per ciò che i nostri, o morendo o da morte fuggendo, quasi
di cartagine. idem, 314: e morendo abbatte alla terra le sciolte membra,
: il marito lasciò [alla moglie] morendo trecento scudi di argento, per accasare
petrarca, 59-15: ma perché ben morendo onor s'acquista, / per morte né
quei che vengono ab intestato. e morendo egli in questo tempo senza l'adizione,
af- ficco, / ch'eo gusti morendo la vita. ottimo, 1-501: sono
372: ogni uomo aria desiderio che morendo el corpo, vivessi almanco l'anima
vivissima, di andare diritto alla gloria eterna morendo per l'imperadrice, eguale all'amor
, 5-6 (59): acciò che morendo io e vedendo il viso suo,
non sono; e non sono, perché morendo s'annientano. mazzini, ii-103:
doni, 3-271: tutte le spoglie, morendo, andavano alla sedia apostolica, e
af- ficco, / ch'eo gusti morendo la vita. cavalca, 19-95: la
il vermiglio fiore succiso dall'aratro languisce morendo. boccaccio, v-126: sacrifici e giuochi
diritti e degli obblighi che il defunto aveva morendo si diceva dai romani asse..
le luci; e sto, qual chi morendo langue. pindemonte, 12-92: de'
ha orrore della galera dove ha vissuto morendo tutti i giorni un poco. soffici,
, 6 199: sto morendo, viene un prete e mi dice:
sia troppa lor gloria di baratto / servir morendo, perché viva il redi. goldoni
boccaccio, v-253: potevati costei, morendo tu o vivendo, beatificare? sì
25-3: vivo al peccato, a me morendo vivo; / vita già mia non
ragione attribuito a me non si trovare morendo appresso il suo fratello. io feci per
lippi, 7-1: e vede poi, morendo in tempo breve, / ch'è
vostra con la mia, e che, morendo la vostra, la mia parimenti
maggiore. invece si spense quasi subito morendo lontano con due o tre brontolìi cavernosi
? collodi, 706: il lachera, morendo, portò via con sé molta parte
di gran contrizione, passò di questa vita morendo. sacchetti, 34-z03: veggendosi il
vero, / ma que'ch'aspetta morendo sbadiglia. andrea da barberino, iii-300
dee., 1-1 (71): morendo senza confessione, niuna chiesa vorrà il
di straccio di cicisbea, alla quale morendo o il micino o il canino o la
bianchi cigni in fresche e lucid'acque / morendo fanno men soave canto / di quel
, ii-507: quel lavoratore modesto che morendo voleva bruciare l'eneide, a cui non
i quaranta. sassetti, 249: morendo il marito, quando il corpo si va
vero, / ma que'ch'aspetta morendo sbadiglia. -fare del capo coda
guerra col detto messer ridolfo; e morendo il detto francesco, rimasono suoi figliuoli
xv-251: il mio nuovo domestico sta morendo d'un'efimera perniciosa; impaziente del
movimento. stuparich, 5-326: stiamo morendo. una strana trascuratezza è subentrata nel
, / perché gli occhi dell'uom cercan morendo / il sole. verga, 4-180
a l'osteria. sassetti, 249: morendo il marito, quando il corpo si
e coi chiavi ', imperò che cristo morendo in sulla croce dove fu chiavato '
guarda il capo tuo, il quale morendo alla croce chinò il capo, e
tu, ché miei dì fersi / morendo eterni, e ne l'interno lume,
di straccio di cicisbea, alla quale morendo o il micino o il canino o la
molte ville e borghi circonstanti; e morendo senza figliuoli, lasciò erede il comune
5. degli a rienti, 371: morendo el re carolo primo e succedendo a
tempo guerra col detto messer ridolfo; e morendo il detto francesco, rimasono suoi figliuoli
de'miei guai, / o ver, morendo, un poco compiacerti. s.
gran contrizione, passò di questa vita morendo. a. pucci, ix-397: a
alcuno sacramento della chiesa; e, morendo senza confessione, niuna chiesa vorrà il suo
vivere da gran tempo; che, morendo, bisogna lasciare per sempre. soffici,
in grembo. idem, i-774: morendo ei [il boccaccio] fece di sé
fiate. m. villani, 1-9: morendo [il principe] lasciò la giovane
governatore prendeva parere, e che, morendo uno di questi, 0 venendo mutato
è da dire che n'abbia oggi mentre morendo gonfiando in via.
di quel che è morto o sta morendo, ma attuare le nuove forme della
serra, ii-507: quel lavoratore modesto che morendo voleva bruciare l'eneide, a cui
signor, quella pietà che ti costrinse / morendo far del nostro fallo ammenda, /
vivissima, di andare diritto alla gloria eterna morendo per l'imperadrice. berchet, 115
f. giambullari, 215: cristianissimamente morendo. manzoni, 815: rifiutava il
guarda il capo tuo, il quale morendo alla croce chinò il capo, e perdonò
volta se'in pecato mortale, e morendo in tale stato, vai a casa
, guarda il capo tuo, il quale morendo alla croce chinò il capo, e
, com'è quello dello spirar che morendo si fa, se la porta il
, 8-247: io 'l giurerò morendo; unica norma / sempre essere stato
chi vivendo / sostien quel mal che deporrìa morendo. pallavicino, 7-272: deponendo questa
deuteronomio, 'prendila per moglie, morendo senza figliuoli il fratei tuo ',
. caro, 9- 1180: egli morendo / giacque rovescio, e dechinò la
di qui a poco ci converrà lasciare morendo, o vogliamo noi o no? g
289: solo soletto rimanesti poi, / morendo tutti i tuoi. /..
