., i-intr., 43: questo orrido cominciamento vi fia non altramenti che a'
(e si accompagna al senso dell'orrido). cecco d'a scoli,
il tanto affaticar fu volto: / abisso orrido, immenso, / ov'ei precipitando
corso? / perché non cuopre intorno orrido nembo / il tuo dolce sereno?
pisani, iii-450: dalle viscere aduste orrido colle / figlia di stigie fiamme ampi volumi
zefiro alifiorito / dissipator del crudo orrido verno. = comp. da
immortale amaranto, graziosissime corone ne l'orrido verno. ariosto, 131:
pisani, iii-450: dalle viscere aduste orrido colle / figlia di stigie fiamme ampi volumi
/ chi tu sia, ch'in corpo orrido ed irto / con voce e razionale
aperto / su per quello di neve orrido mare / dilaceràr le belve. leopardi,
ai tempi nostri. foscolo, 1-30: orrido dal gr. àpx < * yye
fu ricusato. venne in persona quell'orrido ceffo; e insisteva. gli fu
di lemuri frementi / arruffano di coma orrido il dorso. fiacchi, 177: uno
, intr. (9): questo orrido cominciamento vi fia non altramenti che a'
atra. 2. figur. orrido, tetro; sinistro. ariosto,
tutta la gente spaventata / all'apparir dell'orrido spettacolo: / la piazza fu in
, 2-185: aveva creduto che l'orrido fosse quello lì; interrotta da un
: di salerno intanto / di bavariche spade orrido è il piano. 2
all'aperto / su per quello di neve orrido mare / dilaceràr le belve. cattaneo
animale noto, di vista disgustoso ed orrido. ha le viscere interne come la
pensile in aria, avrete ammirato in quell'orrido una bellezza, in quel negletto un'
spalle / quel brutto, abominoso, orrido tosco. baretti, 3-349: quel freno
... e il non meno orrido e aspro pungitopo. 2. erba
le sue calunnie mi ha sacrificato in quest'orrido inferno che se quando gliele richiedono non
saggina, / e il divorar, benché orrido al palato; / tempo di carestia
sanguinolente; subitamente gonfio, nero, orrido come lui. gozzano, 288: il
tempestosi nembi, ed altissimi cavalloni, orrido molto, e spaventoso divenire. b.
tergo / colman di doppio orror l'orrido albergo. d'annunzio, ii-565: s'
da tre giorni stanno / fe'd'orrido serrar cerchio di fuoco. d'annunzio,
lupo al bosco sfidi, / e l'orrido cinghiai vinci a la pugna, /
del volto umano il suo luogo più orrido. cicognani, 6-23: la fanteria
girar di ciglio a un tratto viene / orrido speco e formidabil drago. forteguerri,
/ mi vince, se a cimento orrido corri / tu per la patria,
11-27: e quinci in forma d'orrido gigante / da la cintola in su
d'onore. prati, ii-50: orrido ancora / suona il clamor dei barbari ladroni
... e il non meno orrido e aspro pungitopo, sì quello piccolo che
di tante collere / / fuggir strisciando l'orrido serpente / che il figliuol che
al tergo / colman di doppio orror l'orrido albergo. tesauro, xxiv-51: nelle
. (43): questo orrido cominciaménto vi fia non altramenti che a'
,... avrete ammirato in quell'orrido una bellezza. algarotti, 1-421:
rabbiosi apparir venti condensi / con volto orrido e nero, e con le chiome /
quante / chimere ed altri mostri / l'orrido albergo / incontr'al ciel le temerarie
/ e di cani e d'augelli orrido pasto / lor salme abbandonò (così di
scorse, / che con rabbioso ed orrido latrato / quando il vide apparir contro
, 6-i-102: la terra si copila d'orrido velo, / e le falde di
, / e quindi talpe il dritto orrido corno, / deh or tra voi foss'
immortale amaranto, graziosissime corone ne l'orrido verno. b. tasso, ix-82:
: eppure, nell'insieme, quell'orrido ringagliardisce. e una volta che uno
viani, 19-309: alcuno si riduceva orrido troncone amputato che si trascinava a
/ e col braccio guemito / d'orrido legno, lo percote ardito, / e
energia. alfieri, vii-57: -l'orrido arcano svela, / che nel petto
madre; eccola: in lei l'orrido incarco / di fraterna querela a depor vieni
un deserto, quanto più vasto e orrido potete. carducci, iii-23-403: ahimè
, infin che del gran die / l'orrido squillo a risvegliar ti viene.
voce era manto / ricucito da spini: orrido tutto, / e squallido e
imperiti, perocché lo stile viene a farsi orrido e digiuno. berni, 142:
aperto / su per quello di neve orrido mare / dilaceràr le belve. carducci,
9-25: porta il soldan su l'elmo orrido e grande / serpe che si dilunga
il gentile aspetto del sito e l'orrido nome che gli si dava. landolfi
nel profondo. 5. malagevole, orrido (un luogo). berni,
del piano, tutto sì disadatto, orrido e negro, che se l'inferno avesse
fresco, ermo, intonso, orrido panna, / ch'avesti il nome dal
mesti / vergognosi vedrete da codesto / orrido sogno di viltà destarsi, /
impio furor nel gran tempio di giano / orrido freme, sanguinoso e tinto: /
dolore. prati, 1-57: un orrido deserto / par che la cinga, e
isolette rendevano stranissimo l'aspetto di quell'orrido mare che parea piuttosto una terra scompaginata
impedienti rami frondosi, e tali sicchi, orrido loco a omo solo ritrovarse.
senza proporzioni; di aspetto sgradevole; orrido. -anche al figur. c
di psicologismo, dando origine a un orrido miscuglio, disgustevole a ogni delicato spirito
mostra tanto desolato da lasciare sgomenti; orrido, spaventoso (un luogo).
sibilla. arici, i-335: il morto orrido regno / della neve, che intatta
pisani, iii-450: dalle viscere aduste orrido colle / figlia di stigie fiamme ampi
: non romanticismi, né brancolamenti nell'orrido: anzi un fare distaccato, oggettivo.
di rimescolare gli animi: si temeva queu'orrido fracasso, quella ventata disumana, quell'
umane forze e capacità di sofferenza; orrido, atroce. arici, i-103:
demordi, e dal tetro caos risuona un orrido ditirambo. negri, 1-453: camminerò
disgrazia e nuova diversità. -aspetto orrido, selvaggio (di luoghi).
