per ribaciar le amiche arene, / par che l'acqua dai marmi a terra smonti
vaste sale di castelcapuano... par che dalle scranne, consumate e logore,
, 179: con un vison che par un guancialaccio / e col suo rilevato arcipancione
da forza esterna; 'fare se par che ci metta del suo-e s'adopri egli
di cartapecora un po'vecchio, che par vero, e così certe palle a
, 6-iii-268: per convincerci, il cielo par ben che a noi dimostri / che
passeroni, 6-176: t? lor par che sonar tenti / il liuto od il
pagltaresi, xliii-122: vedie che nicor par diventato / cristiano e da suo fé
padrone, se la passavano, al par di lui, senza far né ricever torti
vere o che veramente sien tali, mi par che voi diciate molto bene. targioni
goffo. idem, 24-38: questa mi par proprio una commedia: e non mi
che mette un brivido, e'mi par, come nella pittura uno di que'
piede. della porta, 3-122: mi par [quell'uomo] troppo ricaduto di
dir del mariscalco: / ch'e'par fiorin d'or, ed è di ricalco
or, ed è di ricalco; / par zuccar caffetin, ed è salina.
pareva perfino stupida. carducci, iii-26-276: par che facesse mala prova in roma come
nccheza per donarse ioioso. dante, par., 11-82: oh ignota ricchezza
onor li sia, / ma sì mi par c'agia magior ricchéza / quelli c'
la sacci usare ». dante, par., 24-17: come cerchi in tempra
per la cruna dell'ago. dante, par., 17-90: per lui fia
a queste sostanze e loro ordini mi par prova di ncca fantasia. -festoso
a servire / da cui larghezza gioia par che vene. anonimo, i-555: cotale
gode della beatitudine eterna. dante, par., 19-11: tai cristian dannerà l'
a pena pò perdonare. dante, par., 23-131: oh quanta è pubertà
s'asotiglia, / poi ch'esso par che rade volte avegna, / a
sia estinta da un pezzo, ci par meglio lasciarlo nella penna, per non metterci
i-103-3: ancor sì no. mi par nulla travaglia / gir per lo mondo inn
cose naturali e delle matematiche ragionato, par ragionevole di ricercare come l'intelletto intenda
illustrare un concetto. dante, par., 11-22: tu dubbi, e
azione creatrice di dio. dante, par., 19-50: ogne minor natura /
dio, dalla natura. dante, par., 19-59: ne la giustizia sempiterna
infiniti benefici da dio. dante, par., 29-65: sia certo / che
(una costa). dante, par., 8-70: fulgeami già in fronte
lo profondo inferno li riceve. idem, par., 2-35: per entro sé
non è acconcio di riceverlo. dante, par., 9-56: troppo sarebbe larga
3-589: 'pensai ch'ogni lume / che par nel ciel... fusse diffuso
boiardo, 1-2-16: ben par che nella faccia avvampa ed arda, /
noi soccorso in breve avrai / qual par che più 'l richieggia il tuo timore.
cader suole una pioggia, / che par che l'etra stesso in pioggia volto
niccolò da correggio: 1-195: a torto par che d'altri si richiami / chi
più particolarmente ad ambrogio lorenzetti e gli par di sentire il richiamo di quella remota
da loro ricolta. idem, par., 10-81: donne mi parver,
, sulla nave). dante, par., 22-97: così mi disse,
grana loglio in sua ricolta. dante, par., 12-118: tosto si vedrà
lavorano. galileo, 3-1-347: mi par di vedere quell'infelice agricoltore che, dopo
recolto se perde, / che me par dubio asai, / ch'el ce serà
fatto o detto. dante, par., 16-12: dal 'voi'che prima
solingo. dannunzio, iv-1-199: mi par d'esser condannata a riappezzare, a
vivo alla memoria. dante, par., 16-129: ciascun che de la
, 224: la ninfa / agitata mi par., mi riconosce, / ma
c'avete da lui. dante, par., 22-113: o gloriose stelle,
essere per sua sufficienza? dante, par., 29-59: quelli [angeli]
, 202: la somma deità par che permecta / che spesso in sul fiorir
dànno tante vite all'emigrazione, a me par destinata più d'ogni altra a compiere
per estens. ricoprire. dante, par., 14-57: questo folgor che già
non ha piastra né maglia; / ma par (sì ben con lo schermir s'
ricordanza delle donne ci rimane incancellabile al par dell'epoche più memorande. rebora, 3-i-16
dolce viso, / a che niente par lo paradiso. lufiis, 3-272: nel
la facoltà della memoria. dante, par., 29-72: in terra per le
una cosa, che con questa racordazione par che mi rinfacciate i benefici, che
. / e del perduto impero / par che col grave e taciturno aspetto / faccian
strade, per mezzo de'nervi del par vago ed intercostali, prima ai dorsali
perciocché nel faranno inteso. dante, par., 22-2: oppresso di stupore,
de la morta gente. idem, par., 33-14: donna, se'tanto
detta buona memoria. dante, par., 32-106: così ricorsi ancora a
. -correre incontro. dante, par., 26-71: a lume acuto si
a. cattaneo, ii-48: mi par di vedere... un agente di
e del ricorso suo come salisse / che par mirabil cosa a immaginare. lorenzi,
. bibbiena, 2-44: -e'mi par mille anni succiar quelle labra vermigliuzze e
. goldoni, x-618: impastata mi par di ricottina. fanzini, iii-278:
nul- l'altra creatura. dante, par., 7-88: vostra natura, quando
ricovrato sposo, / di', qual ti par? 3. ristabilito, rimesso
dal popolo: ricovero il quale appunto par che a loro venga somministrato dalle divine
più calde della giornata. dante, par., 31-43: quasi peregrin che si
. s'era qualificato, da un par de giorni, per un ronzìo reale e
cielo). pindemonte, ii-340: par che ti chiuda d'ogni parte il
immaginazione dà indietro sgomentata; le membra par che ricusino d'ubbidire. stampa periodica
crudele scilla, dove l'acqua ritrosa par che riddi. -con riferimento enfatico
... si arresta impacciato e par quasi che smarrisca il suo criterio,
cieco non la vede. idem, par., 14-79: beatrice sì bella e
non seguir la mente. idem, par., 27-96: se natura o arte
de li occhi ridenti. dante, par., 3-42: ond'ella, pronta
le vene acceso zolfo, / non par che capir possa ne la pelle. galileo
còr e forto ven planzando: / tal par ke''n crio ke n'à tornar
che si rideano tra loro. idem, par., 10-01: non le dispiacque
il suo marito! / ridegli intorno e par si strugga e mora / quando noi
altri se n'accorgesse. idem, par., 5-81: se mala cupidigia altro
chi d'altrui si ride / merito par ch'altri rida di lui. costo,
degli errori commessi. dante, par., 28-135: sì tosto come li
anime elette in paradiso. dante, par., 9-103: non però qui si
ch'ordinò e provide. idem, par., 10-118: ne l'altra piccio-
. della disgrazia altrui. dante, par., 6-131: i provenzai che fecer
giova, / sol nel pianto comun par ch'ella rida. magalotti, 9-1-19:
margherite. -sostant. dante, par., 30-77: il fiume e li
dove con serena e lieta fronte / par ch'ognor rida il grazioso aprile,
faceva tutto rider l'oriente. idem, par., 28-83: per che si
- anche sostant. dante, par., s-97: se la stella si
son per tutte guise! idem, par., 23-26: quale ne'plenilunii sereni
genovese, 1-1-201: se lo mundo par che na / e vita longa deporte,
s. v.]: di un par di stivali o di scarpe rotte sul tomaio
s. v.]: a chi par che voglia star sulla celia, quando
stampa berioaica milanese, i-153: ci par d'udire sovra un campo di battaglia
ridevole cerimonia della coronazione volle ripeterla un par d'anni dappoi col barabello poeta,
cose che hanno in sé disconvenienza e par che stìan male, senza però star male
>erché mi privi? » idem, par., 1-5: nel ciel che più
la verace via abbandonai. idem, par., 31-45: quasi peregrin che si
, sì mi somiglia ». idem, par., 24-24: tre fiate intorno
usitato, 'riscorgere'e 'riscemere'ambiguo, questo par necessario alla precisione del linguaggio e fisiologico
/ tosto in sé si raccoglie / né par più dessa agli occhi. / lasciala
... si arresta impacciato e par quasi che smarrisca il suo criterio,
odor redunda et olfasi, / veder mi par mia celeste imagine / sedersi.
