de furore, / d'onne tempo hai mormorato, è'ne entrato en possessore;
libertà. bastava un fremito, un motto mormorato sommessamente da un vecchio carbonaro..
iii-1-273: non avrebbe... mormorato egli di me sì liberamente, se
. bastava un fremito, un motto mormorato sommessamente da un vecchio carbonaro...
che ora dinanti gli avevano maledetti e mormorato contra loro li videro spogliare, egli
. sono spregiati e scherniti, e mormorato è loro dietro, e però diventano
. 'non essere disastrosa 'ha mormorato. è la verità del resto. stasera
formi spregiati e scherniti, e mormorato è loro dietro, e però
almeno una volta in vita sua, mormorato, predicato, gesticolato, contro la
aver giuntato da piero soderini, fu mormorato contra di lui. imbriani, 3-171
invitati a pranzo. -trenta! -aveva mormorato la glaucopide ancella. = voce
pronunciato indistintamente, con tono sordo; mormorato, bofonchiato. - anche al figur.
! ». e donna luisa aveva mormorato: « troppo bello per gente inutile »
, 181: sai che di cristo fu mormorato e detratto, il quale mai non
arnese e sono spregiati e scherniti, e mormorato è loro dietro. boccaccio, iv-93
d'aver giuntato da piero soderini, fu mormorato contra di lui. costo, 1-153
bernari, 6-100: di questo si è mormorato nel cortile, ma alla polizia tutti
d. battoli, 44-47: abbiam poi mormorato di lei, a gara di chi
un tanto uomo, poiché così viene mormorato. amari, 1-1-229: ne'privati
(voce onomat.). mormorato (part. pass, di mormorare)
d'italia,... che, mormorato all'orecchio, avrà trapassato di padre
[nella cappella] il rosario, mormorato appena, con le donne rimaste a casa
e in modo confuso e incomprensibile; mormorato, bofonchiato. tommaseo [s
furore, / d'onne tempo hai mormorato, / è 'ne entrato en possessore.
sale dove insieme lavoravano, gli aveva mormorato in un soffio. -con uso
(la voce); sussurrato, mormorato (parole, preghiere); cantato
susurro interno / seco pian pian som- mormorato alquanto, / cominciando a picchiar l'uscio
il dolore, l'angoscia); mormorato sottovoce (un lamento). -anche
eterna, quella del « bon weekend » mormorato come una giaculatoria ogni venerdì.