8. letter. terribile, orribile, orrido, mostruoso, infinita quantità di poemi
d'addolcire ed illuminare l'aspro e l'orrido delle scientifiche speculazioni, senza però snervarle
sonarono, non già con lamentevole ed orrido funerale rimbombo, ma con festivo e
, 1-380: da piè dell'altar orrido un drago, / creatura di giove,
di forte nave / fier turbo, orrido nembo, il duro ventre / dopo lungo
rapresenta la nobiltà del geno umano nell'orrido giorno del giudizio, eccetto che per
addolcire ed illuminare l'aspro e l'orrido delle scientifiche speculazioni, senza però snervarle
mia donna una qualche più luce nell'orrido enimma dei di lei discorsi..
il territorio è montuoso, aspro, orrido, sassoso e per la più parte ermo
, rude, arretrato, diroccato, orrido, pittoresco questo transvaal... con
gemente pel lacero dei siluri -tutto un orrido ventriloquio di lievitature micidiali.
inverno della vai padana è magnifico ed orrido..., prende an- ch'
esanimi. -letter. mortale, orrido. pascoli, 784: ascesi senza
sacrificio della messa. 5. orrido, immondo, contaminato. caro,
. non romanticismi, né brancolamenti nell'orrido: anzi un fare distaccato, oggettivo:
mesti / vergognosi vedrete da codesto / orrido sogno di viltà destarsi, / dite ch'
tu ti sia, ch'in corpo orrido ed irto, / con voce e razionale
-intr. (43): questo orrido cominciamento vi fia non altramenti che a'camminanti
dalla mia donna una qualche più luce nell'orrido enimma dei di lei discorsi,.
alvaro, 7-168: da noi, l'orrido nella natura, il precipizio, il
fetida, l'alvo reclami che / è orrido a ingenui, la spoglia tua,
tasso, ix-95: già il freddo orrido verno / che versava ad ogn'or grandine
13-i-240: la terra si copria d'orrido velo / e le falde di neve a
che famigliarizza il proprio pubblico con l'orrido e finimondo. 2. rifl
(e per lo più pauroso, orrido). dossi, 260: e
. / nessuno è pari a voi nell'orrido volto che ride. 8.
;... verno, pigro, orrido e ozioso. 4. che affatica
alvaro, 7-168: da noi, l'orrido nella natura, il precipizio, il
indegna, / del tuo più denso orrido vel t'ammanta, / per favorir
6 che desta sgomento, raccapriccio; orrido, spaventoso; orribile, repellente
foro / vassi al carcere iniquo, orrido e fello, / dove despina per
di difficoltà; contorto, spezzato, orrido; spaventoso (un luogo).
di una persona); con effetto orrido, spaventoso; orribilmente, mostruosamente.
, tenebroso. olza, 1-221: orrido verno / di nubi vela il ciel e
salute civile. alfieri, 5-96: orrido career fetido, che stanza / degna è
: di forte nave / fier turbo, orrido nembo, il duro ventre / dopo
correnti, gridò, quando vide quell'orrido impeto delle acque: « fermatevi,
: porta il soldan su l'elmo orrido e grande / serpe che si dilunga e
concerne il flegetonte. -figur.: orrido, spaventoso. rezzonico, xxiii-248
folto, fresco, ermo, intonso, orrido panna, / ch'avesti il nome
forcuta annitrisce. tasso, 9-25: orrido e grande / serpe... /
. letter. disabitato, remoto, orrido, deserto, selvaggio (un luogo)
marittima, xliii- 274: cammino orrido e foresto, / abitato d'alberghi tristi
tasso, 11-27: in forma d'orrido gigante / da la cintola in su
se mai d'eccelso giogo / d'orrido monte rimirando a basso, / umil campo
di forte nave / fier turbo, orrido nembo, il duro ventre / dopo
tutta appresti / un inaudito, crudo, orrido esemplo / di spietata fortezza.
deh rallentisi un poco / quel fosco orrido gielo / ch'ai vostro chiaro lume
madre; eccola: in lei l'orrido incarco / di fraterna querela a depor
furor nel gran tempio di giano / orrido freme, sanguinoso e tinto. varchi
testa esercitante, avente il cuore / orrido, gorgicida, fuggi-letti, / madre di
, / tra il fulminio che scoppia orrido e fitto, / un grido l'aere
del cachinno della iena. -rendere orrido, atroce. casoni, 1-3:
ruotanti / di fumi e di faville orrido velo / stender per l'aria, e
e torbo. baldi, 9-ii-6: l'orrido verno infin dell'imo / il flutto
, / che a colore di sangue orrido e nero / pinge di serpedonte il volto
, 1-214: in un burrone cupo ed orrido vi mostrano il sito preciso ove le
rappresenta la nobiltà del geno umano nell'orrido giorno del giudizio, eccetto che per
che vedut'abbia / fuggir strisciando l'orrido serpente / che il figliuol che giocava
/ e, col braccio guemito / d'orrido legno, lo percuote ardito, /
faceva degli abracciamenti che faceva con l'orrido marito. 3. scherzo, burla
8-ii-158: arrivarono a formare un linguaggio orrido, ch'eglino stessi (quasi il
grande. segneri, ii-645: già l'orrido giustiziere, sguainata la spada, vibrava
atroce / di quel vie più di voi orrido mostro. d'annunzio, ii-677:
genere, le -chi). orrido, terrificante, raccapricciante (con partic
. grand-guignol, rappresentazione teatrale caratterizzata dall'orrido del contenuto e dalla rapidità dell'azione
esprimersi nella lingua mia, per quanto orrido italiano da grèculo. — in
un'autonoma rappresentazione del brutto, dell'orrido, del quotidiano, del bizzarro,
no, no, che se di morte orrido gelo / preme la guancia tua fresca
questo, con cui mi vesto, orrido pelo / dal collo infino all'ime parti
e move / a le nemiche armate orrido assalto. -incombente, implacabile (
rocché lo stile viene a farsi orrido e digiuno. trissino, i-
41: borea... / d'orrido giel l'aere e la terra implica.
