foscolo, ii-2- 40: la oscenità di mille altri [libri] sfiora negli
, 3-226: una volta aizzato diceva oscenità d'ogni colore. 2. focoso
dove non udite che assurdità od oscenità! manzoni, 425: ma,
udremmo tanta gonfiezza di stile, né tanta oscenità, che fan vergogna ad uomo ben
delle lascivie tanto immerso, che quelle oscenità nella chiara luce del giorno e nel
sarà di tante buffonerie, stravaganze ed oscenità, che l'ariosto medesimo fanno arrossire
capo di tradurre scrittore dove è qualche oscenità? collodi, 361: un giorno
palazzeschi, 3-227: una volta aizzato diceva oscenità d'ogni colore. pecchi, 2-30
vergine maria non far peccato godendo in oscenità col confessore; ed altri assai sconvolgimenti di
libri con le copertine disegnate a squisite oscenità. serra, ii-374: di tutto
bellezza. né di parlare di crassa oscenità. hollywood insegna come gli americani sieno
.. la cromatica per la soverchia oscenità delle sue lascivie è stata aborrita.
animi oziosamente cullati ne'romanzi e nelle oscenità letterarie. panzini, ii-338: era rimasto
mia bassa esperienza, mi suggeriva indescrivibili oscenità. 3. proprio,
d'un mostruoso priapismo e iscrizioni d'oscenità delirante. tozzi, iv-212: allora,
senso, la luce, e l'oscenità, e il peso e il fuoco e
.]: disappestare la letteratura dalle oscenità. = comp. da dis-con
luridi tipi di bruttezza, codardia e oscenità che disonorassero milano. svevo, 5-20
bocchelli, 4-62: applausi ebbri, oscenità, propositi cannibaleschi e buffoneschi, motti che
il senso, la luce, e l'oscenità, e il peso e il fuoco
. baretti, 1-413: qualche infame oscenità, o qualche empietà bestiale, basta per
i-io: c'erano stampe giapponesi di una oscenità composta e quasi rituale; fotografie pornografiche
e dagli atellani erano libere solamente nelle oscenità. carducci, ii-10-152: anche per la
dall'ironico fino all'ultima lordura ed oscenità. carducci, iii-6-235: a chi
duopo attraversare un troppo vasto letame d'oscenità e di nefandezza per rendersi assoluto e
2-188: il commendator finotti raccontava delle oscenità..., ma edith non poteva
. alberti, ii-172: di tanta oscenità e fedità toccherebbe parte a me,
doversi riaprire in tutta la sua spaventosa oscenità. -effetto luminoso, splendore,
conferivano spesso e volentieri un carattere d'oscenità ridanciana. soldati, iii-80: anelava a
i-io: c'erano stampe giapponesi di una oscenità composta e quasi rituale.
ch'ei volesse non solo accattarsi con l'oscenità il favore de'dissoluti ma moralizzare in
di sasso / per non sentir l'oscenità de'motti, / ch'usan nel conversar
quei fiori... passavano le oscenità delle canzonette, le risa gutturali.
sei stomacato da laidezze, né scandalizzato da oscenità, né immalvagito da perversa imitazione,
panfili impam- panata, per ricoprire l'oscenità di quei marmi. milizia, ii-282
immerso l'animo e '1 pensiero nell'oscenità,... che quanto ode,
di sasso / per non sentir l'oscenità de'motti / ch'usan nel conversar sboccato
dal leggere che una perniciosa investitura di oscenità e di laidezze. -quota di
vizio solo perseguiti, e che nella oscenità, nella maldicenza e nella irreligiosità non
— anche: sconcezza, impudicizia, oscenità. guidotto da bologna, 1-19:
immerso l'animo e '1 pensiero nell'oscenità...
