dalla luce. dante, par., 14-94: con tanto lucore e
il rompere un cristallo / a me par non lieve fallo, / e pensare a
per così chiamarla, dello stilo, abbastanza par loro ciò aver fatto.
adopera ed estima, / che sempre par che 'nnanzi si proveggia, / così levando
arme rusticale da lanciare, che par che fosse un'asta 0 un bastone guemito
accolti, lxxiv: marcia con gravità che par ser agio, / con ceffo mesto
, / furtivi a orecchie tese, un par di gatti / van ronzando a color
un bene soprannaturale. dante, par., 24-8: se per grazia di
avea le ramora sì sole. idem, par., 13-135: 1'ho
spiega; / stretta prima, poi par s'apra e scompiglie; / altra
/ dispiega; ecco poi langue e non par quella. marino, 205:
madonna nelle litanie lauretane. dante, par., 23-73: quivi è la rosa
.?? dante, par., 30-124: nel giallo de la
de le bianche stole! » idem, par., 31-1: n forma.
u'sanza risalir nessun discende. idem, par., 21-7: la bellezza mia
o in banda. dante, par., 17-72: lo primo tuo refugio
ospitalità fuori della patria. dante, par., 17-60: tu proverai sì come
cammino, / e. llevarla ch'e'par un paladino. chiaro davanzati, i-39
dante, par., 4-120: « o amanza del
scaldi un poco il core. dante, par., 3-1: quel sol che pria
7 e 'l più stanco pensier par che lo scaldi. l. giustinian,
colonna, 2-106: oh come brieve par quel che circonda / apollo, a l'
, / che de l'angelo a par non può scaldarsi, / né puote verso
gradi dei beati. dante, par., 32-21: dal settimo grado in
e. h'anvidia. dante, par., 21-29: di color d'oro
de marchi, ii-959: mi par già di leggere quel che si stamperà
de la finzione una cera la quale par che gli preferisca a ognuno. d'annunzio
, un dolore d'eroe, che par gli intagli quel dolce volto con uno scarpello
, se mal non m'appongo, mi par pietra per il vostro scarpello.
al pennello, / costa manco e par più bello. proverbi toscani, 72:
cader tanta al suol guerra / che par che cada un'altra terra in terra.
pro ceder per interrogazioni mi par che dilucidi assai le cose, oltre
. -anche sostant. dante, par., 11-80: il venerabile bernardo /
sì procuri d'andare. dante, par., 12-131: illuminato e augustin son
tanaglia, 1-1086: in questo tempo par la felce scalza / sia da alcuno
al mal ministra, / che troia par vie più che spigolistra. =
i ghiotti il carnovale; e mi par vederlo scambiettare per casa tutto in furia per
mezza-tuba dello stesso color del vestito e un par di guanti scamoscio. = part
a'buffon sogliono andare / muto il teatro par, muta la scena; / chi
gir. priuli, i-307: el par cne essendo capitati a questi
condotti, com'ei suole, un par eli trampoli, / ove salito a
francesco di vannozzo, 261: me par che sia putto da nanna / zascuno
i- i53: questo scandalezamento di tiberio par detto con più energia qui che nel
scandalizzate con esso meco, perché mi par di sentire che cominciate a dire che
avesse. gtlio, l-ii-77: non mi par cosa degna di molta considerazione, essendo
salamandra se renova nel foco, / cusì par che gli scandali te sian solazo e
; scalare un dirupo. dante, par., 8-97: lo ben che tutto
fallamonica, 13: ciascuna, influsso proprio par che mande; / ma più mille
quella vec- chiarona scanfarda, la quale par una severa nemesi, ul- trice di
pagniòtte dicevano: « a costui gli par essere qualche gran cosa; perché e'
non già dell'ostessa, quantunque rea al par di lui, la quale quanto prima
ch'udito l'hanno. idem, par., 4-31: d'i serafin colui
spirti che mo riapparirò. idem, par., 6-125: diverse voci fanno dolci
dolce e perfetta armonia. dante, par., 30-131: vedi nostra città quant'
riconoscimento relativo). dante, par., 16-27: ditemi de 1'ovil
/ ne li tempi felici, / par n'aver per un otto. / ma
, / se ne scantona, che non par suo fatto. -tenersi a distanza
sopra una cantonata d'edificio: indi par che pasquino, come scantonato, stia in
frequenti corse degli ufficiali a torino, dove par che smontassero in piazza emanuele filiberto,
fa da regina, / quella non par che, scapigliata e sciatta, / facea
. nieri, 2-264: ai ragazzi non par vero la scapigliata licenza, scrivere come
iacopone, 50-7: l'antiquo serpente par scapolato, / tutto lo monno veio
scappare e sbisciare e rumoreggiare d'acque par di avvertire anche nel nostro passo un
di servir la mia signora / come par che comandi il mio destino?
grigioargentei / ragnateli d'un rococò / scarabattolo par che rievochi / il bel tempo che
fosse scaricato. parini, 260: par che sopra di noi / tutte voglia avventar
, a muover parchi, / intorno cui par ch'amor scherzi e voli / e
fastidi vostri datemi sempre quella parte che vi par che sia a vostro scarico, che
padroni della terra e dell'aria al par di loro. -in dittologie sinonimiche
fior de'lini, che per sottigliezza par zefiro filato, per candore par neve pettinata
sottigliezza par zefiro filato, per candore par neve pettinata, e runa e l'
possa esser maritata. ariosto, 28-27: par che gli occhi se ascondin ne la
ne la testa; / cresciuto il naso par nel viso scarno: / de la
parte ricuoprono. ariosto, 365: qualche par di scar- paccie o di pantofole,
linea melodica. calzabigi, 130: par che l'udienza vegga aperto il polo /
goldoni, xi-265: quando discorre, / par che sia ricco marno, / ma
, così scarsa e rasa / cne par proprio sorella d'un testone? g.
regolare o auspicabile. dante, par., 15-78: il sol che v'
tutte simiglianze sono scarse. idem, par., 33-30: tutti miei prieghi /
io fui guido del duca. idem, par., 17-3: qual venne a
date attenzione a quel fringuello! ei par appunto che a scarso abbia la giornata,
un novo romanzo avida piglia: / par che se ne diverta e che ne
n. franco, 4-44: par che il favor celeste m'inspiri, ove
anonimo genovese, 1-1-298: per che me par che omo non dè / laxa perir
di loro si percuote il costato e par voglia scassare anche il petto. idem,
tutto, / scassinata la porta gli par. bilenchi, 14-275: al pianterreno la
piangere a singhiozzi! / ché al par de'banchi ormai de'saltimbanchi / vanta il
, 1-108: un nero d'ugna non par che vi scatti. fagiuoli, xiv-102
1-155]: 'un nero d'ugna non par che vi scatti'; dissero i latini
modo d'un galletto, e al par di quello scattoso, chiese: « e
gode: / in mezzo a cui par rider scintillante / limpido fonte, che l'
a cielo. ricchi, xxv-1-217: -e'par che abbi paura / di quel marcetto
gadda, 15-41: con 1'infilarsi un par di stivali da cavalliere appiedato alle gambucce
però armoniosi e leggiadri), oltra che par che le dia sempre più de l'
core tuo scavezza, / che non par vizio grande ed è perverso.
. p. petrocchi, 1-123: par d'essere in una carbonaia; e lui
/ se del poeta più mi par che contici / quel ribaldon che sa più
parlamenti lor tengono scede. idem, par., 29-1 is: ora si va
alfieri, 1-1201: ad un eroe tuo par si addicon elle / cotai scede in
scelta è compiuta. dante, par., 27-102: le parti sue vivissime
un fa li sottratti, non li se par chi sia: / tutta moneta ria
tanta scelleritade. lottini, 31: par maraviglia che uomini, i quali abbian
persona la sua mente. dante, par., 30-27: lo rimembrar del dolce
onde la fa peccare. dante, par., 4-21: se 'l buon voler
: umile è ancor: di lei non par minore / violetta, che sé ritiri
(una pianta). dante, par., 16-145: quella pietra scema /
un luogo). dante, par., 31-126: come quivi ove s'
sema / di provvidenza, ch'el par ch'onn'om tema / pòner remezo a
(nella conoscenza). dante, par., 20-136: noi, che dio
or preme, / or quelle e tutte par ch'ancida e scempie. -tendere con
, 9-2-263: in qual di essi vi par egli di trovar arie e lineamenti proporzionati
/ per tre volte la legge e gli par bella / e poi che l'ha
- anche sostant. dante, par., 17-62: quel che più ti
, sì dolce la profferisce che a sentirla par quasi un 'i'raccolto. stigliani,
accaduta nelteridano o sia nel po, non par che s'accordi colla nostra spiegazione fisica
più tetro possa vedersi... par lo scenario del sabba romantico.
piede. papini, vi-334: mi par di rivederlo... ritto in piedi
scender de la strada / per andar par di lui, ma 'l capo chino /
beati nel paradiso dantesco. dante, par., 21-31: vidi anche per li
, ch'io pensai clrogni lume / che par nel ciel quindi fosse diffuso. idem
ciel quindi fosse diffuso. idem, par., 21-137: a questa voce
poi no i fia riguardo. idem, par., 17-60: tu proverai sì
.: morire. dante, par., 26-133: pria ch'i'scendessi
verso la pianura). dante, par., 6-70: da indi scese [
, la lava). dante, par., 1-138: non dèi più ammirar
scende giuso ad imo. idem, par., 20-20: udir mi parve un
mondo a sdegno / e non le par ch'alcun sia di lei degno. martello
de la mia reclusione. dante, par., 26-26: per filosofici argomenti /
: siamo in campagna alfine, / e par che la campagna ci permetta / di
breve altro camino / iulio camillo; e par eh * anco io ci scema /
pulci, 19-15: omè, che par che 'l cor da me si scerpi!
