ch'ai figliuolo fosse tratto l'uno occhio e a se medesimo l'altro. idem
l'altre stanno / timidette atterrando l'occhio e '1 muso. boccaccio, 20-76
abbacinamento lascia il senso stordito e l'occhio stesso talvolta visibilmente offeso. ond'è
sm. offuscamento della capacità visiva dell'occhio, quando nel campo irrompe una luce
giacché egli abbaglia, cioè offende l'occhio interno, bisognerà che si ritrovi in realtà
, bisognerà che si ritrovi in realtà nell'occhio interno, o sia dentro dell'occhio
occhio interno, o sia dentro dell'occhio. baretti, i-216: scusate se
mano, ché una flussione in un occhio m'ha abbagliata la vista. tommaseo-rigutini,
tra sì piccoli spazii si abbaglia l'occhio. goldoni, vi-1148: oimè, qual
e lo abbagliato è perfettissimo e diletta l'occhio, come una musica unita ed arguta
è adatto a significar quell'errore dell'occhio o della mente che viene pur da
, iii-146: teneva, allora, un occhio chiuso e un altro aperto..
. languido e socchiuso (detto dell'occhio); che ha l'occhio languido,
detto dell'occhio); che ha l'occhio languido, che ha l'espressione un
. campana, 108: guardava con occhio abbarbagliato il mare. bocchelli, i-450:
. berchet, 338: irrequieta / l'occhio ella gira là donde ritorna / abbarbagliato
filosofi, 187: il sole è occhio del cielo, cerchio di caldo, splendore
d. bartoli, 5-455: ferme coll'occhio le pecore di giacobbe e affissate coll'
2. tr. far gonfiare (un occhio, il viso) con un pugno
. moravia, xi-484: aveva un occhio, come si dice, abbottato,
v-198: nel punto ch'io ponea l'occhio sul frate io avea prestabilito di non
d'abbreviatura per tradurre in un batter d'occhio i vari cenni delle fattezze e delle
con alcuno pannicello si cuopra [l'occhio della vite] imbagnato di sottile umore,
costui, / col far che l'occhio destro gli s'abbui. tecchi, 3-128
4. profondità di cui l'occhio non può discernere il limite; spazio
: non distrarrò da lei mai l'occhio fisso / sebbene, orribile da spoglio
par., 7-94: ficca mo l'occhio per entro l'abisso / dell'ettemo
idem, 1-208: nella visuale dell'occhio... s'accampano di botto -per
impiccato a un trave, neltaccappiamento l'occhio di vetro schizzò sulla parete frantumandosi come
, ubbriacone, accattabrighe, tenuto d'occhio dalla questura. bontempelli, 1-154: quella
dicono i paesani che se toccasse l'occhio di un uomo lo farebbe accecare. d
, che gli cadde da alto nell'occhio, accecò. dante, 13-3: non
dal sole era andata ad accecarsi un occhio contro un ramo, e gemeva.
gli occhi grossi, tagliale intorno intorno l'occhio primo, e cavalo; e gli
: mirò l'itale insegne, e l'occhio carco / di lacrime in un riso
chi non ha veduto accendersi in un occhio limpido il fulgore della prima tenerezza non
giunge, / e dove accenna l'occhio il coglie e punge. 8
tira il fil dentro alquanto, e l'occhio intende,... / né
, 325: a lui l'azzurro / occhio splendea come tacciar de l'else.
1-306: la guardai in viso coll'occhio freddo e scintillante di collera, come una
lunghezze. d'annunzio, v-1-316: nell'occhio acciarito dell'eroe libico brillava la tentazione
naturali, li quali si riflettono nell'occhio umano. idem, 2-116: 11
4. ott. operazione di adattamento dell'occhio o di uno strumento ottico in modo
una visione nitida degli oggetti (nell'occhio l'accomodamento è compiuto dai muscoli involontari
prato [il cane], accompagnandomi coll'occhio sinché non ne sono uscito, rimanga
sur una spalla, accompagnò con l'occhio quella schiera. 8. ant
schizzò una verga d'acciaio sottilissima nell'occhio dritto. marino, 299: ti tesserò
deve acconciare in modo tale, che l'occhio della figura ritratta sia al pari di
gliana vi guarisce in un batter d'occhio. bisogna andare a chiamarla, compare
di andare d'accordo. sguardo, un occhio con l'altro, e reciprocamente un raggio
, lungo un palmo, con un occhio da una parte, che serve da impugnatura
: la prospettiva del mezzo interposto infra l'occhio e tal obbietto, non accorda il
provincia. idem, iv-2-1292: bendato l'occhio estinto, già imparavo quei movimenti accorti
,... a cui l'occhio si è accostumato. 2.
88: a discemerle, conviene aver l'occhio alquanto accostumato al bello campestre.
nievo, 88: egli seguiva con occhio premuroso e 'innamorato ma tranquillo, paziente
dal sonno, quasi rena o polvere nell'occhio. = voce dotta, lat
jahier, 30: una donnina con un occhio di vetro che viene a lavorare a
, a guardare, a tener d'occhio coloro, che il vestiario, la capigliatura
della vista), vigore (dell'occhio). bruno, 177:
/ par mi sorrida / in un occhio di sole. tombari, 2-257:
ch'è ne la pupilla de l'occhio, questo discorso, che fa la forma
fare acqua. -disus. acqua dell'occhio: umore acqueo (dell'occhio)
acqua dell'occhio: umore acqueo (dell'occhio); pupilla. leonardo,
luce, intorno al centro nero dell'occhio, fa come i bracchi in nelle cacce
folte. ungaretti, i-23: un occhio di stelle / ci spia da quello stagno
di bronzo, tonda, / sembra un occhio lagrimoso / che il suo pianto silenzioso
campanello a cui il cane rispondeva aprendo un occhio e muovendo appena un orecchio, senza
145: quelle medicine che si applicheranno all'occhio... per ridurre l'umore
anat. umore acqueo: liquido incolore dell'occhio (v. umore).
che riempie le due camere dell'occhio, quasi inodoro, insipido, lievemente
, e quel posto quasi a toccare l'occhio), tu vedrai esse stelle essere
figur. capacità di penetrazione (con l'occhio, con la mente, con i
67): non potendo l'acume dell'occhio mortale nel segreto della divina mente trapassare
occhio cerviero, e scorghiamo acutissimamente. manzoni,
invisibili, o che fuggivano tacutezza dell'occhio per la loro piccolezza e diafaneità,
. idem, i-458: con aguto occhio cominciò a guardare per la luce,
bovicida sottilissimo effluvio, converrebbe che l'occhio medico fosse assistito da migliore dio- trica
pers, iii-507: chi può con occhio asciutto / a spettacol sì fiero /
le mie colpe prime / mira con occhio di pietà clemente, / padre e signor
z'adastiar alle altrui fortune, mirar con occhio pietoso... la nostra florida
dall'odore e la lingua e l'occhio e l'odorato, ciascuno tragga la sua
5. ott. adattamento dell'occhio: facoltà dell'occhio di adattarsi alle
ott. adattamento dell'occhio: facoltà dell'occhio di adattarsi alle variazioni di luce e
[d'uva] pur col medesimo occhio, e in quel benefico sguardo infondendo in
'l piè va inanzi, e l'occhio toma a dietro. boccaccio, i-146:
la manovella dell'addizionatrice, con l'occhio sullo stretto foglio che si srotola fino
paradiso ognora in vista, e coll'occhio dell'anima fisso in dio,..
la fanciulla dell'oste ebbe molto l'occhio addosso al frate. s.
purg., 19-118: sì come l'occhio nostro non s'aderse / in alto
scient. disus. membrana esterna dell'occhio, congiuntiva. redi, 16-ix-144:
pertinace infiammazione di quella tunica che nell'occhio si chiama adnata o congiuntiva. idem
, scorgere (cosa che dà nell'occhio, che richiama improvvisamente l'attenzione,
* adoculare, deriv. da ocùlus * occhio '. adocchiato (part. pass
reali antiche ed amplissime, vedute coll'occhio libero, ma nelle piccole adombrazioni,
sotto i nomi di fior rosso, occhio di diavolo. fa il fiore piccolo ma
della pianta e del suo fiore: * occhio di diavolo, occhio di cimice '
suo fiore: * occhio di diavolo, occhio di cimice '(v. adonio2
palese nimico? sacchetti, ii-189: l'occhio ha il vedere, e adoperalo vegendo
piazza: e se alcuno gittasse pur l'occhio loro adosso, fanno pazzie. savonarola
. medie. mancanza del cristallino neh'occhio (per trauma o intervento chirurgico).
m. -chi). medie. di occhio affetto da afachia (non può compiere
pieno ha [l'amato destrier] l'occhio di morte; e l'affannoso /
2. ant. male d'occhio (nei cavalli). trattato delle
più non afferrava la parola che l'occhio vedeva. d'annunzio, iv-1-486:
sembra liscio e pulito, se l'occhio s'armi col microscopio, si vede
segreto. idem, 10-152: l'occhio vellutato affiorava nel taglio delle palpebre,
. l'affisare; applicazione prolungata dell'occhio su un oggetto. magalotti
moli nimiche affisa e mira / con occhio altier, pien di minaccia e d'ira
che poi paiono vermiglie; e ad occhio il vedemo qui, quando li fabri
dorata cornice, che traendo a sé l'occhio come più vistosa, affoga la varietà
, e veloci, che a fatica l'occhio di chi le novera vi resiste.
578: quella fossa che circonda l'occhio, non vuol essere molto affonda.