/ dell'amor tuo, che perderia morendo. 4. che si è
che farebb'ella del sangue, che, morendo l'uomo, vermiglio si versa?
. tassoni, 6-62: cade ernesto morendo in su la piaga, / e chiama
e di tenersi apparecchiato alla morte, morendo non truova come raccomandarsi a dio. manzoni
quel formidabil punto, del passare, che morendo si fa, da questa all'altra
, ix-632: dilli com'io, morendo, disacerbo / l'aspra fortuna e
molti e grandiosi disegni ch'egli lasciò morendo,... in cui v'erano
immetterla nel quieto possesso delle sostanze dismesse morendo dal povero suo signor fratello.
di calabria, 1-9: per zo vado morendo: / dunqua non mi dispiace /
credo servire, / lasso! così morendo, / poi le diservo e dispiaccio vivendo
dissolutamente a fidanza della divina misericordia, morendo, ne sconfidi. 2.
, l'iliache torri / diroccate in morendo: e'vasto tronco / in su la
aveva sette figli ai quali lasciava, morendo, una discreta fortuna; fortuna ch'
1-3: divo si dee essere colui che morendo si crede esser fatto iddio, o
la bocca sua, divoroe core, morendo molti. castiglione, 189: noi
petrarca, v-i: se fama mortai morendo cresce, / che spegner si devea in
] rimangono sul campo e mentre stanno morendo, al primo che cade morto,
, xv-251: il mio nuovo domestico sta morendo d'un'efimera perniciosa; impaziente del
del regno sostener nessuno eletto / avea morendo, e non lasciato erede / cui dovesser
di crimea, non sospettò forse, morendo, che i suoi epigoni sarebbero costretti
po'di straccio di cicisbea, alla quale morendo o il micino o il canino o
xii-204: -filli, nel tuo morir morendo lassimi: / o dolor sommo a
, 4-68: quella [bambillonia] allora morendo lasciò la reditade, questa [roma
/ dell'amor tuo, che perderia morendo. baruffaldi, xxx-1-78: fa che meco
alcuna di patema pietà; e anche morendo gliene lasciò pegno l'ereditaggio delle sue
che maniera vivendo l'adoperasse, e morendo frutto così perfetto ne raccogliesse.
signor, nel giorno, in cui morendo avesti / trofèo di gloria, e
tessere! gemelli careri, 1-iv-228: morendo alcuno de'genitori del ministro, dee
, né lagrime, né polve / ebber morendo. tasso, 7-108: uccide ormanno
e freme, / che fa tremar morendo / talvolta il cacciatoi parini, 540
a supporre che l'ammiraglio calandra, morendo, avesse lasciato erede la figlia e
disonestamente e diventò guardatore di porci, morendo di fame. ochino, 123:
rugieri d'amici, 422: ben vive morendo / quelli che finementi / ama donna
è concesso trattarti alla famigliare, poiché morendo ci sentiamo parenti più assai che in
: / vo'mirando morir, mirar morendo. vallisneri, iii-327: la farfalla bianca
io rimirai, / come il fasto mortai morendo vada. marino, vii-307: giunto
brutto. caro, 4-1071: anzi tempo morendo, e non dal fato, /
perché gli occhi del- l'uom cercan morendo / il sole. tommaseo, i-461:
begli occhi alma ferita / muor non morendo e 'l suo morir non cura,
duo begli occhi alma ferita / muor non morendo e 'l suo morir non cura,
tal moria qual visse: / minacciava morendo e non languia. / superbi, formidabili
sua memoria. carducci, iii-u-313: morendo [boccaccio] ei fece di sé
nulla da fare: l'uomo stava morendo. inutili le fiale trovate a casa
] rimangono sul campo e mentre stanno morendo, al primo che cade morto,
] tutta d'un fiato: vada morendo finché può vivere. redi, 16-i-78:
dissolutamente a fidanza della divina misericordia, morendo, ne sconfidi. giordani, iii-101:
/ cielo del vivere, / ecco, morendo / tu lasci questa / finita immagine
figur. stuparich, 5-331: stiamo morendo, anche nel refettorio. che sia
d'amici, 421: ben vive morendo / quello che finementi / ama donna
ora voglio mie nequizie tutte / finir, morendo come un assassino. carducci, ii-1-18
sempiterno riposo. grazzini, 4-489: morendo mi disse queste parole: fino a che
boccaccio, i-521: quello che, morendo costui, avvenne, ascoltatelo. egli tremò
. foscolo, iv-418: l'ingegno va morendo con le mie forze, e
dee., 1-1 (71): morendo senza confessione, niuna chiesa vorrà il
sazi a un temerario orgoglio: / vive morendo l'uom, e far contrasto /
è doppiamente figlio. mia moglie, morendo, mi ha lasciato erede generale del
santo, il predetto sansone, / che morendo francheggia israele. s. spaventa,
boccaccio, ii7- 35: lasciami, morendo, / contenta far la nostra fraudolente
minaccia e freme, / che fa tremar morendo / talvolta il cacciator. bartolini,
e civiltà. aretino, ii-262: morendo non posso rendervene una continua frequenza di
, 123: gli occhi dell'uom cercan morendo / il sole, e tutti l'
ira de 'l massimo / dio placherà morendo / a 'l suono de le cetere.