prati, 2-226: l'italia è del par viva: / il desco e la
4-2-63: la natura del male primario par riducibile al genere di paralisi. parini,
occhi su un oggetto. dante, par., 22-21: rivolgiti ormai inverso altrui
dico l'aspetto redui. idem, par., 27-89: la mente innamorata,
amoroso uso di sapienza. idem, par., 23-51: io era come
a similitudine quasi reduca. idem, par., 6-56: presso al tempo che
i-33: anche l'amore della maraviglia par che si debba ridurre all'amore dello
d'orazio / a quando a quando par, tra l'arce e il fòro,
lasciar così una bella cornice, che par proprio invochi una vaga figurina? -
una trama / raggiante adamantina, al par dell'etra / e fluida e pervia e
, reempe lo core. dante, par., 9-8: già la vita di
di veder riempiere certi vuoti che mi par di scorgere nella cognizione adeguata della nostra
. -intr. dante, par., 7-83: solo il peccato è
se egli ci fosse, interpreterebbe da par suo rimagine rievocata. rievocatóre, agg
f. frugoni, vi-282: l'anima par che aborrisca d'abitar in un cotanto
. dell'oggetto). dante, par., 4-48: santa chiesa con aspetto
che tobia rifece sano. idem, par., 26-89: poi mi rifece sicuro
-riassumere un determinato aspetto. dante, par., 20-5: lo ciel, che
il maestro di scherma, mi distraggo e par che pensi ad altra cosa che alle
per te: ma tu adoperi da par tuo ». marchesa colombi, 2-153:
verbale, che ho spaziate, mi par che non siano riferibili se non a un
esse nella sagacità dei sensi quel che par che manchi nella quantità della virtù e
e tuttor bolle, / sì che par un caldai'male schiumato. 3
l. salviati, 19-32: mi par sempre tu sii / veduto da qualch'un
lo sguardo). dante, par., 21-1: già eran li occhi
dei ciel dov'ella nacque, / e par ch'ogni altro ben sprezzi e rifiute
-rinnegare. giuliani, ii-in: vi par poco, sentirmi dire dai miei figliuoli
questo giornale relativi alla nostra letteratura mi par che dovrebbe proc- curare al « raccoglitore
fausto da longiano, iv-254: a me par ch'i nostri difetti miriamo con gli
la luce). dante, par., 33-119: ne la profonda e
quindi iemalmente si spiri. idem, par., 33-128: quella circulazion che sì
più oggetto d'occhi men belli) par che non sappia e non voglia da
convessa del primo mobile. dante, par., 30-107: fassi di raggio tutta
della trinità divina. dante, par., 31-72: li occhi sù levai
beato il proprio pensiero. dante, par., 9-21: « deh, metti
, i-131: lei riattacca il dialogo che par rifluito nella memoria del tempo lontano.
lo scopo... della cura par che debba essere di scemare quell'angustia
, un raggio). dante, par., 2-88: indi l'altrui raggio
a sé piombo nasconde. idem, par., 12-9: canto che tanto vince
nello stile. carducci, iii-6-221: par più verosimile che, pur avendola tempo
penale!.. ma non vi par tempo di finirla con questa buffoneria che
perché ricerca presta resoluzione, ma a me par più dilettevole:... et
le svaria intorno, / le scinde le par venze, / le moltiplica
riflettere un'emissione luminosa. dante, par., 2-93: or dirai tu ch'
refratto più a retro. idem, par., 19-6: parea ciascuna [anima
m. frescobaldi, 1-48: e'mi par chiaro veder che nel verno / ogni
poi n'andò a siena. dante, par., 4-81: se violenza è
alta commozione, tragica e solenne, par che si fosse come rifugiata in queste rievocazioni
foscolo, gr., 185 [par.]: àjlor l'italia / diè
refugio ai soi fedeli. dante, par., 17-70: lo primo tuo refu'
: ecco di nuovo quello che non mi par che si fosse. né riman pure
benedetto stato d'urbino, il quale par che sia un refugio a tutti quelli
; fiammeggiare. dante, par., 9-32: d'una radice nacqui
lume d'esta stella. idem, par., 26-78: de li occhi miei
-con riferimento a dio. dante, par., 9-62: sù sono specchi,
). faldella, ii-2-45: non par vero come il cambiamento di ambiente mi
ne'periodi che seguono, non ti par vedere che le parole ci stanno insieme per
di trovarmi in riga col zeti non mi par che metta conto. -uscire
scrivere e sembra a tutti incrollabile al par d'un dogma: non v'è rosa
-figur. nutrire spiritualmente. dante, par., 12-104: di lui [s
solea valore e cortesia trovarsi. idem, par., 8-65: fulgeami già in
volte che a chi non guarda ella par nuova. = deriv. da
non so che dentro le vene / che par che ci rigetti e ci respinga /
inquisitor maggiore è in miglior opinione e par che tratti 1 negozi più di ogni altro
sembrano tali). dante, par., 13-134: ho veduto tutto 'l
- anche al figur. dante, par., 5-38: convienti ancor sedere un
un secco ramo, / subito fiori par che da quel fiocchi. g. b
cor d'inganno / una rigida sembianza par fierezza, ed è pietà. g
per ispiegar questo 'cruda'. egli mi par nome naturalmente proprio delle vergini: che
il braccio, mostrò e rigirò un par di pantofdette. -scherz. sottoporre
, aggirarsi in volo. dante, par., 19-91: quale sovr'esso il
capillo ha mgri e unti / ch'i par pur impegolati, / li soi cigli
[chersterton] nato nell'epoca vittoriana par che sia risorto qualcosa della sanguigna e
fa grembo il pantacchiume rigonfiato, / che par con quelle vene un mappamondo.
vuò rilassare il rigoroso aspetto, / ché par non esser degno / di reai trono
'l gelso diventò vermiglio. idem, par., 31-92: così orai; e
umano intorno al detto errore. idem, par., 3-47: i'fui nel
ogne posa mi parea indegna. idem, par., 32-85: riguarda ornai ne
nuovamente lo sguardo. dante, par., 22-92: pier cominciò sanz'oro
a proprio agio. dante, par., 22-36: perché tu, aspettando
n. franco, 7-58: a niuna par essere bella né riguardevole, se le
la più dolze matura. dante, par., 10-133: questi onde a me
: manifestazione di clemenza. dante, par., lo primo tuo refugio e 'l
devrebbe rivocare in dubbio la sua parola, par che vada, fuori del suo costume
negligenza. galileo, 3-1-232: mi par che noi siamo entrati in una disputa non
chiarire meglio un'idea. dante, par., 18-85: o diva pegasea che
ispezie ch'era morta. dante, par., 7-in: la divina bontà,
per una considerazione soggettiva. dante, par., 30-123: presso e lontano,
correggersi da un errore. dante, par., 7-116: più largo fu dio
(lo sguardo). dante, par., 14-83: quindi ripreser li occhi
ruga. giuliani, i-337: ha un par d'occhi grandi e nerissimi, e
, 179: con un vison che par un guancialaccio / e col suo rilevato
appressa al rilievo, e 'l rilievo par peggio quante più s'a- pressa alla
rilucente e spaventevole. tinucci, 2-16: par subito aggiunto giorno a giorno / dovunche
dente bianco, / e l'occhio par un foco che riluca. nardi, 6-52
la grazia divina). dante, par., 22-43: tanta grazia sopra me
, iii-28-325: la versione di lei mi par felice, fatta da versi irti piu
rèma), sf. omofonia completa della par te finale di due o
, i-814: l'eco / che al par de'carmi fé dolce la rima.
/... / or da palermo par che si partisse, / perché cerbin
si decide a buttarla via, in 'barthes par lui-mème'). questi rimandi della memoria
/ parea del loco. idem, par., 10-22: or ti riman,
el quanto armase en site. dante, par., n-71: dove maria rimase
/ e'1 principio del dì par de la spera i... i
tempo, vita). dante, par., 21-124: poca vita mortai m'
-con riferimento a dio. dante, par., 13-60: quella viva luce che
/ ettemalmente rimanendosi una. idem, par., 19-45: colui che volse il
rimarrebbe in lui desiderio. idem, par., 3-92: elli awien che un
altro rimane ancor la gola. idem, par., 33-60: qual è colui
restare lettera morta. dante, par., 22-75: la regola mia /
che n'attendea conforto. idem, par., 2-109: come ai colpi de
senza freno rimaso. cesari, ii-594: par che qui tocchi dante l'italia rimasa
terza / e 'l principio del cu par de la spera / che sempre a guisa
sol del suo corso rimaso. idem, par., 1-18: infino a qui
. giovanni crisostomo volgar., 3-40: par che 'l fogo de l'amor de
dolze a chiamar, maria, / che par che rimbaldisca tutta gente! laudario della
. lecchi, 90: quel rimbambitacelo / par proprio in orso si è destro.
1'non vidi mai duo galletti rimbeccarsi par superbia vilissima e indegnissima d'animo grande »
se rembella / e similmenti a cantar par me chiami. = var. metaplasmatica
. segni, 1-23: l'eroico certo par molto del pomposo, non già accomodato
ed altre voce e trombe, / che par che 'l suono insino al cel rimbombe
percioché, essendo sotterra luoghi concavi, par che risuonino o rimbombino; e perciò
onde piene / romper le mete sue par che si miri, / sol poi spuma
e tamburini e trombe, / che par che 'l mar e il cel tutto rimbombe
g. gradenigo, lxxvm-ii-546: poi par d'un'aqua un gran rimbombo s'oda
a giudicare dal rimbombo del verso, ti par che il poeta stia sempre lì con
svenuto, e si rimbosca; / e par che 'l suo pastor piu non conosca
soggetti inanimati. foscolo, ii-301: par che un suono, un pianto, mi
1-60: ma che ha il priore? par tutto rimbruschito. = comp. dal
. sacchetti, 81: un bavalischio par, sì mi spaventa / e fammi
alleviare una pena amorosa. dante, par., 26-14: al suo piacere e
poi ch'è nato amore, / non par che. lli consenta / mai che
non ch'io lo scriva. idem, par., 23-45: la mente mia
m'è noia languire. dante, par., 3-61: ne'mirabili aspetti /
aio de lo sapore. dante, par., 30-26: come sole in viso
. petrarca, 258-5: pur il rimembrar par mi consumi / qualor a quel dì
derivare da proprie conoscenze. dante, par., 29-81: queste sustanze, poi
. allegri, 106: la tovaglia par giusto una ragna / a rimendar sul desco
gli rimenda con tanta finezza che non par che fussero distaccati giammai.
