: madre al compagno del morto. panzini, iii-308: queste e simiglianti domande
: / a che tante facelle? panzini, i-30: passava qualche carrozza signorile.
tra le macchie qualche albero sparso. panzini, i-14: [il rosmarino] un
trattar male coi poveri? »]. panzini, iii-47: se lo sentisse lionello
valore vuoisi che aggiunga vanità e petulanza. panzini, i-30: giacomo era un buon
intenerito un artista e stuccato un filosofo. panzini, iii-218: è mortificante che un
, dando sui rami, le frutte. panzini, iii-304: ognuno vive secondo suo
di pietra arroventate che mi abbacinano. panzini, ii-15: le lontananze del paesaggio sfumavano
, dalle prime vertigini della fame. panzini, iii-356: luce molto folgorante, e
e per un'abbadia si mansuefece. panzini, ii-114: senza aver notizia di
per l'erta abbagliante di sole. panzini, iii-467: i « trulli » abbaglianti
a rischio di precipitare in piazza. panzini, iv-2: in lombardia chiamano abbaini
che bastava abbandonarli a sé medesimi. panzini, iii-285: l'aratro toglie alla
cozzano contro l'ostacolo e tramortiscono. panzini, ii-33: gli occhi erano ancora
, siano sopravissuti molti suoi avanzi. panzini, iii-841: [gli alpini]
in mano / compra né prezzo abbassa. panzini, iii-433: abbassai la luce,
cavalli non gli sembrava a bastanza veloce. panzini, i-183: certe tesi morali,
ci abbattemmo in una tavola rustica. panzini, ii-65: ma la loro pupilla,
una cattedrale, piena di memorie antichissime. panzini, iii-48z: questa parola pomposa sembra
'l raggio / le ruine. panzini, ii-268: il linguaggio è una
marcia / che abbevera l'urbe affocata. panzini, ii-30: un carrettiere, solitario
agnellini pezzati a divisa di più colori. panzini, iii-296: vengono a vedere questa
, passavano lungo le vetrine scintillanti. panzini, iii-517: uomini e donne,
egli si abbigliò con insolita prontezza. panzini, iii-174: smettete di abbigliarvi a
, accordo, quota convenuta '. panzini, ii-155: questo tratto di linea
... il secondo tomo. panzini, iii-674: ma toste, vecchio abbonato
e la dolcezza degli amorosi errori. panzini, i-758: questa dama fu abbondevole
con... disinvolta franchezza. panzini, iv-2: questo verbo è pur
che formulare pratiche e abbozzare decreti. panzini, i-258: tirava su le lunghe
e ti cinge d'eterno abbracciamento. panzini, ii-23: come io sentivo quella
non per le punte delle sue guglie. panzini, iii-279: si sognava della bella
abbrancato alla strozza il capitano nemico. panzini, ii-64: giungevano sempre in tempo
, all'acqua che ti bagna. panzini, ii-501: in sul finire di un
abbrustolito e un po'di burro fresco. panzini, iii-286: banchetti di anime abbrustolite
le trae ad abdicare alla loro natura. panzini, ii-450: ho abdicato con riconoscenza
più ad indicare le rinuncie dei sovrani. panzini, iii-217: facemmo quanto era possibile
essere l'amico intrinseco del re. panzini, ii-698: ha avuto l'abilità di
all'esercizio d'una professione. panzini, i-124: questo però le impone l'
, rinnovamento, ricostruzione). panzini, iv-3: ab imis fundamèntis, e
dei corpi vivi). panzini, iv-290: oggi per generazione spontanea o
cadeva nell'abisso del tempo, distrutto. panzini, ii-279: si è introdotto nelle
le classi infime dalla parte colta. panzini, i-301: ma fra quest'anno e
infettata di vita da un altro pianeta. panzini, ii-570: il letto..
lascivo, / scamatino e sbiavato. panzini, ii-108: tutta vestita d'un abitino
, da parere un abito da ballo. panzini, ii-708: dopo la guerra la
si costuma anche adesso a padova. panzini, ii-196: quando morì, l'hanno
abituro basso dove stavano i contadini. panzini, ii-73: una specie di ghetto,
abluzioni e lavande coll'acqua marina. panzini, iii-83: fate, fate, ragazza
normale; enorme, sproporzionato. panzini, iii-39: asimmetria facciale per sviluppo
, / e il sant'uffizio. panzini, iii-153: è tanto tempo che si
col sangue non potrà mai essere abolito. panzini, ii-148: l'importante per me
cresce l'infamia e l'abominazione! panzini, ii-463: erano carte nuove che il
e di utilità per me abominevoli. panzini, ii-191: una fanciulla nella età in
non sono abominevoli o dannose. panzini, iii-224: la cucina...
. clinica per pratiche abortive. panzini, iv-3: abortorio, istituto dove si
. gioco di parole, indovinello. panzini, iv-3: oggi dicesi abracadabra una specie
espressa abrogazione di tutti i privilegi. panzini, ii-272: non parea cosa facile ottenere
che non abbia forza di volontà. panzini, ii-434: parlava con tutti e
vivono alle volte meno dell'abuso. panzini, ii-33: avevano avuto anche loro
corimbi di farfalle penduli al sole. panzini, il-n: le alte siepi di
come della manga salvatica e dei cagiù. panzini, iv-3: acagiù, grande albero
e accarezzare questa brutta piaga del paese. panzini, ii-600: peccato che beatus non
a certa accademia sopra le caricature. panzini, iv-4: nelle locuzioni: questa è
academici dicessero o leggessero, non so. panzini, iii-510: in due anni gli
. le amministrazioni pubbliche sono esigenti. panzini, i-133: la prima intenzione era
ordinario s'impiegano per puri sinonimi. panzini, iii-551: se mai vi accade
randagi senza museruola). panzini, ii-568: « non è mica vero
pareva non appartenerle tanto era sgraziato. panzini, ii-20: accalorandosi il discorso, le
pur dovuto accampare le circostanze attenuanti. panzini, i-558: una giovane signora..
s'accampa / l'ira divina. panzini, i-442: dietro socrate vedevo accampare,
giorgio a poche miglia da piacenza. panzini, ii-60: ecco l'individuo che
all'alba il primo dì dell'anno. panzini, iii-370: poi, un po'
tutta l'accolta sino al fondo. panzini, i-90: tutta quell'accolta di uomini
questi il benefizio del- l'accomandite. panzini, iv-5: gli accomandatari o gerenti
il guardiano, e ritenne lucia. panzini, ii-99: 0 rondini, o
1 congiunti arrivano e si accomiatano. panzini, i-830: gli amici ad uno
che ogni accomodamento gli pareva possibile. panzini, iv-5: accomodamento, nel senso
», cioè « faccia pure ». panzini, ii-138: non vi posso né
avanti, s'accompagnava con lui. panzini, ii-615: il giovane medico uscì dal
la voluttà colle bestie s'accompagni. panzini, iii-349: [i poeti] che
acconciava i capelli per la notte. panzini, iii-594: ora acconciava un lembo della
, un'acconciatura tempestata di diamanti. panzini, ii-585: ma fosse effetto delle strane
acconciature sportive. -figur. panzini, ii-87: povere myricae...
acconsentì con un cenno del capo. panzini, iii-603: poi acconsentì e salimmo
avv. con accoramento; tristemente. panzini, ii-200: [giacomo leopardi] cercava
, lo salutò con voce accorata. panzini, ii-195: [le donne]
di dimenticarsi in un letargo senza fine. panzini, iii-809: una tenerezza accorata e
. accorci di qualche anno la vita. panzini, ii-104: fu l'altra sera
vetro, all'ottava d'una chitarra. panzini, ii-106: alcuni giovani accordano mandolini
subito il prestito ch'egli domandava. panzini, ii-464: la marchesa non avrebbe
tutte le lingue antiche e moderne. panzini, ii-448: esistono alcune divergenze,
spirituale sono epiteti più contrari che sinonimi. panzini, iii-40: - evitare i poeti
come due anime in un nocciolo. panzini, iii-186: parlavano anche essi in
un accordo musicale di tre note. panzini, iii-806: [renato serra]
già credevano ognuno esca di pesci. panzini, ii-298: -potevate difendervi, gridare
disse la sua parolina all'orecchio. panzini, ii-116: -veda, -disse allora
capo che debbono sovvenire al difetto. panzini, iii-416: l'accorto barone si
camusa della sfinge che s'accoscia. panzini, ii-45: [le donzellette]
esofago un finissimo ed accostevole lino. panzini, iii-570: [la voluttà] è
persone accostumate a vivere così solitarie. panzini, i-571: -ecco la sposa! -disse
quale poggiava anche il mento piatto. panzini, ii-73: conviene stare due giorni
, e di desinare in compagnia. panzini, i-590: per mangiare, si accozzerà
che dà garanzie nel commercio. panzini, iii-879: questo pitagora non era accreditato
par che sempre tolga grazia al soggetto. panzini, i-748: forse io ho il
ai suoi bisogni e alle sue miserie. panzini, i-208: era la vecchia fantesca
dove tutt'e due s'accucciarono. panzini, 11-666: lei quando = deriv
diritti, accumula sempre nuovi doveri. panzini, ii-128: se gli si dice:
tasca celata il prezioso pezzo di carta. panzini, ii-98: accuratamente recise un grappolo
il più accurato in questa materia. panzini, iii-490: su l'ultimo rifugio
e quasi direi acerbità del segno. panzini, iii-175: qualche volta il genio dello
che acerba ride e dolce parla. panzini, ii-112: dividevamo in tre l'acerbo
(plur. invar.). panzini, iii-692: all'osteria la sera,
'l compianto de'templi ache- rontei. panzini, i-302: dunque voi, donnina vereconda
opera di mano d'uomo. panzini, iv-5: acheropìto, voce greca che
paride guidata da apollo). panzini, iv-681: il tallone d'achille.
o imbarazzo degli altri. panzini, iv-6: achille sotto la tenda,
che si sentiva in quell'acqua. panzini, ii-644: dopo la frutta [ci
l'acqua ma con l'acido. panzini, ii-505: i tè benefici..
