rapporto di analogia, di simiglianza; per omonimia (ed è proprio del linguaggio della
, 5-196: quella fragilézza, l'omonimia col gonzaga, gli facevano un'aureola di
proprio di persona, in caso di omonimia in una stessa famiglia).
, 5-196: quella fragilezza, l'omonimia col gonzaga, gli facevano un'aureola
'e veùpov 'nervo '. omonimia (disus. omonomìa), sf.
lo equivocare... da'greci 'omonimia 'si chiama: qual è quando
si potrebbe produrre la quistione nascente nell'omonimia delle due città, e domandarsi le
appartenessero. lessona, 1021: 'omonimia ': dicesi così lo esprimere oggetti
, propagata da ellanico e originata dall'omonimia casuale di luoghi e genti diverse,
5-196: quella fra- gilezza, l'omonimia col gonzaga, gli facevano un'aureola
che si è conservato un vestigio nella omonimia probabile di 'mantus 'e di '
indica in rapporto con chi sussiste l'omonimia. tommaseo, xcvii-1-58: si parla
). omonomìa, v. omonimia. omònomo, agg. che
. nell'uso moderno in casi di omonimia per riferirsi univocamente a una persona,
'forma'. tautonimìa, sf. omonimia. 2. biol. l'
ia óvona 'nome', sul modello di omonimia. tautosillàbico, agg. (plur
è proprio, che è relativo a omonimia; che presenta omonimia. omòrgano
è relativo a omonimia; che presenta omonimia. omòrgano, agg. fonet
è proprio, che è relativo a omonimia; che presenta omonimia. l
è relativo a omonimia; che presenta omonimia. l. heilmann e l