,... scolpito in pietra. palazzeschi, 7-io: sopra cinque scalini coperti
ai suoi occhi era la mèta. palazzeschi, 6-48: dal gruppo, quasi
con la grazia dei giovini animali. palazzeschi, ii-344: era il crepuscolo quando sono
: tragica, baldanzosa, flebilissima. palazzeschi, i-629: gli va dietro a un
domani il capo spargerai di cenere. palazzeschi, 6-293: venga a farmi una visita
e la restituzione del maltolto alla chiesa. palazzeschi, 7-235: i conversari delle donne
e mentre balletta, lo ammonisco ancora. palazzeschi, 92: saltella e balletta /
festicciuole di ballo su la spiaggia. palazzeschi, 3-285: con un ballo d'addio
arcadia pur d'acqua santa. palazzeschi, 219: nell'aria gonfia che risuda
di piacere né di noia. palazzeschi, 3-275: la sera, nella sala
americani dietro a un reticolato da tennis. palazzeschi, 4-279: ogni tanto tendeva l'
un barcone che ballonzola sulla maretta. palazzeschi, i-696: una serva grassa e
che servono per baloccare i ragazzi. palazzeschi, 3-130: baloccando la mia mano
-fare i balocchimi divertirsi giocando. palazzeschi, 3-45: per le scale la donna
e ogni altra sorta di oggetti sacri. palazzeschi, 6-23: lo aveva abbracciato e
sulle scranne barocche i monarchi belluini. palazzeschi, 3-17: i quartieri nuovi,
balordaggine, che a fiduciosa probità. palazzeschi, i-811: a un metro
fiorite si gonfiano di balsami e profumi. palazzeschi, 1-484: il pellegrino..
capace di annebbiar la mia tristezza. palazzeschi, 276: piange il cielo /
arboscello s'alza / gentil capretta. palazzeschi, 6-438: possedeva altresì sotto il paese
chiara e polposa) che si chiama palazzeschi. = deriv. da balzano1
/ di verdi fiamme dalla terra urlante. palazzeschi, i-335: balzava soffice come un'
nel petto come a un uccello. palazzeschi, 1-41: ho risalito in tumulto
per sì lungo condotto a'polmoni. palazzeschi, 211: la mattina è cherubina /
fosse per battere addosso a qualche cosa. palazzeschi, i-182: il terzo pacco.
tavola, la teneva nella bambagia. palazzeschi, 4-372: i giovanotti d'oggigiorno
da quei teneri volti di latte. palazzeschi, 6-491: avvolto di merletti appariva nelle
che vanno e vengono da dio. palazzeschi, i-302: al momento del bisogno
condu- cevan per mano decrepite mammane. palazzeschi, 6-520: era proprietario di una
mite e dolce bambinone di questo mondo. palazzeschi, 6-293: quando una donna ha
di marmo che stanno per le scale! palazzeschi, 3-279: e guardavo quelle due
porta. palazzeschi, i-76: e qualunque stagione fosse si
di arrivo di tre secoli di pensiero. palazzeschi, i-72: con certo tono d'
della bancarotta, e del carcere. palazzeschi, 5-69: per quanto le imputazioni
di giuda di petruccelli della gattina. palazzeschi, ii-573: allo stato non rimaneva che
banchiere bifido, bifronte e bilingue. palazzeschi, ii-573: i gentiluomini più illustri
d'avanzi lasciati dagli ultimi avventori. palazzeschi, 3-228: trattava alla pari coi
che teneva il banco era spaventoso. palazzeschi, i-78: era inesauribile nel mantenere
tarli scavano i loro labirinti dubitosi? palazzeschi, 5-215: e la madre,
spavalda marcetta, come quelle dei circhi. palazzeschi, i-255: la banda cittadina e
una camicia azzurra, aperta sul petto. palazzeschi, 4-166: teresa architettava questi sogni
bella strada alpestre scendeva nella valle. palazzeschi, 107: le vie regolari / si
, somigliano a grappoli d'api. palazzeschi, 3-208: ma la testa non
tali persone, sì il manifesti. palazzeschi, 4-59: la chiesa chiama questi:
», con un nome che resterà. palazzeschi, 4-137: veniva sempre al borghetto
ci arriva rauco attraverso il vento. palazzeschi, 4-315: il parroco aveva aperto la
altro il sensuale e il piacevole? palazzeschi, 3-61: erano generalmente due,
lo trovo io, lò trovo io. palazzeschi, 3-231: a tutto quello che
stato traforato dai colpi di rivoltella. palazzeschi, 5-82: uno dopo l'altro incominciano
orlo del bicchiere arsa la bocca. palazzeschi, 7-93: nei quartieri popolari,
per un sentiero aspro di montagna. palazzeschi, 3-39: ricoperta di fiori era la
tempo aveva rosseggiato il tarbuscio rosso. palazzeschi, 1-613: gli egiziani, gli
che ha sconquassato tutte le baracche. palazzeschi, 6-505: non abbiamo certe possibilità
quand'era oramai giù nel bàratro. palazzeschi, 1-369: la mente si turba,
dai denti alle parti più vereconde. palazzeschi, 5-247: tutti le ripetevano che
la barba giudaica di un vecchio. palazzeschi, 3-126: le barbe gentilizie abbondantissime,
viva, quando usava la barba. palazzeschi, i-584: non c'è barba
casa con le oblazioni dei fedeli. palazzeschi, 3-37: per mezzo di lei i
usata e riusata fino alla nausea. palazzeschi, 5-50: i bottegai vicini e
generale di barba e di parrucca. palazzeschi, 5-174: questa volta hai trovato
rare con questo o con quell'altro. palazzeschi, 3-20: bello rinforzo, di sostegno
di mandare avanti la barca *. palazzeschi, 4-175: nella nostra vita quotidiana
insegno a barcamenare nei bassi. palazzeschi, 1-536: e cerchi di barcamenare
, per andare anche a vela. palazzeschi, 312: con una barchettina, /
e sfiora / un vecchio frontespizio. palazzeschi, ii-574: si avanza barcollando,
d'oro e di velluto rosso? palazzeschi, 1-324: la berlina dell'incoronazione.
in senso spreg. bargellóne. palazzeschi, 1-569: « pietro », disse
in bocca: -questa! -indicando. palazzeschi, i-657: lui faceva trovar pronto
faceva riflettere a tante altre cose. palazzeschi, 3-199: dal centro di firenze
intorno al cadavere di un baro! palazzeschi, 5-201: mai avrebbe saputo immaginare
con una barra o sbarra dice istruttore. palazzeschi, 4-242: « chi fa, fa
invisibile barriera, per dividerli dal mondo. palazzeschi, 3-268: si mostravano estranei l'
son pochi lampioni e pochi marciapiedi. palazzeschi, 3- 199: è una
, tolta dal fr. baser. palazzeschi, 4-122: non avevano voluto,
peso: quanto tira a lordo? palazzeschi, 3-19: tormentata da una lombaggine camminava
possono scorgere come in germe rigoglioso. palazzeschi, 4-219:
nell'anno base interessava poco far proibire. palazzeschi, i-79: le sue serate al
una più grave all'apice sinistro. palazzeschi, 4-204: non è possibile descrivere
base = fondamentale. brutta parola! palazzeschi, 6-243: la vista di quei
in ricognizione protesta becchettandomi le scarpe. palazzeschi, 109: e alla finestra dalla parte
dell'alta o della bassa italia. palazzeschi, 3-133: andavo...
parlavan basso basso e si nascondevano. palazzeschi, ii-448: non dev'essere nemmeno
di stiva / il soprano. palazzeschi, 3-153: e c'era sempre
è troppo uniforme, disciplinata. palazzeschi, 6-240: quando vogliono essere
la pelle del volto sempre rossa. palazzeschi, 4-152: era un giovane bassotto
dilagava intorno agli ospedali da campo. palazzeschi, 1-87: vento impetuoso che trasportava
/ s'arricchisce d'antichi zendadi. palazzeschi, i-76: aveva adottato l'uso praticissimo
nude, senza quadri e senza ritratti. palazzeschi, 315: alle porte saint martin
mica malata che pare sempre stanca? palazzeschi, 4-357: « che si fa?
scattare contro uomini dallo sguardo obliquo. palazzeschi, 3-216: irsuto in faccia,
/ camminar colla trippa sulle spalle. palazzeschi, 60: sul lago tranquillo sfiorando /
appresso plutarco significa l'adulazione, palazzeschi, 6-63: nonostante la rivelazione di quel
bianco, con un profilo imperioso. palazzeschi, ii-317: i suoi capelli sono
4. monaco vestito di bianco. palazzeschi, 96: le file dei bianchi si
in altri tempi come una vela. palazzeschi, 297: donne non siete più,
alto risuona il nome di dresda. palazzeschi, 4-33: carolina ricamava in bianco
campava stentato a cucire di bianco. palazzeschi, 4-26: dirò che le sorelle materassi
quando si affissano sui rei scaltriti. palazzeschi, 4-177: gli occhi di remo,
l'ultimo che parla ha ragione lui. palazzeschi, i-325: prima che io abbia
in bianco lo storico di roma? palazzeschi, 6-220: egli aveva fatto un'
sono sedute su le predelle basse. palazzeschi, 297: donne non siete più
d'occhio reciprocamente, biascicando delle giaculatorie. palazzeschi, 151: un vecchio con la
senza una infinita, biblica mestizia. palazzeschi, i-97: un olivo grande,
lo più in onore di qualcuno. palazzeschi, i-181: il sacrificio costato uno sforzo
cerca l'uscio d'un forno. palazzeschi, i-661: dopo qualche bicchiere era
becchino con la bicicletta a mano. palazzeschi, 7-91: quei rari che a
e non impiegato come dice lui. palazzeschi, 200: il bidello, lo
che non aveva ancora aperto bocca. palazzeschi, i-787: il bietolone avrebbe assaggiato
fare un ritratto in questo momento. palazzeschi, 211: salta su / salta giù
un'immenso sciame di farfalle bianche. palazzeschi, i-700: tratto dalla tasca un biglietto
: ti butti lì e dormi. palazzeschi, 3-147: le prime file dei
con un semplice biglietto da mille. palazzeschi, 178: aveva l'oro a sacca
tempi del buon re carlo alberto. palazzeschi, i-743: mia madre era religiosissima,
fiore all'occhiello -io terribile vagabondo. palazzeschi, ii-696: dietro ancora, quattro file
/ nella sua scarabattola di vetro. palazzeschi, 4-210: per remo il tempo che
stare in bilico, dondolarsi. palazzeschi, 7-69: bilanciandosi sui piedi piatti nello
, di una situazione). palazzeschi, 7-123: facciamo un po'il bilancio
. velivolo fornito di due motori. palazzeschi, 7-250: coi vostri bimotori e trimotori
si accorge neanche che sian donne. palazzeschi, 4-29: aveva i capelli castagni
acuirsi sotto la fronte sempre più larga. palazzeschi, 6-285: il giovane filosofo grasso
.. l'avevano imbrogliato tutti. palazzeschi, 5-359: fuori dal tiro dei miei
non ne ha colpa chela testa. palazzeschi, 238: fino dal principio truce
la sua virtù maschia di campagnuolo. palazzeschi, i-754: combattuta fra l'idea
. figlio di ignoti, bastardo. palazzeschi, i-124: nella valle dell'arno si
di un'occhiata e di una parola. palazzeschi, i-291: non le dispiaceva in
con la più bisbetica delle legislazioni. palazzeschi, 191: cosa sono queste indecenze
celeste. -anche come sm. palazzeschi, 1-315: ma se poi a buio
per l'usura, per le bische. palazzeschi, 6-379: a soli ventitré anni
/ che frusciano appiattandosi nel prato. palazzeschi, 30: bella e serena faccia
di rigattieri, bislacchi ottoni disparati. palazzeschi, 158: -mette assieme della fiacca /
bisogna / fare sosta a gradara. palazzeschi, i-487: per una scodella di buona
, tendono la mano ai nostri. palazzeschi, 5-326: e napoli invece di
opera furono bissati cinque pezzi '. palazzeschi, 3-108: il marito della sora
polli arrosto e le vostre bistecche. palazzeschi, 1-663: dentro una sporta avevano
delle pietre, pareva di sentinella. palazzeschi, 303: e non è degno di
i capelli biondicci, la fronte bassa. palazzeschi, ii-84x: a venezia ci sono
il fardello bitorzoluto ammacca la schiena. palazzeschi, 1-319: ed ecco apparire nella
: sono stizzita da vero *. palazzeschi, 5-330: gridava, pestava i piedi
proibizione di guardar sotto la stadera. palazzeschi, ii-719: bella novità, sussurrerete
un uomo, in noi, rinato. palazzeschi, 75: in sera di festa,
quelli che non ne avevano uno araldico. palazzeschi, 7-120: il blasone, quando
avesse avuto per blasone la pulitezza. palazzeschi, 5-280: sia l'una come l'
dai rami curvi, in blocchi sordi. palazzeschi, 7-32: la stazione di termini
con accanto la figliola di lui. palazzeschi, 4-14: poco sopra al villino,
libri di blocco nuovi e usati. palazzeschi, i-830: un altro negoziante di quegli
sono spuntati i fiori del cardo. palazzeschi, 5-204: si avvicinò la venditrice
/ si sparpagliano in pini nel blu. palazzeschi, 7-89: non appena il blu
al volto una nota più virile. palazzeschi, 130: fra i rami d'olivo
, e rimpiattare la cosa rubata. palazzeschi, 3-239: la madre lo chiamò più
/ sol tropicale e penzola ozioso. palazzeschi, 6-115: sergio e osvaldo collega vanto
e tre fiori sopra, spampanati. palazzeschi, 3-219: la mattina si rivedevano
del fondale, saremo nell'avamporto. palazzeschi, 3-281: e nel bagno,
la ripugnanza della principessa per lui. palazzeschi, 3-12: giuocano e civettano col
, e restare a bocca aperta. palazzeschi, i-809: ognuno sa che dopo
ginocchia nella preghiera a bocca chiusa. palazzeschi, 1-779: incapaci d'aggiungere una sillaba
la bocca e brontolerò su questa carta. palazzeschi, 6-41: quasi vivesse oramai dentro
erano ormai su tutte le bocche. palazzeschi, ii-499: un mese dopo le nozze
: poco d'istoria boccaccesca. palazzeschi, 238: infine cherubina temeva
... non si può sbagliare. palazzeschi, a sopportar com'io.
