bastanza vendicato / per le dolci parole ch'ode dire. vasari, ii-17: nel
carducci, ii-9-120: finisco di trascrivere l'ode abduana per un capitano, già garibaldino
vannucci è colpito dalla frequenza con cui ode parlare una lingua straniera o l'italiano
parte. sta / per accostare. s'ode la battuta / della voga. idem
voga. idem, iv-2-1353: s'ode la voce del comandante...:
. d'annunzio, iv-2-1354: ode la voce del comandante che ordina 1'
(5cxouo (jta 4 ciò che si ode '. acùstica, sf.
tiene le orecchie chinate, egli non ode bene, e quando le dirizza ode acutamente
non ode bene, e quando le dirizza ode acutamente. dante, par.,
ascosi lacci; e chiede, / et ode che son tutte adulazioni. michelangelo,
iii-432: tra'fiori articolar zeffiro s'ode / aeree melodie. leopardi, i-186
affatica. manzoni, 34: s'ode un carme: l'intento isaia / proferì
a partito el cervello di chi ti ode. bandello, 1-5 (i-71):
: tutta la notte vede balenare, ode tuonare la battaglia lontana su l'isonzo affocato
ed insulti. panzini, 1-742: ode nella notte le sterminate genti che si affoltano
govoni, 3-160: e la muta campagna ode e rimbomba / a quei sinistri ed
grido suo spaventa / il passaggier che l'ode alla lontana; /...
] non presume; / se l'ode sotto un lauro, o sotto un faggio
1-1-155: già l'agreste mio canto ode, e festoso / da lo stillante speco
di catena al banco / quando rombare ode sul dosso il nerbo / dell'aguzzino.
s'indugia, non si volge, non ode. palazzeschi, i-288: vedete.
. parini, 493: quando de l'ode alcaica / il sempiterno autore / per
desolati orrori, / se non quanto sol ode appo la riva / gemer le folichette
ghiron dall'alfa perfino all'omega / ode l'istoria. moneti, 13: la
la vertute e l'atto molti ci ode al ioco: « matto *: /
1827 (411): in questo s'ode appressare uno scalpi- tamento e un gridìo
tra'colli arridenti e del piave / ode basso lo strepito. dessi, 6-145:
poi che tu avrai allenito colui che ode, dei dimostrare [ecc.].
basso alquanto, però che l'uomo ode meno dalla lunga che non vede. petrarca
caldo è grande, né altro s'ode che le cicale su per gli ulivi.
de'mantici; né in questo senso si ode mai o si legge alzamento.
, 4-14: e però, quando s'ode cosa o vede / che tegna forte
novo peregrin d'amore / punge, se ode squilla di lon tano /
d'annunzio, iv-2-1214: s'ode fra lunghe pause un anatrare di germani
cavi, la sirena ha fischiato, s'ode lo scatenìo dell'ancora verso prua.
àncora per far vela, e s'ode il grido del còmito, e s'ode
ode il grido del còmito, e s'ode il vocìo dei compagni d'albero.
, 4-9: e però, quando s'ode cosa o vede / che tegna forte
d'etna in guisa, / intonar s'ode, ed anelar si vede. panzini
/ fatta armonica cetra e poscia s'ode / d'angioli il canto in su le
: mentre va per dubbio calle / ode un corso appressar ch'ognor s'avanza
annitrire. caro, 7-964: s'ode annitrir cavalli e sonar tube. tasso,
narici rugiadose [delle mucche] s'ode uscire l'umido fiato ansimante che a
287: molti gran fatti se n'ode dire dalle persone antiche e assai se ne
non più... / s'ode rimbombevole coro / ma a pena sottil
imbriani, 2-194: i plausi ode e paventa / l'appiattato straniero; e
a dimari, 2-513: contiene [l'ode] le sentenze circa le ricchezze,
orrori, / se non quanto sol ode appo la riva / gemer le folichette
spesso la buona resoluzione; ma come ode tutti e particulari, si confonde.
uno aprir l'animo tuo a chi t'ode; il tacere per lo contrario pare
iacopone, 78-44: l'amor sì l'ode e no lo 'ntenne: / de
: questa rozza fanciulla e semplicetta / ode le valli, ode le selve argute /
e semplicetta / ode le valli, ode le selve argute / risponder spesso all'armonia
: or, mentre egli ne viene, ode repente / arme! arme! replicar
/ fatta armonica cetra, e poscia s'ode / d'angioli il canto in su
colli arridenti e del piave / ode basso lo strepito. panzini, ii-492
/ come nell'arsa state il tuono s'ode, / che di lontano mormorando viene
giorno, per tutta la notte si ode lo sparo di fuochi d'arti- fizio
enea / pe'meati del monte ode il responso / della cumea?).
b. croce, ii-13-45: eppure si ode risonare l'esortazione e il comandamento a
ho rifatto puramente, purissimamente, l'ode asclepiadea (ti piace questo bel vocabolo
francesco da barberino, 11: e quando ode parlare, ascolti e imprenda / bei
, purg., 4-10: quando s'ode cosa o vede / che tegna forte
asino. anguillara, 11-59: ed ode dir che sotto alla corona, /
tura con la coda, sì che non ode le parole dello incantatore. cecco d'
di casa. rebora, 204: si ode vagire una culla, / ma la
che ne resti insieme capace chi l'ode. cassola, 2-91: era
quando fiso [l'uomo] mira non ode chi lo chiama, e per traguardo
danno grande lode / quando l'amico l'ode. / ma null'altro piacere
mentre va per dubbio calle, / ode un corso appressar ch'ognor s'avanza
fatta armonica cetra, e poscia s'ode / d'angioli il canto in su
purg., 4-9: quando s'ode cosa o vede / che tegna forte a
, / senza guardar che dio tutto ode e vede, / avviluppa pro
. arici, i-182: lo azzuffarsi ode de'veltri, e il molto /
e'muggire alla campagna i grilli / ode e nitrir le rane dentro il folto /
alte in un vento / che non s'ode, e tu tremula rifai / nell'
che di baleni, / né se ode altro che troni e venti fieri, /
d'annunzio, v-1-93: ancóra s'ode il gran ronfare, il gran travagliare
dossi, 603: dalle stanze vicine si ode intanto lo strepito del bambiname affamato dell'
per tempo? casti, 13-73: s'ode il tuon che da lontan barbotta.
d'annunzio, iii- 1-731: s'ode per il folto del barco il suono dei
ferma. linati, 8-79: s'ode un tuono: la terra comincia tremare:
d'annunzio, v-1-93: ancora s'ode il gran ronfare, 11 gran travagliare
, 1132: diceva che di notte s'ode un bataclan, come fosse una battaglia
e co 'l guidi s'introdusse nell'ode il furor sacro, il fatidico,
: sta / per accostare. s'ode la battuta della voga. 5
quindi risonar l'isola tutta / s'ode di pentolacce e di fischiate. /
ma ella s'è beata e ciò non ode: / con l'altre prime creature
che anche nelle famiglie per bene si ode talvolta mormorare così: « quando finirà
che viene in odio a chiunche intorno l'ode: / tanto ogni sua parola è
caccia alla sua posta, / ch'ode le bestie, e le frasche stormire.
. arila, 63: si ode così chiamare quell'operaio che imbianca
dicitore o per difetto di quello che ode. idem, inf., 7-93:
lento seguitò. fogazzaro, 2-116: ode... il lieve sussurro di un
anzi altro non si vede e non si ode che una lana agitata che sgrida.
uso. manzoni, 13: allor s'ode uno strider di bipenni, / un
, 390: uno bisbiglia; e l'ode uno lontano / le mille miglia!
, i-324: dopo una breve pausa si ode dall'interno del salotto da pranzo,
ix-11: qua e là spargersi s'ode, / di volatili in cova, /
dal ciel fuoco a bizzeffe, / s'ode di zolfo e di bitume il tuffo
22-36: spesso la dolente vacca / ch'ode di lungi smarrito il boccino, /
, 37: un bricco al fuoco s'ode borbottare: / piccolo il ceppo brucia
. ugolini, 64: si ode spesso: * abito bordato in oro,
. d'annunzio, iii-1-589: s'ode il grido gutturale con cui gli uomini
campar morte alungiando, / là 'v'ode lo braire / fere e va 'l morire
37: un bricco al fuoco s'ode borbottare: / piccolo il ceppo brucia
di zappa e di piccone, s'ode talvolta, nella quieta ora mattutina, il
. forteguerri, 28-4: e s'ode tanto da lontano urlare, / che
sta con l'anima gravosa / e brucare ode la pecora d'intorno. viani,
37: un bricco al fuoco s'ode borbottare: / piccolo il ceppo brucia al
iii-1-421: per qualche attimo non s'ode, nel silenzio improvviso, se non l'
pascoli, 516: or né canta né ode [l'assiuolo]: abita presso
sano. manzini, 7-82: non ode che il proprio sangue: l'orgasmo ormai
vede più vaccio che l'orecchia non ode. a. pucci, ii-26: il
per mandartela la sera stessa, quella sciagiurata ode: gli leggo quella: ne va
il cacciatore alza lo spauracchio e s'ode il fruscio dei tordi in fuga che
la caccia alla sua posta, / ch'ode le bestie, e le frasche stormire
accade d'improvvisare un canto a chi ode la cadenza del mare e il fragore
cade in un pozzo, se ne ode il suono della percossa che dà nel fondo
spiaggia v'è molto silenzio. si ode però qualche grosso calabrone nero che ronza
il pubblico lo sente. non s'ode un respiro. la luce è calata e
caldo è grande, né altro s'ode che le cicale su per gli ulivi;
calle. marino, 12-96: s'ode picciol romor per la foresta, / se
polve. manzoni, 73: s'ode a destra uno squillo di tromba; /
: si leva e lava, ed ode a mensa assisa / epitalami in vece di
, che il suono che se ne ode, a giudizio degli orecchi, paia uno
del muro. moretti, 17-253: ode la voce di mezzogiorno e si scuote
, ix-292: non creda alcun, quand'ode dir canaglia, / s'intenda sol
la giovenca], che i ruggiti ode al cancello / di doppio timor trema,
o strillante o monacale, a declamare un'ode per istrofe antistrofe epodo; e la
da leggiere aure seconde, / ode con dolce e musico concento / sussurrar
intorno alla commettitura del piombo. s'ode il rugghio della fiamma che il saldatore
iv-2-726: emergendo dal mare sinfonico l'ode canta la vittoria dell'uomo, rischiara d'
però, pascoli, 192: ora s'ode un ronzìo di cantarella. ranza non
/ nelle sue onde fuggenti, ode canti di cigni / più di quello.
