rade..., fu in modo oppressato da quelle, che vi perdé,
popol sanese molto più offeso veniva ed oppressato da i raccontati dentro avver
., 1-1-29: il reo però è oppressato dalla infelicitade e miseria del mondo.
alcune guerre di fuori, nientedimeno fu oppressato dalle civili discordie e dalle proprie sedizioni
. / le tue degne bellezze / oppressato m'han sì ch'i'temo forte /
xxi-384: frequentissimamente l'uom virtuoso è oppressato. -aggredire, assalire.
.], 30-10: uno fia oppressato di villane parole, e non potendo
si rompono sopra quello che hanno oppressato. -appesantire, aggravare.
noi abbiamo delle cose di dio è oppressato da tentazioni di vizi, iddio quasi è
= denom. da oppresso. oppressato (part. pass, di oppressare)
, 5-63: trovandosi [lo stato] oppressato dalla necessità di danari, si diede
chiamato jacopo da perugia non tanto pareva oppressato da infermità quanto dal pessimo
volgar., ii-270: giovanni, oppressato insieme con li fratelli dalla fame,
padre, ha fatto lecito che ciascheduno oppressato a lui possa ricorrere e benignamente e
: poco suffiziente per l'ordinario e molto oppressato da altre cure. salvini, 23-218
: quante volte questo misero cuore si sr-nte oppressato e stretto per gli scandali che dobbiamo
: voi escirete di là col cuore oppressato dall'angoscia e compiangerete ai destini def
. pulci, 28-75: il sommo pontefice oppressato /... / a carlo
agosto, fu il quéirto dì della infermità oppressato talmente da uno potentissimo sfinimento che stette
quella forza che lo tenne curvo e oppressato. 4. intr. con
ii-281: era elia da troppa gente oppressato; ma ranieri del lione era già con
dispendio straordinario coi mezzi orcunari e trovandosi oppressato dalla necessità di danari, si diede
bene facilmente possa essere da quel male oppressato. nardi, 36: poi lasciarono
, fu il quarto dì della infermità oppressato talmente dauno potentissimo sfinimento che stette per alquante
e si rompono sopra quello che hanno oppressato. tassoni, 289: queltorse,
di quella forza che lo tenne curvo e oppressato. manzoni, fermo e lucia,
.], 30-10: uno fia oppressato di villane parole, e non potendo tenere