: vuol costantemente aristotile che il carattere orrido e funesto sia qualità essenziale ed impreteribile
: porta il soldan su l'elmo orrido e grande / serpe che si dilunga,
! salvini, 15-2-127: a noce l'orrido albatro s'innesta, / ed i
offrìa, / e gli era idolo indegno orrido drago. serao, i-19: due
. / s'infransero a 'l tremore orrido i marmi, / e fumaron stridendo tacque
129: quel che ho intravisto fuggendo è orrido, ma incomparabile. -unico nel suo
m. cecchi, ii-227: inculto e orrido deserto, / anzi indecente a tutto
g. rucellai, 9-216: l'orrido stridor de'freddi fiati / indura invetriando
pettino escono scintille. -figur. orrido, sinistro (la fisionomia di una
, infagottato. 7. orrido (un luogo); desolato (un
, 3-18: destasi allora il mostro orrido e fello, / disnoda le gran membra
precipitevole via. -tetro, orrido, cupo, spaventoso. c.
rappresentato più orribile, reso più orrido di quanto non sia in realtà
della locuzione. = denom. da orrido (v.) col pref. in-con
. ant. assumere un aspetto orrido, spaventoso. fr. gualterotti
settentrionale, che si accorda perfettamente all'orrido cielo da cui riceve le sue inspirazioni
vedersi. n. villani, 4-93: orrido a l'improviso un vento sorse
intervenivano alla conversazione c'era anche quell'orrido salomone che destinato mi venne, dall'
passeggieri intanto, / e da un orrido freddo intirizziti, / non san dove rivolgersi
parole intonava che li capelli in capo per orrido spavento mi fece ariciare. gualdo priorato
folto, fresco, ermo, intonso, orrido panna, ch'avesti il nome dal
fr. colonna, 2-9: orrido loco a omo solo ritrovarse sencia traiecto
i-21-86: che altro veggo qui ch'orrido verno / e di selve intricate oscuri inganni
sviluppa, / pallido, insanguinato, orrido e smunto. c. bini, 99
2-137: così dicendo, d'orrido lamento / m'intronava gli orecchi e
non lungi il crudo, / l'orrido, il truce, inuman verno alberga.
/ ti emunse e t'invecchiò / nell'orrido spielbergo. 12. sottoporre il
. g. rucellai, 9-216: l'orrido stridor de'freddi fiati / indura invetriando
delle stravaganti invenzioni per rendersi o più orrido il deserto o più difficile il sonno
dai mauri lidi / di sonore tempeste orrido il corno; / involvi d'atre bende
tu ti sia, ch'in corpo orrido et irto, / con voce e razionale
, una tempesta). -anche: orrido, spaventevole, terrificante (un fenomeno
stato a * ispezionare '(perdonate l'orrido vocabolo) licei e ginnasi nel veneto
. quasimodo, 2-53: non devi credere orrido il mio corpo / perché ispido di
, 2-460: squallida avea la barba, orrido il crine / e rappreso di sangue
vaichiusa... sono il più orrido dei luoghi dove il petrarca si appartò.
di quel volto? 2. orrido, lurido (un luogo). -anche
frugoni, i-ii-m: il parto informe ed orrido / lambendo l'orsa libica, /
occhio cieco, e l'altro così orrido e spaventato che pareva una lammia.
oh quale / nel pensier mi balena orrido lampo! / hai tu complici? guerrazzi
mille canche- rini, e seguentemente un orrido raffreddore mi ha abbattute le forze e
delle stravaganti invenzioni per rendersi o più orrido il deserto o più difficile 11 sonno
demoni / fan le nozze in quell'orrido paese, / quando fan con i serpi
ornai languisce, / nel deserto del mondo orrido e crudo, / un angelico popolo
appresenta con sembiante tutto grave, severo e orrido, e l'altra con allegro e
. vallisneri, 1 iii-289: quest'orrido animale... per il suo letifero
menzini, ii-223: in questo di procuste orrido letto, / chi ti sforza a
giocondo /... / su quest'orrido letto di procuste? mazzini, 1-130
... / là quel mont'orrido pien di foreste, / che in faccia
, spelato, macilento, barbuto, orrido, collerico e con le cervella in la
/ quando entra valle o luoco orrido e cieco. tasso, 4-55: la
e le recise membra \ d'un orrido squallor lurido o tinto, / che il
'l suolo asperso. -cupo, orrido. bertola, 170: braubach ci
parir di queste lusinghevoli sirene, l'orrido volto con un piacevol riso non rassereni
le strade (e se ne cibavano con orrido pasto) fino la carne umana.
è suscitato da orrore o da paura; orrido, raccapricciante, orripilante; disgustoso.
, / cinti di fuoco e d'orrido macigno. melosio, 3-ii-127: dentro rupe
filosofo, spelato, macilento, barbuto, orrido, colle penserà!.
e di bianco con un'arte dell'orrido raffinatissima, stavano attorno al corpo della
borea ne'dì torbidi e manchi / d'orrido giel l'aere e la terra implica
si godevano. caro, 10-1137: orrido, sannuto, irto cignale, /.
aperto / su per quello di neve orrido mare / dilacerar le belve. c.
le fatiche / cader tuoi figli in lungo orrido marte. -esito della battaglia
di malizioso serpe suase alla prima madre l'orrido eccesso. lancellotti, 1-72: sono
; finalmente di verno, pigro, orrido e ozioso. cesari, i-407: se
fiacchi, 161: là quel mont'orrido, pien di foreste, /:.
un bosco / sorge d'ombre nocenti orrido e fosco. alberto campense, ii-127:
c. e. gadda, 13-344: orrido milanesaccio che voleva far lo spiritoso con
'l volto e 'l petto / carco d'orrido gel minaccia il verno?
