pronto al suo servigio. idem, par., 4-45: per questo la scrittura
/ attribuisce a dio. idem, par., 31-63: diffuso era per li
ma non a vescovado. dante, par., 1-37: surge ai mortali per
torre alla cima rovente. idem, par., 6-17: ma il benedetto agapito
coperse / di nebbia. idem, par., 22-153: l'aiuola che ci
apparve da'colli alle foci. idem, par., 31-85: tu m'hai
sepulcri tutt'il loco varo. idem, par., 23-2: come l'augello
guerra / de'tuoi fratelli, ancor par che si creda / ch'avrebber vinto
, e male a bono. dante, par., 12-49: non molto lungi
siede la fortunata calaroga. idem, par., 21-107: tra'due liti d'
voler vostro e mio. idem, par., 2-148: produce, / conforme
non sono. ottimo, iii-555 [par., 25-121]: e'però il
'a verso a verso. idem, par., 6-141: mendicando sua vita
vita a frusto a frusto. idem, par., 12-121: ben dico
si spiega; / stretta prima, poi par s'apra e scompiglia. d'annunzio
a tutti 'adamo '. idem, par., 19-15: son io qui essaltato
un tuon s'udì. idem, par., 1-16: infino a qui l'
bene. firenzuola, 504: non mi par dovere... che essendo nella
, andianne, / ch'e'mi par tuttavia vedermi al fianco / un che colle
anche per capogiro). dante, par., 25-122: perché t'abbagli /
rigutini, 2572: abbaglióre... par che possa meglio appropriarsi a più forte
con gli usati abbaiamenti. buti [par., 27-57]: perché non ti
in gerusalemme a far queste faccende, mi par v-1312: lasciatemi continuare nell'abbaglio de'
lo abaio de'cani e dal fremire / par che 'l cel cada e 'l mondo
occhi sono appena chiusi, e par di vedere segni di forme e colori varii
/ tal era io. idem, par., 8-66: fulgìemi già in fronte
dare danno agli strani. dante, par., 18-9: e qual io allor
assai dubito del ritorno. dante, par., 17-108: ben veggio..
m'abbandonerò a prenderli ora che mi par tempo. paolo da certaldo, 238
in terra cadde. ottimo, iii-554 [par., 25-121]: e tanto
della vista; vertigine. dante, par., 26-20: quella medesma voce,
ove trovava / quello nel quale isotta par che sia. gelli, ii-19: le
bassi, / e porre legge altrui, par che trapassi, / grado d'umana
fatta così grande reina. dante, par., 13-115: quelli è tra
. carducci, i-131: or non ti par egli ch'io abbia pianto e pianga
poco che ne abbiamo assaggiato. abbastanza par che voglia indicare prova più lunga;
tra abbatacchiare e sbatacchiare, la differenza par questa: che il primo (non molto
ariosto, 35-78: questo un angel mi par del paradiso; / e ancor che
abbella buon pregio seguire. dante, par., 26-132: opera naturale è
più bello, imbellire. dante, par., 32-107: così ricorsi ancora alla
adornarsi per piacere. dante, par., 22-24: e vidi cento sperule
): maestro mio, egli si par bene che voi siete stato a bologna.
abbondantissimo. dante, par., 33-82: oh abbondante grazia ond'
questo modo di parlare abbondante e rovinoso par più convenevole a uomo di corte e vanaglorioso
freccie e dardi abbonda, / che par che 'l sole e 'l giorno si nasconda
suo vigor trasfonde / al corpo sì che par ch'esso n'abbonde. campanella,
lèona, vi-1-214 (6-2): amore par ch'orgo- glioso mi fera, /
che poi nel maginare abboni. idem, par., 26-73: e come a
riva non soccorre. anonimo fiorentino [par., 26-73]: aborre: cioè
primo libro. ottimo, iii-306 [par., 12-137]: anseimo fu monaco
superficie (facendole assumere una tinta che par quella del bronzo). m
volto e nell'animo. dante, par., 9-71: per letiziar l ^
e aperto: / e un paradiso par quasi terrestre / la villa: ed io
beesse quello bicchiere. landino, 371 [par., 13-53]: tutte le
dovea venire ab eterno. vellutello [par., 13-52]: tutte le
gloria. cesarotti, i-420: mi par più bello giacermi nel- l'abbiezione e
dell'abilità del movente a muovere, par che sia impiantato nella dissimiglianza e nella
furore è l'aria pieno, / che par che il mondo abissi e venga meno
sottilissimo filo. ariosto, 26-33: par... /... che
è attributo divino). dante, par., 7-94: ficca mo l'occhio
mio parlar distrettamente fisso. idem, par., 21-94: però che si s'
abbastanza. tommaseo-rigutini, col da par che voglia significare segnatamente la ripul
ragionevole; il bambino, per istinto, par che = deriv. da aborrire
. gozzi, dante, par., 26-73: e lo svegliato ciò
pute che ebuli et abrotano, / e par che odore più che ambrosia e baccari
e perigeo. ottimo, iii-407 [par., 22-145]: nella parte superiore
niente di meno a sì alto poema par che si richiega altro principio. =
, imputazione. buti [par., 17-2]: io veggo ora
. accusatore. buti [par., 6-2]: questa esecuzione.
la lor buccia masticata fa sapore che par mescolato con l'odore e gusto della
pulci, 4-9: e il lion par che con lui s'accapigli, / e
accasa. alfieri, i-35: circa un par d'anni prima che questi [mio
]: scrivendo a voi, non mi par ch'egli accasche, / ch'io
1-80: con due strambelli e un par di scarpe rotte, / trita e strascina
falterona un serpe corre, / che par che 'l corpo di ciascuno acceffe. monti
progresso » si chiamano quelle nelle quali par che il moto degli spiriti si acceleri.
figur. ottimo, iii-292 [par., 12-60]: ella sognò che
. da accelerare. dante, par., 2-101: tre specchi prenderai;
. idem, fretta; anticipazione. par., 23-29: quale ne'plenilunii sereni
125-14: come luna per sé sol par ch'io sia; / ché gli occhi
le discordie cittadinesche accese. dante, par., 3-18: quali per vetri trasparenti
a doppiar 10 dolore. idem, par., 15-17: quale per li seren
e in abominazione. ottimo, iii-292 [par., 12-65]: e questo
che venisse a proda. idem, par., 33-49: bernardo m'accennava
guardassi suso. landino, 407 [par., 24-55]: volsesi a beatrice
- anche al figur. dante, par., 21-45: vidi anche per li
ch'io pensai ch'ogni lume / che par nel ciel quindi fosse diffuso. /
v. sincerarsi). dante, par., 17-1: qual venne a climenè
via, verità e luce. idem, par., 22-58: però ti priego
, accese e mendaci. dante, par., 33-99: così la mente mia
canti era già inteso. idem, par., 1-79: quando la ruota,
, 42-12: l'elmo, che par ch'aperto abbia un'accetta, / se
acceptor e questo dal lat. acceptus, par ticipio pass, di accipère
. tommaseo-rigutini, 2943: nel- yacchetarsi par che si pensi una sosta maggiore che nel
uno accidente in sustanzia. idem, par., 33-88: sustanze e accidenti
di bella maniera. landino, 407 [par., 24-75]: adunque la
sopra in più luoghi si sono manifestati, par necessario considerare ancora s'egli sia sostanza
e nocive. ottimo, iii-27 [par., 1-133]: sì come il
. incline, disposto. dante, par., 1-109: ne l'ordine ch'
/ tutte nature. ottimo, iii-25 [par., 1-109]: sono accline
di qualunque animali. landino, 328 [par., 1-109]: ne l'
qual platone nomina previdenza. vellutello [par., 1-109]: sì come le
sol de lo suo viso / tant'allegrezza par ch'ai cor m'accoglia, /
ospitato, accettato. dante, par., 11-12: quando, da tutte
... / e tutta notte par che m'accompagne. tasso, 16-12:
, 199: e come quella fierezza par maggiore accompagnata dalla modestia, così la
: ma un rio pensier, che par che s'accompagni / a spettacol si
fiumi: confluire. dante, par., 8-49: e dove sile e
allargare nelli stretti passi. dante, par., 31-98: vola con li occhi
ditto mio; / ma molto me par che sia rio / colui che me dà
accontanza a color che son avari / si par ch'a dio e al mondo dispiaccia
nel petto un duol, il qual par che m'accuori. ariosto, 45-58:
, sdegno, disperazione. dante, par., 8-73: se mala segnoria,
con un orecchio appoggiato alla lira, par che senta l'accordamento che fa il suono
fatti a'dolci detti. idem, par., 28-8: in lo specchio fiamma
alla giustizia sanza schermi? idem, par., 10-35: del salire / non
, del suo venire. idem, par., 17-79: non se ne son
a noi molte volte procede. idem, par., 4-70: puote vostro accorgimento
groppa, e andaro via. dante, par., 21-57: vita beata, che
ch'era non bona. idem, par., 20-44: dei cinque che mi
una donzella, in guisa / che par che v'abbia conoscenza inante. carletti,
; dedicarsi, darsi. dante, par., 29-93: e ancor questo qua
viene dall'abitudine della conversazione e che par naturale solamente a chi vi è accostumato
e 'n più bellezza, / tanto par ch'onestà sua laude accresca. boccaccio,
sì come sensibilmente appare. idem, par., 8-47: e quanta e
. leopardi, i-247: l'accrescitivo par che sempre tolga grazia al soggetto. panzini
erotto accucciato entro una romita valletta, dove par stia raccolta tutta l'intimità più profonda
colpe, incolparsi. dante, par., 14-136: escusar puommi di quel
ella esce dalla terra acerba. idem, par., 11-103: poi che,
frutto dell'italica erba. idem, par., 18-3: temprando col dolce l'
temprando col dolce l'acerbo. idem, par., 19-48: e ciò fa
vigor dàlie, e cruda ed acerbetta / par che minacci, e minacciando alletta.
