la superficie qual sia da uno punto dell'orlo all'altro. fasciculo di medicina volgare
f o allontanarsi da voi in questo orlo di fosso si potrà scoirire se il
rabbócchi). colmare fino all'orlo un recipiente, in partic. una bottiglia
), agg. colmato fino all'orlo (un recipiente, una bottiglia).
. il colmare un recipiente fino ah'orlo o, anche, il ripristinare il livello
in una oscura ortaglia, / sprezzando sull'orlo d'un abisso, / si ferman
. figur. che va restringendosi verso l'orlo (un recipiente). magalotti
mediante cesoie o tagliacarte si fa dell'orlo, del margine di libri, di
vedendo un pozzo aperto, rampò sull'orlo, e colla testa piegata verso l'
di saltar giù, corre attorno l'orlo del pozzo..., ma con
tavola liscia, che, se dall'orlo d'un lato il sospigniamo incontro a se
forza che sembrava volersi nascondere dietro quell'orlo di verde ragnato. pecchi, 14-155
vedendo un pozzo aperto, rampò sull'orlo, e colla testa piegata verso l'
rampicanti. pavese, 2-42: sull'orlo della balza che dava nel vuoto
rancido e al colore dentro livido e l'orlo dintorno pallido. bocchelli, i-482:
, ted., ingl. rand 'orlo '. randa1, sf.
un territorio; limite, margine; orlo. -per lo più nella locuz. a
ant. arranda: all'estremità, sull'orlo, sul limitare, in prossimità di
-pieno a randa: colmo fino all'orlo (un recipiente).
', quando è pieno fino all'orlo. -lontano una randa: molto
significante giro, cerchio, come anche orlo, margine. diciamo la randa di
5. ricamo ad ago dell'orlo di una stoffa (in partic.
= deriv. dal gotico * randa * orlo, lembo '; cfr. ted.
di pelo, che si spenzolano all'orlo dei tetti. ungaretti, ii-83: mi
ranocchiaia '. linati, 19-128: sull'orlo di una ranocchiaia lutulenta. e.
, inf. 22-26: come a l'orlo de l'acqua d'un fosso /
santi nel gonfalone / un ranocchio sull'orlo d'un pantano, / a cui livida
in mezzo della tesa sinistra od all'orlo superiore del quasco della parte davanti.
le tempeste irate. -livellare all'orlo una misura per aridi in modo da
: mostrò libri rasati. -livellato all'orlo con la rasiera (una misura per
cilindrica di legno usata per livellare all'orlo le misure degli andi: rasiera.
nel liberare con un cucchiaio avente l'orlo tagliente una cavità naturale (come l'
, chi è addetto a smerigliare l'orlo della tomaia che deve essere congiunto alla
-per estens. riempito fino all'orlo. lippi, 4-79: ad empier
altro corredo eminente. -rasente all'orlo. documenti perugini, ii-247: chi
'a colmo '. -fino all'orlo. bonsanti, 4-354: 'ecco
lama di scogliere, su cui un orlo di spuma rompeva. cassieri, 16
, 126: quando vi troverete sull'orlo dell'eternità..., ratificherete voi
spesso ella passava l'intero pomeriggio sull'orlo di una redola a piantar ramoscelli,
nel prato io morirò, / là sull'orlo alla mia soglia / anche morto un
in peso e lasciata cadere naturalmente dall'orlo della peschiera a un braccio e forse
spesso ella passava l'intero pomeriggio sull'orlo di una redola, a piantar ramoscelli,
pascoli, 557: soletto su l'orlo di un lago / che al rosso tramonto
che stringe i fianchi e porta sull'orlo inferiore quattro fermagli (due davanti e
davanti e due dietro) in cui l'orlo superiore delle calze viene trattenuto.
cinque: due si dànno al regolo ovvero orlo, e le tre che restano alla
in altri vasi e non empiergli infino all'orlo, ma un poco sotto 'l collo
antica. cellini, 628: questo detto orlo in su un'altra sorte di ancudini
voi medesimo. 16. sm. orlo di una stoffa ripiegato e cucito.
letto. 2. sollevare l'orlo delle maniche e ripiegarlo più volte su
2. piegato in fuori (l'orlo di un tessuto). c.
seta rossa; e intorno a l'orlo, di lettere nere si leggeva: 'amor
il grammofono, rimisi la puntina sull'orlo del disco. moravia, xiii-299:
carena, 1-103: 'riccio': quell'orlo più o meno frangio- nato, raggrinzito
il ricciolo del bracciuolo, sfioravano l'orlo del sedile. g. raimondi,
finché il suo massimo cerchio s'adatti nell'orlo di quell'incavo:...
in quella donna! pochi giorni prima sull'orlo della pazzia e della morte, adesso
acqua a un dito vicina a l'orlo, truova un doccione aperto donde se n'
trionfi, sia stato ridotto su l'orlo delle proprie mine,... è
. -empire di liquido fino all'orlo un recipiente, in partic. un
iv-2-573: riempire il calice fino all'orlo, mi sembra. ecco, per
gli occhi di lei si riempirono fino all'orlo di spavento negli occhi di lui.
