e valli e boschi / di cupo orezzo, e sussurranti rivi. manzoni, pr
vergini man colti: / perché l'orezzo di quel mobil velo, / che li
de'geni inteso, / spesso, all'orezzo delle sere estive, / fra'giovani
de'geni inteso, / spesso, all'orezzo delle sere estive, / fra'giovani
. grossi, ii-189: il montanino orezzo della sera, / lieve tra fonda vaneggiando
23-101: il merigge facea grato l'orezzo / al duro armento et al pastore ignudo
. grossi, ii-189: il montanino orezzo della sera, / lieve tra fronda
geni inteso, / spesso, all'orezzo delle sere estive, / fra 'giovani
5-13: esultate, esultate al dolce orezzo, / ché a voi s'addice e
xii-3-246: con soavi odori / giunge l'orezzo che per l'aer spira. leggenda
: beati / de'pioppi tenuissimi all'orezzo / ombran i buoi le chiuse. idem
frequent. oréggio, v. orezzo. orégia, v. orecchia
sf. ant. e letter. orezzo, rezzo, brezza.
. e valmaggino urìzzi), di orezzo; cfr. fr. dial. ourisse
(orezaménto), sm. letter. orezzo, brezza. n.
xii-3-246: con soavi odori / giunge l'orezzo che per l'aer spira.
a'pastori spi rerà l'orezzo. monti, x-3-20: il sottoposto tremolar
l'onda, / il frese'orezzo e dell'auretta il fioco / placido
inteso, / spesso, all'orezzo delle sere estive, / fra'giovani sedea
grossi, ii-54: il fresco orezzo del mattin sul monte / le barbe attolle
: esultate, esultate al dolce orezzo. -in partic.: lo
bracciolini, 2-18-41: d'un faggio all'orezzo o d'un alloro, / dove
116: beati / de'pioppi tenuissimi all'orezzo / ombran i buoi le chiuse.
lentamente su la finissima erba, sotto l'orezzo de'pioppi che frascheggiando si salutavano di
in torno al nato una musica d'orezzo, soave come il murmure delle prime
(in partic. nell'espressione all'orezzo). simintendi, 2-235: usata
, 2-235: usata di riposarsi sempre all'orezzo e d'accrescere la bellezza lisciandosi,
chiamata e qui dimoro / a questo orezzo e nullo amante aspetto. b. giambullari
, ii- 311: a uno orezzo a dormir si fu posto. tassoni,
. tassoni, 12-16: al fresco orezzo / la venuta del nunzio attendea. foscolo
bosco entro d'umil caverna / ricovrarsi all'orezzo aminta e dori. -con metonimia
, 23-101: il merigge facea grato l'orezzo / al duro armento et al pastore
/ e porgea ameno e assai grato l'orezzo. -luogo buio, tetro,
ne vo io, se al tenebroso orezzo / oggi a trovar non vo belle-
e valli e boschi / di cupo orezzo e susurranti rivi. 3.
- e come e come ne vien tale orezzo? 4. figur. situazione
ristoro. oriani, x-4-70: l'orezzo dei miei meriggi è senza riposo,
razzente-, secondo alcuni, deriverebbe da orezzo ìv.), nel senso di
rezzo. = deriv. da orezzo (v.)., per aferesi
, su la finissima erba, sotto l'orezzo de'pioppi che frascheggiando si salutavano di
23-101: il merigge facea grato l'orezzo / al duro armento et al pastore
geni inteso, / spesso, all'orezzo delle sere estive, / fra 'giovani
xxx-1-60: qui sediam, che 'l buon orezzo '1 chiede, / nel solitario stradellaccio
è aperta alla notte bella e all'orezzo dei verzieri in fiore. montale, 3-272