usate in medicina nella cura delle neoplasie). = voce scient.
portatrici di ovaie microcistiche, in certe neoplasie ovariche e corticosurrenaliche, o può prodursi
verifica, per lo più, nelle neoplasie gastriche, nelle gastriti atrofiche, nell'anemia
labbra, dovuto ad acromegalia, a neoplasie locali, a emangiomi o a linfangiomi
, 3-125: una di quelle escrescenze o neoplasie prodotte dalla ridondanza degli impulsi impuri e
insorgere alcune malattie professionali quali intossicazioni, neoplasie alle vie respiratorie e una particolare dermatite
medicina che si occupa dello studio delle neoplasie, sia dal punto di vista morfologico
nel caso di malattie degenerative o di neoplasie (e l'operazione può riguardare anche
del succo gastrico che può manifestarsi nelle neoplasie dello stomaco, in grado di idrolizzare
tessuti, sia come forma patologica nelle neoplasie. 2. figur. accrescersi di
nella cura di talune malattie (specialmente neoplasie); secondo la sostanza emittente usata
ricorre in caso di gravi salpingiti, di neoplasie, di rottura delle pareti della tuba
usata nella terapia dei sarcomi e di altre neoplasie. = voce dotta, comp.
è principalmente indicato per il trattamento delle neoplasie situate nelle zone profonde del corpo.
delle infiammazioni del collo uterino, di neoplasie e di lacerazioni conseguenti al parto.
del cervello per evidenziare la presenza di neoplasie e diagnosticare la natura delle stenosi delle
le proprietà antitumorali nella terapia contro le neoplasie. = comp. da vin
tale della vulva eseguita per la cura di neoplasie. e i basalti, tipica della
[6-iii-1997]: vorrei aggiungere tra le neoplasie emergenti, l'epatocarcinoma, che proprio