: aspro, selvaggio, inospitale; orrido, vertiginoso, immane. baldi
: un miracolo era gigantesco, / orrido mostro, né simile ad uomo /
nuda e pura / fa corona nell'orrido ritiro. / filan tre brutte vecchie la
, 1-319: lo steccato formavasi dall'orrido / agrifoglio sorgente in foglie acute /
. ferrari, 446: nelle spire dell'orrido tenace, / squallido, freddo,
uno [dei vermi] ha d'orrido vello il corpo irsuto, / l'altro
e d'atterrati / ivi scorgeasi un orrido miscuglio / e ad or ad or da'
traditoresco, / d'ignoranze e paure orrido ed egro. -che indossa abiti
mosaico e convertire la dea in un orrido mostro. -con paziente opera di
, messi su dalla mamma nel più orrido birignao dei film per l'infanzia rugiadosi,
sembiante, vi generavano un che di orrido... nei lineamenti spessi di
e vinte / le schiere del tartareo orrido mostro. dell'uva, 171: in
, / qual furia qui dal basso orrido chiostro / ti manda a conturbare i nostri
più interamente ad abbominare un mostro sì orrido, qual è la disonestà, rovina dell'
il monstruoso de gli occhi, l'orrido de le guance e lo schifo de la
, x-1-592: non seppi sopportare l'orrido tanfo e ricercare cristo sotto quella mucida
strade (e se ne cibavano con orrido pasto) fino la carne umana.
a lo 'ntrare de un fulto e orrido bosco, difeso da nodosi tronchi e pongenti
dopo una nefanda / tempesta ed un mar orrido e crudele, / ci spinse il
sembra non gli convenga qualificativo migliore di orrido. -semplice, elementare.
idem, 1-18: bulasso de'negriti orrido sire, / gigante smisurato e pien
lido, / sol di fere selvaggie orrido nido. marchetti, 5-197: quanto
un bosco / sorge d'ombre nocenti orrido e fosco. melosio, 3-i-262: o
furor nel gran tempio di giano / orrido freme, sanguinoso e tinto: / con
che vedut'abbia / fuggir strisciando l'orrido serpente. giraldi cinzio, 2-88: pensa
nubiloso un velo, / d'invidia orrido gelo / l'innocenza percosse. carducci,
nuda e pura / fa corona. nell'orrido ritiro / filan tre brutte vecchie la
nudo in tutto e leggiadria, / orrido e fosco, già lieto e sereno.
a 'ispezionare '(perdonate l'orrido vocabolo) licei e ginnasi nel veneto e
tanto affaticar fu volto: / abisso orrido, immenso, / ov'ei precipitando,
nudo in tutto e leggiadria, / orrido e fosco, già lieto e sereno
, 10-51: un po'dell'amor dell'orrido... gli faceva ricercare l'
. -ci). letter. ant. orrido, tenebroso. della porta,
orecchia '. òrido, v. orrido. orientabile, agg. che può
carducci, iii-2-38: in vano l'orrido crin sanguinante / infesto orione pe 'l
ornamenti, rendendo l'aspetto di lei orrido, deforme e compassionevole. muratori, 7-iv-439
partic.: dirupato, scosceso, orrido (un abisso). dante,
sua orribilità. -predilezione per l'orrido, crudezza. cameroni, 96:
armati. = comp. di orrido. orridézza, sf. caratteristica
caratteristica di ciò che è o appare orrido, pauroso, terrificante, o che impressiona
orridezze. -raffigurazione ispirata al gusto dell'orrido. r. longhi, 25:
orridezza. = deriv. da orrido. orridire, intr. [
proposta. = denom. da orrido. orridìstico, agg. (
naturali. = deriv. da orrido. orridità, sf. letter.
. da horridus (v. orrido). orridito (part. pass
tremar tutta a verga a verga. orrido (ant. àrido, òrrodo),
i-intr. (1-iv-9): questo orrido cominciamento vi fia non altramenti che a'
ii-70): a questo sì insperato ed orrido spettacolo la balia ed elena smarrite,
cielo / l'umido de la notte orrido velo. tasso, 4-7: orrida maestà
? marini, iii-94: per isfuggire l'orrido spettacolo, qual forsenato errando per le
. cecchi, 5-235: l'incanto, orrido e inesplicabile, che la figura del
: la scena cangia e rappresenta l'orrido d'una città smantellata e mezzo involta nelle
.. / spesso gode accoppiar l'orrido e il bello, / somma pittrice in
, iii-12-104: a un tratto prorompe l'orrido soprannaturale delle congeneri leggende medievali.
a lui... il gusto dell'orrido era estraneo. -in relazione
arco, e dietro lui s'affretta / orrido a rimirarsi il capricorno.
ma, perché il vocabolo era troppo orrido, cangiarono, per farla meno spaventevole
cento / colonne..., / orrido per le selve e de'maggiori /
onde chiusa tutti la bocca in un orrido silenzio, non ci era chi più ardisse
massa marittima, xliii-274: lo cammino orrido e foresto, / abitato d'alberghi tristi
, 3-163: non vai celarse in loco orrido e strano, / non giova erba
bergamo] è montuoso, aspro, orrido, sassoso e per la più parte
di teatro di montagne, più sovente orrido che ameno. maironi da ponte,
dentro a te stesso / se l'orrido o l'ameno a te più piaccia.