matelda ed adempia ben quanto / difetto par nel numero e nel sesso, /
: la fortuna, nelle cui mani par che sia posto lo scettro di quelle cose
uno sanza l'altro. dante, par., 16-13: beatrice, ch'era
, ii- 336: la racchetta par che sia nata per stimolare il coito,
scivero / ch'ogni costume altrui mi par dilivero / dal lor più che li ermin
virtù e della morale. dante, par., 11-137: in parte fia la
v-11: vu, fia mia, me par che siè de bona pasta. fazzo
geografia senza la storia e senza la statistica par uasi scheletro senza polpe. giusti,
dare alle sue idee. non vi par d'udire a parlare uno scheletro?
min zeppa zo che. mme 'n par sentire: / come se crede en gran
non ha piastra né maglia; / ma par (sì ben con lo schermir s'
terza / e 'l principio del dì par de la spera / che sempre a guisa
i siti. / di natura arte par, che per diletto / l'imitatrice sua
/ rasserenava paria dvognintomo: / e par ch'ancor mi tocchi / quando le
/ suonano i piè nel corso e par ch'avampi, / di sonori nitriti empiendo
vicino alle porte / della città, non par che scherzo sia / sicuro; ché
lor dolci ischerzi e lieti amplessi, / par che del vecchio il sonno si rompessi
: primavera d'amore aura gentile / par che spirando ai dolci scherzi alletti.
pirandello, 5-280: non mi par più tempo, questo, di scriver libri
così molle e soraculato / il cadavere par di mona checca, / ch'essendo
mentre stiaccia il capo alli uccelli, par che si rida della simplicità loro. bergantini
angoscia e l'aspra noia, / e par che l'alma pel pianger si schianti
volte sì forte sospiro, / che par che 'l cor dal corpo mi si schianti
, sbufonchiante e tronfia, / ch'e'par un pollo d'india quand'e'gonfia
una luce più intensa. dante, par., 21-91: quell'alma nel ciel
chiarire il proprio pensiero. dante, par., 26-23: certo a più angusto
-divenuto ancora più fulgido. dante, par., 25-106: vid'io lo schiarato
i. lori, 1-37: già mi par che si'arrivo e che, sfelato,
di remi, un canto / cosìlontano che par quasi pianto. -muoversi su un
vuol razzare, / quelli, che dipo'par, non si ricrede. / quando
, scelleratezza. garzoni, 1-914: par che il mondo a tante la sciagurézza
de marchi, i-876: mi par di sentire un scialacquamento come fa il
costà si sciala, / che quasi quasi par di carnevale. massaia, vii-14:
scrivo nel tempo che avrei dovuto prendere un par d'once d'olio di ricino.
ell'ha 'n testa, / e par con esso una cosa fiorita. soderini,
le pecore non si vedono mai satolle, par che caschin sempre morte dalla fame;
con le testate d'argento: non vi par egli una galanteria da star bene sul
fa da regina, / quella non par che, scapigliata e sciatta, / facea
-sostant. redi, 16-vii-110: par egli a vostra signoria illustrissima che il
la vanità della scienza cavalleresca. le par poco? tenta distruggere tante leggi,
tal che non è gioco. idem, par., 5-41: apri la mente
avuto il secolo fra 'gentili un altro par suo in scienza di far machine di
guasto ha egli me, che mi par restìo: s'io avessi aùto un buon
gobba, scilinguata, / magra al par d'un baccalà. d'annunzio, v-2-522
che derivarlo da 'sciliva'per 'saliva', par possa essere una metatesi da 'liscia, lisciva'
, e parlano garrendo, siché tanto par che s'avicinino alla scimia, quanto
. darwin. tommaseo, 12-44: par che l'uomo ambisca d'intitolarsi scimmiologo
l'unità di un gruppo, di un par f. pona, 4-162
[del sole] gladio di fuoco par che scinda / laggiù inesorabile cortina.
e riflessi fosforescenti. dante, par., 28-91: non altrimenti ferro disfavilla
, eda'begli occhi fuore, / onde par ch'ogni petto arda e sfaville,
. sarpi, i-1-135: quel concini mi par una scintilla per metter fuoco in francia
si gode, / in mezzo a cui par rider scintillante / limpido fonte, che
del grado di beatitudine. dante, par., 9-113: tu vuo'saper chi
sole in acqua mera. idem, par., 14-110: di corno in corno
congiugnersi insieme e nel trapasso. idem, par., 31-29: oh trina luce
/ scintillar vidi e mille chiari rai / par di nova beltate il viso adorno.
per la propria condotta. dante, par., 24-147: de la profonda condizion
che vuol natura che sia occulto / enorme par che 'n pubblico s'adocchi. bandello
: ariosto, 18-168: mi par che quando ancor questa anima accade
giraldi cinzio, iii-24-8: tempo mi par ch'io debba sciorre / l'obligo.
-strappare alla vita monastica. dante, par., 4-86: se fosse stato lor
. zannoni, 5-5: che viso vi par egli ch'i'abbia? che borbottate
. lorenzo de'medici, 7-140: par raltre parole ingoi, / e non può
: quantunque alcuni se ne trovino che par sieno da la natura e mirolla de la
cominciar ben degno assalto / d'un par di cavallier tanto gagliardo. -disgiunto
mondo obblio / sedendo immoto; e giàmi par che sciolte / giaccian le membra mia,
movimenti di una danza. dante, par., 10-79: donne mi parver,
/ quel ch'è amor, ché non par che 'l sapiate. serdini, 1-147:
ne sente il tormento. dante, par., ii-io: chi dietro a iura
buca, ne perde tre. il senso par che riguardi il non legarsi alla legge
1-212: questa luna, che a guardarla par tanto scioma, deve portar male.
. alfieri, 6-124: vetusti al par del campidoglio in roma / gli scipioni
-e'non è / il primo che par ostico, e poi giova / a farci
sinodo..., così mi par che si doveva impedir anco ogn'altra privata
l'accorger nostro scisso? idem, par., 21-96: sì s'innoltra nello
s'ha messo la giornea, / e par che gli osti l'abbin salariato /
nostro pranzetto 'item'. bechi, 2-196: par che si abbraccino in un oblio,
verde cascherà talora, / che in vista par maturo, acerbo frutto.
provvidenza divina). dante, par., 1-126: la provedenza, che
piene / ha due porpore filli e par che scocchi / dolce riso con lor,
deio, / tanto fiero e sdegnoso / par che minacci e scocchi / assai più
rota, 1-1-257: nembo di spirti tal par ch'indi fiocchi, / ch'io
dacerti che rider mi fanno, / subito par ch'una trappola scocchi. g.
serrato come inbocca / e tempo non mi par da zampognare ». -fare un
il quale porta presso di sé un par di mute di vestimenti per il gran-
bellezze orgoglio, / che di piacer altrui par che le spiaccia. g. stampa
contrae dall'inutile esercizio del disputare, par che nascano le aridissime logiche sottigliezze.
-in una raffigurazione pittorica. par dessa, / spesso fo seco una sullucherata
le riconduca nell'intemo dello stato donde sono par fluenti viene imbrigliata a monte
cecco d'ascoli, 3487: ti par che muora, e spasimando langue,
[della luna] corso / che par che in corpo non possieda sangue. poesie
, lxxviii-iii-39: ogni giovimi forza in te par rasa, / pallido, scolorato,
carro stellato icaro inchina, / e par nel volto scolorir la luna. deledda,
nelle fornaci dei ferrai, il fuoco par che abbia freddo, tanto si vede
/ duo dossi e quel ch'a par sculpe e colora, / michel, più
. de sanctis, i-336: non ti par già di avere un libroinnanzi: hai un
no ancorché variamente giudicata da'suoi biografi vi par scolpita a tutto tondo, con certo
a fiamma e sacco / e del collegio par poi un scomacco. / ormai gioco
di prima. linati, 9-11: vi par giusto ch'io sia chiamato a scombuiare
» disse il sarto: « mi par di leggere la storia de'mori in francia
fa sotto una tana / che mi par proprio una galea scommessa. berni, 97
. berni, 97: una barcaccia par vecchia dismessa, / scassinata e scommessa.
scomodo gentil'uomo che altrimenti, parte dalla par 7-335: un uomo d'
potendo denaro, gli diede prima un par d'orecchini di brillanti da mettere in pegno
guinizelli, xxxv-ii-477: pur a pensar mi par gran meraviglia / come l'umana gent'
spiega; / stretta prima, poi par s'apra e scompiglie. fanfani [s
cinzio, iii-3-95: amphi- trion vulcan par, che martelli / su le corazze e
partorito un figlio / il qual non par né bestia né persona. 7
tua gabbia messo, 7 non mi par più quel desso. / io sto
altra fatto opportunamente: della qual parentela par che oggi si sian smarriti i buoni sensalie
sapere de'seguenti secoli, a me par travagliato dalla mania de'dervisci e monaci
io v'ho sconcagato; lo sconcacato par essere a me. idem, 144-
d'interrogazione curiosa; tanto che ella par che intenda, e se ne va.
