i vetri; l'occhio del coretto / nereggia sotto un ciuffo di viola: /
richiede: imperoché per la più parte nereggia, e pur assai vi se ne ritrova
rossa a modo di varice, che nereggia nel capo, talora livida, che si
un mezzo piede rosseggia, e più là nereggia. sassetti, 387: trattando
ombra come quella del tasso, che nereggia accanto; vedo il bussolo, il
vetri; l'occhio del coretto / nereggia sotto un ciuffo di viola: /
abeti e pini ove al confin nereggia. fogazzaro, 7-59: continuò
/ e denso di secrete ombre, nereggia. dossi, 546: mirando silenziosamente il
la corteccia, che nel rosso nereggia. della casa, 661: quale dura
del polo: il formicaio d'adamo nereggia sulla fulva arena del deserto libico.
/ e denso di secrete ombre, nereggia. -scrosciante (la pioggia)
, 835: il formicaio d'adamo nereggia sulla fulva arena del deserto libico.
becco gentilissimo, e che in punta nereggia. sbarra, iii-182: usò le fraghe
ombra come quella del tasso, che nereggia accanto. d'annunzio, iv-2-734:
dossi, 808: nella lunare atmosfera nereggia, un istante, un'immensa granata
di naufraghe teste in ciascun lato / nereggia ognor la perigliosa spuma. b. croce
usare, si pigli di quella che nereggia e lustra come vetro. g. p
becco gentilissimo e che in punta nereggia. b. corsini, 36: su
, 2-15: densa nube che nereggia / e passeggia / l'arso cielo a
alto scoglio in cima / dove nereggia il più profondo flutto, / disperata
, bramosi di finirlo tutto. / dietro nereggia la sconvolta gleba. poerio,
aspetto, e tal si pare / quando nereggia, per tempesta, il mare
/ d'abeti e pini ove al confin nereggia. mezzanotte, 54: l'
giace nel cuore / e di selve nereggia. e. cecchi, 6-271: a
, che ha faccia reale; se nereggia di pelle, che è virile; se
procerità con la corteccia che nel rosso nereggia. a. briganti, 239:
tenero, di colore che nel verde nereggia. baldinucci, 133: volendola usare
mare], si pigli di quella che nereggia. -diventare scuro per effetto dell'
tardi sul tramonto. / dipoi quando nereggia / insieme si rientra, e insieme
tutto / un popolo inviò, la via nereggia. tommaseo, ii-87: di naufraghe
: di naufraghe teste in ciascun lato / nereggia ognor la perigliosa spuma. savinio,
disperdi la bruma / che fuma e nereggia sull'anime. 5. tr.
, vii-24: il cielo si oscura, nereggia pomellato di bianche nubi, occhi
d'abeti e pini ove al confin nereggia. pascoli, 1173: egli partia
magalotti, 2-15: densa nube, che nereggia / e passeggia / l'arso cielo
, vii-24: il cielo si oscura, nereggia pomellato di bianche nubi, occhi d'
/ d'abeti e pini ove al confin nereggia. -di animali. m.
restio / e dal vomer diviso il suol nereggia. carducci, iii-3-172: dal giogo
e più lungo, il quale in punta nereggia. ibidem, i-243: mettere la
c. i. frugoni, i-1-124: nereggia 'l crine sotto 'l verde alloro,
i vetri; l'occhio del coretto / nereggia sotto un ciuffo di viola. pirandello
.. nel di sotto rasente 'l becco nereggia e le zampe tirano a rosso scuro
restio / e dal vomer diviso il suol nereggia. manzoni, pr. sp.
quelle del lentisco; il fiore nel ceruleo nereggia; il frutto è della grandezza d'
qualitativo, la selva di antenne che nereggia sulle nostre case non sarebbe probabilmente che
, / e denso di secrete ombre, nereggia. -aprirsi (l'orbita di
albero, di colore che nel verde nereggia et al gusto dolci e viscosi, et
, 2-15: densa nube... nereggia / e passeggia / l'arso cielo
d'abeti e pini ove al confin nereggia. / e voi trarrete la mughiante