fare le boccacce a cento contadini. palazzeschi, i-539: tutto il giorno
gonfia] li chiamano « boccaloni ». palazzeschi, ii-807: sì cari, sì
occhi sulla buona stupida solida 'realtà'. palazzeschi, 4-115: « vergine santissima!
con la batteria delle boccettine a tavola. palazzeschi, i-324: povero figlio mio,
dei pesci giunge al mercato ancora boccheggiante. palazzeschi, 5-30: la popolazione si rovescia
/ già boccheggiava / nell'agonia. palazzeschi, 104: e sotto tacque chiare
garbato garbato, un bocchino da gelsomino. palazzeschi, ii-712: t'accorgerai che macchinario
: mettersi a parlare abbondantemente. palazzeschi, i-183: al momento preciso avrebbe dato
domanda con una motivazione gentilmente evasiva. palazzeschi, 6-133: sergio e osvaldo miravano
4. dimin. boccino. palazzeschi, 7-279: -ma è carina davvero.
mattina a buon'ora in bocconcini. palazzeschi, ii-891: ricordo di avere cercato
s'ha un bocconcino che ci dice. palazzeschi, 6-151: « la mia stefania
gli occhi mi si gonfiarono di lacrime. palazzeschi, ii-597: ma questa pace esemplare
ride / e ancor più quando piange. palazzeschi, i-139: una giovane cameriera padovana
, è brutta voce alla francese. palazzeschi, 237: saltano in mezzo al tavolo
foco e cenere per le stanze. palazzeschi, i-809: dopo avere arzigogolato e
è spento -parrà strano fra qualche anno. palazzeschi, ii-814: se non avessi te
moralistico tende a limitare i soggetti. palazzeschi, 3-78: la supremazia del maschio
boicottaggio; messo al bando. palazzeschi, 3-78: guardandole meglio non tarderete a
paglia, e pigiama e bolero. palazzeschi, 4-54: dall'armadio e dal cassettone
un bronzeo corpo nel lancio leggero. palazzeschi, 3-149: una velatura alla voce di
come un bolide nel mio studio. palazzeschi, 4-119: aggiungete il turbamento eia
, e bollare in questa dogana. palazzeschi, i-591: riconosceva le calligrafie,
per simil. macchiato, chiazzato. palazzeschi, ii-446: e vedevo dei campi bollati
vecchi, bollati per l'eternità. palazzeschi, 7-95: a roma la notte si
ci siamo ridotti statue di gesso. palazzeschi, 174: dite, lo sapevate /
bolletta del monte di pietà? palazzeschi, 246: -riso e cavolo per desinare
dei tini quando bolle l'uva. palazzeschi, 3-246: il vino dentro i
cranio in cui il cervello bolliva. palazzeschi, 6-119: non era difficile capire
serve a far bollire un liquido. palazzeschi, 6-277: presero posto dietro la grande
di vegetale e una di lana. palazzeschi, 4-60: passavano stringendosi come per
, che le dava le vertigini. palazzeschi, i-340: io stesso, in quelle
incassati tra orli di grinze livide. palazzeschi, 3-232: i sei figliuoli, tre
solida, a prova di bomba. palazzeschi. i-704: con una salute a
, quello è il cameriere ». palazzeschi, 3-191: la cravatta di raso a
lunga sfida a respingere la morte. palazzeschi, 7-31: i timorosi, sorpresi
la tesa della bombetta color caffellatte. palazzeschi, 5-15: un medico d'indefinibile età
2. dimin. bombolino. palazzeschi, i-701: il pancione rideva in «
due uscimmo tranquillamente per la porta. palazzeschi, 180: l'orso gli venne innanzi
egoismo bonario e chiuso dei vecchi. palazzeschi, 4-41: della sua incapacità sorridevano bonarie
simil. rumore cupo, sordo. palazzeschi, 7-69: checco parlava di sé.
appetitoso. - anche al fìgur. palazzeschi, ii-762: e sempre quattro a quattro
vadano in fila / verso il bordello. palazzeschi, 219: sono nella tua via
bordoni: incamminarsi, partire. palazzeschi, ii-742: mi accorsi che il signore
botteghe in fila sotto una tettoia. palazzeschi, 299: le file dei formaggi /
, qualcuno di questi conventi messicani. palazzeschi, 257: codesta bella veste,
4. dimin. borghesino. palazzeschi, 3-159: la borghesina al braccio del
spiriti come l'abito della poesia. palazzeschi, 4-23: se a questo momento vi
a piè delle gronde come bava. palazzeschi, 132: il sole discende davanti a
pieno di boria e d'alterigia. palazzeschi, i-370: era di uno snobismo che
per l'igiene della pelle). palazzeschi, 6-101: lavarsi e rilavarsi, lisciarsi
da addentrarsi nel nocciolo delle cose. palazzeschi, 219: -non vieni mica qui
già la sua parte di mondo. palazzeschi, 3-192: gli occhi cerulei e dolci
, un saccheggio a malapena dissimulato. palazzeschi, 6-379: spiegava...
e si profonda con diligenza maggiore. palazzeschi, 3-220: gli occhi enormi gli si
: simile al valzer. palazzeschi, 3-188: poi si attaccava la mazurka
so con quale pretesto, caffè. palazzeschi, 300: io vi farò vedere
che per me avresti fatto male? palazzeschi, 5-133: corse al botteghino,
capo. 2. figur. palazzeschi, 7-169: [un] omino piccolo
psicologia dell'assalto e della difesa. palazzeschi, i-764: la strizzava, la
fa bòzzolo alla strozzatura dell'uscio. palazzeschi, 7-288: il divanetto di cuoio
; bozzoluto, pieno di tubercoletti. palazzeschi, 7-147: era [il divano]
pratolini, di garlandi ». palazzeschi, 245: pigrizia e poesia vanno
i fascicoli e a buttarli sul tavolino. palazzeschi, 3-53: coi rami dei frutti
mia stanza colle braccia in croce. palazzeschi, 96: il vecchio avanzava con
con gran vantaggio dell'anima sua. palazzeschi, 3-284: la sua famiglia non
voleva che i governatori governassero. palazzeschi, 3-6: viveva la mia
il braccio comunicante colla scala regia. palazzeschi, 4-14: il lato fondale di
quel non aver mai pace! *. palazzeschi, i-537: un bel ricciolone bruno
il guizzo allegro della buona fiamma. palazzeschi, 74: l'aurora lo vide [
si scoloriva e si arrossava ancora. palazzeschi, 6-445: qualche pezzo di legna ardeva
nata la mattina alla ripartizione della galletta. palazzeschi, 5-140: guardate ai fatti vostri
di essere compiuti interamente. palazzeschi, i-707: « soggetto extrapiramidale » diceva
di una certezza visibile a tutti. palazzeschi, 4-364: la invadeva una bramosia di
ragazze che ci aspettavano sul pianerottolo. palazzeschi, 19: dopo la prima branca
di volgarità fra autore e lettori. palazzeschi, ii-376: mi pareva di essere,
tutto il corpo. -figur. palazzeschi, 5-209: le consuetudini della famiglia
s'arrampicavano un branco di monelli. palazzeschi, 4-363: -ci potete guardare,
gli occhi non volevano veder più. palazzeschi, 217: in questa stanza vàgola
/ inutile nel buio senza scopo. palazzeschi, i-316: serrandosi al petto il
inseguendo l'allegoria affannosamente per ogni dove. palazzeschi, 3-267: ho sentito per la
quel po'di brandelli di carne attaccata. palazzeschi, 93: la vecchia fangosa;
, i ricordi del suo passato. palazzeschi, i-465: aggrappandosi ai ricchi sostegni,
fiacchi, marci, a brandelli. palazzeschi, ii-760: se avessi assistito alla
, un suono quasi non umano. palazzeschi, 7-92: brani d'opere delle
a raccogliere gli avanzi delle cucine. palazzeschi, i-477: la nunzia gli sarebbe
caro chiarini impiegato nelle regie possessioni. palazzeschi, i-779: che male c'è
fumando un sigaro, dopo desinare. palazzeschi, 4-173: e la madre,
si pubblicava persino un giornaletto locale. palazzeschi, i-651: giunto al commissariato
egli ha fatto nel suo cuore. palazzeschi, 4-57: nessuno avrebbe saputo come
il solo valente, genialissimo artista. palazzeschi, 3-170: le accompagnava, marcando
giardino d'infanzia, un collegio. palazzeschi, i-745: se ne impossessò l'
e di peli brevi, mi guardava. palazzeschi, 50: a mezzo dell'erta
basso, con un accento provinciale spiccato. palazzeschi, 6-398: i fratelli cuccoli,
stesso che l'ho indovinato io. palazzeschi, i-343: basta che uno sia
brevità, sottintenderli o accennarli appena. palazzeschi, 4-83: incominciavano scusandosi del lungo
, marito di una vecchia briacona. palazzeschi, i-667: un fiasco d'acqua
/ tu voglia bene a me. palazzeschi, ii-854: ebbene, se io comprerò
che m'era entrato in corpo. palazzeschi, i-539: quelle creature in continuo
sempre è più di un minuzzolo. palazzeschi, 1-480: davvero davvero!