, agg. leggermente acido. panzini, ii-34: è un vinello lieve,
malattia: lo stadio più acuto. panzini, iv-6: acme, voce usata nel
, che si manifestano particolarmente nel volto. panzini, ii-251: il bel faccione di
negli appartamenti delle case moderne. panzini, iii-368: se non temessi di dare
d'acqua amara e d'acqua dolce. panzini, ii-739: il suo uomo con
ripetevan con perfetta esattezza qualunque imagine. panzini, ii-271: una gran vasca o
, quantunque tacque fossero molto basse. panzini, i-112: sebbene allora le acque
[la casa] fu venduta. panzini, ii-325: quello che importava, era
: di fogna, di scolo. panzini, iv-6: acque nere, scoli putridi
se no si parte l'amicizia! panzini, ii-642: dopo, mio padre mi
e viole / su la funebre zolla. panzini, ii-479: oh, vane acque
intinte nella pila dell'acqua santa. panzini, ii-270: teneva la schioppa
le mani con acqua di colonia. panzini, ii-547: posso offrire acqua di
il nome estrusco di bologna). panzini, ii-318: bologna... si
isfumar nebbie invisibili d'acque odorose. panzini, ii-663: tornava con dei pacchi di
-acqua purgativa: con proprietà purganti. panzini, ii-670: [il giovane di farmacia
propria casa con tutte le comodità. panzini, iii-285: è un luogo di
de'pezzi d'acqua molto bella. panzini, ii-676: ma non vedi che
o la distanza dell'oggetto nascosto. panzini, iv-6: acqua, fuoco: nel
. 6: acqua cotta). panzini, iv-6: acquacotta, minestra maremmana (
volteggia il grifone indagando le ripe. panzini, i-296: un terreno paludoso.
stillante e scintillante tutto il fogliame. panzini, ii-51: un grande acquazzone avea
ne'moschetti l'acqua di perugia. panzini, ii-387: a quelli che fan
. acqua ferma e intorbidata. panzini, ii-548: come una crema che fa
intr. stare calmo, tranquillo. panzini, 11-733: l'è cattivo?
si acquetavano sotto il chiarore pacifico. panzini, iii-357: si acquetò infine,
occhi come l'uva acquosa. panzini, ii-346: non è più la medusa
la spiaggia. -figur. panzini, ii-160: -quella acquosa amaritudine tedesca,
degli occhi, dello sguardo). panzini, iii-491: c'era la portinaia centenaria
innanzi; e le donne seguivano. panzini, i-13: un profumo di turiboli acre
gelosia, tutte io le conobbi. panzini, ii-125: eppure anche voi,
risata acre, beffarda, impudica. panzini, iii-448: forse si tratta di
un certo gusto disinteressato delle investigazioni. panzini, ii-19: mi allontanavo sempre di più
coscienza le imagini della lotta prossima. panzini, iii-582: ma non si poteva dire
acrità, sf. acidità. panzini, i-590: la sanguisuga...
dell'acrobata su la corda tesa. panzini, ii-586: faceva [un ragno]
di salvarsi in situazioni difficili. panzini, iv-7: e come questi [l'
vinto, / eresse una stela. panzini, iv-7: acrocòro, termine scientifico
i garofani che chiudevano le finestre. panzini, iii-705: questo proiettile...
parve acuirsi come una spada sottile. panzini, i-157: e questa tristezza si acuiva
/ non recano ai guerrier lievi fastidi. panzini, ii-29: a coglierlo si ribella
con più acume, con più pazienza. panzini, ii-435: se avesse usato pari
coperti di cicatrici o di escrescenze. panzini, i-714: attesi [i maialini
ce la portasse un tubo acustico. panzini, ii-558: l'enorme padiglione..
, e si cavavano il berretto. panzini, iii-357: mi pregò di ammirare
che balenava suo malgrado negli occhi. panzini, ii-186: i suoi begli occhi neri
chiara... ed adagissimo. panzini, i-402: mio nonno insegnò a mio
) che sporge nel collo. panzini, iii-549: il collo, oltre che
opportuni adattamenti insinuare nelle vetuste usanze. panzini, iv-7: adattamento, nella dottrina
, / ti sacrasti a la morte. panzini, ii-81: adattò la manovella alla
finché non s'adattarono alla penombra. panzini, i-79: sa più forse per
il bello, infilavano alla botte. panzini, ii-711: sarebbero passati senza addarsene
capace dell'azione che le addebitavano. panzini, ii-279: il vecchio segretario comunale
addentravano poco a poco nell'anima sua. panzini, ii-116: entrando in comacchio in
che gl'impedivano di tornare addietro. panzini, i-417: mi precedeva per le
uno specchio di dieci anni addietro. panzini, i-131: una consapevolezza di me
egli vi entrò con piglio da padrone. panzini, ii-507: le dame..
casa alcuni giorni d'invincibile tristezza. panzini, iv-7: costumanza antica in bologna
addomesticano e divengono simili alle nostrali. panzini, ii-29: non si lascia [la
legge e senza cognizione di dio. panzini, ii-432: spesso scintillava il paradosso,
ottenere un dato effetto). panzini, iv-7: aggettivo di senso ironico che
bruna / il vecchio dipintore addormentato. panzini, ii-287: la fani è ora
a esser salvacondotto solamente per i birboni? panzini, iii-393: quando ficcava gli occhi
uomo essere addottrinato in varie scienze. panzini, ii-49: in politica avevo creduto.
capitale quando tutti sono a passeggio. panzini, iii-150: io stabilisco un compenso
s'aderge in vèr le stelle. panzini, i-643: il contadino si aderge con
dalla sua adesione sincera alla virtù. panzini, iii-831: sonnino annuncia al parlamento
adipose della schiena anche erano scoperte. panzini, i-567: era un omaccio di
4. dimin. adiposétto. panzini, ii-43: questo maialetto è..
era qualche cantuccio un po'riparato. panzini, i-241: la strana apparizione adocchiò proprio
allori gli oleandri / che l'adombrano. panzini, i-640: la vecchia madre su
, ma appena con rimmaginazione adombrati. panzini, i-262: queste osservazioni le aveva
, soffia, ricalcitra, ricusa. panzini, iii-500: io mi sono studiato.
pena d'adontarsi né di rammaricarsi. panzini, ii-312: tu assomigli alle bestioline
propria bellezza: la femmina vana. panzini, iii-380: studenti... della
brevi d'una lista / di porpora. panzini, ii-69: spesso io mi sono
più oltre sviata dal vero suo fine. panzini, ii-210: un altro imperatore,
per un corso di studio. panzini, ii-426: il libro di testo degli
parole l'animo dei figliuoli adottivi. panzini, iii-863: ci sono anche alcune righe
e quivi divide italia dalla schiavonia. panzini, ii-237: antica via romea, che
adunate su i grandi alberi moribondi. panzini, iii-200: mi recai dove il consiglio
lenzuolo, per abitudine di prendere. panzini, ii-545: da un lato, nel
che allungava lo zampino per adunghiarlo! panzini, ii-193: le mani del venerabile
il broncio adunque, e rispondimi. panzini, ii-103: adunque lo zingaro sospirando
. erano uomini membruti, adusti. panzini, i-555: piccolino [il falco]
cioè * sia ben ventilato '. panzini, iv-9: aeraggio, vocabolo che riproduce
infinito colonnato / d'aerei pioppi. panzini, ii-269: [la faggeta] da
di più dal primo schietto significato. panzini, iii-296: la macchina a vapore
dell'aria nelle alte velocità. panzini, iv-9: aerodinamicità: per tale parola
velocità; di foggia slanciata. panzini, iv-9: aerodinàmico: detto di vetture
ministro. -per simil. panzini, i-826: eravamo cosi lontani, proprio
limitate (cfr. aerotassì). panzini, iv-9: aerobus e aeròbus: omnibus
dentro essa quasi naviga per aria. panzini, ii-158: morto come muore l'aereonauta
correre l'aria in palloni volanti. panzini, iv-io: molti del popolo dicono areonàutica
2. arma aerea. panzini, iii-463: al secondo piano [della
nell'aria con mezzi propri. panzini, iv-io: aeroplano, è l'apparecchio
lezzo disgustoso gli mozzarono il respiro. panzini, ii-41: il mare vicino faceva
avevo la visione fantastica dei sintomi. panzini, i-803: può anche avvenire che uomini
la prima sillaba si chiamò aferesi. panzini, i-699: peppino, per naturale sostituzione
affaccendate; mi rodevo d'impazienza. panzini, iii-22: io la vedevo..
affamare; privazione di viveri. panzini, iii-848: guai se dovrà avvenire un
regolamento (lo zaino). panzini, ii-155: ha [l'alpino]
pare che non resti da far altro. panzini, iii-180: [quell'ometto]
un utilità materiale, da un negozio. panzini, ii-31: ho degli affari in
. -gli affari sono affari. panzini, iv-10: les affaires sont les affaires
affari sono il danaro degli altri. panzini, iv-10: motto che si legge in
, caterina, l'affare ingrossa! panzini, ii-202: affare serio anche questo
, è un francesismo scrivo scrivo. panzini, ii-95: anche lui non ne
affarista adoperò come una solida spada. panzini, i-214: tu non sei un affarista
che può riuscire di grande utilità. panzini, iv-11: affarone, si legge negli
po'obliquo come quel d'una serpe. panzini, iii-584: [cameade] si
prosa scientifica si affermò col galilei'. panzini, iv-ii: affermarsi, farsi un
prove, avevan detto di sì! panzini, iii-336: era vissuto [orazio]
da prima non afferrai la verità. panzini, iii-828: noi crediamo di aver
s'affettò il pane e il cacio. panzini, iii- 304: il frate e
alberti, cagione ai fisso. panzini, iii-877: se il baccalà era buono
pressioni e negli effetti di quelle. panzini, iii-678: inperiodi esquisitamente fabbricati col
e dalla cattiva qualità degli alimenti. panzini, ii-333: non era più che
più rifuggono dall'eccesso della passione. panzini, iii-601: fu detta [gaspara
, ai quali 10 mi affezionai. panzini, ii-282: talmente ella si era
già ricevuti replicati affidamenti di grazia. panzini, iii-122: mi ero permesso qualche avance
la tua bontà m'affida! *. panzini, i-51: i parenti e gli
si affievolì come un gemito. panzini, ii-569: quel suono rauco [
posava su la bianchezza del guanciale. panzini, ii-367: prese l'aspetto del
i giunchi e le affini loro. panzini, ii-203: non c'è dubbio che
col tremendo legame del desiderio insaziabile. panzini, ii-no: fra questa gente ci
, dal n. 5). panzini, iv-11: affinità elettiva: dal linguaggio
farsi visibile, percettibile). panzini, iii-333: eleganti tombe di bianco marmo
. 2. figur. panzini, ii-180: una purità angelica pareva affiorare
cadeva in estasi affisando il sole. panzini, i-502: ed affissando con le grandi
occhi ma più su de'suoi occhi. panzini, ii-46: sua prima cura,
, affissandomi in esso più sottilmente. panzini, iii-198:
piacere per l'affissione dei bandi. panzini, iv-11: affissione! onore tributato a
secondo la tariffa affissa nell'opera. panzini, ii-85: le scritte mortuarie,
precetto affisso, / tenea il pensiero. panzini, iii-723: stava in contemplazione muta
delle singole giornate di lavoro » (panzini, iv-11). = deriv.