discorso sconveniente, riprovevole, licenzioso; oscenità. segneri, iii-3-301: il
, xii-1-14: non v'ha tratto d'oscenità..., non v'ha
. ant. lascivia; impudicizia, oscenità. iacopone, 39-28: guardanno
flosce e dipinte delle meretrici, passavano le oscenità delle canzonette, le risa gutturali;
» è un lercio guazzabuglio di nefandissime oscenità, in terza rima, scritto in
, 10-i-218: que'comici che rappresentassero oscenità o recitassero drammi de'buoni costumi lesivi,
duopo attraversare un troppo vasto letame d'oscenità e di nefandezza per rendersi assoluto e
disonesti piaceri? -sconcezza, indecenza, oscenità. -anche: parola, espressione,
uomini. 6. inverecondia; oscenità, sconcezza, licenziosità; insistenza su
grandezza di sacrilegio -l'innocenza della sua oscenità dà malessere. g. bassani,
sf. scritto licenzioso, pornografico; oscenità. beltramelli, ii-12: un
malizia. carducci, iii-24-296: le oscenità plastiche, le oscenità volute, meditate
iii-24-296: le oscenità plastiche, le oscenità volute, meditate, elaborate da olindo guer-
.]: 'stampe meretricie': d'oscenità corruttrici. settembrini [luciano], iii-
saggio della sua abilità improvvisando sulla chitarra oscenità rimate, e rifacendo così bene il verso
grandezza di sacrilegio -l'innocenza della sua oscenità dà malessere. 2. insieme
d'un mostruoso priapismo e iscrizioni d'oscenità delirante. borgese, i-307:
medico oggigiorno mesce rebbe dell'oscenità galante a un po'di socialismo mulso,
delle loro brutali nefandezze. -turpitudine, oscenità. baretti, 1-81: troppo gran
duopo attraversare un troppo vasto letame d'oscenità e ai nefandezza per rendersi assoluto e
'è un lercio guazzabuglio di nefandissime oscenità. 3. responsabile di colpe infami
menzogne, tutte le aberrazioni, tutte le oscenità e le bestemmie immaginate tra gli ozi
le nudità della primavera, su l'oscenità dell'estate. -per estens.
fa sentire acerbo riprensore delle nudità e oscenità pittoresche. d. martelli, 122:
lontananza, la poca affinità, l'oscenità, la troppo aperta somiglianza, gli
= comp. di osceno. oscenità (ant. obscenità, oscenitade),
la impudenzia, e per la troppa oscenità richieggendo li scelerati coiti, vi si
oneste, sono disonestate per la congiunta oscenità delli teatri. galileo, 5-167:
galileo, 5-167: non può appresentarsi senza oscenità '1'aggirarsi dietro altrui immensa coda
ii-575: per allontanar le donne dall'oscenità de'versi profani. torricelli, 243
cielo le vergogne della vita e l'oscenità della libidine. gigli, 91: i
signore principe panfili impampanata per ricoprire l'oscenità di quei marmi. baretti, 1-211:
ogni genere e che con la stomachevole oscenità in alcune delle sue opere e con
società europea. gioberti, 4-1-488: l'oscenità spegne la vita in germe, la
se sotto il verismo c'era soltanto l'oscenità. nencioni, 1-324: oggi.
1-324: oggi... l'oscenità tiene il primo posto, ribattezzata
d'un mostruoso priapismo e iscrizioni d'oscenità delirante. monelli, i-248: s'e
la scrittura un poco diffusamente narrata la oscenità di tamar con giuda suo suocero,
obscenità. segneri, 1-408: quante oscenità [vorrebbe il demonio] propagare fin
si uccise per non vivere fra le oscenità di tiberio. leopardi, v-233: le
leopardi, v-233: le favole, le oscenità, le infamie attribuite agli dei,
ii-98: confesso di non aver mai visto oscenità simili in quei paesi: il diavolo
socrate non si metterebbe in campo simile oscenità per bocca di priapo, non che d'
. tale lo fan divenire le oscenità de'comici e le commedie di cattivo
: nelle antiche commedie italiane scritte le oscenità si possono ancora leggere; di quelle
'pataffio'è un lercio guazzabuglio di nefandissime oscenità, in terza rima, scritto in
fa sentire acerbo riprensore delle nudità e oscenità pittoresche. d'annunzio, iv-1-328:
il cementatore delle famose trecento ottanta due oscenità. stuparich, 5-82: egli è
cartone egli disegna tutta una serie d'oscenità sotto i simboli dei cuori e delle
; e la delicatezza con cui raccontava oscenità senza misura. 3. scurrilità.