, riconoscevo di averla riempita fino all'orlo e proprio per questo non c'era
rempiuto, riempiuto). colmato fino all'orlo di materiale o di oggetti, tanto
rientranti. forma un semicerchio rientrante. orlo rientrante della coppa. guglielmotti, 732:
sudore gli imperlavano la pelle lungo l'orlo sinuoso e leggermente rientrante del labbro superiore
, 1-i-59: le torpide sacche salmastre sull'orlo marino e i bonelh cangianti, fatti
facciano alcune tacche. -asportare l'orlo di qualcosa. a. boni,
dei pellami). 2. orlo, parte esterna tagliata via con la suddetta
: l'acque, che scorrono sopra l'orlo del pignone,... mentre
... mentre sono contigue a dett'orlo, patiranno qualche refrazione verso l'argine
. 2. cavo che rinforza l'orlo di una rete da pesca (ed
cellim [tommaseo]: si dirizza quell'orlo o rigoglio, che fa la proporzione
, agg. ant. munito di un orlo sporgente o di una scanalatura
loro linea è la più rigorosa: un orlo di cristallo, matematico e fragilissimo;
uno spiraglio in che sboccava su alto all'orlo d'un precipizio. -di slancio
vale piegare, tolto dalla piegatura o vero orlo che si vede intorno alle bocche di
. -nel cucito, fare un orlo alto e piatto, per lo più
6. colmare di nuovo fino all'orlo un recipiente o un contenitore in genere
, tarrovesciame una o più volte l'orlo. -in senso concreto: parte
lenzuolo. ''-nel cucito, orlo alto e piatto che si esegue lungo
e region. ripiegatura all'esterno dell'orlo o della parte esterna di un tessuto
risvolto. -nel cucito, orlo alto e piatto che si esegue lungo
carena, 2-42: 'rimbocco': orlo largo e piatto, cioè quello in
meno pregiata, cucito internamente lungo l'orlo inferiore di un capo di vestiario.
2. il colmare una cavità fino all'orlo; rabboccatura. calvino, 1-487:
filari meno di cinque cubiti lungi dall'orlo della riva, affinché l'andar de gli
2. riempire un recipiente fino all'orlo, stipando ben bene o eccessivamente il
. 2. riempito fino all'orlo, stipato (un recipiente, un
preso per loro guida e fondamento l'orlo della campana che far vogliano. piccolomini,
rincorso e fattogli rompere il collo dall'orlo di un precipizio. fagiuoli, 1-1-55
seno anteriore profondo e callosità calcare sull'orlo columellare posteriore. le rin- gicole abitano
stesso del suo sangue la colorasse fino all'orlo. -che rinnova il ciclo della vegetazione
: 'riorlare le scarpe': rifar loro l'orlo. = comp. dal pref
, vinto. -per estens. orlo estremo di una cavità. dante,
-in ripa al proscenio: sull'orlo della scena. dei sommi, 55
. il dolore della foscarina ripalpitava all'orlo della fiamma. lucini, n- 358
che debbono congiungersi, ma un largo orlo solamente, lasciando rozo e più basso il
: s'intravedeva da qualche radura sull'orlo delle ripide chine la valle del marecchia
. -piegare sopra le coperte l'orlo di un lenzuolo. jahier, 2-47
riempire totalmente, completamente, fino all'orlo. leggenda aurea volgar.
giro, per indicare quella piegatura ad orlo di pelle sulla soletta, donde poi
faccia / bril- avano d'un grande orlo di fuoco. viani, 19-315: in
bevuto. - anche: detergere l'orlo del bicchiere. moravia, 1-666:
; e ogni volta paride ripuliva l'orlo del bicchiere con la manica.
. incorniciato da una riquadratura, da un orlo ornamentale; ornato lungo gli orli da
, 2-125: uscii e mi sedetti sull'orlo di una fontana. pensai che doveva
fulgidi amor turgida. -fuoriuscire dall'orlo (il liquido contenuto in un recipiente
pisa, colla base risaltata in un orlo, ma di differente grandezza.
bocca... abbia in giro un orlo o risalto di vetro. l.
fori dalla parte della fronte una cresta o orlo o risalto smerluzzato. 7
. 2. che ha l'orlo frastagliato (un drappo). viani
domenico giuliotti. 5. orlo sporgente di un oggetto. pea,
dal peso s'è risentita e nell'orlo suo sfè rotta. ghirardacci, 3-333:
fregando il polpastrello del dito sopra l'orlo. buonarroti il giovane, 9-290:
7-69: l'oste passa lo zenzero all'orlo dei bicchieri, per risparmiare il rumme
ossequio, s'inchinano al più basso orlo della vostra sacra porpora i prìncipi del
aggiunge anco la gola diritta col suo orlo superiore; e tanto essa averà d'
del fumo o del cielo, sembra l'orlo di un vaso smozzicato. e.
le figure dei pescatori correvano lungo l'orlo dello scafo, calando le reti. montale
sostegno né ritenenga. 3. orlo rialzato per raccogliere liauidi. biringuccio,
, inf, 22-30: come a l'orlo de l'acqua d'un fosso /
. 7. ripiegatura di rinforzo all'orlo di un tessuto. b annunzio,
. targioni tozzetti, 12-3-235: all'orlo d'ogni pozzo e sul piano del
. 9. lasciar traboccare dall'orlo il liquido contenuto (un recipiente)
particella pronom. traboccare versandosi oltre l'orlo del recipiente (un liquido in ebollizione
rovina nel mezzo del lago e all'orlo trabocca, si riversa giù.