a dir brieve quanto or sia dell'orrido o dell'ameno il capriccio gli somministra
quelle provin- cie; il bello dell'orrido vi è diffuso a profusione. fucini,
372: un tratto di via di un orrido pittoresco, irto di scogliere maestose e
che l'acqua cigne e 'l sasso orrido serra; / o lieta sovra ogni
v-1-345: l'erto, duro ed alpestre orrido monte * / che malgrado d'italia
saglia e smonte. tassoni, 9-5: orrido è il monte e di spezzati sassi
? batacchi, 2-154: n questo orrido loco / albergo sol per non pagar pigione
pagar pigione. alfieri, 5-96: orrido career fetido. settembrini, iv-6:
iv-6: l'interno de'camerini è orrido per fumo e per miseria. saba
a 'ispezionare '(perdonate l'orrido vocabolo) licei e ginnasi nel veneto
e di psicologismo, dando origine a un orrido miscuglio, disgustevole a ogni delicato spirito
moravia, 19-52: vedo allora un orrido tinello arredato come una birreria bavarese.
, / e di volto e di membra orrido e scabro. lippi, 5-28
tarchetti, 6-1-122: un paggio altrettanto orrido reggevaie lo strascico dell'abito. svevo
dell'abito. svevo, 8-625: un orrido ceffo domandò la parola. fratelli,
parola. fratelli, 5-69: un servitore orrido come un mostro. -con
furor nel gran tempio di giano / orrido freme, sanguinoso e tinto. serafino
all'aria / sì meste voci ed orrido rammarico. g. stampa, 153:
, 153: marte il suo bellicoso orrido carme / cangi in sospiri ornai. loredano
fattole nel mezzo, rendono un suono orrido che stordisce la testa. muratori, 7-iii-
ad un tempo / mandan nel vuoto vento orrido strido. -fragoroso, rimbombante.
rimbombante. chiabrera, 1-iii-220: l'orrido rimbombo / dell'onde irate. parini
, sfracellarsi e il sasso / precipitar con orrido fracasso. -che ha suono
, toccandolo colla lingua, ha sapore orrido. romoli, 229: i rognoni.
picciolo nodrimento... e di orrido sapore. faldella, i-4-29: dopo
vesta / i legni in color tinti orrido e tetro / chiamar dal ferro, (
: la barba al labbro, ai lumi orrido rezzo / dei tetri amanti il ciglio
, / or fatto a tanta strage orrido e scuro / mesto si mira in guisa
alamanni, lxv-32: da me l'orrido verno si diparte / e torna primavera
il pianto al riso / e l'orrido decembre al vago aprile. baldi,
* / negro il ciel che minaccia orrido verno. g. ramusio, lii-15-325
poesia settentrionale che si accorda perfettamente all'orrido cielo da cui riceve le sue inspirazioni
tempesta). caro, 9-1048: orrido e torbo e d'austri cinto / e
. / s'infransero a 'l tremore orrido i marmi, / e fumaron stridendo
spiaggia; il campo / par tempestoso orrido mar che volva / naufraghi corpi,
quantunque proferite con amara voce e con orrido ciglio, non bastarono a spaventare il
, 1-18: bulasso de'negriti, orrido sire, / gigante smisurato e pien
grave con autorità conveniente diviene austero, orrido et intollerabile. -severo, accigliato,
, i-411: l'aspetto suo è alquanto orrido e malinconoso, ma cominciando a parlare
appresenta con sembiante tutto grave, severo e orrido, e l'altra con allegro e
viso allegro, / il suo ciglio orrido e negro, / il mostaccio aspro
quali, d'aspetto terribile, parlare orrido, si ridevan degli altri come da
che vedut'abbia / fuggir strisciando l'orrido serpente. caro, io-1129: era
a veder mezenzio in campo / qual orrido, sannuto, irto cignale. chiabrera
vegliantin, cavai di spagna, / orrido in guerra e tutto grazie in pace.
: move / a le nemiche armate orrido assalto. marini, i-358: sfodrate
i-358: sfodrate le spade, vie più orrido si cominciò il conflitto. muratori
, prese roma e le diede un orrido sacco nell'anno 409. foscolo
* / spargendo empio veleno / d'invidia orrido mostro. muratori, 6-42: proruppero
te non error ma vizio / spinge all'orrido ufizio. alfieri, 1-42: mi
strade (e se ne cibavano con orrido pasto) fino la carne umana.
chi tu sia, eh'in corpo orrido et irto, / con voce e razionale
. molza, 1-292: questo ombroso pino orrido e folto. della casa, 676
a lo 'ntrare de un fulto e orrido bosco, difeso da nodosi tronchi e pongenti
il giorno, / lo trova deserto orrido e selvaggio. p. fortini,
giardino dell'anima, lo ritrovò tutto orrido di spine. monti, x-i-
2-459: squallida avea la barba, orrido il crine / e rappreso il sangue.
.. / numeroso, gagliardo, orrido d'aste. 16. ruvido
questo, con cui mi vesto, orrido pelo / dal collo infino all'ime
, spelato, macilento, barbuto, orrido, collerico. lalli, 5-10: con
, 5-10: con sudata faccia / orrido e incolto nel venir da caccia.
. perocché lo stile viene a farsi orrido e digiuno. tansillo, 1-241: il
turco, che un dir grave ed orrido usa, / il chiama sar- musac
nel settimo si occupa in fabbricar con orrido stile e con insuperabil maestà la reggia
di cotesta poesia ritmica era quell'orrido verso saturnio tanto detestato da orazio.
non gli si convenga qualificativo migliore di orrido. -sostant. salvini,
quali, credo io, per un certo orrido e per un tale quale squallore d'
scoscese. fogazzaro, 2-194: l'orrido sta a poche centinaia di passi dal
appena duecentodieci metri, ma forma un orrido dantesco (cioè di proporzioni ancora umane
dimin. di horridus: v. orrido) propr. 'tremante di freddo '
= voce dotta, comp. da orrido e sonante, sul modello del lat
i. orrodo, v. orrido. orrologìa, sf. medie
fortissime negli spettatori con l'impiego dell'orrido e del macabro (e il suo
della natura, dell'universo: riuscire orrido o ripugnante a tutti. fiacchi,
orrore; sgradevole, ributtante, brutto, orrido, deforme. - anche: squallido
che ci pendono sulla testa. è sovente orrido, sovente a vicenda bellissimo il teatro
gente spaventata / all'ap- parir dell'orrido spettacolo: /... / così
pernicioso, letale. - anche: orrido, terribile, raccapricciante. b.
