. reso candido. -al figur.: mondato, purificato. laude di
faccia cocchiume di salcio verde, dalla corteccia mondato. d. bartoli, 34-258:
, che si creda per questa via essere mondato, ove gli uomini contaminanti, li
inclinato a credere, che il globo nostro mondato da questa superficial crosta, sia un
e quando il sole sarà declinato, sarà mondato. frezzi, i-1-120: si come
espurgare), agg. liberato, mondato, sgombrato da impurità o da ciò
anni. -figur. purificato, mondato (dal peccato, dalla corruzione,
poteva essere corso senza nocumento veruno, e mondato eziandio delle feci maligne che a
., 1-4-169: l'essere perfettamente mondato fa dimenticare di tutti li mali, e
/ del verde issopo e sì sarò mondato. landino, 323: ora col suo
per cui l'uomo è lavato e mondato da'suoi peccati. gnoli, 1-116:
failo visare, / lebroso: hailo mondato, / morto, l'hai suscitato.
] toccollo dicendo: voglio, sii mondato. e incontamente partissi da lui la lepra
leggero, temperato, sottile, digesto, mondato d'ogni bruttura, e genera lodevole
* piatto di brodo e orzo mondato ', originariamente * banchetto funebre,
dalla profezia d'uscir dall'acque perfettamente mondato. reina, i-274: come non fate
fassi similmente l'olio del grano gnidio mondato. bevuto, purga il corpo..
ch'elli era quindi anzi macchiato che mondato. baldélli, 3-29: apollonio [vide
, agg. disus. che può essere mondato, ripulito, nettato, liberato da
8-i-122: costui, poi che fu mondato,... offerse due colombi
] failo visare, / lebroso: hailo mondato, / morto: l'hai suscitato
i-588: prega egli di essere parimente mondato dal suo peccato...
suo peccato..., cioè mondato dalla malizia della sua volontà g.
sovvertito / dai dèmoni colui che fu mondato / una volta nell'acqua del battesimo
gréso, poi che legittimamente lo ebbe mondato, lo adimàndò chi egli fosse e
imperadore / ed ancor io non ho mondato mele. marino, ii-28: l'
= deriv. da mondare. mondato (part. pass, di mondare)
lunghette in foggia di un pinocchio mondato. nomi, 3-27: la castagna /
. auda, 69: zenzero mondato dalla scorza. b. del bene,
soccorso vittorio. e porgendomi il frutto mondato: « addolcisciti la bocca ».
volgar., 3-16: l'orzo ben mondato si cuoce molto bene in acqua.
piatti? tra la risaia e il riso mondato? ». piovene, 7-331:
al wild rice, riso indiano non mondato, in uso negli stati uniti.
205: risuoni il zufolo fresco di salcio mondato / e la vena d'argento risbocchi
boccaccio, viii-1-207: costantino imperadore, mondato della lebbra da san silvestro papa, lasciò
cocchi, 8-174]: restò quasi mondato e senza prurito e riacquistò la libera arti-
larve risalgono / il silenzio del cielo mondato? 5. figur. liberato
, 13-1: si vide il poeta mondato da ogni colpa e le nequizie accumularsi
. bonsanti, 4-99: si riteneva mondato dalla colpa del suo esame indiscreto.
ch'elli era quindi anzi macchiato che mondato. 7. privato di una
alle materie guaste. 4. mondato della buccia o delle parti non commestibili
failo visare; / lebroso: hailo mondato; / morto: l'hai suscitato
, dannoso. -in partic.: mondato, pilato (un seme o un
205: risuoni il zufolo fresco di salcio mondato / e la vena d'argento risbocchi
mi aspergerai coll'issopo, e sarò mondato; mi laverai, e diverrò bianco più
: minestra, zuppa preparata con orzo mondato. fra giordano, 3-249: l'
in questo modo: l'orzo ben mondato si cuoce molto bene in acqua e
. agric. spogliato del tegumento, mondato, brillato (i chicchi di orzo
di legname. cervio, lxvi-2-102: mondato che tu avrai la pera sopra la
. -anche, per estens.: mondato delle glume (il frumento).
profeta guerriero. -vagliato, mondato (un cereale). moneti,
prepurato, agg. perfettamente mondato, nettissimo. fr. colonna,
la paglia non polverosa. -sbucciato, mondato (un frutto, la verdura).
dalla profezia d'uscir dall'acque perfettamente mondato. -mal purgato: torbido,
o tosto il molce. 11. mondato, assolto dai peccati attraverso il sacramento
gaudio verginale! -purificato, mondato dal peccato (un'anima).
, iv-1194: paul fort, quando sia mondato dalle troppe ramaglie, è un
. (rimonito). ripulito, mondato, netto; ordinato, rassettato,
malattia. -in partic.: mondato dalla lebbra. segneri, ii-42:
2-92: risuoni il zufolo fresco di salcio mondato / e la vena d'argento risbocchi
al wild rice, riso indiano non mondato, in uso negli stati uniti),
vuol ringraziare dinanzi a tutti chi ha mondato la sua anima, chi ha risuscitato il
altre sostanze commestibili di minore valore; mondato della scorza, della crusca (il
quinto grado della scala, e hai mondato le cinque sensora. pulci, 25-252:
i pirotecnici 8. disus. mondato da impurità o dal sapore sgradevole mediante
ch'avete risposto alla nobiltà vostra et avete mondato il sinistro della vostra vita. idem
cumulo della pula e quello del grano mondato. p. petrocchi [s
dai dèmoni colui che fu mondato / una volta nell'acqua del
ch'elli era quindi anzi macchiato che mondato. baldelli, 5-5-287: i demoni
spellata. 2. sbucciato, mondato della scorza o della pellicina (un
agg. disus. spogliato del tegumento, mondato, brillato (i chicchi di orzo
facesse lor nul -sbucciato, mondato (un frutto). romoli,
pass, di spulare), agg. mondato dalla pula. carena, 2-281
fabricare le baracche. -sbucciato, mondato della gluma (un cereale). -in
: l'estetismo stesso dell'epoca corretto, mondato, sviziato e reso sobrio.
. -per simil. liberato, mondato dai semi (la polpa dell'uva
salsa di soia leggera) con 1 cipollotto mondato e tritato e olio di sesamo.