, e con affreddare lo corpo de l'occhio con l'acqua chiara, riuni'sì
4-163: è probabile che prima, all'occhio d'un artista un po'romantico,
34: sapeva dove si può agganciare l'occhio della fune per calarsi lungo gli scoscendimenti
moravia, xi-538: cercava di agganciare l'occhio di una persona più importante di lui
, vii-3-118: la marza o l'occhio non è bastante ad ammorbidire e aggentilire
quest'acqua al summo, / come l'occhio ti dice, u'che s'aggira
king con gran destrezza la notomìa dell'occhio di un castrone... ce ne
dalla diffusione delle spezie di quelle nell'occhio ricevono augumento dal telescopio mediante l'aggrandimento
, 8-117: il mozzo teneva l'occhio alla clessidra in agguato del momento di
: fui agitato tutta sera, non chiusi occhio la notte, e fra tante incertezze
cicatrice o macchia bianca sulla cornea dell'occhio. = voce dotta, lat.
gr. ày'kiri * macchia dell'occhio ', lettura erronea per atyù; *
. sacchetti, ii-261: guarda l'occhio tuo quanto è piccolo, che quella
livido, muto, contraffatto, con l'occhio pieno dell'orrore di morire; rimaneva
entrano ne'corpi figurati, quantunque all'occhio così chiaro non apparisca. arici,
fortuna fare ragione? agual primamente con occhio livido t'ha guardato. idem,
nimica, e quasi un aguto ficca nell'occhio a colui con cui parla.
fiaccola. marino, 12-20: l'occhio aguzza per tutto e muove il piede
, 16-57: già per barattare ha l'occhio aguzzo. leonardo, 1-168: vederesti
non si sentia se non de l'occhio! idem, inf., 22-14:
i birri, dopo essersi consultati con l'occhio,... gli diedero una
guarda me, come la pupilla dell'occhio: sotto l'ombra dell'ale tue difenderai
l'ala del mio cappello tra l'occhio di monsignore e la luna, copersi
un corpo umano; / e quanto l'occhio mio potea trar d'ale, /
v-203: mi guardò, con un occhio già cambiato, in cui pareva albeggiare una
gli innamorati si perdono nascosti ad ogni occhio curioso. de pisis, 66: nel
, che riflesso dalle acque ritorna all'occhio. carducci, 21: come in
albùgine, sf. macchia bianca nell'occhio; leucoma. diodati
che ha panno, o albugine nell'occhio, né colui che ha scabbia.
iv-2-76: stava... con un occhio semichiuso da cui le colava di continuo
un liquido giallognolo e con l'altro occhio cieco e bianco per un'albùgine.
. 2. il bianco dell'occhio, cornea. bencivenni [crusca]
: la albugine o 'l bianco de l'occhio è appropriato a la invidia.
: tu [satana] a l'occhio immobile / de talchimista, / tu
separato, acciocché non possa sfuggire all'occhio. arila, 21: i nostri
rimase allenito, e con cupido occhio rimirò quella [coppa], nel core
rallentavano il passo, e guardavan sott'occhio nella stanza. [ediz. 1827
, 1-176: e lo guardava con l'occhio amoroso dell'allevatore che riesce a far
i-23: essi, quando giravano l'occhio alla loro moltitudine, levavano mugghio efferrato
il colore giallognolo delle piume e dell'occhio. cenne da la chitarra,
allùdo). disus. guardare con occhio fisso, avido. l.
/ che lui mi sani ciascun occhio mio, / dov'io ho tant'amara
v.), nel senso di * occhio, sguardo '. allumare3, tr
entrano ne'corpi figurati, quantunque all'occhio così chiaro non apparisca, tolte le
rettor., 106-30: e se l'occhio è nobile membro del corpo dell'uomo
altressì allumina tutta la lettera come l'occhio allumina l'uomo. iacopone, 27-18:
boccaccio, v-38: chi mira / con occhio alluminato di ragione / vedrà chi meglio
ai cani e in un batter d'occhio il gregge si restrinse e allungò sul
un po'legnoso, nel taglio dell'occhio, allungato sottilmente verso la tempia,
, 328: per certa affezzione [dell'occhio] cominciai a vedere intorno alla
quale dà quasi l'apparenza di un occhio. = lat. halos -onis
entrano ne'corpi figurati, quantunque all'occhio così chiaro non apparisca, tolte le
loro, più di loro, far l'occhio e il passo dell'alpe, non
sole o altro luminoso resta alquanto nell'occhio dopo la sua veduta. ariosto, 2-76
sopra il disco del sole apparivano all'occhio nostro linee rette ed al piano dell'eclittica
che quanto più fedelmente espongono all'occhio tutti gli oggetti vicini, tanto più
manico lungo di rovere, e un occhio quadrato... è svogliata e
/ gli siede a lato e 'l lascivo occhio gira / ne l'amator bevente.
/ gli siede a lato e 'l lascivo occhio gira / ne l'amator bevente.
3. medie. muscolo dell'occhio. salvini, 39-ii-191: awene infine
awene infine uno, che muove l'occhio in giro, e perciocché questo movimento è
senza che sia alterata la chiarezza esterna dell'occhio). a. cocchi
sfera. tommaseo, 1-426: l'occhio sinistro è quasi in tenebre. leggo
tetra da una notte trascorsa senza chiudere occhio. = etimo incerto.
nismo e non a determinate lesioni dell'occhio. = voce dotta, lat
, debole 'e cotji dmóg 'occhio '. amblirinco (amblirrinco)
che a sé fosse tratto l'uno occhio e al malfattore l'altro, acciò ch'
ametropìa, sf. ott. anormalità dell'occhio (dovuta a difetti di struttura del
né grinze, perché appena appariscono all'occhio di chi bene intende il rilievo; nel
la statura e napoleone comandava con l'occhio; l'uno parlava a'sensi, l'
: il burattino, che era d'occhio svelto e ammalizzito, faceva sempre civetta
silenzio e di bruno, a perdita d'occhio. manzini, 7-78: ammantato,
convellono; il naso si contrae; l'occhio lagrima; i nervi si ammaricano pel
(per detergere la porzione congiuntivaie dell'occhio) o improvviso (per difesa da
intesi con cenni senza parlare, chiudere un'occhio, il che si chiama far d'
, il che si chiama far d'occhio, ovvero fare l'occhiolino, che
: ammiccare, sebbene riguardi segnatamente l'occhio, comprende un po'l'atto di
, 4-272: ammiccava, strizzava l'occhio, ma non aveva la forza di
potenza, non avverrebbe che l'occhio conoscesse la tenebra, e l'orecchio il
abbi 'l cervello / e l'occhio al lavezzuol ch'è sul bollire. carducci
asprezza, perché la marza o l'occhio non è bastante ad ammorbidare e aggentilire
foco d'amor dura, / se l'occhio o 'l tatto spesso non l'accende
n'inganna amore, / che spesso occhio ben san fa veder torto.
. -figur. vagheggiare, tener d'occhio cosa che si desidera, in attesa
posto *: in un volgere d'occhio lo dominava. a levante lo limitava un
la piccola pupilla del l'occhio, tanto spazio del cielo piglierebbe, se
cadaveri. stezza, con cui l'occhio dell'analfabeta si toglie da uno arrivabene,
la più parte, questi vecchi sono d'occhio: essa non iscuopre mai un gran punto
obbiettivo, diciamo così, del nostro occhio; ma,... sia per
a pena vi si ponno ravvisare, ad occhio nudo, le figure delli oggetti rappresentati
dalle anarise e terminate nel prencipio dell'occhio. idem, 2-221: in faccia i
rapporti dei diversi organi del corpo a occhio nudo; microscopica: analisi della struttura
rotondità. idem, v-68: ma l'occhio mio, andante alle cose alte,
l'amore e il piacere, va l'occhio. boccaccio, dee., 3-2
al rio sentier, ci manca / occhio che tosto ce ne faccia accorti, /
conosciuta da'moderni sotto il nome di occhio di pesce o di omaittio; perché
in forma d'angioletti biondi / con l'occhio di viola intorno al capo / le
dalla diffusione delle spezie di quelle nell'occhio ricevono augumento dal telescopio mediante l'aggrandimento
che si portava all'angolo dell'occhio... l'assassina all'angolo della
era bagnata. -angolo dell * occhio: formato dall'incontro delle palpebre.
favilla bianca dello spavento nell'angolo dell'occhio. bettramelli, ii-288: allora, guardandolo
cascio. magalotti, 1-447: è l'occhio della palma il centro, per così
non dimori nell'anima medesima e l'occhio a quella si trovi assai lontano,
che si guardano con la coda dell'occhio tolgono assai d'animazione alla festa.
paroletta, un sorriso, un muover d'occhio con mara- vigliosa forza ci prendono gli
, 1-214: a scudicciuolo o a occhio è agevole annestare. pascoli, 423:
che l'omo è annichilato, nasceli occhio da vedire. della porta, i-3:
di perdere la giornata per buttare un occhio sulla strada. -figur. onofri
, sf. medie. mancanza di un occhio (fin dalla nascita, o per
presenta anof- talmia. privo d'un occhio fin dalla nascita (o in seguito
da àv- privat. e òcp&axtxós 4 occhio '.
. assenza della funzione visiva di un occhio, per malattia o anomalia, non
ottico, ma delle altre parti dell'occhio stesso. = voce dotta, comp
16-ix-6: in oltre nella palpebra superiore dell'occhio destro è comparso un tubercoletto, simile
conferisce anche a voi ed al vostro occhio. idem, 4-3-128: impossibil sarebbe
scrivono de'tempi antepassati senza aver l'occhio alla cronologia,... è un
di quel corpo antiposti alla pupilla dell'occhio si dimosterran tanto meno noti, quanto
giunto nel disegno che le faceva a occhio senza regolo o seste e misura. lubrano
baldinucci, 145: gli umori [dell'occhio] sono tre: acqueo, vitreo
luce che poc'anzi l'aveva raggiunto dall'occhio della cavia. -locuz.
bianche macchiate di nero, con un occhio rosso marginato di scuro nel mezzo delle
chiede, anzitutto, questo appagamento dell'occhio e dell'intelletto per mezzo di un
d'annunzio, ii-573: e l'occhio mio, se ti smarrisce, a
anguillara, 8-287: di molto l'occhio tuo, teseo, s'inganna, /
abate isaac volgar., 1-105: né occhio vide, né orecchio udìo, né
questo sol [la bellezza] l'occhio porta a quell'altezza / c'a
simili all'apparenza delle cose al nostro occhio. nievo, 75: credo la toccasse
e non semplici apparenze o illusioni dell'occhio o de'cristalli, non ha dubbio alcuno
, sì che non arrivino al nostro occhio, che sarà quando ella se ne trovi
seco la vecchiaia, è lo appassire dell'occhio, e il soverchio accostamento della retina
di dormire, socchiuse appena appena un occhio e vide che chi l'aveva baciato
appianata tuttavia. tozzi, ii-342: l'occhio gli si rischiara, le righe della
porcino, e ora s'appicciniva loro l'occhio, e già erano quasi tutti di
: a quel che piace / all'occhio, non sperar che unito applauda / il
al senso s'appoggia, non dico all'occhio, ma alla senziente conoscenza. salvini
all'orizzonte. baldini, i-629: l'occhio scopre... qualche cosa che
i-397: attenti, gridan, tenghiam l'occhio a penna, / quello è venuto
cibo; ed essi non mirano con dritto occhio se non gli apportatori dei loro piaceri
po'd'inferno, allora conviene armar l'occhio d'apposito vetro violetto. c.