oblio profondo e greve, / girsen sull'orlo a riversar del letto. d'annunzio
5. arrovesciato, rimboccato (l'orlo di una manica). desideri,
. rivettino, sm. disus. orlo, bordino. de nicola, 112
, 1-145: 'rivettino': certa ripiegatura dell'orlo della coccia, e che serve non
massaia, vti-124: ci trovammo sull'orlo d'un precipizio ossia di una
dei fiorami formanti il sedile, staccatosi dall'orlo per avere la ruggine rosa la commettitura
5-488: tra l'orizzonte marino e l'orlo della cappa il sole càia: disco
così detto dalla sua figura. l'orlo spinoso della scapola. esso serve ad avvicinare
dentro, in fino in su l'orlo del fiume descritto, e quindi, uscendo
: quando franca cominciava a rosicchiarsi l'orlo delle carte, lasciandovi un'odiosa impronta
rosicchiare colle mie ruote di destra orlo del fosso. 11. far
, 3-120: lentamente giovannino ritornò sull'orlo della strada, dov'erano rimaste le
o-3-121: due rospi intanto a l'orlo de la strada / benefici e modesti /
i. rotèllo, sm. orlo rialzato di una pasta o di una
da gran rupe rotolante sasso / che dall'orlo giù spinga alpestre fiume. manzoni,
1-82: per la superficie facto corno uno orlo, quale tacta da l'aqua pluviale
l'ilarità la guadagna, spumante l'orlo della coppa. rovescia la gola; si
la 2a l'ho trascritta, trovandola sull'orlo d'uno scavamento fatto nella scorsa primavera
una vorag'n cinta / da un orlo rozzo di macigno antico. pascoli, 683
i soldati sostano un po'incerti sull'orlo, poi minano giù come macigni addosso
per imprimere fregi, facendone scorrere l'orlo circolare, su foglie d'oro soprapposte
dietro i cappelli ruzzolanti come trottole sull'orlo delle falde. sereni, 3-83: le
fiera pessima si stava / su l'orlo che, di pietra, il sabbion serra
, 1-i-59: le torpide sacche salmastre sull'orlo marino. montale, 9-113: ho
. fond. tavola di legno con un orlo munito di un profilato metallico avente profilo
possa intorno intorno stuccar sul braccio l'orlo della vescica. varano, 1-46:
calice cilindrico, strisciato, munito nell'orlo di 12 denti, de'quali 6
noce forato ai lati nella larghezza dell'orlo: dentro a'fori si passa un filo
uno dei punti estremi della lunghezza dell'orlo, dove è posta un poco di
o con zuccaro o con mele l'orlo o ver il labro del vaso,
. fettuccia frangiata che si applicava all'orlo delle gonne lunghe per ripararle dalla sporcizia
a se bianco verso l'orlo per evitare macchie sulla tovaglia.
di sanguigna cera / spoglia su l'orlo una bottiglia e mesci / cipro o madera
2. medaglia di rame, spesso con orlo d'argento, che si porta come
e, trattavi la cornuta in sull'orlo, per un tavolone a sdrucciolo ch'
già con i solchi sarchiati e lucenti sull'orlo di un greppio, fra due esili
sari di seta rosea, con un grand'orlo azzurro, che faceva doppiamente risaltare la
si lasciava cadere, costematissimo, sull'orlo del sedile, senza nemmeno togliersi di tracolla
vivo. 11. oltrepassare l'orlo (un liquido), traboccare.
e quelli / il misurato umor l'orlo non sbalza. 12. incidere
, il tonfo dei panni sbattuti sull'orlo della fontana, si commoveva.
con qualche sbavatura. -sfilacciatura dell'orlo di un foglio di carta. 0
, facendone saltare il beccuccio o l'orlo. -anche intr. con la particella
sbeccare, scheggiare il beccuccio o l'orlo di un recipiente. tommaseo [s
sbeccato, che ha il beccuccio o l'orlo scheggiati (un recipiente). -
camminò un poco, e giunta sull'orlo d'una di quelle buche, sbilicò
6. intr. sport. battere sull'orlo della buca, senza entrarvi completamente e
ampio varco.. prorompente dall'orlo della veste. carfoglio, 1-43
che veniva sboccando e n'empié fino all'orlo il vaso. alfieri, 5-251:
presenta una o più aperture a becco sull'orlo (una vasca). vasari
o un oggetto (in partic. l'orlo di vasi e stoviglie). tommaseo
tr. (sbordo). eliminare l'orlo di un abito, di una tenda
di un oggetto che fuoriesce da un orlo. -in partic.: parte di suola
]... in su l'orlo dell'acque imbagnarsi, sbrattarsi, pulirsi.
sbròcchi). rompere, scheggiare all'orlo un piatto, un vaso o un altro
coccio, rotto qua e là nell'orlo. ojetti, ii-258: sul gran piano
. 4. scheggiato lungo l'orlo, sbreccato. fucini, 629:
po'il buon umore, andrei sull'orlo d'un precipizio per pigliarmi un po'
un lembo di sottoveste che sbucava dall'orlo della gonna. - affiorare
di balza in balza valicando, all'orlo / d'un abisso mi spingo. zendrini
minestra o di zuppa ricolmo fino all'orlo. nieri, 3-185: 'scafagnata':
i fuochi, lo fecero tutto fino all'orlo dell'acqua incenerire. mazzini, 1-248
triangolo equilatero, che reca su ciascun orlo una differente scala graduata. =
di metallo fissata sul l'orlo delle barche a remi, alla quale viene
è che i remi non fermano sopra l'orlo alli schelmi, come facciam noi,
croce ». -per estens. orlo sporgente e dentellato. documenti per
si dèe scalzare di maniera che l'orlo della terra scavato si gitti in su a
radice di un dente o liberare l'orlo della matrice di un'unghia per lo più
, iii-139: sono lavorate alcune scatole nell'orlo massimamente del coperchio, dove sono incavati
su la ripa e in su l'orlo del fosso dalla banda di dentro in su
iii-139: sono lavorate alcune scatole nell'orlo massimamente del coperchio, dove sono incavati
piattaforma inclinata, ricavata e murata all'orlo della coperta, e opportunamente sagomata per
e dipelo, che si spenzolano all'orlo dei tetti. linati, 9-192: il
la schiena un / scritta, trovandola sull'orlo d'uno scavamento fatto nella moccolino ardente
della commissione esecutiva condussero la francia all'orlo d'un nuovo abisso assai più terribile
, 397: 'al loco scemo': all'orlo di quel cerchio, oltra il
delle capre] sono che l'ultimo orlo della lana, che gli pende dal corpo
, e di più erano stiacciati nell'orlo. calandra, 3- 176: ella
govoni, 255: quel pioppo lì sull'orlo del fosso / ha la vetta schiantata
grandi gerle piene di scappie fino all'orlo. jahier, 103: mi introduce
, 9: ella, seduta sull'orlo dello schifétto, appena si muove e ne
: il fango le schizzava fin sopra l'orlo del grembiule. -essere eiaculato
, tra luminose spume sciacquanti, nell'orlo dell'onde. fenoglio, 5-iii-184: vedevano
anse laterali poco al di sotto dell'orlo, entrato nell'uso verso la fine del
/ a quel premier ch'ebbe dall'orlo il nome. / diemmi seguenti o piuttosto
balducci pegolotti, i-336: di sotto all'orlo del cenerac-nazionale:... uno spettacolo
il ricciolo del racciuolo, sfioravano l'orlo del sedile. 4. nel
dalla parte esteriore e che avanza all'orlo della cavità è spiantato; dentro poi si
che met- tean il piè sdrucciolo sull'orlo lubrico delle sue sponde. -vizio.