però dell'acetoso e del salso non si par ch'altra cosa siano che loro
buonarroti il giovane, 10-877: e'par 'n un certo mo'che 'l cuor
, 6-104: la terra che dal fondo par che pulule / atri aconiti e piante
/ pose colei che sola a me par donna. idem, 325-70: il sol
a fior dell'acqua verde, / par mi sorrida / in un occhio di sole
53-59: la terra fa un suol che par di smalto, / e l'acqua
, a dirvela, in questa casa mi par d'essere un pesce fuori dell'acqua
, 32: un servitorello, tosato al par di un barbino in primavera, che
atto di pietà le meste / luci par che gli asciughi e così dica: /
ebreo, 20: tutta la dilettazione par che sia remedio de l'effetto de
acquistar non sarìa lieve. idem, par., 20-144: e come a buon
e di molte provincie. bufi [par., 5-2]: finge che si
l'umano desiderio si sciampia. idem, par., 27-42: non fu la
. accrescimento, incremento. dante, par., 29-13: non per avere a
amor l'eterno amore. buti [par., 29-13]: di bene acquisto
suo primo esser vile, / che par dolce a'cattivi, ed a'buoni aera
dell'acetoso e del salso non si par ch'altra cosa siano che loro acetosità
dolcezza con uno spruzzo di acrimonia, par che insieme soavemente baci e morda.
, appuntito. buti [par., 1-2]: lo ferro acuto
, dello sguardo). dante, par., 1-84: la novità del suono
sentito di cotanto acume. idem, par., 28-18: un punto vidi che
le dirizza ode acutamente. dante, par., 24-95: è sillogismo che la
sottile capacità a intendere. vellutello [par., 22-126]: tu dei aver
lor disio e noi nasconde. idem, par., 28-17: un punto vidi
genere dei sensi). dante, par., 22-126: « tu se'sì
che pensare. landino, 403 [par., 22-126]: ha la mente
guinizelli, ii-418: pur a pensar mi par gran maraviglia / com'è l'umana
dico / che ciò ch'è divenuto par v'adagia. = comp. di
era / d'ogni cosa adagiato al par d'un nume. adagino »
vedrete che adagio adagio quel panno offuscatore par che divenga più grosso. trinci,
diamante. dante, par., 2-33: lucida [nube]
trame / raggianti, adamantine, al par dell'etra. arici, 89: qui
e gialli. landino, 350 [par., 7-26]: l'uomo che
i tempi a quello precedenti, e in par ticolare quelli de'greci notati
adattare, bensì attitudine tale che par preparata da una volontà intelligente,
preparata da una volontà intelligente, par fatta apposta. allora gli è un po'
, / ch'ad ogni grande impresa le par atto. = lat. tardo
dentro, / dirotti brievemente. idem, par., 10-116: appresso vedi 'l
agli addomandamenti della ragione. bufi [par., 30-3]: umilmente dimandando
ovunque io sento amore. idem, par., 12-94: e alla sedia,
ma in quanto più o meno convengono o par che convengano a chi li fa.
ch'i'la mostri altrui. idem, par., 25-89: « èmmi a
s'ha fatte amiche ». buti [par., 25-89]: ed esso,
poete queste cose trattavano. idem, par., 4-100: molte fiate già,
'l mantello co venne adobato. dante, par., 14-96: ché con tanto
d'oro e di pennacchio rosso, / par, ma non è, di più felice
in molle nell'acqua. buti [par., 24-2]: lo fabbro,
. affinare, purificare. dante, par., 6-121: quindi addolcisce la viva
. ant. raddoppiarsi. dante, par., 7-6: fu viso a me
qual doppio lume s'addua. buti [par., 7-6]: doppio lume
doppio splendore s'addoppia. vellutello [par., 7-6]: adduare è d'
gran gioia ed allegranza / ch'aver mi par d'amore, / che d'ogne
fornir per la veduta. idem, par., 15-66: ma perché 'l sacro
far quel matrimonio *. « e vi par codesta una ragion bastante, per lasciar
feconda in essi / la natura ti par, ben puote un'altra / o terra
nuca. idem, 7-133: la persona par dimagrata dentro quella lunga tunica viola,
: questo è corcovizzo: adesso mi par che si faccia chiamar non so se cappino
in giù. dante, par., 27-77: adima / il viso
tu tanti bei dami, / che par che ogn'un solo el tuo viso
la donna altrui; ché al villano par bella / la propria, e amor per
aviso, / la sete tua non par ancor rasciutta... ». ariosto
prigrizia fosse sua scrocchia ». idem, par., 25-118: nisi pena
spiaggia. grosso, iii-378: e par che poi squallido il ciel s'adombre /
aombrata, / qual vivo sangue, tanto par vermiglia. crescenzi volgar., 2-5
, 18-68: ed adombrato il ciel par che s'anneri / sott'un immenso
ponavam le piante / sopra lor vanità che par persona. buti [inf.,
17-121: ed è chi per ingiuria par ch'aonti, / sì che si fa
ch'adopera ed estima, / che sempre par che 'nnanzi si proveggia, / così
di più bello del ricordo di nostra madre par tita il giorno prima,
purgar le gravi offese. idem, par., 18-125: o milizia del ciel
a sé chiama con fretta, e par che adori / di andare a ricovrarsi in
può risvegliar virtù sopita, / tutto par che ritrovi, e in efficace /
e me l'ovrare appaga. idem, par., 31-10: nel gran fior
ciel di bel sereno adomo. idem, par., 30-110: e come clivo
si esprime il core / e più par che si mova, / che non si
accorciata): adornato. dante, par., 1-63: e di subito parve
. dell'adriatico. dante, par., 21-123: in quel loco
11-75: questo peccato [l'ingratitudine] par che '1 mondo adugge, /
pieno / quanti press'a lui nascon par ch'adugge. lorenzo de'medici, ii-38
con tutte ha adulterato. buti [par., 9-2]: li prelati che
può agl'inesperti da lontano piacere a par della vera, ma non dappresso. d'
sia legato a matrimonio. idem [par., 9-2]: adultèro è quando
- anche al figur. dante, par., 9-142: ma vaticano e l'
tosto libere fien dell'adultèro. landino [par., 9-142]: onde vaticano
lui / ed a'suoi figli, al par di questo vino, / e adultera
, 27-1215: anch'io, al par di lui, fui corteggiatore indiscreto e
3. figur. dante, par., 7-60: questo decreto, frate
amor non è adulto. ottimo [par., 7-60]: non è adulto
nella fiamma del divino amore. landino, par., 7-60]: questo decreto
aduno... ». idem, par., 1-117: questi ne porta il
in sé stringe e aduna. idem, par., 13-58: quella viva luce
/ ettemalmente rimanendosi una. vellutello [par., 13-58]: questa viva luce
signor dell'altissimo canto. idem, par., 33-20: in te s'aduna
; a la qual parte io fui condotto par amica persona. idem, purg.
adunati a la pastura. idem, par., 27-94: se natura o arte
un lume subito m'apparve / qual par balen, che vien per taire acceso.
a una donzella, in guisa / che par che v'abbia conoscenza inante; /
che v'abbia conoscenza inante; / par v'abbia d'amistade antica usanza, /
/ e lo segnore ha noia e par forzato. boccaccio, i-201: e dopo
più di gir s'affanna. idem, par., 12-82: non per lo
danni, / d'alcun futuro mal par che s'affanni. idem, n-68:
affanni e li agi. idem, par., 17-84: parran faville della sua
a lagrimar mi 'nvita. idem, par., 4-111: voglia assoluta non consente
l'uomo. manzoni, 773: ci par di vedere la natura umana..