prendere di mira, adocchiare, tener d'occhio, ravvisare. fiore di virtù
pulci, 27-285: ed appostò con l'occhio per giubbetta / un nespol ch'
fico, sul quale aveva messo l'occhio, la mattina. \ ediz. 1827
. 8. tenere d'occhio con cautela le mosse del nemico.
venisse intesa come una facoltà metafìsica dell'occhio, ecco quanto possiamo apprendere da platone
che appare in mezzo al bianco dell'occhio, è di natura apprensiva delli obbietti.
ingegno. buommattei, 66: l'occhio m'appresenta allo 'ntel- letto il cavallo
acini [d'uva] pur col medesimo occhio, e in quel benefico sguardo infondendo
ii-9-160: mentre leggevo non torse mai occhio... da me, e
un lampo aprì, pur come un occhio, il cielo. orsino, iii-288:
bocca vermiglia un vago riso, / occhio azzurro vibrava aureo splendore. giovanetti,
bello / aprir de'floridi anni io l'occhio abbasso, / quasi cercando oltre la
: tenere gli occhi aperti, aver l'occhio ed aprir l'occhio, vuol dire
, aver l'occhio ed aprir l'occhio, vuol dire andar cauto nell'operare.
, riconosci. -aprire l'occhio, gli occhi verso qualcuno, a
purg., 9-79: e come l'occhio più e più v'apersi, /
, v-34: per quelle apriture mettendo l'occhio, di vedere s'argomenta ciò che
vedere il paese col volo e l'occhio dell'aquila. nievo, 187:
, diss'io, anco se il solo occhio destro veggia aquilinamente; ché questo non
divino amore, il sole divino contempla con occhio d'aquilina vista. bruno, 3-681
. segneri, 11-668: qual occhio però mai troverebbesi sì aquilino, che potesse
2. anat. ant. tunica dell'occhio: retina. ottimo, iii-571:
retina. ottimo, iii-571: l'occhio ha sette tuniche,... l'
, 8-30: il primo pannicolo [dell'occhio], il quale è congiunto coll'
rosso vespro l'arator protende / l'occhio vago a le terre inculte e sole,
ida, giungendo, intorno gira / l'occhio a veder donde incominci il taglio.
una cicatrice a croce sull'arcata dell'occhio destro. bocchelli, i-115: bruna,
folte, diritte ed unite le arcate dell'occhio sul naso aquilino. 5
trae in arcata, e misura a occhio. varchi, 18-2-448: sapevano che
la faccia delle case parigine che l'occhio fa quasi fatica a ritrovarvi per entro,
, mi parve che mi guardasse con occhio pietoso quasi, non ignarus mali, m'
sale nel cielo dritta dritta a perdita d'occhio e poi ricasca giù a fittone di
sole, come accade nell'accostare all'occhio il bicchieri dell'acqua, nel vetro
è] nella pioggia né etiam nell'occhio che lo vede, benché si generi dalla
dalla pioggia, dal sole e dall'occhio. l'arco celeste è sempre veduto
ardenti che sembra nera e, quando l'occhio vi penetra, è chiara come
guardava coll'occhio fosco, ardente, saettante uno sprezzo
di natura e di opere umane il suo occhio nuovo, ne penetra, ne svolge
della mente, molto più potremmo dire occhio arguto; e tale qualità diremmo argutezza,
arguta. carducci, 294: e l'occhio, ahi queirarguto / da le assidue
ahi queirarguto / da le assidue vigilie occhio conquiso, / più non si leva
e il capo / arguto distendea, l'occhio vibrando / dardeggiale e le orecchie erte
serra, i-21: come beatamente l'occhio si riposa su questa dolce terra di
ondulata che corre intorno a perdita d'occhio, del tutto arida, con qualche
arieggiare sotto esse il bianco azzurrognolo dell'occhio, avrebbero vinto la causa. d'annunzio
,... i'ti caverò un occhio. nannini [olao magno],
informano, l'altra si è che l'occhio noi può mirare. e queste due
cristal l'uomo raccolse, / l'occhio armandone; e te [natura]
lunghe corna. redi, 16-iii-236: l'occhio ignudo, e non armato di microscopio
può; e a questo avendo l'occhio l'armentiero o 'l pastore, avvertirà di
, che vincono l'armonia de l'occhio, e non si lasciano vedere sanza fatica
si fanno riceve, né con più lieto occhio le mira, che se elle gli
andava provvedendo, non venissero talvolta sotto l'occhio del padre. beltramelli, iii-641:
povere manovre. 2. prov. occhio non vede e cuor non s'arrabatta:
come per proverbio sogliam dire, / occhio non vede e cuor non s'arrabatta,
ago. marino, 6-28: l'occhio, com'ape suol, che coglie e
: ma va sempre diritto finché l'occhio lo segue. 4.
.. dice agli arricchiti strizzando l'occhio: « mettiamoci d'accordo: io che
, 217: nel fondo ove non occhio può arrivare, / e non può lo
profondo / dietro la terra, ove occhio non arriva. nievo, 71: ma
;... perché di rado l'occhio arriva a scorgerli. pirandello, 8-89
ambizione. marino, 274: girò l'occhio fatale e 'l guardo obliquo /
ad imprimervi l'idea e rimettervela quasi sott'occhio. 6. ant. far
nello stesso modo con cui si fa l'occhio e il cuore alla presenza d'
. io non provai se a mirarla con occhio bieco ella, come punta da quello
/ duro il braccio, e l'occhio gaio. d'annunzio, ii-781: e
fuoco artifiziale da divertire un po'l'occhio e poi svanirsene in fumo. manzoni,
scient., dall'arabo at-tarf * l'occhio '(con cui l'astronomia araba
i vetri smerigliati, con lo stesso occhio disperato di un pesce che veda abbassarsi
ascetiche, che guardano il cielo con occhio profondo, languente, o mostrano una
selvaggio rimane con volto impassibile e con occhio asciutto. leopardi, 30-8: asciutto
in questa valle, / né l'occhio tuo può correr cento miglia / a scorger
ad uno zelo che mi fa aver l'occhio ad ogni minima minuzia. a.
sotto il peso, ansante e coll'occhio spento, ei lo batteva senza misericordia
morso da l'aspe, e con l'occhio languente / rifiuta il giorno. caro
piume / l'infermo e 'l sitibondo occhio v'immerge. d'annunzio, iv-1-794
aspergine / di rugiade il baleno / dell'occhio tuo sereno, / dell'anima tua
loro aspersion [di fiori] l'occhio comprese. guido delle colonne volgar.,
, 16: tante volte si mostrano all'occhio de'riguardanti diverse [quelle figure]
35 (609): mise un occhio a un largo spiraglio, tra due asse
; cui levavo ad ogni passo l'occhio, come al sorso le labbra l'assetato
forcina. baldini, i-629: l'occhio scopre un segno di maggior coltura sulle
. bruno, 74: ho posto l'occhio ad una rima de la porta,
bovicida sottilissimo efluvio, converrebbe che l'occhio medico fosse assistito da migliore diotrica e
volete. magalotti, 22-89: quest'occhio dunque, che noi altri portoghesi chiamiamo
2-265: egli seguiva con l'occhio assopito i pochi forestieri che venivano dall'abside
il giovane, 9-439: se l'occhio non m'inganna, / tu ti se'
panzini, ii-57: fissando il postino con occhio assorto dietro le lenti: -gran fatica
rendeva ognun, che v'avea l'occhio intento, / tutto in un punto
s'asottiglia a venire in giù a quell'occhio, e l'occhio s'alarga al
in giù a quell'occhio, e l'occhio s'alarga al vedere in su.
: pure a chi vi assuefaccia l'occhio, anche nella più fitta boscaglia è
. pratolini, 2-19: egli assuefà l'occhio all'ambiente; è come se la
verga, i-13: non avevo l'occhio assuefatto ai bizzarri disegni delle scintille correnti
la pacata compiacenza che lascia trasparire l'occhio assuefatto dell'adulto. ungaretti, i-101
questi matematici, che dicano l'occhio non avere virtù spirituale che s'astenda
1 debole 'e dmó? 1 occhio '. astensìbile, agg. ant
catottrici e diottrici in genere e dell'occhio in specie, per cui l'immagine
appare più o meno allungata (nell'occhio dipende da irregolare curvatura della cornea;
tipografico con aste lunghe e filiformi e occhio stretto. = voce dotta,
rauco di gioia: ardeagli nel grifagno / occhio l'amor de le apuane cime /
del passato, e tenuta a dovere dall'occhio della maltilde, la sua pigionale;
al sole, luminescente '('occhio di sole, bellocchio ').
e per balestra, serra l'un occhio, perché lo spirito si unisca tutto
): e, postole l'occhio addosso ed una volta e altra bene
, è udita forse nei mondi inaccessibili all'occhio umano. d'annunzio, iv-2-36:
3. privo d'espressione (l'occhio, lo sguardo, il viso,
iridi grandi azzurre sul giallo atrabiliare dell'occhio. 2. sm. chi soffre
buio si raddensa, mentre il cratère dell'occhio riscoppia... è ima materia
gozzi, ii-195: gli altri guarda con occhio sicuro, lui non s'attenta di
pezzo, a puntare, strizzando l'occhio turchino... e facendo segno
l'altre stanno / timidette atterrando l'occhio e il muso. béltramelli, iii-548:
proporzionato di membri, bella fronte, bell'occhio, naso profilato, denti bianchissimi
istante, in un batter d'occhio. -di àttimo in àttimo: da un
... in un batter d'occhio. foscolo, ii-2-9: precorre [
da questi quante da chi vedi coll'occhio. giov. cavalcanti, 188: questo
ti piace riguarderai con atto onesto, con occhio ardito, con gesto pietoso. s
/ la destra, a i guardi l'occhio, a i passi il piede;
vedendo il barone così pallido, coll'occhio stralunato e la spada in pugno,
de amicis, i-476: gli troviamo l'occhio falso, la voce ingrata, il
baldinucci, 2-4-102: in un batter d'occhio uscì tutto della tana, attortigliando la
me la somigli, / perché l'occhio al guardarla si smarriva. firenzuola, 564
grandissimo... così vasto che l'occhio non riusciva ad attraversarlo. pavese
primaverili. bonsanti, 2-71: l'occhio aveva grande, grande il bianco attraversato
i volti, scorrono attraverso il mio occhio piagato, inenumerabil- mente, come la
, adesso -disse il signore guardando con occhio incerto la signorina come si guarda uno
e gli die'forza; tale / l'occhio intorno al troncon cigola e frigge.