comincia il suo canto, / già s'ode per casa il tuo strido.
di stromenti / scorga imagine alcuna, ode gli accenti. fontanella, i-247:
compiacentissimo abate mi stava leggendo quella grandiosa ode del guidi alla fortuna, poeta, di
. stuparich, 5-440: non si ode ima parola di quel che dicono,
capo gli dicesse a mente tutta l'ode. -da capo a fondo: dal
accenciato. sbarbaro, 1-56: quando s'ode gazzarra e spinge l'uscio un bambino
api de'suoi bugni, e s'ode qualche belato tremolante di capre che pendono
sotto l'incubo finché una notte s'ode, col grido, un rovinìo
stridivano. saba, 225: [s'ode la voce d'un fanciullo / che
sappiate che quel cane non vede, non ode, non sente, non conosce e
piantare in testa ai nostri fogliacci, ode, canzone, canto, carme,
vi è un foro, per cui s'ode, e d'intorno al foro d'
cartucce nel barile; / gli scatti ode, gli scocchi dei moschetti; / ode
ode, gli scocchi dei moschetti; / ode il tonfo d'un corpo che si
/ abitante non vede, ostier non ode. / castaldo alcun di lei cura
uno pesce di mare che non vede né ode, e sta accostato a pietra,
popolo scomparso. gozzano, 137: s'ode un latrato e un passo, si
nunzia di quanto mira e di quant'ode. parini, giorno, 1-688:
chi nel terzo ciel suo è 'ntrato, ode arcana profunditate. compagni, 1-16:
genera ne la mente di chi l'ode un pensiero d'amore, lo quale io
muratori, 1-31: più non s'ode parola fra noi de'servi, delle manumissioni
seminato nella buona terra è colui ch'ode la parola, e la 'ntende:
37: un bricco al fuoco s'ode borbottare: / piccolo il ceppo brucia al
spesso a partito el cervello di chi ti ode. -mandare a qualcuno il cervello
che ver lo cacciatore, / quando ode il suo romore, / a lui va
... /... s'ode ne la pace il crèpito / de le
che non l'essaudisce o che non l'ode. redi, 16-iv-42: si dànno
abbandono / della sua propria vita!, ode vibrare / nel suo dischiuso petto il
inconfessabili. 8. che si ode distintamente, che ha un timbro limpido
ottobre ai lunghi inseguimenti. / s'ode chiaro squittire in que'silenzii. -di
dirlo chiarozo chiarozo, acciò che chi ode, ne vada contento e illuminato, e
, nella luce del primo sole, s'ode un lungo chicchiricchì... un
l'acqua, buono, / s'ode quel croccolare / co'suoi pigolìi dietro.
o strillante o monacale, a declamare un'ode per istrofe antistrofe epodo; e la
restituii a chi spettava, con una ode sull'andare di pindaro, che per
. pascoli, i-749: quanto all'ode di chiusa, si potrebbe sostenere che
1-55: già da più notti s'ode ancora il mare, / lieve,
caldo è grande, né altro s'ode che le cicale su per gli ulivi.
lacci; e chiede, / et ode che son tutte adulazioni. / di cicale
/ la cicaletta sia, ch'or s'ode sola, / avanti al padre fra
, nel mercato di napoli, dove si ode in qua, e in là il
da ottavino. pascoli, 128: s'ode un cicaleccio / di tra gli allori
varie melodie, che i spirti di chi ode tutti si commoveno e s'infiammano e
, / nelle sue onde fuggenti, ode canti di cigni / più di quello.
il muraglione la strada, ed egli ode il cigolio della mannaia, le bianche
i rossi peneri sulle muragne ed egli ode l'urlo bestiale del boia ubriaco.
una voce risuona, / non se ode al mondo la più spaventosa. tasso
, 3-181: nel buio della camera si ode improvvisamente un suono quasi inverosimile, lo
/ cinghianvi il collo. i plausi ode e paventa / l'appiattato straniero.
[l'assiuolo] or né canta né ode: abita presso / il brusìo d'
non buono e non gradito a chi ode. giusti, 3-111: pensarono fosse meglio
sia, sente di lui novella, / ode ch'egli era vivo. salvini,
onde più tosto è noioso a chi l'ode. puoti, 80: ciufolo,
parini, giorno, iv- 118: ode il cocchiere al fin d'ambe le voci
del poeta, che ci scrisse l'ode che sai. 8. locuz
viani, 13-200: né più s'ode il cacciatore selvatico zampognare alle folaghe o
sacchetti, 143-29: come il piovano ode costui, si mutò di mille colori
alla finestra: oltre al combattimento che s'ode per tutto il giorno di laura divina
commiato / febo, e da presso ode mugghiar quel toro / che hanno i
[in boccardo, 1-465]: si ode da ogni parte, quasi parola d'
melodie, che i spirti di chi ode tutti si commoveno e s'infiammano e
: di qui e dal principio di quest'ode si raccoglie, che arcesilao dovette con
abate mi stava leggendo quella grandiosa ode del guidi alla fortuna, poeta, di
altro, e l'una risponde a l'ode greca o latina, l'altro a
la luce vede, per i moti ode, per li vapori odora, per la
e capace. panzini, iii-862: si ode il mare. esso ha un sussurro
primavera. tommaseo, i-126: sparso ode un concento / d'augei, d'
rarissime volte quando egli [il popolo] ode due concionanti, che tendano in diverse
sia capace di quella verità che egli ode. gioberti, 1-iv-18: paolo,
varie melodie, che i spirti di chi ode tutti si commoveno e s'infiammano e
armonie. garzoni, 1-441: qui s'ode l'armonica modulazione delle voci concordanti insieme
si accosta l'orecchio al suolo, si ode un oscuro mormorio o un gorgoglio confuso
chi questo modere: / non s'ode mai tal empietà conquidere. monti, x-2-32
la luce vede, per i moti ode, per li vapori odora, per la
prego; / e s'ei non l'ode, alto consiglio è certo / di
, / che ciò che vede ed ode ed hai pensato, / ciascuna reca suo
, ix-292: non creda alcun, quand'ode dir canaglia, / s'intenda sol
/ quasi contento allora a pena s'ode. savonarola, 7-ii-292: dio,
dirlo chiarozo chiarozo, acciò che chi ode, ne vada contento e illuminato, e
ho letta la sua nobilissima e gentilissima ode. 3. ciò che è cagione
duro e sì ostinato, che se elli ode e frequenta d'udire la predica,
si leggono stampate nel 1556 con nome di ode... due tentate contraffazioni di
/ quasi contento allora a pena s'ode. leonardo, 1-167: e'cacci'i
de'pensieri, accaderà che colui il quale ode o legge,
a chi le profferisce e a chi le ode il supremo diletto. comisso, 7-182
coppièro. marino, 4-100: ed ode a mensa assisa / epitalami
sonasti? pindemonte, ii-79: l'ode talor, che le parlanti corde /
, 7-ii-431: da molti secoli s'ode fra noi il nome di marocchino, cioè
altro, e il chiamato o non ode o non vuol udire,...
la bocca. pindemonte, 180: ode squillar sul monte il vigil corno / de'
ottobre ai lunghi inseguimenti. / s'ode chiaro squittire in que'silenzii. /
g. gozzi, 1-97: talvolta si ode un coro di fanciulli che piangono,
ben le membra / di ciò ch'egli ode dire. petrarca, 53-5: poi
si accosta l'orecchio al suolo, si ode un oscuro mormorio o un gorgoglio confuso
piantare in testa ai nostri fogliacci, ode, canzone, canto, carme, e
ix-11: qua e là spargersi s'ode, / di volatili in cova, /
. monti, x-3-105: e s'ode per la cieca aria secreta / con
uomini in alto; o gemer s'ode / crepitante giudeo per entro al foco
se nel cupo / del domestico pozzo ode mai l'acqua / fervendo gorgogliar,
venuto, e lento / sfogli -se n'ode il crepitar leggiero - / le carte
ch'ei ne gode; / più non ode, / più non parla, più non
e l'acqua, buono, / s'ode quel croccolare / co'suoi pigolìi dietro
pascoli, 564: e non ode che qualche mosca / che d'un
tratto ronza ad un vetro; / non ode che il croccolìo roco / che rende
g. cavalcanti, ii-436: s'ode una profonda voce, / la quale
. bernardino da siena, 519: or ode l'altra ch'è più crogia.