impigriscano. rosmini, 1-78: egli par veramente che la gioia attuale, cresciuta oltre
tiravano sconciamente. beni, 1-95: par in ogni modo che omero nell''ilia-
parte / gonfia sì che ciascuna ne par pregna. / così serrate in mezzo /
in mezzo / appaion; ed ancor par che gli avegna, / per questo strigner
suoni la sconcia novella. idem, par., 9-53: piangerà feltro ancora ladifalta
sema / di provvidenza, ch'él par ch'onn'om tema / pòner remezo a
, / questa di fé d'amor par mi sconforte; / per l'uno spera
costui che vien sì sconsolato, / che par sì sconfortato? breme, 48:
taci, te ne scongiuro; ché mi par proprio di morire la seconda volta,
ora che 'n sul fico / vi par goder, villani sconoscenti / de zascun ver
disdengnanza, / e fami sconoscenza / par ch'agia d'altriamanza. bonagiunta,
così tosto m'avete sconosciuto? ben par che la fortuna muta presto il conoscimento!
trovo così tutto in isconquasso / che par che sotto mi manchi il terreno.
vita congiunge e notifica / nulla ti par fatica - a sceverare, / perché,
de la sua misera paga / un par di soldi o di gazzette il dì.
rannicchia la stiena, / suda e par che la scoppi per la pena, /
potrebbe / femmina che sarebbe / a par col diavol con su'alti comi:
della sua fama / pur qual volta par che si convegna. martello, 6-iii-
da barberino, 141: molto mi par che si sconvegna a donna / ch'ella
, ii-5-40: se non che mi par che si isconvegna / per onor mio che
/ or piovomo ora acceso, in cui par scatti / a sconvolgerne tore / uguali
. segneri, iv-53: vi par bella gloria star dalla banda deglisconvolgitori dell'universo
su, su, sangue del mondo! par che stiate facendo la barba alla vigna
. pulci, 28-7: a molti par che si debba squartarlo; / altri
indumento di pelle). dante, par., 15-116: vidi quel d'i
sull'alba, che cominciano a tirare, par buona una coltre. -privo
nascosto; chiaramente visibile. dante, par., 22-60: tu, padre,
. morando, 73: un cuore servile par che debba scopiare se non esalla con
lo scoppio. tansillo, 1-326: mi par d'ora in ora udir lo scoppio
rovinosa. monte, 1-73-24: me par mill'anni pur ch'e'siano al
si scopre una malizietta fina fina che par che dica altrui: « guarda come ti
, 37: s'io mi misuro al par di qual si voglia tua semplice creatura
attribuito a petrarca, xlvii-250: non par diletto 'l scopul d'aganipe, / né
la passera volante: / uno scorbellator par che tu sia. / vieni con me
assediato dagli agenti fiscali e in chiunque mi par di scorinvece di andare guardando per documenti
ribile. falugi, 1-40: canace par, ma non la scorgo bene: /
la man tremante, / e mezza quasi par tra la viva e morta.
, a uno scopo. dante, par., 10-37: è beatrice quella che
, che da'mie'doppi danni / par misurata sì piatosamente! » / «
lussuria, / nell'anima ottimo esito par scornino. lomazzi, 246: io giuro
e d'ira / nel viso avampa e par che getti fuoco, / e più
come sferza o strale / incontra dio par che s'aventi e snode, /
coloro, i quali el bene lo'par male e 'l male lo'pare bene.
. frugoni, 4-353: l'uomo interessato par che si scorpori mentre s'accinge tutto
, maalle volte così fluida e bianca che par simile alla midolla degli ossi degli animali
disangue nordico. d'annunzio, i-30: par che ne le vene / miscorra piombo ardente
col senato. folengo, i-39: par ch'ognun s'appaghi / di far
fa una scorsa per ripulirlo; in un par d'ore un campo si scorre,
facie- no alte strida. idem, par., 21-23: qual savesse qual era
canti, 3-13: così namo et uggier par che [turpino] conforti; / e
queste favole, che a prima vista par che dell'empio alcuna cosa ritengano,
li luoghi detti, cioè com'e'par che scorzi o che tagli, fa'
al contenuto. calmo, xxi-ii-783: par al più di questi ignoranti che,
la tempesta). dante, par., 21-12: la bellezza mia.
non lontana, / ma la strada mi par scoscesa e strana. baldi, 4-1-241
saggi punto non s'acosta. dante, par., 19-148: o beata ungheria
senza quel gusto che speravi, subito ti par brutta. f. m. zanotti
il re di scozia. dante, par., 19-122: lì si vedrà la
il d'este, 2077: un par di guantoni di scotto negro fodratodi zibellino.
che loro la pigliano per male: par che la casa gli scotti. melosio
e incuffiata colonnellessa era stata giocata al par ai lui, per quanto meno scottata di
242: a cane scottato l'acqua fredda par calda. p e. gherardi,
: 'una scottaturina di tiglio'(il medicocondiscendente par che voglia far più gradita a'malati
l'autorevolezza per farlo. dante, par., 19-79: or tu chi se'
: un'altra, forzatamente tossendo, e'par che debba sputar gli occhi e scriar
1763], 717: qual più ti par loda, riprendi, / non men ferche
2-15: un'altra forzatamente tossendo, e'par che debba sputar gli occhi e scriar
il cielo screpolato, livido, marcio, par che s'abbassi, stanco, sulla
o speculazione mer dante, par., 10-27: messo t'ho innanzi
). panzini, i-203: par di sentire scricchiolìi di passioni sel
picciolo, / perocché a lato gli par uno scricciolo. marino, 1-7-28:
ii-8: erminia è bellissima, ha un par d'occhi che sfavillano, con un
, 2-239: a noi mandate la scritta par teraria di non grande rilevanza
ogni dolor che'io sento. idem, par., 16-15: quella che tossìo
de la morte suamolte parole. idem, par., 17-91: per lui fia trasmutata
. 15. prov. mi par di vederla tutta nera di scritti belli.
tempo: lo scritto è un altro par di maniche. giuliani, i-313: l'
direttamente ispirati da dio. dante, par., 29-41: ma questo vero è
titolo di eccellenza prodigato a uno scrittoruzzo par mio: era ogni dì più assoluta.
di un ordine monastico. dante, par., 12-125: non fia da casal
sancta si fi molt commendadha. dante, par., 4-43: per questo la
scripto valor e potenza. dante, par., 5-85: « non fate com'
me com'io scrivo. idem, par., 25-30: ridendo allora beatrice disse
che vo'avete udite. dante, par., 19-8: quel che mi
-assol. dante, par., 24-137: a tal creder non
. - anche assol. dante, par., 18-130: tu che sol per
insegnargli buoni precetti. dante, par., 8-120: « or dì:
può patire, / per che gli par ch'alle sue spese io scrocchi. bonfadio
altri senza pagarle. goldoni, xi-771: par miglior la cioccolata / allorquando vien donata
/ dice al grillo: « mi par d'averti in bocca ».
strippare a casti, i-2-280: par che sotto gli scrocchi un sacco d'ossa
, pezzentello scrocco, dunque non ti par ancora d'esser assai ridicolo da te medesimo
) / che, giacché questo mal par che cagioni / stemperamento forte, umor
umani affetti, queste cose tutte al par di noi non sapesse? tommaseo, 11-118
sbadigli sì la crapola di ieri / che par -rotto nel fasciame (una nave
di uno stato. dante, par., 12-53: siede la fortunata calaroga
: stoppino mio diletto, che ti par de la nostra cristina sdegnosetta? come sta
nel consacrato de le meluzze, mi par d'altra soavità che la musica che
le disputazioni de li filosofanti. idem, par., 8. dimin.
insino al così plastico e sculturale che par fonda le sue figure nel vele quadre dei
ella non vuol rispondergli parola; / par che de'casi suoi pigli diletto / «
, / dinanzi nulla mai non par che getti. bandello, 2-28 (i-970
, muzio, 9-168: mi par ben che si convenga alla età nostra,
vogliamo iscusare che scuotere. dante, par., 1-90: tu stesso ti fai
prend serp che 'l po'percoden / ami par van chi cred dfamor qoi scoder.
dell'impero). dante, par., 6-69: antandro e simeonta,
e chee'si scuote, perché la gli par poca dota. gir. soranzo,
/ che a chi 'l conobbe più non par quel desso. chiabrera, 1-i-458:
tutti e avrem l'effetto.. / par che il pubblico si scuota.
la luna e stelle, e ognuna par che pianga. pulci, 11-90: io
firenzuola, 578: l'uso commune par che abbia ottenuto che il tanè oscuro
39: ogni giovimi forza in te par rasa, / pallido, scolorato,
a una personificazione). dante, par., 11-65: questa [la povertà
scure cose della tana. dante, par., 6-85: ciò che t segno
fuor di me stessa errando, / par che quasi di furto / or aminta ora
, lxiii-205: conforto -porto -alcuno non par deo, / ch'eo tegno'n feo
1-ix-176: una più nuova fantasia mi par questa che non fu quella del padre
in giù..., onde non par loro che possano sostenere di guardare a
nella mia opinione antica, perché mi par che, quando ella bene fusse falsa
iscusato, anzi peggio. dante, par., 4-75: se violenza è quando
lui, sé credono scusare. idem, par., 14- 107: qui
, lo girò scusando. dante, par., 4-108: a questo punto voglio
, / l'usanza ria, che par che sì mi copra / gli occhi che
. assunto / giò no mi par che ne possite scusare; / ma era
,... è rossa, colla par = dal lat. excussus, part
e scaccia. tansillo, 19: di par terrò che mi gradisca o sdegni /
alla folla meravigliata e sospettosa: non par verisimile. -sentimento di ripulsa o
mondo a sdegno / e non le par ch'alcun sia di lei degno. ciro
orsù, qui 'l vedo, che un par d'ore almeno, / prima che
di mèl sdilinquimenti / di quei cui par notar nelle lasagne / d'amor felici.