sociali diverse. varchi, v-126: par che [il castelvetro] voglia mostrare
nostra è epoca di transizione che ci par superfluo insistere su questa verità. la
savonarola, 22: la febre al tocare par picola e remessa. fallamonica, n
ii-8- 269: oggi il tempo par rimesso. 8. affidato alla discrezione
i-128: considerate alla fine quanto gli par di sapere, quando strapazza quelli che
riprese. firenzuola, 2-228: questo mi par così leggeri e da stimar così poco
mai magistralmente deter 5-ii-106: par che quello autore che si mostrava qui nel
dia più, si dèe concedere di par pregio a quel primo offe- ritore.
si può ritoccare e rimigliorare, mi par però che sempre vi si scorga dentro un
(ed ogni cosa d'oro / par che divenga al suo uscir del monte)
stessi. -anche assol. dante, par., 31-142: bernardo, come vide
è pur luce di luna, e par d'albore. idem, i-126: stupor
-di animali. dante, par., 19-91: quale sovresso il nido
. -intr. dante, par., 8-90: però ch'i'credo
una situazione). dante, par., 3-78: se disiassimo esser più
una prop. subord. dante, par., 18-119: io prego la mente
contrizione, e sono tali che ora ci par d'essere in cielo, or ne
, col capo a l'ingiù, par che s'involva precipitando nell'ali, o
corpo è rimossa / al tutto non mi par piu da tenerlo. -portato
, quando beatrice scese. idem, par., 2-98: tre specchi prenderai;
veggio 'tuo capegli, / ogni bellezza par da te rimossa: / li occhi
pin rangone da'pisani: che vi par del nostro puledro? kispose chi rimpennava
ne sono ch'egli non guardi e par che al gioco ei faccia / del rim
/ giusti rimprocci, e giusto al par mi sembra, / ch'io ti risponda
rimpulizzito: faceva anzi sfoggio d'un par di ghette, d'una sottoveste coi bottoni
. ariosto, 1- iv-274: gli par, tenendomi / tal volta a mangiar seco
. ricompensa, premio. dante, par., 20-42: colui che luce in
/ un'erta che è sì dolce che par iiano, / e 'l poggio è
, anche, conficcato. dante, par., 2-97: tre specchi prenderai;
di dante all'oltretomba. dante, par., 2-48: ringrazio lui [dio
siano di lungi da te. idem, par., 17-127: nondimen, rimossa
grattar dov'è la rogna. idem, par., 20-25: rimosso d'aspettare
conrio son bella, e chiedi / quanto par si convenga agli anni tuoi. boccaccio
dio antropomorfìzzato). dante, par., 1-66: beatrice tutta ne l'
mi notrico; / pemsando a ciò che par che si rimova, / è ubriato
p. cattaneo, cxx-451: due cosa par che si rimovino dalla prospettiva, ma
sia una torcia o un fuoco acceso che par più grande di lontano che d'appresso
proprio è andato fallito, non mi par cosa né generosa né savia. pascoli
aa lentini, 47: disconoscenza ben mi par che sia / la conoscenza che non
qui la mia sorella / e già par rimutata tutta quanta / ben chuo noi creda
, volto al manuzio, « che vi par », disse, « di quei
/ per la gran sete, e gli par ch'ei rinascili, / quando awien
1i-170: si leva un ventarello che ci par di rinascere. c. boito,
nova beltà ch'in voi rinacque / par ch'in vece di gioia invidia senta.
'l signor alessandro, in ciascuno de'quali par che rinasca e si perpetui l'antica
. -sorreggere. dante, par., 21-130: or voglion quinci e
in cuore). dante, par., 9-102: ché più non arse
. aretino, v-1-821: né anco par da credere che aviate patito nel carcere,
don rodrigo: « tu tratti da par tuo? ma ringrazia il saio che
resta pose, / e per disdegno par che si rincuori. caro, 1-942:
a rincrescere. fagiuoli, ii-87: solo par... /... /
rimproverando. ariosto, 364: ti par poco? son pur dodici / lire ogni
suonatore con gli occhi a stracciasacco e par che gli dica: « se non fosse
in una data costellazione. dante, par., 16-39: da quel dì che
, i bandi e le confische: par del resto che tra lui e'suoi nemici
più confacevole all'età e alla stagione par che si possa proporre del brodo di
veggon mangiar un boccon del loro, par che gli esca un occhio. fiori,
lo ingannarlo più facile / or che gli par che mal successo essendomi / le prime
g. gozzi, i-26-154: mi par di vedere, anzi veggo vostra eccellenza con
crescenzi volgar., 9-19: il cavallo par che zoppichi con uno o con
loco, / boria le nari e par che getti foco. tasso, 1-22-30:
il tinge i... i e par che voglia dir, mentr'egli ringe
): forte ringhiando [baiardo] un par di calci mena: / cosi sotto
affetti, con bocca aperta e storta che par che stridano, ringhino, urlino e
, / ché con occhi ai drago ei par che guati, / ed ha faccia
do la biada, perché e'le par piccola / prebenda, ella mi fa
croce. calandra, 3-142: mi par d'aver udito, in un ringhio di
petrarca, xlvii-289: dal cielo veramente par che fiocchi / in lei ogni virtude e
un bel ramo di ciliegio fiorito che par lì per ringiovanire il memorando salotto zeppo di
: -viva, come tu vedi. -mi par pur che abbiate una buona cera.
gravissimo di ottener figliuoli, in cui par che si rinovi la memoria dell'attempato
qual farfalla amorosa, che nelle tenebre par che sepelisca col volo la vita, se
, 20-235: ella che era accomodata al par d'ogni altra, non si curando
ma la rallegra, e nel rallegrarla par che ella ringrandisca, e pur è
tutti gli altri oggetti, non però par tale paragonato colle medesime stelle vedute lìberamente
. -intr. dante, par., 15-83: voglia e argomento ne'
con tuta sua conpagnia. dante, par., 10-52: beatrice cominciò: «
costa poco; ma a certa genta par che vuoti la borsa. 7
sì che serpe, ragno o scorpion / par ch'ognora mordendo a sé ringrembalo.
, una corona secca e ringrinzita al par del cuore che ricopriva. idem,
la vita, che ti so io, par ringu- sciata e nascosta. =
e rinove / de le tenere piante sue par ch'esca. bandello, ii-1182:
medici, i-219: mille duri pensier par nel cor muova / l'anima trista
il proprio aspetto. dante, par., 14-113: così si veggion qui
a ravvivar l'anno che langue / e par, mentre tra i fior l'anno
77: la grazia, che dal ciel par che in voi piova, / infin
vecchio, 2-17: con l'aure di par, con l'onde a prova,
a tutte prove, / e sua sorella par che si rinove / nel bel guardo
f. frugoni, vi-282: l'anima par che aborrisca d'abitar in un cotanto
mese. poesie musicali del trecento, bellezza par quasi rinnovellare e purificare un amore.
argoli, 401: poscia che 'l sol par di fetonte i casi / rinovellar e
sole adomo, / né più notte atra par, ma chiaro giorno, / quand'
-essere mutevole. dante, par., 26-128: la lingua ch'io
proverà che cosa sia far sdegno ad un par mio. campanella, 1073: già
; / studiano tutti lei, che par che dorme, / a rinsensare co'loro
piani, / che indegno a'saggi par fra strette mura / il gran dio
e'luoghi rinsonanti / dove ecco rispondendo par che stia. rinsonare, intr
cosa meglio, / ch'ancor non par che creder io la possa. =
un scoglio mi assicurarete, che mi par scorgere in mezzo a queste onde.
la casa] / che e'non si par niente, ma io seppi / aa
più confacevole all'età e alla stagione par che si possa proporre del brodo di mezza
mutazione rinvigorisce affatto il sonetto e non par più quello che prima era, affettato e
occhi miei piacete, / troppo mi par leggiadro il vostro aspecto, / che m'
, tutto un formicolaio fanno, che par impossibile venir a quella maniera. pratesi
voglia, donagli umiltate. dante, par., 22-78: le mura che solieno
vigna, 416: per lamento li par spesse fiate / si passi parte di na
un fa li sottratti, -non li se par chi sia: / tutta moneta ria
/ quel rio vuol dirmi che del par veloce / nel mar d'eternità mette
ricevuta in dono gratuito. dante, par., 4-115: cotal fu l'ondeggiar
si rioscura, tanto che di là par mattino e di qua sera.
che 'n sua ripa uscio. idem, par., 8-64: fulgeami già in
originale; redimerlo. dante, par., 7-104: a dio convenìa con
evitare d'essere vinto. dante, par., 23-36: ella mi disse:
casa di un pianeta. dante, par., 22-150: tutti e sette [
parte delle medesime. lanzi, i-166: par vedere quella lugubre scena...
insinuarsi. aretino, 20-182: mi par veder la mano, che io dico,
fue la mia vagabundità. dante, par., 7-146: quinci puoi argomentare ancora
, / che di questo mondo tu mi par vano. bandello, 1-25 (i-317
remi nell'acqua. dante, par., 25-134: a questa voce l'
con ragioni dimostrative riprovaro. idem, par., 2-102: tre specchi prenderai
l'han compresa, / anzi, le par, travolta / e tra bugie involta.