spiriti incatenati. quasimodo, 1-43: s'ode il vento con rombo di crollo /
che nella rossa aurora / non s'ode il crollo delle cose morte. idem
a quattro dita, / or non s'ode più cantare. 3. ott
d'annunzio, ii-622: or s'ode su tutta la fronda / crosciare /
d'annunzio, ii-622: or s'ode su tutta la fronda / crosciare / l'
lettura / che poémetti, canzoncine ed ode. nievo, 220: i veneziani
/ quasi contento allora a pena s'ode. berni, 64-5 (v-181):
, orfeo, 91: s'eùa l'ode [le rime] verrà come una
. / un bricco al fuoco s'ode borbottare: / piccolo il ceppo brucia al
da sodisfarsi, e o non l'ode o noi cura. alfieri, i-95:
0 se nel cupo / del domestico pozzo ode mai l'acqua / fervendo gorgogliar,
, non è bastevole, perché chi l'ode non ha capacità di applicarla al bisogno
rimane da sodisfarsi, e o non l'ode o noi cura. fagiuoli, 3-2-287
il pancrazio / erano i fulcri dell'ode, / come il tripode solido regge /
pur romor grande, ella non l'ode: / onde d'aprir la figlia
/ abitante non vede, ostier non ode. / castaldo alcun di lei cura non
per tutti. pindemonte, 180: ode squillar sul monte il vigil corno /
è troppo ordinario. cesarotti, ii-73: ode appressarsi / d'oscarre i passi,
del fratello più grande, non appena ode la voce dell'altro ha una contrazione
xiv-11: in quanto poi a l'ode per messa, imprimetela, bruciatela, fatene
vederne alcuno, che, se tra via ode farsi una dilicatissima musica, si fermi
di catena al banco / quando rombare ode sul dosso il nerbo / dell'aguzzino.
e rincarò la dose del platonismo nella sua ode per la incoronazione di corilla olimpica,
non più tintinnìo di sonagliere / s'ode passare per le vie lontane; / ché
orrori, / se non quanto sol ode appo la riva / gemer le folichette e
sicura. manzoni, 73: s'ode a destra uno squillo di tromba;
. monti, iii-157: la vostra ode sinceramente è bella; e se, a
, il detrattore e chi volentieri l'ode portano al diavolo, il detrattore nella
caccia a la sua posta, / ch'ode le bestie e le frasche stormire.
perché l'anima presente a sé stessa ode i suoi pensieri, e s'interroga,
d'azione, che l'orecchio non ode in voce cosa che l'occhio non
, ii-117: bene è vero che chi ode, o chi dice non per odio
e favola da una parte, e ode e canto dall'altra. 2.
cause civili di dentro, perciocché ella ode tutte le appellazioni alle sen- tenzie date
: chi ha difetto e non tace, ode sovente che gli dispiace.
18-18: passa più oltre, e ode un suono intanto / che dolcissimamente si diffonde
qual digiuno augellin, che vede ed ode / batter l'ali alla madre intorno
pel diserto solco / digiuno sospirar s'ode il bifolco. pananti, i-343: ho
mento de tutta giente che vo'vede e ode. angiolieri, 72-4: quando mie
e d'aiace a sugger penda ode 'amore ed arte 'alla l.
vi-295: del mattino tra la nebbia / ode un picchio di martello, / vede
superbo modo di vestire, non s'ode più per le piazze e per i rii
parola). forteguerri, 30-56: ode l'una dell'altro alcun sospiro,
che per altro l'accorgimento di chi ode, il distingue. carena, 1-24:
/ e / quà e là spargersi s'ode, / di volatili in cova,
: a me pare che quando si ode a raccontare qualcosa di uno, si
-dedicato (un sonetto, un'ode, un poema). baretti,
1-1-10: d'altra parte, quantunque volte ode lodar la sua donna, lei altrettante
, con tanto fracasso che s'ode tre leghe di lontano, e da altrettante
abbandono / della sua propria vita! ode vibrare / nel suo dischiuso petto il
mecenate egli [orazio] scrisse la ode terza del libro terzo, a discifrare la
, quando le discioglie, ella non ode e non vede. -rifl.
ascende, / e tai voci discior s'ode a la folta / turba del lido
, i-155: questa ch'io dico ode a faone, ben so che altri
a fare presto e bene, pubblica un'ode per la primogenita. ve la mando
grandissimo fastidio chi gli vede ed ode. d. bartoli, 9-32-28: quanto
rapisce e trae di sé chi l'ode, e... dolcemente l'incanta
alberto, e come per lui compose una ode che incominciava jam, e la causa
carducci, iii-18- 110: l'ode del fantoni a ferdinando per il graziato
/ dopo tante, che 'l vento ode e disperde. tasso, 16-70: come
, ix-292: non creda alcun, quand'ode dir canaglia, / s'intenda sol
disse gesù a'discepoli suoi colui che ode voi, ode me: e chi
a'discepoli suoi colui che ode voi, ode me: e chi disprezza voi,
la disputa, / pria del cieco fanciullo ode l'accusa, / che dice esser
a voi disputanti e a chi v'ode. m. adriani, iii-324: a
non parla, non vede, non ode, non pensa, non discorre. voto
boce. boiardo, 1-5-19: malagise ode l'uscio disserrare, / e ben si
bembo, 1-49: e pensa et ode e vede / pur lei, che
, componimento in due strofe; ovvero ode che ha due versi per ogni strofa.
[s. v.]: l'ode d'orazio alla regina di pafo è
, i-2656: tale 'l mal dir t'ode, / che poi no lo disode
lo più nella forma di proverbio: chi ode non disode). varchi,
tabane che ci sono: e chi ode, poi non disode. g. gozzi
lascia indietro, si dice male, chi ode noi non disode, e prima che
agostini, 55: chi di me ragionar ode, si turi le orecchie per non
poi andare per giugnere gli compagni, ode parlare ispiriti in àiere, che somigliano
di poesia lirica corale, fra l'ode e l'inno, d'ispirazione potente
altro dittàggio, ed è che quando s'ode il muglio del delfino è prossimo il
da lungi il rombo de la volante s'ode, / e l'ombra de l'
ne sia mai contento, che ancora non ode mai ricordare braccio, che non si
divina. manzoni, ii-1-63: s'ode un carme: l'intento isaia /
altro, e l'una risponde a l'ode greca o latina, l'altro a
18-18: passa più oltre, e ode un suono intanto / che dolcissimamente si diffonde
di levante o di scirocco quando s'ode fra lunghe paure un anatrare di germani
sonnolento. negri, 2-716: s'ode, strano! un dondolìo di campane,
un amante. ariosto, 15-102: ode il meschin, ch'in antiochia andata /
l'uomo pensare la qualità di chi ode; perciocché, come dice san gregorio
la disputa, / pria del cieco fanciullo ode l'accusa, / che dice esser
: somiglia a quel tintinnìo fuggitivo che s'ode a traverso le stanze quiete della casa
ii-3-190: fra tante cose avviate ho un'ode, che, se la traggo a
il cavaliere / troilo impietrato, s'ode ora cadere / grave il silenzio per la
frisi, xviii-3-364: le riflessioni sull'ode e sulla poesia, lo scritto sulla
che i tuoi discorsi recheranno a chi t'ode, se procederan nella forma pur ora
varietà faticosa del verso sciolto e dell'ode classica. svevo, 2-387: era
abitudine di ripetere supinamente ciò che si ode dire da altri. b.
ix-44: ogni uomo, adunque, che ode queste mie parole e fae quelle,
questa r. deputazione non senza meraviglia ode richiederlesi un documento d'attestazione che la
, 7-1 (151): gianni lotteringhi ode di notte toccar l'uscio suo;
trecento elefanti. pascoli, 753: egli ode forze incognite, incessanti, / passargli
, che non ha orecchie, non ode avvicinarsi la gotta dal piede elefantino:
: da una delle viuzze laterali s'ode uno scalpitìo di cavalli e un tintinnìo
e molte sono le virtù di questa ode. ma la più eminente è l'ingegnoso
, / abitante non vede, ostier non ode. alfieri, 8-98: sol la
carducci, ii-1-210: ricordati di un'ode in metro endecasillabo catulliano ma disposto a
carducci, iii-16-166: l'entrata [dell'ode] è viva: della troppo nota
: dopo l'entratura, [l'ode] si divide in due parti, ha
delle parti. carducci, 11-12-1781 nell'ode del rampoldi ci sono certo di bei
il canto del coro, come accessoria all'ode, ovvero alla canzone, fu chiamata
. / si leva e lava, ed ode a mensa assisa / epitalami in vece
storia della nostra città. 2. ode, poema, inno, canto, preghiera
. pascoli, 461: s'ode qui l'erba che cresce: / crescer
. d'annunzio, v-1-399: non s'ode voce, né tonfo di remo,
tristo regno. / là dov'egli ode, esamina, condanna / e discuopre i
: ancora è da riprendere quello che ode il detrattore, come quello che crede al
idea che viene coll'esantema poetico è l'ode a filli, o le riflessioni lacrimose
maravigliosa forza appresso l'orecchie di chi ode. b. cavalcanti, 2-309: tra
, apri! apri! ». s'ode dall'eterno: / « il sangue
padre bovi. pascoli, i-725: l'ode esordisce con uno di quei proemi pindarici
vive di zampilli. / non altro s'ode che il cantar dei grilli / eguale
: il tuo cuore vicino che non m'ode / salpa già forse per l'eterno
il popolo, camminando e trattando, ode a dire qua e là nelle case e
bardo futuro, a lei mi sposi un'ode, / e nell'azzurro iddio mi
alcuni prodotti dell'arte dei selvaggi si ode ancora discutere dagli etnografi, nientemeno,
garzoni, 1-441: qui s'ode la perfetta eufonia, che non
arde e fiammeggia, / né s'ode euro che soffi, aura che spiri,
nell'amenti, nella dimora dei morti, ode la voce. 2. liturg
, xiv-15: signore, ella accetti quest'ode, che 10 scrissi due giorni sono
: un murmure diverso, una faccenda / ode intensa, / onde echeggia alto
prati, i-81: suonar non s'ode per l'ombre nere / che il fischio
fa manifesto a chi di lui ben ode. maestro alberto, 97: ma la
. ». settembrini, i-87: se ode che una fanciulla ha fallato, ei
mantenga credenza, / di quel che ode non dica fallènza / e della bocca sia
della sinagoga si vede e si ode lo sheliach leggere il parascà al
posto nella verità il fondamento di quest'ode [la caduta], proseguitone nella
sala tra l'altra gente marmondino, e ode condannare a morte mirabello per la falsa
del riccio, 3-51: non si ode egli tutto dì da professori per senno e
mascardi, 460: ogn'uno mal volentieri ode continua- mente fischiarsi agli orecchi la voce
bronzo praxiteleo, che è il nearcho dell'ode vigesima del libro terzo.
