era allor quando / morend'io non moria mia vita insieme, / anzi vivea
l'acque amare farle dolci (che moria il popolo di sete) prendi cotesto legno
ammorbateli©, / ladroncelluzzo, viso de moria! ammorbidaménto, sm. ant
1-72: anzi mi par di mosche una moria, / però che le v'appannon
te. fazio, vi-6-29: monte moria ha nel mezzo, dove l'arca /
ultimo cannone / dietro la fuga austriaca moria: / il re a cavallo discendeva
, i-162: i medici fuggiti più della moria si convertono in giornalisti buffoni;.
morelli, 288: nel cuore della moria apparivano a'più pelle carni certi rossori e
i-162: i medici fuggiti più della moria si convertono in giornalisti buffimi;.
(in battaglia, in guerra); moria (provocata da pestilenze, da epidemie
, 9-14: in quest'anno l'usata moria dell'anguinaia, la quale nell'autunno
domare colla fame, e che la moria diradi la poveraglia! buzzati, 1-231
m. villani, 9-107: la moria cominciata in enfiatura tornò in usci- mento
friuli e in ungheria, che la moria cominciata in enfiatura tornò in uscimento di
ferdinando, fel [ice] me [moria], usava dire che, quando
, 19-26: moriva argante, e tal moria qual visse: / minacciava morendo e
la sua vista, e cotal si moria. fiore, 23-5: al giardin se
; e vi riapparve più fiera la moria, tifo o peste, come si
/ feccia di terra ed acqua di moria; / aer infetto e foco in compagnia
. per estens. strage, eccidio, moria. g. morelli, 291:
/ o più tosto la fame o la moria, / anzi lo sterco, il
, / contandovi il francioso e la moria, / quanto il martel d'amore
hanno a finire prima essi che la moria; e rimarremo noi soli a gavazzare in
a gerusalemme, alle falde del monte moria, dove una volta gli ebrei avevano offerti
, rimasto in proverbio per la grande moria d'olivi gelati. 4.
, rimasto in proverbio per la grande moria d'olivi gelati. quasimodo, 1-56
mandallo per questo tempo; si per la moria ch'è per tutto, e sì
pube; ond'ei caduto / genuflesso, moria traendo guai. 2.
, 288: più nel cuore della moria, apparivano a'più pelle carni certi
tillosi parassitarla o, più comunemente, moria, causata dal fungo ophiostoma ulmi,
pube; ond'ei caduto / genuflesso, moria traendo guai. [sostituito da]
perocché anticamente tutta la buona gente che moria si seppelliva a san giovanni.
non sanno trovarsi un marito. moria, vive per così dire tutto dell'altrui
volontà e ne la me moria l'imagine de la sua essenza. g
g. morelli, 291: la moria fu inistimabile... molte cagioni ci
ottimo, ii-71: quando sentìo che elli moria, elli s'incrocicchiò le braccia.
autre 'e industria; mentre moria (un fatto, un avvenimento, un
. g. morelli, 290: la moria fu inistimàbile, e dicesi..
, / contandovi il francioso e la moria, / quanto il martel d'amor,
i e sommo premio a chi per te moria, / il tuo cinto s'inostra
©, / ladroncelluzzo, viso de moria: / che ciarli tu della catrina
ultimo cannone / dietro la fuga austriaca moria. de marchi, ii-389: a
, 19-26: moriva argante, e tal moria qual visse: / minacciava morendo e
/ di doglia e di vergogna si moria; / ma pensossi d'andare alla
ama vai tanto ch'io me ne moria! / a lo richiamo ben m'
affranta e madida, aumentava paurosamente la moria. idem, ii-254: l'afa sta
34 (603): 'viva la moria, e moia la marmaglia! » esclamò
ospitale, / contandovi il francioso e la moria, / quanto il martel d'amor
livellato e pari la cima del monte moria. bottari, 5-105: -quantunque questi
. macinghi strozzi, 1-301: la moria da otto dì in qua ci fa
19-26: moriva argante, e tal moria qual visse: / minacciava morendo e non
lieta, / aspetta le petecchie e la moria; / uno il molle, la
, 9-14: in quest'anno l'usata moria dell'anguinaia... nel verno
: di poi, più nel cuore della moria, apparivano a'più pelle carni certi
o altro a petto a quel della moria, / non è bel tempo che
ospitale, / contandovi il francioso e la moria, / quanto il martel d'amor
[ammiano], 102: quella moria... nel principio della guerra
di persecuzioni, di peste o di altra moria gagliarda. mascheroni, 8-375: altri
812: suo fratello ci perdette nella moria la vecchia correggitrice che morì credo più
ferrarese; e vi riapparve più fiera la moria, tifo o peste, come si
g. morelli, 290: la moria fu inistimabile e... nella
che tutte le altre vinceva, alla moria secolare della malaria, alla miseria.