.., ché con quella ripetizione par loro di fare intender meglio la cosa.
potendo denaro, gli diede prima un par d'orecchini di brillanti da mettere in
quanto più la auata / più gli par bella e più gli ripiaceva. pontormo,
ha il pic- ciol naso, e par sì officioso. piovene, 15-9: vide
mani, perch'eran unte: ripiego che par da goffo, ma fu da tristo
nera caligine s'ammanta / che ne par che le tenebre profonde / del cupo e
a cui spetta. dante, par., 30-131: vedi nostra città quant'
il consiglio delli dei nel secondo canto mi par condito di vero sai comico e ripieno
modo: ha una ritenitiva, che par impossibile tener il filo a quella maniera
, vii-232: degno... mi par sia di ripiglio / chi per nimici
] secondo uno schema di percorrenza che par quasi adombrare la necessità d'una posizione antitetica
/ l'antica età la nova, e par lor tardo / che dio a miglior
ecc.; classificare. dante, par., 24-68: dirittamente senti, /
... maniere di tempi ci par che sino adesso sieno state messe in disegni
suoi scritti, le disegnaremo secondo che ci par che debbino stare. romoli, 28
/ e con falso lor reporto / par che sian ostinate / far de la busia
si pronuncia in maniera che la penultima par breve. orsi [in socchi,
: una sì gran gentildonna ama un par di costui. oh, oh, oh
nell'affetto che le porto, mi par ch'ella potrebbe su ciò riposar l'
mauro, xxvi-1-212: o quanto più mi par cosa divina, / star riposatamente in
di una nazione). dante, par., 15-130: a così riposato,
, i bianchi con temenza. dante, par., 16-149: con queste genti
, generi alimentari). dante, par., 13-35: quando l'una paglia
nell'affetto che le porto, mi par ch'ella potrebbe su ciò riposar l'animo
parte del corpo). dante, par., 14-82: oh vero sfavillar del
perché il mi fa doglia. dante, par., 4-7: s'i'mi
di nuovo o ulteriormente. dante, par., 33-69: o somma luce che
suo appetito, quando per solo ragionare par che tu ti risenti. ritmo nenciale
un capitale produttivo: e non mi par giusto che sia lecito a chiunque l'
). immergere nuovamente. dante, par., 30-68: di tal fiumana uscian
e ripulito intelletto di questo unico re par che si debba attribuire la permissione ai
, 1-ix-167: troppo il gran paradosso vi par questo, che altri ponga tra li
presentateci dal signor sograffi, il quale par che s'ingegni di ripurgare il teatro
. g. venier, lxxx-4-374: par che il voto dell'imperatore sii da
da un sotterraneo. dante, par., 31-11: l'altra [milizia
un raggio luminoso). dante, par., 1-50: secondo raggio sole /
(la madonna). dante, par., 10-87: quando / lo raggio
conviene alla sua grandezza esser molta, e par quasi che, detratti i risarcimenti agli
daive conforto e resbaodor: / questo chi par un gram vapor, / tosto sera
vago affetto interno / i miei vaghi pensier par che ri- scalde. g. gozzi
. chiari, 2-ii-250: non mi par vero d'esser soletta senza gente intorno
. alaleona, 18: qui mi par grano tignato e riscaldato a segno che
dorso è livido ossia piombino cupo che par nero; poi si rischiara fino a
; farsi giorno. dante, par., 14-69: ed ecco intorno,
troppo male avvenire ne potea. dante, par., 25-133: per cessar fatica
e go che t'agrada no mi par risco / e lo contraro tengo abhominele.
io tomi al gioco antico, / come par che tu mostri', non canta il
. campofregoso, 1-66: colui me par fuora de la mente / ch'un
sebbene sia estinta da un pezzo, ci par meglio lasciarlo nella penna, per non
/ gambasso e gli altri, e par che 'l vino sconti / e risciacqui
ride a piu non posso: / e'par l'arcobaleno, / tanti colori ha
opere ai petrarca], non mi par mai di non trovar loro in corpo
veder fargli sol quel broncio, / par che tutto pel dosso mi riscuota.
ma, attesa la fretta, mi par che sarebbe meglio che tu indicassi al
agrippina] per salir su e risedere al par di lui. goldoni, xiii-456:
i-259: quest'anno si risega male, par che abbiamo a contar le spighe.
una facoltà fìsica. dante, par., 26-4: dicendo: « intanto
ch'ancor si risenta. dante, par., 23-49: io era come quei
levare. della porta, 4-145: ma par che si risenta. deh, signora
ben vivere, nelle tribulazioni e nei flagelli par che si ra- veggano, si risentano
e rimugina. anche quando qualche volta mi par di farle male col pettine fitto,
suo appetito, quando per solo ragionare par che tu ti risenti. aretino,
piume, nemmen di lana, ma par ripieno di sassi. -in modo
disposto a tutte le cose buone, che par riservato da dio per rovinar l'eresia
amoroso, / sembra che voli, par che vada in estasi. tommaseo, n-n
mimica di compianto e di rimpianto e par che dicano: era tanto bella la
. attribuito a cino, iii-3-28: miraeoi par co- m'ogn'uom non s'attrista
vaga fronte / pende ornai sì che par narciso al fonte. marino, 1-14-31:
io i miei casi, poiché lassuso non par che vi sia niuno che risguardi i
e io vi raffermo, non mi par egli però che debba esser buon testimonio
m. cecchi, 1-1-290: e'mi par forestiero e salvatico / anzi che no
, allegria, euforia. dante, par., 15-34: poscia rivolsi alla mia
di un paesaggio naturale. dante, par., 27-5: ciò ch'io vedeva
raggio di sole. dante, par., 14-86: ben m'accons'
genera un certo spasimo nella labbra che par veramente che sempre ridano coloro che se la
infila una stradicciole traverso i prati, e par che scorra sul verde.
di tanta risoluzione, quanta non mi par che possa uscire da uno che sia
ricerca presta resoluzione, ma a me par più dilettevole. -conclusione di una
-dissipare le nubi. dante, par., 28-82: come rimane splendido e
guazzo; le lustrine, liscie al par della seta, anco più. si risolvono
, non ci regge e vien nero: par che il freddo gli rompa l'anima
svolgere le proprie funzioni. dante, par., 2-135: l'alma dentro a
letto, / tempo mi par che risolviate un poco / del mio stato
ben lui, / ma la figura ne par d'altra gente. boccaccio, dee
ed in ogni altro luogo dove ragionano par sempre che gridino insieme. -sostant.
per l'aere sanza stelle. idem, par., 26-68: sì com'io
proclamato pubblicamente o declamato. dante, par., 25-31: inclita vita, per
barbagianni, / e tutta la città par che risuoni. poliziano, st.
un brano vocale. dante, par., 24-113: finito questo, l'
di canaregio, longo passi 600; e par che mezo la caxa dii centon,
muovere verso l'alto. dante, par., 18-103: come nel percuoter d'
: viveva in casa non da gentildonna par sua ma da povera femina, e faceva
di scherma], mi distraggo e par che pensi ad altra cosa che alle finte
le sue idee, il suo modo di par lare, la voce cupa,
. giorgio dati, 2-924: non par egli conveniente e che la ragione il
ne li meriti umani. idem, par., 13-107: se al 'surse'drizzi
paiono insensate e l'ostraga rispetto all'elefante par che non sia animale. alfieri,
poi ritti / fumo in un tratto e par che si voltassino / l'uno inver
de dio sirai obumbrata ». dante, par., 3-59: ne'mirabili aspetti
vi trasmuta da'primi concetti. idem, par., 5-7: 10 veggio ben
e sempre amore accende. idem, par., 15-21: tale dal corno che'
, ecc.). dante, par., 2-103: tre specchi prenderai.
del sole). dante, par., 20-6: lo ciel, che
piacer vi si comprende. dante, par., 3-59: ne'mirabili aspetti
divino mai non risplende. idem, par., 1-2: la gloria di colui
rispondi? -sostant. dante, par., 28-86: mi provide / la
della nostra filosofia, nel qual mi par vedere molti organisti affaticarsi invano per ridurlo
di fronda in fronda, / e par che gli risponda: / « non piangere
li 'nnocenti si risponde. idem, par., 1-36: poca favilla gran fiamma
pregherà perché cirra risponda. idem, par., 4-123: non è l'affezion
di equità e giustizia. dante, par., 32-57: per ettema legge è
idea o al progetto. dante, par., 1-129: forma non s'accorda
/ che 'l date a quel che par lo santo volto / da lucca, cioè
come da cane prima stato morso, non par da riprender come, se ciò avvenuto
del prete. verga, 8-253 [par.]: d canonico lupi, in
'risposta': perciò che tra loro cantando par che l'una parte all'altra quell'
che senta e no isdegni. dante, par., 22-35: io ti farò
/ e a chi lo sforza, un par di calci inzeppa. 2.
suoi baroni / dicendo: -che vi par di questo ladro? / domattina si tiri
nell'eclisse. tolosani, 1-1-112: par tra 'pianeti sia quistione e rissa
omo inquieto, ancora che mangino, par che in loro sia male impiegato. saba
. pascoli, 597: la luna par che adagio si avvicini / a san michele
, e se la sforniscono, come par che abbiano disegnato di fare, e di
il vendicarsi dell'ingiurie ricevute a torto par cosa lecita. siri, v-2-659: riteneva
a salutar del sol nascente i rai / par ch'abbian tregua i guai, /
somno sì suave e piano / che par che sino a tanto dormir debbia / che
176: non mi spiace, né mi par male, che il vulgo si ristori
parte che le pare / ch'a un par suo ossa bastare. / ristorato
per essi. amari, 1-i-315: par che alla morte di teofilo (20
di livorno. amari, 1-i-517: par che elia da un mano conducesse pratiche contro
adempimento di un voto. dante, par., 5-31: or ti parrà,
: / -menghina, il polso tuo mi par ristretto; / e tu ti attristi
nudo e legato, con tanta vivacità che par che tremi e che tutto ristretto nelle
tale atteggiata di paure e doglie / par chiami invan le dolci sue compagne.
