s'abbonaccia, ch'egli più tempestosamente ondeggi. masuccio, 44: cognosciuto che
veste il flutto indurato, e par che ondeggi, / seggo la notte.
, 34-222: fate che bolla e ondeggi quanto il più può farsi disperatamente un
il flutto indurato, e par che ondeggi, / seggo la notte. carducci,
/ ch'a l'aura su la neve ondeggi e vole, / occhi soavi e
flutto indurato, e par che ondeggi, / seggo la notte; e su
veste il flutto indurato, e par che ondeggi, / seggo la notte; e
, / a cui la folta turba ondeggi intorno, / immansueto tauro accaneggiato,
e del peccato. govoni, 3-52: ondeggi e viaggi il cielo / l'ombra
pozzi, / dentro cui d'ogni banda ondeggi e frema / del circostante mar l'
, / a cui la folta turba ondeggi intorno, / immansueto tauro accaneggiato,
il flutto indurato, e par che ondeggi, / seggo la notte.
esistenza delle sotterranee voragini ove il mare ondeggi. -che si trova, si
/ e nata cresca, e tortuosa ondeggi, / e le misere piagge irrighi
3-194: tutta la mole pare che laddiètro ondeggi e sorrida. = comp.
/ stretti ch'all'aura non lascivo ondeggi. nannini [ovidio], 109:
par ch'ella si libri o quasi ondeggi circa il suo asse. 3
s'abbonaccia, ch'egli più tempestosamente ondeggi. caro, 11-1000: il mare or
in quegli error, su tonde ondeggi. manzoni, pr. sp.,
che all'ondeggiar di membra dissolute non ondeggi? patini, giorno, ii-83: tra
/ eh'a l'aura su la neve ondeggi e vole. caro, i-327:
, / a cui la folta turba ondeggi intorno, / immansueto tauro accaneggiato.
e al conte / gli par che ondeggi il pian, la casa e il monte
/ stretti, eh'all'aura non lascivo ondeggi. -bistrare, imbellettare, truccare.
piglio ad un secchio, ov'entro ondeggi / il liquor d'acheloo, e lievi
varcar il crudel mar, ben ch'egli ondeggi, / come per fiamma suol l'
9-20: se awien mai che il principato ondeggi / sotto a re cui sia trono
/ viti, e di spighe rigogliose ondeggi / la valle immensa. pascarella,
miei fratelli, / e da te ondeggi a fecondarmi il canto, / e da
ch'errando in quegli error su tonde ondeggi. -procedere fra sassi e dislivelli (
; e ad ogni poco che per tempesta ondeggi, orribile è il rompere che vi
/ stretti, ch'all'aura non lascivo ondeggi. 16. seggio in borsa
là dove tu, bel fiume, ondeggi e serpi, / serpire ancn'essi e
, / a cui la folta turba ondeggi intorno, / immansueto tauro acca- neggiato
/ viti, e di spighe rigogliose ondeggi / la valle immensa. e fiacchino la
, / a cui la folta turba ondeggi intorno, / immansueto tauro accaneg- giato
si rabbonaccia, che egli piue tempestosamente ondeggi. c. campana, i-37:
ed oppresso e fra pensieri / dubbioso ondeggi in mille errori e mille.