in realtà pensoso di cose più profonde. palazzeschi, 156: non vollero quei principi
zucca ai soldati e agli oziosi. palazzeschi, 278: i dolci fatti lì
le terre, / a briglia abbandonata. palazzeschi, 3-229: ché se c'erano
in attesa dell'ordine di trottare. palazzeschi, 3-187: i sorrisi erano appena
caffè, all'uscita del teatro. palazzeschi, i-75: il cavalier toccafondi aveva sposato
a ogni modo ed altrettanto clamorosa. palazzeschi, i-741: l'unica cosa che la
prima di farsi una posizione davvero. palazzeschi, 6-205: pensa che questa giovane,
e una impeccabile compitezza d'inchini. palazzeschi, 5-347: giunse... vestito
lei rideva brillando, agitando le gambine. palazzeschi, ii-463: non vedete che i
oggi un po'brillo coi suoi colori. palazzeschi, ii-725: le persiane chiuse,
di linguaggio, né in altro. palazzeschi, 5-161: aveva fatto rispettosamente le
aperto, i conviti larghi e clamorosi. palazzeschi, 7-231: prima ad applaudirlo alla
un pugno lui e il suocero! palazzeschi, 3-164: io contavo quanto il
dalle pallide gote / ai tremanti ginocchi. palazzeschi, i-603: un brivido di terrore
acqua alla fontanina dietro la casa. palazzeschi, 94: il piccolo frate / con
anco i brocchetti di terra cotta? palazzeschi, 4-182: a questo punto niobe appariva
oro, dalle cortine di broccato rosso. palazzeschi, 71: al centro la lampada
e broccati mai visti così belli. palazzeschi, 101: quando la luna splende
/ tutti in seta e broccato. palazzeschi, 65: in fila infinita si seguono
fagioli: stravecchio, decrepito. palazzeschi, 1-498: mi volsi ancora a riguardare
adesso vanno in brodo di fagioli! palazzeschi, 4-143: teresa aveva strizzato un
tuono e dal rantolo spasmodico dei passeggeri. palazzeschi, 4-155: quelle oscurità e brontolamenti
cantare la raganella anche alle siepi. palazzeschi, 203: però non andiamo d'accordo
viola della notte odo canzoni bronzee. palazzeschi i-124: voce bronzea, virile,
.. riversa bruciacchiando l'erba. palazzeschi, i-575: un caminetto dove bruciacchiavano
hai la febbre! -sì, forse. palazzeschi, 4-283: le chiese un bicchier
i suoi occhi bruciavano di ferocia. palazzeschi, 1-139: bruciano tutte le sale
essere sulla punta della lingua. palazzeschi, 4-365: la invadeva una bramosia di
fermarsi. poi in senso esteso. palazzeschi, 6-34: l'amore di una
terra gli bruciasse sotto i piedi. palazzeschi, 5-86: appena mi voltai, ecco
/ nella tristezza lenta del ritorno! palazzeschi, 3-291: la venditrice di bruciate a
sotto un nembo sfolgorante di sole. palazzeschi, i-267: si aggirava solo nel pulviscolo
è bianca; neve sopra neve. palazzeschi, i-659: fra gli olivi scendeva
lata, quasi una scorie d'inferno. palazzeschi, 119: mar grigio,
becco pieno di pagliuzze e musco. palazzeschi, i-645: riferì di aver visto fra
del giordanello in dolci bruttissimi versi. palazzeschi, 7-80: nubile, e oramai settantenne
bruttino e più bassino di lei. palazzeschi, i-588: se si fosse contentato
un dolore fisico, una malattia. palazzeschi, 205: -voglio quello spicchino di limone
: riuscire a stabilitisi definitivamente. palazzeschi, 4-104: sposatasi la sorella, dopo
; e la voglia di mangiare. palazzeschi, 100: proprio in fondo al prato
. 2. iniezione. palazzeschi, i-460: m'avranno fatto dugènto bucature
ci avessero il giudizio dei cristiani. palazzeschi, ii-471: voi vedete oggi una
di mattoni / bucherellati a stella. palazzeschi, 267: velette come ragnatele,
la guerra dal loro buco di trincea. palazzeschi, i-80: ii salotto da ricevere
ma non ne far parola a nessuno. palazzeschi, i-478: ma la logica non
-col buco arrovesciato: male. palazzeschi, 4-112: e scrollava e dimenava il
per fastidio, per disgusto. palazzeschi, i-776: pareva lontano lontano, assente
ant. persona turpe, vituperosa. palazzeschi, ii-519: io l'uccisi! io
. è tuttavia una bella cosa, palazzeschi, i-356: una buona fetta di
buffa / dal viso smunto. palazzeschi, 6-285: mac, che ancora non
, i lucernari sono diventati la regola. palazzeschi, 232: preparare la musica,
ad aspettarlo con la frusta in mano. palazzeschi, i-5: buffi sono tutti coloro
ci aveva rimesso il cacio lui. palazzeschi, i-355: una famiglia non può permettersi
: / il mio genio è buggerone. palazzeschi, 3-102: berlicche, il pappagallo
molto grande, eccezionale, straordinario. palazzeschi, i-762: e rinvoltata nell'immenso scialle
un buglione: confusamente, disordinatamente. palazzeschi, i-292: corse dalla portinaia e in
buio che si tagliava a fette. palazzeschi, 7-241: il bravo orazio, barbiere
amore; e in casa? buio. palazzeschi, 7-182: il fascino femminile e
, fissato con due bullette di rame. palazzeschi, 4-157: era vestito male,
li vuol tutti, capite. palazzeschi, 6-282: la buonanima rideva
e sragioniamo entrambi... buonanotte. palazzeschi, i-178: alla fine tra padre
quiete, buona armonia. palazzeschi, 3-37: la nonna...
buona sera a questi signori ». palazzeschi, 4-300: lo sapevo, fanno
il vestito, ma il belletto. palazzeschi, 7-97: al forestiero è riservato
tempo. denti e buono stomaco. palazzeschi, 3-199: dal centro della propria
ma astute i loro peccatucci d'amore. palazzeschi, 7-128: vi ho dato educazione
canario che portavano nel salone buono. palazzeschi, 5-106: indossava il tait buono,
bellezza femminile vistosa, procace. palazzeschi, 7-238: bastò quel contatto perché magda
a posto, dieci minuti buoni. palazzeschi, 3-230: verso la fine della
tempo prima destinato alle faccende domestiche. palazzeschi, 4-112: ma la gente dei
e per bello...]. palazzeschi, 6-356: ma non ha l'
un po'insieme, bonini eh? palazzeschi, 211: coccabella, coccamia, /
altro che a darsi buon tempo. palazzeschi, 1-517: l'unica è darsi
buriana d'inferno si doveva essere scatenata. palazzeschi, 5-79: appena la mi'mamma
, per l'avarizia del padre. palazzeschi, 1-158: non sarebbe invece da pensare
* le conferenze furono regolate pedantescamente '. palazzeschi, 6-129: la vita si sarebbe
cosmetici, ecc.). palazzeschi, 3-249: tutte le sere, prima
chiunque, e devi star zitto ». palazzeschi, 4-114: non avrebbe potuto buscarsi
in casa nostra non gliene toccano più. palazzeschi, 1-34: si è fermata rattrappita
tutti parlavano colle buone e sottovoce. palazzeschi, 5-371: giungevano i capoccia ad
ora in cento pezzi si fracassa. palazzeschi, 311: prono mi gettai sulla terra
come in un giuoco di bussolotti. palazzeschi, 5-187: l'esistenza era un
di quel formaggio che pizzica ». palazzeschi, i-356: scelse il bel cosciotto di
l'odore acuto della loro ubriachezza. palazzeschi, 5-106: indossava il tait buono
addosso un'agitazione, un orgasmo. palazzeschi, 4-71: la comitiva, avvicinandosi
avrebbero fatto altro che levargli la sete. palazzeschi, 3-262: erano creature disappetenti
addosso per pompa una veste scarlatta. palazzeschi, i-658: per vederlo con
non più vantaggioso). palazzeschi, 4-173: non appena si affacciàva l'
, come incidentemente, ma significantissima. palazzeschi, 4-182: niobe, talora, non
(con rassegnazione, pazientemente). palazzeschi, i-659: usciva masticando ancora o asciugandosi
in tutto dieci parole di bocca. palazzeschi, 3-292: sulla porta delle botteghe
un viandante la cabaletta di verdi. palazzeschi, 3-144: si entrava che i
(e anche nelle piscine). palazzeschi, 3-266: le cabine di pancaldi erano
cosmetica e in farmacia). palazzeschi, 3-249: tutte le sere, prima
dei gnocchi e della cacciagione di uccelletti. palazzeschi, 3-29: piatti decorativi alle pareti
.). ciarle, pettegolezzi. palazzeschi, 4-360: « ha bisogno di riempirsi
. letter. carico, gravato. palazzeschi, 312: con una barchettina, /
scoperto il fèrcolo, sotto la pioggia. palazzeschi, 1-126: e gli olivi,
ore, con una cadenza placida. palazzeschi, 1-452: ecco perelà. e dietro
casa, il discorso cadde sulla nobiltà. palazzeschi, 3-257: la conversazione cadde sui
altra, mi erano cadute sott'occhio. palazzeschi, 3-127: le dame vere davano
paesaggio caffè e pànera della lomellina. palazzeschi, 3-276: giravo...
spie e sbirri e sorci di polizia. palazzeschi, 3-27: compariva il caffettiere con
cui qualcuno avesse pestato una piota! palazzeschi, 3-195: fino all'età di otto
fine tutto è dunque come niente? palazzeschi, 199: il sindaco una
. luna crescente o luna calante? palazzeschi, 1-101: e di sopra vi
ad ognissanti per il suo lavoro. palazzeschi, 1-247: e se taluno doveva rivolgermi
che ci calassero incontro dal cielo. palazzeschi, 1-186: egli è là che piange
con pudore; la dannata ci calca. palazzeschi, 3-217: accadeva talvolta che un
tralcio della vite e sorgeva impetuoso. palazzeschi, 1-450: il calleio è la cima
miracolo non accoppa il ragazzo calcinaio. palazzeschi, 1-426: che cosa ne fareste?
