. salvini, 39-v-203: né l'obliò il boccaccio nel laberinto (il qual
carducci, 677: il cuor che t'obliò, dopo tant'ora / di tumulti
677: e il cuor che t'obliò, dopo tant'ora / di tumulti oziosi
. tasso, 20-115: per meraviglia obliò quasi / l'ire e gli affetti
smarrito ne'precipizi delle sue fortune, obliò quella legione di ben seimila soldati,
mondo, / pietoso o stanco, l'obliò! zanella, 22: chi di
, / e il cuor che t'obliò, dopo tant'ora / di tumulti oziosi
, i-44: tra questi sensi non obliò il pittore la forza de'remiganti.
... col sentimento della forza obliò quasi del tutto i doveri ed innalzò il
del gennaio / un vizzo frutto che obliò distratta / l'autunno di spiccar la
carducci, iii-3-271: il cuor che t'obliò, dopo tant'ora / di tumulti
. fantoni, ii-105: d'argo obliò le infami orride cene. cattaneo,
abita. poerio, 3-28: obliò costui [il patrizio] / l'acre
: ognor di me pensosa / quasi obliò se stessa. leoni, 165: i
piccolo sasso puntuto, / d'un tratto obliò tutte l'in- time pene: /
sasso puntuto, / d'un tratto obliò tutte l'intime pene: / dimenticò
nazioni. cattaneo, vi-1-213: si obliò il pnmo dovere di chi si fa