, acciò che l'impetuose piene li morendo nuociare non possa. = deriv.
tirarsi alle scale gemoniane, dove, morendo a stento, fu lungamente obbrobrioso spettacolo
semenzaio farai. carducci, iii-22-58: morendo poi il 12 agosto 1619 senza figliuoli,
dee., 1-1 (71): morendo senza confessione, niuna chiesa vorrà il
/... roseo nel ponente iva morendo. pascoli, 743: sotto il
strada, / a ciò ch'io possa morendo che adopera con uno malificio, c'
viver si rinuova, / tal io morendo in doppio ardor, più vegno / vivo
menato alla giustizia. passavanti, 203: morendo sofferse d'esser tradito...
alcuna di patema pietà; e anche morendo gliene lasciò pegno l'ereditaggio delle sue
dio già aveva ordinato / di far, morendo, di sangue gran gora. pulci
8-43: e la natia grandezza / morendo serbi. 11. alto
. mico da siena, 453: così morendo il morir m'è gravènza.
, che vivi; / di cui morendo io ti dicea... ma era
frate avea guadagnati di lavorare lino, morendo lasciò. balducci pegolotti, i-194:
l'accompagno / anche in morte, morendo a poco a poco, / e
in ferreo sonno, e calto / guizza morendo. de marchi, i-716: la
imbrogliando e dannificando pur sé, appellasse morendo. slataper, 1-91: imbroglierò astutamente
in terra, diventato dio e uomo, morendo per darci vita, dimostrò alla natura
xv-251: il mio nuovo domestico sta morendo d'un'efimera perniciosa; impaziente del male
belle membra impietra / antonia, che, morendo, ogni cor ange. sassetti,
tu le raccomandi pianamente / que'che morendo va per lei dolente. alamanni, 7-i-41
incenerirmi in breve, s'incenerisse anche morendo insieme con me pandulfo. 8
la madre stava. cavalca, iii-70: morendo ebbe il letto tanto stretto, che
e per le strette d'antrodoco, morendo, santificandosi e incielandosi passo per passo
corona reale. baldi, 3-3-54: morendo ambidue, il tutto s'intendesse incorporato
l'umanità, che sussiste tuttavia, morendo l'uomo individuale, è l'umanità
l'umanità, che sussiste tuttavia, morendo l'uomo individuale, è l'umanità
ma come mai si verifica che il signore morendo in croce, abbia tirati tutti gli
, anchilosato. redi, 16-iii-313: morendo rimase... intirizzito e indurito.
mercantili avanzato di molti scudi, che morendo lasciò al- l'istesso principe. buonarroti
infermiere: il mio nuovo domestico sta morendo d'un'efimera perniciosa. tommaseo [
arici, i-269: mordendo / e morendo, l'innesto in altri ancora /
liquido). lemene, ii-368: morendo a terra cade / rosa che di
... / che il sol, morendo, con lo stupor lieve / d'
dimostrazioni d'affetto, provvedesse a loro morendo. -sostant. slataper, 2-232
ed illustrissime. giuglaris, 158: stava morendo un predicatore insignissimo della crociata, quando
pianger tu, ché'miei dì fersi / morendo eterni, e ne l'interno lume
poveramente interrate. roseo, ii-36: morendo il marito, quella che rimanesse dopo
vivere un altro giorno, e poscia, morendo, rimase come il primo intirizzito e
profeta. cesarotti, 1-xxxvi-3: potè morendo convincersi della differenza che passava tra i
scolpiva, / folgoreggiò demostene, e morendo / socrate i veri invidiosi apriva.
tal rabbia sospinse, / che, morendo ei, si rose menalippo: /
aggiugni che l'allusione del cigno che canta morendo è più ironica col dire 4 cigno
adunque la 4 lingua latina ', e morendo partorì la * lingua italiana 'sua
trattata. casoni, 130: or morendo, amica / nel mio odio m'amasti
discepolo, là dove / lasciò, morendo, i cari amici in lutto. tansillo
ramarro vorace, lagarto tenace, ma morendo lasciai tutto. = deriv. dallo
d'esser gli fa ricchi, / morendo in sé, nella futura prole.
tal moria qual visse: / minacciava morendo e non languia. / superbi,
ciascun langue. caro, 9-671: già morendo / eurialo cadea, di sangue asperso
morte, perché la invidia, non morendo, mai languisce a signoreggiare.
