veramente quant'io del
guiderdone un suo figlio. dante, par., 26-115: or, figliuol mio
fa. getti, 17-128: mi par proprio esserne venuto al letto ora ora