non propria, presa in affitto. panzini, ii-39: casetta mia!..
bonaccia; le vele si afflosciarono. panzini, ii-367: quando ella prese l'aspetto
dall'alfieri; ma pur comportabile. panzini, iii-373: molta gente affluiva da
. concorso, affluenza di persone. panzini, iii-374: il tempio si riempie con
/ de la città, slargossi. panzini, i-113: per quegli anni io
/ la magra, il serchio. panzini, i-567: un omaccio di mezza
empia / sì che v'affoghi. panzini, ii-112: aveva capito da igienista e
e a provocarli con beffe ed insulti. panzini, 1-742: ode nella notte le
vascelli non piacque ad alcuni soldati. panzini, iii-764: il tribunale inglese emette una
, ha piacere di sé medesima. panzini, iii-683: nel piroscafo barone gausch affondato
, i secondi affratella la simpatia. panzini, ii-20: il latino ci affratellò
d'un becero che sa il latino. panzini, iii-516: [il palazzo dei
affresco; decorato con affreschi. panzini, ii-166: le pareti meglio affrescate sbiadiscono
, con le diane degli affreschi. panzini, iii-307: non v'è un
non s'attentano di tornare a casa. panzini, ii-353: udì un passo che
- che affrontare l'avvenimento ignoto. panzini, iii-143: avevo affrontato la
, pesci, formaggi). panzini, ii-122: non dimenticherà [la memoria
più... affusolato del mondo. panzini, ii-199: aveva gli occhi azzurri
/ a braccia il primo sangue virginale. panzini, iii-373: quel carro-feretro fatto di
faccia restare afoni a muti gli uomini. panzini, i-600: una voce nasale,
afosa, ristagno d'afa. panzini, i-164: la lucentezza dell'aria mattutina
, afosa di mille petti anelanti. panzini, iii-738: era una pace un
de gama a un re affricano. panzini, i-164: co'capelli neri arruffati come
: il lume afrodisiaco della luna. panzini, i-676: è spaventosamente afrodisiaco quest'
. odore forte, greve. panzini, iii-451: la lunga cantina a volta
di vetro ancor pieni di vino. panzini, ii-122: e così è improprio il
che suona carità appresso di noi. panzini, i-742: sai piuttosto dove è il
colossali, fichi d'india, palme. panzini, i-142: fra le agavi smisurate
intarsio. - anche al figur. panzini, i-648: quel gran manto di verde
agg. intarsiato all'agemina. panzini, ii-448: alle pareti, vecchie armi
in sé l'offerta e la domanda. panzini, iii-171: floridoro gioca per via
incaricato di compiere accertamenti fiscali. panzini, ii-27: fin qui mi aveva risposto
-figur. e dial. panzini, iv-12: agente delle tasse, quel
a ogni modo la loro sorte. panzini, iii-794: abbiamo agenti diplomatici a
non la forza ma lo stratagemma. panzini, ii-210: come era possibile punire
dipendenze di agenzie private di investigazione. panzini, iii-411: agenti investigativi? io sono
informare l'autorità giudiziaria. panzini, iv-12: agente provocatore, quell'agente
quella tal maniera ch'essa intendeva. panzini, ii-487: il sangue umano era considerato
caustici, ecc.). panzini, ii-582: [egli] non era
l'essere una energia facile e pronta. panzini, ii-57: obbiettai che non era
agevolezza si fondava la credenza popolare. panzini, i-376: ma quando saprà che
mente a lui o alla cuoca. panzini, ii-123: si comprenderà agevolmente in quale
al figur. collegare, riunire. panzini, iii-636: adesso che è venuto altro
servirsi di numerosi aggettivi. panzini, iv-12: aggettivite, voce scherzosa:
di mazzini al contatto del francese. panzini, iii-617: è tutta festevole [la
il giorno per miglia e miglia. panzini, i-649: pare [il contadino]
, o meglio sull'abuso del credito. panzini, iv-12: da agio i francesi
nemico per sorprenderlo a tergo. panzini, i-745: cicerone non aveva attaccato di
tombolo ove forse la lonza s'aggira. panzini, iii- 567: [il
oppure condizioni più vantaggiose). panzini, iv-12: l'aggiudicazione può aver per
dell'arte e poco alle forme. panzini, iii-458: la sera, -aggiunse
aggraziato da un po'di lacca. panzini, ii-196: un edificio di nobile
sapore (una bevanda). panzini, ii-305: il caffè, che era
il primo ad assalire ed offendere. panzini, ii-515: -io non sono né
piemonte di rompere una guerra aggressiva. panzini, iii-685: il gran generale austriaco.
, / va pe 'l divin creato. panzini, i-675: le facce..
in cerchio de la sucida riva. panzini, i-24: aggrondati, immoti erano i
: sogliono essere materie viscose tenaci, panzini, i-418: quel profilo pallido..
e la grazia della forza in azione. panzini, ii-186: un campanile aguzzo,
per istinto sul capo la minaccia. panzini, ii-329: quando e notte tutto
. gabinetto, luogo di decenza. panzini, i-424: spesso, d'un tratto
acqua parve penetrar nell'ombra squallida. panzini, iii-384: zampillarono le note del piano
essi sono a lor agio.. panzini, iii-447: era uno di quegli uomini
un'opera teatrale, dare spettacoli. panzini, ii-540: una compagnia d'operette agiva
, in fatto di politica coloniale '. panzini, i-743: [virgilio] sembra
chi nutre indifferenza o disinteresse. panzini, iv-13: agnostico... riferito
/ grande onor di mia cantina. panzini, i-113: la festa di mezzo
le basi della nuova constituzione agraria. panzini, ii-123: giungemmo, attraverso la laguna
una montura rossa dagli aurei agrimani. panzini, iv-13: agremà, dal fr.
sentirne l'aspro; dispiacere. panzini, ii-319: lei andava adagio..
fa regnare nel mondo dei vegetali. panzini, ii-63: aggiungerei una strofa all'«
ardue ed utili e socievoli virtù. panzini, i-709: l'agricoltura a tipo
essere adagiate le statue rappresentanti agrippina. panzini, iv-14: agrippina, specie di
il tutto lardellato di complimenti agro-dolci. panzini, iv-14: riferito a discorso
o aceto) e zucchero. panzini, iv-14: agrodolce, detto di salsa
e biasciano davanti a una soglia. panzini, i-545: la padrona dall'angolo dietro
piccolo tumore aguzzo appariva nel mezzo. panzini, ii-186: un campanile aguzzo,
aia remota, sotto la luna. panzini, i-863: davanti all'aia,
suo lo ripigliava di certi mancamenti. panzini, iii-684: [filippo turati è stato
proposito di volare sopra la nube. panzini, i-319: quindi tornava con indolenza
sano e aitante oltre al fiume. panzini, i-350: una donna aitante e severa
sedili distribuiti fra le aiuole simmetriche. panzini, ii-271: in fondo alla casa
disposizione del maggior generale di marina. panzini, iii-708: si racconta che,
ali candide del soggólo delle monache. panzini, i-141: tutti gli sguardi si
quasi fecero ala al passaggio di lei. panzini, i-570: e se quei malandrini
grossa o piccola ch'egli avrà. panzini, iii-166: il re si avviava,
dall'interno le luminarie degli altari. panzini, i-799: non è vero che lei
variandolo d'una varietà di pallori. panzini, ii-193: tutto è marmo bianco,
/ delle rugiade, tremolò serena. panzini, ii-122: quel suo corpo di alabastro
era parso un argenteo palagio nettunio. panzini, ii-206: a fissarla [la
orizzonte delle prime fiamme del giorno. panzini, ii-34: in quelle due ore
lavorava coll'alacrità di dieci uomini. panzini, ii-558: parevano gioiosi tutti quei
/ con l'alalà di guerra. panzini, i-698: vicino a me è niche
vittoria: evviva! vittoria! panzini, iii-238: mi par di rivivere al
guardando il fuoco ardere su gli alari. panzini, i-104: sopra gli alari,
forme alate intorno alla sorgente della luce. panzini, iii-159: mercurio, lieve sui
clamorose, un'alata ebrietà canora. panzini, iii-772: io le alate favole
le stelle che palpitavano più forte. panzini, ii-353: cadevano oramai le ore piccole
rugiade / in erbe all'albeggiare. panzini, ii-150: già albeggiava. che
un'alberella abbattuta impediva il passaggio. panzini, iii-410: un'alberella si era
e gli alberi fruttiferi). panzini, ii-65: i margini del vialetto sono
della campania e le cornacchie dell'agro. panzini, ii-138: quante migliaia [di
una gran turba in ginocchio aspettante. panzini, iii-299: sorse [il convento francescano
'l dispetto / albergo e nido feo. panzini, iii-261: il mago aveva albergo
la rondinella torna ed a l'amore. panzini, ii-282: le faraone, dagli
adorna di luci e di doni. panzini, iii-715: l'allegria si sveglia.
, come vecchi gonfaloni della patria. panzini, ii-735: l'era una bar-
vertiginosamente e leggermente, quali agorai sulla ruota panzini, ii-354: aveva mangiato una grande quantità
molto buone, come anco le panzini, i-538: guarda quest'alberino di mandorlo
obliqui, biancastri come quelli degli albini. panzini, ii-214: il campanile nuovo,
antica roma. albo comunale. panzini, ii-278: e perché nessuno ricorresse contro
vero albo d'intagli e di vignette. panzini, iii-430: questo è un albo
, ripercotevasi dalla limpidità delle acque. panzini, i-652: per la via non
[album] prevale nell'uso »; panzini, iv-16: « la crusca rigetta
certe forme d'intossicazione. panzini, ii-538: è deplorevole...
emanata dalla sua più nociva alchìmia. panzini, i-632: sotto la direzione di quel
si può più inorpellare le magagne. panzini, iv-16: alchìmia parlamentare: locuzione
tutti gli alcool di questo mondo. panzini, iii-454: ma io non bevo.
di pronuncia più spedita »; e panzini, iv-16: « si trova questa parola
guanciale la macchia cupa dei capelli. panzini, ii-593: questi angioletti parevano amorini
la mia scusa bella e pronta. panzini, ii-605: alcunché di feroce e di
piaceva di pescare dalle sue finestre. panzini, iii-540: alcuno ha detto anche
ti tocchi / e ti consoli. panzini, ii-13: attesi se per le acque
non ve ne date adunque più pena. panzini, iii-633: sono edizioni veneziane del
e canta a i secoli querele. panzini, i-24: gli antichi lari..
che ci si perde la tramontana. panzini, i-732: era arrivata la carta
. stavano muti dominatori del luogo. panzini, ii-296: erano ville patrizie,.