da ella parto, / no le par grave né sape d'oltraggio, / tant'
incantare. galileo, 998: mi par di aver cagione di non m'assicurar
, i-4-89: e illusione delle illusioni par che sia proprio questa: che l'
tormentarsi, travagliarsi. dante, par., 11-9: chi nel diletto della
discrezione e con consiglio. dante, par., 13-116: ché quelli è tra
primo marito. ottimo, iii-356 [par., 15-107]: astinenza dalli lisci
l'ombra si figura. idem, par., 3-52: li nostri affetti che
che successivamente mi agitaron l'animo. par ini, iv-146: dalla lor meta han
è granne quant'hai affetto. dante, par., 15-43: e quando l'
« trino e uno *. buti [par., 15-43]: l'arco dell'
che piange e dice. idem, par., 18-14: lo mio affetto /
anima; affezionato. dante, par., 32-1: affetto al suo piacer
dottore assunse. landino, 432 [par. 32-1]: quel contemplante, id
est ripieno d'affezione. vellutello [par., 32-1]: 'affetto al suo
siamo mossi. ottimo, iii-467 [par., 21 -proem. \:
affezion ritrassi e ascoltai. idem, par., 25-21: sì come quando il
mormorando, l'affezione. idem, par., 32-149: orando grazia conven
iddio da quella produzione rimuovere. idem, par., 4-98: potesti di piccarda
del vel costanza tenne. buti [par., 4-98]: l'affezion del
vergini ancelle il cane affida / al par de'giochi, al par de'cari figli
affida / al par de'giochi, al par de'cari figli. idem, v-5
fissamente, con intensità. dante, par., 1-48: quando beatrice in sul
e affina en suo valore. dante, par. 20-137: il ben nostro in
anime fortunate tutte quante. idem, par., 1-48: quando beatrice in
li s'affisse unquanco. vellutello [par., 1-48]: 'aquila sì
: l'uso degli affissi, al par di quello degli annunzi sui giornali, è
ira / nel viso avampa, e par che getti fuoco; / e più l'
parole così afflitte, che in quel punto par che lo spirito loro finisca. tasso
. torricelli, i-304: non mi par credibile, che tanta affluenza d'aria
roventezza mostrano esser fuoco. dante, par., 28-17: un punto vidi
li vapori che 'l seguono. idem, par., 14-86: ben m'accors'
, i-99: un gravicembalo in un'orchestra par che resti affogato... dagli
. cicognani, 12-125: la fievole luce par che chiami l'ombra. s'affolta
non potrebbe adeguar rima. idem, par., 27-121: oh cupidigia che
occhi fuor delle tue onde! vellutello [par., 27-121]: esclama beatrice
219: mentre così si umilia, le par d'affondare in una cedevolezza senza termine
scuto: / en tanta viltate me par ch'èi venuto, / non comportare più
cordara con un far superiore che non par di gesuita, e il lami gli
a faccia a faccia. dante, par., 25-40: poi che per grazia
connette e gli lega sì facilmente, che par che vi vadano da se medesimi,
vostro danno e disonore, e che par ch'io vi abbia affrontato...
tal n'aio maledezone. vellutello [par., 8-67]: e la bella
li aphorismi d'ipocràs. idem, par., 11-4: o insensata cura de'
, e chi seguendo sacerdozio. buti [par., 11-4]: alcuno se
. torricelli, i-304: non mi par credibile, che tanta affluenza d'aria
, a vene bianche vergolate, / e par ch'uom ne le più veggia figura
legislatori a considerare una tale professione, al par di quella dei notari e di alcuni
, e, ovunque or miri, / par che dinanzi a gli occhi miei s'
tua schiatta ». idem, par., 1-62: e di subito parve
affretti e pur da me lontano / a par del mio pensier leggiadra voli: /
del popolo d'alba. buti [par., 6-1]: a far alcuno
(i-928): ma a me non par così gran cosa che un cristiano,
accanto, stare accanto. dante, par., 32-121: colui che da sinistra
/ è il padre. buti [par., 32-121]: che da sinistra
che lo cir condavano, par che abbia in ciò voluto favellare più
bruno, 363: questa dottrina (perché par che non gli manca cosa alcuna)
peso, s'aggrava, in tanto che par che sia impedito nel movimento dinanzi.
, che comincia già ad aggravarsi, par giustamente più desiderosa, che della gloria
; ammasso, congerie. buti [par., 15-1]: cognosciuta l'unità
10-877: che diavol hai? e'par che tu t'aggrizzi: / tu ha'
deriv. da aggrovigliolare. naturale, par più tosto opera fatta a grottesche, che
aggrumare2, intr. spesso anche con la par gli si aggrovigliavano in bocca
gloria di vita eterna. dante, par., 22-105: né mai qua giù
ma eziandio di vincerli. dante, par., 25-126: in terra terra
grande, non si agguaglia. vellutello [par., 7-30]: levandosi in
considerare, esaminare attentamente. dante, par., 29-42: e tu te n'
/ e ciò più ch'altro far, par che lor agi. 3
per dar agli amori albergo ed agio / par voglia d'arboscel farsi palagio. fontanella
, / però ch'el mi par atto di ghiottone. boccaccio, dee.
la vecchia tenda / e già mi par di star meglio. alvaro, 2-77:
.. mosse dal vento, ondeggiano, par proprio il verde mare che si agiti
chi gli ha insegnato? dante, par., 5-82: non fate com'agnel
, perder con agnelli. dante, par., 25-5: la crudeltà che fuor
stacca dall'armento è considerato nemico al par del lupo, diventa per necessità simile
che le peccata leva. idem, par., 24-2: o sodalizio eletto a
ma questa il più de le volte par che abbia per fine l'altra de le
disus. agnello. dante, par., 4-4: sì si starebbe un
-per simil. dante, par., 10-94: io fui delli agni
a cui quella faccia giace. dante, par., 12-29: si mosse voce
/ italia che suoi guai non par che senta. idem, 264-20: l'
. idem, 19-30: e ben le par che di quel ch'essa agogna
, ii-575: sgridala, se a te par ch'avida troppo / agogni al
, lasciai / i deliri a cui par che dietro agogni / l'età malata.
augusto, imperiale. dante, par., 30-136: e 'n quel gran
de la terra ». idem, par., 12-71: domenico fu detto;
per aiutarlo. buti, iii-236 [par., 12-71]: agricula, cioè
basterebbe a farla celebre e famosa a par d'ogni altra disciplina e arte;
-anche al figur. dante, par., 17-117: ho io appreso quel
se 'l tempo è stato torto, / par che dirizzi aguale: / per che
si scambiasse con * ago ', par che lo provino * agucchiare '.
corno aguzza a i tronchi, e par ch'inviti / con vani colpi a la
turchia / aguzza tarmi, e tutto par ch'avvampi. anguillara, 3-278:
annunzio, ii-424: una minaccia arguta par che il suo riso aguzzi. idem
, vigile, intenso. dante, par., 16-57: già per barattare ha
aia per la battitura. buti [par., 13-34]: 'quando l'una
: la terra abitata. dante, par., 22-151: l'aiuola che ci
apparve da'colli alle foci. bufi [par., 22-151]: l'aiuola
dell'acqua. landino, 403 [par., 22-151]: gli parve [
e sul margine dove son trascorse / par si prolunghi il fremito dell'ale.
bianco vestita e nella faccia quale / par tremolando mattutina stella. / le braccia
le mani a spendere. idem, par., 22-105: la dolce donna
quasi un di loro / esser mi par ch'han ivi il suo tesoro. scala
podere di vostra altezza fuggo. dante, par., 6-95: e quando il
uscito il podestà fuor del palazzo / par che ci s'awicini: / ala soldati
'nfemo tuo nome si spande! idem, par., 11-3: 0 insensata cura
essere insufficiente, impari. dante, par., 2-57: s'elli erra /
indica impossibilità, incapacità. dante, par., 33-15: donna, se'tanto
labbra / lo covrò, se vi par ch'io lo riabbia. bandello, 1-5
vasetti, statuine. dante, par., 15-24: né si partì la
foco dietro ad alabastro. buti [par., 15-24]: alabastro è spezie
lanterna d'osso. ottimo iii-347 [par., 15-24]: dice che si
chiama alabastro. landino, 377 [par., 15-24]: alabastro è spezie
che in sottilissima lanterna. vellutello [par., 15-24]: chiama [
vittoria! panzini, iii-238: mi par di rivivere al tempo dell'el- lade
quanti alati / godon l'erbe del par, l'aere ed i laghi / amabil
per dar agli amori albergo ed agio / par voglia d'arboscel farsi palagio. segneri
fiori e delle foglie nove. idem, par., 18-29: in questa quinta
più lungo tempo. ottimo, ii-560: par landò del sopraddetto albero chiamato legno di
amorosa, dal cui seno ardente / par che spunti la pace, e n'
vetri. ariosto, 6-59: e par che la sua altezza [della muraglia]
di me intende: / a me par oro, poi che sì risplende. biringuccio
di cose tanto seriose, quanto mi par intendere ed alcunamente posso annasare col discorso
dico / che ciò ch'è divenuto par v'adagia; / e poi gli alamanni
di tutte le cose. dante, par., 26-17: lo ben che fa
); infine. dante, par. 13-138: e legno vidi già dritto
e come alienata, dicesse: -costui par veramente uscito ora dall'inferno. idem
getta fuori sì è caldo. dante, par., 23-114: l'empireo che
una peluvia bianchissima, fina, sicché par fatta con l'alito. idem, 21-15
7-11: ma più lieto quel nastro par che goda, / dorato in punta,
d'acqua, inondarsi. dante, par., 12-18: per lo patto che
la strada altrui, / mi par che tu ti ficchi per le fratte /
voce piemontese, penetrata nell'uso dei mal par lanti. proviene dal fr
alleati. monti, 7-591: banchettava del par nella cittade / con gli alleati la
. idem, ii-iiii: a me par di potere allegare questo medesimo consenso in
più calma:... e mi par che il cuore si alleggerisca come dopo
la mano nel tirare una linea all'insù par che sempre alleggerisca, e venga sempre
, iv-151 (7-9): ridendo par ch'allegri tutto 'l loco. petrarca,
quando spande li sguardi gaudiosi, / par che 'l mondo s'allegri e faccia
allegrezza moderata moderatamente ridere. idem, par., 16-19: per tanti rivi
allegrezza / la mente mia. idem, par., 27-7: oh gioia!