, 1-4-125: per preservare i gelsi dalla moria, fa d'uopo lasciarli in riposo
. che mi o ti venga la moria!: come imprecazione, per auguraremale a
, i-71-196: che ti venga la moria nel culo, porco e lordo che tu
che tu sei! -visaccio di moria!: come ingiuria. mariano marescalco
: doh lassa qui, visaccio di moria. 6. locuz.
6. locuz. — essere una moria: essere inerte, fiacco, senza
regno letterario, / è tutto una moria. -fare moria: menare strage
è tutto una moria. -fare moria: menare strage. finiguerri, 89
/ però che dove sta vi fa moria / co'suo'nuovi sciroppi e ma'
e ma'susorni. -fuggire la moria: cercare scampo da un'epidemia abbandonando
nostro arrivai. -parere la moria: mostrarsi debole e fiacco. g
, eh? in casa parer sempre la moria, per riuscir poi fuori fresco cavaliero
. prov. non fu mai sì gran moria che non campasse chi che sia:
: conciosiacosaché non fosse mai sì gran moria, che non campasse chi che sia.
, che non fu mai così gran moria che non rimanesse chi raccontassela. proverbi
, 72: non è mai sì gran moria, che non campi chicchessia.
tasso, 19-26: moriva argante e tal moria qual visse: / minacciava morendo e
la sua vista, e cotal si moria. cavalca, i-n: se questo
!) / ridea forzato e si moria ridendo. testi, i-89: vuoi
era allor quando / morend'io non moria mia vita inseme, / anzi vivea
pallido candor de'pochi ceri / tremolando moria sotto quel lume. gnoli, 1-63:
poi l'altra e venire in fuga, moria a dolore. petrarca, 164-13:
morte': per essere afflitto, disertato da moria, da pestilenza. -far
/ letto di febbri e nido di moria. targioni tozzetti, 12-9-105: queste '
provoca danno, devastazione, perdita, moria; causa nociva. marsilio da padova
(in battaglia, in guerra); moria (in seguito a pestilenze, epidemie
vergogna ad una eterna notte, / moria vivendo d'una lunga morte. foscolo,
non è da lasciare in obliazione la moria mirabile dell'anguinaia, in quest'anno ricominciata
, / contandovi il francioso e la moria, / quanto il martel d'a-
era allor quando (morend'io non moria mia vita inseme, / anzi vivea
a bari e in quelle parti la moria era cominciata. lettere del giapone,
ambodue le parti, sì che molta gente moria e dal- l'una parte e dall'
/ amaval tanto ch'io me ne moria! / a lo richiamo ben m'
, i-381: le vacche, dopo la moria che percosse la stalla, son poche
, iv-145: si perse e si moria ciascun dal riso, / tal che
: coniglio mannaro se ne rideva della moria:... vantava viscere a
piano livellato e pari la cima del monte moria. -mettere in piano una cifra:
la sua vista, e cotal si moria. aretino, 10-19: ella [filosofia
voglion domare colla fame, e che la moria diradi la poveraglia! -in senso iron
, ii-505: non sai che nel monte moria ove fu sepolto adamo, ove era
d'alvo estenuato, alfine / tisico si moria. 2. figur. abbondanza
, ii-172: o batavo orator de la moria, / o de'frati minori persio
: coniglio mannaro se ne rideva della moria quanto dello scirocco e della canicola; vantava
, i-243: dopo la restanza di tal moria... nacque in luca divizione
restò. lami, 1-2-670: e la moria cominciò per santo iacopo a restare,
non è da lasciare in obliazione la moria mirabile dell'anguinaia in quest'anno ricominciata
che mi popolavano la me moria. = var., con
e li conservano alla me moria. oliva, 455: chi può in
proterva. martello, 6-ii-337: ei moria saettato e mi dicea morendo: /
plangea; e tale morto, moria e farlo sciaravellare. = var.
a londra, perché sento v'è la moria. -in relazione con un partitivo
che a vedergli in viso paiono la moria dipinta per man di tiziano, sì son
fratello la storiétta di fra giovac- moria dei santi fa'clvei [dio] veggia
: come potete vedere, egli era moria in firenze grande e ben toccò a'
. -tornare con la me moria a qualcuno o a qualcosa: v.
, il trionfale / ardor che già moria; / fu il risorgi! svegliante il
al vostro gra'cent al dì ne moria / per li dinari fren man ve ne
brevi e rari, in cui l'uno moria e l'altro non era; e io
e ripassavano nella sua me moria. carducci, iii-10-116: poniamo, di
: ma pochè ore prima don procolo moria, pare per un vizio di cuore.
volentieri la ruggina del grano, la moria del pollame, la 'zoppina'del bestiame,
è proprio, che è relativo a moria. 2. per estens.
ed euforico. = deriv. da moria. moriturità, sf. letter.
alle varie posizioni di me moria in ordine casuale (ed è calco dell'