quando penso a tre o quattro azio- nacce della mia gioventù, n'ho paurosa vergogna
in mezzo alle boscaglie, in capan- nacce lunghe di stipa e terra, coperte di
come sul volturno le mi nacce della demagogia. mazzini, ii-509: la
da bravo / fa'giuocar le schie- nacce. -i'fo alla meglio. /.
che fanno nelle nostre budella quelle decozio- nacce imbrogliate con una infinità di erbe. giordani
pur gran penitenzia lo star con femmi- nacce. getti, 7-333: naffe, io
la plebe bisogna fuggire, l'opinio- nacce del vulgo bisogna scansare. lancellotti, 1-61
, gli strillò dietro: -sono azio- nacce da pari vostro! un pretesto per rompere
potersi sottrarre alle fiere mi nacce. 2. epiteto di divinità
la plebe bisogna fuggire, l'opinio- nacce del vulgo bisogna scansare e lasciar la pratica