. d'annunzio, iv-2-1133: l'orlo della camicia era squisito discollo e di ricamo
. barilli, ii-344: siamo sull'orlo d'un deserto ininterrotto, un deserto senza
, 4-35: noi fummo in su l'orlo suppremo / de ricordo, un gesto abituale
scopo, saranno uno scoppio incerti sull'orlo, poi ruinano giù come macigni addosso ai
2-58: il fiore che ripete / dall'orlo del buratto / non scordarti di me
un recipiente della schiuma che affiora all'orlo o del liquido che trapela, sorbendo
. salvini, 13-230: intorno all'orlo / l'oceano scorrea, simile a
poi portandola alle labbra per inumideme l'orlo, e scorrendola e premendola infine con
fosso, ma, quando giungea all'orlo, la paura gli facea ricordare di esser
, scostò il masso e lo spinse sull'orlo del baluardo. serao, i-914:
aferesi. scrìmolo, sm. orlo superiore del tetto; parte superiore di
posò con calma la sigaretta accesa sull'orlo del portacenere, prese una lente di ingrandimento
: i calzoni si sono scuciti nell'orlo. gli si scuce il soprabito nelle maniche
e doppo lo averle lograto e l'orlo del pozzo e de la citerna, pagarla
di vino, generoso perché trabocca dall'orlo, ma scuote come l'aceto.
persistente; cinque petali conniventi impiantati sull'orlo del calice; una bacca a scudo
che eventualmente non fossero di sinistra) sull'orlo dell'abisso', o comunque di sdrammatizzarli
tutti che mettean il piè sdrucciolo sull'orlo lubrico delle sue sponde. 6
e, trattavi la cornuta in sull'orlo, per un tavolone a sdrucciolo ch'avea
e di collina, essendo collocato sull'orlo dell'altipiano che sovrasta alla vallata della
nella base e cinque glandole che formano un orlo intorno il rudimento dell'ovario; ne'
altro materiale che serve a coprire l'orlo del vaso del gabinetto. carena
posante sopra una base circolare, che faccia orlo simile a tavoletta attendata: qual
pieni di libri di ginecologia, e sull'orlo degli scaffali erano allineati strumenti di ostetricia
incarnatini. -laminetta metallica con l'orlo dentellato che si sfrega sul collo delle
seghettatura, sf. profilatura a dentelli dell'orlo di un materiale per lo più metallico
una porzione di superficie che ha l'orlo su tale piano (e si ha
ed aereo e perduto. / ulula nell'orlo dellaluna. / echeggiano, pare, profondi
la punta delle sue forbici magiche all'orlo d'una carta vergine « ti fo la
bellezza è da riguardare quel semicirculo ovvero orlo rosseggiante, con quella pendente punta in
e sventurate, fanciulle semiconventuali sempre sull'orlo dei più orrendi pericoli. = comp
segnalati. marino, x-207: su l'orlo principal delmaggior fregio /... /
la elemosina? » asperge / l'orlo del nappo, acciò gustandol poi / la
violento di passioni, che recandola sull'orlo del precipizio, la trassero quasi di senno
che un vecchio padre amante, / sull'orlo del sepolcro, lieto a quello /
vorre'apprendere. -condurre all'orlo del sepolcro: far quasi morire (
in quei mesi mi aveva condotto all'orlo del sepolcro. -dare sepolcro:
lume? tommaseo, 18-i-noi: sedettero sull'orlo del- l'acque, ché il
la testuggine tentava con le zampe anteriori l'orlo del canestro, e la sua timida
fiera pessima si stava / su l'orlo ch'è di pietra e 'l sabbion serra
cristallo con ornati d'oro e con orlo d'oro. pirandello, 7-72: il
), sf. disus. piega a orlo che si lascia sul fondo dei vestiti
parti eguali: una si dà all'orlo, il quale si fa a sesta;
sempre è più forte il caricar sull'orlo / balestro ch'esca fuor del sesto antico
asportazione dei germo2- 100: spesso nell'orlo, nel core o in altro luoco si
al lato e si scorge sull'orlo superiore della sua porzione verticale, articolandosi
gonfiava, s'arricciolava tomo tomo all'orlo. pareva stesse per sfiancarsi e crollare
derivare piuttosto dall'amena sua posizione sull'orlo e in mezzo dalla sfiancatura d'una seconda
e 'l dito, con ch'all'orlo ha fatto uncino, / così el piovan
canto a uno fonte, su 'l cui orlo sedevasiun guardiano de le pecore altrui: la
. cellini, 628: questo detto orlo in su un'altra sorte di ancudini
sfrangiaménto, sm. lo sfrangiare un orlo, un tessuto, una stoffa.
). ridurre in frange l'orlo di un tessuto, di una stoffa.
. gadda conti, 2-152: l'orlo delle roccie era sfrangiato verso il mare dalle
dividersi in frange; sfilacciarsi (l'orlo di un tessuto). bonsanti,
tetto della scuola / si sfrangia un orlo a fiocchi rosei. c. e.