2. imbiancato con calcina. palazzeschi, 1-40: il sole non ha scaldato
calcista e anche fuballista (!). palazzeschi, 4-374: facevano i confronti coi
brontola come una caldaia a vapore? palazzeschi, 3-143: era il teatro fiorentino
e abbronzita all'amor del sole. palazzeschi, 3-178: era bella...
ricorda certi fondi di ritratti veneziani. palazzeschi, 1-58: nello sfondo di un
riman lo sguardo dal piacer astretto. palazzeschi, 3-269: era... una
sgualdrinella cittadina tutta lisci e fronzoli. palazzeschi, 4-321: la sveltezza e agilità
che non si distingueva dalle altre. palazzeschi, 4-222: ora che la sua
. allora c'era i paoli. palazzeschi, 4-55: dopo essersi addobbate la
figur. convenzione ridicola; futilità. palazzeschi, 3-271: un tempo più razionale e
, che dà importanza alle minuzie. palazzeschi, 4-372: i giovanotti d'oggigiorno.
aprissero sulle gambe anch'esse nude. palazzeschi, 4-217: le confezionavano di una tela
di macchioline bianche, trasparenti. palazzeschi, 3-146: ricordo di aver visto una
se non la calma almeno l'ottusità. palazzeschi, 3-266: non erano di moda
occhi luoghi, fatti e persone! palazzeschi, 3-24: talvolta il suo calore
d'acciaio che difenda il cranio. palazzeschi, 4-38: il santo vegliardo col
estate e trema per la calura. palazzeschi, 3-230: verso la fine della
né la capacità né la possibilità. palazzeschi, 3-147: borghesia media, e miscuglio
... lavorando un grosso calzettone. palazzeschi, 4- 122: gli avevano
sulle babbucce a corno di luna. palazzeschi, 22: habel nasshab, sei bello
può dire, sul giro di quelle. palazzeschi, 4-265: « non lo sai
(a una coincidenza). palazzeschi, 4-83: soprattutto le sgomentava la lunghezza
cambiar cielo passeggiando, dirò così. palazzeschi, 197: lassù non ci si
ripetizione delle stesse cose). palazzeschi, 282: non vi dispiace mica /
bianco... una camelia bianca. palazzeschi, 3-192: e un'altra
angoscia enorme gli prese l'animo. palazzeschi, 1-153: la camera è preparata
lei, in fondo, desiderava. palazzeschi, 3-106: padroni delle ferriere che
mise a scampanellare per ottenere silenzio. palazzeschi, 1-44: sulla caminiera di marmo
vanno, / rompea gli orrori. palazzeschi, 1-102: anche il sole camminava
, si corre sicuro al naufragio. palazzeschi, 3-8: se era la nonna a
a lui, nell'ambiente circostante. palazzeschi, 3-127: erano donne di provenienza ignota
appena era un'osteria di campagna. palazzeschi, 3-206: era una vecchia casa
, solida, sagomata alla campagnola. palazzeschi, 3-244: si vestiva da ragazzina
sciolte campane sonanti a la gloria. palazzeschi, 3-261: appena passata si scioglievano
una campana: sordo del tutto. palazzeschi, 3-255: la giuliva signora era sorda
agli angoli delle stanze e sui pianerottoli. palazzeschi, 3-214: il croco, che
le lor campanelle candide e molli. palazzeschi, 165: intorno dappertutto / s'
raccoglievano l'obolo per la beneficenza natalizia. palazzeschi, 3-203: appena arrivato dava una
, campanellini d'un celeste intenso. palazzeschi, 3-81: dal vuoto del pianerottolo un
del suono un'onda di gelo. palazzeschi, 3-6: il campanile la cui ombra
della stella d'italia del berretto. palazzeschi, 1-133: a pochi passi un pizzico
vento / che non può specchiare. palazzeschi, 4-141: « signora, signora,
non dire. -per simil. palazzeschi, 3-235: il discorso rimase su quella
di marcia nei campi dell'eternità. palazzeschi, 4-219: oramai anche..
/ i difensor di vergine innocente. palazzeschi, 3-55: dai quartieri più popolosi
tutti d'animo e di volti. palazzeschi, 276: sempre piove / un'acquerugiola
color dolce, abrostine, canaiolo. palazzeschi, 3-24: « una pesca burrona
rivoluzionario su la vostra pietra tombale. palazzeschi, 1-434: i rumori crescono,
come s'usa nei libri dei poeti. palazzeschi, 102: un prato grande sempre
sale sino quassù un lezzo di cancrena. palazzeschi, 1-426: anche te, anche
con la coda bassa a pennacchio. palazzeschi, 3-63: i grossi cani maremmani
giù!.... ». palazzeschi, 3-193: figlio d'un cane
-anche dimin.: canestrino. palazzeschi, 3-30: portava un canestrino di velo
per spegnere i lumi colla canna. palazzeschi, 3-144: gli omini con la canna
laghetto a pescare a canna. palazzeschi, 57: la vasca è assai grande
suo posto d'osservazione al cannocchiale. palazzeschi, 106: non vi voltate indietro,
guarda da una parte o dall'altra. palazzeschi, 1-210: ho il canocchiale.
vini, che è ardua sapienza. palazzeschi, 3-19: tra due scaldini e il
distrarlo da qualche sua occupazione canonica? palazzeschi, 4-59: all'ultimo momento un amico
dai vimini sospesi / nella cascina. palazzeschi, 4-168: senza levar la testa dal
collegiata era lì dirimpetto a due passi. palazzeschi, 71: s'innalzan colonne /
della tavola, giocavano alla mora. palazzeschi, 3-168: tutti tiravano fuori le borsette
una tela che ordiva un vecchio ragno. palazzeschi, 3-29: non si arrivava mai
fra gli uomini / un uomo. palazzeschi, 3-293: non era che una fiaba
cantuccino anche a me, spero. palazzeschi, 4-53: io non so se su
, stiacciate, panforti, canditi. palazzeschi, 3-24: due dita di vin buono
semplice momento negativo, è il nulla. palazzeschi, 4-41: tutto era lì in
/ calida di felicità: / ininterrottamente. palazzeschi, 4-25: alla parete in fondo
addio, è capace di tutto. palazzeschi, 3-229: ché se c'erano donne
adagio, e tentennava il capo. palazzeschi, 4-315: la cerimonia religiosa era fissata
pandemia si alternavano con ritmo regolare. palazzeschi, 4-50: non dispiacevano punto alle
alabastro e dalle trecce di capecchio. palazzeschi, 93: ricurva, sciancata,
tutto a scatti, ticchi e manie. palazzeschi, 3-184: aveva dei capelli
barba, il sorriso del conte cosimo. palazzeschi, 180: vicino alla sua testa
risalto una capigliatura lucida e nera. palazzeschi, 1-321: la sua capigliatura è
casa, ma proprio intero senza deduzioni. palazzeschi, 1-205: metto a vostra disposizione
terribili documenti, ottenere una capitolazione. palazzeschi, 4-140: sì, sì,
alla commissione di astenersi dalla politica. palazzeschi, 3-99: eppoi... c'
storia della prosperità avvenire del globo. palazzeschi, 1-207: ho gettate già per
qual zolla che dissecchi / al sole. palazzeschi, 3-215: angiolino era il capoccia
disperato co 'l mandarmi al diavolo. palazzeschi, 3-83: il salotto era stracolmo
una lettera che era un capolavoro. palazzeschi, 3-86: i suoi vestiti li faceva
a schiere capofitti nei nostri risotti. palazzeschi, 4-312: la poveretta, chiusa
il verificarsi di una situazione). palazzeschi, 1-94: sono ammalato di minuzia,
salone per andare a venezia. palazzeschi, 3-252: il capostazione, su
: ma sono stati rilasciati subito. palazzeschi, 4-102: quante volte avevano chiesto
la reverente schiera dei veneti ambasciatori. palazzeschi, 4-52: la mattina della domenica,
entro di piombo coi cappuzzi nelli occhi. palazzeschi, 1-248: quelli [mantelli]
a cappellate e passava da signore. palazzeschi, 4-57: emigrato in america vi aveva
po'su l'orecchio, alla popolana. palazzeschi, 3-124: in cima alle pettinature
il cappellone nero dalle rosette gialle. palazzeschi, 3-287: fuori, dalle finestre
, ora fiancheggiata da ineguali praterie. palazzeschi, 3-99: una ciocca di capelli
ma cento più capricciosa, ti adorerei. palazzeschi, 3-180: era una donna capricciosissima
disteso lì sotto, sul lastrico. palazzeschi, 3-66: la pastora mostrò loro tutte
ponte] a fare una capriola. palazzeschi, 3-289: il sole giuocante sull'acqua
fra le carabattole del misantropo hobbes. palazzeschi, 3-252: non era impresa
a coppia, come i carabinieri. palazzeschi, 129: all'angolo della via,
col fuoco elementare delle carte da gioco. palazzeschi, 3-65: sempre più in angustie
gli si carbonizzarono e diventarono cenere. palazzeschi, 1-195: a furia di star
-disse il dottore rivolto alla giovane. palazzeschi, 1-167: la morte è avvenuta
cardinali tedeschi, cardinali francesi e belgi. palazzeschi, 293: un monsignore violetto
ricco ciuffo pure rosso. palazzeschi, 3-99: « mamma fagli vedere il
le palpebre, respirando con affanno. palazzeschi, 3-171: rinunzie di quelle che facevano
per sinonimo di coperchio da cesso. palazzeschi, 246: -ti piacerebbe stare in quella
da infantili pretensiosità e caricature. palazzeschi, 3-231: era una donna severissima
la campagna di fiori e frutta carca. palazzeschi, 3-257: essendo caduta l'attenzione
azzurro carico come il turchinetto da bucato. palazzeschi, 114: in forma di perfettissimo
ragione di vivere com'ha vissuto. palazzeschi, 1-302: non faccio a loro
venir voglia di pigliarsi il colera. palazzeschi, 3-102: le chiese il nome.
sm. letter. ascesi mistica. palazzeschi, 79: per l'erto carmelo dei
carnale: indissolubile, di sangue. palazzeschi, 3-293: il freddo mi faceva camminare
ginocchio... legava un fardello. palazzeschi, 3-192: e un'altra cosa
bisogno di tutte le sue corazze. palazzeschi, 1-381: era di candide carni e
nel cielo delle strade tristi. palazzeschi, 231: il ballo è un'
all'ordinario suo sostenimento delle alie. palazzeschi, 4-95: sorrise schiudendo appena le labbra
girano a carosello le eventuali automobili. palazzeschi, 317: è mio questo
voce in falsetto il prete color carota. palazzeschi, 3-19: portava fino a giugno
di qualche stanza in altro paese. palazzeschi, 3-281: non è questa una
sopra di cui elevavasi un alto castagno. palazzeschi, 3-75: il vecchio carro,
viale, e i campanelli del cavallo. palazzeschi, 3-126: rammento la lunghissima fila
carrozzeria (un autoveicolo). palazzeschi, 4-319: nella prima [macchina]
cavalli, e salutava accennando col capo. palazzeschi, 3-127: azzimati ufficiali o borghesi
ombra, di fede, d'amore. palazzeschi, 314: s'è rotta
attentamente e poi mi consiglierai ». palazzeschi, 245: v'accorgerete dalla mia
occhi, erano quelli di una volta! palazzeschi, 3-57: anche ottuagenarie, colla
il paese assediava il suo chiosco. palazzeschi, 3-168: prendevano posto alla lunga
spesso cartelli che deludono e ingannano. palazzeschi, 285: a un lato del cancello
di scherzare o giuocar di sottintesi. palazzeschi, 273: le nonne non si possono
a quel modo, vestita di casa. palazzeschi, 4-52: la mattina della domenica
d'una congrega di possidenti religiosi. palazzeschi, 210: sei una moglie molto
avevano l'impronta della grande casata. palazzeschi, 108: il loro collo e
donna mita, la mamma margarone. palazzeschi, 3-261: erano le prime donne,
e con pause profonde di cascaggini. palazzeschi, 3-19: sempre sull'orlo di una
suoi capelli una cascata d'oro. palazzeschi, 3-107: una sporta nera di paglia
: la cascina rustica del colle. palazzeschi, 4-168: iniziare a santa maria
-che cos'hai, mio caro casigliano? palazzeschi, 4-62: i loro casigliani le
da gioco. -figur. palazzeschi, 3-265: e non di rado il
offesa e difesa delle istituzioni repubblicane. palazzeschi, 1-157: il caso...