, iv-154 (11-13): tant'allegrezza par ch'ai cor m'ac- coglia,
guittone, 128-6: luna e stella mi par tenebrata, / salvandone una, che
mosto] non faccia allentare. dante, par., 15-6: silenzio puose a
e tira. landino, 376 [par., 15-6]: e gli spiriti
/ già non osserva patto. dante, par., 31-129: così quella pacifica
, visco allettatore / da calarvisi agevole. par ini, xi-51: e l'pnde
- anche al figur. dante, par., 27-40: non fu la sposa
d'oro usata. landino, 416 [par., 27-40]: 'non
rifl.: sgravarsi. dante, par., 16-36: al parto in che
poveretta, italia mia, / che ti par di quest'almi allievi tuoi, /
allodoletta, lodoletta. dante, par., 20-73: quale allodétta che 'n
sì felice accordo. pascoli, 1035: par di sentire l'allodétta santa, /
andrea da barberino, 124: mi par... una pietra pre
dar agli amori albergo ed agio / par voglia d'arboscel farsi palagio. testi,
e lucida come spada. dante, par., 1-15: o buono apollo,
luogo oscuro. dante, par., 20-1: quando colui che tutto
è giusto! ». idem, par., 15-76: l'affetto e 'l
lo meo cor senti. dante, par., 28-5: come in lo specchio
terra alluminava. ottimo, iii-8 [par., 1-36]: il sole alluminando
'l monte era scemo. idem, par., 7-32: onde l'umana specie
suo et- temo amore. vellutello [par., 7-32]: la natura umana
di voler le giova. idem, par., 32-110: baldezza e leggiadria
, st., 1-57: e par che 'l cor del petto se gli schianti
empireo ciel per padre eletto. idem, par., 24-138: voi che scriveste
del possente / enosigèo la gloria al par dell'almo / raggio del sole splenderà per
ant. alone. dante, par., 28-23: forse cotanto quanto pare
. halo, nel 1563. dante (par., io, 64-69) descrive
mar che ondeggia, e alpestre note / par canti, e muova le lanose gote
de'monti, il capo alpino / par che di viva maestà circonde, / sdegni
le statue ignude / ogni impresa crudel par che se tratti. boccaccio, i-524:
. aretino, ii-85: questo luogo par lo animo di antonio da leva magno
argento; / movea veloci i passi a par del vento / e insuperbia di sì
vallan quella terra sconsolata. idem, par., 11-120: pensa oramai qual fu
se letè si passasse. idem, par., 1-106: qui veggion l'alte
torma / dell'ettemo valore. idem, par., 6-108: e non l'
leon trasser lo vello. idem, par., 16-86: per che non dee
fama nel tempo nascosa. idem, par., 17-82: ma pria che 'l
d'argento né d'affanni. idem, par., 27-62: ma l'alta
, sì com'io concipio. idem, par., 33-1: vergine madre,
dondolano appesi a capriate di legno, par che siano bocche di trombe a vento
, o prodezza. dante, par., 2-69: una sola virtù sarebbe
perché non t'apristi? idem, par., 1-61: e di subito parve
un altro sole adorno. idem, par., 25-7: con altra voce ornai
serpente tutto l'altro fusto. idem, par., 31-14: le facce tutte
, 343-14: poi che 'l dì chiaro par che la percota / tornasi al
toccasse altro la mente. idem, par., 23-15: fecimi qual è
, 371: la sua denominazione non par che sia presa d'altronde, che dall'
de'monti, il capo alpino / par che di viva maestà circonde, / sdegni
occhi tuoi rivolti altrove? idem, par., 1-3: la gloria di
, a cui / troppo ogni indugio par noioso e greve, / numera fra se
lingua deven tremando muta. idem, par., 8-80: veramente proveder bisogna /
24-3: che la cosa, ch'altrui par venen sia, / è sola medicina
spesso altrui / vaneggiar sì che 'l viver par un gioco, / pensando pur:
. parini, giorno, iv-641: al par di secchi / che scendano e ritornino
-primo amante: dio. dante, par., 4-118: « o amanza del
e più m'avviva ». vellutello [par., 4-118]: 'o amanza
, amica del cuore. dante, par., 4-118: o amanza del primo
o diva. landino, 339 [par., 4-118]: la quale [
pianto / dolce ed amaro amor dolce par rida. idem, 13-29: e stupor
i'tomi al giogo antico / come par che tu mostri,... /
e poco chiare. dante, par., 17-31: né per ambage,
latin rispuose quello amor paterno. buti [par., 17-31]: non per
di parole. ottimo, iii-393 [par., 17-31]: non per
sedano; / e i nostri col fiatar par che s'ambascino. 2.
monti, 21-215: fassi avanti del par con due gran teli / l'ambidestro
l'angel di dio. idem, par., 23-91: ambo le luci mi
della sicilia). dante, par., 29-25: e come in vetro
sanza distinzione in essordire. buti [par., 29-25]: l'ambra,
molto la vita a chi l'usa, par che sia simile all'ambrosia, cibo
ambulacri superbi: il plauso immenso / par che risuoni ancor del circostante / popolo,
così com'e'furo spariti. idem, par., 14-62: mi parver subiti
! '. buti, iii-419 [par., 14-62]: amme dice lo
co- m'eravam leggieri. idem, par., 11-40: dell'un dirò,
e rameggia immobile: il diaspro / par che si mischi in flessuosi amori /
, 9-1-2: ho però in corpo un par di fogliette e quattro braciole dall'amico
fuor le serpi amiche. idem, par., 12-132: illuminato ed augustin son
dio si fero amici. idem, par., 25-90: le nove e le
una donzella, in guisa / che par che v'abbia conoscenza inante; / par
par che v'abbia conoscenza inante; / par v'abbia d'amistade antica usanza,
2179: ammagrire (non comune) par ch'indichi il principio dello smagrire.
affascinare, sedurre. dante, par., 30-139: la cieca cupidigia che
tutti ammalia. idem, i-257: par che tutti alloggiamo in seno un angue,
se veia a sua contrarietate. dante, par., 8-138: or quel che
corollario voglio che t'ammanti. vellutello [par., 8-138]: 'voglio che
sopra l'altre conclusioni. dante, par., 21-66: discesi tanto sol
, virtù, ecc. dante, par., 20-13: o dolce amor che
d'augusto. di giacomo, i-675: par che il borbottìo si parta dalla sconquassata
ivi la terra con distesi ammanti / par che ogni goccia di quel sangue ac-
o dall'alto al basso, ti par di vedere un gruppo di case ammassellate
dove l'umor pecca, / lo qual par ch'ammatassi, e lo rivolti.
... / e forse che non par ch'ognun s'ammazzi? b. davanzali
idem, v-247: la libertà a me par cosa più divina che umana, e
vo'che ti pigli. idem, par., 2-56: certo non ti dovrien
de'pesci, ed un'altra par fatta di nitro, per altro durissima.
tre figliuoli. sarpi, iii-399: par grand'assurdità non ammetter chierici ammogliati e
. tommaseo- rigutini, 72: ammorzare par che ammetta de'gradi; spingere e
che non si spegne. dante, par. 4-76: volontà, se non
in foco. landino, 338 [par., 4-76]: e la volontà
per poco di vigore ». idem, par., 15-2: benigna volontade in
e rameggia immobile: il diaspro / par che si mischi in flessuosi amori /
feste, / e in amor ciascun par che s'apreste. arici, 157:
sapienza e 'l primo amore. idem, par., 33-145: l'amor che
, nei santi). dante, par., 17-35: per chiare parole e
parvente del suo proprio riso. idem, par., 19-20: così un
un suon di quella image. idem, par., 32-94: e quello amor
per due cause: l'una, perché par che non stia bene a'vecchi;
far lo signor del servo / su'par. idem, 63-2: voi che penate
inganni l'ampiezza dell'entrare! idem, par., 32-52: dentro all'
de l'altro. tasso, 16-16: par che la dura quercia, e 'l
. ampiezza, larghezza. dante, par., 30-118: la vista mia nell'
iii-370: qui con tremole ampolle / par che placido balli [o fiumicello] /
lettere ', e perciò non mi par necessaria la nuova voce. foscolo, v-366
tanto facili a praticarsi, che già mi par di veder che ve ne ridiate,
ancehe il cane affida, / al par de'giochi, al par de'cari
, / al par de'giochi, al par de'cari figli. alfieri, 9
, ii-7: tu lo sai al par di me che la più parte dei dotti
l'ombra glauca delle vele / e par d'udire il cigolìo delle ancore. fracchia
e pronte; che niuna. metafisica par più sottile. sempronio, iii-209:
lieve beccheggio. linati, 8-96: par tutta la montagna dondoli e si mova
e persecuzione e tanta pena. dante, par., 24-102: la prova che
cose in generale. dante, par., 7-138: in queste stelle che
è sì magnifica / lettera per un par del golpe! io voglio, / per
vada / agli otto, e dove le par; che sarà / mai?