(la mente). dante, par., 7-52: io veggi 'or la
udir ristrette tutte quelle gran lodi che gli par di meritare in quel laconichissimo elogio di
braccio se dispensa / restritta da ciascun mi par se apelle. 44.
infinito estensa / idea forse a te par col positivo; / ma vieppiù incomprensibile ed
ristretto de'mutamenti dello stato di roma par levato di peso da una dicerìa di claudio
frega, stropiccia e ristropiccia, / par ch'ella un po'rinvenga e poi dia
offera di dargli ciò che vuole, / par che di cortesie l'abbi ristucco /
sciocche frettolose... a cui par che tardi di sparire ingoiate.
e celebrazioni vichiane del procedere matematico, par d'avvertire come un'ombra d'ironia,
che mette un brivido, e'mi par, come nella pittura un di que'guizzi
resurrezione sarà di catuno. dante, par., 7-146: e quinci puoi argomentare
per questo sono necessari in questa vita al par del pane gli amici, perciocché niuno
il prezzo, / e storpio a scorci par più bello l'oro. / dovizie
un render, come si dice, par pari; in qual de le due maniere
cornetto, / e disse: -questo mi par tristo se gno: /
dando al suo corso ancor ritegno / par che divoto il fiume i passi arreste
un luogo ultraterreno. dante, par., 32-84: ma poi che 'l
/ quel dì, che febo il volto par coprissi. aretino, 22-260: è
non dico neiente / e lo temere par che mi confonda, / c'assai
. -sostant. dante, par., 5-42: apri la mente a
vene, / e per dolor non par lagrime spanda: / quanto aspetto reale ancor
natura in alcun modo. idem, par., 10-69: io vidi più fulgor
ecc.). dante, par., 3-7: visione apparve, che
non procedere oltre. dante, par., 21-43: quel che presso più
, pred.). dante, par., 6-5: cento e cent'anni
qui in bottega mia, questa mi par delle più maiuscole e mi è piaciuta più
, 99: giusto... mi par ch'io più non tomi / a
e dell'aretino e del medesimo lasca, par proprio impossibile che gente co'fiocchi v'
a chiamare in giudizio i suoi tutori e par lare contra essi, che
, quanto più si azzima, tanto par più vecchia. 24. far
passione siano cagione di gran mali, par tuttavia che quelle de l'amore e de
in un altro no; ritirata che par qual cosa in vista, ma in effetto
lo gustò, iquor divino / gli par, miglior che 'l nettare o la manna
ritoccarsi aspramente in mezzo al petto / che par ch'a l'alma innamorata e vaga
una scorsa per ripulirlo; in un par d'ore un campo si scorre,
è lodato [raffaello] ne'freschi a par de'primi delle altre scuole; non
essere molto ricco d'oro, mi par garbatissima e nova foggia. -fotogr
tate non discende', ma non mi par di dover ritoccar i testi a capriccio
l'ul- trice / fiamma del ciel par sempre in me trabocchi. / nome
; rifiutarsi di guardare. dante, par., 29-127: perché siam digressi assai
li ritorce / su me furtivi, e par che si disdegni / della presenza mia
(una materia). dante, par. [var.], 10-26:
un corpo celeste). dante, par., 29-97: un dice che la
aspettare il freddo, che quest'anno non par che voglia affrettarsi. pascoli, 1240
così dolze tranquillare, / e già mi par gioioso il ritornare, / andendo dire
. { { dante, par., 25-8: con altra voce ormai
sempre nello stesso posto. dante, par., 31-8: in forma..
qualcuno o su qualcosa. dante, par., 10-133: questi onde a me
morir li parve venir tardo. idem, par., 22-133: col viso ritornai
patirne nocumento alcuno. cannoni, 5-37: par che [gli asini] nascano apposta
-ridiventare come prima. dante, par., 2-15: voialtri pochi che drizzaste
distogliendolo da un altro. dante, par., 22-22: come a lui piacque
di divinità mitologiche. dante, par., 21-37: le pole insieme,
nel linguaggio cristiano). dante, par., 30-114: come clivo in acqua
2-95 (464): siccome per usanza par che sempre gli avenga che le male
questo stato / me'ritrarlo. dante, par., 22-44: quel monte a
n'abbia pietade; / perché mi par veder, a certi segni, / che
de sanctis ii-15-40: il montanelli mi par più felice nel ritrarre caratteri ove entri
da tanta amaritudine? ». idem, par., 4-111: voglia assoluta non
una richiesta più circoscritta. dante, par., 21-104: sì mi prescrisser le
, e nel suo braccio solo / par che riposta la vittoria estimi. manzoni,
... aggiungerò che il montanelli mi par più felice nel ritrarre caratteri ove entri
sempre pallida ed è tanto maninconica che par il ritratto della malinconia, donde prima
a frugolare bambino quell'arcinonno che vi par sì grave nel ritratto che ve ne
, rissoso, turbolento. dante, par., 32-132: quei che vide tutti
finalmente riversano pioggia con tanta furia che par che venga dalle grondaie.
canz., 82: or mi par bianca rosa e bianco fiore / la folta
nella navata centrale. moretti, iii-639: par che tutto il paese si riversi a
t. valperga di caluso, 39: par ch'escan dal riverso turcassetto / quadrella
.. i dolce in principio ap- par, ma il fine e 'l medio /
23-127: nuotan gli struzzi, e par benché co'ratti / piedi a correre
qualche volta, per giuoco, con chi par a voi. -al contrario
mio cor in queste fiamme pure / par che reverta intrepido e gagliardo. forteguerri
del giudizio finale. dante, par., 14-44: come la carne gloriosa
(un albero). dante, par., 12-48: in quella parte ove
fa de l'orribili cose? idem, par., 18-73: come augelli surti
un fenomeno luminoso. dante, par., 30-61: e ridi lume in
oy deo, che forte visco / mi par che si sia apreso a le mie
, che nulla la ritenne. idem, par., 1-137: non dèi più
da un principio emanatore. dante, par., 2-96: da questa instanza può
rivi di vostr'arti. idem, par., 12-103: poi, con dottrina
, motivo, ragione. dante, par., 16-19: per tanti rivi s'
i'parmi sì non faccia. dante, par., 1-142: quinci [beatrice
inver lo cielo il viso. idem, par., 15-32: cosi quel lume
cui si era allontanato. dante, par., 3-115: poi che pur al
contro il nemico. dante, par., 6-64: inver la spagna [
al tuo furor dolor compito ». idem par., 18-52: io mi rivolsi
(lo sguardo). dante, par., 8-43: poscia che li occhi
-convertirsi a una religione. dante, par., 24-106: « se 'l mondo
il cavallo fuggie quello animale, che par che segli vogli con le ale aperte
un certo stran mantello / che vi par su caduta la brinata, / e non
occhi tuoi rivolti altrove? idem, par., 1-47: beatrice in sul
l'altro. soffici, vi-32: mi par d'essere come quei malati che si
vane e fallaci. dante, par., 3-28: « non ti maravigliar
606: rizza la testa. e'par che vogli piangere. / sta'ritto,
ambo i fori de l'udito / par bracco che scoperto ha quaglia al fiuto,
diversamente vizza, / e quel che par quand'un poco si rizza, / e
quella / voce di corvo nera al par del manto. manzoni, pr.
senza esse in quel modo che mi par convenevole, perch'al- tramente, son
enti, gemono una certa roba che par simile alla colla strutta o più propriamente
. piccolomini, xlv-16: molto più par che si convenga la nettezza del vestire a
per le foglie suso. idem, par., 6-51: esso atterrò l'orgoglio
esca ben fora la roza / la quale par che a l'ensede noza. buti
orientali. aretino, v-1-565: a me par vedere, mentre scrivano in disonore l'
.. / e vedie che nicòr par diventato / cristiano e da suo fé sia
, ch'egli ha roso. idem, par., 5-134: sì come il sol
ogni spurcizia, ogni durezza rode: / par che 'l ferro e tacciar divori e
. a. franceschi, 4: or par ch'ogniun di me si rida e
fior de'lini, che per sottigliezza par zefiro filato, per candore par neve pettinata
sottigliezza par zefiro filato, per candore par neve pettinata, e runa e l'
il color de l'oro, / e par la mia d'umil pianta, cui sfronda
. chim. prodotto di ossidadante, par., 28-82: come rimane splendido e
me deysuoi raggi l'appoggio. idem, par., 14-87: ben m'accors'
il fatai sangue, che tempesta roggia / par di vivi carboni e di fiammelle.