mi dica come ti chiami ». palazzeschi, 1-179: -voi sareste un uomo,
di dirigere in tale modo la barchetta. palazzeschi, 3-86: m'era piaciuta,
o le parvero mattie da ubbriacone. palazzeschi, 3-254: non mi facevo caso di
accogliere la posta recata dal portalettere. palazzeschi, 1-17: non potrò impostare la mia
nel mezzo, dai piedi di drago. palazzeschi, 4-54: dall'armadio e dal
cielo vasto, pacifico, stellato. palazzeschi, 3-183: cantava con buona voce e
pietro di esser morto di fame. palazzeschi, 1-159: la possibilità di un
/ verso l'inquieto mare notturno. palazzeschi, 226: a una parete della mia
da stoviglie e ripulisco e lustro. palazzeschi, 3-66: veniva portato...
vecchia, usata, mal ridotta. palazzeschi, 4-218: ad un giovane come lui
la cattedra a fare della morale. palazzeschi, 3-232: tutti stavamo a sentire
gli cattivavano l'animo delle donne. palazzeschi, 4-216: usava coi preti una
dell'abito d'una sposa. palazzeschi, 4-319: nella prima [macchina]
di caserma / vive totò merùmeni. palazzeschi, 1-408: la porta della stanza
bella / vai senza cavalieri in bicicletta? palazzeschi, 3-286: nelle sale illuminate le
di forma allungata, cavallini. palazzeschi, 3-238: credendo di sorridere mostrava
per il cranio fetente del marchese! palazzeschi, 4-22: ma ostentando la madre,
testa eretta, piena di libertà classica. palazzeschi, 3-105: cavallerizze ballerine col tou
revolverate e i gridi di spavento. palazzeschi, 4-325: i fotografi prestigiatori dall'
, la carrozzina, l'aiolina. palazzeschi, 3-135: un calesse al quale
a scatti all'orlo dei paraocchi luccicanti. palazzeschi, 3- 126: i cavalli
trainare veicoli o per lavori agricoli. palazzeschi, 4-155: secca, mostrando e lasciando
ma nella reale realtà non sussiste. palazzeschi, 3-172: era uno dei cavalli
10 svolgimento delle sue funzioni. palazzeschi, 3-136: le guardie a cavallo,
quella... si sostenne. palazzeschi, 4-186: arrivava [a parigi]
in aria, per cavarsi il cappuccio. palazzeschi, 3-129: il viale..
che gli grondava dal faccione affocato. palazzeschi, 143: vorresti, peonia,
una media di cinque anni di galera. palazzeschi, 1-393: se la passava troppo
. raro e letter. cavità. palazzeschi, 1-255: un adolescente dalla bocca sensuale
intorno a un cavicchio a vite. palazzeschi, 3-83: il salotto era stracolmo da
svegliava gli echi nelle cavità deserte. palazzeschi, 4-243: vanno a disperdersi negli ameni
, prendersi a cazzotti. palazzeschi, 4-154: ma quasi vi fosse fra
/ regge infitti a dieci a dieci. palazzeschi, 3-188: era la sola a
dentro le orecchie: essere sordo. palazzeschi, 5-277: non lo senti il campanello
di contenere sotto un'aria contrita. palazzeschi, 1-130: ho ripreso la salita,
i tuoi profumi più dolci. palazzeschi, 3-12: aiole bordate di fragole
beate / musiche che tu ascolti. palazzeschi, 3-198: ricordo come carezze le ceffate
bacio e se lo stringe al seno. palazzeschi, 3-167: non potrei dire che
natalizio il giorno della celebrazione corale. palazzeschi, 1-134: osservavo quella celebrazione semplice
un celebre violinista: è vero? palazzeschi, 3-127: erano donne...
suo ammanto del passaggio sulla terra. palazzeschi, 4-103: i giovani, i giovanissimi
quale fluiva dai pennelli del quattrocento. palazzeschi, 4-113: a tali rispettabili discussioni
dell'incontro aveva una chiarità celestrina. palazzeschi, 165: le campanelle leggere / dalle
un'angoscia per lui dentro mi serra. palazzeschi, al sostentamento del velivolo (costituita
eretto ove morte è più vicina. palazzeschi, 1-88: cerco con spasimo grandissimo
non fecero che cementare questa comunione. palazzeschi, 4-23: vien fatto di pensare
, fuorché alla cena di natale. palazzeschi, 237: la cena procede con brio
stava discorrendo a tavola dopo cenati. palazzeschi, 3-25: si partiva alle otto dopo
servire, gli uccisi nelle repressioni. palazzeschi, 3-244: un pezzo d'accidente
hanno nemmeno quel cencio di tabarro. palazzeschi, 15: l'ultimo cencio / di
qualche volta le creole di sangue misto. palazzeschi, 3-184: aveva dei capelli di
, che copriva un incendio devastatore. palazzeschi, 3-136: di tanto in tanto occhiate
più giovane, se si può dire. palazzeschi, 6-292: sarà in cucina senza
galline dalle penne grigio-chiare. palazzeschi, 215: l'uovo fresco delle cenerine
e bovi il cenno della squilla. palazzeschi, 4-52: la mattina della domenica
uscenti dalle stalle che si riaprivano. palazzeschi, 6-448: seguitava a rileggerla [
, di muffa, di campestre. palazzeschi, 135: immobile su di una
, gli aveva detto un faccendiere. palazzeschi, 283: lo circondano pigiate /
infallibilmente avrebbe fatto centro in murillo. palazzeschi, 3-269: ero già in fondo
forza e lo spingeva alla devastazione. palazzeschi, 4-83: per andare in ancona si
cercava di rivelare in me medesimo? palazzeschi, 1-122: sono l'ultimo rampollo di
curare le screpolature delle labbra. palazzeschi, 3-250: tutte le sere, prima
torcetti, ecc. di cera. palazzeschi, 3-166: la lumiera di vetro illuminata
pregne di desiderio e di amore. palazzeschi, 245: v'accorgerete dalla mia
per condurlo dalla cognata, la ceraiuola. palazzeschi, 5-5: lui non era un
inutilmente. tornò a mani vuote. palazzeschi, 158: la principessa poi,
rifl. guardarsi con estrema attenzione. palazzeschi, 3-58: ella rimase per un quarto
; cornice, contorno circolare. palazzeschi, 3-249: le mie piccole labbra si
nero che gl'ingrandiscono le chiare pupille. palazzeschi, 3-8: gli occhi chiari attraverso
e perciò basta * cerchio '. palazzeschi, 6-136: le giostre...
armati di randelli come clave di titani. palazzeschi, 231: il ballo è un'
e quel dolce paese che non dico. palazzeschi, 3-192: gli occhi cerulei e
gli occhi cenili, quasi bianchi. palazzeschi, 5-15: la conversazione avveniva.
]: filosofare, governare cervelloticamente. palazzeschi, 4-83: soprattutto le sgomentava la
simil.: agile, svelto. palazzeschi, 4-122: gli avevano fatto cucire due
d'eleganza e d'abbandono musicale. palazzeschi, 3-43: i contadini e gli
! mi pare d'essere rinata! palazzeschi, 1-213: eh! che, che
è come una menzogna / primaverile! palazzeschi, 34: è giù, /
tale un ribrezzo ai travagli insoliti. palazzeschi, 203: però non andiamo d'
gonne collegiali 11 per lì sembran donne. palazzeschi 4-65: aveva dovuto approfittare delle occasioni
una barbetta caprina, dura e bianca. palazzeschi, 237: la cena procede
ma con chi? di cosa? palazzeschi, 3-81: quando mia madre già
ogni cosa non sembra più quella. palazzeschi, 113: chi sul braccio si
di far quattro chiacchiere con lei. palazzeschi, 3-202: in quei paesetti la colonia
: di animali, di oggetti. palazzeschi, 1-66: le campane hanno chiamato,
è oggetto di pettegolezzi. palazzeschi, 3-270: nessuno aveva voluto ospitarla nei
alla chiama. -mancare alla chiama. palazzeschi, 172: sulla porta la superiora
quando vanno ad aprire le segrete. palazzeschi, 3-157: sul marciapiede squillava la
si è divenuti padroni di dio ». palazzeschi, 1-170: quando si tratta di
aspettano / di scintillar più chiari. palazzeschi, 3-50: il suo sguardo chiaro
nella cassetta era custodito lo scartafaccio. palazzeschi, 3-231: un grande mazzo di chiavi
di vino e incrinato e sbocconcellato. palazzeschi, 75: il cielo / che
motivetti pittoreschi ch'erano una chicca. palazzeschi, 3-259: lo prese piano piano [
paresse degna dell'attenzione di chicchessia. palazzeschi, 1-17: le donne della villa
né ad essi domandar nulla a lui. palazzeschi, 1-160: ella non volle dipoi
/ ima bellezza vasta come un mondo. palazzeschi, 3-47: faceva con le dita
chicchi della sua collana di corallo. palazzeschi, 135: immobile su di una
l'antifona dei sette salmi penitenziali. palazzeschi, 151: ecco il chierico che
con un ondeggiamento fievole di malinconia. palazzeschi, 50: la gente cammina
, giungevano dall'angolo della via. palazzeschi, 4-126: entrarono nel salotto. la
. dimin. chiesuolina, chiesolina. palazzeschi, 186: chiesoline di campagna / lontane
quella fatica col rischio di un malanno. palazzeschi, 3-230: verso la fine della
sgra ziata chincaglia austro-croata. palazzeschi, 282: gran daf
, di orologiai, di cristallerie. palazzeschi, 3-245: e non mancava..
argento / saldamente al ceppo natio. palazzeschi, 13: povera porta mia! /
sopra una fronte alta e pallida. palazzeschi, 28: nelle folte chiome,
« guardi che chiosa nel soffitto ». palazzeschi, 1- 235: le mie guance
con linguaggio meglio intelleggibile a'molti. palazzeschi, 31: ti sieno lievi le
o libertà, un'altra vittima. palazzeschi, 158: la principessa poi, /
in suffragio dei morti di colera. palazzeschi, 3-193: con questo incidente si
, deve rimborsare secondo l'altezza. palazzeschi, 3-252: il baule pronto nell'ingresso
governo; di questo mal cattivo. palazzeschi, 187: una stella innamorata? /
camminava trascinando due ciabattine da donna. palazzeschi, 4-181: infilava due ciabattine di
, in mangiando e schiacciando la ghianda. palazzeschi, 3-276: si ritraevano ridendo e
. -una cialtrona, una sgualdrina. palazzeschi, 4-350: teresa guardava carolina con
, correvano ogni momento al balcone. palazzeschi, 3-123: usavano quelle altissime pettinature
come dice la fomaia maestra di lingua. palazzeschi, 1-241: dice un antico proverbio
ne intesero tante che parevano persino accuse. palazzeschi, 4-104: rimaneva olimpico senza mescolarsi
versi per chiamare la sua coorte. palazzeschi, 1-373: si dondolano e ciangottano
duro e tutto d'un pezzo. palazzeschi, 279: i morti non sono
anche al frullo d'un passero ciarliero! palazzeschi, 226: da tanto e tanto
ognuno che cosa costa tamministrazione delle valli. palazzeschi, 3-56: vivevano...