/ - gentil del dolce? ben mi par vedello / del dolce egli ha 'n
sulla panca. zannoni, 5-37: par che [i muli] nascano apposta
/ l'invidia gli altri e ognun par che si crucci / e al colorar poi
niccolò, in galleria borghese, dove par che gli ultimi cortigiani estensi, sul limite
. idem, inf, 10-97: el par che voi veggiate, se ben odo
come non diversamente che. dante, par., 3-44: la nostra carità non
-e neppure. dante, par., 32-54: dentro a l'ampiezza
altri, t'agogna. idem, par., 3-77: se desiassimo esser più
essere rapito in estasi. dante, par., 23-44: la mente mia così
ricciarelli, 4-ii-54: la lettera mi par che diventi troppolunga: per questa volta io
sì secche le labbra ch'io non posso par lare. pananti, i-296
ah, ah, ah! e par che voghiate e non che cavalchiate.
... /... / par che produca in terra / carestia sanza
-nel proprio moto. dante, par., 28-71: costui [il primo
e dicean seco: / « costui par vivo a tatto de la gola; /
di cento anni. dante, par., 33-95: un punto solo m'
fiamma, 1-318: la messa ci par lunga un anno, la predica un
rimprovero del secol selvaggio? idem, par., 32-76: bastavasi ne'secoli
: da tempo immemorabile. dante, par., 7-29: l'umana specie inferma
ove è el timore? / ben par virtù nel mortai secol cassa; /
di raccomandazio ogn'om gli par de fé! -rinculare il secolo
e tal grido seconda. idem. par., 1-34: poca favilla gran
/ sipregherà perché cirra risponda. idem, par., 28-111: quinci si può
soddisfare alle domande altrui. dante, par., 25-64: come discente ch'a
non avere secondo). dante, par., 13-47: miri a ciò ch'
primo dello stesso nome. dante, par., 3-119: quest'è la luce
da zii, fratelli, cugini dante, par., 18-18: fin che 'l piacere
/ e già, secondo che ne par de fòre, / dovrebbe dentro aver novi
o più possibilità). dante, par., 14-3: dal centro al cerchio
porre 'secretività'per secreto, che par piuttosto la facoltà delle secrezioni.
e porre 'secretività'per secreto, che par piuttosto la facoltà delle secrezioni.
artefice, siede natura, ch'a par del sole non mai la propria orbita
propria ragione di essere. dante, par., 33-124: o luce etterna che
-sopre onn'omo vivente. dante, par., 12-90: a la sedia che
apprendere la verità. dante, par., 5-37: convienti ancor sedere un
grande ardire e alto ingegno. dante, par., 12- 8: a
a riempiere la sediora loro. dante, par., 32-7: ne l'ordine
sulsediolino.. un paesano imperatore! ti par nulla? = dimin. di sediolo
/ scorge ch'è amor, e par che se inamori. nannini [olao magno
vecchio. apo dante, par., 5-10: s'altra cosa vostro
nosciuto, che quivi traluce. idem, par., 22-45: tanta grazia miei a
il corpo marmato, la noce del collo par segac- chiata. segàcchio, sm
, usata anticamente per aiutare le donne a par la segia appresso el lito
seggio. d'annunzio, ii-42: veder par si i suffragi delle elezioni
città e l'alto seggio. idem, par., 30-133: e 'n quel
fratei mio, oimè, tu mi par peggio / duo volte più, che tu
: il crocifisso. dante, par., 27-50: non fu nostra intenzion
politico (e riprende estensivamente dante, par., 27-50). pascoli,
confonda; / con sou sancto signàculo / par che mustre miraculo, / che a
: a bastanza... mi par già che sia detto sì degli avogadori
/ dàssi a vii prezzo: e par che l'appetisca / talun ch'averà
un periodo di tempo. dante, par., 16-24: ditemi...
brame, / cura gentil, che par che sproni e chiame / per strada che
nella creatura. dante, par., 13-80: però se 'l caldo
, 1-i-160: - a'segni e'mi par che tu facci poco l'uno,
manno, 1-10-264: già quinci e quindia par a par s'è scorto / un navilio
1-10-264: già quinci e quindia par a par s'è scorto / un navilio compor di
segnato: gesto indicativo. dante, par., 18-54: io mi rivolsi dal
/ or piovorno ora acceso, in cui par scatti / a sconvolgerne l'ore /
la significanza di colui. dante, par., 6-27: al mio belisar commendai
segno di vittoria coronato. idem, par., 6-32: tu veggi con quanta
, lettera dell'alfabeto. dante, par., 18-80: faciensi- / or 'd'
che altri se n'accorgesse. idem, par., 20-8: questo atto del
al segno del lutto », disse come par lando tra sé.
demostrarite cristo corno segno. dante, par., 6-104: fac- cian li
: l'aquila imperiale. dante, par., 6-32: perché tu veggi con
chi a lui s'oppone. idem, par., 19-101: nel segno / che
che buona sia la cera. idem, par., 13-68: la cera di costoro
-macchia lunare. dante, par., 2-49: ditemi: che son
, 12-47: o roboàm, già non par che minacci / quivi 'l tuo segno
o della condizione umana. dante, par., 15-42: indi, a udire
deo ne va appellazione. dante, par., 5-91: sì come saetta che
àve in foco miso. idem, par., 3-126: la vista mia,
arco de la nostra operazione. idem, par., 1-126: lì, come
scocca drizza in segno lieto. idem, par., 8-105: quantunque quest'arco
cosa in suo segno diretta. idem, par., 25-89: le nove e
di un discorso. dante, par., 21-99: al mondo mortai,
esperienza esistenziale. dante, par., n-120: pensa oramai qual fu
edificata sotto11 segno di marte. dante, par., 14-101: come distinta da
stella nel 'paradiso'dantesco. dante, par., 19-37: quasi falcone ch'esce
li quali so'chiamati segni. dante, par., 27-87: più mi fora
circa il principio di novembre, collocata dalla par te nostra occidentale, nel
. ariosto, 1-iv-26: - mi par ch'io non possa capere ne lapelle.
, -mostrare allegoricamente. dante, par., 4-39: qui si mostraro,
di uno scopo. dante, par., 7-61: veramente però che a
toca il segno / sì che al par del dolor possa dolersi. g. grimani
che grattasti colla aguciella, innanzi che par che si rallegri tutto / sotto il bel
un divieto; trasgressione. dante, par., 26-117: or, figliuol mio
o buon avviso! castiglione, 370: par loro... persuadere...