lontananza, la poca affinità, l'oscenità. guarini, 1-ii-2- 225:
: leggete gli epigrammi antichi ed imparerete oscenità da stomacare la sfacciataggine. c. gozzi
cosa santa aveva intesa / ch'era un'oscenità da malandrino. monti, xii-1-14:
xii-1-14: non v'ha tratto d'oscenità..., non v'ha laido
scherzando, a gareggiare con esse d'oscenità, vincendole d'assai nella prova. d'
e dipinte delle meretrici, passavano le oscenità delle canzonette, le risa gutturali.
e lungo, che una volta aizzato diceva oscenità d'ogni colore. -pettegolezzo sulla
e mescola le cose del suo paese colle oscenità sulla padrona del caffè di francia?
le nudità della primavera, su l'oscenità dell'estate. ungaretti, xi-256: uomini
e pance di rana, donne la cui oscenità nuda ha l'innocenza e la sorpresa
, la critica se non vuol essere oscenità di stupro, limaccioso sbavamento di chiocciola
osceno). oscenitade, v. oscenità. oscenizzare, tr. letter.
la memoria del detto e a coprire le oscenità. pinamonti, 499: -che peccato
osteria non s'accosti o alla mimica oscenità, molte regole quivi medesimo si dànno
. lubrano, 2-123: se l'oscenità de'comici teatri vi solleticano la
leggono patri- cidi e innominabili incesti e oscenità pentapolitane. massaia, ii-113: in
una moglie abbandonata. -salacità, oscenità. d'annunzio, iv-1-248: inauguriamo
dei tempi nostri! / oggi l'oscenità nel santuario / s'alloggia dunque? o
del buon piemontese padre isler e alle oscenità del baffo. pirandello, 8-14:
sgraziatamente come in un delirio mostruoso d'oscenità e di cattivo gusto. 2.
fa sentire acerbo riprensore delle nudità e oscenità pittoresche. b. croce, iii-25-158:
. predilezione per la turpitudine, l'oscenità e la trivialità; viziosità.
alla perversione; chi si compiace dell'oscenità, del turpiloquio o della pornografia.
prava tendenza e insidiosa a idealizzare l'oscenità e l'oscenità stessa idealizzata. soffici
e insidiosa a idealizzare l'oscenità e l'oscenità stessa idealizzata. soffici, v-1-504:
: c'erano stampe giapponesi di una oscenità composta e quasi rituale; fotografie pomografiche
. per estens. che si compiace di oscenità e impudicizie; che si volge ad
romanzo matrimoniale, un'odissea postribolare di oscenità e di tristezze. gramsci, 6-271:
scherzando, a gareggiare con esse d'oscenità, vincendole d'assai nella prova. soldati
e pur mi mordeva con favellarmi di oscenità. -che è in preda a sfrenata
6-56: è lontana assai la comedia dall'oscenità e dalla lasciva e procace imitazione de'
, ma procaci, scurrili, d'una oscenità enorme e rude, bizzarra e ridibonda
, quasi mi sfuggì dalle labbra, l'oscenità dalle chiese? 3. sensualità provocante
di sacrilegio: l'innocenza della sua oscenità dà malessere. -grado di importanza
parolacce, bestemmiava, gridava ingiurie, oscenità, ed era, per decenza,
grandezza di sacrilegio, l'innocenza della sua oscenità dà malessere. buzzati, 6-64:
lungo, che una volta aizzato diceva oscenità d'ogni colore. 3.
rapito ad altrui, purché dismettano le oscenità. grafi 5-381: o miei fratelli
come avrebbe reagito, lui, alle oscenità, ai turpiloqui, alle bestemmie, agli
, xii-1-14: non v'ha tratto d'oscenità..., non v'
riferimento alla condotta sessuale: impudicizia, oscenità (e il comportamento dissoluto che ne
la impudenzia, e per la troppa oscenità richieggendo li sce- lerati coiti, vi
antico teatro, con tutte le sue oscenità e scurrilità e bassezze,...