aveva dovuto travisare la mia lezione. palazzeschi, 1-395: sembra che un famoso
chiacchiericcio molesto e importuno. palazzeschi, 1-52: perché parlare? abbiamo ben
la ciccia posteriore di quel bambino. palazzeschi, 3-146: i sorrisi discreti,
un ciclone e non lo sappiamo? palazzeschi, 4-217: per quanto fosse scampata
, poi affabilmente dimandò il conto. palazzeschi, 283: centinaia di persone,
allampanata, col naso eccessivamente lungo. palazzeschi, 3-100: un coso secco e lungo
vede come possa venire risolta. palazzeschi, 4-167: ma piano piano anche la
fate la carità al povero cieco. palazzeschi, 3-227: i ciechi, accompagnati dai
/ della sua stanza due pupille fisse. palazzeschi, 3-204: il cielo della diligenza
guarnizione fatta col piumino di cigno. palazzeschi, 3-93: indossava un vestitino bianco vaporosissimo
porto nel cavo de la notte serena. palazzeschi, 3-260: sul vecchio stabilimento
/ e cigolar si sentian prima tossa. palazzeschi, 3-19: alzandosi da sedere un
stupido di così si muore ». palazzeschi, 3-105: amazzoni attillatissime e impettite
obelisco, nera sul cielo stellato. palazzeschi, 1-314: dalla cima del prato
col suo gran cimiero di fumo. palazzeschi, 3-271: sulla testa trionfi e cimieri
sbuffo rosso. -per simil. palazzeschi, 4-127: incominciando a parlare si mandò
rabbia e disgusto la cartella cominciata. palazzeschi, 4-180: sapeva scegliere le stoffe
gira / a sommo del gorgo. palazzeschi, 1-140: ha sorriso quando mi ha
abbandona con petulanza alle chiacchiere. palazzeschi, 4-51: a quell'umile omaggio rispondevano
intervistò mai la cinquantenne sua anima. palazzeschi, 3-228: era oramai cinquantenne,
, o la somma equivalente. palazzeschi, 3-148: quel pubbbeo attento..
aveva negli occhi soltanto la gioia. palazzeschi, 3-208: sovente le dita
di strangolatori ciondolano rosse di freddo. palazzeschi, 3-216: la corona le ciondolava fra
se cavalcassero una capra di legno. palazzeschi, 3-25: « l'uscio! l'
per un lembo o per un corno. palazzeschi, 3-29: soffiava, poveretta,
di paste ve trose. palazzeschi, 267: velette come ragnatele, /
e l'avevano lasciato lì ciondoloni. palazzeschi, 317: è mio questo cappello?
di cedere a una passione. palazzeschi, 1-240: -è di un romanticismo così
libero cittadino, nella libera roma. palazzeschi, 3-57: avrebbero potuto circolar nude
granata la differenza non è grande. palazzeschi, 271: la vostra reggia /
circolo, sull'uscio della farmacia. palazzeschi, 3-270: questa cilena era accompagnata
come in una veglia di morti. palazzeschi, 3-119: usava il « vitino
stecche, disposti in circolo sul prato. palazzeschi, 4-332: in grande fretta venne
sul viso di quanti mi circondano. palazzeschi, 1-160: fuggiva il mondo e i
un sentimento, ecc.). palazzeschi, 3-44: perché circondare di tanti miseri
circondario per le attrazioni che offriva. palazzeschi, 3-224: era stata per molti
di conoscere anche la sua signora. palazzeschi, 3-261: incedeva lenta, severa
. -anche al figur. palazzeschi, 1-105: c'è qualche cosa,
mal vestita, sudicia. palazzeschi, 4-371: cosa ci hanno con noi
, il vino cattivo e guasto. palazzeschi, 4-371: cosa ci hanno con
a fare un conto assai difficile. palazzeschi, 4-38: il santo vegliardo col
che giungono ad altezza d'uomo. palazzeschi, 3-224: col ciuffétto delle primole
ch'a dirle tutte sarebbe una morte. palazzeschi, 3-169: le signore entrando venivano
furon cagione che tutto andasse in fumo. palazzeschi, 3-183: la ragazza credè per
quale una civetta delle più consumate. palazzeschi, 210: di'a questi signori
, / e a'disutili amori. palazzeschi, 3-12: queste case...
/ alcuni civettoni a farci occhiacci. palazzeschi, 214: fa pandà col bel
, e le sue scarpe scricchiolavano. palazzeschi, 4-13: e davanti, quasi
altro che gli arlecchini d'italia. palazzeschi, 1-198: sono scarpe uguali alle nostre
clausura impediva l'ingresso alla compagna. palazzeschi, 293: un monsignore violetto, /
perdonato a chi veramente si pentiva. palazzeschi, 3-135: senza invocar clemenza,
aveva tolto gran parte della clientela. palazzeschi, 4-35: nei tempi andati.
satelliti parrocchiali, scoppiò la guerra. palazzeschi, 3-243: coadiuvata da tre
due o tre cocchi signorili lucidi. palazzeschi, 65: già lenta l'orchestra
dal chiarore della lucerna di coccio. palazzeschi, 3-148: una brava massaia cui
perdere le forze, la salute. palazzeschi, 3-120: mia madre raccontava il fatto
vispo. -di animali. palazzeschi, 214: venite belle cocche, /
-per simil. e al fìgur. palazzeschi, 3-264: e nel secolo nostro,
di ventotto libbre), il mellone. palazzeschi, 3-202: c'era qualche biscottino
piccolo cappello femminile, calottina. palazzeschi, 4-304: una donna giovanissima, alta
trionfale di non so che cosa. palazzeschi, 73: i manti viola riposano
come la coda d'una cometa. palazzeschi, 1-342: una notte fui cometa
. gli si fiaccavan le gambe. palazzeschi, 204: mi seggo sopra un
le gambe, vociava, trionfante. palazzeschi, 1-393: si diceva ch'era meglio
avevano oramai fermato di trarne profitto. palazzeschi, 4-137: e quelli incalzavano ballando
che opera insieme con altri. palazzeschi, 4-167: un tempo come il nostro
ad ogni usanza de'suoi coetanei. palazzeschi, 4-157: la povertà aveva anticipato
-per simil. palazzeschi, 1-252: dovetti ricorrere ad una di
costituiva un vero cofano di sicurezza. palazzeschi, 1-186: le bocche sembravano due cofani
di allegria lo chiamavano e convitavano. palazzeschi, 3-295: quei primissimi impercettibili segni,
guardare la testa regnante di angelina. palazzeschi, 3-87: trasgredendo ordini, rivelando
come le chiamava più precisamente don blasco. palazzeschi, 1-340: alla fine della loro
ma « tanto che basti *. palazzeschi, 4-66: nel giorno della vendemmia
cognizione di causa, come si dice. palazzeschi, 1-173: anche giornali americani se
cognizione di una cosa: conoscerla. palazzeschi, 3-260: solamente coloro per le quali
nell'unità dello spirito, coincidenza. palazzeschi, 156: la felice coincidenza /
poco qualcuno dei suoi riccioli castagni. palazzeschi, 3-220: il naso aquilino pareva
« è una colica » pensava. palazzeschi, 1-319: moriva dieci anni fa
corde vocali si sono discretamente logorate. palazzeschi, 4-23: scendendo dal tranvai si vede
alla robespierre, faceva lo svenevole. palazzeschi, 268: veste taluna, / per
. e vezzeg. collettino. palazzeschi, 162: su un bel collettino,
: in concomitanza, in dipendenza. palazzeschi, 4-322: sia la banda che la
sesso, un piccolo ermafrodito vizioso. palazzeschi, 3-231: certe facce gonfie e
: all'uomo sano e ben palazzeschi, 3-272: come un gigante che abbia
che echeggia su fiumi e stagni. palazzeschi, 3-56: quelle donzelle dal collo lungo
, si spenzola in braccio all'avvenire. palazzeschi, 3-19 *: sulle guance rosee
, e la gola / della colomba. palazzeschi, 1-62: una colomba bianca volata
le girandole dello scoppio del carro. palazzeschi, 3-75: in forma di piccione,
geografia e la storia d'italia. palazzeschi, 3-202: in quei paesetti la
tempo i marciapiedi della nostra città. palazzeschi, 3-204: il cielo della diligenza
fuori che in dì di festa. palazzeschi, 3-104: il rosso, ohibò!
il bel leardi pareva ritratto a colori. palazzeschi, 3-99: portava certi grembiuloni di
colore, nella sua lunga storia. palazzeschi, 3-227: una volta aizzato diceva oscenità
colorito, brillante, espressivo. palazzeschi, 3-120: mia madre raccontava il fatto
sogno colle mille punte nel cielo. palazzeschi, 1-284: si ritirerà ad un periodo
l'androne, uscendo nel fòro. palazzeschi, 3-168: serate di schietta intimità
, sparatorie, colpi di scena. palazzeschi, 3-155: né mancavano certi colpi
gli oggetti che gli hanno dato. palazzeschi, 3-195: le straniere,..
a introdurre qualche cucchiaio di roba. palazzeschi, 3-99: eppoi... c'
e tutto a me stesso rinvengo. palazzeschi, 3-291: la delizia..
coltre nera dalla croce d'oro. palazzeschi, 3-60: anche la morte assumeva
sempre / fedeli al tuo comandamento. palazzeschi, 3-241: sedute sull'aia,
, prese la via dei campi. palazzeschi, 273: le nonne non si possono
per divertimento o per altri fini. palazzeschi, 1-95: ho lungamente giuocato con essi
la pappata in casa o fuori. palazzeschi, 1-40: ma io come potrò affacciarmi
mondo e la mia dolce vita! palazzeschi, 1-74: come era stellato il cielo
gesuiti componevano espressamente pe'loro convittori. palazzeschi, 3-90: fregoli vi prova le
montagna riprese il suo sogno catastrofico. palazzeschi, 3-262: c'erano poi le
danno ritenerli, né sanza biasimo comiatarli. palazzeschi, 3-136: mia madre si dovè
, altre onorificenze e commissioni didattiche. palazzeschi, 4-46: andava a firenze per
ave e tre gloria prima di arrivarvi. palazzeschi, 1-350: un paese uguale in
mani di tinta sei a posto. palazzeschi, 3-262: ce n'erano una
nel quale diventava anche più brutta. palazzeschi, 3-128: se si credeva che
quel che ci si incontra sia buono. palazzeschi, 1-241: la cottura, la
questo compenso di silenzio dopo morte. palazzeschi, 3-10: inconsciamente un equilibrio si
punirmi della mia competizione con lui. palazzeschi, 1-106: il giuoco mi tiene
metteva nei nervi una sovrabbondanza di forze. palazzeschi, 1-119: quando è partita si
complesso, più commosso e più forte. palazzeschi, 1-238: ditemi con sincerità,
: forte e grande di membra. palazzeschi, 4-28: di corporatura complessa,
... tutte le mancanze. palazzeschi, 1-121: pure scrivendoti ogni giorno
ammirare la complice necessaria del misfatto. palazzeschi, 3-210: trascinato dalla sua foga
signore su quella loro passeggiata a piedi. palazzeschi, 3-83: fra complimenti feste e
voce un poco più dolce del solito. palazzeschi, 3-207: aveva ritrovato presto e
mezzo sigaro fino all'ultimo pezzettino. palazzeschi, 169: nel pomeriggio se ne stanno
a testa bassa mezzo canto dell'ariosto. palazzeschi, 3-128: se si credeva
di crespo, né avesse il velo. palazzeschi, 3-231: camminava compunta e compresa
, compunti, riempiendo i bicchieri. palazzeschi, 3-231: camminava compunta e compresa,
faccia sul gradino, in gran compunzione. palazzeschi, 172: sulla porta la superiora
come per incidente alcune voci italiane. palazzeschi, 3-57: queste donne...