/ co 'l verde che non muore / par che nel freddo de la nuova pace
di un sovrano. dante, par., 6-73: di quel che fé
segue, di più amore. idem, par., 9-141: vaticano e l'
libere fien de l'avoltero. idem, par., 11-102: per la sete del
stesso, degli occhi. dante, par., 3-124: la vista mia,
a beatrice tutta si converse. idem, par., 18-44: così per carlo
segue suo falcon volando. idem, par., 27-74: lo viso mio seguiva
(un'istituzione). dante, par., 6-2: poscia che costantin l'
machiavelli, 1-i-167: ei non mi par fuora di proposito addurre alcuno esemplo dove i
ciel veio cadire; / l'antiquo serpente par scapolato, / tutto lo monno veio
(un sentimento). dante, par., 25-83: l'amor ond'io
ii-iv-13: non è contra quello che par dire aristotile nel decimo de tetica', che
(una colpa). dante, par., 17-52: la colpa seguirà la
55: passa un cavallo, par che passi uno squadrone: tutti s'
convenuta. fagiuoli, x-m: vi par proprio un peccato / che non l'abbiano
grave, / a lei guito. par tutto leve. tommaseo [s
/ di vaghe e belle mele a par di quante / giammai ciro di persia
. continuazione, prosecuzione. dante, par., 30-31: dal primo giorno ch'
ritonda, 1-126: dante, par., 23-119: non ebber li occhi
, 2-80: dovunque tu ti volti, par ch'egli te seguiti, mostrando tutta
in un'impresa. dante, par., 15-139: poi seguitai lo 'mperador
/ un'erta che è sì dolce che par piano. b. tasso, 1-18-78
122-7: intanto che ti diè, mi par cagione / a lo tuo cor di
conviene all'effetto del livro. dante, par., francesco da barberino,
-aggiungere a quanto detto. dante, par., 6-30: or qui a la
nomina sunt consequentia rerum ». idem, par., 14-40: la sua chiarezza
a ritraere sarebbe orribile. idem, par., 2-72: una sola virtù
seguito del viazo suo, e quanto li par sii degno de scienza di essa serenissima
(un atto). dante, par., 24-101: la prova che 'l
nella successione numerica. dante, par., 5-60: ogne permutanza credi stolta
tratto mi facciano l'amore, troppo mi par strano. -o simpliciotta, questo è
meno di quanto dovuto. dante, par., 12-91: non dispensare o due
intorno, si paoneggia: e gli par essere il secento. razzi, 6-26
vezzoso coro, /... / par che i selvaggi augei bramino a gara /
f. de'folcacchieri, 359: e'par ch'io viva in noia de la
, 2-10 (1-iv-223): tu non par che mi riconoscili, sì salvaticamente motto
, / ch'andar così 'n disfreno / par gran salvatichézza. g. villani,
molto sadisfatto, di sorte che mi par cosa soverchia d'apportar quell'altre raggioni salvaticine
poco d'ira nel sembiante. idem, par., 5-88: lo suo tacere e
con quello di dio. dante, par., 32-93: io vidi sopra lei
'commedia'di dante. dante, par., 33-109: non perché più ch'
in voglia di trarreti avanti. idem, par., 1-101: ella, appresso
non d'acqua sembiante. idem, par., 22-135: col viso ritornai per
via per la dieta. idem, par., 18-56: vidi le sue luci
lino della veronica. dante, par., 31-108: qual è colui che
/ onde venite che 'l vostro colore / par divenuto de pietà simile? idem,
trista né lieta. boiardo, 2-4-71: par che minacci con sembianza cruda, /
don del cielo, / ed a par de la luna / cangia volto e sembianza
umiliasse vèr lo mio penare. dante, par., 24-56: poi mi volsi
da quel che va sì grave / che par che porti un trave, / o
che va sì leggiero / che non par uom da vero, / ma passo
elementi naturali o cosmici. dante, par., 13-66: queste contingenze essere intendo
, discendente o consanguineo. dante, par., 15-48: la prima cosa che
primo seme). dante, par., 7-86: vostra natura, quando
del piangere e ascolta. idem, par., 8-93: fatto m'hai lieto
-la fede in dio. dante, par., 12-95: a la sedia che
con l'erba umile / cresce del par fra le zizanie spesse. giuliani, ii-168
. sementùccia. roseo, iii-25: par che a questa sementùccia [dei lupini]
o briga d'om vivente. dante, par., 8-140: sempre natura,
stato recepito e appreso. dante, par., 13-35: quando l'una paglia
. -figlio. dante, par., 9-3: da poi che carlo
esistenti nella materia. dante, par., 2-120: lo ciel seguente,
intendo io, per inclinazion naturale, par che non possa essere alcun seme di
'paradiso'dantesco). dante, par., 32-26: da questa parte onde
per l'oniverso stato. dante, par., 29-92: non vi si pensa
meritorie presso dio. dante, par., 23-132: oh quanta è l'
: / de far granne occiderìa no li par sufficienza, / tant'è la malavoglienza
dalla croce, iii-49: se bene par gravissima cosa il tagliar l'intestino dritto
intonazione imprecisa. venturi [par. 13-76]: non sempre forma [
botega, / ch'era vicina, e par del senso privo; / chi 'l slacia
in terra potesse ismontare. dante, par., 25-1: se mai continga che
tosto entrarete nel settanta, non mi par che fosse cosa fuor del dovere che almeno
vivendi / messo qui co'semoventi / par che debba muoversi, / ha pescato nel
fatto; non una donna avvenente. par che la natura immobile abbia tutto preso
ammirazion midi sempiterna intelligenzia. idem, par., 26-39: tal vero a
delle condizioni dell'eternità; che dante, par., 1-76: quando la rota,
: chiun-sere sempiternati! dante, par., 19-58: ne la giustizia sempiterna
, ecc.). dante, par., 33-109: non perché più ch'
, ma ai grazia e di benevolenza par degno l'amore che nella semplice e calda
solamente). dante, par., 33-90: nel suo profondo vidi
/ e go che t'agrada no mi par risco / e lo contrarotengo abominele. boccaccio
tratto mi facciano l'amore, troppo mi par strano. -o simpliciotta, questo è
ìorrigiano, xxxv-l-440: ché 'l savio par la fema sempla tegna, / ca per
e fia sempre d'amore. dante, par., 1-122: la prove- denza
sione senpre ettemale ». dante, par., 14-29: quell'uno e
di paradiso / sempre in quell'aere par che mi contorte / sì che 'l cor
è cosa sì fina / ch'ella non par umana, anzi divina, / e
. temporale). dante, par., 16-113: così facieno i padri
umane lingue il sentir propio sprona, / par novo ad ascoltar ciò ch'ei ragiona
quel fel cogo - k'el no me par ben coto, / e k'el
cielo ad un granel di senape, che par sì piccolino e fa una erba maggiore
cardinalizio. giovio, ii-216: mi par dura cosa il creder che un uomo
venerando, vegliardo. dante, par., 31-59: credea veder beatrice e
vestito con le genti gloriose. idem, par., 31-94: e 'l santo
mi piace, / c'ogni vista -mi par trista / c'altra donna face:
, e io ettemo duro. idem, par., 19-64: lume non è
saranno costretti addietro tornare. dante, par., 25-79: dentro al vivo
le più remote. dante, par., 23-27: qual ne'pleniluni sereni
sottile che non sulamente vecchi ma fanciulli par che dormendo la sappiano ottimamente adoperare,
del senso e sensato. idem, par., 4-41: così parlar conviensi al
ho sì mal tempo. idem, par., 28-49: nel mondo sensibile si
dio che 'l sole. idem, par., 10-54: beatrice cominciò: «
un attributo della materia? sibilmente par di mirarle. carducci, ii-8-248: allora
senso non ti porge? idem, par., 2-56: s'elli erra /
nobile uso. carducci, ii-8-332: par che tu dica: « io non sono
queste favole, che a prima vista par che dell'empio alcuna cosa ritengano, debbano
che replichino e sponghino tutto quello che par loro secondo la profezia di fra girolamo
. m. salimbeni, xxxviii-362: e1 par del senso fore, / senso è
esprimere un'opinio1 tirsi, che ti par del tuo car sire? / vedi tu
leone ebreo, 175: non mi par già che 'l cogitabondo perda i sensi
, iii-15-93: tommaso crudeli... par conciliasse il sensualismo filosofico di francia al
daive conforto e resbaodor. / questo chi par un gram vapor, / tosto sera
nono de l'etica. idem, par., 4-24: di dubitar ti dà
chiere veder chiaro l'orma, / non par mistero per sentensia trove, / ma
-dottrina bene costruita. dante, par., 7-24: io ti solverò tosto
sviluppata mia sentenza ». idem, par., 33-66: così la neve
faite mostramento, / lo qual mi par che sia ben sentenzató: / mostrate bench'
che l'è destinato. dante, par., 29-85: voi non andate giù
rami, ove pur segno / non par di nodo, la frondosa testa /
cale, / poscia che el ti par così leggero / il permutare amore come
inviare /... / che par ch'el suo sentero / voglia seguir errando
di delicatamente sentire gli affetti, e quindi par che abbia a ispirarli. pascoli,
: a sentire certi autori 'sentimentali', par che la nuova generazione debba esser sottratta
per due cause: l'una perché par che non stia bene a'vecchi, l'
la beatitudine secondo il sentimento cattolico, par che cresca la difficoltà sul fondamento che
cristo nel cuore e nella mente dei giusti par che possa alludere un residuo di pittura
. pulci, 10-98: carlo mi par che perda il sentimento; / se
vera fermezza. muratori, 7-iv-40: mi par qui di sentire più d'uno esclamare
; « ché, parlandomi tosco, / par che del buon gherardo nulla senta »
ma sentitemi, signori, / ma lasciatemi par ho saputo parlare. piovene
possa 'l ver sentire! dante, par., 18-58: per sentir più dilettanza
bellezza che a la bontade. idem, par., 17-5: tal era io
alla beatitudine celeste. dante, par., 4-36: d'i serafin colui
che non si sentì sazio. idem, par., 15-82: voglia e argomento
parlare de la proposta cauzione. idem, par., 33-93: la forma universal
bello del fascinoso del risplendente / per la par chi tardi si sente /
quello che. nne sentono. dante, par., 4-51: quel che
, / però che, come dice, par che senta. g. villani
, 30-81: così la madre al figlio par superba, / com'ella parve a
[s. v.]: 'mi par di sentirlo! ': lamentarsi e simili
mercanzia come del pubblico, e a me par cosa tanto spaventosa che in mio tempo
avervi avuto i natali. dante, par., 22-117: o gloriose stelle,
. comprensione, intendimento. dante, par., 11-24: tu dubbi, e
del tutto nuovo. dante, par., 1-84: la novità del suono
è nato a simile distina, / sì par ch'e'svaridi cotale detto, / c'
, / sanza re- putazion, non par che imperi; / né puossi dir sia
altre cose più importanti ch'a lui par di spedirle separato, nell'esse- cuzion
lulglo, dal saladino soldano. dante, par., 24-126: « o santo
.]: voce che pare uscita o par che vengadal sepolcro: cavernosa. 10
ti mostri lieto 'l volto / e par che spesso rida e stia 'n diletto,
, misterioso, arcano. dante, par., 7-58: questo decreto, frate
desiderarne la morte. dante, par., 27-135: tal, balbuziendo,
e gli si pagano dieci doble. mi par di vedere sulla sua gota vizza il mobile
al panigrà si fece volare un fuoco par sepellire un zappone, che travagliava sotto
un vecchietto basso e asciutto (mi par di vederlo) interrogò: « chi è
tutti gli imperi e provincie d'europa par che sia sempre stata di oscura notizia
e fare rilaxare. caro, 12-ii-76: par che [monsignor del giulio].