, i-7: aveva,... morendo, lasciata in ciascuno costante opinione che
non s'è ancora veduto alcuno che, morendo, lasci a quell'oggetto una parte
/ ma la restituzion legato pio, / morendo, chiama. pananti, ii-137:
singulto orrendo / la terra ove regnò morde morendo. caraccio, 21-16: per non
, non solamente sostenendogli, ma eziandio morendo per noi liberarne. canteo, 289:
terra, diventato dio e uomo, morendo per darci vita, dimostrò alla natura
napoletana, diceva che la pittura stava morendo, e questa opera lo dimostrava.
quel che prese anteo e strinselo / che morendo gli fé veder le lucciole. aretino
gregorio... / lasciò, morendo, i cari amici in lutto. v
e una femmina magioretta, ancora giovine morendo, vedova la lasciò. landino [plinio
xvii-200: va bene anche ch'io morendo abbia tanto da pagare i miei piccoli
, che lasciò di sé in universale morendo, che non fu la mestizia che mostrarono
[o cristo] nel mondo, morendo comincia teco a vivere etemalmente. ottimo
hai tu pur, in sul fiorire / morendo, senza te, frate, lasciato
sorridendo, / e vedete la lor vita morendo; / con soffrenza farà riparamento;
fu venduto trenta denari d'argento, morendo lasciò cento soldi, e quali,
tira de 'l massimo / dio placherà morendo / a 'l suono de le cetere.
emanazione di dolore che la materia emette morendo: migliaia di spiriti combattevano la lotta
sul prato. soffici, v-6-243: morendo, ha lasciato a noi questa immagine
morir, morir conviensi; / ché, morendo, moran meco mie pene. gigli
però a medico che ti medichi, morendo no gli lasciare nulla, sì che non
te m'afficco, / ch'eo gusti morendo la vita: / ché tu n'ei
tu rendi mercé / a chi vita morendo ti dié. -senza mercé:
signora di loreto. caro, 6-1104: morendo / perché sian fuor de la terrena
. pucci, cent., 52-7: morendo poi l'arcivescovo d'arli, /
in corpo, fui qui dentro costretta, morendo io in facio, padre di girolamo
tal moria qual visse: / minacciava morendo e non lan- guia. tassoni,
anima mia che, s'io potessi morendo giovarti, non restarei di morire: così
si propagava in molti: così andavamo morendo in quella miserabile infezione. tasso,
: comunque. ariosto, -43-161: morendo io, non era il danno molto.
. petruccelli detta gattina, 3-3-84: morendo, quella monellùccia restava dio sa a
). lancia, i-747: giacque morendo e colla bocca una volta morse la
la terra, ove regnò, morde morendo. garopoli, 2-40: semivivo aladino
[s. v.]: 'morendo ', termine di musica: quell'indicazione
passo del componimento stesso dove è notato il morendo. lucini, 5-123: pieno,
qui, tenue, grazioso, rallentato, morendo. = ger. pres.
pena, -gli dissi, -pensare che, morendo, le tue cose finiscono così in
tal moria qual visse: / minacciava morendo e non languia. tassoni, 4-34
gentile. petrarca, 331-28: in terra morendo, al ciel rinacque / quello spirto
povere masserizie facevano, smovendosi e come morendo esse pure. montale, 1-100:
e umidetta... veniva a sussureggiare morendo tonda del lago. grafi, 5-160
si stemperavano nello stesso rosa che veniva morendo in un grigio cenere.
presio prova / c'ogn'altro va morendo. g. cavalcanti, i-182:
d'una sua simpatia, che andava morendo: voleva che io le spiegassi perché
: / che più dolcezza mi saria morendo / per contentarvi, donna, che
, che dovria contar tre volte e morendo conta due: ed il 29, morendo
morendo conta due: ed il 29, morendo la verzicola, dove esso entrava,
morir morte onorata? marino, 242: morendo la morte, / di quel piacer
tormentosa ', quand'è lungo il soffrire morendo; ovvero * morire una morte gloriosa'
vivendo (o in vita) o vivere morendo (o in morte): condurre
aquilano, 194: io che vivo ancor morendo, viva / in me non fia
guittone, i-40-122: vivere male vivere morendo è. cavalca, vii-155: chi
vo, agg. ant. che sta morendo, moribondo. eneide volgar
. guido da pisa, 1-340: morendo, diede di morso alla terra
petrarca, v-1-10: se fama mortai morendo cresce, / che spegner si devea
grazia scarso, / dolce e bella morendo fe'la morte. lorenzo de'medici
morte, perché la invidia, non morendo, mai languisce a signoreggiare. savonarola
(58): i nostri, o morendo o da morte fuggendo, quasi non
, per la quale l'amante, morendo in se stesso, vive nella bellezza
la lama nella gola, e disse morendo e borbogliando pel sangue che gli
quali ci furono mostri o nascendo o morendo il signore, dobbiamo considerare quanta durizia
tu, ché'miei dì fersi / morendo eterni e ne l'interno lume, /
scherz. ant. che sta proprio morendo d'amore. g. m
slanci, crescendo, cadenze arpeggiate, morendo in sordina e pizzicati soavissimi. govoni,
[tommaseo]: quando avremo, morendo, conceduto alla natura, acquistiamo la
francia (e a esso lasciò, morendo, la ricca biblioteca mazzarina).