affilato viso dell'audacia / e l'occhio inesorabile. 2. coraggio arrischiato
ameto, il quale non meno l'occhio che l'audito diletta di esercitare, quello
l'audito o l'odorato, che l'occhio. imitazione di cristo i-1-2: molti
si mostra quel che mai non vide / occhio mortai. boccaccio, iv-104: e
/ un lampo aprì, pur come un occhio, il cielo. a. m
bocca vermiglia un vago riso, / occhio azzurro vibrava aureo splendore. errico,
tua, / nel disco / dell'occhio aurino. idem, iv-1-967: tutta la
, / che negro ardente ha l'occhio, e d'auro il crine. monti
carducci, 578: e del grave occhio glauco entro l'austera / dolcezza si rispecchia
reale. barilli, 2-270: l'occhio si riposa su delle macchie che sono
per un baleno / d'un vago occhio sereno. = deriv. da avaccio
sarai dove / di ciò ti farà l'occhio la risposta. idem, par.
/ per ch'io avanti intento l'occhio sbarro. idem, inf., 18-
/ sì che la faccia ben con l'occhio attinghe / di quella sozza e scapigliata
dell'arte, vi si animerà all'occhio della mente, vi suonerà ineffabile nel cuore
verga, i-420: gli costava un occhio < i}el capo all'ava- raccio:
di esculapio era già da tempo tenuto d'occhio. pavese, i-31: mi dolevo
a quelle benedette anime sì come l'occhio debole a lo sole. cavalca, 16-2-32
firenzuola, 222: abbiti l'occhio, guardati diligentissimamente dalle cattive arti o
. segni, 13: nondimeno avendo l'occhio all'obbligo ch'ella ha colla corona
tre sulla banchina della strada, avendo l'occhio al cavallo di testa e alle biforcazioni
sì destro che ella, che l'occhio aveva al pennello, non se ne
che il fallito non può guardar di buon occhio i nuovi padroni dei suoi averi.
e un occhio era divelto. il vecchio strinse l'averla
tendea / l'orecchio avido e l'occhio indarno aperto. carducci, 312:
albócùlus 'che ha una macchia bianca nell'occhio '; cfr. il fr.
verità divine], non altrimenti che l'occhio dal cannocchiale. redi, 16-v-292:
alle, coperte più lo intelletto che l'occhio dispone. idem, dee.,
per conseguente avventarsi più o meno all'occhio. manzoni, 795: una tale inverosimiglianza
, 330: [la luna] coll'occhio libero mostra le sue diversità di figure
si avviava al lavoro senza aver chiuso occhio tutta la notte. pascoli, 783
varietà accaderebbe, quando, stando l'occhio fisso nel centro della terra, l'
151: per isternacchiarli da vero ci vuole occhio, non avvinarsi e snellezza: snellezza
fa vedere molte minuzie delle quali l'occhio nudo non si avviserebbe. foscolo,
giardino], secondo l'avviso dell'occhio, corrente per tutte le parti presto,
amorosi concetti / non presentano a l'occhio altro ch'amori. idem, 7-203
bacio che d'un raggio avviva / occhio che piange. 4. tecn
. che misura / senza fallire con l'occhio l'azzimutto. = voce dotta
azu- reggiare quando si trova infra l'occhio e loco oscuro. v.
bocca vermiglia un vago riso, / occhio azzurro vibrava aureo splendore. monti,
fuoco lampeggiante / grande e profondo l'occhio azzurro aprivi! idem, 706: altre
vediamo un semplice azzurro, perché l'occhio vède la luce, che si perde nell'
/ schiacciato ha il naso, e l'occhio piccolino, / e 'l mento
dell'agrifoglio costituivano un richiamo per l'occhio. calvino, 1-234: l'alba
di cobalto, ampia vertigine / dell'occhio e del pensiero. 3.
parallele, poste in distanze disuguali dall'occhio, ed esse di lunghezze pur disuguali,
in basso il terreno con un mezz'occhio arguto, col passo molle dei ballerini,
saprei... di levargli un occhio, voi non esitereste un minuto secondo
le cose al bacchio, / a occhio e croce, e dove coglie coglie.
indaco, puro come il bianco dell'occhio di un bimbo. idem, v1-
dossi, 438: fin dove l'occhio arriva, è una grandiosa pianura lievemente ondulata
al succhio delle nostre zolle e all'occhio del nostro sole. pascoli, 411:
una messa io ho perduto lucido di occhio; e benché io ne abbia cerco un
dai baffi cinesi; lo sfregiato con un occhio chiuso... ognuno al suo
donna con basette che dànno troppo nell'occhio. fogazzaro, 5-131: un omone alto
/ azzurra. idem, 305: nell'occhio microscopico, quasi perduto nella mole della
corpo, come braccio, mano, occhio o_ simile. il bagnolo si fa o
tosto corse e in un batter d'occhio me né fece un piattellino. vallisneri,
buio protendea / l'orecchio avido e l'occhio indarno aperto. idem, 13-5:
1-55: tutto cresce a vista d'occhio. la terra butta e fiorisce mostruosamente
(chiamata menkar) è visibile a occhio nudo. = deriv. da
l'ombra del viso balena il bianco dell'occhio. palazzeschi, 4-179: non
balenato un sorriso. sottovoce, strizzandomi l'occhio, ha detto: -chi sa
un attimo, in un batter d'occhio. dante, inf., 22-24
s'awide che polissena con la coda dell'occhio lo balestrava. d. bartoli,
un bali, che di corte è l'occhio destro, / dette di frego a
di esse... guardava con occhio di compiacenza quello che le si era addormentato
di medaglie, che il nostro occhio di vincitori non può fare a meno di
mozzi capelli le ballonzola sempre sopra un occhio; e lei a ricacciarlo indietro, con
una visione luminosa... l'occhio segue, dal capo miseno ai pendìi
. baldini, 6-68: belacqua apriva un occhio e poi l'altro e così vedeva
quando parete come sopra il mio occhio. carletti, 124: alla immersi nel
2. lamina metallica, formata a occhio a una delle estremità, che si
rincontro dell'arpione, e nel suo occhio o anello s'infila e gira l'ago
92: razzano i vetri; l'occhio del coretto / nereggia sotto un ciuffo di
, / che già per barattare ha l'occhio aguzzo. landino, 381 [par
però dice che già per barattare ha l'occhio aguzzo, id est per far baratteria
bonifazio, il qual ha già l'occhio aguzzo, ciò è, avido per barattare
tutta grigia. pea, 1-54: occhio vivo, barba ebrea come la mia,
: campi di barbabietole a perdita d'occhio, di frumento, di granturco dov'
[bassi rilievi] si rendono all'occhio facili e senza errori o barbarismi, perché
desiderata sopra tutto ne'barbieri, così l'occhio buono: però quei scortica porcelli c'
de'fatti suoi, gli pose l'occhio addosso. sacchetti, 201-82: li
adige, il buon pescatore aveva un occhio alle trote e ai barbi, e l'
(per piantarlo): detto anche occhio della canna. targioni tozzetti, 7-47
comp. da barba 1 radice 'e occhio (v.). barbògio
fiume cresceva e ingrossava a vista d'occhio. la barchetta era piccola e lui
baricentro, ibrida voce, inutile all'occhio de'profani, per dire centro di gravità
delle notti serene della state, pose l'occhio ad una fessura della vecchia muraglia,
gli giungeva, ond'ei girò l'occhio nudo di speranza alla porta; poi
; ed evvi tale che ha l'uno occhio più grosso che l'altro, e
tastandomi la tasca, ora gettando un occhio sopra un certo fagottino fatto in fretta
cecchi, 5-12: mi fissa d'un occhio astratto, vetrino, che sembra guardare
marino, 6-170: medusa a l'occhio, al guardo è basilisco, / nel
infatti, andarono perdendo a vista d'occhio il loro verde metallico, e dopo
', e da ò ^ ipta * occhio 'e cpópoc; 'che
affogato nella bassa veneta, e l'occhio vi corre tutto intorno fino all'orizzonte
l'orbita gli luccicava la porcellana dell'occhio. 2. figur. avvilire
passi senza che mi avesse dato nell'occhio. era basso e tarchiato; poteva
. lorenzo de'medici, 81: l'occhio mio parvo amplifica e distendi, /
/ ché sopra 'l sol non fu occhio ch'andasse. petrarca, ii-1-66:
tastandomi la tasca, ora gettando un occhio sopra un certo fagottino fatto in fretta e
basto, / colui vidi oltra il qual occhio non varca. boccaccio, dee.
una grotta oscura in fronte / invece d'occhio, e per bastone un pino,
a due palmi, liberissimamente scorrevole nell'occhio della vite, e ritenutavi da due
10-60: tien l'altro molto ben l'occhio alla penna, / né sol dal
un filo d'aria polare, / l'occhio del capoguardia dallo spioncino. comisso,
. boccaccio, v-69: ma l'occhio mio, andante alle cose alte,
le sue bellezze etterne, / e l'occhio vostro pure a terra mira;
calcagna di qua dovrete -in un batter d'occhio: in un momento, in subito
più bene / ch'un batter d'occhio e poche ore serene / ch'amare e
, non può in uno battere d'occhio ricevere e possedere sanità. bandello, 4-2
volta che voleva, in uno batter di occhio sapeva così mastramente trasformar le fattezze del
, e sarem qui in un batter d'occhio. a. f. doni,
spedito, volare in un batter d'occhio dove io voleva, e tanto quanto
meraviglia d'ognuno in un batter d'occhio divenne quieta e pacifica. f.
