matrice e consequentemente viene ad disperdere. de'mori, i-82: il vento, non
spiacer, noia e contese. de'mori, 1-79: di grazia, rimangansi queste
gent, dovena tuit piorer / la mori: del creator, chi per noi salver
non cessare di manifestargli affetto. de'mori, 24: ferrando si ritirò nuovamente a
e in rappresentazioni plastiche. de'mori, 1-146: l'usignolo giva scotendosi tutto
il condotto da cui zampilla. de'mori, 1-109: si bagnò ad una picciola
e spenserosse nell'alto mare. de'mori, 1-125: i marinari incominciarono a
verso le nostre linee dello stelvio, presso mori, in conca laghi, al monte
quanti pagani, quanti turchi, quanti mori, quanti infedeli sono in terra che
predar le spoglie delle sue genti. de'mori, 1-86: ne'suoi medesimi tetti
. varthema, 251: tutti li mori si gittorono a notare, e noi continuamente
spedizione, non sarebbero stangheg- giati da'mori. bacchelli, 14-327: l'imboscata,
: la ciurma fece miracoli, e alcuni mori e turchi si portarono tanto bene che
quali, quando fussero nel potere de'mori, darìano loro grande op
più che terrena segnoria si stende. de'mori, 1-146: or qui vedemmo come
per tutto il lume si stenda. de'mori, 1-110: l'alto mio grido
procurar di metter fine alla guerriglia de'mori per via di accordi e di capitolazioni,
i mercanti di questeparti, così gentili come mori e cristiani, certi volti scoloriti e
, 337: applaudite all'espulsione dei mori dalle spagne ed a tutte le stomachevoli
, 3-31: delle loro donne sono i mori gelosi, e parola che hanno torto
ingiurioso, aspro o spietato. de'mori, 1-176: non ho stomaco così valoroso
. sopposte per la matrice. de mori, 33: rimanuto debile e stracco
, in grande quantità. de'mori, 225: caminare tutto dì per la
-pigliare stracco: affaticarsi. de'mori, 217: fece pensiero di ritornarsene a
stralunato, fosse qualche cubiculario apostolico. de'mori, 1-127: quegli [gli occhi
567: sono in quest'opera mori, indiani, abiti stranamente acconci et
forte di- siderava d'averlo. de'mori, 147: la male avveduta figliuola,
insì consumà, / susa la crox mori; e trapassà, / lo cor li
la moita iente fao intorno rota a questi mori. desidera omo vedere la iente della
. -superficie erbosa. de'mori, 1-84: questi lascivamente ne giva carpendo
stravagante natura di questo uccello. de'mori, 1-127: un cotal visaccio il più
i danni / ove se'incorsa. de'mori, 1-157: bramo altrui mine,
prima a battere e'viniziani. de'mori, 119: egli il tutto nel suo
, a non saperla tenere stretta. de'mori, 41: pigliato egli molto stretto
vene strette e pronte all'oppilazione. de'mori, 1-117: la ninfa aveva le
verso lo stretto, per dove i mori alle volte entrarono. l. priuli,
d'un terzo di lega intorno. de mori,. 204: in uno stretto
. da stridente. che mori, o filgliol mio ». laudario della
sera bono stringere la pratica. de'mori, 75: stringendosi il negocio,
chioni del centro, contro i padroni mori e timbergecchi. -indurre qualcuno ad
7. infastidire una persona. de'mori, 35: vattene, ché tu mi
afflitto, dispiacersi, dolersi. de'mori, 43: non dico se il misero
buon comportamento e di morale. de mori, 134: io stimo impossibile che si
portarla via fottendo ovunque vuole. de'mori, 1-140: egli andava sturbando la
la propria autorità o influenza. de'mori, 1-101: per queste subumazioni [ad
. un insetto parassita). de'mori, 1-157: il ragno è tanto malvagio
, 160: il 'succino'chiamato dai mori 'asiatico'è da noi chiamato 'ambra'. milizia
, in suo omaggio. de'mori, 1-168: al signor orsino toccò il
, iv-317: l'armata sultana, li mori sopra di questa sono malissimo atti allo
dice 'l testore esser cotesta nerezza nei mori solamente superfiziale. mascheroni, 9-107:
non seressimo a questi termini. de'mori, 192: deposto il libro, si
di malaugurio; nefasto. de'mori, 1-66: sgombrisi quell'oscura e folta
quelle di la religion de rodi. de'mori, 1-102: queste galeotte..