una strada). dante, par., 9-86: la maggior valle in
mi va, dall'altro la mi par cosa strana, solamente a pensar di dire
, malebranche, / quel ch'e'vi par, che qui v'andasse fatto.
segneri, ii-25: qual delle due vi par dunque più convenevole, che ne vada
, 19-1-2: quel povero vecchione mi par tanto dabbene, e mi va tanto a
morto. ariosto, 24-42: di par saranno ambo puniti: / ella de'suoi
nell'andatura un po'anelante e contorta par di sorprendere quasi un'idea della vecchia
e dei gesti dell'uomo. gli androidi par lano, camminano, scrivono
fe'sì alte spoglie. idem, par., 32-57: per ettema legge è
trepidante d'angosciosa attesa. dante, par., 22-5: come madre che soccorre
al figlio pallido ed anelo. véllutéllo [par., 22-5]: * pallido
perduta nella nebbia di un tempo che par favoloso, mi riapparve... con
; vessato; tormentato. vellutello [par., 8-79]: erano tanto aggravati
verrà lor nimica podèsta. idem, par., 28-53: questo miro e angelico
facciano li uomini de'suoi. idem, par., 2-11: voi altri pochi
non sen vien satollo. idem, par., 14-36: udi'nella luce più
umana natura. landino, 434 [par., 32-89]: e lui guardando
angioli somiglia, / tanta luce ivi par ch'arda e sfaville. idem, ii-89
impiastra e stucca, / ch'ella par proprio un angiolin di lucca.
e femminile. idem, iii-316: par di vedere quel povero frate di san
forma di quattro parentesi., che ingeminate par che ti vogliano, strengendo la bocca
mia mente, / sì che non par ch'i'ti vedessi mai. cavalca,
a scorza a scorza? idem, par., 5-111: pensa, lettor,
a tutto l'altro dal quale ci par d'essere esclusi. ojetti, ii-262:
d'insufficienza). dante, par., 26-22: certo a più angusto
ritorno di quelle [macchie solari] che par ad apelle che possino rivolgersi intorno al
. buonarroti il giovane, 10-974: par con gli anici e 'l mele un
bene ad essa si raccoglie, / par ch'a nulla potenza più intenda. idem
(nei vegetali). dante, par., 7-139: l'anima d'ogne
diffonde / lieve un bisbiglio, e par sott'ogni fronde / essere ascosa un'
m. mattio in questo caso non mi par colpevole; e quando fosse, se
cominciò a maravigliare molto. idem, par., 13-83: così fu fatta
vari modi. bruno, 3-238: mi par che detraano alla divina bontà e all'
di cose tanto seriose, quanto mi par intendere ed alcunamente posso annasare col discorso
ritrovar il bandolo a questa loro (par a me) assai male annaspata matassa.
arme mortali / ed adombrato il ciel par che s'anneri / sotto un immenso nuvolo
per la parte del suggetto nel quale ci par che riseggano, non sieno altro che
, lusinghe e chi affattura. idem, par., 5-124: io veggio ben
del 1380 molto corretto, non ci par, che venga dal provenzale, come dicono
cicilia aver dolorosi anni. idem, par., 9-3: ma disse: «
di tutto l'anno. dante, par., 29-104: non ha fiorenza tanti
cintura, che s'annoda, / mi par dir seco: qui vo'stringer
dati, 118: il medesimo casaubono par che fondi tutto lo spirito di questa
, 1-2-304: vien molto adagio, par che i passi annoveri. firenzuola, 391
ripetono ogni anno. dante, par., 16-42: io nacqui nel loco
oscura. sannazaro, 12-212: e'par che i tori a me muggendo dicano:
stridulo il grillo e in voci rotte / par ch'annunzi la pace e dica:
che guarisca dalla sua anomalia non mi par possibile, sono forme congenite.
vele. tasso, 7-98: e par senza governo in mar turbato, / rotte
il magnanimo cosimo gran duca di toscana par ch'abbi portato la palma. buonarroti
l'antica età la nova. idem, par., 17-120: e s'io
e la tua vive. idem, par., 16-23: ditemi dunque, cara
quai fuor li vostri antichi. idem, par., 16-40: li antichi
; prevedere, presagire. dante, par., 8-76: e se mio frate
pappo e 'l dindi. idem, par., 17-17: così vedi le cose
/ di far lo mele. idem, par., 31 -7: sì come schiera
] / a bocca aperta, e già par che l'aggiunga, / e
del tutto, / scassinata la porta gli par. zanella, i-83: alla
. disteso, spiegato. dante, par., 19-1: parea dinanzi a me
aere aperto ti solvesti? idem, par., 23-7: l'augello..
tuo successor temenza n'aggia! idem, par., 11-23: tu dubbi,
giovane, i-250: 'mpossibil mi par ch'un uom leale, / sincero e
la benevola e sincera intenzione che mi par vedere in lei. leopardi, i-370
a. cocchi, ii-180: altre volte par che il reumatismo occupi le tendinose espansioni
gli apostoli. dante, par., 24-153: così, benedicendomi cantando
opera di apostolato. dante, par., 12-98: poi con dottrina e
e me l'ovrare appaga. idem, par., 23-15: qual è quei
sognar quella verità, ch'e'vi par di sapere. muscettola, iii-386: a
- anche rifl. dante, par., 29-138: per tanti modi in
, dal neutro plur. paria di par paris (cfr. paio).
. bellincioni, 1-72: anzi mi par di mosche una moria, / però
l'amano. pulci, 26-38: mi par tutto veder già il cielo aperto,
aparechiamo i fili ad oro. dante, par., 17-45: mi vene /
a sostener la guerra. idem, par., 19-31: attento io m'apparecchio
apparecchio / ad ascoltar. idem, par., 27-59: del sangue nostro
e di tenera età, i quali par che sostengano non solo una figura ma tutto
che begli o d'apparenza. dante, par., 14-56: ma sì come
di dignità e autorevolezza. dante, par., 29-87: voi non andate giù
com'quelle che son dipinte. dante, par., 29-94: per apparer ciascun
de'faitinelli, vi-11-211 (5-3): par ch'uom ti mostri bel piacer o
appena / poi che il suon noto par rendergli odore / come foglia di salvia a
il far ditirambi con voci composte mi par cosa ingegnosa e lodevole; ma sarei bene
campana. boccaccio, i-24: a me par vedere, sì come mostrato i'ho
. allegri, 36: e'par che l'appigionasi lievin qualche volta il
, con tutto il viso applaude / e par che voglia dir: « anch'io
l'animo. marino, 6-109: par che per vincere l'arte abbia natura /
la ebrietà del gran tremore / le pietre par che gridin: « moia, moia
n'appone un altro. dante, par., 16-8: ben se'tu manto
va dintorno con le force. idem, par., 16-69: sempre la confusion
veri al dì d'oggi, quel mi par, che dice: di'male e
quazi leggiero al pondo! dante, par., 27-138: quel che apporta mane
e d'altra parte gioire, / se par coraggio di perfetto amore. dante
di perfetto amore. dante, par., 25-129: e questo apporterai
ho detto / a manno, e par che non ne faccia caso: / va'
tu vero apprendi *. idem, par., 11-21: così com'io del
appreser ben quell'arte. idem, par., 3-95: così fec'io con
a co la spola. idem, par., 5-5: ciò procede / da
popolo. ariosto, 37-60: le par che quando essa a morir si metta,
tassoni, 9-55: l'asino un par di calci gli appresenta. 3.
, alla fantasia. dante, par., 7-107: l'ovra è tanto
l'avea un tempo amata. vellutello [par., 8-24]: l'anime
sì le chiama merzide. dante, par., 22-131: sì che 'l tuo
; venire alla mente. dante, par., 10-33: lo ministro maggior della
imparato, inteso. dante, par., 5-5: non ti maravigliar;
cibo ne solea essere addotto. idem, par., 17-26: per che
, che apresso li sia. dante, par., 9-113: tu vuo'saper
ancor lo star dimesso *. idem, par., 17-65: tutta ingrata,
: / li primi gitta e gli altri par ch'onori; / donde ci dà
/ disama il peggio. dante, par., 5-21: lo maggior don che
, letter. approvare. dante, par., 22-136: col viso ritornai per
cala le sue vele. idem, par., 33-47: e io ch'ai
tu farti proprio il sole? dante, par., 6-33: perché tu veggi
le dà. michelangelo, 153-4: or par che 'l ciel si dorma, /
il mantaco a'sospiri. idem, par., 21-83: luce divina sovra
della quale è munta. idem, par., 26-7: comincia dunque; e
l'anima tua. buti, 3-690 [par., 26-7]: e di'
far punto, concludere. dante, par., 6-28: or qui a la
paga. lippi, 6-74: mi par ch'e'suoni / il nostro tabellaccio del
letto. carducci, 189: cristo par sia riportato / tra'bagagli di radeschi
dolce piaggia aprica / secondo il vento par or verde, or bianca. leonardo,
-anche al figur. dante, par., 23-38: quivi è la sapienza
: il repentino / di laghi aprirsi par tremoto. prati, ii-331: è
e ha tanto piacevol la bocca / che par, quand'ella l'apre a un
con la particella pronominale. dante, par., 29-18: s'aperse in nuovi
far germogliare, sbocciare. dante, par., 12-46: in quella parte ove
passando le vestigia ei posa, / par ch'ivi scaturisca, o che germoglie
porta alli sabini. ariosto, 33-38: par ch'apra ogni cittade al re la
lingua: parlare. dante, par., 27-65: e tu, figliuol
tutto il viso applaude, / e par che voglia dir: anch'io consento.
