, v. oblio e deriv. obrizo (obrìzio, obrizzo), agg.
di legno d'abete e piastre d'oro obrizo conficcoe per tutto. zanobi da strafa
oro purissimo, lo quale volgarmente è detto obrizo. domenichi [plinio], 33-3
fa il fuoco, e si chiama obrizo. b. davanzati, i-ii: quel
vero un ottavo d'oncia d'oro obrizo, cioè fine e senza mondiglia.
pare matrice proporzionata di miniera d'oro obrizo. d'annunzio, v-1-1096: non cinque
gr. 6 (3pu£a (v. obrizo); è registr. dal d
,... più che oro obrizo fulgevano di vario et periucundo colorami- ne
i muri de la quale erano d'oro obrizo... e voglien- dolne gli