escegh disopra un tal sudore / che par veleno ed olio mescolato: / la rogna
proprie colpe; vergognarsene. dante, par., 17-129: coscienza fusca / o
3-34: « ehi, tu, ti par questa la maniera d'in- chinarti all'
ii-464: pare e fio i me par do mati. mi no ghe ne vogio
quel gusto che speravi, subito ti par brutta. leti, 8-i-103: sarà
osasti incenerir! leopardi, v-437: par che solino voglia dir lo stesso quando
la sua cittadinanza. dante, par., 6-57: poi, presso al
insegna dell'aquila] tolle. idem, par., 27-62: l'alta previdenza
: sarebbe desiderabile, oggi che l'italia par divenuta lo smaltitoio degli infimi romanticumi.
prossimo dirò che la sua testa mi par niente. de sanctis, ii-7-9: se
. cardile, lxxv-180: lontano, par che rombi il mare; / è la
campana? pascoli, 5-138: mi par d'avere nelle orecchie il rombo /
, grida, gemiti e lacrime, e par che il cranio scoppi e le ondate
città e, rompendo l'aria, par che vogliano notificarlo alle stelle. aleardi,
onde piene / romper le mete sue par che si miri, / sol poi
porte, / col suo morir par che mi conforte. sannazaro, iv-211:
proposito. piccolomini, xlv-13: mi par così vedere che, nel mezzo de'nostri
riposo inimici. carrer, 2-606: ti par poca colpa rompere il sonno alla gente
riprendendo a parlare. dante, par., 13-31: ruppe il silenzio ne'
men ogg'il poeta. / l'un par che la dieta / rompa con l'erbe
/ ivi ogni sterco gallo a me par rosa. -passare la notte sulle
color'rosati: / cui mira, par che tutte gioie saetti. g. cavalcanti
1-2123: mia doglia, che al par lei non ebbe aeguale, / m'avea
sì pietose e scorte / e tutta notte par che m'ac- compagne / e mi
erbe. fucini, 69: nulla par cambiato là intorno. quelle siepi cariche
e per gli occhi rosseggianti e caldi par che gli esca il cuore stillato in pianto
olezzo / le nari inebbria, non ci par più vivo / ne rosseggi il color
a sparger pianti, / né mi par nel tuo volto l'usato suo sereno.
campo di battaglia). dante, par., 17-60: quel che più ti
. piccolomini, 8-141: e'mi par portar il capei rosso al mio padrone,
§ olare da vero e che mi par di vederlo? pirandello, 8-176:
è eccellentissimo il sale, senza il quale par che non possa viver l'uomo,
mattio franzesi, xxvi-2-184: anzi mi par che l'una e l'altra [
dei rapaci). dante, par., 19-10: io vidi e anche
altro corpo celeste. dante, par., 31-33: 1 barbari,
del paradiso dantesco. dante, par., 12-3: sì tosto come l'
le gote / su la destra che par tremula canna. / ciò che vedea dargli
tra una sua battuta e l'altra par di udire lo stridìo della puntina sul
un uccello). dante, par., 21-39: le pole insieme,
giove del 'paradiso'dantesco. dante, par., 19-97: cotal si fece.
ripetutamente su se stesso. dante, par., 18-41: al nome dell'alto
destrier l'aure men pronte; / par che voli su l'erba e non la
l'orizzonte cenilo, le teste che par rotolino sull'acqua. -spostarsi su un
: / quel si vede ondeggiar, quei par che 'nciam- pino, /..
di non dire in rima / quel che par che la vita mi confonda.
... e rifondata con un par di cesoie che non taglino. pindemonte
, o quadra o retonda. dante, par., 14-2: dal centro al
guarama? goldoni, ii-94: mi par di vederlo dinanzi al mio tavolino battersi colle
ogn'om mi schiva 7 e non par che mi cognosca om del mondo;
dalla vergogna o dall'ira, e ti par di mancare a non so che dovere
di trovare dotta / sì grande meraviglia par a 'ntendre, / ca, se ginevra
sicura, cupa, sul monte che par tutto basalti, rotto d'anfratti,
sota. di leo, 100: par ch'ogni ninfa di desio s'awampi /
veneziano. valeri, 3-152: subito par che la gioia ritorni / a questa
la più rotta / (quand'e'gli par aver giusta cagione) / ch'i'
, ma bensì la parte posta in acqua par più grossa. -figur.
r. roselli, lxxxviii-ii-422: non mi par ragion, però mi sfogo, /
da stregone e da mago, che par più tosto ch'abbiate per fine di
sarpi, i-2-106: le cose di germania par che tendino a qualche maggior rottura,
dispetto un'aria sì sottile, che par che mi si fenda la testa..
. cesari, iii-422: già mi par di vedere aperto di sopra il cielo
'l scuto. romei, 34: mi par vederti... ora con stramazzoni
non sanno dove rovinano. idem, par., 32-138: contro al maggior
ed abbaruffa. / un diavolo mi par, non una buffa. -guastare
questo modo di parlare abbondante e ruvinoso par più convenevole a uomo di corte e
campi e pomici e arse materie chiaramente par che il dimostrino. temanza, 17:
. idem, ii-113: la mi par ritornata di venticinqu'anni, tant'ell'
e sottile, / che a me par sì gentile / ch'i'ne disgrado quel
, che guardò rozzi armenti, / par ch'i regni sfidar nulla paventi.
delle genti. lanzi, 1-8: par... da congetturare che ancor
dire i nomi / vi vorrebbero almeno un par di tomi. migliorini, 8-177:
rozon tanto legiero / che grave al par serebbe una farfalla. ariosto, 8-50
or si distacca / e al ponente par che rube / tinte d'indaco e di
/ -chi t'ha rubato? -una che par che rada / come rasoio, sì
o di beni altrui. dante, par., 11-7: chi dietro a 'iura'
. veramente, in quest'anno, mi par rubato tutto ciò che non va in
. rosseggiare. arici, iv-105: par che la cima intorno rube / d'alto
cent., 47-95: non mi par, che'e'facesse come saggio, /
ognuno più robe- sto / in bataglia par che intrasse. pierantonio dello stricca legacci
gli occhi / rubesti ha sì ch'indi par ch'escan fiamme. 6
]: non riguardare il vino quando par che tutto rutila e rubiconda. =
una faccia rubiconda che da vero mi par ch'abbi preso torso, e noi abbiam
il rubino stesso). dante, par., 19-4: parea ciascuna rubinetto in
sì reai vostra altezza ragionare, se a par del vero non arrivo.
di notte questa lapide. dante, par., 30-66: di tal fiumana uscian
sotto lor rubrica, / perche mi par che vi sia grande scorno: / fate
latti, 3-105: per commune parer par che si dica / che quei luoghi
, 2-35: il cocco si lamenta e par che dica / ch'imitando lo vai
alle sue coste). dante, par., 6-79: piangene ancor la trista
. soderini, ii-336: la ruchetta par che sia nata per stimolare il coito,
l'oggetto del desiderio. dante, par., 30-82: non è fantin che
: ho vedutoci / un altro bravo che par tutto ruggine. 12. accidia
2-17: con l'aure di par, con tonde a prova, / ohimè
non istare a manca, questo mi par cosa da tempi barbari e da farmi
celesti contro i peccatori. dante, par., 27-144 [var.]:
, e la calunnia rugge, / par bella a cupidigia ogni arte bassa.
e piene / ha due porpore filli e par che scocchi / dolce riso con lor
, 37: dal bel guardo vezzoso par che fiocchi / di dolce pioggia un rugiadoso
signor bellerofonte, che di già mi par entrar per mio solito diporto nel magazino del
da'buoi. caro, 11-134: mi par di vedere questa pecora margolla che,
l'osso e tacciar ne va che par di ghiaccio. i... i
fine del mondo. dante, par., 8-108: il ciel..
si spolpa, / e a trista ruina par disposto. ottimo, ii-454: la
/ oltra a quel monte, e par che il cel roine: / di tal
furore è l'aria piena, / che par che il mondo abissi e venga meno
spira la desolazione di città minata: par voce ch'esca di palazzo distmtto, di
tristo ne dicia: / « or ti par che fortuna ruinosa / una disgrazia dietro
improviso e serra / e quando più par bianca, divien bruna; / ma più
, v-243: al disfacimento... par che in primo luogo faccia strada la
così fiera lampa / e fa romor che par voglia risolvere / il mondo sottosopra.
: il rumor popolare svanisce, e par che si discopri qualche artificio umano.
sua con minore arco. idem, par., 12-106: se tal [san
di un congegno meccanico. dante, par., 33-144: già volgeva il mio
ciascun seme ad alcun fine. idem, par., 6-126: diverse voci fanno
dolce armonia tra queste rote. idem, par., 13-12: imagini la bocca
di sé tutti e trei. idem, par., 9-64: qui si tacette:
mise, com'era davante. idem, par., 14-20: a la fiata
partorisce il geminato cielo. idem, par., 1-76: la rota, che
lagrimando arrivi, / fur mai querele a par de le mie dure? p
, irremovibilità, impassibilità. dante, par., 13-3: imagini, chi bene
, dove la costa di liguria / protesa par grande galèa che salpi, / aspra
, le pupille di primavera per lettere, par lando con vocabolari fioriti.
piacevol sonno a tergo avere / le par di merlo audace il rostro ingordo.
vizzute, ruvide, villose, / che par che l'eschin dalle male notte.
sempre mi tentenna e balla, / un par di guanti di pelle di cane /
: 'al lume di lucerna / ogni rustica par bella'. 38. dimin.
e mente ad organizzare semplificando, come mi par disposto l'attuale ministro sella.
odor redunda et oliasi, / veder mi par la mia celeste imagine / sedersi
dee., 7-9 (1-iv-646): par che subito ruvidamente rispose. della casa
vizzute, ruvide, villose, / che par che l'eschin dalle male notte.