: il vizio ad un batter d'occhio si apprende. algarotti, 3-224: ci
fare così eccellentemente e in un batter d'occhio, mercé di quelle sue tanto espressive
di verità, che in un batter d'occhio sbaragliò tutti i miei sistematici sillogismi.
285): fu in un batter d'occhio, vi dico: piglia piglia;
: questa esperienza, in un batter d'occhio, gli dà l'idea della gravità
della luce scorrono in un batter d'occhio tutta la massa del globo. giusti,
farlo piovere qua in un batter d'occhio, manda truppe a pezzi e bocconi.
di vedervela sfumare in un batter d'occhio, così... -e la
: ma, in un bàtter d'occhio, prima ch'io possa riavermi dalla sorpresa
375: e in un batter d'occhio sono tutti grandicelli [i figli] tanti
: la donna in un batter d'occhio, portò giù la tavola della pasta.
accende una luminaria, in un batter d'occhio la tavola ne fu imbandita. silone
ai cani e in un batter d'occhio il gregge si restrinse e allungò sul
adrasto assiso, / che par ch'occhio non batta, e che non spiri,
sta ad adorarvi, che non batte occhio, che muore lì, muore? foscolo
talvolta in faccia mia vidi strizzarsi l'occhio / aspasia con celinda, e battersi il
. vasari, ii-176: fece poi l'occhio grande di detta chiesa, dentrovi le
filo d'aria polare, / l'occhio del capoguardia dallo spioncino.
fatticce e svelte, e d'occhio vivo... la folla li accolse
, abbia la mente, e l'occhio e la mano e talvolta ancora il piede
para il naso e le altre parti dall'occhio al mento, ed è sopra il
che ispeziona, curvandosi sempre dalla parte dell'occhio buono e palpando colle sue mani prensili
o saracina, / e filiberta ha l'occhio del ramarro, / e stata
, 2-139: vagheggia in sé coll'occhio della fede / secoli di virtude,
la beccaccia dal lungo becco, e dall'occhio... ancora aperto, dalla
gli animali, saperli pesar con l'occhio, sapergli ingrassare, sapergli ammazzare,
farne il calvo, con l'occhio spento, il naso a becco e la
disposizione dei forellini, presenta all'occhio o una sola fiamma, ovvero più fiamme
dell'esser suo, cagiona o nell'occhio o neff'intelletto, cognizione dilettevole di
bellòcchio, sm. gemma (altrimenti detta occhio di gatto). baldinucci,
getta fuori i suoi splendori. è detta occhio di gatta per lo trasparire che fa
che fa la sua luce a guisa dell'occhio del gatto; i moderni la chiamano
* dio semitico ') e ocùlus * occhio '(sentito per etimologia popolare come
(sentito per etimologia popolare come * occhio bello '). cfr. isidoro,
non resti acciecato, / tener l'occhio bendato. viani, 19-433: nelle
, 29-135: aguzza ver me l'occhio, / sì che la faccia mia ben
suoi marmi. ungaretti, 1-23: un occhio di stelle / ci spia da quello
. moneti, 176: male quell'occhio invidioso vede / il bene altrui,.
, il principe della chiesa considera tutti con occhio professionalmente benigno, s'informa sulla condizione
.. scoperto i panni coll'occhio vidde lo inaspettato figliuolo mastio...
beneviso), agg. visto di buon occhio, bene accetto, amato.
il quale come la ebbe beuta l'occhio pazzamente tinto d'azzurro e il soggolo imma
marino 1-69: bercilocchio, cioè coll'occhio bircio; ed è ben com
ebbi quattro giornate di questa santa acqua occhio (v.). de
ben fatto: la faccia larga, l'occhio vivo e desto, la barba aveva
terra romana. nievo, 367: l'occhio, allargandosi d'intorno, ci scopre
... / se qui l'occhio non falla e il colpo è certo,
a membro a membro, assistentevi coll'occhio al disegno, e con la mano
ne leggo, subito ho l'occhio ed il ghigno d'una creatura d'inferno
a quel modo sperava di non dar nell'occhio ai monelli della città. verga,
al tatto solamente conceduto, sotto l'occhio non viene, a cui servono le pinture
sentita de'fatti suoi, gli pose l'occhio addosso. idem, v-23: con
una sostanza). - il bianco dell'occhio: la tunica sclerotica. -guardare nel
, che appare in mezzo al bianco dell'occhio, è di natura apprensiva delli obbietti
che non mostravano che il bianco dell'occhio. de roberto, 18: don blasco
e ci avevano guardati dal bianco dell'occhio. -il bianco dell'uovo:
saluta, è certa biancolina / con un occhio furbetto. = cfr. bianco1
tutta la giornata. e covano dell'occhio quel capitale, biasciando filamenti di canna.
, -77: tutti si tenevan d'occhio reciprocamente, biascicando delle giaculatorie. palazzeschi,
compatti e puliti, e scorrendo con l'occhio sopra i caratteri veramente egregi, io
: se non ero per caso coll'occhio a un pertugio di questa vecchia bicocca
più di carattere versario. a mirarla con occhio bieco ella, come punta da quello
con la buschetta, e ancora l'occhio e l'animo speravano, speravano:
fissa in tralice, con la coda dell'occhio. dante, inf.,
: quando fuor giunti, assai con l'occhio bieco / mi rimiraron senza far parola
di spietato viso, / ha solo un occhio, (98): la
schiera, / avete torto di guardarmi con occhio bieco, di non considerarmi come vostro
di traverso, con la coda dell'occhio; guardare con occhi torvi, biecamente
. bisojo, da bis e ojo 4 occhio ', col senso di 4
banchina della strada, avendo l'occhio al cavallo di testa e alle
quello appresso del quale si tiene l'occhio, e per lo quale passano gli ultimi
grandi boccate di fumo, con l'occhio sulle biglie che rovesciavano i birilli,
i francesi. pea, 5-126: l'occhio stràbico e la peluria nera sul labbro
pavese, 4-227: lui strizzò l'occhio e tirò fuori un permesso bilingue da
dei nonni, scese il suo occhio allo smalto di una baldracca mascherata a
ognun coll'arme indosso dorma; / un occhio alla padella, uno alla gatta,
a due a due 'e ocùlus 1 occhio '. binoculare, agg. pertinente
'e dal lat. ocùlus 4 occhio \ biodinàmica, sf. biol.
, tra la chioma flava / fioria quell'occhio azzurro. de amicis, ii-347:
campo, dove io volga lento / l'occhio, biondeggia di pannocchie ancora, /
. tommaseo, i-475: all'occhio e al capello nero, e al pallore
sentita de'fatti suoi, gli pose l'occhio addosso. tasso, 1-43: seguìa
zuccone calvo, e con quel suo occhio bircio. note al malmantile, 1-18:
omac- ciotto calvo, bircio d'un occhio. = forse deriv. dal
suo sorriso era stato rivolto a quell'occhio che gli era parso nello stesso tempo
, grandi boccate di fumo, con l'occhio sulle biglie che rovesciavano i birilli,
quello che voleva, senza dare nell'occhio. faldella, iii-78: aveva la bisaccia
a bisbigliare e a guardar di sott'occhio quello, lasciato solo in un canto.
che passa per li centri dell'occhio e del sole. campanella, 1069:
l'opera del bistro / intorno all'occhio stanco. idem, 251:
: un verde bizantino / sopra un occhio dorato / descrivo le lastre a quadri /
stira la pelle verso l'angolo interno dell'occhio). = voce scient.
alla presenza di un corpo estraneo nell'occhio). = voce scient.,
. strumento usato negli interventi chirurgici nell'occhio, per tenere allargate le palpebre.
/ di riccioli graziosi, / l'occhio sereno e la bocca voluttuosa. alvaro
superchia luce, di ristrigniere la popilla dell'occhio, e quando è offesa dalle diverse
aguzzi o digrigni la bocca, chiugga un occhio. pruova un poco.
ha un punto di palla, un occhio che suo padre e i suoi fratelli,
il capo di luigi con l'immobile occhio estinto / boccheggiante nel bacino riguardava enrico
la mattina dopo, mercoledì, aprì un occhio e tra le stecche della persiana ecco
vedere il gioco testimoniava da solo l'occhio giusto di questi che debbono essere per
quanto è un dito, dove un occhio sia, e pigni l'osso fuor della
puro. magalotti, 1-448: quest'occhio dunque, che noi altri portoghesi chiamiamo
ella saltò in barca, chiuse l'occhio. botta, 6-i-63: così in favore
, tre bocconi: in un batter d'occhio. popoleschi, 605
per guardare il cielo ancora nuvolo coll'occhio orbo, trovò infine la risposta. tozzi
ebbe mozza la mano, cavato l'occhio, bollato e scopato. machiavelli, 877
che par che pesi / men che un occhio che guardi, ove accarezza.
col movimento della testa il serpeggiamento dell'occhio e borbottando affollatamente le parole. nieri
: un servo i ciondoli / tien d'occhio, e al centro / le borie
, con allusione al bianco dell'occhio degli strabici o all'occhio spento
al bianco dell'occhio degli strabici o all'occhio spento dei ciechi: cfr.
