. sono tre. vanno intorno e palpano i tronchi degli alberi che, intatti
né molli, cioè quelli che disonestamente palpano, o toccano, o corrompono se
errati, e illuminazione di coloro che palpano per la cechità. tocci, 1-37:
7-i-90: « hanno le mani e non palpano »: non fanno
, ma nell'opere che si veggono e palpano col senso. -vita monastica, contemplativa
l'« e muta » rimando, / palpano atride. b. croce,
l'antimonio della sera, / come vi palpano vi vellicano v'irritano / tutte le
insaziabile per accontentarsi delle ragioni che si palpano. d'annunzio, iv-1-253: possedeva
non potendo non conoscersi tali, si palpano con dire che, se bene sono così
1 " e muta 'rimando, / palpano atride. bacchelli, 2-v-26: la
-voglio dire gli ostetrici del nuovo stile -ci palpano e ci lisciano come se si fosse
vanità non si ponno palpare, come si palpano le mie carni e le mie ossa
becelli, 1-73: coscia o fianco / palpano leggermente, e lenti e in forse
parosismo, il guardano attentamente, lo palpano ben bene con la mano. c.
ogni tre giorni vanno a visitarlo: palpano la gamba e picchiano e tirano e
molli, cioè quelli li quali disonestamente palpano o corrompono e toccano se medesimi, né
, quasi sempre immoti, / si palpano gli orrori. -osservare con attenzione
un vicolo cieco colle sue ombre che palpano la parete. 7. figur
666: i poeti... ci palpano e ci lisciano come se si fosse
, non potendo non conoscersi tali, si palpano con dire che, se bene sono
, vii-215: più sono oggi quelli che palpano e lisciano li vizi che non sono
, tra 1'e muta'rimando, / palpano atride. 4. fare rima
de potta non vò dir di san palpano, / ho perso ella fin per cercare
panzini, i-640: lo distinguono, lo palpano, lo sentono come un gioielliere fa
l'antimonio della sera, / come vi palpano vi vellicano v'irritano / tutte le