d'alberti, 414: 'gangola', quei noccioletti che sono appiccati sotto la lingua,
o ferro tutto uguale, munito di noccioletti e composto di tre grandi anelli divisi
frutto soave, picciolo, con tre noccioletti dentro, il perché alcuni lo chiamano
tien di fuora et ossa quei cinque noccioletti che tien di dentro. e fa
frutto soave, picciolo, con tre noccioletti dentro: il perché alcuni lo chiamano