] vene la zente zudera. dante, par., 14-70: al salir di
/ sì che la vista pare e non par vera. boccaccio, dee.,
imbrunire, farsi buio. dante, par., 1-43: fatto avea di là
-ardente di carità. dante, par., 11737: l'un fu tutto
tutti sono li serafini. idem, par., 8-27: di fredda nube non
in li alti serafini. idem, par., 21-92: quel serafin che 'n
sm. serafino. dante, par., 28-99: i cerchi primi /
brunelleschi. giov. soranzo, 99: par che mova i membri e i lumi
proprie opinioni,... le par che sia un bel sollazzo? cicognani,
dà fervidi baci all'erba, / e par ch'intento questa piaggia adori, /
generico. serie). dante, par., 13-139: non creda donna berta
con'quelo ch'è oscuro. dante, par., 23-25: quale ne'plenilunii
spiriti dei beati). dante, par., 32-99: rispuose alla divina cantilena
(il mondo). dante, par., 6-56: poi, presso al
altro ciel di bel serenoaddomo. idem, par., 15-13: per li seren tranquilli
astri nel cielo. dante, par., 13-5: imagini, chi bene
che parlano seriosamente: tutto questo mi par buon se prendono sul serio
di cose tanto seriose, quanto mi par intendere ed alcunamente posso annasare col discorso
delle opere buffe, quando il cantante par che parli e gli strumenti accompagnano.
: attedia il lungo sermonare / e par ch'alcuna volta se ne doglia / colui
la vocazione religiosa. dante, par., 8-147: voi torcete a la
2. pronunciare tomelia. dirlo par ch'i'smalvi! / la parte guelfa
la lingua a ecquella dico / che par così modesta, / e poi sì sottilmente
ciel veio cadire; / l'antiguo serpente par scapolato, / tutto lo monno veio
vene; / dietro un perduto bene / par che il pensier si mova. giacosa
e tu pur fuggi, e non par che te n'calglia. 5
lasciaramusio [mendoza], cii-vi-586: par a tutti che 'l nostrono cadere in terra
lui servir serri le porte. dante, par., 3-43: la nostra carità
amore e nuda di pietate. idem, par., 25-4: se mai continga
la groppa [il cavallo] e un par di calci serra. -affliggere (
-rifiutare qualcosa a qualcuno. dante, par., 18-129: già si solea con
buonarroti il giovane, 9-858: mi par veder sempre queiribaldi, / bruti, strani
, li color rosati: / cuimira, par che tutte gioie saetti. lorenzo de'medici
. buonarroti il giovane, 9-272: mi par dicomprender che 'l messaggio / con favellar serrato
come in bocca / e tempo non mi par da zampognare. -per estens
luminosa dei beati nel paradiso dante, par., 10-102: se sì di tutti
della volontà di dio. dante, par., 21-70: l'alta carità,
tempo de la naturale vita. idem, par., 2-14: voialtri pochi che
, 1-108: ogni opra di virtù par che fastidie / e più la fé che
demono e a sua mascione. dante, par., 5-68: non prendan li
ultimo del 'purgatorio', e non mi par bene di abborracciarlo, per paura di
, una promessa). dante, par., 5-47: due cose si convengono
dal servigio di dio? dante, par., 21-114: quivi / al servigiodi
l'aiutar un povero / innamorato non mi par ufficio / servii, ma di gentil
1-ii-77: se ella facesse a un giovane par vostro un servigiuzzo di quattro paroline a
, 7-999: dare non mi par necessaria, e, per esser monotona,
impeto naturale, il quale altro non par che sia che una operazione dell'intelligenza
: più ch'a torto / mi par di servidor nome tenere: / così dinanzi
, non so veramente che dire. mi par cosa molto fuori di tempo. a
cadere in servo di signore! idem, par., 31-85: tu [beatrice
sia tutto quello e l'ottava o nona par sa nel rapporto di cinque
uno e con l'altro tema, mi par assai più conforme alle regole il credere
: cotal moto... non vi par egli notabilissimonel sole, variando le sue latitudini
, 10-34: 'non avere troppa sessitura'par che voglia dire 'non aver gran capitale',
tedeschi; una che ride sfacciata par dire: il sesso è inter
la gola che fiocca / di neve par, sì ben divelta e tonda?
, 1-1249: entrerreno in sestile, e par che sia / tempo di còr l'
dal viso un colpo raso. idem, par., 18-69: qual è 'l trasmutare
la più virtuosa. idem, par., 26-142: nel monte che si
porta di san piero. dante, par., 16-41: li antichi miei e
, sm. compasso. dante, par., 19-40: colui che volse il
] compartiti, più grati saranno / e par che me'laterra omor vi presti.
definitiva. bacchelli, 2-xxiii-420: mi par bene che proprio così lafaccenda si sia impostata
in farfalla adulta. dante, par., 8-54: la mia letizia mi
e nettare con sete ogneruscello. idem, par., 32-54: dentro a l'ampiezza
la mia sete men digiuna. idem, par., 2-19: la concreata e
vedi tu quel ceffo rubicondo / che par di rame, e quegli occhi di
monastico, congregazione religiosa. dante, par., 3-105: dal mondo, per
bieca e torta / con cesare e del par con dio cattivi. grossi, ii-417
ch'assiser tebe; ed ebbe e par ch'elli abbia / dio in disdegno,
abbia / dio in disdegno, e poco par che 'l pregi ». castelvetro
uno sopra tutti, quieto. idem, par., 22-134: col viso ritornai
catacombe. septe clima. vellutello [par., 27-81]: secondo tolomeo,
stati di diverse nature. idem, par., 6-41: sai ch'el fé
(un amministratore). dante, par., 6-138: poi il mosser le
, formato da sette vetture, che a par tommaseo [s. v
sedea la gente mesta. idem, par., 21-13: noi sem levati al
non solo con l'arco del sopraciglio par che sostentino la cadente filosofia, ma non
(e anche nei dante, par., 4-84: se fosse stato lor
da una piccola firimai ». dante, par., 18-93: 'diligite iustitiam',
sezione o della division che vogliam dirla par ch'in infinito possa multiplicare, nondimeno
essere avvezzo: / ch'un altro par ne rubò lor l'altr'anno; /
diretto e talvolta insoha potuto tradire un par suo per darsi ad un ribaldo traovidio
sfamarlo più o meno, era un altro par di maniche. verga, 8-128:
? -sì, egli n'è sfangato da par suo, con qualche poco d'aiuto
fazio, ii-7: come muore e par che fugga via / dinanzi al sole
la gioia che più mi solaza, / par che mi sfaza. monte, 1-4-15
/ non sono asiso, - onde par ch'e'mi sfaccia. matteo correggiato,
le donne fiorentine]; ed ancor par che gli avegna, / per questo
ciò a meve non manca, / nanti par che mi sfaccia: / non sapendo
, 14-99: divenne qual uom che par se sfaccia / nel sentir suo difuor
la prolusione, per istampare, mi par troppo lunga, e parmi anche ci sia
ch'è sì conquisa, non mi par gran fatto, / però che quel
bisogna vedere quella ragazzettaccia come sfattora! par la padrona lei! = voce
già, ma solo a'miei martìri / par che s'infinga tale, e cieco
ecc.). dante, par., 1-59: io noi soffersi [
to dalla fornace, che tutto sfavilla e par più fuoco del oggetti pericolosi che facilmente potrebbono
agli angioli somiglia, / tanta luce ivi par ch'arda e sfaville. marino,
fulgore (dio). dante, par., 7-65: la divina bontà,
nostri occhi, in uno sfavillìo che par visione. -lucentezza degli occhi;
viiai genio sferico, / soggetto non mi par da panegirico. 5. compiuto
nella guerra s'usano fece sferrare, par che simigli. acciò che alcuna di quelle
guide, / volta le groppe e un par de calci sferra. fucini, 259
e quasi fuor d'architettura ch'ella par mostruosa a vederla. 9. diventare
: aprendo alcune cataraffe o sfiatatori, par che lo stesso mare, agitato dal vento
commesse gli sono. berchet, 88: par anco peritosa / una sfidanza in loro
è troppo grande...: par che egli abbin paura che il mondo
ossa, non si tien più ritta, par che debba cascare in terrada un momento all'
pastefermentate e fritte che in sicilia, al par che in barberia, si chiamano 'sfinci'
e svo gliatezza, le par che sia un bel sollazzo?
vengono certi sfinimenti ai cuore che mi par di morire. bottali, 5-51: un
male]... a me par consistere senza alcun dubbio in una o in
prepotenza loro nel mare,... par che adesso comincino a sfodrar pretensioni tali
mattio franzesi, xxvi-2-104: non vi par, benedetto, un bel piacere /
, intr. per lo più con la par ticella pronom. { sfógo
s'è di pianger ritenuto / e par che d'esser teco abbia disio: /
, un sentimento). dante, par., 15-44: quando l'arco de
. foscolo, ix-1-353: 0 non par egli tempo oggimai... che lasagacità
, come l'antico: mi par che tutto al caso ora s'appoggi.
deriv. da sfoiare. sfoiato (par! pass, di sfoiare), agg
azione da sfolgorare. sfolgorante (par! pres. di sfolgorare), agg
sentimentale. leopardi, iii-260: mi par quasi impossibile che tu m'ami.
covrir nulla manera, / ca 'n me par che s'asconda / troppo isforzatamente.