. sfilacciato, lacero, consunto all'orlo. verga, 7-546: il giovanotto
montale, 3-42: erano quasi sull'orlo del ciglio. si udì uno sfrascare,
. manzini, 8-49: scende dall'orlo del muro alto, irto di ciottoli e
sommo del petto, la camicia coll'orlo ribattuto, dove sgalava una trina a croce
sgavagli). dial. rifilare l'orlo ai un abito. rea,
e senza sghembi / né bitorzoli all'orlo. -peccato. cicerchia,
. disus. tagliare di sbieco l'orlo di qualcosa. alfieri, xxxix-37
disus. parte eliminata tagliando obliquamente l'orlo di qualcosa. alfieri, xxxix-37:
, 1-810: 'non avrìa pur da l'orlo fatto cricchi': non che la ghiaccia
sguazzac- chiando con la palma aperta sull'orlo degli stagni, andavo spiando la nascita
, 2-129: il vello era sull'orlo appena un poco rilevato e staccato,
pasolini, 14-76: cercavo lungo l'orlo / del marciapiede... spolverini,
procedendo più verso il fiume, fui sull'orlo estremo della riva, sicché toccava l'
già infiorano di azzurro e dibianco, all'orlo della strada, il giardino. -albero
che, premendola giù, nonispicci acqua dall'orlo in quanto è possibile a farsi, salvo
r. cocchi, 1-116: nell'orlo della sua imboccatura sono tre sacchetti membranosi
. pascoli, 413: tette sull'orlo un poco in piedi, bello, /
si riferisce alle conchiglie bivalvi con l'orlo dorsale aliforme e le valve concresciute.
., detto di conchiglie bivalvi coll'orlo dorsale aliforme e valve concresciute.
tronco di cono rovesciato, con l'orlo superiore smussato verso l'interno, talvolta
slabbratura, sf. scheggiatura dell'orlo di un recipiente. bocchelli, 2-i-585
2-24: ella s'era seduta sull'orlo della seggiola senza abbandonare all'in- dietro
. non uniforme, non allineato all'orlo (un capo di biancheria);
. gadda, q-144: cadde seduta sull'orlo d'un gradino e poi del giudice
^ fangatura, sf. ant. orlo di un indumento che serve ad allungarlo
, le figure dei pescatori correvano lungo l'orlo dello scafo, calando le reti.
2. ricamato a punto smerlo (un orlo); rifinito con un'orlatura a
dice, e se corre, l'orlo bianco smerlato della sottana di sotto spumeggia sopra
da uomo, dal quale sporgeva l'orlo smerlato di una vestaglia rosa.
3. per simil. che ha l'orlo o il profilo dentellato o seghettato (
tr. (smèrlo). ricamare l'orlo di un tessuto con motivi a
che tale ricamo abbia anche funzione di orlo del tessuto stesso. tommaseo [s
agg. ornato di smerli (l'orlo di un indumento). -per simil.
piccoli smerli. -per simil. orlo sfrangiato, dentellato o seghettato a scopo
fori dalla parte della fronte una cresta o orlo o risalto smerluzzato. manzini, 13-38
il commercio è un abisso, sull'orlo del quale non bisogna camminare a occhi chiusi
lunghi e smilzi ghiacciuoli che pendono dall'orlo estremo delle tegole. moravia, xiii-249
. ciascuna delle sporgenze disposte lungo l'orlo verticale dei muri per permettere l'attacco
avoro. savarese, 157: l'orlo di un vaso smozzicato. vittorini,
sua camicia, ahi, lievemente scura sull'orlo del colletto e comprata in qualche negoziuccio
rupe rotolante sasso, / che dell'orlo giù spinga alpestre fiume...,
. lambisce appena le gambe, l'orlo d'un tavolino nero davanti la finestra
sòia2, sf. ant. marin. orlo di tavole posto sull'estre
gadda, 26-74: davvero ero giunto sull'orlo dell'abisso, e senza più un
giro, per indicare quella piegatura ad orlo di pelle sulla soletta, donde poi si
volte si volava con l'automobile, sull'orlo di curve precipitose; e l'impressione
la striscia di carne nuda tra l'orlo della calza e l'orlo del pantalone sollevato
nuda tra l'orlo della calza e l'orlo del pantalone sollevato. -sospeso
quella terra che sarà rimasta in sull'orlo della fossa, netta o crivellata similmente
il manico, leggermente rompe loro l'orlo o li segna con qualche notabile mancamento.
, punta di un'asta); orlo, imboccatura. diatessaron volgar.,
: margine superiore di un avvallamento, orlo di un crepaccio, ciglio di un
, in partic. di una scala; orlo superiore di un muro.
allo strepito de'tuoni si assonna nell'orlo de'precipizi in rischio di precipitar ad ogni
soppunto, sm. cucitura eseguita sull'orlo esternodi un tessuto o interno di un indumento
l'ago si pianta nel panno fuori dell'orlo, ma presso al medesimo, e
e si cava nel margine rimboccato dell'orlo stesso. = comp. dal
fan sovra una faccia. -oltre l'orlo di. guglielmini, 236: non
disus. più in alto rispetto all'orlo di un'imbarcazione determinata. guglielmotti,
sopraggitto. 2. ant. orlo di pelliccia o di stoffa pregiata usato
sopraggittare, tr. fornire di sopraggitto l'orlo di un tessuto o una cucitura.
lembi di un tessuto o per rinforzare un orlo perché non sfilacci o anche usato come
massime piene, che giungono a bagnare l'orlo degli argini, obbligando talvolta i paesani
egoismo degli egoarchi, alla scimmiaggine dei sopruol'orlo del bicchiere, vien ridotto in una
, di tanto sopra gli sull'orlo. spallanzani, 4-iv-230: la cava inferiore
in una collocazione superiore; oltrepassare un orlo, un argine uscendone fuori.