, in quella immensa calma di frescura. panzini, ii-31: il cavallaccio bianco,
, che fa da portabandiera. panzini, iv-17: nella gerarchia dell'esercito tedesco
libero, libero, libero alfine! panzini, ii-288: e ritornò su con due
fr. alphonse 'alfonso'. cfr. panzini, iv-20: « alphonse, voce di
era sempre a raspar sulla lavagna. panzini, iii-354: il pascal si ricreava
non l'aura dell'estrema pace. panzini, i-41: e la pianta del giuggiolo
, destava appetito al solo vederla. panzini, iv-17: àlias, avv. latino
più: àlibi morale). panzini, iv-17: àlibi morale: dirimente,
dal sec. xvi (cfr. panzini, iv-17: « àlibi, avv.
inerte e crasso / pel concetto alidor. panzini, i-676: è spaventosamente afrodisiaco quest'
cosa che l'alienazione degli stabili. panzini, i-740: virgilio, infatti, sotto
dal secolo che il suono della tromba. panzini, i-706: gente pratica, dico
d'alimentare la guerra col credito pubblico. panzini, ii-538: se proprio lo stato
sf. l'alimentare; nutrizione. panzini, iii-259: i miei scienziati stanno studiando
nel sec. xvii). cfr. panzini, iv-18: « il fanfani lo
2. quantità determinata, parziale. panzini, iv-18: un'aliquota da bombardamento,
dalla poesia alitavano sopra di lei. panzini, il-n: una freschezza forte e giovane
cristalli appannati le vie coperte di fango. panzini, ii-5 77'e poiché era stato
scosse fin le radici infime della vita. panzini, iii-674: un sordo brontolìo.
spalle tremavano già di freddo. panzini, ii-165: allacciatemi piuttosto la scarpetta
la luna d'ottobre allaga il cielo. panzini, i-289: la luna solenne,
pareva tutto il ritratto delle cattive annate. panzini, 1-286: e questi figlioli.
. 2. figur. panzini, iii-787: la frase [di salandra
. nel sec. xviii (cfr. panzini, iv-18: « allarmista [fr
ha terminato il tempo dello allattamento. panzini, iii-628: chi è pratico sa che
. = cfr. alea; panzini, iv-18: « allèa', per viale
dovevano venire dai rapporti con roma. panzini, ii- 478: il senatore sperava
con la più alta nobiltà britanna. panzini, i-713: alberi, montanari, sono
, lieve'); cfr. alleviare. panzini, iv-18: * alleggiare =
ternario e movimento d'allegro. panzini, iv-18: allemande, nome fem.
in allenamento, circa sessantacinque chili. panzini, iv-18: allenamento: nel linguaggio degli
per mezz'ottobre ai lunghi inseguimenti. panzini, ii-52: la partenza è stabilita con
protese ferocemente nella guerra dei lucri. panzini, i-637: passa sua maestà il
pegno, come una sacra eredità. panzini, iii-241: allentò la mano, il
come una corda che s'allenti. panzini, iii-370: il nodo delle due
particolare sostanza (allergène). panzini, iv-18: allergia...:
gran salone da pranzo del nuovo albergo. panzini, iii-706: alcuni pescatori allestiscono con
abissi ch'egli in se medesimo scrutava. panzini, iii-615: o forse in questi
alle nuove nozze con arti lusingatrici. panzini, ii-87: la fortuna fa come
curve labbra / de'tuoi bambini. panzini, i-581: fermava la gente, ammirava
/ e de'tristi dolori alleviatóre. panzini, i-467: era [socrate]
tenda, e se n'andò. panzini, iii-559: se noi avessimo avuto coscienza
più le due lire d'argento. panzini, iv-18: allibrare: registrare sui libri
sportive, specie nelle gare ippiche. panzini, iv-80: personaggio [il bookmaker]
= deriv. da allibrare. cfr. panzini, iv-770 [appendice]: «
razza. non c'è mai sicurezza. panzini, ii-52: non si creda che
vedevo se non la fronte allineata. panzini, 11-66: gli umili tamarischi, allineati
arida terra, / venne nel petto. panzini, iv-18: fiero allòbrogo chiamò il
liberò la città ». inoltre, panzini, iv-18: « gli allòbrogi (
puro azzurro, invisibili ad occhi umani. panzini, 11-454: cominciò a sentire in
chi è di razza diversa. panzini, iv-18: i tedeschi e gli slavi
del paese ove risiede. panzini, iv-18: i tedeschi dell'alto adige
il contrario dell'omeopatia). panzini, iv-18: allopatìa... significa
/ andava combattendo, ed era morto. panzini, ii-95: non ne sapeva [
allora allora uscito dalle mani del cesellatore. panzini, ii-36: la luce..
le cime indorate dal sole declinante. panzini, ii-44: il tuo capo [
palma è la sorella dell'alloro. panzini, iii-498: l'alloro decretato alla
. filos. estraneità, diversità. panzini, iii-388: avremmo potuto ammirare i poeti
filos. estraneo, diverso. panzini, iv-19: allòtrio: voce greca,
assume l'atteggiamento del luccio. panzini, iv-770 [appendice]: bocca allucciata
cfr. allucciolato). ojetti [panzini, iv-770]: un abito di seta
sole falangi). panzini, iv-19: àlluce, il dito grosso
pallidi che parevano dilatati dall'allucinazione. panzini, iii-38: tra i funghi che
alluminio contrapposta al tubo di scarico. panzini, ii-736: lui aveva tutti i
si accelera, l'attimo si allunga. panzini, iii-724: era buio, oramai
): dare, offrire. panzini, ii-343: allungò cento lire, che
tra le macchie qualche albero sparso. panzini, iii-569: noi in fila si
salve raggiungano obiettivi sempre più distanti. panzini, iii-29: un capitano d'artiglieria è
evitai studiosamente qualunque allusione all'intruso. panzini, i-701: mi pare che.
= deriv. da alluvione. cfr. panzini, iv-19: « zone alluvionate »
dire il catechismo della sua vita quotidiana. panzini, ii- 178: artista!
seccare e cadere tutti i capelli. panzini, iv-19: alopecia, caduta dei capelli
, quam graeci dadmexa vocant »; e panzini, iv-19: « dal latino alopecia
v. vigogna). panzini, iv-19: àlpaga e àlpàca, piccolo
etimo sconosciuto), registr. da panzini (iv-19). alpe,
marmo segato e inazzurrando la pesta. panzini, iv-19: alpe, in toscana si
alpium a candore nivium vocitatum »; e panzini, iv- 770 [appendice]
; per fare escursioni). panzini, iv-20: alpeggiare, alpéggio: chiamasi
bersagliere, ecc.). cfr. panzini, iv-770 [appendice]: « gli
in montagna; scalatore. panzini, iv-20: primo alpinista fu francesco petrarca
2. per simil. panzini, ii-414: faceva anche l'alpinista su
alta montagna, sulle alpi). panzini, iii-758: alcuni alpini, giovanissimi,
per il n. 2, cfr. panzini, iv-20: « gli alpini,
un semispento / pallido volto gorgonio. panzini, ii-77: non è improbabile che nei
e abbassare a foggia di mazzacavallo. panzini, ii-354: seduta su di un'altalena
come torri di navi in battaglia. panzini, i-743: saliva su la sua altana
e pallide le monete e le gioie. panzini, i-30: si vedeva in fondo
calma / i vinti angli poliedri alteramente. panzini, ii-527: una statuetta di bronzo
-condurre all'altare: prendere moglie. panzini, ii-358: quando andò all'altare,
quanta altierezza unita a quanta modestia! panzini, i-285: era venuta direttamente dall'inghilterra
l'alternar dei pettini e dei licci. panzini, ii-149: quando ecco, d'
e respinta dal capriccio del vento. panzini, iii-706: l'inverno parla della
. da alternare (voce registr. da panzini, iv-20). alternazióne,
deduce i varii fili al suo ricamo. panzini, ii-149: è il faro tricolore
bisogno di schiavitù sia molto altiero. panzini, ii-262: camminò dritto con passo
nella cascaggine abituale del portamento]. panzini, ii-90: molte rame di limoncella gareggiavano
, di superbo e di sconsiderato. panzini, iii-339: quivi [i frati]
vino, un po'brillo. panzini, ii-328: a me pareva alticcio e
tutto lo splendore della sua bellezza morale. panzini, iii-319: oh, cari frati
coscienza di dovergliele dire certe cose. panzini, ii-55: finché il sole non
una delle sue più alte seduzioni. panzini, iii-539: la villa è grande
validamente per quel posto che vorrai. panzini, ii-705: il povero papà aveva
amplificare e diffondere la voce. panzini, iii-315: noi abbiamo la radio,
rimangano per il resto incluse. panzini, iii-326: giro attorno [alla fontana
spirito... come di suoni. panzini, ii-153: mi sorrise allora
gli canta e il suol gli odora. panzini, iii-349: i poetiche per avventura
. certamente!, senza dubbio! panzini, ii-32: un bel rischio, -mi
confuso di alveare che si sveglia. panzini, i-741: un murmure di alveare
, o gli alveoli loro vuoti. panzini, 1-555: l'ala [del
; qualche volta, le mani. panzini, ii-624: l'uomo che alza la
la voce, e le sentinelle gridarono. panzini, iii-307: esso era davvero sordarello
pezzente, che pregava con gran fervore. panzini, ii-623: era magra e sottile
. sorto (nel cielo). panzini, ii-258: che ora sarà? che
sembrano nate a vivere in piacevolezza. panzini, ii-202: raccoglie [la giovinetta
l'amabile misura. -iron. panzini, iii-313: a dire che il popolo
/ signoreggiava il suo virgineo coro. panzini, ii-253: vide davanti a sé aprirsi
la fresca energia dell'albero convivente. panzini, iii-184: le statuette delle amadriadi
, sf. disus. mandorla. panzini, iii-457: cioccolatini... con
/ e veglia, incoronata d'amaranto. panzini, i-762: amaranti, rose,
sul cupo colore quella bianca bianca faccia. panzini, ii-64: un filare di viti
non amasse ora trovarsi con lui. panzini, i-23: queste, forse, furono
che ad amareggiarmi e a calunniarmi. panzini, ii-84: la curia gli amareggiò con
vino d'amarene in tre modi. panzini, ìi-283: i maggiorenti della faggiola
e quasi un bisogno di vendetta. panzini, ii-550: quel giovane parlava con una
amaritudine. -bevanda amara. panzini, ii-160: [la birra] quella
/ donne in fasce lo avvolge. panzini, ii-219: lei pesta, fine fine
un riso acerbo che non risonava. panzini, ii-56: egli mi stava ad ascoltare
dolcezza, con mal gusto è assaporato. panzini. iii- 509: tu,
dava imagine dell'amasia di menippo. panzini, i-773: avete attaccato, coi
, / pur vi tomo a riveder. panzini, ii-286: pregava [in una
ottenere oggetti preziosi a prezzo vile. panzini, iii-316: si diceva di lui
dal fr. amateur. cfr. panzini, iv-21: « amadore, per dilettante
ella diventata cieca a un tratto? panzini, iv-21: amaurosi, indebolimento della vista
, combattiva, assai intraprendente. panzini, 111-641: madama du boccage era allora
/ arme, e sia solo. panzini, ii-103: un torso amazzonio si scopriva
; il luogo in cui risiedono. panzini, ii-454: [il conte cosimo]
una risposta, per quest'ambasciata. panzini, ii-306: or dunque andò a
inghilterra e cantato liricamente dal frugoni. panzini, iii-173: cara figlia, è
un luogo o a una compagnia. panzini, iv-21: ambientarsi, abituarsi al
un mento sfuggente, con occhi fuggevoli. panzini, iii-384: cercava il modo di
la muletta / dall'ambio lene. panzini, iv-21: àmbio,...