campo con quel baston grosso, / e par che l'aria si tinga e rabbruzzoli
acerbo / l'altro: « e'sì par tu non m'abbia osservato, /
. m. cecchi, i-330: mi par sempre che qualche disgrazia / mi caschi
quelli / picchia e ripicchia, e par che si sflagelli. casti, 1-22-27
, come io mi avessi a fare delle par tite sul libro del p
ad una sozza creatura che sola a lui par donna. 2. per estens
buonarroti il giovane, 10-877: e'par 'n un certo mo'che 'l cuor
il color de l'oro, / e par la mia d'umìl pianta, cui
spoglia né sfrondeggia, / come la morteal par di tante foglie / con strage indifferente i
). menzini, 5-91: vi par, canaglia, di dover sciupare / il
per voilavoratori / che siamo ammanettati / al par dei malfattori; / eppur la nostra
rizzato sul cuscino senti o ti par di sentire... uno sfuggichìo di
. laffei, 5-1-125: a strabone par che succedesse metello pio, il quale
, la quale, se negli esametri par che ci sfugga, negli endecasillabi però
e menarla cosi alla sfuggita non mi par che passi con molto onor nostro né
. milizia, iii-486: lo sfumato par ch'escluda il sentimento. sinisgalli,
bonghi, 1-37: di fatti, ti par egli che la prosa della più
, xliii-131: quando el re, che par che d'ira arabbi, / ebbe
, che sgambetta vicino al babbo, ora par tutto... androgeo. pirandello
per sempre ed amato da me al par di me medesimo. nievo, 533:
tanto sgarbate, tanto attose, che par pure un fastidio a vederle. piccolomini,
cantù, 332: odi che favellando par che sgargarizzino. = comp.
cambera che v'ène, / che par parata di broccato d'oro: / io
delle ceste, / era sghemba, mal par, grinzosa e goffa. -caotico
vidi altra nobil zitella / con infronte un par d'occhi sì sgherri. / ella ha
lorenzo de'medici, ii-291: e'ti par esser più bella / cheognun di vederti impazzi
. ottonelli, 284: non par già vero che posta essa 'z'innanzi
, 93: allegri, 233: par ogni palco appunto un cataletto /..
pare apunto un naso, ma ilvostro non par, anzi è naso vero, effettivo e
ul-i$ \ un vagone di prima ripulito che par nuovo se non fosse un copale,
via; / questo in ver mi par che sia / grosso e lungo più del
vergogna o dall'ira, e ti par di mancare a non so che dovere correndole
la quale essendo ottima fra tutte, par bene che debba fra tutte essere sgombra
gli 9-55: l'asino un par di calci gli appresenta, / indi mena
ti sgumentar niente, / ca, par dio, nu averemo la tera. petrarca
immaginazione dà indietro sgomentata; le membra par che ricusino d'ubbidire; e il cuore
versi e i metri più difficili che non par fatto sgomitaménto, sm. lo
/ la debile mie barca, e par che sia / una festuca in mar rozz'
da iermattina in qua, perché mi par vedergli un corpo guizzo, sgonfiato e
guizzo, sgonfiato e un viso giallo cne par la fame. 3. per simil
del gigante tifone,... par che siano in verità uno sgorgamento e
ella è pel sangue sozza, / che par per tutto insino al fiume corra,
, assai spesso, dalle bocche decosa par che nasca pace, / che aduce guerra
scorretto, con frequenti errori di grammatica; par sgrafito). inciso leggermente
5-30: ogni civaia al gusto mi par grave, / fuorché sgranar baccelli e
larga e amara, illuminata da un par d'occhi sgranati grigi, quasi bianchi,
ti metti, / dove l'uva mi par legata a fasci. 4. intr
borbottar tutt'il ventrame, / che par che mi si sgrappoli el polmone.
... voi, per quanto mi par di vedere, l'avete fatta sgravidare
son gravido di questa lettera, non vi par tempo che io mi sgravidi ormai?
de duolo, ira e di rabia par consume, / e scridali cun acri
ancora sgrondanti. baldini, 5-72: par proprio di vederla, sul far dell'
così in cimitero, / un sasso par che rondel quasi sgroppi, / che da'
.. la venuta di sua maestà par che sia tardata per dar tempo allo
. pascoli, 264: già gli par che di dosso il can barbone /
(vedete sguaiataggine!): vai due par di guanti d'ambra. vale.
casti, vi-187: - scusi: ma par che si dovrìa dar qui / maggior
, gemono una certa roba, che par simile alla colla strutta, o più
. lamenti storici, i-170: e1 par che 'l core e li sguanci semorda,
la tua / c'onn'altra me par frua, senno la sua sguardata. dante
vostro bel saluto e idem, par., 18-44: così per carlo magno
/ l'aere stipa. idem, par., 31-98: vola con li occhi
-gli occhi. dante, par., 3-128: la vista mia.
sentisse che sguattìo! una serra, che par chefi svenino. 2. per
scorrer dell'anno / il cerchio, par a me, col far l'aprile /
velluto giallo, con il difficili che non par fatto suo, e le forme scabre e
come un razzo fuor di e sempre par ch'a tempo egli sguinzagli. poliziano,
'sgurare'è un termine dialettale che ci par degno d'essere assunto per una sua efficacia
come 'lmar s'andò turbando. dante, par., 4-28: d'i serafin colui
è molto aperto, gemma. idem, par., 3-108: iddio si sa qual
ei si riman su l'ammirante. par cne l'alta arena stampino / satiri e
: / quel si vede ondeggiar, quei par che consigliarsi come / e quand'essi dovean
enclitica rispetto al verbo. dante, par., 3-8: visione apparve che ritenne
va tra la perduta gente. idem, par., 2-7: l'acqua ch'io
o saran sì cocenti? idem, par., 4-4: intra due cibi,
voi che sì sfavilla? idem, par., 24-154: benedicendomi cantando,
però m'abbia vinto? dante, par., 19-43: colui che volse il
/... / ella non par che 'l creda, e sì sei vede
galileo, 3-2-90: nell'ambiguità par molto più ragionevole il no che
per antonomasia d'ogni clima freddo. mi par d'essere in siberia. anche coll'
ne l'aria etna volante, / or par ch'erga le faci al ciel stellante
detta istoria si dimostra! idem, par., 33-66: così la neve al
a. cciò che dice. dante, par., 2-126: riguarda bene ornai
così avene d'amare. dante, par., 1-49: sì come secondo raggio
forsennata latrò sì come cane. idem, par., 1-20: darsi de'guai non
: se tu la guardi, la ti par di cera; / guardala meglio,
; / guardala meglio, la ti par di stucco; / e se la guardi
di mala morte morire. dante, par., 5-123: così da un di
una pena ultraterrena. dante, par., 5-15: tu vuo'saper se
, ch'or mostra tal figura / che par che mova amor dolce ed umile.
, cxxxviii-10-12: li occhi a tal maestria par che vi mova / l'amor ch'
le ciglia intorno pronte. idem, par., 13-130: non sien le genti
(la voce). dante, par., 15-67: la voce tua sicura
timore o per timidezza. dante, par., 15-15: per li seren tranquilli
comportamento, nelle azioni. dante, par., 27-32: come donna onesta che
la povera vita! ». idem, par., 27-8: oh vita integra
-immune da corruzione. dante, par., 7-129: io veggio l'acqua
ridare coraggio, rinfrancare. dante, par., 26-89: come la fronda che
issicutera. guadagnoli, vii-749: a me par d'esser sempre al sicutèra, /
esser sempre al sicutèra, / anzi mi par che andiam di male in peggio.
.. sulle superficie di schi- stosità par tutta fatta di oligisto, ma nelle fratture
canicular, cangiando sepe, / folgore par se la via attraversa, / sì pareva
da due cavalli in sudore, che par che s'assopiscano al suono cadenzato e
. g. gozzi, i-2-38: ti par egli che un tremuoto, una battaglia
risma: ai quali... non par vero... sfogare lo infinito
ariosto, cinque canti, 2-27: gli par veder che lassi il apra l'
denutrimento de l'amicizia. idem, par., 24-143: de la profongno
anima, 1'esistenza. dante, par., 7-69: ciò che da lei
i leggiadri campi? / questo sol par che mi sigilli e stampi / tal
stampi / tal che terza mi par dopo le squille. poerio, 3-212:
(una melodia). dante, par., 23-110: così la circulata melodia
15. improntarsi. dante, par., 9-117: or sappi che là
plichi, ecc. dante, par., 27-52: non fu nostra intenzion
. figur. stigmate. dante, par., 11-107: nel crudo sasso intra
prati, 1-188: l'oro compra i par tuoi, non il sigillo / delle
di un ordine religioso. dante, par., 11-93: sua aura intenzione /
fatta la grazia della vita, vi par egli probabile che gli si lasceranno in
camento di maggiore umilitade,... par che tocchi più a'dittatori in latino
, cioè la rima,... par che sia condizione propria della dizione in
(una persona). dante, par., 1-70: trasumanar significar 'per verba'
e viste significhino allegrezza. dante, par., 9-15: ecco un altro di
, ma è forse per una significazione che par mi steriosa che quei due
/ titol non è più in uso e par ch'annoi / i contadini stessi e
di roncisvalle, 1-41: carlo mi par che voglia la metade / di tutta spagna
altro, ha di me vèr lui par signoraggio, / voi che di lei non
che tutto lo domina, / e par forma di donna peregrina, / di nuovo
de la impia morte. dante, par., 31-107: segnor mio iesù cristo
a servire / da cui larghezza gioia par che vene. latini, xxxv-ii-254: davanti
signor morto piangete; / so che vi par d'aver tutto erduto, /
all'altro e volere signoreggiare? dante, par., 9-50: dove sile e
, / con core e con lianza par giustizia, / e guardarne da primizia /
loro aversari in ogni modo. dante, par., 8-73: la bella trinacria
giacomo da lentini, 53: certo mi par che far dèa bon signore / in
non son mio? dante, xxxvii-70: par che si conve- gna / di darle
astiosa disperazione. 290: d'un re par figlio tanto è signorile: / tutto bontà
costumata, / leggiadra, accorta e nel par tuisce, in base a
: indurre a tacere. dante, par., 5-89: lo suo tacere e
sonare o di cantare. dante, par., 15-4: benigna volontade in che
ricominciare a parlare. dante, par., 13-31: ruppe il silenzio ne'
« sile! ». dante, par., 32-49: or dubbi tu e
. varchi, 22-63: cerber che par che 'ngombre / l'entrata con tre gole
il medemo. d'annunzio, iì-607: par nelle cose nascere / una vita indicibile
pari rivolto de toa opinione / e par facto a scusarti un sologi- smo.