.. che... parla un orrido gergo, che sa d'ostrogoto.
per mancanza di vento, in un luogo orrido e disagiato: ma ritornando favorevole,
a lo 'ntrare de un fulto e orrido bosco. bembo, iii-124: preso da
le strade (e se ne cibavano con orrido pasto) fino la carne umana.
sei afflitto in quel patibulo brutto e orrido? g. bentivoglio, 4-185:
campagna. gemelli careri, 1-vi-97: è orrido e stempratissimo il clima per la continua
che non pativa la qualità del luogo orrido ed incolto. de mori, 9:
, spavento; terribile, spaventoso, orrido. dante, vita nuova, 3-3
/ ma di volto e d'aspetto / orrido e mostruoso. baldi, 63:
/ del vostro cieco, afflitto, orrido regno [delle solfatare di pozzuoli]
356: per sentir d'arme e corpi orrido e scabro / l'eroe nudo si
da mosè dentro un deserto sassoso et orrido scaturì l'acqua. orazio capponi,
non si disvia. mamiani, 1-168: orrido vitto / a costor procacciavano le membra
vie vola ondeggiante / del tempestoso nume orrido figlio, / che ha di cerulea spada
, / qual furia qui dal basso orrido chiostro / ti manda a conturbare i
/ già vidi e 'l vago aprile orrido verno, / or d'infiniti strali,
i-intr. (1-iv-9): questo orrido cominciamento vi fia non altrimenti che a'
. re di garamanta, / con orrido atto in piè se stesso pianta.
forteguerri, 1-18: bulasso de'negriti, orrido sire, / gigante smisurato e pien
a veder mezenzio in campo / qual orrido, sannuto, irto cignale / in mezzo
o un diogene che affetti di parere orrido et incolto, ma una donna che viveva
e move / a le nemiche armate orrido assalto. marino, 1-58: sprezzando l'
alla nudità della casauri con il movimento orrido d'una piovra su la preda,
menippo o un diogene che affetti di parere orrido e incolto, ma una donna che
sfracellarsi e il sasso / precipitar con orrido fracasso. manzoni, ii-5: qual masso
scordare aristodemo la trucidata figlia, l'orrido sacrifizio di sangue, e dopo dieci anni
eterna / rupe d'un monte, ch'orrido di gelo / leva la fronte smisurata
/... / scoppiando alfin con orrido fragore, / formò i fertili colli
i-intr. (i-rv-9): questo orrido cominciamento vi fia non altra- mentì che
all'aria / sì meste voci ed orrido rammarico. loreaano, iii-166: ha tante
barba, per amatori ed amatrici dell'orrido. = deriv. da priapo.
alamanni, lxv-32: da me l'orrido verno si diparte / e toma primavera
fed. della valle, 298: procelloso orrido mare / qui li ha condotti al
offrìa / e gli era idolo indegno orrido drago; / chi, di lascivo
bufalino, 1-115: pensavo, con acido orrido aculeo di bramosia, alle sue membra
essendo l'athos prominente sul mare ed orrido di rocce e di scogli, riusciva pericolosa
'] è misterioso, provvidenziale, l'orrido timi. avvilimento della persona umana,
fredda ed aspra / pelle, ed orrido ceffo, e tesa fronte. manzoni,
/ del tosco asperse, e quell'orrido suco / mandò nel petto a saziarne
valore attenuato, disgusto e fastidio); orrido, spaventoso. salvini,
, a cui già fece / in orrido cangiare il lieto viso / co 'l suo
sparge altaria / sì meste voci ed orrido rammarico. ariosto, 14-49: poscia
se mai d'eccelso giogo / d'orrido monte rimirando a basso, / umil campo
squallida avea [ettore] la barba, orrido il crine / e rappreso di sangue
i-877: ecco il rovo aspro e orrido, che non può, no,
tu ti sia, ch'in coipo orrido et irto / con voce e razionale anima
splendente / a le rutile squame. orrido è l'altro / e neghittoso,
mi si riventaglio: un paggio altrettanto orrido reggevaie lo strasentono a questa gamba:
strade (e se ne cibavano con orrido pasto) fino la carne umana.
primavera / segue un verno crudel d'orrido pianto. f. casini, iii-393:
gran donna ibera / al crudele di marte orrido ballo; / e, scossa la
di salerno intanto / di bavariche spade orrido è il piano. carducci, iii-7-18:
laguna versate. papi, 4-73: l'orrido verno e il frassino divelto / già
quel che non ha timore del più orrido strisciante libico si rinconcentra impaurito al sol
viviamo qua giù è tempo d'inverno, orrido, aspro, fastidioso, rincrescevole.
polinesta, / fan de'torrac- chionesi orrido scempio: / avanti a lor non se
polinesta, / fan de'tor- racchionesi orrido scempio. manzoni, pr. s-p.
cui si udian gli alguazils chiamar con orrido grido gli schiavi, a ripetuti colpi di
tremuli in cristallo, / vinto l'orrido inverno, e l'ira atroce / nulla
e. cecchi, 5-215: l'orrido frastuono a momenti pareva arrestarsi, ma
strano / sogno, al fragor dell'orrido macello, / schiuse ei le ciglia
: tremò; ristette; e un orrido / stuolo veder gli parve / ai spaventosi
danno. pratesi, 5-289: un orrido monte,... con 1 dorsi
grande, che al maestoso aggiungendo l'orrido, produce la riverenza col diletto.