su un pendio, giungendo fino all'orlo di una parete rocciosa. -valle sospesa
3-54: conciosiacosa che la conca abbia l'orlo d'intorno tutto rilevato e la francia
francia non si possa dire d'aver l'orlo rilevato se non pogniamo in tre parti
e capacità di pochi ettolitri. l'orlo superiore del sottino viene quasi a livello
di 12 centimetri circa più bassa dell'orlo del sottino. questo tubo serve di scaricatore
era gonfio, ma ancora al disotto dell'orlo della pentola. -più oltre
prepos. per di sotto: lungo l'orlo inferiore di un edificio. cattaneo
cuoio o di elastico, cucita sull'orlo di alcuni tipi di calzoni, sul fondo
ragazza, spiegando come si fa l'orlo a giorno o il sottopunto o il punto
al plur. scritta sovraimpressa lungo l'orlo inferiore dei fotogrammi di un film o delle
zampilli e spumi, / eh'l'orlo intorno soverchiando inonde, / e monde
han l'acqua dei canali fino all'orlo. -coperto e ingombro da una
: lamina quadrangolare di ottone, a orlo assotigliato, ma non tagliente, e
uomini. 2. affollare l'orlo di una strada per rendere onore a
pascoli, 413: stette sull'orlo un poco in piedi, bello, /
iri- dacee con la spata sfrangiata sull'orlo. tramater [s. v.
dentro, in fino in su l'orlo del fiume descritto, e quindi, uscendo
e senza distanza fissata. -allargato all'orlo (un recipiente, un tubo, una
ulivi, il tonfo dei panni sbattuti sull'orlo della fontana, si commoveva. d'
coperta [la tavola] fino all'orlo d'una stoia, pare a me,
la circonferenza ampia; che ha l'orlo poco rialzato (un recipiente di forma
ginocchio, con le mani aggrappate all'orlo del canotto, rovesciato il capo perché la
: il fiore che ripete / dall'orlo del buratto / « non scordarti di me
pezze oppure fra una pezza e l'orlo. 21. archit. parte dell'
subito fuori dal caseggiato di terranova l'orlo vulcanico che circonda la baia inghiotte la
che eventualmente non fossero di sinistra) sull'orlo dell'abisso'. -similitudine speculare
lo stradone, un chiesone barocco sull'orlo d'una radura... formavano
[di calipso], cui fioriva all'orlo / carica d'uve la pampi-
su cui ciampa si spenzola come sull'orlo di un abisso. 5.
che dovevo fare per tenermi afferrato all'orlo sporgente della cuccetta, in ginocchioni sul
due o tre colpi per stirarne un orlo, per spianare una decta
, 9-30-224: alle falde, in sull'orlo, [le isole] spianaconi tutta
buchi nel petto aveva appena spruzzato l'orlo della sua sciarpa di seta azzurra.
ragazza, spiegando come si fa l'orlo a giorno o il sottopunto o il punto
di 2 cm, munito di galleggianti sull'orlo superiore, usato per la cattura delle
centimetro, e premendo la tasca fate sull'orlo delle tartine una corona di piccole stelle
il bicchiere / per bere / dove l'orlo è spol verato di zucchero
e le venditrici. -margine, orlo. cennini, 3-15: poi riponi
letter. ant. posto a ornare l'orlo di una veste. fr
si dèe scalzare di maniera che l'orlo della terra scavato si getti in su a
. mi venne l'impeto di sporgermi dall'orlo del bastione e di chiamare a squarciagola
alla gamba di legno che sporgeva dall'orlo del pantalone come una calza color marrone
e per i profondi dirupi, su l'orlo de'quali conveniva andare un gran pezzo
macchine a vapore, parte sporgente dell'orlo del cassetto di distribuzione. = sostant
ne recai una spranga. 10. orlo in rilievo che funge da sponda.
al tepore della stanza e facevano capolino all'orlo del paniere, con gli occhiuzzi vivi
nostro spnmacciando il letto / tutto l'orlo pien ha di tremolanti. 3.
un pollice e mezzo, cioè fino all'orlo di esso, anzi talora sprizzano per
esso, anzi talora sprizzano per sopra ess'orlo. pascarella, 1-58: il vino
mammola. jahier, 32: l'orlo bianco smerlato della sottana di sotto spumeggia
: affacciarsi da un parapetto, da un orlo, ecc.; sbucare da un
era nessuno che l'osservava, nell'orlo sputacchioso del fiume, a farsi un
x-2-758: abitavano, sole, a un orlo della città, tra un obitorio e
-staggiòla. giorgi, 18: nell'orlo del vaso ab conficcammo due staggiuo- le
o tre avanti il giorno uomini all'orlo delle tommoleta che sono sopra la bocca
, 131: io voglio empirti fino all'orlo il vaso / dell'intelletto, anzi
la grotta premendo il petto contro l'orlo della vasca, sotto gli stalattiti penzolanti
che c'era vicina, / proprio sull'orlo vedemmo, alla riva a uno stallatico,
mobile della campana, rattenutovi da un orlo interno di essa a modo di battente.
la fiera pessima si stava / su l'orlo ch'è di pietra e 'l sabbion
tennis steccare una palla: colpirla con l'orlo della racchetta. 8. ant
grani. -assito posto sopra l'orlo di una nave per impedire che l'
, 60: premendo la tasca fate sull'orlo delle tartine una corona di piccole stelle
concreto: terriccio rimosso e accumulato sull'orlo dello scavo. targioni tozzetti, 12-3-151
. targioni pozzetti, 12-3-235: all'orlo d'ogni pozzo e sul piano del suolo
ancor di più stivata e carica fino all'orlo. d. carli, 243:
, abbandonata, rotolò lentamente fino all'orlo, si fermò un istante in bilico,
stracolmo, agg. pieno fino all'orlo, fino al limite della capienza.
, iii-301: altri pongono in su l'orlo una spallieretta attorno di mortella o ginepri
pini piccoli vagamente cornuti, e un orlo dolcissimo di mare al limite d'una
al fattorino, alza la mano all'orlo della gerla, la fa abbassare con una
poe], 997: lungo l'orlo di quest'ultimo continuava [la vite selvatica
la frode / strascinò la tua patria all'orlo estremo / del precipizio suo. foscolo
il ragazzetto, avventa la mano all'orlo della gerla, dà una stratta, e
ella si stravolse e traripò giù dall'orlo d'un balzo d'otto cubiti più o
linea che delimita una superficie; perimetro, orlo, margine. vangelo di nicodemo
un terreno; ciglio di un precipizio; orlo. dante, inf, 17-32:
gesti stretti. -percorso rasentando l'orlo interno della strada (una curva)
avevano sì altamente oppresso e condotto all'orlo di rovinare se stesso. 16
di arco, limitatissimo, rasentando l'orlo della strada o attraversandone la mezzeria.