(i-208): madonna lucrezia non mi par più dessa... le ho
giovane, i-144: madre, mi par vedere / qua dadi ruzzolare. lippi,
universo'); è anche in dante { par., 7-1), nell'inno
per se medesimo è gros- setto e par come sabbionino. per amor dell'azzurro trialo
enfatico. cammelli, 147: costui par sulla croce un disperato / che
bestemmi e minacci tuttavia; / né par che per salvarci morto sia, /
espressione fortemente ingiuriosa). dante, par., 22-78: le mura che solieno
su quell'aria musicale / che più par convenirsi al tem- io santo. d'
sia connesso). dante, par., 11-5: o insensata cura de'
un amenissimo bosco,... che par proprio uno di quegli che li antichi
sacratissimo costato. lanzi, i-166: par vedere quella lugubre scena...:
dopo la morte). dante, par., 23-62: così, figurando il
luogo di dio. dante, par., 8-5: solea creder lo mondo
li uomini de'suoi. idem, par., 5-44: or ti parrà,
l'altr'è la convenenza. idem, par., 14-92: con tutto 'l
? de roberto, 10-257: mi par d'avere, con sacrilega mano, profanato
santo; divino. dante, par., 15-64: perché 'l sacro amore
a istituzioni politiche). dante, par., 6-7: cento e cent'anni
-beato in paradiso. dante, par., 21-73: io veggio ben.
dalle anime dei beati. dante, par., 32-21: secondo lo sguardo che
: il fonte battesimale. dante, par., 12-62: poi che le sponsahzie
; condizione di sacerdote. dante, par., 3-114: sorella fu, e
regni ultraterreni). dante, par., 25-1: se mai continga che
nella concezione dantesca). dante, par., 6-32: or qui a la
cent., 54-97: come fortuna mi par che saeppoli / ed a qual bene
velocità l'invitto piede / ch'a par d'ogni prestissima saetta / con gran
30. prov. dante, par., 17-27: saetta previsa vien più
, dolore, sofferenza. dante, par., 17-57: tu lascerai ogne cosa
color'rosati: / cui mira, par che tutte gioie saetti. g. cavalcanti
riferimento a dio). dante, par., 8-103: quantunque quest'arco [
pesce volante, il quale... par prorio un uccello e non un pesce
scazontici, / se del poeta più mi par che contici / quel ribaldon che sa
] nella sagacità dei sensi quel che par che manchi nella quantità della virtù e del
, una infuocata e una fredda, par che questa rimanga più grave dell'altra.
di sagina. angioleri, xxxv-ii-383: par pan di grano, ed è pan di
, ed è pan di saggina; / par una torre, ed è uno vii
avvelenato; / e per questo mi par che 'l beveraggio. / non li
v-537-237: tante sagecte mandali / ke par pur un nuveleri / che occupa omne
, tanto 'l tira / fogendo che par una sagettìa. d. carafa, 195
striscia, affetta e taglia, / che par che abbia a sbucciar lasche o salacche
mandra se renova nel foco, / cusì par che gli scandali te sian solazo
/ ed a. llei sola par sollazzo e gioco, / e solamente dentro
gran salaro, / ché di buffoni par ch'egli abian caro. dominici, 1-117
molto salata, trinciata sì minutamente che par che sia polvere. pantera, 1-170:
s'incapa nei poeti / non vi par delle grazie gratis date, / se non
, a mio giudizio, suprema, mi par difficile ch'essa debba aver portato un
fresca / d'un saldo e vivo sasso par che esca, / quivi solo soletto
un'azione, ecc. dante, par., 22-51: qui è maccario,
, a un proposito. dante, par., 4-87: se fosse stato lor
è eccellentissimo il sale, senza il quale par che non possa viver l'uomo,
nell'espressione fusi sali. dante, par., 2-13: voialtri pochi che drizzaste
il consiglio delli dei nel secondo canto mi par condito di vero sai comico e ripieno
/ el corpo pien di sai mi par avere. -avere o volere l'
fatiche o umiliazioni. dante, par., 17-58: tu proverai sì come
e dir del mariscalco: / ch'e'par fiorin d'or, ed è d'
or, ed è d'oricalco; / par zuccar cafetin, ed è salina.
saliera. guidata sopra rubaconte. idem, par., 18-104: resurger nventario
sostant. sura'. dante, par., 17-60: come è duro calle
la tua / c'onn'altra me par frua, senno la sua sguardata. /
, esso scese 'n miseria. dante, par., 25-128: con le due
al ciel diventa degno. idem, par., 19-104: a questo regno /
un cielo all'altro. dante, par., 21-9: la bellezza mia.
. -sostant. dante, par., 1-137: non dèi più ammirar
scende giuso ad imo. idem, par., 10-34: del salire / non
doni, 6-179: il sangue or tutto par ch'ai volto saglia. cebà,
-sostant. dante, par., 14-70: al salir di prima
/ sì che la vista pare e non par vera. -compiere la prima
si epitetico e pleonastico. dante, par., 20-26: quel mormorar de l'
, i-394: « chi tanto al par di me l'erge [la voce]
così fitte che a vederli da lontano ci par nevicato. linati, 30-172: non
una beatitudine inferiore). dante, par., 4-39: qui si mostraro [
umana salma). dante, par., 32-114: elli è quelli che
a pena tocca un poco, / che par ch'avampi il ciel, non che
. gozzano, ii-201: nel salone ove par morto da poco / il riso di
aderenti. pananti, i-398: quei par legato come un salcicciotto / e questi
sputa e quai s'aggirono, / qual par che per amor giuochi e vanegge.
... i -... par proprio un narciso / che se stessa
che diversi segni e imagin nuove / par che nascano in cielo, hacci chi
, su un particolare. dante, par., 23-62: figurando il paradiso,
o un varco. dante, par., 6-62: quel che fé poi
2-122: quel cervo fugitivo / non par che passi il rivo? / e raddoppiando
. danza, ballo. dante, par., 18-135: 1'ho fermo 'l
/ il salto de la cervia e par la forma / nel sasso e come per
che, secondo me, s'affatica al par di me per volere uscir sempre dal
terre, u possessione. dante, par., 11-126: ma 'l suo peculio
che la permettono). dante, par., 8-102: non pur le nature
visione di dio. dante, par., 14-84: vidimi translato / sol
in più alta salute. idem, par., 33-27: supplica a te,
divina sul creato. dante, par., 28-67: maggior bontà vuol far
. manifestazione di accoglienza. dante, par., 30-53: sempre l'amor che
passeroni, iv-44: se lo scriver vi par sì gran fatica, / mandatemi un
salvadinari. pananti, 1-42: -ella par sulle scene un molinello. / -ella pare
uno stollo da pagliaio. / -ella par lo speziale col pestello. / -
chiara stella d'oriente. dante, par., 5-78: avete il novo e
angoscia e l'aspra noia, / e par che l'alma pel pianger si schianti
-commerc. salvo arrivo: per indicare una par { { latto o salvo,
la sambuca, che i soldati al par delle mura sollevava. 3.
di sambuchella; / ah che mi par dir poco, / i'dirò fior di
v. j: sanare per castrare non par che venga da 'sanies', la cui
deus sabaoth-, cfr. dante, par., 7-1: « osanna, sanctus
chiarissimi ha troppo del 'sanculotto': mi par di vedere il prof...
belle contrade, / di che nulla pietà par che vi stringa, / che fan
escito del mio lato. dante, par., 31-3: in forma..
e 'l suono, / e questi par che 'n tutto da quel svarie. getti
per la fede. dante, par., 29-21: ancor questo qua sù
su, su, sangue del mondo! par che stiate facendo la barba alla vigna
sangue. bibbiena, 2-44: e'mi par mille anni succiar quelle labra vermigliuzze e
. / farai morir quel che ti par peggiore. cinzio pierio, 1-09: i
1-26: dove / la battaglia gli par più perigliosa, / si lancia in
parenti / (e son tremuli vegli al par di te) / scavi le fosse a
e l'ariosità dell'abitazione, mi par d'essere capitato bene. 4
da un'oscura e inesatta relazione, par che pensassero i medici della sanità.
stesso di tanta miseria. idem, par., 4-48: santa chiesa con aspetto
. d'ambra, 40: il che par impossibile / a ciaschedun ch'è di
è sano dell'anima. dante, par., 31-89: la tua magnificenza in
-con riferimento a collettività. dante, par., 31-39: io, che al
benigna, / si ricoperse idem, par., 33-35: ancor ti priego,
de'magistrati. pellico, 2-134: par che ci voglia una forza d'animo non
k'el mundu fo salvato. dante, par., 26-60: un dolcissimo canto
mi gittai a'santi piedi. idem, par., 31-2: in forma dunque
d'alcuno altro apostolo. idem, par., 16-25: ditemi dell'ovil di
un ordine monastico. dante, par., 29-124: di questo ingrassa il
traslato con santa gente. dante, par., 16-35: mia madre, ch'
eletti alla resurrezione). dante, par., 14-43: come la carne gloriosa
perch'io così ragiono. idem, par., 32-68: ciò espresso e chiaro
santo è tutto pacifico. dante, par., 10-94: io fui de li
, un proposito). dante, par., 11-78: francesco e povertà.