vi-295: del mattino tra la nebbia / ode un picchio di martello, / vede
leggera armatura. manzoni, 73: s'ode a destra uno squillo di tromba;
quel manzo nostro, / che più non ode del padrone il grido / né del
agl'inni. manzoni, 34: s'ode un carme: l'intento isaia /
si rodeva e smaniava, come un che ode il bargello che gli dice: acconcia
: chiamo il cielo, ei non m'ode; e sol feconda / miro la
lidi? carducci, ii-18-21: l'ode è giunta felicemente a 14 strofi. viani
savonarola, 6-256: quando il diavolo ode la verità, la gli è una ferita
: che l'animo di quel ch'ode, non posa, / né ferma fede
se del lione il fremito feroce / ode da lungi, entro la cupa selva,
spesso fra gli antiqui ombrosi cerri / s'ode sonar di bellicosi ferri. bandello,
: se nel cupo / del domestico pozzo ode mai l'acqua / fervendo gorgogliar,
usci e dalle imposte delle finestre s'ode un sibilo acuto: è il vento
d'annunzio, v-1-215: s'ode il rugghio della fiamma che il saldatore
terra arde e fiammeggia, / né s'ode euro che soffi, aura che spiri
ficchi e appicchi nella mente di chi ode, colui che dentro non sente per effetto
e mostri. dottori, i-418: ode risonar le porte / di sassate fierissime.
ammaccatura. 5. che si ode appena, che proviene da lontano,
fievole / mormori, il mondo t'ode, / pallido eroe, custode / dell'
: grazie a costei, che dal mirabil ode / carro d'eterna maestate adorno /
le verdi chiome, e filomena s'ode / mesta rinnovellar l'usato pianto,
. groto, 59: talvolta s'ode un continuato colpir di tamburi et un
avere a fare lungo viaggio, e ode di lunge sonare alcuna campana a compieta fino
: di tratto in tratto ancor, s'ode, nelle pause della loro angoscia,
i cari spirti? alcun non m'ode; / né pur si sente una
raimondi, 3-111: una sorte di ode alla ghigliottina, infiorata di fiori terrificanti
pananti, ii-367: non si ode che dispute, che rimproveri, che
mascardi, 460: ogn'uno mal volentieri ode continua- mente fischiarsi agli orecchi la voce
, la sirena ha fischiato, s'ode lo scatenìo dell'àncora verso prua.
né, come suol, sospetta / s'ode veltro latrar, fischiar saetta. chiabrera
cipresso. buzzati, 3-3 7: si ode il fischiettare di montani che sta fuori
. d'annunzio, iii-2-271: s'ode a quando a quando il rugghio confuso
per carte e per inchiostro / s'ode che fu sì orribile e stupendo, /
viani, 13-200: né più s'ode il cacciatore selvatico zampognare alle folaghe o
la terra, / e gran fracasso s'ode e molto pianto / per ogni strada
. carducci, 626: cupa s'ode lontano lontano / l'onda sacra del gange
37: un bricco al fuoco s'ode borbottare: / piccolo il ceppo brucia
, diè a stampare certe strofe dell'ode su certi fogliolini con sopravi scritto: *
in sull'arena. marino, 294: ode appo la riva / gemerle folichette e
il cielo. carducci, iii-20-302: l'ode a soffer- màti su l'arida sponda
). nievo, 1-303: s'ode un vocione fondo fondo che sembra uscire
il fòro, elegge i padri, / ode, giudica e manda. salvini,
, 4-8: e però, quando s'ode cosa o vede / che tegna forte
chi sa di essere fragile, non ode musiche oscene, non ronda per quartieri
ii-294: nell'arsa state il tuono s'ode, / che di lontano mormorando viene
similemente a colui... / ch'ode le bestie e le frasche stormire.
ferro stende. parini, 535: ode eurilla un latrato e dietro quello / un
rende le voci, e ridice quello che ode. boccaccio, v- 109:
iv-2-1245: io pensavo al principio di un'ode, che somigliasse a quell'impeto fresco
: se nel cupo / del domestico pozzo ode mai l'acqua / fervendo gorgogliar,
incudine, e questo suono non si ode che in abruzzo. le ascoltai tutta una
in quando, per qualche notte, si ode il frignare di un neonato.
prendere partito e di operare, si ode taluno, in luogo d'interrogare unicamente
. ariosto, 39-76: mai non ode / se non adulazion, menzogne e
forme poetiche di capitolo, strambotto, ode, sonetto e canzone (fiorì nellttalia settentrionale
avesse precorso nel sollevar agli onori dell'ode le strofe saviolesche e che lo seguitò
per le lunghe noie / del giorno s'ode che il ronzar de'fuchi. moretti
di voi sarà mordace, / se s'ode mai ch'un sì benigno giogo
. b. maccari, vi-381: s'ode il canto fuggitivo e fioco / dell'
somiglia a quel tintinnìo fuggitivo che s'ode a traverso le stanze quiete della casa
, / e qual crudo muggito or s'ode intorno / a funestar di guerra i
di ottone. pascoli, 564: non ode che il croccolìo roco / che rende
a panzacchi [l'ode] è piaciuta furiosamente. bocchelli,
. fil. ugolini, 164: si ode tutto dì, specialmente parlandosi di teatro
ogn'altra cosa gli è noioso / s'ode romor di fusti e lanternoni, /
dossi, 462: non s'ode che il fioco galabronìo di una piva
. viani, 13-200: né s'ode più lo spettegolìo delle gallinelle nelle buche
/ attraverso fendenti, e quei non ode, / e difender non puossi.
come connaturata quella grazia nitida e semplice dell'ode. bocchelli, 6-20: disse il
queste composizioni, allegre per chi l'ode, mi piacciono, ma per chi le
saffo, da una lettera teologica a un'ode. il medio evo buio e possente
assetto ideale. bartolini, 1-108: s'ode tra le ventate dei fiati caldi,
gàttice / ti reco, per un'ode che mi piacque / di te.
ferma a sentir: / cupa s'ode lontano lontano / l'onda sacra del
. fagiuoli, 3-3-40: chi s'ode dar le nuove e i gazzettini /
', perché la dio grazia non s'ode più per dato e fatto dal governo
a generar maraviglia e diletto in chi l'ode. alfieri, 1-566: in essi
. guarini, 1-ii-2-224: quanto all'ode, perciocché questo è nome generico,
delle mie poetiche strimpellate sarà la mia ode genetliaca, poiché questa mi ha fruttato
vento di levante o di scirocco quando s'ode fra lunghe paure un anatrare di germani
dopo gittai giù le prime strofe dell'ode alla regina d'italia. baldini, i-274
impostura ', e in quella sua cara ode a silvia, dove flagella la moda
1-55: già da più notti s'ode ancora il mare, / lieve, su
la luna; / un grido s'ode, splende una face, / poi non
bella / zama già oppressa dal velen non ode / i suoi singhiozzi; e giace
b. davanzali, ii-278: le gioconde ode, le lascive elegie, i giambi
fallo solo per diletto dare a chi l'ode. segneri, iii-1-278: tre specie
di voi sarà mordace, / se s'ode mai ch'un sì benigno giogo /
fòro, elegge i padri, / ode, giudica e manda. dovila, 404
bibbia volgar., v-752: quello che ode confessione, deve essersi apparecchiato; ché
potenza giudicativa è allora quel giudice che ode pur l'una parte. idem, conv
potenza giudicativa è allora quel giudice che ode pur l'una parte. lorenzo de'medici
potenza giudicativa è allora quel giudice che ode pur l'una parte. idem,
parlasse. pascoli, 1058: egli ode nella strada / la cantilena lunga di un
giovane riman presso che morta, / quando ode che 'l suo amante è così lunge
desia, / senza guardar che dio tutto ode e vede, / avi- luppa promesse
giuro, / il ciel che n'ode, e ch'ingannar non lice, /
viso rosso. manzoni, 34: s'ode un carme: l'intento isaia /
, furono imitati dal rolli nelle « ode di serio stile ». glicònico2 (
tarquinio] sveglian dosi, ode qualche goccia risuonare di tanto in tanto nel
] s'è beata e ciò non ode: / con l'altre prime creature lieta
... l'hanno tributata [l'ode] di... verdadieri e
). pirandello, ii-1-1006: s'ode la tromba di un'automobile, e
pietra restare, / non sirena per lunga ode l'incanta. bocchelli, 12-260:
a chi ti vede ed a chi t'ode: / sol di notte apri il
da varie cattaratte, il cui strepito s'ode assai di lontano. montano perciò le
sponde sì remote / de toscani arioni ode l'incanto. manzoni, pr. sp
: avendo il professor palloni scoperto nell'ode tanto lodata un caso di grafia viziata,
caldo è grande, né altro s'ode che le cicale su per gli ulivi.