fiumi e canali delle provincie venete. palazzeschi, 1-40: la porta principale della stanza
son co'vittoriosi / anche vili. palazzeschi, 285: vi fece murare, come
dava idea della luce d'un chiostro. palazzeschi, 102: l'uomo è là
conserte / assiso il titanico veglio. palazzeschi, 73: rimangon le tristi alla
quegli specchi concavi che sono alle fiere. palazzeschi, 3-224: i capelli ancora neri
/ chi lo spirar mi dà. palazzeschi, 79: per l'erto carmelo dei
concentrano e si astraggono dal mondo. palazzeschi, 3-183: la madre la seguiva in
lavoro, / ci pensi la questura. palazzeschi, 158: la principessa poi
fare tutto quello che altri vuole. palazzeschi, 1-279: -s'egli s'innamorasse
progressi stupefacenti già nel secolo scorso. palazzeschi, ii-333: certo, nel loro
innesti; tanto per la concimazione. palazzeschi, 4-64: trattandosi di un
gli avventori parlavano concitatamente di tumulti. palazzeschi, 4-360: le donne rimasero tremanti
compagno l'ondata della sua eloquenza dialettale. palazzeschi, 3-100: era poi la moglie
ogni attacco eccessivo alle cose mortali. palazzeschi, 3-70: vige a firenze un
hanno consigliato riposo e aria di campagna. palazzeschi, 4-261: tutti conoscevano le condizioni
era trasudato tutto il colaticcio del camposanto. palazzeschi, 1-170: scoperchiano tetti, penetrano
delle succose e fumanti bra- ciuole. palazzeschi, 1-238: ella è almeno sicura di
, di botto, al 'voi'confidenziale. palazzeschi, 3-102: mia madre,
eguale, senza limiti, incolore. palazzeschi, 3-89: cercava di non vedere
11. dolce, chicca. palazzeschi, 282: e con le tasche piene
il confronto di molte belle cose romane. palazzeschi, 4-34: la sua specialità superlativa
facce femi- nili apparivano e sparivano. palazzeschi, 3-213: il muro della casa
a volte, la facevano balbettare? palazzeschi, 1-27: per la confusione estrema in
, con turbamento dell'animo. palazzeschi, 3-67: alle grida accorsero i domestici
sangue confuse / bionde teste e canute. palazzeschi, 1-129: l'ombra della villa
/ faceva padiglione alla sua testa. palazzeschi, 137: immobili, gli undici
accedeva per una scala a chiocciola. palazzeschi, 114: in forma di perfettissimo
a lavorare presso ima famiglia di conoscenti. palazzeschi, 3-58: incontrando per via una
con una bella bionda, conosciutissima. palazzeschi, 3-227: viveva in quelle vicinanze
risento, / e gelo in ricordar. palazzeschi, 3-187: si impegnavano le dame
tendono a ben altro i miei pensieri. palazzeschi, 3-181: correva da una finestra
andare a consegnare il vino alla santuzza. palazzeschi, 1-233: io sono ancora quella
che tra l'erbe / cadono. palazzeschi, 3-14: alle quattro ogni giorno
sue scatole di carne in conserva! palazzeschi, 3-17: il lume a petrolio scendeva
di rappresentarci in quell'augusto consesso. palazzeschi, 1-395: abbiamo inteso quali forti
. iron. brigata, compagnia. palazzeschi, 3-186: qui giunti un altro desiderio
inchini ai consiglieri milionari dell'amministrazione. palazzeschi, 44: leone capperini, consigliere socialista
-sistemarsi in modo stabile. palazzeschi, 3-32: la nonna, invece,
che fa la vita simile alla morte. palazzeschi, 1-250: io avevo allora diciotto
orecchie dei suoi dipendenti le sue disposizioni. palazzeschi, 1-121: ti ho pensato prima
che una signora sola desiderava di consultarlo. palazzeschi, 3-46: quando pregai una signorina
, le consumava a poco a poco. palazzeschi, 1-50: dopo aver consumato il
composta di mammole e di primavera. palazzeschi, 4-91: non erano nemmeno loro delle
tempo, che vestì da contadina. palazzeschi, 3-218: i contadini fermi, o
il segno pacifico dei rami di olivo. palazzeschi, 3-61: lì giunte licenziarono i
uomini; curioso e non senza ironìa. palazzeschi, 3- 270: ma la bella
tempi e di tutti i paesi. palazzeschi, 1-116: qualunque parola, per quanto
istante il contatto delle forze del cosmo. palazzeschi, 1-238: un'aspettativa lacerante di
pulpito, con passi quasi vacillanti. palazzeschi, 3-39: a capo basso, vicino
in ogni circostanza, come contenersi. palazzeschi, 1-395: un soggetto supposto in
pregiudizi. -figur. palazzeschi, 1-12: sui colli della toscana novembre
falsati i miei rapporti con lei. palazzeschi, 3-127: erano donne di provenienza
e ruggendo percoteva il capo neltinferriata. palazzeschi, 3-56: sotto veli vaporosissimi,
i più bizzarri contorcimenti del mondo. palazzeschi, 4-304: agilità tanto lontana dagli sterili
, di aneddoti più o meno intimi. palazzeschi, 3-262: e c'erano poi
apparenze chiamate arbitrariamente e contradittoriamente princìpi. palazzeschi, 4-118: descriveva luoghi e persone
a roma... *. palazzeschi, 4-108: teresa che a quell'atto
dal nome di un grande uomo. palazzeschi, 3-168: si davano alla ricerca
grammi mezz'ora di paziente contrattazione. palazzeschi, 3-228: trattava alla pari coi
/ non so che desiderio sanguinario. palazzeschi, 3-104: mia madre saliva le
, che a questo di lodar dio! palazzeschi, 3-252: la chiusura della casa
di nascosto sfidando l'ira dei persecutori. palazzeschi, 3-220: la padrona di casa
e insensibilmente, è meno convenzione. palazzeschi, 3-35: s'intendevano a meraviglia
concorso di circostanze, di avvenimenti. palazzeschi, 4-239: per la fierezza del portamento
convesso, dalla novità delle proporzioni. palazzeschi, 23: talora grandissime lacrime /
ridusse quasi esclusivamente al furto clandestino. palazzeschi, 3-60: una convivenza pacifica,
invisibile innalzò l'ostia e il calice. palazzeschi, x-325: i cavalli incominciarono ad
di formica ossia ad ogni villaggio. palazzeschi, 4-102: quante volte avevano chiesto
toccarle, ma a vederle soltanto. palazzeschi, 3-181: correva da una finestra
sostenuta; mentre dovrebbe esser convulsione. palazzeschi, 3-76: a quel contatto il
convulsione di dolore e di gelosia. palazzeschi, 3-230: quella visita ci metteva
giù pel tronco insino alla ceppa. palazzeschi, 136: imbandimento del massimo lusso.
quasi un'ora a quella rigida temperatura. palazzeschi, 3-271: avevano per lei uno
sia a due pani insieme attaccati. palazzeschi, 4-60: passavano stringendosi come per
stesso impiastro di cravatta copri- miseria. palazzeschi, 3-178: un boa di penne saltato
gli occhi, / e singhiozzava. palazzeschi, 1-319: feriscono in ultimo dei
ero rimasto col capo rigorosamente scoperto. palazzeschi, 125: a stento trascina /
mano scarna e la covre di baci. palazzeschi, 3-45: durante i tre giorni
stessa della nobile e antica cavalleria? palazzeschi, 3-76: i piccioni volano da
... labbra di corallo. palazzeschi, 3-272: non mi ha mai abbandonato
alza la voce terribile del vento. palazzeschi, 3-141: sfiorando i petti queste aure
scritte per lo più a tempo avanzato. palazzeschi, 191: il poeta si diverte
/ il fer lione ispezzava la corda. palazzeschi, 1-396: t le solite beghe
ma non tanto da riuscire repulsivi. palazzeschi, 3-32: si scambiavano un saluto
in cordiale vicinanza a povere case. palazzeschi, 3-207: la villa era dei
in aréole formate da cordonati di pietra. palazzeschi, 1-76: per il tremito non
un gesto, un atteggiamento). palazzeschi, 3-42: dopo un istante di esitazione
di ponente », aggiunse padron 'ntoni. palazzeschi, 1-77: tutto era calmo come
delle fruste, agli urli dei carrettieri. palazzeschi, 4-102: quante volte avevano chiesto
il nastro nero lento sotto il mento. palazzeschi, ii-30: nelle folte chiome,
), di aspetto lunato. palazzeschi, 26: il rumor della folla cresceva
gran pianura glauca come uno stanco mare. palazzeschi, 102: un prato grande
la pietosa e assieme insolente osservazione. palazzeschi, 3-83: ci fece accomodare, me
giusta cornice: al posto giusto. palazzeschi, 4-233: la bella macchina aveva cambiato
, ad averlo proprio sulle coma. palazzeschi, 3-231: non so perché,
-corno acustico: cornetto acustico. palazzeschi, 3-255: da quella borsetta..