e lunghi stenti / entran, finito orrido sentiero, / in un gran prato d'
: giunto taluno al basso d'un orrido precipizio, rivolge bene spesso le stupide
essendo l'athos prominente sul mare ed orrido di rocce e di scogli, riusciva pericolosa
. non romanticismi, né brancolamenti nell'orrido: anzi un fare distaccato, oggettivo:
culto e selvaggio, d'ameno e d'orrido, di ridente e sublime forma una
del fiume. pratesi, 5-289: un orrido monte,... con
1-iii-330: or di costui col crine orrido e folto, / rosso qual fiamma,
lunghi stenti / entran, finito l'orrido sentiere, / in un gran prato d'
nuca, e c'era in questo un orrido hint di punizione da asilo infantile,
1-319: lo steccato forma- vasi dall'orrido / agrifoglio sorgente in foglie acute / e
, messi su dalla mamma nel più orrido birignao dei film per l'infanzia rugiadosi
l'utopia cinquanta miglia verso oriente, orrido, rusticano e feroce, il qual abita
tullio, che in vece di rozzo chiamava orrido lo stile di tuberone, noi diremo
lo stile di tuberone, noi diremo orrido similmente lo stile di fra guittone e
risplendente / a le rutile squame. orrido è l'altro. graf 5-337: topazi
viso allegro, / il suo ciglio orrido e negro, / il mostaccio aspro ed
tanta disinvoltura e indifferenza un soggetto sì orrido e terribile come la morte.
/ italico tirteo / con l'orrido corteo / de l'ire mie verrò.
i-877: ecco il rovo aspro e orrido, che non può, no, fornire
5-57: deh, non mi fate l'orrido spavento / veder de la sassifica gorgone
forma di cotesta poesia ritmica era queu'orrido verso saturnio tanto detestato da orazio. 'saturnio'
un forte sbarramento da un lato e un orrido monte dall'altro. d'annunzio,
un forte sbarramento da un lato e un orrido monte dall'altro. montale, 1-31
fabro / e di volto e di membra orrido e scabro. -grezzo, non
la volta. zinano, 22-117: orrido monte, /... /.
.. prende il povero, vile et orrido abito delli frati dello scapuccino. catzelu
e turchi ne furono scerpati e guasti. orrido aspetto al vedere fra queltimmensa mina,
lampi. arici, i-375: sovrasta orrido nembo / da turbini ravvolto e negro
questo frattanto accresceva lo scintillio e l'orrido di quegli occhi. de pisis, 1-419
metastasio, 1-v-721: mille cancherini e seguentementeun orrido raffreddore mi ha abbattute le forze e sconocchiato
, sfracellarsi e il sasso / precipitar con orrido fracasso. pascoli, i-360: in
. tasso, 8-6-1179: lo scorpio ancora orrido appare a'grandi, / d'armi
lavativo, il crasso paltoniere, l'orrido codardo, che vuol lasciare la tomba di
ho mia speranza / nelle cose del mondo orrido e scuro. -che rivela
d'uopo. casti, iii-146: un orrido e seccagginoso scampanellamento accompagna le loro sacre
il silenzio. arici, iii-381: orrido in vista, / lo squallido caronte a
pallido coperto / del proprio sangue è l'orrido segnale / che fa correre il popolo
. / entran, finito l'orrido sentiere, / in un gran prato d'
o sui sepolcri e dal gusto dell'orrido e dall'evocazione di scenari notturni,
corsini, 3-19: destasi allora il mostro orrido e fello, '/..
mezo. pananti, i-191: l'orrido s'ascolta urlo di guerra / e le
3 crude, / e veston setoluto orrido sacco. estranee, fatila pestare sottilmente
settentrionale, che si accorda perfettamente all'orrido cielo da cui riceve le sue inspirazioni
popolo paterno / numeroso, gagliardo, orrido d'aste. sbarbaro, 4-28: mentre
2-75: non romanticismi, né brancolamenti nell'orrido: anzi un fare distaccato, oggettivo
. moravia, 19-52: vedo allora un orrido tinello arredato come una birreria bavarese:
intervenivano alla conversazione c'era anche quell'orrido salomone che destinato mi venne, dall'
una regione). -per estens.: orrido, selvaggio, inospitale. latini,
speriamo che dio ci tenga lontano quest'orrido flagello. molineri, 1-160: un largo
, xi-65: sminuzzolo, stritolo / con orrido scempio: / i campi riempio /
: t'erto, duro ed alpestre orrido monte, / che malgrado d'italia andò
9-25: porta il soldan su l'elmo orrido e grande / serpe che si dal
. e. gadda, 13-344: un orrido milanesaccio che voleva far lo spiritoso con
vien che si ineschi / con suono orrido a udirsi nel grondar da que'teschi.
, / e quinci in forma d'orrido rigante / da la cintola in su sorge
d'oriente. grafi 4-459: striaea l'orrido verno: alta la neve /
quantunque proferite con amara voce e con orrido ciglio, non bastarono a spaventare il
tra quell'om- bre, in quell'orrido silenzio, / suona il mio passo.
martello, 6-ii-277: non ti sembra / orrido più che larva un uom di ferro
lalli, 2-137: così dicendo, d'orrido lamento / m'intronava gli orecchi e
un mese, aveva adesso anche l'orrido aspetto della sordidezza. -cattivo stato
, / o fame in altri modi orrido scempio. -provocato da un evento
; resistere di fronte a uno spettacolo orrido o spaventoso senza lasciarsi impressionare.