in espressioni iperb.). de'mori, 36: se il giovane aveva prima
si spense ogni segno di vita. de'mori, 23: intesa la reina la
394: figluolo, cho no mori / che stai sci svergognato. passione di
-ramingo, vagabondo. de'mori, 225: caminare tutto dì per la
(una donna). de'mori, 1-85: la quale [isabella]
sconcie taccherelle di nera infamia. de'mori, 1-143: « le donne » disse
: si fece una grandissima tagliata de'mori e cristiani. sarpi, ix-17: essendo
di belle donne e d'amore. de'mori, 116: aurelio in tanto,
procelloso mare el gettò nel porto. de'mori, 1-126: attendevano alla propria salute
simultaneamente due risultati vantaggiosi. de'mori, 1-132: chi non sa..
tavolino, che è cosa rara. de'mori, 141: aadocchiò ch'erano sora
fisse, ognior perdendo vegno. de'mori, 1-178: ecco ch'ai petto
tema: essere in apprensione. de'mori, 1-81: già fu volta che stemmo
rovinò tutte le biade e frutti. de'mori, 1-125: in breve fummo spaventati
naturalmente sereni e gai a differenza dei mori sì taciturni e sì tenebrosi. ungaretti,
, tiene quasi forma quadra. de'mori, 1-126: andammo a ricoverarci in
di già possasi essere accordato. de'mori, 1-107: tengo... di
vile; in pregio vizio tiensi. de'mori, 1-80: ognun mi stima,
bambino o di un giovane. de'mori, 124: fu nondimeno così artificiosa e
, pure col nipote è tenerissimo. de'mori, 7: il tenero vecchio non
la foglia sia asciutta, granita, di mori vecchi, potendo, e non sia
vien tentone per non esser sentito. mori, 175: senza lume tentoni se n'
-disponibilità di denaro. de mori, 137: avvedutosi finalmente ch'i danari
di quel rispetto che vi porto. de'mori, 1-100: anch'io son condotto
concretezza, con senso pratico. de'mori, 1-81: lui doveva patire sopra modo
con bonazza per fronte una popolazione di mori chiamata paté, cento e tre leghe da
picciola aura lascivamente si girassero. de'mori, 1-116: ella aveva i capelli
, lv-39: diede loro [ai mori] una così gran rotta, appresso sara-
soggiorna. / tutto d'ebuli e mori ha tinto il viso / e di pelle
ferirsi l'un l'altro. de'mori, 1-152: 1 grassi tordi.
vibrar le lingue quattro volte e sei. mori, 47: l'animo de'
. chiederemo le nostre paghe. tireranno mori le solite scuse, le solite lesine
quei signori orsini a colloquio. de'mori, 1-126: l'albero maggiore..