senza parteciparvi attivamente, ma commentando. palazzeschi, 3-262: e c'erano poi le
femmine belle, in gran coro. palazzeschi, 169: e di tanto in tanto
, -fece coro la signora lucrezia. palazzeschi, 3-11: giunse mio padre. mia
rovere] ancora d'essere fronzuto. palazzeschi, 165: intorno dappertutto / s'
corona a gentildonne di animo superiore. palazzeschi, 71: al centro la lampada
in mezzo agli ave della sera? palazzeschi, 3-216: la corona le ciondolava fra
adorabile di snellezza e di forza. palazzeschi, 3-286: le dame si muovevano morbidamente
corpo a corpo col pareggio mensile. palazzeschi, 1-408: non mi si voleva lasciar
corporatura stessa, la sua andatura. palazzeschi, 3-85: di corporatura e di
pubblicata nel corrente mese di settembre. palazzeschi, 3-76: dalla riuscita più o meno
corrente delle sue macchinazioni e spedizioni. palazzeschi, 4-59: all'ultimo momento un
. le nostre anime si toccavano. palazzeschi, 4-323: in tanta diversità di
minaccia gl'itali penati / annibai diro. palazzeschi, 1-372: sì, è vero
quotazioni borsistiche, corre un abisso. palazzeschi, 4-8: corrono fra la città
all'altro negli spazi del cielo. palazzeschi, 1-164: nella chiesetta dello stesso villaggio
corrisposto al mio con un affetto simile. palazzeschi, 1-109: non sarà forse attratto
ciglia, di tratto in tratto. palazzeschi, 4-367: sul principio, teresa,
a me par che le spiaccia. palazzeschi, 3-62: l'invito delle dame
, con uno scroscio di risa. palazzeschi, 44: leone capperini, consigliere socialista
e bandito dalla buona società. palazzeschi, 3-104: il bianco era permesso,
corso (v. capitano). palazzeschi, 3-285: dove sei? in quest'
le faceva sbrigare in poche ore. palazzeschi, 3-263: non avevano perduto mai
lì in suprema corte di giustizia. palazzeschi, 3-60: una vera e propria
e acquistava una corteccia rigida splendente. palazzeschi, 298: e una sicura mano /
che accompagnano il condannato al patibolo. palazzeschi, 1-452: ecco perelà. e dietro
ignuda in mezzo a 'l gran corteo. palazzeschi, 3-72: in tenuta di gala
non ha tempo da perdere inutilmente. palazzeschi, 3-84: dopo aver ribadito che
e la barba ha folta e lunga. palazzeschi, 1-186: avevano i riccioli neri
geva; ora avete voi inteso? palazzeschi, 3-129: per quelle [persone)
contendenti ne abbian toccate tante per uno. palazzeschi, 3-260: la notizia circolava in
e comincia a parlare di nuovo. palazzeschi, 4-50: non dispiacevano punto alle
-qualche cosina: una piccola parte. palazzeschi, 4-350: il mio salario lo portavo
cosime, le gentili, le sozze. palazzeschi, 3-24: calcando 1 nomi si
all'occhiello, e così sia. palazzeschi, 31: prega per la mia pace
l'ultimo amante disertò l'alcova. palazzeschi, 3-126: i grandi baffi arricciolati
gambe » che fanno tanta pena. palazzeschi, 3-100: chi era il marito
stelle d'or tutto cosparso ondeggia? palazzeschi, 65: dei ricchi broccati ricuopron
come fosse il padrone della sala. palazzeschi, 44: ecco donna picconi con
a dissipare l'una e gli altri. palazzeschi, 40: m'awicino chelio, dotata
dietro cui era il suo ufficio. palazzeschi, 1-130: quasi costeggiando il villaggio
. a ogni mutar di programma. palazzeschi, 4-200: remo rappresentava un richiamo
che è come la base dei denti. palazzeschi, 1-364: le lenti d'oro
praticità, concretezza. palazzeschi, 4-31: l'unico figlio del campagnolo
paesano sedute sulle calde panche di pietra. palazzeschi, 3-74: quattro principi indiani nel
ingorda dei vecchi peccatori della spiaggia. palazzeschi, 3-266: non erano di moda
raccontandone di cotte e di crude. palazzeschi, 3-245: si facevano i giuochi della
de'tiberi, i palazzi de'neroni. palazzeschi, 3-103: nella penombra, qualche
minuta, in tutta quella cosa crudele. palazzeschi, ii-738: dovrai far 'coccodè'l'
all'improvviso, senza la loro volontà. palazzeschi, 4-43: giselda prese gli amorevoli
e desideri, al quale esso sormonta. palazzeschi, 3-19: grembiule blu cozzante assai
si spezza, che si frantuma. palazzeschi, 3-204: il cielo della diligenza tentennava
nodo della cravatta sotto il mento. palazzeschi, 3-191: la cravatta di raso
assaggiava, dalla credenza, qualche cosa. palazzeschi, 3-223: ricordo il fumo della
grande e non credo più nulla. palazzeschi, 279: i morti non sono eguali
e con bellissimo decoro della città. palazzeschi, 3-30: la sora settimia,
affanno. monti, i-12: vi palazzeschi, 279: giunge fin sulla strada /
bestiaccia non si risolveva a crepare. palazzeschi, 1-2io: gli argomenti saranno sempre buoni
neve crepita con piccoli rumori sinistri. palazzeschi, 269: inchini secchi / di gambe
di una gloriosa poesia che si spegne. palazzeschi, 3-20: di quei poeti di
, constituzionale, progressista, democratica! palazzeschi, 3-82: sui capelli grigi le
, crèstóne (sm.). palazzeschi, 214: venite belle cocche, /
dir servo operaio, mestiere sprezzato. palazzeschi, 4-189: le materassi invece a
lì stecchito e appiccicato alla parete. palazzeschi, 3-88: all'imbrunire incomincia [
mi davano un godimento quasi fanciullesco. palazzeschi, 9 7: cricchiaron le grosse
salire, cricchiolando ossa e grucce. palazzeschi, 1-61: quando la porta ha
e criminali arrestati la notte precedente. palazzeschi, 1-166: un incendio di pagliai
crimine... nel suo archivio. palazzeschi, 1-172: l'assassino,
corone, inondati di secchi d'acqua. palazzeschi, 1-140: sono riuscito a penetrare
in riposo e conversanti tra loro. palazzeschi, 4-37: carolina ebbe crisi di
/ sbarrate dalle bare delle porte. palazzeschi, 1-33: tutto di una limpidezza
5. figur. immobilità assoluta. palazzeschi, 1-417: il ministro della giustizia resta
che si può criticare, riprovevole. palazzeschi, 4-200: se tutti sarebbero stati incapaci
mattie e la crivellava di vezzi. palazzeschi, 1-341: ora emetterò ottantotto grida
gagliarda, una vera fatto- ressa. palazzeschi, 3-19: sulla crocchia non ancor tutta
aie, tra pagliaio e casa. palazzeschi, 264: si sa che color
con insistenza (una gallina). palazzeschi, 3-12: passi vellutati di gatti sopra
che scopre la sua costruttura sassosa. palazzeschi, 49: laddove le vie
in forma di piccola croce. palazzeschi, 3-246: fino all'ultimo istante serrava
palazzeschi, 49: laddove le vie fan crocicchio
barre, di legni, ecc. palazzeschi, 1-359: dal soffitto, fino a
, e mantenni la mia promessa. palazzeschi, 4-349: mancandole il coraggio di farsi
, e il croco aureo splendente. palazzeschi, 3-213: e uno ve n'è
ancora infetto da certe croniche patavinità. palazzeschi, 3-257: la conversazione cadde sui bagni
-iron. continuo, senza sosta. palazzeschi, 4-109: quella partenza spavalda e felice
fronda / più folta, men folta. palazzeschi, 3-12: crosciare di cannelle,
rantola quando morde il tronco scorzato. palazzeschi, 244: non più il croscio dei
di pappagallo alle creste di galletto. palazzeschi, 3-24: due dita di vin
travertino sopra un corpo bene architettato. palazzeschi, 3-253: lunghi veli argentei..
3. per estens. cameretta. palazzeschi, 4-122: anche la povera niobe faceva
tenere, e il codino a viticcio. palazzeschi, 3-222: i giovani babbi.
, sf. dial. pappagallo. palazzeschi, 2-123: donne e donnette erano alla
la cudna mal netta e peggio stagionata? palazzeschi, 3-224: era stata per molti
maltrattare, ridurre in pessimo stato. palazzeschi, 4-148: il figliolo dell'augusta o
e palese, arrivasse sino a lei. palazzeschi, 4-26: le sorelle materassi sono
, rinasco del mille ottocento cinquanta! palazzeschi, 3-32: appena il cucù cacciava
con la testa nascosta fra le braccia. palazzeschi, 211: la moglie più ideale
suo ticchettìo duro come un mulo. palazzeschi, 3-29: nel mezzo un orologio
di pianto e di marciume. palazzeschi, 4-167: ma piano piano
braccia di marmo, tutti risuscitavano. palazzeschi, 3-264: l'ottocento se le
il cumulo delle fette di pane. palazzeschi, 1-33: per quanto ne abbia
o mèsse, la tua maturità. palazzeschi, 3-161: era uno di quegli uomini
a cuor leggero in questioni difficili. palazzeschi, 3-182: tutti ridevano più o meno
della famiglia non aveva voluto saperne. palazzeschi, 3-84: s'era decisa a quella
ondeggiassero galleggiando a guisa di navigli. palazzeschi, 1-63: ho sentito che anche venezia
, poi invitò il nonno a visitarla. palazzeschi, 3-223: ricordo...
... vedrai! vedrai firenze. palazzeschi, 3-202: tali, dunque,
e durante il periodo della vegetazione. palazzeschi, 1-450: la natura calcarea del suolo
di me, che comando per casa. palazzeschi, 3-48: la nonna detestava la
che formano i cataloghi delle edizioni. palazzeschi, 3-215: i fiori sull'altare
sua curiosità verso le ricerche biologiche. palazzeschi, 3-267: intorno a quelle cabine
gran curva del cappello di firenze. palazzeschi, 4-28: i suoi capelli,
gruogo, rendeva molle la spalliera. palazzeschi, 1-81: corsi a gettarmi carponi
chiavi che apre il magazzino attrezzi. palazzeschi, 22: habel nasshab, sei bello
vigila, né la cancellata serra. palazzeschi, 1-310: avvolta nella sua poltrona
dalla custodia al luogo dell'esecuzione. palazzeschi, 4-185: la legge adunque accennerà
, come la nuvola per gli dei. palazzeschi, 1-87: l'anima mia non
gli schizzassero dalla cute del cranio. palazzeschi, 1-18: i suoi capelli sono
altro gtan parte del loro bene. palazzeschi, i-406: si volgeva da dritta
senza sollevare la testa dal guanciale. palazzeschi, 4-352: capirai, vedere con quella
ma appena di ragazzo goffamente viziato. palazzeschi, i-552: e che avrebbe fatto
, un dado cadde e risonò. palazzeschi, ii-50: in fondo alla china
solita fontana rinascimentalmente decorativa nel mezzo. palazzeschi, 3- 29: piatti decorativi
la decorazione estetica sono ancelle della pulizia. palazzeschi, 4-34: fino dai primi anni
al collo / nodi sudati di decorazioni. palazzeschi, 3-242: la mia rificolona aveva
di stoffa color guscio di castagna. palazzeschi, 4-30: umili [le case]
delle coma come sotto il giogo. palazzeschi, 3-6: una vite decrepita sale con
neri, non meno decrepiti e apocalittici. palazzeschi, i-244: quando si alzava lasciava
trionfo a quella scena dello svenimento. palazzeschi, i-i77: d'altra parte, con
uomo ai decreti imperscrutabili della provvidenza. palazzeschi, 4-346: quasi fosse una pena
, lei, gliele somministrava decuplicate. palazzeschi, 3-51: ora che lo strepito
, quasi fossero a lei dedicati. palazzeschi, 7-35: nel buio di quell'
, tollerante (il contegno). palazzeschi, 4-109: ella diceva che per la
gli andavano in giro per la stanza. palazzeschi, 3-167: pizzicotti reali questi,
leggi si dissero scritte col sangue. palazzeschi, ii-836: dato avviso alla donna
ombre mutabili comentando le mie finzioni interiori. palazzeschi, 4-41: non aveva conosciuto il
una situazione. - anche assol. palazzeschi, i-107: non essendo in vena di
mescola alla parola un dubbio miele. palazzeschi, i-517: le nostre relazioni con
né sospingerla, era tentazione grande. palazzeschi, i-178: « bettino è fuori
sé un profumo di dubbio gusto. palazzeschi, 4-236: accettavano lavori di second'
merce, un prodotto). palazzeschi, i-504: ora ne bevono meno e
morso epigrammatico dell'autore delle satire. palazzeschi, 7-39: state sicure, non dubitate
ancora la visione di terrori arcani. palazzeschi, 4-264: bisogna finirla con la storia
più sottile e più alto ingegno. palazzeschi, 4-32: tanta dissolutezza da parte
si fa a firenze). palazzeschi, 3-26: si levavano nel frastuono le
fargliela ci vogliono tutti i santi diavoli. palazzeschi, i-380: se ne vanno minacciosi