. pea, 7-107: e l'occhio non è melenso, malgrado che, sotto
. monti, 252: te ricerca con occhio indagatore / di botaniche armato acute lenti
è bella solo per chi la contempli con occhio d'artista;... zoologi
botolétto; poi, rassicurato, distoglie l'occhio e lo chiude. -acer.
perché non lo serviva più né l'occhio né la mano. d. bartoli,
trappolerie. forteguerri, 30-89: l'occhio passato avrebbe un petto a botta,
, / che infilza le ricette a occhio e croce: / o fa sopr'all'
che abbiamo in casa di più grazioso all'occhio, e che tintinni più sonoramente sotto
/ che il tutto guarda con l'occhio di bove, / e pargli un
ii-33: o questi signori hanno l'occhio di bove e pigliano una mosca per un
bovicida sottilissimo effluvio, converrebbe che l'occhio medico fosse assistito da migliore diotrica e
il massaro mi mandava a tenerli d'occhio, che zappassero, che dessero bene
gli tocchi, / non grati all'occhio, anzi pien di bernocchi; / ma
è un cavaliere / privo d'un occhio in battaglia perduto; / monco ha il
maggior lume del mondo, si fermasse coll'occhio nel solo raggio che di riflesso balza
vago / drizza l'anima mia l'occhio bramoso. pindemonte, 5-500: forte
pezzo di cavo, terminante con un occhio a ciascuno dei capi, usato per
non avendo questo rosolio grato colore all'occhio, glielo potrai far acquistare, pestando
piallaccio egli strappava un pezzo, / a occhio, giusto, e biancicato alquanto,
brancolino nel vuoto, ma perché hanno l'occhio a qualcosa ch'è veramente pratico.
giunto al papa, guardatomi così col'occhio del porco, con i soli sguardi mi
] il manoscritto dell'opera sotto l'occhio, orologio da polvere, brazzolaro,
, indagò, opinò, pose l'occhio scrutatore su questo e su quello;
liste, chiazze brune di brezza; un occhio di sole appariva e scompariva. fucini
buone famiglie. giocosa, 15: l'occhio pratico gli disse subito che quei
fitto meriggio e più brillante / verso l'occhio del sole il fianco innalza. idem
l'assenza viene notata, dà nell'occhio. arila, 72: brillare per
brizzolata, un viso rubicondo, l'occhio azzurro, un berretto da ciclista piegato
è un ferro che ha un occhio a due punte vive, simile ad una
, 4-143: teresa aveva strizzato un occhio a carolina per troncare il discorso e quella
e ti trovano quest'uomo con un occhio pendoloni, e gridava: «
eran d'argento, / talora un'occhio cieco, e un brulazzo, / perché
mi metto ora a rispondervi con un occhio, che l'altro mi trovo burlasco,
, si fa spiraglio: vi mette l'occhio; è buio: vi mette l'
. monti, x-2-119: e l'occhio invita / del viandante a contemplar la brulla
con la testa / brulla e l'occhio di sale. gatto, 1-145: ci
. ant. privo di ciglia (l'occhio). m. franco, 1-38
i-475: agata... all'occhio e al capello nero, e al
, 562: una brunetta / d'occhio omicida / m'insulta e sfida, /
, ma però si vedrà tale quando l'occhio sia in una linea determinata,
. verga, 2-225: misuravano a occhio il maggese della giornata che spiccava in
con essa mano traiamo la brusca dall'occhio sicché rimanga chiaro. piccolomini, 47
e tra'ti in prima la trave dell'occhio tuo, e poi potrai trarre il
, e poi potrai trarre il brusco dell'occhio altrui. buonarroti il giovane, 9-94
piccola scolopendra] con la coda dell'occhio; e da prima era come un bruscolo
con cui si leva un bruscolo dall'occhio, ma non riuscì a cavarne nulla.
. locuz. -avere un bruscolo in un occhio: avere preoccupazioni, fastidi, molestie
a qualcuno come un bruscolo in un occhio: dargli ombra, sospetto. -levarsi
, sospetto. -levarsi un bruscolo dall * occhio: liberarsi da un fastidio.
trarre 'l bruscolo / ch'avete in l'occhio. varchi, 18-2-158: per lo
il fratello che ha il bruscolo nell'occhio mentre nel suo ci sopporta una trave maestra
inesauribile ricchezza del suolo, cresceva ad occhio veggente, le rendite pubbliche in tre
e batter sulle rote, mostrando all'occhio già inorridito come un tale spettacolo poteva
; sproporzionato, sgraziato; sgradevole all'occhio (luoghi, paesaggi): ed è
bruttona sentimentale, aveva una flussione all'occhio destro che la rendeva orrenda, malgrado
ombra e al fresco, avendo l'occhio sempre ai panni tesi. guarini,
garbo insidioso, che, ingannandogli l'occhio, lo indusse prima a farsi troppo sotto
, 487: il re dal suo lascivo occhio di bue / guardava il mondo piccolo
al suo piè. -bot. occhio di bue: buftalmo (v.)
nelle strade anika canta: un buffo dall'occhio infernale la guida, che grida.
sm. medie. malattia congenita dell'occhio, che produce l'ingrossamento del globo
4 bue 'e óqp-0-ocx|xó <; 4 occhio '). buftalmo2, sm
comune nei prati: margaritona, occhio di bue. = voce dotta
poòcp- &ocxp. óc, 4 occhio di bue'* buganvìllea (bughenvìllea
, perché si temeva non poco per l'occhio, stante la infiammazione e gonfiezza smisurata
si fa spiraglio: vi mette l'occhio; è buio; vi mette l'orecchio
protendea / l'orecchio avido e l'occhio indarno aperto. verga, 3-33: -tutti
col picchiatoio in mano, seguendo con occhio sospettoso i passi del brigadiere che si
redi, 16-ix-5: ma il bulbo dell'occhio non ne patì mai offesa veruna,
: non lasciarsi scoraggiare. -di buon occhio: con disposizione d'animo favorevole.
abitanti del villaggio non vedono di buon occhio i forestieri. moravia, i-651: luciano
sono piccole, vuole buono e perspicace occhio. caro, i-5: una città nobile
non sarebbono stati buoni a chiudere un occhio, ma invece, appena si furono coricati
io porò la mano avanti il buono occhio de mio marito cum qualche mottevole parole,
e con una mano le turerò il buon occhio, e come mi spurgo, uscite
2-62: una cerva, cieca da un occhio, andò a passeggiare sulla riva del
sulla riva del mare; e teneva l'occhio buono dalla parte di terra, che
prima: interponete una fiamma tra l'occhio e qualche stella, ché voi né più
, trai prima la trave del tuo occhio, e pòi vedrai più chiaramente la
pòi vedrai più chiaramente la busca nell'occhio del tuo fratello. 5. agostino
la festuca, ovvero il busco dell'occhio altrui. chiesa, 5-7: faceva
pulci, 27-23: orlando aveva l'occhio in ogni lato / e terminò
o con la buschétta, e ancora l'occhio e l'animo speravano, speravano:
a vaccio, cioè presto] a l'occhio, e l'occhio la vede più
presto] a l'occhio, e l'occhio la vede più vaccio che 'l busso
percossa: e questo è segno che l'occhio vede più vaccio che l'orecchia non
teatri, spesso con un vetro a occhio nel centro; porta divisoria, all'
due branche, una bussola con un occhio opaco. l'aprì chiedendo permesso:
che misura / senza fallire con l'occhio l'azzimutto / e su la linea di
al busto, / ed in un occhio le cacciò l'ombrella. serao, i-880
! pirandello, 5-577: mise l'occhio alla spia e restò sgomento a mirare prima
1-55: tutto cresce a vista d'occhio. la terra butta e fiorisce mostruosamente,
alla ricchezza por tavano l'occhio smorto del mendico, con una bocca che
-buttare in faccia, buttare in occhio: rinfac ciare (in
ingrato, / se non buttargli in occhio il ben servire. detta casa,
casa, 707: sempre ti butta in occhio: -io feci, io fui;
i vicoli di gannàno e buttava un occhio nelle stalle e nei pollai vicini. pratolini
sotto la camicetta e i partigiani buttavano l'occhio allorché lei si chinava per deporre i
una cassetta di pitale, ti feriva l'occhio ora una qualche raccolta di rime d'
in toscana si chiama cicérbita indiana, occhio di venere; a verona occhi
dall'imp. di cacare e da occhio (v.). cacalòro
3-33: il vecchio ora faceva coll'occhio la caccia all'occhio di beppino e appena
ora faceva coll'occhio la caccia all'occhio di beppino e appena ch'era lì
l'invidioso domandò che apollo gli cacciasse un occhio, affinché fossero cacciati tutt'e due
altri a braccetto del curato ed aveva occhio da cacciatore, si ferma ad accennare un
, fame mentita, / maschera o qualsivoglia occhio o giudizio / l'indol natia,
che si vede dal l'occhio. l. bellini, i-1-602: fornita
, 1-23: era questo de matteis l'occhio del principe di canosa, il quale
): se la mano offende l'occhio, e 'l dente offende la lingua,
, 243: io dimagriva a vista d'occhio, e la pisana fingeva di non
d'ogni altra, mi erano cadute sott'occhio. palazzeschi, 3-127: le dame
tutti superchieria, tutti menzogna, / occhio d'aquila, gambe di cicogna, /
/ né me cercan col grande occhio pallenti / teste di vati sotto foschi allori
che sorvegliavo con la coda dell'occhio. immobili ed intenti, a un tratto
anni caduto. nievo, 100: l'occhio mio non poteva indovinar cosa fosse quello
[del sole] vivezza cagiona nell'occhio vostro, mediante la reflessione fatta nell'umido
in cagnesco, con ostilità, con occhio torvo. fra giordano [crusca
minor ancor caino. 2. occhio di caino: la luna. beltramelli
simiglianza di una palpebra e l'occhio di caino si aprì nella sua tragica
delfino, al quale parve che un grande occhio bianco ed azzurro disegnato sulla prua agile
calamari). livido all'angolo dell'occhio (per stanchezza, per malattia)
quel lividore che viene altrui sotto l'occhio, e a cui debbe sostituirsi 4 occhiaia
gli occhi. -fare a qualcuno un occhio come un calamaro: livido, nero
famiglia, all'infelice aretino fece un occhio come un calamaro, spezzò un braccio a
o vero pare arrivare, ché l'occhio, vedendolo più basso in obliquo, lo
irrigidito come una statua, con un occhio aperto e uno chiuso. e il respiro
. algarotti, 1-68: ponendo l'occhio in basso, e scortando moltissimo il
stessa non vedessimo ad ogni chinar d'occhio, non calcassimo ad ogni stender di
un loro proprio parere e compiacenza d'occhio. targioni tozzetti, 12-11- 284:
in modo che chi non ha l'occhio molto buono, lo piglia per nuovo
/ di marte all'orbe ei l'occhio / calcolator sospinga. leopardi,
, in modo che chi non ha l'occhio molto buono, lo piglia per nuovo
. medie. affezione che colpisce l'occhio quando vi sia penetrata una scheggia di
, sorge verticale, e termina in occhio; in questo secondo caso il caldano
). lanzi, 2-3-165: un occhio avvezzo alle opere originali de'migliori veneti
hanno cavata di calende, / rivolge l'occhio al popol delle navi.