felicità d'averla tutta per sé. panzini, ii-429: una delle più ambite
anche in individui normali. panzini, iv-21: ambivalenza...,
ecco la mia ambizione più tenace. panzini, iii- 334: però,
le baciai ambo le mani. panzini, iii-472: i tavoli bianchi erano circondati
la cera gialla come l'ambra. panzini, i-418: quel profilo pallido e
(giallodorato, giallo-bruno). panzini, i-239: il vino, ambrato.
de'vapori della sua ambrosia immortale. panzini, ii-210: le sue chiome stillavano ambrosia
un caffè buono, ma freddo. panzini, i-585: i milanesi veri, i
collo da una correggia di cuoio. panzini, ii-607: a beatus pareva di esser
di buon'amor in levante. panzini, ii-474: queste ed altre cose andava
; servendosi dell'ambulatorio. panzini, iv-21: chiamano i medici ambulatorio quel
recarvisi, in giorni e ore stabilite. panzini, iv-21: ambulatòrio, voce riprovata
sdruccioli sono meravigliosi per donna fiorentina. panzini, iii-613: una specie di minuetto per
l'arida piaggia e ridon tonde. panzini, ii-101: quella gran villa,
di senno, dissennato '. cfr. panzini, iv-21: « amantes amentes.
imitare il costume americano. panzini, i-684: americanizza forse un po',
aromatici con scorza di limone. panzini, iv-22: americano. bibita col seltz
la notizia si sparge fra gli amiconi. panzini, ii-396: che bel pranzo
strarlo e farlo poi saltare e ballare. panzini, ii-651: lo aveva ammaestrato
se all'improvviso si ammalassero d'autunno. panzini, ii-44: in questo villaggio la
ammannire vivande preziose due padri cappuccini. panzini, iii-828: il corriere ci ammannisce
innumerevoli, saliva un profumo pasquale. panzini, ii-15: [erano] i
e lamenti la miseria del tempo. panzini, iii-203: lì una scorta di
entrare in fiandra per servizio dell'alansone. panzini, ii-564: in fondo alla via
le quantità maggiori di 15 some. panzini, iv-22: ammasso, raccolta obbligatoria
, ma che sono pur necessarie. panzini, ii-636: lei sta lì a
che si beve dopo il caffè. panzini, iv-22: ammazzacaffè, voce scherzosa:
, ma che non bisogna ammazzarsi. panzini, ii-337: chi diceva che questa cosa
a indicare sorpresa, meraviglia. panzini, iv-22: ammàzzalo! o ammàzzelo!
molte maniere s'ingegnò d'onorario. panzini, i-623: oggi è giorno di
persona che non si è mai vista. panzini, i-375: il colletto e la
che più si accostano all'uomo. panzini, iii-544: veniva il bidello e
immutabili, e d'inesorabile fatalità. panzini, ii-243: a me avrebbe fatto paura
capacità delle più difficili gestioni amministrative. panzini, iii-303: si attraversa, in piena
figliuoli, ognuna scialacqua e sciala. panzini, ii-450: la figlia è un'eccellente
popoli che feconda in risultati benefici. panzini, ii-120: pensi ognuno che cosa costa
ma peggiori della medesima amministrazione austriaca. panzini, -amministrazione centrale: gli organi
, comuni, di poco conto. panzini, iii-153: tratta l'amore come un
congresso, nel quale l'austria primeggiava. panzini, ii-355: la giovinetta aveva cucito
cera in una custodia di vetro. panzini, iii-685: la nomina del duca
quartiere, che è un paradiso. panzini, ii-499: [miss edith]
. vocio, confusione. panzini, iv-22: ammoina: voce napoletana,
arte senza uso non giova molto. panzini, ii-409: lo ammonì che occorrevano
l'aria argentea dell'isola di francia. panzini, i-592: ad ogni ripiano delle
/ di contadini ed ammuffiti borghi. panzini, ii-271: al piano terreno della
custode ricoprì col lenzuolo il cadavere. panzini, ii-275: uno scoppio di risa
: dimenticanza, oblìo. panzini, i-803: [uomini e popoli]
illustri né tutti i più innocenti. panzini, iii-872: dopo la guerra,
privo di coscienza morale. panzini, ii-337: le due parole morale e
un folle dubbio fantastico il mio. panzini, i-189: non era divertente
tratto percorso dalla primitiva inquietudine muscolare. panzini, ii-54: una voce...
diffusa un'aria nuova d'intimità. panzini, iii-319: il luogo lo cantò anche
-di abito: comodo, abbondante. panzini, ii-212: le loro gonne ampie,
aereo in faccia a l'avvenir. panzini, ii-80: il sole saliva fuori dall'
dopo un amplesso d'insostenibile piacere. panzini, i-553: la passione le aveva agitate
moli aspetto ed orti ed agri ameni. panzini, iii-370: la cosa che più
posteri, ed ampliatori del regno loro. panzini, ii-49: platone, questo mirabile
e nulla aggiungono alla favola. panzini, iii-476: proprio quella benedetta abitudine
lode, può far torto al giudizio. panzini, iii-572: i maschi si divertivano
potentissimo per l'amplitudine del dominio. panzini, iii-222: ecco donzelli portare
2. amplificazione retorica. panzini, ii-371: uno di quelli che erano
: salivamo per l'amplissima scala. panzini, i-229: sostammo all'albergo..
vasi, vasetti, ampolle, alberelli. panzini, i-239: il vino..
nella forma diminutiva: ampollina. panzini, ii-49: trae religiosamente da una credenza
a bocca e trincò di santa ragione. panzini, ii-445: [miss edith e
prevenuto dalla dimissione dei novi ministri. panzini, ii-429: non bastava quell'am-
, con amuleti luccicanti sul petto. panzini, ii-554: dalla porta aperta si vedeva
strani e vergognosi anacronismi della sua storia. panzini, iii-468: non diventerà fra tempo
che concerne l'anaerobiosi. panzini, iv-26: aneròbico, o anaeròbio,
meno lungo di somministrazione). panzini, iv-23: anafilassi: termine medico,
suo primo volume, commozione. panzini, iii-584: questo contadino, analpoiché
. calvino, 1-453: nomia umana. panzini, iii-729: a furia di analisi hanno
gli prescrissi un'ampolla di tamarindo. panzini, iv-24: consiste nel raccogliere i
ricercato alle mense dei ricchi. panzini, i-707: un sacchetto di quei cioccolatini
necessità, fatalità, destino. panzini, iv-24: anànke, parola greca ed
iambica ai trochei, anapestica ai dattili. panzini, ii-304: era la voce della
un'anarchia di cervelli leggieri e svampati. panzini, iii-520: anche a noi -come
conquistata dalla nuova scuola coll'anarchia. panzini, ii-251: i peli dei baffi'erano
distruggitore non invidia e non odia. panzini, il-no: i socialisti lo portano [
; intollerante della legge. panzini, iv-24: anarcòide...:
vi percosse d'anatema il pontefice. panzini, iii-567: il professore..