. lomazzi, 117: un pittor morendo con le mani / si scopriva,
di qui a poco ci converrà lasciare morendo, o vogliamo noi o no
negargliela. tasso, 7-54: né morendo impetrar potrà co'preghi / ch'in
ancora netto sulla tinta ranciata che andava morendo. comisso, vii-18: un prato
arici, i-269]: mordendo / e morendo, rinnesto in altri ancora / stampa
, in cui speriamo / d'aver morendo una seconda vita. gualdo priorato,
. giuglaris, 158: stava morendo un predicatore insignissimo della crociata, quando
(i-iv-23): i nostri, o morendo o da morte fuggendo, quasi non
lambruschinx, 4-221: il dio che, morendo sulla croce, inalzò il matrimonio a
. tassoni, 6-62: cade ernesto morendo in su la piaga, / e
re che lo governa: dopo, morendo, o che il successore sia il figlio
, ai nostri liti eterna fama / desti morendo. f. f. frugoni,
per la gola dalle forche stesse, morendo obbrobriosamente, che di comperare la vita
tirare alle scale gemoniane, dove, morendo a stento, fu lungamente obbrobrioso spettacolo-di
i-34: come cristo vinse la morte morendo è noto tra 'teologi, e
d'ascoli, 2144: l'uom, morendo poi con questa donna [la fede
e l'armi diedero suono; e morendo domanda la nimica terra colla bocca undante
teme di perderla, e anela di perpetuarla morendo: ondeggiamento perenne di speranze e di
perché 10 viso suo non fosse, morendo, veduto cangiare, e perché,
del muftì, tengono per certo che morendo andranno subito in paradiso. b. fioretti
, come avviene in quei che, morendo su 'l fior degli anni, provano
f f cavazzi, 185: morendo uno di questi ibundi, tutti gli
. tassoni, 6-62: cade ernesto morendo in su la piaga * / e
stritolato accademico nostro,... morendo, coll'eterna luce l'oscurità di
s. degli arienii, 379: morendo,... la nostra robba a
assol. fra giordano, 5-54: morendo cristo pagò e soddisfece per tutti,
1-29: il rito mortuario vuole che, morendo un ferrarese, vengano posti a fianco
1-29: il rito mortuario vuole che, morendo un ferrarese, vengano posti a fianco
del muftì, tengono per certo che morendo andranno subito in paradiso. gioberti,
interrotta. de luca, 87: morendo senza disporne, vi soccederanno li più
arcan profondo / vuol che, cristo morendo, il mondo tremi. / quinci or
a la morte, ond'ei partio, morendo, / quel fanciul ravvivato ora avvicini
l. carbone, 36: uno filosofo morendo non si ricordò di questo quatrino e
giovanni del loro monastero l'avea chiamato morendo. ammaestramenti, 73: nel passamento
straccio di cicisbea, alla quale, morendo o il micino o il canino o la
che pria. tasso, 7-54: né morendo impetrar potrà co'preghi / ch'in
, / l'uom pensa che, morendo, o degli augelli / fia pasto il
questo vizio [della vanagloria] eziandio morendo, perciocché sì fattamente a lui si
penna si dipigne, / ché poi, morendo, ha più riputazione. poliziano,
xv-251: il mio nuovo domestico sta morendo d'un'efimera perniciosa. r.
in diversi esercizi affaticandosi, han cerco morendo lasciare di sé tal nome che e'
, ché 'miei dì fersi / morendo eterni. boccaccio, i-212: acciò che
, se non ch'e'ci mena morendo nelle terre salvatiche, ciò è in
acciò non sia / a quell'onde morendo infamia eterna. -affaticare, girare
messo al libro, in modo che morendo ora l'are te piuvicò.
ira de 'l massimo / dio placherà morendo / a * 1 suono de le
men chi ne crede portare, / morendo, seco l'or che qui raguna.
.. credo che lamberti si stia morendo d'idrope al polmone: però i
politicone, non avendo penetrato che, morendo maria sua moglie e salendo al trono
con pazienza, ma ordinò però che, morendo, gli ponessero una poliza sopra 'l
fuori del petto, / perché, morendo lui, salvo il re fosse.
le sette pomeridiane. zio or sta morendo. il polso è ridotto a un
ii-448: risposero che la signora stava morendo e che già era spedita e senza polzo
polvere, e di quella favellò male morendo, per la quale vivendo elio aveva
quelli mandò fuori la porporina anima e morendo recette i vini mescolati col sangue.
, ponendo la vita per noi e morendo in croce. -impiegare, dedicare
i quali morissero senza figli, e morendo tutti senza figli, sostituisca un altro.
prepara / il decrepito elpido a sé morendo. / può prenderne il possesso anco
. / et io che vivo ancor morendo viva / in me non fia possibil tal
altro giambattista / che il dio, morendo, avea lasciato a balia; / l'
sola voce di pietro, potè, morendo, convincersi della differenza che passava tra
poliziano, 1-538: chi sa se morendo amor vien meno / o se
predetto a pietro che lo avrebbe glorificato morendo per lui. -assol.