/ così come ti cale del mi'occhio: / si n'avra'già un paio
le caficiee, visibili a stento ad occhio nudo, si rivelano sotto la lente paesaggi
offuscamento della vista (per malattia dell'occhio). redi, 16-ix-144: non
ant. coperto di un velo (l'occhio, per vecchiaia o malattia).
questo pesce si chiama ancora uranoscopo, dall'occhio ch'egli ha nel capo.
, 18-71: fiaccola accesa par l'occhio vermiglio, / spruzzato ferro o stuzzicata bragia
in quell'istante, al calore dell'occhio azzurro di angiolina. 2
non m'è pervenuta sotto l'occhio. manzoni, 945: il circoscriverla
/ così come ti cale del mi'occhio: / sì n'avra'già un paio
vecchio con la barba bianca, l'occhio vivace, le mani curate e i modi
forni a combustione). -camera dell'occhio: lo spazio nella parte anteriore del
è la cavità 0 camera interna dell'occhio. il pertugio della stanza è la
-cassetta con una lente, applicando l'occhio alla quale, si vedono ingrandite,
suo agio e contemplarlo: e cotesto occhio artifiziale, camera ottica si appella.
commissure del muro, che ogni poco d'occhio che si dava a i fessi,
come più avanti vedremo, gabbi l'occhio fin quasi farglielo creder vero, non
, molto spazio converrà che cammini l'occhio, ed essa immagine apparirà fìssa, se
4-55: fea l'istesso camin l'occhio e 'l pensiero. chiabrera, 459:
: che si stende a perdita d'occhio. -in aperta campagna: lontano dai
statue; sì che nulla confonde all'occhio i loro contorni. foscolo, xiv-363:
il dottore misurare il campo visivo dell'occhio leso. sinisgalli, 6-130: non capisco
testa ispido crine. / per l'occhio d'un canal distilla e tragge / lagrime
industria mise / qui [ne l'occhio] l'eterno maestro, quante accoglie /
e quanti e quali / versano l'occhio ed angoli e canali. d. bartoli
scorrevo tutta [la montagna] con l'occhio, dall'alto in basso, minutamente
d'annunzio, v-1-358: ho nell'occhio una selva di ametista. da ogni parte
che assume ogni nostro umore davanti all'occhio intimo. = voce dotta, lat
, contenente circa 90 stelle visibili a occhio nudo, nel quale il sole entra
animo candido, con giudicio sincero, con occhio pio e con sguardo purgato d'ogni
quale si contenta di guardarlo con quell'occhio tranquillo, tollerante, bonario, quasi
se i nemici venissero, e l'occhio dell'intelletto dormisse il cane abbai.
/ fèr rovinare, e lui cavarsi un occhio / col can ch'egli avea messo
, comprendente circa 55 stelle visibili all'occhio nudo, tra le quali spicca sirio
liocorno, con sole 15 stelle visibili all'occhio nudo. -cane, cane celeste:
cristallo ha due visiere, / che l'occhio illude e 'l buon giudicio appanna,
beccaria, 1-3x1: chiunque leggerà con occhio filosofico i codici delle nazioni e i loro
i capelli molto radi, con l'occhio biancastro, con i due canini sporgenti
sul cannibalismo converrebbe intendersi. giudicandolo a occhio e croce, sembrerà la manifestazione più
convessa e una concava; posto l'occhio alla parte concava vidi gli oggetti abbastanza
più grandi di quanto non si vedano a occhio nudo. in seguito preparai uno strumento
e trenta volte più vicini che visti a occhio nudo... su questo è
nievo, 235: -che colpo d'occhio avete, caro dottore! -gli dicevano
. marino, 10-42: con un occhio chiuso e l'altro intento, / speculando
veicoli. bocchelli, i-iii-n: « a occhio e croce », disse l'avvocato
e vi eludono, fissano voi con occhio ammiccante, e se vi appressate, non
era sen tita cantare all'occhio del soffione; truovi chi il può,
bel vecchio con la barba bianca, l'occhio vivace, le mani curate e i
già precipita il giorno nel suo / occhio in rovina e l'aria dell'estate
manto, / e il ferro e l'occhio verso l'adria intende. / come
allegrezza mai, quando rivolti / l'occhio, e vi veggia! allor certo s'
= lat. tardo canthus * angolo dell'occhio ', dal gr. xoev&óg.
dito l'un canto o l'altro dell'occhio, girandolo a uno stesso tempo alla
gr. xav&ó <; 'angolo dell'occhio \ cantoluto, agg. ant.
, 2-197: a un tratto tolto l'occhio / a una voce esotica, /
un piede, una gamba, un occhio, una svelta orecchia, un mezo volto
mura della chiesa s'inalzassero a perdita d'occhio, che pesanti e neri coltroni
la quale resta ancor tale benché l'occhio per qualche spazio si vada mutando di
: al granduca era stato messo sott'occhio un altro uomo di molto ingegno e
v-2-311: scorgevo con la coda dell'occhio il censore lanzo senza labarda, che s'
darsi un contegno, ma teneva d'occhio la testa dell'energumeno di cui ogni
e però non pettinata capellatura, l'occhio inutilmente vivace in un volto pieno,
: capei bruno: alta fronte: occhio loquace: / naso non grande e non
che non son suoi, ma del nostro occhio. 8. ant. tentacolo.
sua [del sole] vivezza cagiona nell'occhio vostro, mediante la reflessione fatta nell'
, iii-9: chi guarda con quest'occhio in quei tempi, vedrà subito la differenza
, e quella s'esporrà obliquamente all'occhio, come se volesse conoscer s'ella
., 32-156: ma perché l'occhio cupido e vagante / a me
guardiano accennava alla giovine, dandole d'occhio e tentennando il capo, che quello era
torceva il collo e la testolina con quell'occhio luminoso come capocchia di nero spillo.
. monti, iii-84: sotto l'occhio mi sono scappate fuori nella tua epistola
filo d'aria polare, / l'occhio del capoguardia dallo spioncino, /.
capopiè o diritta si dipinga nell'occhio suo la immagine della colonna o
si veggono gli oggetti de'quali nell'occhio capovolta è la immagine, se ad alcuni
nella galleria di cipro, imbandita all'occhio pellegrino dal pennello dei pittori più rinomati
... con la coda dell'occhio al cappellone eventuale, non gli salti
suo volto si liquefaceva a vista d'occhio, ordinarono due cappuccini. cappuccino4,
di capelli ancora neri le cadeva sopra un occhio capricciosamente, conferendole un aspetto poco serio
/ dal profilo caprino folgorante / nell'occhio cavo infernale / canta una canzon d'
.. mi capitano continuamente sott'occhio in questa capua degli studiosi e
che si porta incastrata nell'orbita dell'occhio (per necessità o per vezzo: ed
: un giovinotto elegantissimo, incastratasi nell'occhio la caramella, avanzò verso don clemente.
amorosi concetti / non presentano a l'occhio altro ch'amori. idem, 14-240:
serie dei tipi che hanno lo stesso occhio o lo stesso corpo; le lettere
sanctis, i-161: saint-victor ha quell'acuto occhio critico, che gli fa cogliere di
avventuroso sogno / il suo ben corrucciato occhio s'interna. / anche gli è
, nel saper giudicare a colpo d'occhio quante piante può contenere un carciofeto,
sapersi tutte contemplate e carezzate da un occhio innamorato. 2. vagheggiato.
ferocemente. montecuccoli, 1-226: abbiasi occhio a non esser tratto negli agguati, a
ingombro e carico di ornamenti che danno all'occhio fatica senza riposo, a chi può
con un po'di zazzera, l'occhio vivo e dolce, l'aria caritativa,
facesse [alla madre di dio] un occhio di carminio e uno d'azzurro,
può fallire, della margine appresso all'occhio. sassetti, 365: e1 colore della
): messer l'abate, postole l'occhio addosso e veggen- gendola bella e fresca
1-23: era questo de matteis l'occhio del principe di canosa, il quale
pendendogli il carnier; / tutti con l'occhio memore / i siti egli rifruga,
di essi mi ha avuto a cavare un occhio, perché schizzano cert'acqua salata,
men caro, / perché di un occhio sol la fronte adorno? marino, 5-106
piccole e brutte, e care un occhio. alvaro, 9-215: c'era
. sacchetti, 145-29: avea uno occhio piccolo e uno grande, più in
disegna un lento discorso e l'occhio concentra uno sguardo infinitamente sicuro,
.. non può se non con l'occhio del porco esser visto, e malamente
modo non appena i guardiani voltassero l'occhio. c. e. gadda, 318
notti che in letto non potevo chiuder occhio per gli spettacoli di morte visti nella
la prima cosa che gli diede nell'occhio, furon due travi ritte, con una
la dolina carsica, simile a un occhio dalle pàlpebre rovescie, arrossarsi di carne
redi, 16-ix-5: dalla caruncula del medesimo occhio gemevano di quando in quando alcune gocciolette
quella naturale situata al grand'angolo dell'occhio, e fatta da una piega della congiuntiva
, v-2-292: con la coda dell'occhio vedevo il calònaco trasfigurato in una sola
negri, 1-159: egli aperse l'azzurro occhio innocente / ne l'ospedal d'un
fino alle tre ha potuto più chiudere occhio. deledda, iii-637: arriverà bene il
de pisis, 7: viene, con occhio spiritato / il bel maschio dal piumaggio
« lei clelia non vedrebbe di buon occhio nemmeno una vincita alla sisal ».
nove / al suo cupido e fermo occhio si svela; / né sa che dietro
capo, e questo ha un * occhio ', ovvero un 'dente ',
di scorruccio, tornava a buttar l'occhio su quello sparpaglìo di carta e con mia
cassetta di pitale, ti feriva l'occhio ora una qualche raccolta di rime d'un
ne la cassetta / imberbe chierico con occhio pio / erudia, l'obolo rubando a
cicca in bocca, / strabico l'occhio e le parole ladre, / insiste
di minore grandezza, sono visibili a occhio nudo. alamanni, 5-6-287:
o castella non sono per quanto l'occhio cerchi d'intorno. -castelli romani (
passare, li guardò con la coda dell'occhio, e continuò tra sé: -eccoli
l'affitto d'una casupola costava un occhio del capo. pirandello, 7-133: dall'
formano una catasta rossa, bellissima all'occhio, da cui si tagliano delle fette
del petto, e dall'altro per un occhio del granchio, e che serve per
a sinistra si prolungavano a vista d'occhio in dirupate catene, apparentemente inaccessibili.