una straordinaria potenza d'imitazione anatomica. panzini, ii-57: vorrei che tu potessi
anatomiche. - anche al figur. panzini, iii-504: [la critica positiva]
anca la faceva somigliare un giovinetto. panzini, i-164: le anche deformate dalle fatiche
dehe femmine ancehe dal palagio remoto. panzini, iii-485: teodora ha le spahe
rinfranco dal gelo e mi rinnovo. panzini, iii-243: essi vivono per le
. -per anche: ancora. panzini, i-289: il fattore era andato col
me lo volesse fare per nulla. panzini, i-706: gente pratica, dico
setta che egli aveva portato seco. panzini, iii-24: lei aveva l'abitudine
trattenere. - anche al rifl. panzini, i-691: mi accostai ad uno scaffale
cambio fisso di valore aureo » (panzini, iv-24). ancoratóre, sm
di veder qualche novità ancorché brutta. panzini, iii-413: io credo che la
. da àncora: voce registr. da panzini (iv-24), che la
affari, né il processo si muovono. panzini, i-112: mio padre non aveva
sono le doti più essenziali del discorso. panzini, i-197: dando alla voce e
; marciapiede, banchina ferroviaria. panzini, i-93: non si partì da l'
pregio, di qualità scadente. panzini, iii-633: libri stampati su carta un
bene, che non sapevo andarmene. panzini, iv-24: all'imperativo forma va (
articolo, una notizia). panzini, iv-25: il verbo andare nel giornalismo
di questo, tutto anderà bene. panzini, i-791: non gliene andò bene una
e noncurante d'un rischio. panzini, ili-m: se la va, la
neanche degna di toccare la mia! panzini, ii-641: ma andate là, non
ch'esalavan ne'vasi i fiori freschi. panzini, iii-508: quando due pupille natanti
avrà sete se l'anderà a cavare. panzini, i-200: io anderei a vivere
o 'che ora vi leggo *. panzini, iv-24: andare a, non
stagione: non esserne lontani. panzini, ii-400: calze e maglie di vera
; fare atto di ritrattazione. panzini, iv-24: andare a canossa. tornare
: è andato ad patres suos. panzini, iv-498: patrasso { andare o mandare
, mancare al proprio scopo. panzini, iv-25: andare a roma senza vedere
-andare a vapore: in fretta. panzini, iv-25: andare a vapore: andare
distratto, non fare attenzione. panzini, iv-25: andare in èmmaus: locuzione
che tutti intenderebbero a prima giunta? panzini, iv-25: « alle due il
di questo va per la maggiore. panzini, iv-25: andar per la maggiore:
randagio e sospettoso della lupa affamata. panzini, i-546: dame e signori con
e il buon umore andava appassendo. panzini, i-462: l'esperienza a lungo andare
non basta a scusar l'andata. panzini, iii-288: ciò avvenne dopo alquanti
de'tempi andati / ti ridiranno. panzini, ii-271: questa, dei dotalizi,
in malora: guasto, rovinato. panzini, i-523: lei si chiamava sara ed
alla lentezza e alla maestà della quartina. panzini, i-32: in italiano si scriveva
. formato di'andesite. panzini, iv-25: chiamasi dai geologi lava andesitica
di stalli di armadii di confessionali. panzini, i-82: entrarono ne la porta di
all'andria di terenzio. cfr. panzini, iv-25: « andrienne: nome femm
delinea tra gli agitati cori dei mostri! panzini, i-480: in principio, dunque
uno e dell'altro sesso. panzini, i-783: se clodia gli assomigliava,
de'cavalli sotto l'androne sonoro. panzini, ii-330: un bell'androne lucido
faceva ancora le spese della conversazione. panzini, ii-35: raccontava con una gioia
non cadeva sfinito anelante sul terreno. panzini, ii-511: pareva anelante da lunga
ode, ed anelar si vede. panzini, ii-41: il mare vicino faceva anelare
di tratto in tratto, scotendola. panzini, ii-261: tutto era silenzio, sì
del palafren che nel galoppo falca. panzini, i-72: il treno si era mosso
progresso. -per simil. panzini, iii-289: [quel beato monte]
scorrere per gli anelli di ferro. panzini, ii-340: sotto il portico si
remi propagavano gli anelli della fosforescenza. panzini, iii-365: la passeggiata sul grande
normalmente contenuti nel sangue. panzini, ii-212: visetti scialbi -cipria fatta anche
medie. che manca dell'encefalo. panzini, iv-26: anencèfalo, feto umano mancante
, lo champagne e miss sarah. panzini, iii-471: dicono gli scienziati che
sibene / la tirannia giacevasi da canto. panzini, i-700: le nomina con distinti
luccichio come di mille e mille occhi. panzini, ii-160: intensi silenzi, grida
formando quasi un verde anfiteatro lacustre. panzini, i-249: l'immenso anfiteatro dei
vi discendea con l'anfora d'argilla. panzini, ii-119: uno stravagante campanile.
fianchi / mollemente. -figur. panzini, ii-467: non parea che anch'ella
sempre a loro voglia un'anforetta. panzini, i-732: dall'oriente arrivavano stoffe
estenda nella anfrattuosità delle vescicole seminali. panzini, i-145: ma io dovetti errare molto
dai pubblici e privati debiti angariati. panzini, i-740: [ii]
con l'aureola dietro il capo. panzini, iii-397: meraviglia! una donzella
vaga trasparenza d'una carne angelicale. panzini, i-787: nessun sozzo e vituperevole desiderio
facevano da figuranti sul frontispizio dell'organo. panzini, iii-292: abbiamo visitato la chiesetta
contro la più recente angheria del duca. panzini, ii-285: tutti questi dispregi e
un senso di gravissima ambascia. panzini, iv-26: angina pèctoris, come dice
nella sinistra la corona del martirio. panzini, ii-208: quanto ai mobili,
con abominio ci segnava a dito. panzini, ii-339: il vero è che in
sm. seguace della chiesa anglicana. panzini, ii-420: lui, uomo e italiano
con un sorriso anglo-sassone sulle labbra. panzini, iii-806: renato serra mi sembra uno
/ dimenticar degli uomini la guerra. panzini, i-51: consumò tutto quel poco che
angolo morto dove si rimane vivi » (panzini, iv-26). moravia
invincibili angosce, da implacabili tumulti. panzini, iii-252: prima uno, poi
aromatico, è antifebbrile. panzini, iv-26: angostura, corteccia di pianta
quando avevo tante altre cose da dirle! panzini, ii-432: gli sgusciava via [
, con un rilievo più fiero. panzini, ii-166: io guardavo gli istrioni della
che se ne vanno in paradiso. panzini, ii-632: quando tira il vento,
ora del giorno o della notte. panzini, i-721: una volta giravate per le
le anime buone ci sono per questo. panzini, iii-34: tu no, certo
d'una vela, muto, spietato. panzini, ii-36: le cose erano grandi
a poco più di sessantaquattromila anime. panzini, iii-290: castello con girone in
/ che non mai più spirò. panzini, i-345: i due musetti neri [
di ferro sotto gli stucchi disgregati. panzini, i-597: le donne legavano i
a letto per non alzarsi più. panzini, ii-654: mio nonno che è morto
e furtivi di un animaletto predatore. panzini, i-557: fatto di questi innocenti animaluzzi
bisogno di esercitarla sino all'eccesso. panzini, ii-536: ecco qui lo stolto
stesso si animasse e formicolasse di vita. panzini, ii-191: notte fonda: qualche
un santo o d'un arcangelo. panzini, ii-206: [la macchina sembra
vento ed agita / l'animatrice squilla. panzini, ii-29: dal folto..
d'universi. -figur. panzini, ii-13: io mi sentii preso da
al consueto lavoro un'animazione insolita. panzini, iii-222: la sala del banchetto era
all'operazione diretta del principio spirituale. panzini, iv-27: animismo: la credenza
, ei m'ha mal animo. panzini, ii-57: « ignorante », borbottai
di pubblicarle [le georgiche]. panzini, 11-599: aveva in animo di
animo: fare, rendere capace. panzini, iii-202: [la natura] a
, disse [ecc.]. panzini, iii-205: il cuoco, ripreso
mancare la forza, il coraggio. panzini, i-527: mi cadde l'animo al
l'assalto alle scale del palazzo. panzini, iii-186: soltanto il re non
la peste, né annatacce cattive. panzini, i-586: quella... era
e svaniva tutt'a un tratto. panzini, ii-59: oimè, come ti
bisogno di dissolvimento, d'annientamento. panzini, ii-89: così profondo era il senso
giorno nefasto che quei fiori rammemoravano. panzini, iii-538: vi ritornava tanno di poi
alloggio a riscontrarlo, e servirlo. panzini, ii-82: anno, quando venne
. figur. congiunto, attaccato. panzini, ii-395: con uno strozzino bene annodato
frescura glauca della sera di giugno. panzini, iii-701: abbiamo parlato ieri,
del cielo, che i miei amori. panzini, 11-267: benché piccolo, il
mio ritorno e il nostro fidanzamento. panzini, iii-202: annuncierai...,
al tuo, su la soglia. panzini, i-124: un uomo...
di gioia a lungo aspettato e invocato. panzini, iii-70: voi credete, lisetta
. che si ripete ogni anno. panzini, ii-72: quanto alla fioritura annua della
/ l'acqua, s'abbevera lenta. panzini, ii-256: il professore prese la
alimentari, ecc.). panzini, iv-28: anobio:...
malaria (detto volgarmente zanzarone). panzini, ii-113: l'anofèle clavigero si preparava
gravidanza non presentava anomalie notevoli. panzini, iii-405: la contessa fece un
privo d'identità. panzini, ii-26: il capitalista anonimo è salito
senza rilievo, senza segni distintivi. panzini, ii-60: ecco qualcuno di voi che
', dire 'stato irregolare '. panzini, ii-617: il dottore parlava con
estens. sporgenza, rientranza ricurva. panzini, i-408: un giorno lo ho tenuto
grasso, rosso come un tacchino. panzini, iii-356: quello che aveva,
di ferro impantanato nella via cupa. panzini, ii-205: poi il treno cominciò
anta su l'anta. / serrano. panzini, ii-49: le ante della sua
e forse gli passano, dimmelo arditamente. panzini, iv-28: anta, come desinenza
in lotta, in guerra civile. panzini, iii-534: forse disputarono di quei
precedenza, precedentemente, prima. panzini, ii-361: aveva creduto bene, in
2. con valore d'aggettivo. panzini, iv-28: dopo il 1918 la storia
la luce antelucana il cielo invade. panzini, ii-557: già a quell'ora
diventò un suo antenato, una tigre. panzini, ii-373: ciaracià...
trasmittenti delle grandi città). panzini, iii-600: grida d'amore se ne
molto, ma incerto e lontano. panzini, i-95: anime fragili e delicate che
., biancheggiavano pozze di calce. panzini, iii-833: la rivista porta una
-sm. cannone contraereo. panzini, iv-28: antiaèreo, attributo di cannoni
tutto ciò che è borghese. panzini, iv-28: antiborghese, termine divenuto così
civiltà che le è propria. panzini, iv-28: la borghesia è dell'800
faceva l'apostolo con grandissima allegria. panzini, ii-97: è tanto che ho in
posto in un angolo dell'anticamera. panzini, ii-469: molti imponenti bauli erano già
, mandò marta a fare anticamera. panzini, iii-269: molti... facevano
prove dell'antichità della loro civilizzazione. panzini, iii-551: [sembra che]
vecchia, fuori moda; anticaglia, panzini, ii-726: c'erano dei mobili che
la merce o la prestazione pattuita. panzini, ii-281: e comandò loro che lo
.: precorrere i tempi. panzini, iii-326: mi ero trovato in anticipo
minugia per gli strumenti del suono. panzini, iii-273: io vi domando che.