»! foscolo, xvi-438: l'altra ode latina per le regie nozze mi pare
sassi. battista, vi-1-136: s'ode con insolito rimbombo / fischiar la fromba
crescenzi volgar., 9-103: quando s'ode il mormorio grande e roco, conosciamo
fortunato. carducci, iii-18-110: l'ode del fantoni a ferdinando per il graziato
1827 (411) in questo s'ode appressare uno scalpitamento e un gridìo festoso
grillo '. questa maniera di dire si ode frequentemente per significare una cosa difficile ad
buonarroti il giovane, 9-526: s'ode romor di fusti e lanternoni, /
parli, ma si resti, come chi ode cosa molto nuova, e ne vede
'bene odi! 'et ancora quando s'ode sentenzialmente parlare, li uomini, maravigliandosi
giù per le selciaie e le ontanete s'ode un guattire di volpi. 3
sguinzaglia / delle vendette e agita l'ode pugnace il voi. = part
, ii-18-29: l'indicato da me nell'ode guerreggiata è appunto vasquez di balboa.
barilli, 2-1 il: s'ode lontano lo scalpiccio di molta cavalleria.
quale si sente, cioè vede, ode, gusta, odora e tocca.
pone a introduzione del quarto libro un'ode quasi simbolica in cui la facoltà d'
pastore. saluzzo roero, 3-i-233: s'ode la iena sola urlar per rabbia /
i-349: piange la voce sola. non ode nel gelido sasso / il palestina?
poi, sicuro della fame, i ode venti fischiare, acque scrosciare, / ilare
óve 'le uova \ in versiglia s'ode... iu'òrto, ili'
dirlo chiarozo chiarozo, acciò che chi ode, ne vada contento e illuminato,
inteso,... acciò che chi ode ne vada contento e illuminato, e
31: così è l'anima, che ode volontieri le 'mbasciate, le lusenghe e
de'medici, ii-200: chi non ode una imbasciata / certo eli'è troppo
in modo, che il principe l'ode. fagiuoli, xii-126: averò ben
vannozzo, 253: ivi non s'ode / se non chi rode / e chi
bocca che mangia. non parla, non ode, non si muove più. mangia
). ojetti, ii-174: s'ode il fruscio dei tordi in fuga che
non imbratti la mente di colui che l'ode. savonarola, 5-i-80: di poi
si sentino, nientedimeno niente vede o ode. machiavelli, 30: mi è parso
oltre il centro all'altro emisfero, ode da virgilio queste parole.
delle genti francesi. sestini, 237: ode alcuno avanzarsi, e all'imminente /
spaziando entro quegli orti, / cantar ode i silvani, e il canto impara
difettuosamente imparata lezione simigliante a quelle che ode la prima volta il fanciullo, ha insegnato
10-i-272: per altro nulla più frequentemente s'ode garibaldi, 3-98: ricorderà il lettore
3-185: dal fondo della valigia si ode un suono impercettibile, quasi un pulviscolo di
). nencioni, 1-358: l'ode 'all'aurora'è forse la più impersonale
ricciardo da cortona, 18: non s'ode mai in quello luogo se non mormorare
impossibile m'era mandarle una trascrizione dell'ode,... inchiostro, penne,
. carducci, iii-6-385: un'ode imprecatola ai monarchi d'europa. de
, irrimediabile. saba, 20: ode fanciulli guerra / fingere e paci rotte
sa mettere in rima tutto quello che ode o che vede. da ponte,
voragine con tanto fracasso, che s'ode tre leghe di lontano. caldi,
poeta], s'inaspra, non ode che la voce dell'orgoglio ferito.
: il poeta erasi incagliato alla fine dell'ode « a vittore hugo ». bocchelli
: tosto la nera murena la voce / ode incantante, e più che freccia,
all'impegno della pertinacia, che non ode consiglio, e poi alla perfidia di
. viani, 14-475: non s'ode altro lagno che lo scricchiolio degl'incastri delle
il mare, ella il suo pianto / ode nel pianto delle oceanine. cicognani,
ha maggiore libertà di mentire; e chi ode è più inchinato a credere alla bugia
/ su 'l metallo gentil de l'ode antica. papini, x-i-iioo: godevo
quattro parole. gnoli, 1-266: ode esultando la morte i fervidi / baci
aereo! foscolo, 223: ben l'ode su l'eterne ali sospeso / irato
scoppiare, viene da essi, come si ode, formato. d'alberti [s
, 17-141: l'animo di quel ch'ode, non posa / né ferma fede
. pascoli, 753: egli ode belve fremere lontano, / egli ode forze
egli ode belve fremere lontano, / egli ode forze incognite, incessanti, / passargli
werner. pascoli, i-745: è un'ode di carattere generale, incolora se si
gli ha da increscere, / se m'ode, d'aver preso questo incommodo.
l. gualdo, 1158: s'ode solo qualche flebil suono, / incompreso
rotondo lucente volume della voce, s'ode un mormorio di scontento come di chi
scoppiare, viene da essi, come si ode, formato » e tommaseo [s
degli alemani. muratori, iii-14: s'ode incrudelire questo terribil morbo in paesi contigui
del giorno morente, incupisce, s'ode venire un continuo rumore d'acque cadenti
incupisce, empie la camera, s'ode dalle stanze attigue, opprime il petto e
nell'oscenità,... che quanto ode, quanto legge, tutto l'indirizza
scala del paradiso, 351: neuno che ode o vede nella le toglierebbero uomini
guance. forteguerri, 2-30: s'ode intanto un'indistinta voce, / che
il suo inedito rossore; / perché già ode due piedini scalzi / camminare nel buio
/ sempre d'intorno, e più non ode il vero. carducci, ii-6-44:
più che maturo scrisse quell'infamia dell'ode a priapo, che, se avanza
nella perpetuità di tal consecrazione a un'ode che... va tra le inferiori
/ e di sua gente il pianto ode e lo strido, / bestemmia il ciel
govoni, 1008: ma chi mi ode? a chi grido? / come
frugoni, i-15-227: chi da lontan n'ode il rimbombo infesto / si raccapriccia,
melodie, che i spirti di chi ode tutti si commoveno e si infiammano e così
, se il signor lontano / ode che venga al suo povero tetto. aleardi
legge, quanto, aulo, a chi ode, i miei versi; / ma c'
notturna. govoni, 241: s'ode sol sgocciolare la gronda del cortile.
bocca, quasi con disgusto, perché ode una voce ingratissima d'una parente.
. carducci, iii-18-m: in quella ode all'italia... è il sen
, 1-ii-2-342: degli encomi, inninomi, ode, elegie, epigrammi mi vergogno a
7-1-21: mentre così si lagna, ode un feroce / innito di cavallo al
e nazionale: l'inno fu la prima ode e la prima canzone. d'annunzio
elevato e solenne, metricamente simile all'ode, di ispirazione religiosa o civile,
20: chi... si appressa ode fanciulli guerra / fingere e paci rotte
-di animali. pindemonte, ii-90: ode squillar sul monte il vigil corno /
paradiso, 351: neuno che ode o vede nella vita monastica alcuna cosa
. cavacchioli, 85: qual serenata s'ode in sul mattino / smandolinare pei vigneti
. saluzzo roero, 3-i-233: s'ode la iena sola urlar per rabbia /
profetico. manzoni, ii-9: s'ode un carme: l'intento isaia / proferì
intercali al commento le tre parti dell'ode. de roberto, 1-194: intercalava
giace, sopra il vento intermesso / ode un belato. belare ode un agnello /
intermesso / ode un belato. belare ode un agnello / forse smarrito nelle rupi
idem, iii-1-224: nel silenzio mortale s'ode lo strepito dell'acqua e il soffio
e impor silenzio alle affollate genti / s'ode acapù, ceri- monier di corte.
assaggiato. pindemonte, ii-259: egli ode l'una / lodar vivanda, o
semplice favella, intervallata, quale si ode nel canto, e mezzana, come
sì mirabile diverso stile / usignuol s'ode bei canti intessere / a i giorni tepidi
astratto e in sembianza d'uomo ch'ode ma non ascolta. betteioni, iii-76:
: risonar dopo un lustro ancor qui s'ode, / o par, tuo nome
d'irresistibile dolcezza chi compone e chi ode. e. cecchi, 5-128:
del favellare alle bestie, che non mi ode. gioberti, 3-41: il sogno
orazio] a introduzione del quarto libro un'ode quasi simbolica in cui la facoltà d'
alfieri, 5-251: inveir là s'ode / contro quante mai stragi i preti fenno
, 3-181: nel buio della camera si ode improvvisamente un suono quasi inverosimile, lo
che portate / inver lui, e ode vostri cori. guittone, 127-12:
spaziando entro quegli orti, / cantar ode i silvani, e il canto impara
/ tende l'orecchio una pudica ed ode, / e si sdegna con paure invola-
dimena e l'altro inzeppa, / spinelloccio ode tutto entro la cassa.
forteguerri, 9-28: s'a ventura ode rompersi una frasca, / e nulla nulla
che serviva di modello di ogni singola ode del canone, sulla cui melodia erano
. m. adimari, 2-495 • ode prima istmia, ad erodoto tebano.
, senza agonoteti, / senza la numerosa ode e puliva / umiliate al giocator di
sotto il mio finestrino. ma non si ode un suono venir fuori da quell'istrumento
bel canto che fa istupidire', s'ode a ripetere solamente da alcuni stupidi, che
strozzare 'in senso metaforico, si ode spesso ne'discorsi ed anche alcuni lo
viani, 10-161: nel 'padiglione's'ode il nitrito del poliedro strangozzato dalla lacciaia
che chi le dice e chi l'ode non abbia compassione. -iron.
che quanto ode, quanto legge, tutto l'indi
in questa foggia, insegnano a chi gli ode un parlar conforme, aprendo loro quasi
roco mormorar di lucide onde / s'ode d'una fiorita e fresca riva. bacchetti
geremia. manzoni, ii-10: s'ode un carme: l'intento isaia /
percossa. quasimodo, 1-43: s'ode il vento con rombo di crollo / se
di sussex nell'* hellas ', nell'ode della 'libertà ', in questo
buonarroti il giovane, 9-526: s'ode romor di fusti e lanternoni, / perché
lapido. bresciani, 6-vii-177: le ode vinarie colme di sabbia e di
, iii-254: il genio amici / ode gli auguri, e largamente in volta /
. neri, 6-38: quando s'ode gridar da tutti i lati: / *
/ sola ogni voce che non s'ode più. -sostant. manzoni
col suo lento ploro, / non s'ode lassù nell'aria / lontana. montale
cos'altro poteva io scriverti intorno all'ode latina, se non lodi? lodi ad
latrati. gozzano, i-157: s'ode un latrato e un passo, si schiude
/ se vere o false novitadi egli ode, / a crederle al compagno va bel
l'albero della croce, 1-26: ode [l'anima] quelle secrete cose,
le leggendine greche sui lirici e sull'ode esprifnono con tanta grazia imperitura.