, conferivano spesso e volentieri un carattere d'oscenità ridanciana, che nella sua stessa enormità
ma procaci, scurrili, d'una oscenità enorme e rude, bizzarra e ridibonda
signore principe panfili impampanata per ricoprire l'oscenità di quei marmi. seriman, i-114:
capricci ed han le carni ammorbate di oscenità ed hanno il cuore avvelenato dagli odi.
. i motti di spirito, le oscenità, le facezie, le storpiature comiche,
ma procaci, scurrili, d'una oscenità enorme e rude, bizzarra e ridibonda
d'un petronio satirico per la sola oscenità rinomato. vittorini, 5-24: carlo
scuola, dal sentimento andò a sdrucciolare nell'oscenità, velata od aperta, ma sempre
sulle guardie e 1 soldati insulti e oscenità postribolari. c. e. gadda,
. -in modo da prestarsi all'oscenità. carducci, iii-9-362: le allegorie
. -per estens.: pieno di oscenità, di espressioni e di termini scurrili
ungaretti, xi-256: donne la cui oscenità nuda ha l'innocenza e la sorpresa
denaro, da esso scialacquato in bagordied in oscenità. 2. per estens. che
scioglimento de'voti al satutte le sue oscenità e scurrilità e bassezze, con i travesti-
, la irrisione dei teatri, l'oscenità delle imagini; e roma ha contra-
avessero nondimeno qualche sembian za di oscenità, come chi dicesse 'un cotale', 'vostra
qual è il bel che sì te oscenità; dai men corretti, sebben citati scrittori
sgraziatamente come in un delino mostruoso d'oscenità e di cattivo gusto. bemari,
f. barsaglia, 1-i-314: l'oscenità non sarebbe che la simbolizzazione della distanza
ballo. lubrano, 2-123: se l'oscenità de'comici teatri vi solleticano la fantasia
: 1 motti di spirito, le oscenità, le facezie, le storpiature comiche
con lo spiattellarle sul viso qualche badiale oscenità. moravia, ii-10: il cinco si
partic.: pratica sessuale illecita, oscenità. a. f. doni,
21. figur. immoralità, oscenità. tasso, 12-400: il vizio
in lacerba, i-150]: le oscenità classiche sono innocue, perché sterilizzate dall'
ad ogni periodo io buttassi fuori un'oscenità stomachevole. moravia, 18-82: ridicolo!
succidézza. 3. figur. oscenità, laidezza di un atto, di un
abito già fatto in simili succidezze e oscenità, s'innamorò fieramente di una gentildonna
. -oscenità trivialità o insieme delle oscenità delle trivialità contenute in uno scritto.
veneziano, dove non udite che assurdità od oscenità. f. flora [« omnibus
negli svaporamenti momentanei de'suoi [dell'oscenità] caliginosi piaceri traspira. 3.
osteria non s'accosti o alla mimica oscenità, molte regole quivi medesimo si dànno.
e come pubblicare, perché è di un'oscenità, uno schifo dell'umanità che fanno
. f. frugoni, iv-382: l'oscenità delle parole altro non è che la
, sf. ant. disposizione obliqua. oscenità e scurrilità e bassezze, con i suoi
romanzo matrimoniale, un'odissea postribolare di oscenità e di tristezze.
parola scurrile, triviale; volgarità, oscenità. groto, 2-20: questi giovani
imparassero biasimare, odiare e fuggire tanta oscenità porcacchi, i-288: avendo i sensi
sanguigno di un'opera letteraria; gergalità oscenità sboccatezza. carducci, i1i-8-164: un
dall'agente. carducci, iii-24-296: le oscenità plastiche, le oscenità volute, meditate
iii-24-296: le oscenità plastiche, le oscenità volute, meditate, elaborate da olindo guerrini
me definitiva, che l'arte e l'oscenità non si escludono a vicenda buzzati,
1-428: i motti di spirito, le oscenità, le facezie, le storpiature comiche
èva. yacchismo, sm. oscenità, licenziosità. c. porta
di cazzi che sventolano giornaletti osé e sparano oscenità darimorchio. n. ammaniti, 4-57