, 3-i-215: sul mio taccuino, all'orlo dei giornali, striscio frettolose linee di
, alto, infinito / tale che all'orlo non giun- gea io stroscio / d'
leva che blocca la catena contro l'orlo del foro di passaggio. dizionario di
2-24: ella s'era seduta sull'orlo della seggiola. fenoglio, 14: su
landolfi, 2-129: il vello era sull'orlo appena un poco rilevato e staccato.
pietrapana, / non avria pur da l'orlo fatto cricchi. boccaccio, viii-3-165:
un sùbito si avvede di procedere sull'orlo di un abisso. -in, su
, han l'acqua dei canali fino all'orlo. luzi, ii-717: i grandi
lungamente alla porta ad origliare, e sull'orlo di praticarvi, con un succhiellino,
poveri, con mani tenaci, all'orlo s'aggrappano / della gramaglia tua vedovile
porzione posteriore della plica ungueale, dell'orlo rosso delle labbra, della lamina interna
callosa dipende dai movimenti delle papille dell'orlo coriaceo. 12. zootecn.
r. cocchi, 1-24: sull'orlo di quest'osseo catino che fa il fondo
3. margine estremo di un ciglio, orlo di un argine. guido delle colonne
: poi che noi fummo in su l'orlo supprèmo / de l'alta ripa,
si sostengono, e fanno egualmente forza sull'orlo, al quale stanno come, per
modo che sia più largo verso l'orlo. -per simil. far apparire
, che si fa più ampio verso l'orlo (un indumento); che serve
di un indumento che si allarga verso l'orlo. 2. apertura di un colletto
la fece a rintracciare... quell'orlo del cappotto un po'teso e un
2. per simil. che ha l'orlo sbrecciato, slabbrato. linati, 30-200
mi sen tivo oramai sull'orlo dello schianto. -ant. sentirsi
di solida impuntura, / ho l'orlo in cima, e in mezzo la costura
e poco incavato, anche fornito di un orlo molto basso, usato in partic.
egli è, quando da esso [orlo] e lontano. -attraversato da
tagli che portano ora 20. orlo tagliente di una lama, di un'arma
denti superiori, solo il taglio, l'orlo sconnesso. barbaro, 403: il
perfezione! moretti, ii-310: annerivano l'orlo della palpebra inferiore prolungando il segno per
di qualcosa: in modo da lambirne l'orlo. quasimodo, 1-54: saltava l'
. guerrazzi, 10-654: anche sull'orlo del sepolcro la creatura umana, in
da sembrare un imbalsamato cadàvere, sedersi sull'orlo de'tamboretti. 3.
. pascoli, 1392: proprio sull'orlo vedemmo alla riva del mare, una
con quattro bellissimi cavalli bianchi che, sull'orlo del palcoscenico, galoppano focosamente verso la
2-58: il fiore che ripete / dall'orlo del buratto / non scordarti di me
mentre nei sauri vivi sono saldati sull'orlo dell'osso mascellare. 2. sm
cameriere con una boccia di vodka gelata sull'orlo di un giardinetto pensile d'oleandri e
r. cocchi, 1-115: dentro all'orlo quasi tendineo di questa ovale apertura,
un gesto vano delle mani verso l'orlo della veste come se un invisibile vento le
riferimento a una chiusura, a un orlo, a una scritta o a un'altra
tazza di materiale termoconduttore colma sino all'orlo, in modo che possa facilmente sfuggire
, 1-99: talino si ferma ancora sull'orlo e si studia quei muri, come
. aleardi, 1-189: ieri assiso sull'orlo de lo stagno / vedeva un ragno
tessesti / lungo i torrenti, all'orlo dei burroni, / una fredda ombra
testana, sf. tess. orlo inferiore e superiore di un tessuto,
taglio del medesimo. -lembo, orlo, margine estremo di una pezza di
giunto che sia il secchione pieno all'orlo del pozzo, il tiratore che sta da
vorrei far appunto da medico: tinger l'orlo del vaso d'un qualche succo piacevole
ecco il tirannico nerone che su l'orlo della pozzanghera rimpiange la sua acqua bollita
emanuetti, i-272: esclamò anna tirandosi sull'orlo del divano per avvicinarsi ad alessandro.
. è un eroe nato. arriva all'orlo della trincea che pare un achille:
. -al tornito: fino all'orlo, completamente. piani, 4-122:
satollo. 4. tagliare l'orlo di un'indumento per accorciarlo. -
a un prato coperto di falaschi o sull'orlo di una ranocchiaia lutulenta.
non si vedeva di lei che l'orlo della gonnella. govoni, 6-141:
orbiculari od ovali, circondati da un orlo bianco, fitto, calloso.
