, 3-325: non sofferi ch'a l'orec- chie ti venga, / sedendo a
i circoli degli occhi e i semicircoli dell'orec- chie adeguano l'apertura della bocca.
vendetta. la qual cosa venne a l'orec- chie di gambise re sopra detto,
, i-19: incontenente gli furono aperte l'orec- chie, e la lingua gli si
al padrone, ma gli si grattano l'orec- chie in tutto quello dove egli pende
lungo grido, / un alto duol l'orec- chie gli feria. n. villani
od'io, che sol ho qui l'orec- chie intente, / accompagnar col pianto
migliori ed è il fascio più seducente dell'orec- chie gentili, ma non si giugne
. alamanni, 7-i-344: né dar l'orec- chie a chi sovente dica / che
13-28: di gentil lavoro / giù dall'orec- chie le pendean lucenti / di smalto
parallelepipedo di quercia, ferrato, colle sue orec- chioniere, e incavato nel mezzo,
/ compensa con i musici bisbigli / dell'orec- chie il prurito oltre misura. b
robusto suono e quasi noderoso rappresentarlo all'orec- chie... è rivolta la
, tanto pietoso, / nel porgerti l'orec- chie mai si sazia: / nell'
odiosa e brutta, / ch'avea l'orec- chie d'asino, e la testa
là dove sono allargati, si ficcano l'orec- chie o manichi detti cheionia, ne'
giorno se non son nel vino fino all'orec- chie o si satolli che crepino.
, del velleitarismo, del pressapochismo, dell'orec- chiantismo. orecchiare, intr.
l'abitudine [per d'annunzio] dell'orec- chiare una frase su di un tono
-orecchiuolo, copriorecchie. -anche: orec- chiona. bresciani, 6-x-42:
le molte finestre del mio palazzo a l'orec- chie mie sono penetrate. brusoni,
robusto suono e quasi noderoso rappresentarlo all'orec- chie... è rivolta la
dolcemente poetando, riempiendomi, cortese, l'orec- chie cfi leggiadre canzoncine e le mani
soli, / porgete a'detti miei l'orec- chie attente, / e qui gli
accioché da simili estremi non sieno offese l'orec- chie degli uditori. ghislanzoni, 16-58
xxvt-3-91: or non. mi siate dell'orec- chie avaro, / state pur a
, il quale dante dovea conoscere per l'orec- chie. 2. l'
risentiva l'uccello, coll'occhio e coll'orec- chie istava attento. bronzino, xxvi-2-269
costavano luigi, / fior di seta, orec- chin, ritagli e stracci. spallanzani
, il cui ritorno notar si possa dau'orec- chio, sia una battuta musica.
principio di essa, ammazza i vermi dell'orec- chie. -battito delle ali
, a lo scossare e fregare de l'orec- chie, dinoti pioggia.
, iii-303: non sofferir ch'a l'orec- chie ti venga / sedendo a banca
conseguir l'intento quanto il tenerlo discosto dall'orec- chie di sua santità. c.
: l'aria strumentale e ingenita dentr'all'orec- chio, la quale è il sensorio
ii-8-103: ti mormorerò, ti sussurrerò nell'orec- chio, incompostamente, e con sussulto
panigarola, 43: signori, turate l'orec- chie per non sentire la più sporca
faccia ad arte candida e vermiglia, l'orec- chie ascoste e le chiome velate,
. borgese, 1-224: filippo era tutt'orec- chi al campanello della porta, aspettando
testa per quelle vene che sono dietro l'orec- chie. c. gozzi, ii-168
malattie, 1-14: si conviene che l'orec- chie del paziente sieno guardate al sole
. mus. momento di estrema vivacità e orec- chiabilità, secondo i modi tipici della