, e così sarai canna vuota, e ode ogni persona con carità leggiera. agostini
qual parte scorra; ciò che egli ode, non se se sia il canto di
, e lento / sfogli -se n'ode il crepitar leggiero - / le carte.
poco. panzini, ii-135: s'ode questa romanella che mure lenta pei campi
alfiereggia, e amleto leopardeggia: s'ode, specie nei soliloqui,
». 2. proprio dell'ode saffica le cui strofe sono composte da
varie melodie, che i spirti di chi ode tutti si commoveno e si infiammano e
torvi nulla. carducci, iii-15-203: l'ode per acclamazione in arcadia, del duca
di spoleto fa scolpire alcune strofe della ode al clitumno sulle mura che videro la
l'atlante che sostiene il cielo non ode dalla sua cima il fremito delle onde
mal di me per un dramma, chi ode vorrà che sia una libbra.
per poi poterle riunire con l'altra ode quando l'avrà avuta, e farne
adorazione di spirito avrebbe potuto consonare all'ode che spirava agli ardori di lesbo, all'
libia. d'annunzio, iii-2-271: s'ode il fischio del vento libico.
quella cosa che egli ama, che non ode quando tu gli vuoi persuadere che 'l
sua via sparger viole / e salire ode la lode / da la sua terrena prole
. suzzati, 4-458: nulla si ode, tranne gli scricchiolii dei vecchi legni
tanto assennate. è una frase che si ode spesso, ed è nata dal fatto
4. per estens. che si ode distintamente; che ha un timbro chiaro
erra, / senza interpreti ancor gli ode la terra. baretti, 2-257:
larga. 9. che si ode distintamente; che ha un timbro puro
e nazionale: l'inno fu la prima ode e la prima canzone. de sanctis
1-55: già da più notti s'ode ancora il mare, / lieve, su
suo nascimento. aleardi, 1-304: ode fischiando ruinar la frana / dei lividi
il trafitto; e nel cadere egli ode / dar gridando i nemici al colpo lode
sercambi, 1-ii-733: messer veri, che ode una sottil loica, mostrando di non
. carducci, ii-1-130: a ciascun'ode poi premetto l'argomento e il sommario
e con tal facilità, che chi ode estimi ch'egli ancor con pochissima fatica
peregrin d'amore / punge, se ode squilla di lontano / che paia il
. gozzi, 1-8- 231: ode il poeta che la chiara luce, /
: roco mormorar di lucide onde / s'ode d'una fiorita e fresca riva.
luge. cieco, 5-43: balugante ode il suo popol che lugge, / e
delle sentenze onde sono condite le sue ode [di orazio], per lo bello
carducci, ii-10-225: finii ieri una ode intitolata « alle fonti del clitumno
personificazione nascondendo il delinquente accampa sola nell'ode, si avanza per i luoghi di
vile armonia da saggi eroi non s'ode. testi, i-298: miser nocchiero,
del deserto, / qui non s'ode che il fremito delle onde. visconti venosta
, 16-viii-20: la maestosa e latinissima ode del nostro signor gori la vidi iersera.
vanno ammorzando, da ultimo non si ode che la battuta del maestro dei cori
calendimaggio. -cinque maggio: titolo dell'ode composta dal manzoni in morte di napoleone
, presentato alla censura di milano l'ode intitolata 'il cinque maggio ',
che portate / inver lui, e ode vostri cori. giamboni, 4-369: tutti
pende le reti il pescatore, ed ode. pascoli, 264: tutto vestito d'
.. nulla onoratamente e magnanimamente, ode. ariosto, cinque canti, 3-51
, rozzo. carducci, iii-3-305: ode, e, poggiato il capo su l'
ficchi e appicchi nella mente di chi ode, colui che dentro non sente per effetto
. foscolo, iv-383: dio non mi ode. mi condanna anzi ad ogni minuto
annerite. quasimodo, 1-43: s'ode il vento con rombo di crollo /
se improvvisa armonia / • di malinconic'arpa ode lontan, / scuotesi, ascolta,
a tutta gente piace più che l'ode. trissino, 2-1-287: questi mal nati
: saluta il sansoni, e mostragli l'ode, e domandagli se gli par 'malvacea'
egli si leva ginocchioni, lo si ode mormorare: -aiuto, mamma mia
f. casini, i-69: abramo ode con sofferenza e risponde con mansuetudine a
: tal parola / a quante madri s'ode uscir di bocca: / se non
velata / che quasi saltella e non s'ode. 2. figur. componimento
alle stalle. pascoli, 753: ode forze incognite, incessanti, /
varie melodie, che i spirti di chi ode tutti si commoveno e si infiammano.
/ fa manifesto a chi di lei ben ode. boccaccio, dee.,
tipica. carducci, iii-16-193: l'ode, con la quale parrà troppa la
g. gozzi, 1-208: quando si ode a dire: il tale o tal medico
avesse precorso nel sollevar agli onori dell'ode le strofe saviolesche. -essere conforme
e freme, / qual egli s'ode a le marine sponde / se combattono insieme
quarto periodo dell'arte, sorge l'ode all'amica risanata, una stupenda perfezione
bartolini, 20-304: ora non s'ode che ingrata la marra picchiare feconda sull'
questo anno mi riesce comporre o finire l'ode alla libertà, l'ode su la
finire l'ode alla libertà, l'ode su la plebe,... una
rame. pindemonte, ii-20: gemer s'ode, delle braccia nude / sotto all'
pascarella, 1-72: nello stanzone s'ode l'eco d'un picchiettare assiduo,
braccia / sotto il martel pesante / s'ode su l'etna gemere / la fucina
: hai letto l'ultimo marzocco con l'ode di gabriele a me e a mariù
un alto silenzio; in cui s'ode l'ansito dei corsieri, e il tintinno
per te sul limite dell'acque / l'ode fiumale al suon delle sampogne. luzi
mastino: / s'altri non l'ode, fuggesi arrabbiato. carducci, iii-19-363:
posto nella cima delli campanili, si ode per tutta la città. viene chiamato
sonetti e canzoni vulgari et epigrammi et ode latine... si sono composti a
con impeto e finita con 16 strofe l'ode sul '62. p. petrocchi [
: enea / pe'meati del monte ode il responso / della cumeta. alvaro,
scrivo dubitando, con più cassature che un'ode. sinisgalli, 9-111: nei giuochi
giusta, e larghezza se n'ode, / e 'n se medesma gode /
lirici, perché adoperavano la lira sulle loro ode; melici, perché inventavano la maniera
dorica melòde / sciogliea sull'arpa un'ode. camerana, 102: meglio t'era
varie melodie, che i spirti di chi ode tutti si commoveno e s'infiammano e
le membra / di ciò ch'egli ode dire, / ed io mi credo sia
della nuova poesia toscana, 437: ode di due membri, et al secondo
membro. benci, 1-61: chi questo ode [la voce di dio],
che simula una certa concitazione, l'ode piacque e piace ed è ritenuta anche
uccelli. ariosto, 43-158: come s'ode che già a suon di corno /
iii-15-41: la triplice comprensione strofica dell'ode corale doriese, come quella che dai cori
significato più ampio a chi vede questi e ode quelle; ma intanto colui che parla
può comprendere, di mente religiosa; ode ogni giorno la messa. tasso,
. sercambi, 165: paulo mentegatto ode dire che dilicato faccia, pensò infra sé
siede intorno: egli [il ricco] ode... -accusatori, /
suoi. tasso, 18-19: v'ode poi di ninfe e di sirene, /
che cosa era mai la meschinella dell'ode? 5. magro, macilento,
partito la meschina. ariosto, 15-102: ode il meschin ch'in antiochia andata /
caso accerta; / né pur n'ode rinaldo il romor solo, / ma d'
reggia del quirinale un esemplare dell''ode barbara 'splendidamente stampato e rilegato;
che non l'attendono, non gli ode il popolo, a pena li patisce la
per carte e per inchiostro / s'ode che fu sì orribile e stupendo, /
poi, accioché il fanciullo che le ode venga condotto, per gradi " sempre
fatti alla greca, e nulla dell'ode alla damigella ugoni, che mi costò
ben tese / ch'ei scerne ed ode il più minuto verme, / che rode
crescenzi volgar., 9-103: quando s'ode il mormorio grande e roco, conosciamo
solamente fa guadagnare in migliorando colui che ode, ma e'fa grande acquisto nel
sacchetti, 143-29: come il piovano ode costui, si mutò di mille colori
fenomeno consimile? (cfr. l'ode del parini, 'l'impostura ')
lui; e chi so'costoro? ode: alcuni so'freddi; alcuni so'duri
o ritardo di tempo... s'ode un mormorio di scontento come di chi
patrizi, 1-iii-46: pindaro, nella prima ode sua, ministrò le favole di ganimede
minute, pettegole, umane, egli ne ode il brusio, vede neri castelli di
vero ed altre volte sperimentato da chi ode l'une e mira l'altre,
orfeo quando disse che gli inni erano ode di prieghi a'dei. fr.
già chiamato, / mostra a chi l'ode l'amo acuto e fino. /
affetti di chi vede o di chi ode o di chi legge. papini, 1-744
qualche domanda]. bertolucci, 84: ode / il pennato che stride nel vento
46 sonetti, 63 epigrammi, un'ode, 30 epigrafi e 5 prose.