, per sostituirgliene uno a punta coll'occhio in prossimità di questa, comeché più preciso
semplici bacchettine di ferro, concatenate a occhio l'una in capo all'altra, segnate
tante volte quante sono le mastiettature a occhio, si riduce in un fascetto di poca
10. medie. malattia dell'occhio caratterizzata dalla perdita e dalla diminuzione della
: cateratta è acqua che discende nell'occhio, e con umiditade di fuori, stando
della tunica uvea, tra 'l bianco dell'occhio e la tunica cornea. savonarola,
le cateratte, che senza offendere l'occhio, ne squarcia il velo.
di mano altrui a causa del mio occhio diritto minacciato di amaurosi 0 di cateratta
l'operazione della cateratta, con un occhio grosso grosso e vano nella concavità del vetro
cateto di riflessione 'o * dell'occhio ', linea retta tirata dall'occhio o
dell'occhio ', linea retta tirata dall'occhio o qualche punto d'un raggio riflesso
linea d'appiombo che passa per l'occhio della voluta del capitello ionico (e
ma vittorio, che gli stava da l'occhio cattivo, quasi cozzando in esso lo
scrivo; / del vin che costa un occhio, e ce n'è stato;
): il conte duca ha l'occhio a tutto, e per tutto; e
nuovo consiglio mi tacqui, e con occhio acutissimo, e con orecchie sottili,
cautela illuminando l'acqua con lanternino a occhio di bue. 2. atto
medico lo stesso primo giorno che vede l'occhio offeso dal male lacrimare, pon mano
lasciar l'infermo guercio, quando l'occhio essendosi chiuso egli è stato tardo a
peli sì si rimuovano dallo entrare nell'occhio. olina, 75: si piglierà
si piglierà un ferro della grossezza dell'occhio dell'uccello, o poco meno,
produce negli oggetti dipinti la lontananza dall'occhio: onde è giudice poco perito chi
in luce, e senza perderla d'occhio, buttò un foglio sulla tela del
in bocca. -a chi ha l'occhio del bue una mosca pare un cavallo
perdonerebbe a suo padre e, avendo l'occhio del bove, una mosca gli pare
su'cavagli magri. -l'occhio del padrone (o del signore) ingrassa
, 94: come si dice, l'occhio del signore ingrassa il cavallo. calvino
il cavallo. calvino, 1-244: -l'occhio del padrone, -gli disse suo padre
disse suo padre,... -l'occhio del padrone ingrassa il cavallo..
, 2-127: in un batter d'occhio fu vicina al muretto e stava per
degna, / ed e'si cava l'occhio / e non è cavalocchio / quel
= dalla locuz. cava l'occhio (assai comune nei nostri dialetti settentrionali
., ix-31: se il tuo occhio destro ti scandalizza, cavalo e gittalo
: lascia che cavi la festuca dell'occhio tuo; ed ecco che nell'occhio
dell'occhio tuo; ed ecco che nell'occhio tuo è la trabe? crescenzi volgar
, renzo gli andava dietro lentamente con l'occhio, cercando di cavar il costrutto chiaro
altrimenti considerare, che per cavare un occhio al vicino, li cavavano a sé
cava sotto tali luoghi. -cavare un occhio: procurare un gran dispiacere a qualcuno
/ ma ogni volta par mi cavi un occhio. -cavare una promessa: strapparla
allusione, veramente poco gentile, al suo occhio di vetro. -cavarsi dalle corna
con cui si leva un bruscolo dall'occhio, ma non riuscì a cavarne nulla.
78: 'la buona derrata cava l'occhio al villano '. quando il mercato presenta
un occhio di più e qualche anno di meno,
davanzali, ii-492: rimettivene un altro [occhio] similmente cavato da vite buona.
esterne, / gli ha dato [all'occhio] in un ricovero riposto / sotto
ad una estrema liscezza, sembrano all'occhio tanto variamente in diverse parti cave e
un poco il sorriso, strizzò l'occhio, e premette lentamente sul grilletto.
rosolacci, mucchietti di fagioli coll'occhio, bianchi, rossi, ceciati.
. è la cataratta che si forma nell'occhio. baretti, 1-238: il taglio
cagione di cecità e di deformità d'occhio più assai che non l'operazione vecchia fatta
funzione visiva, non per lesioni dell'occhio o delle vie di conduzione nervose,
di un proverbio, « chiudere un occhio e menare il buon per la pace
dicevano i nostri guardiani e strizzavano l'occhio. alvaro, 7-212: sono le aguzzine
non può se non con l'occhio del porco esser visto, e malamente digesto
che comprende circa cento stelle visibili a occhio nudo. alamanni, 5-6-249: invér
celare come invisibile la sua serva ad occhio mortale, per essere tutta spirito. algarotti
cose umane dal di sopra, con l'occhio dell'altro mondo. montale, 25
ciascun di quegli acini pur col medesimo occhio, e in quel benefico sguardo infondendo
posture de'pantomimi nasce il diletto dell'occhio e della orecchia. d. bartoli
un lato, e sfugge al colpo d'occhio magnifico: ischia, la cenerentola.
cènno, sm. segno fatto con l'occhio, con la mano, col braccio
stanze deserte / comandate dal cenno e dall'occhio che, soli, / di sul
cinnus (fulgenzio) 'segno con l'occhio, occhiolino ', anche nella locuz
figur. marino, 6-28: l'occhio, com'ape suol, che coglie e
si muove nemmeno: vi tien d'occhio per prudenza, ma sa che può
, sentito come comp. da cento e occhio (v.).
= comp. da cento e occhio (v.). centogambe
marino, vii-101: o sole, occhio destro, anzi pupilla del cielo,
- centro di prospettiva: per l'occhio, il punto fisso intorno al quale
il punto fisso intorno al quale l'occhio ruota, nella cavità ossea contenente il
alla linea che passa per li centri dell'occhio e del sole. marino, 5-119
incavarsi a vista d'occhio, come cera che coli. verga,
famiglia viperidi, che porta sopra ogni occhio una scaglia robusta, sporgente a guisa
e festevole, cominciò a fissar l'occhio ne'parti suoi, i quali subito si
dall'animo sereno e puro, dal limpido occhio: e dal cervello sano, come
da pisa, 1-351: andava con l'occhio cercando per qual via potesse ficcare ferro
grandi, con noi ragazzi, strizzava l'occhio alle donne. cercatóre, agg.
l'un canto o l'altro dell'occhio, girandolo a uno stesso tempo alla
di sé la piccolissima sfera d'un occhio, vi truova più da stupire che nel
vede una di loro / cavarsi un occhio, la parrucca e i denti, /
/ han sol quei denti, un occhio e due cernecchi. fagiuoli, 2-74:
5: ficca dunque, lettore, l'occhio dell'intelletto e cerni; ficca le
acido. postomi questo cerotto in suso uno occhio, fingerò d'esser = voce
cui conforme il guiderdon dispensi / con occhio sano e con giudicio certo. parini,
o digrigni la bocca, chiugga un occhio. pruova un poco. varano, 6
per cotali discorsi il senatore chiudeva un occhio socchiudeva l'altro e così osservava lucilio
alle voci dell'amicizia. -chiudere occhio: dormire, riuscire a dormire.
nulla, / e non chiuggo né occhio né orecchio. alfieri, i-209:
non mi riuscì mai di poter chiuder occhio. manzoni, pr. sp.,
a una deliberazione, potè finalmente chiuder occhio: ma che sonno! che sogni!
rigutini, 2476: non poter 'chiuder occhio non poter punto dormire. questo modo
giornate dure e delle notti senza chiuder occhio! soffici, 1-13: la mamma
« sono tre notti che non chiudo occhio ». -chiudere un occhio,
occhio ». -chiudere un occhio, vocchio, gli occhi: ignorare
capitato solo; che avrei chiuso un occhio, per questa sera; e domattina t'
tommaseo-rigatini, 2476: convien chiudere un occhio a certi trascorsi di coloro che a
chiudere gli occhi; chiudete l'occhio per non punire; ma non chiudete
sgherro -ma se anche potessimo chiuder un occhio e lasciarli passare, quei del castello
potete ungere la finanza, che chiuda l'occhio. c. e. gadda,
6-6: era riuscito a far chiudere un occhio alla questura su quella ridicola storia dell'
40. prov. chiudere un occhio e menar il buon per la pace
consolazione di un proverbio, « chiudere un occhio e menare il buon per la
terzo di braccio dalla croce e vicino all'occhio. 24. astron. croce,
/ e il tempo passa. -a occhio e croce, a occhi e croci:
diligenza, e come si dice a occhio e croce, arrocchiare si piglia per
si dice solamente 'fare una cosa a occhio e croce ': e questo detto deriva
; perché le cose che si fanno a occhio, per lo più non tornano mai
di nove anni fa quando scriveva a occhio e croce, senza sapere nemmeno io dove
fra talpe e talponi, si calcola a occhio e croce che fossero circa trentacinquemila.
, i-iii- 11: « a occhio e croce », disse l'avvocato dopo
285): « in un batter d'occhio, cavalieri, fornai, avventori,
, in /., 23-m: all'occhio mi corse / un, crucifisso in
il bellico simile all'albugine di un occhio sgranato dal terrore. 2
. - senso cromatico: capacità dell'occhio di distinguere luci di diverso colore.
, di color rosso vivo, visibile a occhio nudo soltanto al principio e alla fine
iii4- 84: la cronologia è l'occhio dell'istoria. nievo, 211:
era scalzo, aveva una crosta sotto l'occhio, le spalle ossute e non muoveva
modo da riuscire aspro, sgradevole all'occhio, all'orecchio. vasari, i-155
285): in un batter d'occhio, cavalieri, fornai, avventori, pani
da prelato, ancor che avesse un occhio un poco stralunato, fosse qualche cubiculario
pittorica le successive impressioni ricevute dal suo occhio e dal suo spirito.
dentro questo pontone ridormirò stanotte con un occhio solo, tra le munizioni e i
v-1-284: oggi non ho più nell'occhio il giacinto cupo. oggi ho nell'occhio
occhio il giacinto cupo. oggi ho nell'occhio non so che fiore villoso, tra
saracina; / e filiberta ha l'occhio del ramarro, / e stata è sempre
ix- 45: o salute d'ogni occhio che ti mira, / conforto d'ogni