: farlo parlare. dante, par., 24-120: la grazia, che
aprirsi): distenderle. dante, par., 31-100: la bella donna nelle
con fervida attenzione. dante, par., 5-40: apri la mente a
so girfalchi e falconi. dante, par., 1-48: quando beatrice in
simbolo dell'impero. dante, par., 6-1: poscia che costantin l'
secondo i diversi stati della campagna, e par ticolarmente dei terreni arativi delle
possibilità di errore). dante, par., 5-56: ma non trasmuti carco
di poter tutte le cose / forse vi par, perché potete molto. malvezzi,
per dar agli amori albergo ed agio / par voglia d'arboscel farsi palagio. carletti
dai bassi arbusti di una siepe un par di fronde. pea, 5-134: ma
arca: accumulare ricchezze. dante, par., 8-84: la sua natura,
la provvista del grano. dante, par., 12-120: e tosto si vedrà
gli sia tolta. landino, 369 [par., 12-120]: ma s'accorgeranno
aranno prodotto cattivo frutto. dante, par., 23-131: oh quanta è l'
, traendo l'arca santa. idem, par., 20-39: colui che luce
di venere siano li troni. idem, par., 28-125: nosa la campagna.
frate... parlare con dante, par., 26-44: incominciando / l'alto
di un ordine religioso. dante, par., 11-99: di seconda corona redimita
questa facciata, che a voi tanto par sporca, gl'intendenti dell'arte, così
uom di carta pesta, / che par muover le mani e i piedi a sesta
. dai mostri simbolici, da tutte le par redi, 16-i-211: nell'
sommo. allegri, 83: mi par la vostra camera un parnaso, /
asta il segno tocca. idem, par., 29-24: forma e matera,
al ferro hai tratto. idem, par., 15-43: e quando l'arco
lo segno del nostro intelletto. idem, par., 17-57: tu lascerai ogni
l'arco il sole. idem, par., vz-11: come si voglion per
ancella iube. ottimo, iii-287 [par., 12-11]: li colori che
favilla ardente. morando, iii-232: par che diluvi il cielo influssi ardenti /
densi orror fulmini ardenti, / e par che avvampi in mar tonda d'inferno.
intenso, appassionato. dante, par., 31-142: li suoi [occhi
bellezza, di giovinezza. dante, par., 3-24: e nulla vidi,
ardea nelli occhi santi. idem, par., 15-34: dentro alli occhi
onne gente seri sempre addetata. dante, par., 31-100: e la regina
con tutto il viso applaude / e par che voglia dir: -anch'io consento.
l'ardiscon di guardare. idem, par., 31-137: e s'io avessi
ardire sdegna / quel che troppo gli par cauto consiglio. idem, 6-33: fra
persone audaci, animose. dante, par., 23-68: non è pileggio da
: avere il coraggio. dante, par., 33-79: e'mi ricorda ch'
giro / nel volto, in cui pietà par che c'inviti, / pregovi,
chi l'ha osservata mille volte, par che abbia un poco dell'arditetto.
ant. spirito santo. dante, par., 7-74: che l'ardor santo
, elevato, eccelso. dante, par., 31-34: i barbari..
richiede fatica, faticoso. dante, par., 30-36: cotal qual io la
amor monta con ardura, / lo cor par che se fenda con coltello.
. idem, 1069: velo argenteo par la nebbia su 'l ruscello che gorgoglia.
; / movea veloci i passi a par del vento / e insuperbìa di sì bel
l'argento de'franceschi. idem, par., 17-84: pria che '1 guasco
gli argonauti. cfr. dante, par., 33-96: « un punto solo
pare loro sottilissimamente argomentare. idem, par., 2-63: certo assai vedrai sommerso
quel graziano /... come / par che s'affrqtti... / e
argomenti più che altra. idem, par., 24-64: «...
intenza d'argomento tene *. vellutello [par., 24-64]: è adunque
lo dispiacere a'rei. dante, par., 17-135: questo tuo grido
tasso, ii-199: grande argumento mi par che sia de la sua innocenza la vostra
; incitamento, incentivo. dante, par., 4-68: parere ingiusta la nostra
facoltà intellettuale, intelligenza. dante, par., 15-79: ma voglia e argomento
mossa. tasso, 1-73: l'aria par di faville intorno avampi, / e
: ché gentil pianta in arido terreno / par che si disconvenga. buonarroti il giovane
, e segnatamente di quell'aura che par quasi che spiri dal volto umano.
tommaseo- rigutini, 3424: arieggiare al par che dica somiglianza men prossima, quasi
e con la libra. idem, par., 28-117: questa primavera sempiterna
ariete non dispoglia. buti, 3-749 [par., 28-117]: notturno ariete-
misura del proprio merito. dante, par., 1-18: infino a qui l'
l'aringo rimaso. buti, 3-14 [par., 1-18]: aringo è lo
truppe armate, esercito. dante, par., 6-25: e al mio bellisar
lato due griffi incrocicchiati. dante, par., 6-111: e non si creda
strazianti, urla, bestemmie, e par che tutto l'ergastolo tremi dalle fondamenta
dalla parete una carabina famosa quasi al par di lui, se la mise ad
arma ei la manca, / e non par grave il peso al braccio essangue.
la vittoria al noarése. idem, par., 24-49: così m'armava
uomo e cittadino utelissimo. dante, par., 24-46: sì come il bac-
coperto da un sottilissimo velo trasparente che par di seta, color di bronzo,
volte che farà mestiere. idem, par., 1-78: quando la rota che
che temperi e discemi. idem, par., 17-45: da indi sì
sì come sono li specchi. idem, par., 6-126: diverse voci fanno
le dita. dante, par., 14-118: e come giga e
scasciato, rotto mal'impeciato, che par che, co crocchi, rampini ed arpagoni
scopo. iacopone, 65-95: trovar par che n'arrabbi: e pensa qual
(una casa, un paese, che par aggrapparsi a una altura, con difficoltà
. ojetti, i-331: un par di mustacchi d'un biondo da granturco
7-101: una delle bestiole, che par ferita, è rimasta indietro e affanna e
l. salvioti, 19-29: e'par che tu / non sappi ancor che
mia, che ve ne pare? / par ch'io v'arreco da bere e
mai la colga ignuda. idem, par., 32-145: forse tu t'arretri
anche al figur. dante, par., 33-126: o luce eterna,
non seconda, ed al disegno / par che per nulla via fortuna arrida. marino
- anche al figur. dante, par., 15-71: io mi volsi a
in consiglio, o 'n aringa, / par ch'agiate la lingua / del buon
necessità, che nulla intende, e par che tutto governi con intelligenza non arrivabile
ch'alia piaggia arriva. idem, par., 31-15: le facce tutte
, capitare; toccare. dante, par., 24-45: ma perché questo regno
celo alla cruda tenzone, / e par che 'l mondo a foco se disfaccia:
ed un rantolo faticoso d'agonia / par che salga su da'petti de
: questo suo parlare non solamente mi par mendace, ma ancora arrogante. bembo,
ira, vergogna). dante, par., 27-54: non fu nostra intenzione
provare vergogna, vergognarsi. dante, par., 16-105: sacchetti, giuochi,
artigli, / e poi un destro lancio par che pigli. caro, 6-852:
l'arrosto più che il lesso / par che oggi ne diletti, / con certi
i-751: i verbi in eggiare, par che almeno talvolta abbiano un valore effettivamente
quasi è nepote ». idem, par., 2-96: esperienza...