. croce, iii-32-385: in tutta l'ode all'amica risanata, [il foscolo
in coro [all'eroe] una ode / misurata al respiro del mare.
aere interno non posa, l'orecchio non ode a modo o non sente quel suono
compositore. garzoni, 1-441: qui s'ode l'armonica modulazione delle voci concordanti insieme
'l sibilo / de '1 vento s'ode, che in mille vortici / la neve
multiplicando. ariosto, 27-53: s'ode dal padiglion di mandricardo / alto romor
ma che si rivelano sotto alla trama dell'ode. soffici, v-6-395: nulla potrebbe
. d'annunzio, ii-622: s'ode su tutta la fronda / crosciare /
per la guerra. ariosto, 40-65: ode da tutto t mondo che la parte
... gracidare assaissime monedole s'ode. anguittara, 7-176: chi putta e
suoi ozi si riposa e ascolta, / ode il monito grave, ode la voce
, / ode il monito grave, ode la voce / che viene dalle cose e
. carducci, iii-15-194: di un'ode sua del 1803 il cer- retti diceva
, 122: se il verro ode la voce della troia desiderante il coito
anziché scendere. dessi, 10-61: si ode un vociare di folla, come una
, sicché lasci negli animi di chi ode il mordente, dirò così, o il
gradatamente fino a estinguersi, che si ode sempre più sommesso e lontano (un
novo peregrin d'amore / punge, se ode squilla di lontano / che paia il
al morire del giorno, / ch'ode un fischio lungo laggiù, / riprende nel
non rivide l'italia: e quell'ode, ultimo sospiro del l'
roco mormorar di lucid'onde / s'ode d'una fiorita e fresca riva.
: nell'arsa state il tuono s'ode / che di lontano mormorando viene.
. soranzo, 89: qui s'ode il rosignuol cantare: io moro, /
si raggira e freme, / qual s'ode in riva al mare, ove confonda
più in alto: perlaqualcosa, quando s'ode il mormorio grande e roco, conosciamo
annunzio, iii-1-224: nel silenzio mortale s'ode lo strepito dell'acqua e il soffio
, xvii-195-39: mo chi a morte m'ode, / se tal mi vede ed
, / se tal mi vede ed ode / e'viene pietoso / deo, lassa
io udirei quelli angelici canti / ch'ode chi vede il sommo e vero bene.
, inorridisci. e pure è un'ode greca! capuana, 3-26: vedeva
. d'annunzio, v-1-92: s'ode la bestia dal muso di bronzo che
l'angelo non si vede e non s'ode e non si sente in niuno modo
. frugoni, 1-61: ivi non s'ode strepitoso fragore che da gli antri eccheggiando
presso alla foce, esil torrente / ode il mugghio del mare. bacchelli, 2-xi-290
come nell'arsa state il tuono s'ode, /... /..
il lago tutto un furore, s'ode laggiù correre lungo le sponde il suo
troppo a lungo. foscolo, ii-361: ode il mugnaio / il cigolar delle stanghe
il lago tutto un furore; s'ode laggiù correre lungo le sponde il suo
. n. franco, 4-52: ode di qua e di là vantarsi..
, che secondo la credenza popolare si ode nelle conchiglie vuote. pascoli, 752
altro il vostro musichetto * / qual s'ode da tutti volentieri. -musichino
sacchetti, 143-29: come il piovano ode costui, si mutò di mille colori,
finni e i lapponi, onde vi si ode mutata la lingua da svezzese in finna
]: l'animo di quel ch'ode non posa (né ferma fede per essempro
fragranza delle mammole, trovò peccati nell'ode genetliaca. tombari, 4-147: eccolo
: io avevo finito... un'ode sul natalizio di roma.
, 100: quell'alloro, quando non ode passioni espresse naturalmente, non concede mai
ii-261: su mare notturno / s'ode talor clamore / di naufragio lontano.
poi che tu avrai allenito colui che ode, dèi dimostrare che quelle cose non pertiene
. monti, x-2-236: il coronato spettro ode frattanto / le pietose querele, ode
ode frattanto / le pietose querele, ode i lamenti / delle vedove donne in
schiera giungono. ariosto, 19-5: ode i cavalli e gridi tuttavia, / e
a cui gli epitalami eran concessi / s'ode le nenie replicar la piva, /
. carducci, iii-20-140: l'ode melica neoclassica il monti il foscolo il
stato sforzato a scriverne un'altra [ode] in laude del cardinal tornone,
mi desti una vagliatina giudiziosa della mia ode per la povera lepri: quando vedrai che
ripresentarsi. carducci, ii-1-130: a ciascun'ode... premetto l'argomento e
netti. 10. che si ode distintamente, che ha un timbro limpido
. nel 1759 compose con esso l'ode al conte francesco algarotti,
e 'l cavo erboso nicchio / n'ode lontano, di continuo, il picchio
i nidi delle quaglie. s'ode 'squinquinare'. montale, 5-idi: zuffe
xxxvi-37: quando divine voci l'alme ode, ritorna celeste, / da peso
ben le membra / di ciò ch'egli ode dire, / ed io mi credo
per le lunghe noie / del giorno s'ode che il ronzar dei fuchi.
gran foria: / qua non s'ode zo che sona. p. f.
in quello / la campana del chiostro ode, che suona / poco discosto, annunziando
fraternità e di solidarietà universale espressi dall'ode schilleriana). svevo, 5-344:
napoli... spesso parla e volentieri ode e de le passate sue condizioni cerca
'n se buon sentimento, / e quando ode di sé bona novella, / ch'
. m. martini, 7-194: non ode il tuo fratei maggiore, /
da un'entità corporea; che si ode senza che nessuna persona sembri emetterla (
le stanze nude... non s'ode / che quell'usato ticchettio dell'ago
odio ferocissimamente... le 'ode 'alla pallavicini e all'amica risanata
42: il cacciator la vede / l'ode; la segue: il cuor dentro gli
peregrin d'amore / punge, se ode squilla di lontano / che paia il giorno
nuovo e generi maraviglia in chi l'ode. a. f. bertini, 2-85
nella lirica pariniana; ambedue per l'ode più grave e più nutrita; ambedue
catullo he'suoi versi nunziali, nell'ode sessanta. goldoni, xiii-376: con
arena. fantoni, i-65: già s'ode, obbrobrio dei re cecropii, /
natura. nencioni, 1-358: l'ode 'all'aurora 'è forse la più
aguzzo taglio d'ale / (e s'ode il tonfo) ora la preda abbranca
. sacchetti, 257: chi cantar ode il corbo / dice ch'anun- zia
sica cogli orecchi si ode, ci si fa nel ballo agli occhi
r l'occhiuto pastor, che l'ode intanto, / di sì soavi accenti
e dio1 (v.). ode (ant. e letter. òdà)
. boccaccio, viii-2-34: orazio scrisse ode e satire, ovidio epistole e trasformazioni
leggiadra. piccolomini, 10-40: nell'ode et in altri poemi lirici si vede
, 16-viii-20: la maestosa e latinissima ode del nostro signor gori la vidi iersera.
: ebbero i greci e i latini le ode, le elegìe, gli epigrammi,
bellissimi pezzi, non ha solamente un'ode che si possa lodare per ogni parte.
filippo valori, il primo introduttore dell'ode italiana. carducci, iii-12-322: le odi
[all'eroe] in coro una ode / misurata al respiro del mare.
d'ingegno liberale, il quale all'ode volgari e rimate con continuo studio attese
= voce dotta, lat. tardo ode, dal gr. da riconnettere a
nell'odeggiare. = denom. da ode. odegìtria, v. odegktria.
xvii-195-39: mo chi a morte m'ode, / se tal mi vede ed ode
ode, / se tal mi vede ed ode / e'viene pietoso / deo,
. da 'canto': v. 'ode. òdicristo, inter. esclamazione che
colui si sforza d'essere savio, ch'ode volentieri quando è gastigato; e colui
quale si sente, cioè vede, ode, gusta, odora e tocca. s
orlandino franco-veneto, v-550-15: rolandin l'ode dire qe estoit cun altri enfan.
manzoni, iii-719: vi rammenterete forse quell'ode di pindaro (avrebbe a essere la
partimenti del soffitto azzurro l'inizio della prima ode olimpica di pindaro. -zeus
rincarò la dose del platonismo nella sua ode per la incoronazione di conila olimpica, formosa
nel 393. -ode olimpia: ode olimpica. carducci, iii-3-318: l'
olimpica. carducci, iii-3-318: l'ode olimpia di pindaro, aquila trionfale,
senza agonoteti, / senza la numerosa ode e puliva / umiliate al giocator
dell'ignoranza intollerante si sferrò su quest'ode. pascoli, 1019: sono, iiv
, 1-i-16: lo cali, che tutto ode, cominciò a ridere di tali
piene l'orecchie e l'animo di chi ode che non han lassato loco che altra
bosco situato presso enna, in un'ode pindarica). - anche: centro
ghiron dall'alfa per fino all'omega / ode l'istoria. giusti, 4-i-355:
che il loda, ovvero di ciascuno l'ode, quella buona openione. guido da
. d'annunzio, ii-674: l'ode, foggiata di parole eterne, /
feste. tasso, 2-17: s'ode l'annunzio intanto, e che s'appresta
'l veltro al mastro suo, quando ode il chiuffo. leonardo, 2-164: che
mar, scaccia lontano i venti, / ode cantar in sì onorati accenti / e
per le selciaie e le ontanete s'ode un guattire di volpi. viani,
sua parola, è più di chi l'ode che di chi la dice, però
a quello che si vede e si ode. è l'operista che va al sodo
che l'uomo, che vede, che ode cose oneste e cne in tutti i
, lll-3-395: prende ogni supplica, ode ognuno e tien conto de'poveri ed
sguardo dei suoi secoli più fieri. non ode l'appello degli arabi e degli indi
dalla gravezza intollerabile degli suoi peccati, ode così dolci e suavi parole del figliuol
bernardo volgar., 10-6: esso ode gli oranti e amaestra gli audienti.
