ad altrui tolgono il sonno, f neanch' essi dormir ponno. marino, 7-84
. d. bartoli, 40-ii-309: neanch' egli [il dio] rendè alle tante
, adesso, quando non prendo sonno neanch' io, posso sì tendere l'orecchio quanto
. pensoso, raccolto, tanto che neanch' egli udiva quel chiasso festereccio, né
rischiararsi per mezzo delle lettere, che neanch' esse hanno soverchia dovizia di lumi.
). moriresti tu per me? neanch' io per te. (accennando a cosa
nulla cagion li trovo veramente; / neanch' erode 'l trovò 'n colpa nulla. -
rischiararsi per mezzo delle lettere, che neanch' esse hanno soverchia dovizia di lumi.
di baro, di ladro non so neanch' io come spiegarmi. bernari, 3-177:
». e lei: « pensi neanch' io, non sono capace neppure di fare
, / colle lettere, ché neanch' esse hanno soverchia dovizia di lumi.
ributtano dai mosconi con tanta veemenza che neanch' essi mancheranno all'appuntamento dell'estate.
i-486: oh signore! non so neanch' io perché spreco tanto fiato!
usavano tanti bagni i greci non perché neanch' eglino usassero per ordinario panni lini su la