pace duratura per anni sette che, morendo alcun avanti li sette anni, s'
, connaturato. spallanzani, 4-vi-208: morendo essi polipi al mancare del fluido né
. boccaccio, 1-ii-643: se arcita morendo questo disse, / volle vèr me
vivo / l'uom pensa che, morendo, o degli augelli / fia pasto il
pasolini, 8-243: 'kennedy, morendo, si è espresso con l'estrema sua
ella chiedeva, egli del proprio sangue morendo supplì. s. degli arienti,
volo a una sola voce di pietro potè morendo convincersi della differenza che passava tra i
, vii-194: non frequentando la chiesa e morendo senza il prete, non si saprà
. fr. sassetti, 33: morendo senza figlioli..., dovette lasciare
quella gloria pervenire, la quale egli e morendo e resurgendo ci aperse, lungamente stata
una dinastia. sacchetti, 233: morendo il re pipin nel gran guadagno /
, che non ebbono i pistoiesi, morendo in così aspre pene. serdini,
: tre anni di poi la zia morendo lasciava al pronipote giuseppe un materasso a
prova / c'o- gn'altro va morendo. iacopone, 19-38: penso che voi
dimostrazioni d'affetto, provvedesse a loro morendo. -disporre per il futuro di una
verginelli, aranno la coronetta eglino, morendo in quello puerile tempo? landino,
le viscere e pungere, ecco che morendo canta. mascheroni, 8-68: non
passando per lo mezzo della strozza sua e morendo si rallegravano dicendo: « ove è
vii-194: « non frequentando la chiesa e morendo senza il prete, non si saprà
uomini, che non ebbono i pistoiesi morendo in così aspre pene. dante,
loro seggio tutte le persone che, morendo, avessero lasciato pupilli e minori, non
capelli, sono come malati! stanno morendo. segno che da pupetto hai fatto
-assol. panigarola, 200: morendo, senza alcun dubbio anda- remo al
2-260: quando... epaminonda, morendo in battaglia, per consolar i suoi
mezz'appestata. leti, 5-ii-90: morendo i corpi e non sapendo dove più seppellirli
confessandosene e non facendosene coscienzia, tutti morendo vanno a casa del diavolo, quantoché
il grido in cui essi sommarono, morendo, davanti a dio ed agli uomini,
l. carbone, 36: uno filosofo morendo non si ricordò di questo quatrinó;
non sa la signora che il duca sta morendo? » deledda, i-312: 1
della chiostra, / che il sol, morendo, con lo stupor lieve / d'
men chi ne crede portare, / morendo, seco l'or che qui raguna.
, tenue, grazioso, rallentato, morendo. -con riferimento alla narrazione letteraria
ancora netto sulla tinta ranciata che andava morendo. 2. che presenta riflessi o
vasi detti sifonie, e appoco appoco morendo quelle rannichiano il capo. verga,
/ perché gli occhi dell'uom cercan morendo / il sole, e tutti l'ultimo
allora allora 11 figliuolo già trapassato, morendo anch'ella, se non che,
andiamo al podere che io ti lasciava morendo, perché te ne faccio donagione,
di cristo, colli suoi membri recedenti morendo e succedenti nascendo e come la città
quelli mandò fuori la porporina anima e, morendo, recette i vini mescolati col sangue
ricinge d'un nimbo di rosei raggi / morendo dietro i monti lontani. f
però a medico che ti medichi, morendo no gli lasciare nulla, sì che non
spoglia, non si spoglia la vita morendo l'uomo, si rinveste cruna più bella
/... e non può dir morendo: / alma terra natia, / la
, la vide che u bey portava morendo la convinzione che ella fosse d'intelligenza
ramatto vorace, lagarto tenace, ma morendo lasciai tutto; e nel mio testamento
si dipigne, / ché poi, morendo, ha più riputazione. ammirato, ii-40
riputazione, che mi acquistai vivendo e morendo nella nostra città. tasso, n-ii-91:
: paolo... volea che, morendo egli, rimanesse dopo lui un personaggio
vedemmo per istrada un cane che stava morendo per la sete, cagionatagli da un
, 1-217: atlante..., morendo, represe respirazione e riposo delli fatti
controbilanciare. capriata, 1203: ebbe morendo questa felicità, la quale restaurava assai
fossimo mondati e restaurati, tutti, morendo, ruvineremmo allo inferno. s.
, decrepita retroguardia di una città che morendo si restringe. -parte conclusiva di
lo amato per morto andare volse, e morendo per amore, fu per la grazia
regnanti veder costui... lasciar morendo tutte le provincie del suo vasto dominio
appresso l'imperatore in modo che, morendo o sotto il peso traboccando porlia,
sei? che, ricasandoti con cornelia, morendo poi mi lasciasti piccola, raccomandata tanto
podestà delibavo fin che vive e, morendo, ricascano sotto quella del padre.