. -anche di animali. de mori, 247: correvano, come fiumi al
azione o tenere un comportamento. de'mori, 1-73: l'oste mi tenne alquanto
terrada di quelle che aveva preso a'mori, e la fece tutta coperta con un
fermezza che foglia di pero. de'mori, 156: era grassa, tonda,
vogliono che tutta italia toscaneggi. de'mori, 1-98: credete voi che si gittasse
ch'i'no potrebi quasi menemare. de'mori, 1-102: fummo assaliti da contrario
d'oro... altramente li mori non li torrebeno se trabucasseno ben diece grani
pianosa a vedere agrippa. de * mori, 15: postasi sopra un vasello,
verso lo stretto, per dove i mori alle volte entrarono, dove non v'è
di t tasso). de'mori, 1-62: a questo sì lieto e
tramezi e rughe da dove uscivano alcuni mori a dargli impaccio. -ciò che
vist insì consumà / susa la crox mori: e trapassà / lo cor li fai
agg. ant. prossimo alla morte, mori bondo. l
giustamente sdegnato il conte chiamò secretamente i mori della affrica, e con- dusseli nella
: nelle quali isole e terre i detti mori tengono loro tratti e compagnia; e
figliuoi, la moglie vostra / van coi mori, van della pupilla il padre
rapidamente verso l'atlante per impedire ai mori di trincerarvisi e per forzarli a rigurgitar
per ripostare ogni fortunato trionfo. de'mori, 1-77: si dispose una bella
raccomando, sta con dio ». de'mori, 1-116: « non v'allargate
vizioso, e simili detti. de'mori, 1-87: meglio è peccar nel poco
che l'esercito ci entrasse. de'mori, 237: ciente per ciò s'aveva
per vedere questo macometto e queste cerimonie che mori facevano. entrammovi dentro di notte col
ulloa [castagneda], i-182: i mori inteso questo cominciarono tosto a ragionar tra
occise loro vigne e colla brina loro mori. sassetti, 398: sono questi fiori
altrimenti separate. lemene, i-47: mori narciso, e con misero fin d'amor
la schina. pigafetta, 193: questi mori adorano maometto e fa sua legge;
mal sangue di giuda scari otto. de'mori, 11: era pur poco conveniente
obbrobrio e vituperio / agli cristiani usurpano i mori empii. p. f. giambullari
la reina in capo a cinque anni- mori. siri, 1-vii-550: per non accrescere
.. e varca per le terre de'mori: perché 'l battesimo illumina ogni tenebra
non è facil impresa? e se tu mori / pria d'ese- guirla, non
iii-165: senza alcuno scrupulo vederanno a'mori far i veneri la zalà e a'giudei
né pastor se la avicina. de'mori, 97: qui è forza, serenissima
la verità della loro venuta. de'mori 275: essendo io finalmente uscito di
da seta, bombice del gelso (bombyx mori). paganino bonafè, xxxvii-139:
se may de fare avesse volgia / mori de far perfecta folgia, / che sia
seta secan per cibo le foglie dei mori. p. verri, 3-iii-169: la
. preparato vescicante. de mori, 31: messer maffeo strada è tenuto
sofferente di doversi accontentare della miniatura, mori pazzo. -che dipinge o scolpisce
. e non sono stati sottoposti a mori. foscolo, xvii-229: esco di casa
/ al cor fan voluntaria violenzia. de mori, 177: il buon mantovano,
, bussi, olivi, fichi, mori. lauro, 2-91: il su [
ben armati con buone armi. de'mori, 102: subito dato di piglio al
pubblico (un'esecuzione musinostro. de'mori, 98: ella era mossa solamente da
, 75: se paga a li mori, per visitazione de dieta chiesa uno grosso
obbrobrio e vituperio / agli cristiani usurpano i mori tiamo loda somma e grandissima, non
. bellincioni, 1-56: son diventati mori. / chi sa voia attendere al
si intende come a colocut le zerme di mori erano state buttate a fondi dalle caravelle
olivastro. sassetti, 7-220: 1 mori sono propriamente ghezzi, che è tra il
il sorbo, ed alcune spezie di mori, risiedono pur ne'verzieri; e così
che de'terreni il conduttore della foglia de'mori e de'bossoli, i sione zolfino fulminante
: le guerre dei re cristiani contro i mori in spagna, dei capetingi contro l'
unico. g. cambiano e m. mori, ii-361: la sostanza individuale è la
, iii-165: senza alcuno scrupolo vederanno a'mori far i veneri la zala e a'
e d'ebrei, turchi, persiani, mori, chinesi, cataini, giaponesi,
radio, al colonnello cagnazzo e al colonnello mori. panorama [15-ii-2001]: chi
e d'ebrei, turchi, persiani, mori, chinesi, cataini, giaponesi,
: da tali romanze, composte o da mori già più che a mezzo dismorescati,
che a mezzo dismorescati, o da mori sedenti in pace tra cristiani vaghi di
cristiani vaghi di descrivere la vita de'mori, io mi sono tenuto lontano quasi del
con tanto di launeddas, nuraghe e quattro mori in etichetta. l'autorità garante della
. a. m. mori [« la repubblica », 13-i-1990]
avv. secondo le usanze, le abitudinidei mori. faldella, iv-1-46: aveva
e d'ebrei, turchi, persiani, mori, chinesi, cataini, giaponesi,