rivi di vostr'arti. idem, par., 8-108: se ciò non fosse
, ma ruine. buti, 3-269 [par., 8-108]: arti cioè
. tasso, 16-10: di natura arte par, che per diletto / l'imitatrice
arte maga. aretino, vi-7: mi par vedere, dopo le spesse piagge e
del trivio). dante, par., 12-138: quel donato / ch'
degnò porre mano. buti, 3-379 [par., 12-138]: che si degnò
ii-u-57: l'opera dell'articolo principalmente par che sia questa: cioè di determinar la
della porta, 1-8: non mi par che sia da disprezzarsi un tale artificio
amor suo. sarpi, i-1-240: mi par un artificio di scuola la distinzione di
, musica). dante, par., 18-51: mostrommi l'alma che
i cantor del cielo artista. idem, par., 30-33: ma or convien
. ant. artigiano. dante, par., 16-51: ma la cittadinanza,
nasce foco arzente, / e par contra natura. landolfi, 1-59: la
che senza perder nulla del suo scocco arzente par quasi indugiare e aderire alla carne,
mezzo fuor di me. non vi par egli che io abbia la disgral'uscio
una gentil donna viene talora in porta, par che si veggia l'ascensa ne la
, libere, a scatto: che ti par di vederli correre, saltare, nuotare
qualche parola di più, che non par che richiegga una certa brevità; nondimeno
com'uom ch'ascolta. idem, par., 2-62: certo assai vedrai sommerso
quanto bene io dico. idem, par., 27-66: apri la bocca,
ritornar nel chiaro mondo. idem, par., 2-27: cui non potea mia
idem, iii-752: ogni ora mi par mill'anni di fuggir via da questa
pataffio, 6: l'asino fatto par del pentolaio. pulci, 6-19:
, l'asinelio, / che sempre par che la coda conosche / quando e'non
poliziano, i-25: che la coda par conosca / l'asinin quando non l'ha
, in cambio di portarmi, / par che si picchi di tenermi appresso
/ si fan vaghe e superbe / e par la terra di diamanti aspersa. idem
coperto da un sottilissimo velo trasparente che par di seta, color di bronzo, incassato
mucciare. idem, 73-26: non par bello questo ludo: eo satollo, e
riposar l'affanno aspetta. idem, par., 20-30: quel mormorar dell'aguglia
, / italia, che suoi guai non par che senta; / vecchia, oziosa
ritorno di quelle [macchie solari] che par ad apelle che possino rivolgersi intorno al
è opra di fede. idem, par., 17-88: le sue magnificenze conosciute
si movieno incontr'a noi. idem, par., casa. valète! •
: i quali [libri] mi par mill'anni di poter vedere, sì perché
amoroso improvisamente m'ha dettato; ora che par che più non m'aspiri, non
in una cassa; / ogni altra cosa par che assaccomanni. = deriv. da
potrete ver- gogniare di avere assassinato un par mio, che ho fatto tante onorate
lento? sarpi, 1-1-135: mi par gran cosa che essi voglino...
a un dato scopo. dante, par., 6-138: e poi il mosser
verona,... ma piuttosto padova par da credere avessero eletta. paoletti,
giacomo da lentini, 2-13: in cor par ch'eo vi porti / pinta corno
figliuoli, / che 'n paradiso par che fosser nati: /...
; approvazione, stima. dante, par., 9-17: li occhi di beatrice
l'assènso: assentire. dante, par., 12-64: la donna che per
, 310: questa chi è che par così lontana, / chiusa in se stessa
et amenissimo si porge? vellutello [par., 4-73]: piccarda e gostanza
. / e se questi studiar ti par assenzio / sappi che il mele non vien
: l'asserito sistema... non par molto verisimile. einaudi, 1-401:
notte che tutto il dì poi la testa par segata. faldella, iii-98: egli
sé, di sé asseta. idem, par., 3-72: la nostra
d'altro non ci asseta. idem, par., 15-65: ma perché
; regolare, disciplinare. dante, par., 1-121: la provedenza, che
l'aigua nasce foco arzente, / e par contra natura. guinizelli, iv-38 (
, non tema di morte. dante, par., 24-103: risposto fummi:
la mente di paura, / e par che dica: -amor non t'assicura /
asbergo del sentirsi pura. idem, par., 4-133: questo m'invita,
, e mi combatti. dante, par., 25-34: leva la testa e
pulci, 22-132: quanti ne pugne, par ch'abbin l'assillo. redi,
lungo la grotta assiso. idem, par., 32-23: da questa parte onde
è lì sempre asso fermo, e mi par che vi osservi, e fissamente vi
qualche cosa). dante, par., 27-76: onde la donna,
la comparazione del fatto. dante, par., 4-109: voglia assoluta non consente
cadere in più affanno. landino [par., 4-109]: due sono
male per fuggire il maggiore. vellutello [par., 4-109]: mostra essere
del periodo [genitivo rolina d'un par suo, è più del bisogno, per
a un debito). dante, par., 25-25: ma poi che 'l
, ch'essere nato bestia. dante, par., 21- 141: un
di riso dimostrommi? ». idem, par., 31-94: acciò- che tu
indurre il sonno. dante, par., 32-139: ma perché 'l tempo
l'assonnar ben finga. idem, par., 7-15: ma quella reverenza che
l'uom ch'assonna. vellutello [par., 7-15]: quella reverenzia che
selva. tasso, 1-73: l'aria par di faville intorno avampi, / e
l'ingegno, tutto quel che fa non par mai fatto con quella facilità e grazia
(18-5): pur a pensar mi par gran maraviglia / com'è l'umana
via che ti stea bene. idem, par., 19-82: certo a colui
cosi profondo, che veduto in corpo par nero, benché disteso e assottigliato rischiari.
. leopardi, i-11: a noi par conveniente a un soggetto (e la
impegnarsi a eseguire. dante, par., 32-2: affetto al suo piacer
(nel cristianesimo). dante, par., 9-120: da questo cielo,
triunfo di cristo fu assunta. idem, par., 21-102: la mente,
non vide organo assunto. idem, par., 7-41: la pena 'dunque che
aste. d'annunzio, iv-2-1258: par di udire già all'altro capo del ponte
.. puoi figurarti come sono smunto! par che sia di burro e di sugna
faitinelli, ix-315: e non mi par veder fronda né fiore / di far così
scintillante; occhi. dante, par., 15-20: tale dal corno che
, difensore della fede. dante, par., 12-56: dentro vi nacque l'
. a. cocchi, 4-1-140: par verisimile che le cagioni di tale flatulenza
lacrimando, non tomasser atre. idem, par., 6-78: piangene ancor la
. ojetti, ii-85: quando salta, par che s'attacchi a una fune invisibile
/ d'un dritto tal, che par che dal ciel cada. bracciolini, 1-1-60
tale atteggiata di paura e doglie / par chiami invan le dolci sue compagne.
atteggiato / in guisa tal, che par che scocchi e dica. chiabrera,
colpo. forteguerri, 1-56: e gli par brutta, attempateli e sciocca. foscolo
breve ed arguto *. idem, par., 25-67: spene...
mio dottor s'attese. idem, par., 13-29: compiè il cantare e
a noi quei santi lumi. idem, par., 15-31: così [disse
certaldo, 254: dar l'indugio è par di danno: 'attient'un poco
...? ». idem, par., 22-26: io stava come
dei pochi che venivano a casa nostra sentivo par lare con disprezzo dei repubblicani, con
distrutta lor buona fama. dante, par., 6-49: esso atterrò l'orgoglio
, abbattersi al suolo. dante, par., 23-42: come foco di nube
tutte le altre torcono il grifo; e par loro di dovere essere ogni cancello,
tutto il meglio per li preti, mi par che mi faccia piuttosto in favore che
che... /... par che goda / del suo strapazzo;
risoluto all'opera. dante, par., 6-113: questa picciola stella si
li succeda. buti, 3-212 [par., 6-113]: son stati attivi
in questo una vipera attizzata, che par che si scagli contro chi l'irritò.
parte dove si va. idem, par., 5-30: ché, nel fermar
le statue ignude / ogni impresa crudel par che se tratti. / deh quanto diversi
dante, inf., 23-88: costui par vivo all'atto della gola. idem
è in atto di confessione / né par che pensi che dio se n'aweggia.
un poco a riso. idem, par., 31-62: in atto pio /
atto, è sua cagione. idem, par., 13-62: quindi discende [
fa che brevi contingenze. idem, par., 29-35: pura potenza tenne la
di dio). dante, par., 29-33: concreato fu ordine e
iv-92 (4-9): quest'angela che par di ciel venuta, / d'amor
sotto la sua cortesia untuosa, ci par di vedere attorcigliarsi confusamente, come un
questi cotali attomianti il mondo per arricchire par che sieno. cicerone volgar., 3-96
, 245-11: non vede un simil par d'amanti il sole / dicea, ridendo
boschi, / che ciò che toccan par arrabbi e attoschi. 6.
loro tanto sgarbate, tanto attose, che par pure un fa stidio a
. sacchetti, iv-428: certo mi par che il buon cesare augusto / più
dì canicular, cangiando sepe, / folgore par se la via attraversa. sacchetti,
carta de'principi del secolo duodecimo par che dia a sospettare, che
, il passo). dante, par., 4-91: ma or ti s'
l'avvicinarsi dei corpi tra loro, par che ascriver si debba questa bellissima presente
spirito santo la benivolenza. dante, par., 4-45: per questo la scrittura
., 362: alla damigella non par tempo di rispondere, ma come vergognosa se
in lui quel caldo / disdegno marzial par che s'attuti. / placido è fatto
di tutte l'altre persuasioni. idem, par., n-134: or se le
vien la ghiaccia, / che non par che li piaccia, / da noi fuge
volta in aere fanno schiera. idem, par., 18-73: come augelli surti
a suo cibo sen vole, / così par ch'egli a me ritornar brami.
, prevedere. dante, par., 18-102: come nel percuoter de'
la vergine maria. dante, par., 32-119: quei due che seggon
-per simil. dante, par., 25-42: poi che per grazie
ii-114: ca s'io troppo dimoro, par ch'io pera, / aulente lena
: e guardi il fior che sì gli par aolente. intelligenza, 2: e
è d'ogni città italiana, e non par che sia di nessuna ». carducci
. monte, v-321-41: e tutta giente par mi mostri a dito! / così
amore, / così nessuno pondo / par né simil è d'aunore / a ben
mia §orte obliando... / mi par vivere quando, nell'aurora / dei
l'appago! ». idem, par., 17-11: non perché nostra conoscenza
. ardito, audace. dante, par., 32-63: lo rege per cui
castiglione, 238: come alcuni che par che sprezzino il mondo, e vogliano
selva un suon repente, / che par rimbombo di terren che treme; / e
: un'autoambulanza s'era fermata davanti la par rocchia. chiedevano un po'
fede e d'obedienza '. idem, par., 26-26: ed io:
. dati, 4-17: in primo luogo par bene il far presto quello si può
grotteschi e scuri come il diavolo, par d'essere in una sera di carnevale.