che, se ben tutti i sillogismi par che in un certo modo si possin domandar
e e dante, par., 11-3: o insensata cura de'
basso batter l'ali! idem, par., 24-94: la larga ploia /
anguillara, 8-158: così il bicorne dio par ch'in un stringa / di calami
patrio sistro. marino, 1-2-31: par ch'a suon di crotalo e di sistro
lorenzo de'medici, ii-50: laonde falsamente par si dica / che in questo bene
(anche oltremondano). dante, par., 1-124: la provedenza, che
un elemento naturale. dante, par., 1-92: tu non se'in
bia non si sente, / né par ch'a terra i fiori languenti pieghi /
domenica di maggio,... par di correre a ritroso del tempo,
.]: stamani è una sizzettina che par d'inverno. -sìzzola. landolfi
graziosa nel gesto quella che camina che par slancata. = var., di
il contrabbandiere, « se fa la guera par slargar el confin, e mi perdo
rosmini, xxv-310: la fantasia non par che valga a dareall'anima di quelle immagini
gambe. l'ha sempre legate, che par impossibile; e sì i tredici mesi
amea la lingua finalmente slega, / ma par che il favellar non le consenta /
misura; emozionare. dante, par., 3-36: cominciai, / quasi
la vecchia va in arcione / e par che ad ogni scossa / nella smagliata pelle
pulci, lxxxviii-ii-317: dal dolce viso par che gemme fiocchi / parole sagge,
: oimè, ché solo a dirlo par ch'i'smalvi! / la parte guelfa
stanca / e de 50 fare no par ch'alentisca, / e qual d'amore
alentisca, / e qual d'amore più par che polisca / za no 'l lassa
volte mi piglia una smania addosso che par mi schizzi via il cervello. carducci,
che rodere. marchetti, 5-229: par ch'assai diverso / del cavallo il
pacifica chi 'l pur conosce, nom par mai che si sazi / di farne,
. sbarbaro, 2-46: a me par, vivendo questa mia / povera vita,
'l pensier e 'l talento / ben par q'el sia tocado da tosseg de serpento
al buio e pe'cammin segreti / par gran cosa agli sciocchi / che menan volentier
quanti? / -a quaranta, mi par. -tu ti sei apposto / a cinque
tomi al segno, / non li par desso e stima essere altrove. boiardo,
a troppo si confonda. idem, par., 30-119: la vista mia ne
in tal guisa smarire / che lo intelletto par da me fugito. lancia, iii-623
che mare. iacopone, 65-149: nullo par sì smar sentiero, videsi
, offuscato nella vista. dante, par., 33-77: io credo, per
. p p dante, par., 26-9: di'ove s'appunta
dirreste ch'ave una fisionomia smarrita: par che sempre sii in contemplazione delle pene
smarrita / per la montagna, e par che rechi / alla solitudine gli echi /
2-13. 1: quel che più mi par, de lui si pasce / e lo
il serpe subito il divora, / né par che un ponto sol quieto il lasce
della chiesa. castiglione, 3-i-407: gli par conveniente e ragio nevole che
di biacca o d'allume, / ma par di marmo il più pur lavorato.
/ in piacevole sonno a tergo avere / par lor di smerlo audace il rostro ingordo
pura modulazione, non diletta, anzi non par musica intera ma 'smidollare il pane'vale anco
niun si duole,... par che non tocchi a loro. duodo,
? smillanterie / d'un ca- valier par suo, che per il mondo / è
2-ii-91:: né credo che ad un par mio sia bene darle commissioni tanto limitate ch'
mercé del vostro lungo sminuzzamento, mi par di poter far restar pago il mio
, una sì gran gentildonna ama un par di costui! fanfani [s. v
più smisuratamente che mai si lodassi uomo par mio. 2. in modo
crei; / questo ligame, zo me par, / no è cossèi per
o ritratti storpiati, ricopiano quel che par loro di dovere imitare. g. paleotti
misero core empie ceraste, / cui par non hanno taffricane sponde. monti,
, di maniera avvolto a le radici che par un fu- = deriv. da
partorì spontaneamente. galileo, 3-1-39: le par = nome d'azione da
franco, 1-50: e 'l morel calzolaio par quando squilli / voce spoppata proprio da
nelle strade comuni parlano tanto sporcamente che par bene che credano che dio sia sordo
chi dovrebbe difenderla, purgarla ed accrescerla, par che intenda di sporcarla e vituperarla.
se si piantano presso alle muraglie, percioché par che si dilettino di sporchézzo e di
. essere misurabile temporalmente. dante, par., 10-39: è beatrice quella che
l'ale / e dai destrier che fren par che non pieghi, / love assalì
verso dio, inchinatasi con dolce atto, par che lo ringrazi. guerrazzi, 1-703
anche, al papa. dante, par., 10-140: come orologio che ne
disposto spirto d'amor turge. idem, par., 27-40: non fu la
vertute sia sua vera sposa. dante, par., 11-84: oh ignota
partic.: battesimo. dante, par., 12-61: poi che le sponsalizie
, abbraccia questo sposo. dante, par., 3-101: fino al morir si
con la povertà. dante, par., 11-84: scalzasi egidio, scalzasi
trovata in casa si parla di 'un par di buoi, uno di pelo bianco con
parecchie delle questioni attuali e che mi è par = denom. da spranga
, pulci, 27-56: il vento par certi sprazzi avviluppi / di sangue, ecco
. s s dante, par., 4-112: quando piccarda quello spreme
grafi 5-955: ricevi, se ti par buono, / questo succinto entimema, /
i-32: sprezza la moglie bella e sol par ch'ami / nicandro altier le meretrici
trovo una regula universalissima, la qual mi par valer circa questo in tutte le cose
galantuomo la mostrava sulla fronte! un par d'occhi sprillenti avea, che gli sbarrava
: fug- ge infellonita l'anima e par che aizzi / anche il corpo, onde
e con teco soghigna: / e par che voglia sproferirti il cesto.
viaggio / cavalca a quella 'nsegna che i par bona. lorenzo benci, lxxxviii-i-253:
all'incalzare del tempo. dante, par., 17-106: ben veggio, padre
martelli, 3-163: costei sola non par che 'l vinto aggrave, / anzi aguto
meza cortesia vostra, superfluo / gli par che sia di ciò pregarvi; e
a me per certo..., par di scorgere grande sproporzione... e
ridevole cerimonia della coronazione volle ripeterla un par d'anni dappoi col baraballo poeta, ignorante
a. cattaneo, ii-48: mi par di vedere un battello sprovveduto, gittato
a menarmela con questa gente che manco sapeva par un pezzo di pomice leggerissima
dal mondo, / e l'università par che ne ammicchi. 5. vagare
. aretino, v-1-565: a me par vedere... due cani da beccaio
in passando le vestila ei posa, / par ch'ivi scaturisca o che germoglie:
. ammirato, 1-ii-284: l'età par che communemente venga per lo più disegnata
cesarotti, 1-iv-337: sul nubiloso viso / par che spunti un specie in quello rotativo,
. spuntoncino. sangallo, 1-8: par che stia in un continuo moto [la
, 2-69: il conto di costei mi par simile a quel d'un'al- tra
, 2-69: il conto di costei mi par simile a quel d'un'al- tra
: quel signor non rièscemi nuovo; mi par d'aver- lo ammirato ad una mostra
con questa da lui gran venti mi par considerabile, perché come parti umide do- sputa
mena il capo, sputa tondo, / par che li puzi l'aria. varchi,
lippi, 4-48: ch'un sole proprio par pretto sputato. baldovini, 2-2-12:
maledetta! tutta nata e sputata / par la vostra servetta. salvini, 41-420:
, iii-129: se el matrimonio sarà da par nostro, se la niora me farà
sbarrarli. lippi, 5-38: un par d'occhiacci, orlati di savore, /
ad un tratto gli squaderna / che par quando il faina alle sei ore /
[in lacerba, i-161]: mi par d'essere un frate che squaderni ai
modo sparso e frammentario. dante, par. 33-87: nel suo profondo vidi che
soccorso, grida disperate di aiuto, che par tivano da una finestra o
cantari cavallereschi, 149: che vi par di questo ladro? / domattina si
signor bellerofonte, che di già mi par entrar... nel magazino del
che... fa un frutto che par pigna, grande quanto meloni longhi,
la spina aspra e ria 'l cor par che mi sterpi / e squarci: onde
che quasi un di loro / esser mi par c'han ivi il suo tesoro,
attraversato da lampi. dante, par., 23-99: qualunque melodia più dolce
. / squasimodèo, ch'ella mi par più bella, / e buzzico un mucin