ben comprendo, / vedrotti ancor, morendo, richiamarme. -pronunciare il nome
vivendo, lor menti divise, / morendo ricongiunte, e seco il padre / era
usato o non chiarire il veleno, morendo ambi, si trovò questa astuzia:
onde, digiuna e piangente, accompagnò morendo la pompa lugubre del sospirato marito. delfino
. pico della mirandola, 57: morendo per amore, [alcesti] fu
. pico della mirandola, 57: morendo per amore, [alcesti] fu
, di lei. corticelli, 235: morendo egli per sorte, co'suoi danari
bianche. sacchetti, v-101: se, morendo uno marito e poi risuscitando a certo
, poi che felice è colui che, morendo, si scioglie de'suoi martiri,
rimirai, / come il fasto mortai morendo vada. g. gozzi, i-2-177:
io morta in fasce, / ché ben morendo quasi si rinasce! tasso, 17-20
, 3-500: mediante la filosofia rinascemo, morendo al volgo, tra gli studiosi stimati
in sardigna a spegner ladri; e morendo in quell'aria pessima, poco danno
sorridendo, / e vedete la lor vita morendo; / con soffrenza farà riparamento,
; e vinsonlo, non repugnando, ma morendo. g. stampa, 53:
e ne l'età ch'ella fioriva / morendo fé i suoi dì più vivi e
in italia rispose nel 1848, combattendo, morendo, vincendo, alla chiamata di quanti
dio, da indi a poco, morendo quella sua nipote per la quale era così
nascemmo innocenti e sperammo la sorte compiuta morendo innocenti, siamo giunti alla riva funesta
si propagava in molti; così andavamo morendo in quella miserabile infezione...
ciel, ma poi ch'io revissi / morendo, e di là vivo, e
e rompeano li cuolli e ile cervice morendo crodelemente. = comp. dal
de marchi, iii-1-296: il tuono fuggiva morendo lontano nelle alpi e dai rotti del
fossimo mondati e restaurati, tutti, morendo, rovineremmo allo inferno. bandello,
questi capelli, sono come malati! stanno morendo. -sbadato, sventato (la
6-ii-337: ei moria saettato e mi dicea morendo: / « mira se qual guerriero
lor minestre, dice alcuni uomini, morendo i lor cani e cavalli, si sono
il freno, / come a viver morendo amante impara. / o quali furo e
nella chiesa più sieno quei che, morendo, vadano a salvamento, o se
più greco né latino, / perché morendo con un pazzo modo / perdé la carne
dico che voi dovete confidar molto, morendo, nel preziosissimo sangue di quel signore,
sangue. lemene, ii-368: morendo a terra cade / rosa, che di
armi un crollo / che, ancor morendo, la nemica terra / trepida ne divenne
e sul colle d'antela, ove morendo / si sottrasse da morte il santo
e rege e pio, / e, morendo, saziai narbaro sdegno. g. gozzi
vero; / ma que'ch'aspetta, morendo sbadiglia. pataffio, 4: tu
abbattuto lo sventurato acron. e quelli, morendo, co'calci scalcheggia la sua terra
caro, 6-1107: oltre a ciò, morendo [le anime] / perché sian
. ojetti, 1-17: aveva lasciato morendo a questa biblioteca un suo manoscritto scientifico
no, 199: lasso, morendo avess'io speme e lume / di tór
se a toccar l'onda / morendo, ed ecco scomparir repente / la
fidia scolpiva, / folgoreggiò demostene e morendo / socrate i veri invidiosi apriva.
s. bernardino da siena, i-4: morendo alcuna persona senzaconfessione, passato uno anno sanz'
cagione quel povero scruttatóre delle acque, morendo, secondo che dice stazio, loda
torme di cristo, / e sai, morendo, far di vita acquisto / e
si racchiude dentro al suo bozzolo, morendo anco in esso, se ben risurge poi
sa la signora che il duca sta morendo? » la principessa rabbrividisce, ma si
. alberti, ii-102: vediamo che morendo si perdono e'sentimenti, né può
per far più dolce guerra / e morendo rinasci e con riposo / ti godi il
, cxiv-14-62: in questo ospitale gli infermivanno morendo a dieci, quindici ed anche venti per
breme, 148: carlo vi, morendo, tutte le cose dello stato lasciate
pruova si racchiude dentro al suo bozzolo, morendo anco in esso, se ben risurge
l'ale! si muoia, pur che morendo, / sogno mortale, / s'
o ridondanti. dino, stiano morendo come noi. 7. figur
per lo più improvvise e subitanee, morendo sgraziatamente e sulle pubbliche strade e ne'
: su quell'erba / sigillerai, morendo, la tua fede. -porre
spesse volte interviene che crediti di monte, morendo il -con uso iron. signore di
d'una sua simpatia, che andava morendo: voleva che io le spiegassi perché un
. -intr. togliersi di mezzo morendo. b. davanzati, i-63:
39: venivano invecchiando e smemorando e morendo. -rimanere tramortito, perdere conoscenza.
per prendere costei, ond'ella, morendo di paura, si convertìo in allodola
povere masserizie facevano, smovendosi e come morendo esse pure. 23. allontanarsi
partic. riferimento a cristo, che, morendo, consumazione interna. carducci, ii-6-123:
slanci, crescendo, cadenze arpeggiate, morendo in sordina e pizzicati soavissimi.
troppo / libera e solta mi lassò morendo. 2. agile, non
semilianga: / ami lo mondo e morendo lo lasci / e portine l'opere ke
; il grido in cui essi sommarono, morendo, davanti a dio ed agli uomini
sommersa / la terra e quanto vive morendo ne vedrà l'ultima sera. testi,
dove, essendo stanco e di sonno morendo, sopra il letto si gittò a dormire
detto supplantatore. oliva, 25: morendo nel diserto per sete il supplantatore d'isaac
le criature, cioè l'uomo, morendo, paia quasi il sole piagnere; ovvero
casoni, 208: digiuna e piangente accompagnò morendo la pompa lugubre del sospirato marito.