, li parve esser tardo. idem, par., 11-99: di seconda corona
: ah! santoddio! a volte mi par d'essere un tal farabutto e per
mutolo e non può parlare. dante par., 8-137: perché sappi che di
maddalena de'pazzi, ii-235: ti par forse sapere a bastanza della mia bontà
voglioso di saper lor nomi. idem, par., io-m: la quinta luce
altri vicini a dio. dante, par., 28-72: costui che tutto quanto
altri quel ch'e'non sa bene o par che non voglia sapere. imbriant,
completiva o anche sospensiva. dante, par., 6-140: se 'l mondo sapesse
la verace via abbandonai. idem, par., 1-6: vidi cose che ridire
parto e in altra inantò / no le par grave né sape d'oltragio, /
/ così granne filosofia. dante, par., 10-113: entro v'è l'
letteratini, i sapientucci d'ogni risma par che vadano a nozze quando entrano nella stanza
cose sì come elle sono. dante, par., 11-38: l'un [
). lifpi, 5-38: un par d'occhiacci, orlati di savore, /
addosso ad un tratto gli squaderna / che par quando il faina alle sei ore /
, 30-81: così la madre al figlio par superba, / com'ella parve a
. leopardi, i-104: nell'autunno par che il sole e gli og-
: vedete un po'che sfacciataggine? par che ancor saporeggi quei cibi sensuali che gli
savorita! / l'anima ke t'asaggia par smarita. ibidem, 1-ii-56: suscitato
celebre orator viene alla barra, / un par d'occhiali sul gran naso porta,
e 'capegli coloriti, che gli par loro di esser el gallo della contrada e
puoi dire a lui, / che mi par uom assai giusto e saputo ».
che lo gustò, liquor divino / gli par, miglior che 'l nettare o
, ii-12-132: d'altra parte, non par che sarebbe augurabile, almeno sotto l'
un certo spasimo nelle labbra, che par veramente che sempre ridano coloro che se la
3. prov. dante, par., 32-140: ma perché '1
e di scure / chi il petto par, chi le gambe gli spilli, /
, sorgendo dalle fenditure delle rocce, par che le abbia spezzate. 2
similitudine di tempesta. tasso, 18-69: par fulmine ogni sasso, e così trita
venir m otrui man. dante, par., 11-106: nel crudo sasso intra
i sassi (o quel che a me par pane e sassi). idem,
. mamiani, 9-44: a me par poco degno de'sommi pubblicisti tedeschi e
tuttavia per la pelle, satireggiando da par suo il mite edmondo.
non vuò per tanto inferir quel che par che, satireggiando, accennasse un galantuomo,
ai quali, larvati deu'anonimo, non par vero levarsi una satolla di astio contro
contento della propria condizione. dante, par., 2-12: voialtri pochi che drizzaste
del tuo pianto satolli / chente par che di nuovo si consumi / ecco dietr'
, ai quali larvati dell'anonimo non par vero levarsi una satolla ai astio contro
per femine sono rimasi ingannati. dante, par., 5-71: efigèma..
136: a chi la va destra par savio. ibidem, 137: chi non
suo gentiluomo di camera, il quale par aver reputazione in quei luoghi. faldella
cor mortale, / finché torna onde par esca: / dàgli, dio, di
). monte, 1-vi-87: nom par mai che si sazi / di fame,
la lingua di saporare. dante, par., 31-105: qual è colui che
, sciogliendo un dubbio. dante, par., 5-120: o bene nato a
tuo piacer ti sazia. idem, par., 28-62: così la donna mia
-con metonimia. dante, par., 4-124: io veggio ben che
mangia mangia, e mai sazio non par. pascoli, 174: ora il fuoco
, tu sarai sazio ». idem, par., 15-87: ben supplico io a
275: primavera d'amore aura gentile / par che spirando ai dolci scherzi alletti:
genovese, 1-1-285: per che me par senza falir, / de fin de
e quasi fuor d'architettura ch'ella par mostruosa a vederla. sbalestrare, tr
/ che a prima vista no'le par piture, / ma in fati cosa viva
" gadda conti, 1-142: mi par di vedere quel golfo come un paradiso
3, 23-24). dante, par., 7-37: or drizza il viso
tutte monete sbandite, da mitere / par suoi. 10. soggetto alla riserva
-trapassare. boiardo, 3-5-50: non par che piastra o scudo o maglia vaglia
che provoca risse, che fa sgarbi e par che cerchi di mettersi allo sbaraglio.
stupefatta al nuovo caso / scuotesi e par vorrìa da sé gittallo, / ma il
; / e poi, chi mette un par d'orecchie, vola; / chi
ve'bestia da soma d'arcolai, che par che voglia sbarrar montagne.
mani, tenuta da un orrore che par entrato nel luogo delle sue ossa.
di non dire in nma / quel che par che la vita mi confonda.
. guinizelli, xxxv-ii- 479: par, sì lorina, figliuola d'un tuzzo
a rider di me, ché non par buono. chiari, 1-i-20: ridergli in
fronte / e d'un color che par fra il nero e il bigio.
e sconfitti. dante, xlvtii-9: ciascuna par dolente e sbigottita, / come persona
fianco, e il nudo seno / par cogli occhi divori. pananti, i-116
casone, e un monte di vetro par si spezzi nella petrosa pietrapana su cui sbisciano
era sboccata / e pel furor gli par piano ogni monte. da porto, 1-157
, come si suol dire, al par della giustizia, il coleroso sbofonchiava, stravagava
sbufonchiante e tronfia, / ch'e'par un pollo d'india quand'e'gonfia.
trafficar la sua amica: non ti par questa ingiuria? anche ieri a tavola tu
così molle e sbraculato / il cadavero par di mona checca, / ch'essendo
cioè de'diletti della carne, che non par che se ne possano mai sbrattare.
). alberti, ii-37: né par che mai si sbrocchi / strai ch'è
n. secchi, 2-22: mi par pur che faccino la santa opera questi
. pataffio, 2: balocco e'par sempre vada corbando / al basiasco;
viani, 10-56: la vetraglia delle finestre par rattenga un impetuoso mare...
son diventate come zolfanelli, / par che abbiano vissuto di lucertole,
nostri primi padri / fur belli al par degli angioli leggiadri ». forteguerri,
e i metri più difficili che non par fatto suo, e le forme scabre e
trattano scabrosamente gli argomenti piani, non par di dimostrare scienza. -in
un numero immenso). dante, par., 28-93: l'incendio suo seguiva
vista dolente e lentigginosa, / che par traslata nel beato aspetto, / dell'altrui
e ricolmo che in età giovanile non par che scada alcun poco in faccia de'
spasso de l'altro mondo, e mi par vedere uno più scaduto che il bisavolo
cosi fatto bruno / e dimagrato, che par pur la fame / nel suo aspetto
coperto da un sottilissimo velo trasparente che par di seta color di bronzo, incassato
armadura a scaglie fortissime ottimamente commessa che par fatta di noce. piovene, 217:
, allume scagliuol e bambagello, / par a veder un segno maladetto! / ma
cieli del paradiso dantesco. dante, par., 10-86: quando / lo raggio
emanare luce più intensa. dante, par., 25-100: poscia tra esse un
. e. gadda, 24-138: mi par già di intravedere che la tua prosa
persona trista e matta. idem, par., 16-76: udir come le schiatte
; / con un pagano, e'par nato pagano; / con un giudeo,
presso / a bocca aperta, e già par che 1'aggiunga / e 'l prenda
. / come stan lor che li par esser savi? / con le nostre pazzie
pensate. firenzuola, 318: tu mi par così brutta schiavolina che io non so
, v-1-356: né mi maraviglio s'un par vostro talora scolta le stampite de l'
, / che tutti due teneano un par di schiene / che avean molto del largo
di su li mena. idem, par., 18-75: come augelli surti di
creature / volitando cantavano. idem, par., 31-7: sì come schiera d'
graziale; e quella che per magrezza par male, chiamata sia schietta. ceresa
mi piace, / c'ogni vista -mi par trista / ch'altra donna face:
cortese madre gli si è mostrata che par quasi che egli solo unigenito le sia stato
: or parli mai a proposito? ti par d'esser savia, e sei
lei sola, che sola a me par donna, / schifevolmente ogn'altra tengo
per ispiegar questo 'cruda'. egli mi par nome naturalmente proprio delle vergini che vai
ischincia. aretino, 20-162: mi par vedere uno... con..
spinte a schincio e certe punte false, par che tramor- tischino per la dolcezza del
boiardo, 1-7-26: forte cridando, un par de calci mena, / di sotto
scudieri sì gli fu calzato / un par di calze d'un a forte maglia /
38: fruca, non dir; mi par pur un bel fare / che.
819: a'fé tal sgargaion, che par un gran schiton de cioca. goldoni
nostri lidi ornai perturba? / angelo par, che tenga al freno avvinto / euro
e così si fa il lattismelle, che par giusto schiuma di nevi. g.
sempre mai alluma, / del disider par ch'io me ne disfaccia, / per
refessa e tuttor bolle, / sì che par un caldai'male schiumato. pietro ispano
è d'inchinevolmente riverir ed onorar a par dei dei; né può fuggire e
po'ch'i'centri? / -tu mi par propio fuor del sentimento: / dico
tanti colori / che il mio vestito par quello d'un zanni. manzoni,