: mira steso un cavaliere / che par trarlo alla sua volta, / dando voce
l'occhio la risposta. idem, par., 16-70: e cieco toro più
/ guardo in quella pintura, / e par ch'eo v'agia avante. latini
: s'ogni altro petto a voi par di diamante, / osarete piagar feminil seno
'l mio sento mancare. idem, par., 18-60: l'uom di giorno
. collodi, 376: non mi par punto necessaria [l'accompagnatura] -egli rispose
... ora l'avaro mare non par ti debba ubbidire, se noi percuoti
84-11: non son, come a voi par, le ragion pari; / ché
amor volse la chiave. idem, par., 16-34: quel dì che fu
scoprir quello avello, / là dove e'par che quella voce s'oda. a
è quell'or: se ben ei par sì bello, / già per suo paragon
: io sono in pace. idem, par., 5-129: ma non so chi
successor temenza n'aggia. idem, par., 16-78: udir come le schiatte
-essere necessario. dante, par., 24-81: se quantunque s'acquista
. -esserci. dante, par., 25-123: perché t'abbagli /
/ nel campo azzurro, e ciascun par rampante. cellini, 1-36 (99)
rivolto, voltato altrove. dante, par., 33-78: io credo, per
ebe nome messer ugonetto. dante, par., 16-63: tal fatto è fiorentino
ordinati. pulci, 3-12: e così par che in sul campo n'andasse,
ii-487: ora io vedo, e mi par di impazzire, i secoli avvallarsi e
dovunque ella si mostra. idem, par., 10-93: tu vuo'saper di
ciel t'avvalora. buti, 3-322 [par., 10-93]: ch'ai del
, valore, intensità. dante, par., 33-112: ma per la vista
suonano i piè nel corso, e par ch'avvampi, / di sonori nitriti
ogni fera indarno ombre e torrenti; / par che diluvi il cielo influssi ardenti /
misuratamente in core avvampa. idem, par., 25-82: l'amore, ond'
viste offende. / l'aria par di faville intorno avampi, / e quasi
insieme, / ululavan nell'urto a par de'lupi. d'annunzio, iv-1-943
avvampato ed appena non abbruciato si mosse a par tirsi dal mondo ed entrò
; essere privilegiato. dante, par., 7-76: di tutte queste dote
ed eccede. landino, 351 [par., 7-76]: di tutte
vince gli altri animali. vellutello [par., 7-76]: s'avantaggia,
; privilegio. dante, par., 26-31: dunque all'essenza ov'
assai che di ventura mia. idem, par., 17-23: dette mi fuor
vestito di bianchissime vestimenta. idem, par., 2-83: questo non è;
, 8-6: quel [cavallo] par da l'arco uno avventato strale, /
virtù. fazio, iii-14-66: poco par posto il reame a aver pace /
simile a quel capillizio, che ci par di vedere intorno alla fiammella di una candela
impetuoso per li avversi ardori. idem, par., 27-28: di quel color
, in opposizione. dante, par., 2-63: vedrai sommerso / nel
cominciossi avviare un fracasso, / che par che caggi o ruini la torre /
: i francesi stessi, benché schizzinosi al par di noi, danno ai nostri giorni
il grido udì il tumulto, / che par che sempre più terribil suoni, /
, parere, giudizio. dante, par., 7-19: secondo mio infallibile avviso
-per simil. dante, par., 2-140: virtù diversa fa diversa
; rinvigorire, rianimare. dante, par., 4-120: il cui parlar [
; rasserenare; rallegrare. dante, par., 13-5: quindici stelle che su
ragion porti o descriva. idem, par., 16-28: come s'avviva allo
venti / carbone in fiamma. idem, par., 23-113: lo reai manto
/ nell'alito di dio. idem, par., 31-128: quella pacifica oriafiamma
falso e poco savio. dante, par., 10-119: nell'altra piccio-
/ italia, che suoi guai non par che senta; / vecchia, oziosa
/ rinchiusa in verde nodo / par come avolta in fasce. idem, 6-70
cappuccini, 23: azione, per la par tecipazione che uno ha in
così verdemezzo come un fico, / par che si strugga quando tu l'assanni.
, quanto più si azzima, tanto par più vecchia; anzi non pare altro se
il doloroso fato, / ch'in francia par ch'in breve esser dovesse, /
roma o avignone). dante, par., 23-135: quivi si vive e
lasciò l'oro. ottimo, iii-517 [par., 23-135]: introduce qui
lui e tutti li giudei. véllutello [par., 23-135]: quivi si vive
tigri guidono, / e con lui par che l'alta rena stampino / satiri e
pute che ebuli et abrotano, / e par che odore più che ambrosia e baccari
baccellieri di frati minori. dante, par., 24-46: sì come il bacciellier
e a tal professione. vellutello [par., 24-46]: io mi armava
]: ogni civaia al gusto mi par grave, / fuorché sgranar baccelli e mangiar
pulci, 5-49: colui non par che si curi un pistacchio / perché
della crapula. dante, par., 13-25: lì si cantò non
, 1-22-24: ancora esser mi par nel paradiso, / quando ramento come
potrebbe differire in ciò, che baciucchiare par ch'esprima baciucchi affollati, insistenti.
segno / di futuro diletto, / e par che dica anch'egli: io ti
doglioso umore. chiabrera, 94: par che suone / l'aria intorno, e
chinàtomi, le stampài sulle gote un par di baci sonori. pascoli, 5
baciucchiare. tommaseo-rigutini, 489: baciucchiare par che esprima baciucchi affollati, insistenti.
certo baco nella lingua per di sotto, par che sieno sempre adirati.
alla bocca un grandissimo corno: / par che risuoni l'aria e il cel d'
trapassi. / ma, ahi, par pur che stia / qui neghittoso a bada
badando in terreno uomo? dante, par., 7-88: vostra natura,
questi guadi. landino, 351 [par., 7-88]: e se tu
che fosse novellamente morto. dante, par., 22-76: le mura che solieno
di farina ria. ottimo, iii-495 [par., 22-76]: in questa
con tanta maestà e prosopopeia, che par l'abbate di clugnì quando sta alla badiale
entrò in bestia e mi dette un par di schiaffi. pavese, 6-299: lei
una piccola bagattella! a un galantuomo par mio! e domani com'andrà?
antiche: io non ne darei un par acucchino,... e con moderne
stamani intorno agli occhi? e'mi par avere i bagliori che non mi lasciano
occhi suoi mi fece dono. idem, par., 9-47: ma tosto fia
/ el corpo pien di sai mi par avere; / adunque, di': chi
lingua e 'l palato? dante, par., 33-108: ornai sarà più corta
si bagna, / ed in corpo par vivo ancor di sopra. boccaccio, dee
giovene / mezo buffon, che non par ch'altro studii / che di dar baia
di duo piè balzano, / a par a par con lui venia ruggiero. tassoni
piè balzano, / a par a par con lui venia ruggiero. tassoni, 8-
né combattuta aristoclèa pudica, / al par di quella secchia da un baiocco. f
de la sua puerizia. idem, par., 6-73: da onde scesce [
l'inferno latra. ottimo, iii-159 [par., 6-73]: e chiamalo
del signore. anonimo fiorentino, iii-131 [par., 6-73]: baiulo,
dell'aguglia. landino, 347 [par., 6-73]: baiolo, id
è quello che porta. vellutello [par., 6-73]: onde di questo
esso segno. belo, xxv-1-152: i par nostri non sono per intrare in palestra
rubino-balascio o rubino-spinello. dante, par., 9-69: l'altra letizia,
10 sol percuota. ottimo, iii-227 [par., 9-69]: balascio è
balbutire, balbettare. dante, par., 27-130: tale, balbuziendo ancor
derla sepolta. landino, 418 [par., 27-130]: « et alcuno
a centinaia. tasso, 3-9: par che baleni quella nube [di polvere]
- anche al figur. dante, par., 14-108: qui vince la memoria
balenar cristo. landino, 375 [par., 14-108]: in tale albore
far quel matrimonio ». « e vi par codesta una ragion bastante, per lasciar
bastanza. castiglione, 238: non vi par adunque che abbiamo ragione a bastanza di
li fecero cerchio intorno. dante, par., 20-43: dei cinque che mi
intorno; tutt'intorno. dante, par., 23-95: per entro il cielo
d'avo, rantolo d'infante. / par l'uno il cigolìo d'un abbaino
spinai midolla. redi, 16-ix-295: par necessario cercare con ogni possibile e immaginabil
. quella cerimonia che a tanti non par grave se non per il danaro da
2-3-335: mescolata con una sicurtà che mi par di poter avere con un amico,
scelta, cernita. dante, par., 32-30: e come quinci il
certe dalle non certe. dante, par., 32-35: e come quinci
com ciascuno è corso. dante, par., 21-76: ma questo è quel