): gli occhi dell'uom cercan morendo / il sole, e tutti l'ultimo
/ perché gli occhi dell'uom cercan morendo / il sole, e tutti l'ultimo
cardinale di s. giorgio, e, morendo, erede lasciò degli scritti suoi questo
altri consorti de'sassetti, poiché, morendo senza figlioli et avendo fatto testamento sotto
medaglia una; ché vivere male vivere morendo è, e vivere bene è parte d'
rischi tali / posti si son, morendo or quello or questo, / io vi
. tose. lasciare i genitori, morendo in tenera età (nell'espressione proverb.
, iii-7-218: nel 1048 giaufré d'angoulème morendo lasciava spartito tra cinque figliuoli il dominio
adornata / e 'n disiar mi fa viver morendo, io. andato perduto (
; / ma il giusto ogni suo ben morendo spera. -attendersi un periodo felice.
casa di altri. arici, u-263: morendo ha trionfato / della morte e del
sguardo -de devozione, / k'eo morendo, tu. nn'axaltarai. cantico dei
ricchezze acquistate non molto avanzo lasciò, morendo, al signor giuseppe suo figliuolo,
lomazzi, 117: un pittor, morendo, con le mani / si scopriva,
la suddetta licenza. massaia, ix-156: morendo uno dei due sposi, il superstite
e tirarsi alle scale gemoniane, dove morendo a stento fu lungamente obbrobrioso spettacolo di
il mondo avere in mano / e tuttavia morendo c. e. gadda, 6-316:
che prese anteo e strinselo / che morendo gli fé veder le lucciole. fanzini
stritolato accademico nostro,... morendo, coll'eterna luce l'oscurità di questo
13-123: l'italiano da un pezzo sta morendo... e sopravviverà soltanto se
1-455: giulio ii,... morendo, lasciò da parte 300 e più mila
arbitrio di subdonazione, la quale, morendo esso, ritorna al fondo regio.
autro. giovanni dalle celle, 4-1-66: morendo la donna... il marito
. de luca, 87: morendo senza disporne, vi soccederanno li più prossimi
de luca, 1-14-1-347: morendo 'ab intestato', li succedano i prossimi
l'hanno nel mezzo delle fauci, e morendo, insieme con la vita lo gettan
genitore superstite. massaia, ix-156: morendo uno dei due sposi, il superstite non
; o quando pure..., morendo insieme con gli altri, non essere
umidetta... veniva a sussurreggiare morendo tonda del lago. = deriv.
dalla tisi. vallisneri, cxvi-108: morendo questo tisico e ormai tabefatto ed estinguendosi
mondo avere in mano / e tuttavia morendo date stratti. ariosto, vi-355: ma
iii-185: come già tre dì sono, morendo cristo, il sole ritrasse i raggi
guardando al nostro ignore, che morendo sulla croce perdonò a quelli che l'uccidevano
non essendo ancor cittadini, -come ivan morendo, non potevano lasciare i campi 'ab intestato'
mozze parole. -ripresentarsi a dio morendo. buonafede, 3-2: altri si
ch'avevano presa siri, i-115: morendo il re d. enrico senza figli
e 'l tuo migliore / spirto, morendo, in lei trasfonda e desti.
tempo di pittagora, che diceva che morendo uno l'anima di quello transmigrava in un
, il quale deve escludere le temine, morendo prima di accettare l'eredità, lasci
giustis- simi ricordi, che egli lasciò morendo. filicaia, 2-2-297: ho ammirato
ottimo 1-81: egli [tristano] morendo, concedutogli per lo detto re di
; costantemente. daniello, 53: morendo ogni tratto i prìncipi e signori, gli
: questa moglie in brieve tempo il re morendo lasciò pregna, avendola per suo testamento
autorità apresso anco re di romani: che morendo lo lasciò tutore de'figliuoli. b
e umidetta dove veniva a sussurreg- giare morendo l'onda del lago. -umidìccio
loro ospite, che scelto aveva, morendo, la sepoltura fra i suoi cari valsesiani
vizio [della vana gloria] eziandio morendo. pagliaresi, xliii-144: se tu
e caligando e velando gli occhi, e morendo a poco a poco per li figliuoli
carlo borromeo, 1-22: così andavamo morendo in quella miserabile infezione: eravamo confusi,
abbia un po'di cicisbea, alla quale morendo o il micino o...
, 6-1103: ed oltre a ciò, morendo / perché sian [le anime]
... io fuggirò il vituperio morendo ignoto. nievo, le; vergognoso
, 6: esci fuori di questo mondo morendo: va nella terra de'viventi,
vento: / che più dolcezza mi saria morendo / per contentarvi, donna, che
a iacopone, 1-ii-43: vivendo moro e morendo vivisco. = voce dotta, lat
4-202: ero ammalato di autocontemplazione e stavo morendo di inanizione. v. pica,
additano, con gesti anche troppo cospicui, morendo dal fou rire. g.
. mancando, sm. mus. morendo. - anche con valore avverb.
, 1-159: così quel calmo sole vassi morendo, e la lontana cerchia dell'alpi