talento e in faccia a tutti neu'orrido sottomondo degli 'scanni'da una lira e
all'aria / sì meste voci ed orrido rammarico. g. p. maffei,
spiaggia; il campo / par tempestoso orrido mar che volva / naufraghi corpi,
, 1-ii1-330: or di costui col crine orrido e folto, / rosso qual fiamma
/ perch'io fui saggia, in quest'orrido speco / m'ha condannata. leopardi
2. voragine, baratro; crepaccio; orrido. pulci, iv-29: non so
d'addolcire ed illuminare l'aspro e l'orrido delle scientifiche speculazioni, senza però snervarle
, spelato, macilento, barbuto, orrido, colerico. guarini, 2-164: chi
. martello, 6-ii-678: spiccò l'orrido sangue dalla mortai ferita. tarchetti, 6-i-373
vivo. martello, i-3-207: spicciò l'orrido sangue dalla mortai ferita. monti,
, 3-18: destasi allora il mostro orrido e fello, / disnoda le gran membra
5-58: sulla cima d'un negro, orrido monte / mi sollevò lo spirto maledetto
. e. gadda, 13-344: orrido milanesaccio che voleva far lo spiritoso con la
: tu che sì brutto se', orrido mostro, / vaga spoglia vò darti e
paesaggio, accanto a un che di orrido e di grandioso, una spossatezza strana,
che morto ancora il ciel disfida, / orrido teschio di ternbil trace, / mira
: eccomi solo, tutto solo in un orrido clima, sprovveduto di danaro, di
2-459: squallida avea la barba, orrido il crine / e rappreso di sangue.
-in partic.: aspetto orrido, repellente di un cadavere o di
, quasi viscere immani, chiuse nell'orrido ventre terrestre, umidi stallattiti. d'
bergantini, 317: lo steccato formavasi dall'orrido / agrifoglio sorgente in foglie acute /
fiori gialli. caproni, 7-128: nell'orrido del lupo. / nell'orrido della
nell'orrido del lupo. / nell'orrido della vecchiaia. / di dirupo in dirupo
viani, 19-268: ci fu un orrido nano sterposo, sordo come un nodo
pascoli, 1287: dentro la casa orrido fremere d'uomini e strepere chiaro di
. rucellai, 9. 216: l'orrido stridor de'freddi fiati / indura invetriando
515: la fame, / che l'orrido stridor del verno arreca. firenzuola,
che vedut'abbia / fuggir strisciando l'orrido serpente. varchi, v-897 (433-6)
facultà in lei restarono stupite da un orrido gelo. ojetti, i-808: giovano [
feriti e d'atterrati / ivi scorgeasi un orrido miscuglio, / e ad or ad
si vede tagliata a scarpello sopra un orrido precipizio imminente alla galavesa. colletta,
: tremò: ristette: e un orrido / stuolo veder gli parve / di spaventosi
/ qual volge a'rai del sol orrido il tergo. carducci, iii-20-282: ecco
suave rosa / più presto vien allei l'orrido velo. ciro di pers, 3-34
tra 'l lampo e 'l tuon l'orrido telo. 2. per simil
la spiaggia; il campo / par tempestoso orrido mar che volva / naufraghi corpi,
rea / mosse il piè per l'oscuro orrido speco: / e cedendo al suo
ascoltanti, tenendo dietro ad un fatto orrido e compassionevole, può ben rider talora
: pur ancora / parmi d'aver l'orrido ceffo a tergo. b. corsini
a un batter d'ale, / et orrido fetor son nostri termi.
o raccapriccio, in partic. in quanto orrido, minaccioso, ostile o anche crudele
spandi. 10. sm. l'orrido e l'immane assunti come valori estetici
panico, sgomento in quanto raccapricciante, orrido. a. solmi [«
: 'bagge magnus'ha un paesaggio di un orrido sublime: in mezzo a una corona
e fredda ed aspra / pelle, ed orrido ceffo, e tesa fronte. stuparich
sgradevole o, anche, lugubre, orrido, che incute spavento. g
= tetro, brutto, deforme, orrido, vergognoso. g. manganelli, 1-91
vie vola ondeggiante / del tempestoso nume orrido figlio, / che ha di cerulea
cerulea vesta / i legni in color tinti orrido e tetro / chiamar dal ferro,
che suscita ribrezzo, orrore, raccapriccio; orrido, spaventoso, orribile. caro
da le spalle / quel brutto abominoso orrido tòsco. 5. agg.
celeste. chiabrera, 1-i-206: nuvolo orrido e scuro, / che a'fieri soffi
stagion non lungi il crudo / l'orrido, il truce, inuman verno alberga,
tasso, 1-24-56: riccardo trapassò l'orrido busto, / là dove il nero
siri, x-20: nulla di più orrido e traspaventevole accadeva a'napoletani e regnicoli
/ ma del più fosco or chiuse orrido velo, / che mai di sua negra
o, anche, ostile, minaccioso, orrido. -anche con valore iperb.
volle poco a tòrle di capo sì orrido fantasma. monti, x-5-369: al
tumefà nelle sue rocce, fino all'orrido. = voce dotta, lat
dominatrice in questo [il corpo] orrido tumolo da qualunque minor ferucola signoreggiato.
, / o fame in altri modi orrido scempio. govoni, 3-8: coi i
un viso allegro, / il suo ciglio orrido e negro, / il mostaccio aspro
, 2-461: squallida avea la barba, orrido il crine / e rappreso il sangue
imaginare. martello, i-3-207: spicciò l'orrido sangue dalla mortai ferita; / e
e grida. pananti, i-191: l'orrido s'ascolta urlo di guerra / e
condusse a lo 'ntrare de un fulto e orrido bosco. chiabrera, 1-iii-126: criso
: sanno togliere a vizi tutto quello di orrido che li potrebbe far abbonire; hanno
o un diogene, che affetti di parere orrido e incolto. cesarotti, 1-xvi-1-344:
cerulea vesta / i legni in color tinti orrido e tetro / chiamar dal ferro,
li fanno viaggio / per lo camino orrido e selvaggio. -mandare per
vuoi de'bambini... in orrido visaggio / la brutta strega e 'l rapitor
azione erosiva dell'acqua; abisso, orrido. giamboni, 4-139: cessò
guignoi, quanto l'idea stessa di un orrido moderno. = voce fr,
il manifesto [25-v-2002]: il fascino orrido della fine... ha decretato