vede, / de i facondi sospir non ode il suono. alvaro, 20-135:
. furono imitati dal rolli nelle 'ode di serio stile '. e. cecchi
presentare al signor cardinale la vostra orazianissima ode. carducci, ii-1-209: l'ode alla
orazianissima ode. carducci, ii-1-209: l'ode alla beata diana... è
scene: tanto chi recita quanto chi ode, tanto chi opera quanto chi tace
... niuna cosa nondimeno s'ode in loro simile al nostro ragionamento.
pose per principio dell'olimpia la presente ode. carducci, iii-n-294: qui l'
orecchie intese, / dall'angelica bocca ode uscir fore, / a voi sola volgendo
piene l'orecchie e l'animo di chi ode che non han lassato loco che altra
più basso alquanto, perocché l'uomo ode meno dalla lunga che non vede.
lirica pari- niana; ambedue per l'ode più grave e più nutrita; ambedue
d'esso ne l'oppinion di chi l'ode; o vero è me'dire ch'
ariosto, 8-83: ecco d'altronde ode da un'altra voce: / -
, 3-117: esso [il signore] ode colle sue proprie orecchie la preparazione dello
tornano, col pretesto ch'è un'ode alcaica: ah, ah...
la spada. ariosto, 44-36: ode amone il figliuol con qualche sdegno,
ragionamento non penetra nell'animo di chi ode e, passando senza esser inteso,
è la seconda volta che qui s'ode citar il nome d'un oscuro comune per
abitante non vede, ostier non ode. stigliani, 1-170: '
, 1-170: 'ostier non ode '. piglia ostiero per usciero non solo
l'ectasillabo, e in una sola ode l'octasillabo. = voce dotta,
rimato. idem, iii-16-263: nell'ode nuziale del '77 la prima novità che
2-360: perché la compartisce [l'ode] in cinque stanze di otto versi
quella che non fa utile a chi l'ode né a chi la dice. bibbia
musso, 6: niuna voce si ode che sia più grata alle orecchie che il
1-3-259: lo spondeo... si ode a i nostri giorni nei balli,
, che è il titolo di un'ode del poeta greco stesicoro. palinodiare
mal di me per un dramma, chi ode vorrà che sia una libbra, e
piazza. onofri, 3-93: non s'ode nel gran tenebrore / che il ritmico
. d'annunzio, vii-in: s'ode il canto delle lodole e quello delle cicale
possono passare cinque secondi, quando si ode, dalla stessa parte, un terzo colpo
il pancrazio / erano i fulcri dell'ode. savinio, 2-153: alessandro fu
sono l'apopemptico,... l'ode, l'ovo, il pancrazio.
'papeteria 'e 'papetteria 'si ode dire e si vede anche scritto su'
volgar., ix-76: ogni uomo che ode la paratola di dio e non la
], oriani, x-18-208: si ode lo sheliac leggere il parascà al paragrafo
sono l'apopemptico,... l'ode, l'ovo, il pancrazio,
17-142: l'animo di quel ch'ode non posa / né ferma fede per essempro
carducci, ii12- 16: eccoti un'ode di platen. traducila, se ti piace
lalli, 1-1-39: ciascun che l'ode e ride e lo beffeggia, /
altro coll'orecchio teso all'angolo opposto ode distintamente ogni parola proferita. 16
non parla, dio non l'ode. ibidem, 253: per ben parlare
e le tante altre di cui riboccano le ode di pin daro mi guida
insoave. d'annunzio, ii-821: s'ode nell'ombra quella parlatura / che ricorda
: alla notte sorda / di inverno, ode il lontano / parlottare del vento.
svenevolezze; egli che tentava rendere all'ode più liberi movimenti e spiriti più leggieri
ix-44: ogni uomo... che ode queste mie parole e fae quelle si
l'apopemptico,... l'ode, l'ovo, il pancrazio, il
parti divideremo. cesarotti, 1-xvii-330: quest'ode può considerarsi come divisa in tre parti
de l'altra parte / non si ode la ragion. garzoni, 1-102: direi
le parti. carducci, iii-13-264: la ode a fi- jiroe, come si legge
del soffitto azzurro l'inizio della prima ode olimpica di pindaro. r. longhi
dentro i tempi e per le vie non ode / altro che ragionar del gran maestro
. quaglino, 1-145: l'orecchio ode i violini / de le minime parvità
peccati. bencivenni, 4-110: quelli che ode volontieri male d'altrui è par5oniere e
tutto ciò è argomento e materia dell'ode. govoni, 416: con che
. pascono le speranze di chi gli ode e sbeffapo la fiducia di chi gl'innalza
pasciménto de tutta giente che vo'vede e ode. meditazione sopra l'albero della croce
gregge. carducci, iii-4-308: s'ode / lento di quando in quando tinnire
strozzi, 1-155: appena / ode la messa i giorni delle pasque.
gennaio / nel giardino in cui s'ode il passeraio. -per estens.
c. bini, 1-38: s'ode un rumor di passi. somma, xc-382
uditiva). cesarotti, 1-ii-231: ode appressarsi / d'oscarre i passi.
suo cenno si crede: / non ode più il veglio gli spasmi, le grida
dei soliti pasticcetti gessnero-bertoliani. quella [ode] su la morte del duca spira
280: 'pastogonfio ': voce che si ode pure a pisa, specialmente di chi
e il vanto dell'avverbio che s'ode talvolta sulla bocca di qualche mio amico
la luce vede, per i moti ode, per li vapori odora, per la
giudici che non l'attendono, non gli ode il popolo, a pena li patisce
... /... s'ode in disparte / patteggiar con ministro e
enfra la vertute e l'atto molti ci ode al ioco: « matto »:
tempo! - la pazarella, come ode dire cosi, subito col suo pensiero
, suol dire: 'san chi l'ode '; alle quali parole debbono seguitare
nosini, 429: san chi l'ode, pazzo chi 'l crede.
/ or nasce pianto, or s'ode una peana. -inno di partito
fragranza delle mammole, trovò peccati nell'ode genetliaca, non trovò peccati nel discorso
prati, i-69: una pedata / ode; si volge. verga, i-287:
pensa, / di ciò che vede et ode ha doglia immensa. tortora, ii-208
roero, 3-i-206: il solo pellican s'ode piangendo. d'annunzio, v-2-196:
. d'annunzio, vi-217: 'ode a tratti il loro [dei gabbiani]
quegli aspetti indolciscono gli animi di chi ode e più i fanno penetrabili dalla suavità della
sotto il predominio di queste tristezze penetranti ode nella campana che suona un pianto su
ragionamento non penetra nell'animo di chi ode e, passando senza esser inteso,
rosse. pascoli, 1260: non s'ode intorno che lo scricchio della / penna
b. croce, ii-7-364: si ode di frequente esclamare da naturalisti, da
sono l'apopemptico,... l'ode, l'ovo, il pancrazio, il
, senza agonoteti, / senza la numerosa ode e l'uliva / umiliate al giocator
: quindi risonar l'isola tutta / s'ode di pentolacce e di fischiate.
ogni cristian che 'n sua presenza / ode il nome di cristo ed a quel suono
che più pensasse. goldoni, xiii-465: ode i sacri sermoni e li ripete /
peregprin d'amore / punge, se ode squilla di lontano / che paia il
aeree colonne. / e il peregrino v'ode il soffio eterno / dell'infinito,
pistola? -come titolo di un'ode del panni. patini, xv-tit.
: tremante e nuda dentro la chioma ode / la vergine il tinnir della faretra,
a quella cosa che egli ama che non ode quando tu gli vuoi persuadere che 'l
/ il gemito; ché tànato non ode, / non ode il buio dèmone,
ché tànato non ode, / non ode il buio dèmone, / ma per lui
poi che tu avrai allenito colui che ode, dèi dimostrare che quelle cose non pertiene
chiamato, / mostra a chi l'ode l'amo acuto e fino. / dopo
dolce pena / la pescatrice mia m'ode ridendo. nievo, 4-224: la
la palude il vomer sente, e s'ode / là il carro cigolar 've pescatrice
, pettegole, umane, egli ne ode il brusio. 8. sm
saffo. alcuni versi suoi e pezzi di ode ho bene. -scena di
iii-15-186: nell'inviare a punto cotesta ode all'abate alberto fortis, gli scriveva
che simula una certa concitazione, l'ode piacque e piace ed è ritenuta anche
peregrin d'amore / punge, se ode squilla di lontano / che paia il giorno
verdi chiome,... filomena s'ode / mesta rinnovellar l'usato pianto.
. rubino, 36: a tratti s'ode un piato, una gran bega:
tra un quadro e l'altro, si ode persino uno sfriccicare di strumenti a corda
di uso comune in toscana; e si ode tutto giorno dire che un desinare,
, sicché lasci negli animi di chi ode il mordente, dirò così, o il
un forato sasso, / dove s'ode lo strepito e rimbomba / de l'
bartolini, 20-304: ora non s'ode che ingrata la marra picchiare feconda suh'
86: tutto ad un tempo s'ode abbaiare il cane, e poi una forte
, 17-139: l'animo di quel ch'ode, non posa / né ferma fede
aventuroso / e chi te parla et ode e ti possedei bembo, iii-351: possedere
nuba più domandassi aba sacra prelatura che mi ode fuori che l'eroico possedimento di una
.. a questo lo invitai con un'ode. tarchetti, 6-1-167: rimasto solo
stella. cesarotti, 1-iv-42: fingallo ode il cantor, ratto sen vene / col
, 37: a ciò che s'ode non si vuol dar fede, / ma
bambagiuoli, 37: a ciò che s'ode non si vuol dar fede, /
a la sua posta, / ch'ode le bestie, e le frasche stormire.
. v.]: 'pota': si ode in molti luoghi per potatura. non
quale si sente, cioè vede, ode, gusta, odora e tocca..
nostro povero compagno, egli non l'ode più. c. e. gadda,