ne cacciano i pungiglioni così tormentosamente nell'orlo delle palpebre, che le belve o
, 7-30: si fermarono presso l'orlo dello scoscendimento. tornarono sui loro passi
adamante e d'oro, / sull'orlo della pugna. cagna, iii-185: tota
fiasco a bocca di bottiglia impagliato con orlo alla base. = voce di
2-58: il fiore che ripete / dall'orlo del burnito / non scordarti di me
/ rigonfiarsi in grosse spume, / l'orlo ardite soverchiando, / e il trabocco
. locuz. -a trabocco: fino all'orlo. pea, n-52: la tovaglia
cfr. il pis. tracimà 'alzarsi sull'orlo del tino', con riferimento all'uva
così detto baiardo. tracollasse stando su l'orlo del dirupo. foscolo, xvii-439: se
. gadda, 9-144: cadde seduta sull'orlo d'un gradino e poi slittò giù
settembre, sua maestà fedelissima fu sull'orlo d'essere traditorescamente trucidata dal duca d'
corridori / che mettean, fermi all'orlo, alti nitriti, / dal varco spaventati
attigua. pavese, 2-42: sull'orlo della balza che dava nel vuoto facevano
btrgantini, i-2-148: intanto ergi sull'orlo della riva / due meli, che
, e cadde per le groppe sull'orlo della ripa. pea, 8-177: bisognava
ella si stravolse e traripò giù dall'orlo d'un balzo d'otto cubiti, più
barche navigano senza rematori e sono fino all'orlo = comp. dal lat trans 'attraverso'e
gridò lui, furente, trattenendola per l'orlo della veste, « perché non siete
gamba sopra il ginocchio, fino all'orlo del grosso elastico nero che le trattiene le
gamba sopra il ginocchio, fino all'orlo del grosso elastico nero che le trattiene le
cogliere le violette, s'avventura sull'orlo d'un abisso in fondo a cui
altri, era un grandissimo cartello il cui orlo inferiore gli dava all'altezza della spalla
di libri di ginecologia, e sull'orlo degli scaffali erano allineati strumenti di ostetricia
messo a repentaglio la vita su l'orlo vero del precipizio per nulla, per ben
nella parte superiore, presa dah'ultim'orlo dell'acetabulo del collo del femore,
misfatto e di condurre il genere umano sull'orlo di una mutazione. trago, in
impulso irresistibile, finché cadde bocconi su l'orlo delle scale fulminato. bianciardi, 4-16
un colombo vide, / tronfio sull'orlo passeggiare al sole. stuparich, i-364
'tubercolo del darwin': tubercolo situato sull'orlo postero-superiore del padiglione dell'orecchio, rudimento
che ad un marinaro, che dall'orlo della barca pendeva prono uno gli levò col
han l'acqua dei canali fino all'orlo. rivista alpina italiana [luglio 1884]
quelle nude delle donne, s'infilavano nell'orlo dei decolleté e dei colletti.
pieni di libri di ginecologia, e sull'orlo degli scaffali erano allineati strumenti di ostetricia
12-i-106: sopra al pilo, tra l'orlo suo di dentro e il muro del
intorno a una vela così da formare un orlo doppio. guglielmotti, 967:
in giro alla vela, sul cui orlo si cuce il gratile. 2
de la campana, la penna, l'orlo. v. galilei, 1-146: ha
io era oltremodo annoiato della vita, sull'orlo della vasca del mio giardino. d'
, le teste dei bimbi incoronavano l'orlo del tavolo. moravia, ix-16:
lottano e lottando vanno a finire sull'orlo della piscina, tra le quinte del teatro
. barilli, ii-344: siamo sull'orlo d'un deserto ininterrotto...,
come passare per un sentiero vertiginoso sull'orlo di un precipizio. 2.
, che va cercando cera / intorno all'orlo d'un gran calamaio. caporali,
vilucchio / che l'alba riempie fino all'orlo. 2. per simil. ornamento
di fritto sulla tovaglia e anche sull'orlo del bicchiere; vinone pugliese con sapore
, 1-127: una lividura non ha quell'orlo roseo-viola- ceo. piovene, 7-512:
violento di passioni, che recandola sull'orlo del precipizio, la trassero quasi di
d'un piccolo concerto. quasi sull'orlo della pedana, il violoncello, enorme
: 'virgolo': legno curvo, fermato sull'orlo del tino, e su cui il
bavero di visone e ne mordicchiava l'orlo. -dimin. visoncino (v
deriv. da vivo, nella locuz. orlo vivo 'margine prossimo al vivo della
rovina nel mezzo del lago e all'orlo trabocca, si riversa giù.
per cogliere le violette, s'avventura sull'orlo d'un abisso in fondo a cui
presso a una voragin cinta / da un orlo rozzo di macigno antico. d'annunzio
; e premendovi con le dita all'orlo il terriccio. jovine, 18: i
, e a metter proprio le zampe sull'orlo. leopardi, 10-42: i destrier
aggiunge anco la gola diritta col suo orlo superiore; e tanto essa averà d'aggetto
. zigrinare]: si chiamò 'zigrinato'l'orlo delle monete di nichelio su cui nel
detto anche zoccolo, e da altri orlo, dicesi con greco nome plinto, che
rigonfia, il verde ramarro fuggiva sull'orlo della siepe vicina, e di là si
con valore privai, e xgàajteóov 'orlo, bordo, frangia'. acridoidèi
[balajój-], sf. invar. orlo a frangia un tempo applicato per protezione
definizione psichiatrica che indica chi è sull'orlo della psicosi, hanno, spiega jac-
plastico, che serve a coprire l'orlo del water, asse del water.
economia ha prodotto una situazione ormai sull'orlo del baratro. = deriv. da
passa nel campo avversario, ma lambendo l'orlo della rete. piemonte tennis [1-x-1981
parenchima epatico. = dimin. di orlo. ormàia, sf. segno
di sbieco e allargata a raggiera verso l'orlo (una pieghettatura).
spizzettatura, sf. guarnizione, orlo di pizzo applicato su un capo di
radi o, anche, diagonali un orlo privo di cimosa, affinché non si sfilacci
. – anche: inumidire l'orlo di un bicchiere con succo di limone
), sm. ant. bordo, orlo di un tessuto. magalotti
preparazione del bicchiere è completata 'brinando'l'orlo con succo di limone e zucchero.
di libri di ginecologia, e sull'orlo degli scaffali erano allineati strumenti di ostetricia
region. cesta di forma rettangolare con l'orlo basso. l. asprea
di fiammosi rosolacci che io raccolgo sull'orlo delle mura, che ne sono tutt'
, osso, avorio) con l'orlo sfaccettato in 6, 8, 10 o
dà a volte la sensazione di muoversi sull'orlo di una crisi di nervi, fermin
20-58: egli fu rinvenuto al mattino sull'orlo di un pozzo, coi calzoni spalmati
svuotamento che porta ora palazzeschi quasi sull'orlo del ridicolo, alla vanificazione dell'eloquio