/ spettacol grato di virtude antiqua. panzini, iii-331: girando attorno per quei
antica, errante, solitaria luna. panzini, ii-271: gli altri due fratelli erano
dai moderni e distinguerti in meglio. panzini, ii-716: quella disgraziata di mia
diavoli, sono ariani, sono anticristi. panzini, iv-29: ogni tanto vengono fuori
universo, perché creare gli antidoti? panzini, i-585: il medico ha consigliato
: il suo antidoto è il lavoro. panzini, iii-449: che tali persone montino
gusto, privo di grazia. panzini, i-461: ora è il vero che
o mezzo che impedisce la fecondazione. panzini, iv-29: antifecondativo, nome dato ad
mio male adottare il metodo antiflogistico. panzini, i-462: e spesso le labbra
2. sm. maschera antigas. panzini, i-636: l'antigàs è la maschera
antinazióne, sf. spirito antinazionale. panzini, iv-29: antinazione: curioso nome,
, o affinarlo come un'arma. panzini, iv-29: nel diritto la parola antinomia
, regola '). cfr. panzini, iv-29: « antinomia: kant adoperò
in molte cose, agli antipodi. panzini, iv-29: essere agli antipodi,
di letteratura altro che l'archeologia. panzini, ii-197: si recò [leopardi
onore il pubblicarla colle vostre illustrazioni. panzini, ii-52: ora che i capelli sono
.. si disputavano ogni pezzo. panzini, iii-463: un antiquario illustre,
sembrava quasi coprirsi di polvere. panzini, ii-386: era dabbene e paziente
combatte e cura l'idrofobia. panzini, iv-29: antirabico o antirabbico, medicamento
dei popoli e vessillifera della rivoluzione. panzini, ii-70: due cose mi piacciono
piccola antologia ragionata di autori classici. panzini, ii-39: ben possono i filosofi
la ripugnanza penetrò nell'antro poliziesco. panzini, 11-116: poi converrebbe addentrarsi nelle
popoli barbari e selvaggi d'america. panzini, ii-487: dunque l'antropofagia era
stilita, quell'antropofago di se medesimo. panzini, i-214: perché se tu capitassi
psicologici dei vari tipi umani. panzini, iv-30: antropologia criminale: studio giuridico
si riferisce all'antropometria. panzini, iv-30: l'ufficio antropometrico, tenuto
domandar distrazioni al lavoro ed allo studio. panzini, ii-370: il furore..
l'altra in ragione d'anzianità. panzini, iv-30: anzianità, titolo quasi indispensabile
era assai più anziano di lei. panzini, iii-439: gli anziani mettono fuori dalla
iscritto da almeno due anni. panzini, iii-391: [i libri di testo
piuttosto in là negli anni. panzini, ii-281: fu un po'deriso per
rivoluzione avevano stremato il paese. panzini, ii-46: gli uccelletti che cantano nell'
sono aoristi, cioè passati indeterminatamente. panzini, i-381: mi
di favorire la digestione. panzini, ii-245: ecco il franco per l'
viso un'espressione d'aperta lascivia. panzini, iii-663: un gran nemico -nemico
o pietà rende all'aperto. panzini, iii-138: questo grande dramma.
si dia verun modo accesso alle galline. panzini, ii-117: più bello ancora era
catastrofico, tremendo, terribile. panzini, iii-698: è una pagina apocalittica.
apocalissi): assai magro. panzini, i-142: cavalcavano certi cavalli apocalittici,
apofisi, nuda e lucente come avorio. panzini, i-46: si levava lento ed
panzini, i-743: aulo licinio archia non era
la guercia e biliosa sua penna. panzini, iii-608: gli scritti apologetici del
un'enfatica apologia della banda forestiera. panzini, iii-696: questi passaggi, dall'apologià
il cordone attorcigliato intorno al collo. panzini, ii-497: il dì seguente don
, quell'aspetto di cosa ributtante. panzini, ii-476: era uscita dal salottino
fisonomia di colpo apoplettico che consola. panzini, i-616: ieri sera, alle sei
come il tuo falso / vino. panzini, iii-820: per quali ragioni il prof
efficace, di questo apostolato repubblicano. panzini, ii-433: si sentiva capace di un
gesù, banditore degno del nuovo amore. panzini, ii-453: anche pietro, l'
che ha fede nella sua missione. panzini, ii-232: il popolo...
.. si riversava su la carta. panzini, iii-57: parlava benissimo; affrontava
nell'apostrofe ora snervandole nell'ironìa. panzini, i-270: la madonnina, lassù
ve ne faccio piuttosto l'umanamento. panzini, iii-213: tra poco il nulla
e l'altro affondandolo a mazzate. panzini, iii-578: la burbanza nobilesca appaiata
mal appaiati non avevamo mai visto. panzini, iii-369: la signora era alta,
, di fatiche e di spese. panzini, i-599: [l'ingegnere] era
deve essere menata buona alla compagnia. panzini, ii-256: l'oste che si
miei pensieri. -scherz. panzini, ii-311: e allora rimase meravigliato nel
/ dal crinito piroscafo percorso / contemplo. panzini, hi-533: la freschezza è tanta
l'azione d'un veleno violento. panzini, iii-649: dissuggella con mani tremanti,
spugna umida su una lastra appannata. panzini, i-77: era una sala grande,
. l'apparato scenico parve meraviglioso. panzini, ii-596: con tutta la suggestione
ed il re balzò in arcioni. panzini, iii-96: viene lisetta. porta un
apparecchi di misura e di governo. panzini, i-713: per rendere migliore la
sùbita aurora / come una nube. panzini, ii-560: rullarono i tamburi, caddero
tentano di renderlo appariscente co'fornimenti. panzini, ii-358: le scarpette erano di
per l'esecuzione coattiva delle sentenze. panzini, i-597: nell'atrio c'era un
a chieder grazia del loro soffrire. panzini, ii-580: tante storie ella sapeva
, per comprare il letto nuziale. panzini, ii-304: queste altre [parole]
, o a un'attività pubblica. panzini, ii-382: se ne stava un po'
uva appassisce, e seccasi la rosa. panzini, ii-271: curavano le ulive
trinità de'monti rispose all'appello. panzini, iii-452: a quell'appello seguirono
venne sostituito dall'appello all'imperatore. panzini, i-752: per condannare a morte un
a diffondersi per tutto l'essere. panzini, iii-514: vino color sangue spumeggiante,
le coprirono il viso di baci. panzini, iii-65: si appendeva al braccio del
un altro intestino, o appendice cieca. panzini, ii-280: proviamo con un purgante
. infiammazione dell'appendice cecale. panzini, ii-280: appendicite! -dice il dottore
trova in altra specie che nell'umana. panzini, i-640: pane compro, pasta
in alto sentimento un basso appetito. panzini, iii-258: [una infinità di pubblicazioni
ghiotta ed esalava gli odori più appetitosi. panzini, ii-168: mercé vostra, o
cercava di avvicinarsi senza farsi scorgere. panzini, i-573: lo sbircio è proprio cattivo
appiccicano e rimangono attaccate le anime. panzini, iii-163: un personaggio che improvviso si
si appiccicavano l'una su l'altra. panzini, ii-329: [le lenzuola di
della bontà sua non ti si appiccichi. panzini, ii-567: [ciò] si
mantenervi saldo e fermo sulla corda. panzini, ii-19: fu egli allora che
, gli appiccica il titolo di cavaliere. panzini, ii-322: se non paga a
. appiccicare il fuoco: appiccarlo. panzini, ii-209: se quelle alte fiamme si
veggono talvolta nelle mostre dei beccai. panzini, ii-543: il bollo postale era
vaticano / messe 1''appigionasi'. panzini, iv-32: appigiónasi: voce scherzosa,
donna sempre al suo peggior s'appiglia. panzini, ii-91: molti, giunti alla
sonno e riscuotersi tosto e vegliare. panzini, i-311: la signora si appisolò o
il crepitar sordo di una grandine. panzini, iii-384: scrosciò l'applauso da tutte
e generale nelle massime di stato. panzini, iii-678: le sue applicazioni tecniche
, casale * non sono voci bonissime? panzini, ii-267: il nome di questo
un uccello, dormiva il fanciullo. panzini, ii-244: si stava appollaiata,
tratte dal collenuccio, né dal giannone. panzini, ii-240: don alessandro torlonia fece
nome accanto all'importo della tratta. panzini, iii-672: tutte quelle idee di
la minestra al caldo nel focolare. panzini, iii-118: io sono andato a posta
per istinto di natura son conosciuti. panzini, i-574: andando ci facevamo raccontare
non apposte e scritte essere avute volle. panzini, iii-596: la dedicatoria è apposta
dato numero di anni d'apprendizzaggio. panzini, iv-32: apprentissage, voce maschile
il complesso degli apprendisti. panzini, iv-32: apprendistato, * tirocinio '
di un'arma affilata dà al pusillanime. panzini, ii-493: il giovane, invece
ricordanza alcuna / serbi di noi? panzini, iii-214: appressa le tue labbra
di svegliare la sorella col suo palpito. panzini, iii-603: come mi appressavo,
/ e tu non vieni ancor. panzini, ii-29: cantano i cigni più dolcemente
zuppa rustica, all'uso del paese. panzini, iii-203: non so secondo quale
attitudine di chi s'appresta a dormire. panzini, iii- 312: ogni casa
destinati alla fabbricazione dei tessuti. panzini, iv-32: appretto, fr. apprét
, o per ottenerne favori. panzini, ii-368: [serafino] fece anche
doge, e salimmo alle carceri. panzini, ii-105: lungo la spiaggia del marò
, non approdiamo troppo per tempo. panzini, ii-470: ah, finalmente donna barberina
approdo e sogna il paese strano. panzini, ii-115: in cospetto del mare sorge
delle prue allineate presso l'approdo. panzini, iii-408: come non crederla un'amabile
, / corre, cresce, propagasi. panzini, iii-266: le trombe guerriere annunciavano
fosse stato un confidente di cavour. panzini, iii-744: il riso era cotto
per appunto andàvamo a desinare ora. panzini, ii-207: siamo arrivati in romagna,
appunti sopra un pezzo di carta. panzini, ii-145: come i quindici giorni del
cuori che perdesi ne l'infinito. panzini, iii-311: un luogo breve, concluso
di fiori di sogni e di pace. panzini, iii-805: gli anni volgevano nell'
: mieteremo sull'aprir del giorno. panzini, ii-279: [il presidente della
espressione lieta, distesa, serena. panzini, ii-20: aprì il volto ad un
marmo apuano, / l'umile rusco. panzini, 1-739: io mi accontento di
sembra rinascere nei nostri giovani stormi. panzini, iii-464: fra gli anni 1806
segno dell'aquila. panzini, iii-608: il gran fascio littorio,
mio naso diventerà camuso o aquilino. panzini, iii-549: il naso si eleva con
ai multiformi intrecci dell'ornato arabesco. panzini, ii-567: il suo dito disegnò arabeschi
fenice e irighiotte perle sciolte in tocài. panzini, i-818: in arabia sta l'
araba fenice. -figur. panzini, ii-380: - ma tu sei l'
, trasparenti, dette fillosomi. panzini, ii-660: le aragoste sono cugine dei
azzurro intenso, quasi direi araldico. panzini, i-780: ecco il motto araldico di
sposa nel giorno delle nozze. panzini, ii-358: in testa aveva un velo
, le viveva su la gola. panzini, ii-35: io vedevo le ombre farsi
, continuano ad arare la faccia. panzini, iii-549: due solchi profondi arano
solco dalla cima al piano sottoposto. panzini, i-740: vada tutto, ma
nell'ornato, coprivano le pareti. panzini, iii-172: furibonde figure palpitavano lungo
ira, e nuove leggi apprese. panzini, ii-62: -è vero che mettono in
politica interna, che furono accettate. panzini, ii-530: ora lei, signor regio
il silenzio rioccupò i dintorni arborati. panzini, i-163: una siepe arborata che
aura dolce dànno il bianco roseo fiore. panzini, i-394: vicino le sta un
alberi, come nelle spiagge del tirreno. panzini, iii- 353: sono le mirice
li possa stroncare. -figur. panzini, ii-87: il volume diventò grande,
i balsami che serbi / nell'arche. panzini, ii- 570: aveva anche
ignoto raccolto fra quattro assi. panzini, iii-513: stanno [gli etruschi]
da ricomporne quasi l'arca di noè. panzini, i-658: cane lupo in quanto
, bestemmiatore, briacone, e giocatore. panzini, i-753: voi, marco tullio
xviii secolo, appartenevano gli sperelli. panzini, ii-151: lo zanella mi diventò un
delle statue arcaiche dalle molte trecce. panzini, iii-476: è vero che ciò è
, co li arcanprofondità dei tempi. panzini, ii-295: ora la città, scura
tanto le corde d'uno strumento. panzini, iii-163: guardò in arcano. idem
nomata dal nome dell'uccello altovolante. panzini, iv-33: ai ricercatori di finezze,
logia e di storia antica e moderna. panzini, ii-494: la góndola era
. studioso di archeologia. panzini, ii-43: gli abitanti e le abitazioni
, sm. piccolo arco. panzini, iii-160: facendo delle labbra un leggiadro
che stiate tutti e due bene. panzini, iii-181: venne potolicchio, l'
la seconda vertebra del suo signore. panzini, 1-688: non tirate, vi
dire cercare il piombo coll'archipendolo. panzini, ii-472: i nostri mastri-muratori..
, che lo spettatore ne rimaneva abbagliato. panzini, ii-593: il soffitto simulava,
grazia e di forza al fastigio. panzini, ii-85: due colonne di granito
della porta maggiore, scrollando le gocciole. panzini, iii-364: dietro la pusterla si
considerare conclusa una pratica memorie, sempre luce panzini, ii-83: la dea temi ha
15-45-5: tutti li notai che faranno le panzini, i-428: all'osteria...
beato. dell'archivio di stato. panzini, iii-282: [riponete la
eccles. proprio dell'arcidiacono. panzini, iii-496: e a parma [il
giovine arciduca dagli occhi cerulei. panzini, iii-690: mi è apparsa la figura
per assicurarsi di colpir nel bersaglio. panzini, ii-254: stavano in agguato come
liste di cuoio fino alle cosce. panzini, iii-51: sì, era un arderò
sinedrio di figure gravi arcigne e sonnolente. panzini, ii-26: venne ad aprire una
dicendo: tu fai scorgerti un briccone. panzini, iii-384: se invece avesse fatto
e sono invece sottili e arcigne. panzini, iii-285: nelle viti allineate si
traverso le lingue innumerevoli dell'incendio. panzini, iii-158: il dolce suono fu reciso
cfr. alloro da illa laurus. panzini, iv-34: « voce arcaica, ancor
cui era debitore al morto canonico. panzini, ii-95: mi hanno assicurato che l'
contro il mostro nato di tifone. panzini, ii-129: no, non basta che
capitelli diversi con una eleganza così altera. panzini, ii-372: vide una villa nei
tutta forza l'arco dell'intelletto. panzini, iii-539: un vecchio, a cui
disse: io sono la varietà. panzini, ii-473: i francesi hanno dato
pianelli girava come un arcolaio ingarbugliato. panzini, i-800: la venerabile clio,
in carri / dall'aureo timone. panzini, i-473: l'arconte basileo.
dorati e arcuati come la giovine luna. panzini, 11-594: le bende nere erano
ardente, saettante uno sprezzo mortale. panzini, ii-181: la biondina balzò di colpo
traverso il suo velo d'acqua. panzini, iii-188: al lume che ardeva davanti
la guerra fra portoghesi e persiani. panzini, iii-550: arde la immensa battaglia
villaggi dai lucenti tetti d'ardesia. panzini, i-569: sotto, digradavano i tetti
ch'i'ho sentito e sento. panzini, ii-113: dicevano i miei due compagni
i nostri mari, predavano barche. panzini, ii-379: aquilino stette un po'
scende con un volo librato arditissimo. panzini, ii-140: un altro collega.
bellezza è lo stesso che ardire. panzini, iii-325: il più ardito progresso si
mondiale: reparti d'assalto). panzini, iii-374: giovani che marciavano in fretta
claustrale che cinge l'isola dei morti. panzini, iii-383: il sole della primavera
mista di svogliatezza e d'ardore. panzini, ii-167: dalla fronte, per le
per aver il piacere di superarle. panzini, ii-113: la nostra spedizione si dissetava
giardini pubblici, ecc.). panzini, i-414: ma il fisco mise la
per un giorno nelle arene calde. panzini, ii-70: pochi anni addietro qui non
più morbida di un corpo feminino. panzini, i-322: si è spinta sino alla
balcone esterno per i discorsi. panzini, iv-34: arengario: antica parola di
discende / da la reggia d'olimpo. panzini, 1-793- non possiamo a meno di
il canapo o le catene. panzini, iii-301: tiravano su l'argano del
riso argenteo una piazzetta ancor nell'ombra. panzini, ii-225: da bravi, bambini
mezzo a un gran ragnatelo lacerato. panzini, i-113: la barba rossiccia con qualche
: chiara, squillante, argentina. panzini, iii-232: era una vocina d'argento
cose più solide e resistenti). panzini, i-75i: le statue d'oro di
che qualche branco di pecore sazie. panzini, iii-351: cantami, o severino
occupava l'argine della strada ferrata. panzini, ii-89: quasi tutti i vesperi le
-iron. mezzo persuasivo. panzini, ii-82: aggiunse all'esortazione l'argomento
a un tempo spiritosa e spirituale. panzini, iii-642: quell'argutissimo di benedetto
vibrando / dardeggiale e le orecchie erte. panzini, i-660: [il muratore]
bocca e la bevanda nella tazza. panzini, ii-138: [un mio collega]
: fare una brutta fine. panzini, ii-61: il primo a saltare in
e rispose in aria di scherno. panzini, ii-303: era riuscito a far
per le spalle come mi piaceva. panzini, ii-170: non pigliate mica quell'
altri visi a far l'untore. panzini, ii-30: [l'uccello] mi
l'aridezza prodotta dall'orgasmo lascivo. panzini, i-40: la terra 3.
, pieno di boriosa vanità. panzini, ii- * 459: il figlio della
occulti il mare piangeva senza tregua. panzini, ii-179: mi sentii le vampe
, le parole brevi e aride. panzini, ii-388: un uomo in partecipazione
che arieggia il croceo dell'aurora. panzini, ii-467: [i « trulli »
arieti: emblemi della possa bruta. panzini, iii-214: vide tre volte bruto
sonore da un piccolo congegno metallico. panzini, ii-123: cantava per conto suo
. raro. indoeuropeo; ariano. panzini, iii-816: il germanico è il grande
nudità dolorante nei suo proprio fulgore. panzini, iv-35: arioso: sorta di
fantasma d'una prodigiosa architettura ariostèa. panzini, iv-35: ariostésco: da l.
rivelavano qualche goccia di sangue aristocratico. panzini, ii-40: se l'abetone era
l'aristocrazia delle caste e delle apparenze. panzini, iii-57: il male d'italia
rotolavano, simili a grandi scarabei. panzini, i-656: ritto in piedi [
in spalla, arma al piede! panzini, iv-35: arm: la ragione della
solo / combatterò, procomberò sol io. panzini, iii-184: [vieni con noi
ancora notabilissimamente il coraggio ne'soldati. panzini, ii-472: -i tedeschi..
benemerita, né alla regia procura. panzini, i-567: i due militi non facevano
presto in armi le cento città! panzini, iii-305: si seppe, un
armi e bagagli nelle acque del fiume. panzini, iii-523: lei è accusato di
compagno fedele in tutti i combattimenti. panzini, iii-195: [il gran maresciallo era
ombrello verdognolo e il sacchetto brunastro. panzini, i-736: una delle guardie.
torre e l'armaiuolo del territorio. panzini, iii-861: è un armaiolo. smonta
come togliere loro le penne maestre. panzini, i-157: la morale, la pedagogia
-locuz. armiamoci e partite. panzini, iv-36: armiamoci e partite: vecchia
cavalcava in avventura per lo contado. panzini, iii-171: al modo che il guerriero
ed acre nell'arte di smagliarla. panzini, ii-387: aveva imposto, sopra
quasi di cosa veduta in sogno. panzini, iii-237: si vedevano alla luce dei
come nella lira e nell'arco. panzini, ii-54: il vero sapere è essenzialmente
concorde, armonica, per essere efficace. panzini, ii-34: agli armonici operai del
, armoniosa / traversa un'acqua. panzini, iii-331: vicino sonava la parola
godimento estetico e della pura ammirazione. panzini, ii-593: nel mezzo del giardino
diversi che quelli di qualsiasi altra arte. panzini, ii-280: 'ci manca la
un arnese cui ci bisogna assuefare. panzini, ii-301: vedendo sul prato un
2. dimin. arnioncino. panzini, 11-75: quando vedo nelle vetrine dei
aromi e trascolorata nell'ombra dei cortinaggi. panzini, 11-49: con quelle due gocce
interrotto, d'ignote arpe tintinno. panzini, iii-383: le signorine erano lì per
, / l'arpa agli orazi più. panzini, ii-198: [i giovani poeti
ne sta colle braccia in croce. panzini, ii-367: benché avesse veduto i castrati
lo dominavano e lo facevano arrabbiare. panzini, ii-129: quante volte non mi
fastidiosa, che nessuno la puoi patire. panzini, ii-567: chi ha il coraggio
l'antica rovina, era fiorito. panzini, ii-266: [questi ragazzini]